Chanson italienne – E' tornato Garibaldi – Statuto - 1993
Vois-tu, Lucien l'âne mon ami, j'hésite toujours à faire de l'explication de textes... C'est un peu trop didactique pour moi et puis, je considère que ceux qui vont nous lire sont tout-à-fait capables de trouver les explications par eux-mêmes... et en plus,si je devais faire cela tout le temps, cela me prendrait plus de temps encore que je ne souhaite et que je ne peux consacrer à ces centaines de chansons que j'ai traduites et à celles que je traduirai encore. L'essentiel ici, c'est de traduire. J'aurais en plus l'impression de pontifier, de me prendre pour un maître, un savant, un … Bref, je préfère nettement commenter, paraphraser, discutailler à propos et autour de la chanson. Mais cette fois, je crois important de donner deux ou trois clés pour aider à la compréhension des choses.
Oh, dit Lucien l'âne, oh, ne t'emballe pas,... (Continues)
GARIBALDI EST REVENU (Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/1/27 - 00:19
E' tornato Garibaldi ? Per favore ditegli che se ne torna a Caprera, ché già ci ha inguaiati abbastanza con le sue guerre per l'indipendenza e l'unità...
Ancora sbarcherò nella Sicilia che
Per cancellar la mafia combatterà con me
per gli assassini e i boss futuro non ce n'è
Veramente il nizzardo un aiuto non indifferente lo ebbe proprio dai picciotti siciliani e da quelli napoletani (il capo-camorra di allora Tore è Crescienzo era in testa al corteo che lo accolse a Napoli):
Può darsi che il camerata David (che ossimoro, però...) non abbia tutti i torti. Ricordo che fin da piccolissimo ho sentito cantare (anzi la cantavo anch'io) "Valsesia Valsesia", canzone dei partigiani di Cino Moscatelli, per poi scoprire che derivava da una "Dalmazia Dalmazia" degli irredentisti dell'altra sponda adriatica; così come per un bel pezzo ho pensato che "Hans Beimler", la canzone dei tedeschi accorsi a difendere la Repubblica spagnola, fosse nata tra quei combattenti, magari per opera dello stesso Ernst Busch; mentre, con ben altro testo, circolava tra i soldati della Wehrmacht...Le canzoni hanno i loro sotterranei percorsi, molto più complicati di quanto si possa credere o pretendere. Ripenso a come arrivò a me "Figli di nessuno". Molti anni fa mi piaceva andare per i monti; e abbastanza spesso mi ritrovavo sulle Grigne, le belle cime che svettano su quel famoso ramo del lago... (Continues)
Gian Piero Testa 2012/1/26 - 23:27
Caro David, mi pare che nei tuoi due commenti - che sono pure leggerissimamente in contraddizione tra di loro - tu ostenti una certa qual sicumera senza però suffragare in alcun modo le tue affermazioni.
Ti rimando al commento alla canzone, che per comodità riporto in stralcio ma che ti inviterei a leggere per esteso (sempre se non ti irrita):
“I Figli di Nessuno erano i ribelli delle formazioni genovesi che nel tumultuoso periodo seguente la I° Guerra Mondiale si aggregarono spontaneamente in gruppi di combattimento per contrapporre alla violenza fascista la giustizia proletaria con azioni di lotta e legittima autodifesa. [...]
Il brano trae origine nelle radici della tradizione popolare e se ne conoscono numerose varianti differenti una dall'altra sia per quanto concerne il testo che la base musicale. Il sincretismo temporale ha fatto sì che ne esistano versioni militari, alpine in... (Continues)
Allora, provo a rifare un attimo il punto perché anch’io mi sono incasinato…
Su queste pagine sono pubblicate due canzoni con lo stesso titolo “Figli di nessuno”.
I testi di entrambe sono stati reperiti su di un citato articolo comparso sulla rivista anarchica Umanità Nova.
La prima Figli di Nessuno è inconfutabilmente canzone di una formazione antifascista analoga agli Arditi del Popolo operante in Liguria e Piemonte negli anni precedenti l’avvento del fascismo.
Il testo della seconda – questa che si commenta – si ritrova in canzonieri diversi (militari, soprattutto alpini, e anche fascisti) ma fu sicuramente cantata dalla formazioni partigiane operanti – di nuovo – tra Liguria e Piemonte.
Emmerre, autore dell’articolo citato su Umanità Nova, concludeva il suo scritto mettendo in relazione i due canti con queste parole:
“Come conclusione, vale la pena soffermarsi sulla... (Continues)