Gilles Jacquier era stato premiato con il premio Ilaria Alpi nel 2011: Miglior reportage internazionale
Gilles Jacquier,Tunisie, la révolution en marche, France 2, (30’)
Cosa è accaduto realmente nella rivolta dei giovani tunisini? Com’è avvenuta la fine della dittatura? Un reportage sulla forza dei ragazzi nel segno della riaffermazione della democrazia
DonQuijote82 2012/1/12 - 12:49
Il caso Ilaria Alpi
20 MARZO 1994 – A Mogadiscio, un commando somalo uccide Ilaria Alpi, inviata del Tg3 Rai, e l’operatore Miran Hrovatin, in Somalia per seguire la guerra tra fazioni che stava insanguinando il Paese africano e le operazioni militari lanciate dagli Usa con il nome
di “Restor Hope”, con l’appoggio di numerose nazioni alleate, compresa l’Italia, per porre fine alla guerra interna e ristabilire un minimo di legalità nel disastroso scenario somalo.
22 MARZO 1994 – La Procura di Roma apre un’inchiesta. .
4 LUGLIO 1994 – Il padre della giornalista, Giorgio Alpi, parla di esecuzione, ricordando che la figlia, poco prima di morire, aveva intervistato il sultano di Bosaso e aveva annotato tutto su un taccuino poi scomparso. .
9 APRILE 1995 – Il sultano di Bosaso, Abdullahi Mussa Bogar, risulta tra gli indagati quale mandante del delitto. La sua posizione sarà però archiviata.... (Continues)
Chanson suédoise, d'après la version italienne de Riccardo Venturi – LO STATO E IL CAPITALE, d'une chanson suédoise Staten och kapitalet, elle tirée d'une chanson Den ena handen vet vad den andra gör – Blå Tåget – 1972 – écrite par Leif Nylén
Une chanson « écrite hier à peine », dont l'histoire est un peu compliquée. Je vous la raconte dans les grandes lignes. La version originale, intitulée Den ena handen vet vad den andra gör (Une main sait ce que fait l'autre) fut écrite en 1972 par Leif Nylén, leader du groupe prolétaire suédois Blå Tåget. Nylén raconte que l'idée de l'écrire lui était venue en allant à pieds à Radiohuset, siège de la radio d'État suédoise à Stockholm; pour y aller, il faut passer par le quartier populaire de la Garnison, et en y passant, il avait vu sur les portails de chaque caserne-dortoir des avis qui indiquaient une augmentation des loyers d'État. Il écrivit alors... (Continues)
Anche senza andare nella stanza dei bottoni si può disapprovare la canzone (abilitata = No) e a quel punto appare nella lista delle canzoni in approvazione e da lì si può eliminare.
Il Webmaster 2012/1/11 - 19:37
Io ti ringrazio, Riccardo,e mi scuso di non avere a suo tempo capito le tue istruzioni. Ora mi sembrano chiarissime; però me le stampo e, infilate in una busta di plastica, ne quid detrimenti capiant, me le tengo davanti al computer da leggersi ogniqualvolta abbia da inserire un autore nuovo.
Il tuo giudizio sul mio latino mi lascia estasiato. Da decenni non "componevo" e neppure ci pensavo più: ma, quando tu hai tradotto la "Guerra di Piero", mi è venuta una voglietta (κέφι) di vedere quanta ruggine si fosse depositata sugli ingranaggi miei. Ho fatto un po' di fatica, lo confesso, perché le parole che cercavo nella mente mi arrivavano tutte in greco. Pensa che sono andato a controllare il numero "tria", perché lo sospettavo di...non essere latino.
Verrei ben volentieri a Firenze, per imparare quanto occorre e per cavarmi un po' fuori dalle tristezze. Ma sono proprio le tristezze che... (Continues)
Ecco, la pagina è terminata. Ho fatto un po' di esperimenti con la disposizione grafica dei testi; spero che questo nuovo layout sia piacevole. Sul tuo latino, Gian Piero, torno a dire che non soltanto è eccellente ma ha una caratteristica per me ancora più importante: è scritto in modo naturale, da lingua viva. Non è forzatamente ieratico; te lo dice uno che, fin da ragazzo, ha sempre cercato di considerarlo una lingua come tutte le altre. Κουράγιο, λοιπόν, Gian Piero; si va avanti prendendo tutto ciò che c'è di bello. E, a proposito, ti saluto con una foto del villaggio di Fuente Obejuna, che mi sembra un gran bel posto:
Sembra che, nell'antichità, il nome della località fosse Fons Mellaria; da qui la primitiva denominazione di Fuente Abejuna ("fonte delle api"), divenuta poi "Obejuna" (= delle pecore). Ma gli abitanti vengono ancora detti mellarienses. Il nome del villaggio ha quattro varianti che si possono ancora usare liberamente: Fuente Obejuna, Fuenteobejuna, Fuente Ovejuna, Fuenteovejuna.
E' bello vedere un lavoro in "traje de luz", come quello di cui hai rivestito "Fuente Ovejuna" in questa pagina. Mi sembra riuscita assai bene; la veste nuova comunica che l'opera (anzi, le opere) da cui si è partiti non è banale, e che chi la voglia conoscere deve metterci a sua volta lo stesso tempo, la stessa pazienza e - ce lo concediamo? - lo stesso piacere che ci abbiamo messo noi. Pensa a quanti "omaggi" al mondo abbiamo fatto insieme: agli Spagnoli, ai Greci, al passato, al presente e, sempre che l'abitudine a sopportare ormai di tutto non vieti ogni speranza, al futuro. E' alimentandoci ogni tanto di qualche boccone buono come questo che si riesce a tirare avanti nelle nostre pene e nelle nostre miserie, riuscendo addirittura a sorridere in latino. Grazie.