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Before 2011-9-20

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Η κόρη του πασά (Ανατολίτικο)

Η κόρη του πασά (Ανατολίτικο)
I kóri tou pasá (Anatolítiko)
Στίχοι: Νίκος Γκάτσος

Μουσική: Σταύρος Ξαρχάκος

Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
LP: Συλλογή - 1974

Testo di Nikos Gatsos
Musica di Stavros Xarhàkos
Prima interpretazione di Nikos Xylouris
LP: "Silloghì/Raccolta" - 1974


Un indizio del testo (Smirne incendiata) rimanda a un momento preciso della storia contemporanea (agosto 1922); ma il contrasto tra amore e guerra ha i colori tenui di un'antica favola tradizionale, nella quale, per partecipare con il loro vano pianto alla patetica vicenda, compaiono anche le divinità per le quali gli uomini si odiano e si combattono. La voce cretese di Psaronikos si ritrova a perfetto agio nel renderci questo tono da tempi andati. (gpt)
Του Χατζησταυρή τ'αγόρι
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/9/13 - 18:52
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Beating Me Blues

Beating Me Blues
‎[1928]‎
Testo trovato sul bel blog di Mike Rugel dedicato alla ‎‎Storia senza censure del Blues.‎

Blues molto “blue”, perché intonato da una donna (Jewell Nelson, che come Gene ‎Campbell è stata cantante blues oggi pressochè sconosciuta) che racconta senza perifrasi della ‎terribile, continua violenza subita dal suo uomo (“that man of mine”) che nelle strofe si confonde ‎col padre (“my daddy’s killing me”) a rivelare una sottocultura maschilista dove la donna era ‎sempre trattata come e peggio di una bestia, dalla culla alla bara…‎
I wish someone could tell me where that man of mine ‎
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/9/13 - 15:19
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Levee Camp Man Blues

Levee Camp Man Blues
‎[1930]‎
Testo trovato sul bel blog di Mike Rugel dedicato alla ‎‎Storia senza censure del Blues.‎



Gene Campbell è stato uno della miriade di bluesman neri, spesso suonatori e cantanti di indubbie ‎qualità, che sono rimasti praticamente sconosciuti perché vissuti o prima della diffusione del ‎fonografo o prima che gente come Alan Lomax si interessasse alle “roots” dell’America profonda.‎
Di Gene Campbell, texano, è rimasta una ventina di tracce oggi raccolte nel cd da cultori del genere ‎intitolato “Complete Recorded Works (1929-1931)”.‎

Questo “Levee Camp Man Blues” affronta il tema del lavoro alla costruzione delle dighe sui grandi ‎fiumi come Mississippi, Red e Brazos nella quale, a partire della fine dell’800 e fino agli anni 20 e ‎‎30, fu impegnata una gran massa di lavoratori contrattati da agenti governativi – niente più che ‎caporali legalizzati – per svolgere, in simbiosi... (Continues)
These contractors, they are getting so slack
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/9/13 - 14:56
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Hard Time Blues

Hard Time Blues
‎[1941]‎



Ancora una splendida canzone da “Southern Exposure”, il dirompente album di denuncia della ‎segregazione razziale in America che Josh White scrisse in onore dello scrittore afro-americano ‎Richard Wright, autore di romanzi come “Paura” (“Native Son”, 1940) e “Ho bruciato la notte” ‎‎(“The Outsider”, 1953) che molto hanno contribuito alla lotta per l’eguaglianza razziale negli USA.‎
Testo trovato su Mudcat Café.‎

Qui un bracciante agricolo – bianco o nero che sia, la rivendicazione razziale ha già lasciato il posto ‎a quella di classe – ridotto alla fame dalla siccità, con i figli ischeletriti e malati di pellagra, viene ‎deriso e annientato dal grosso proprietario che gli nega il credito per il cibo, gli prende le bestie a ‎saldo dei debiti contratti e poi lo butta fuori dalla terra che ha coltivato…‎
Well, I went down home 'bout a year ago.
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/9/13 - 12:02
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Defense Factory Blues

Defense Factory Blues
‎[1941]‎

Un’altra bellissima canzone da “Southern Exposure”, il dirompente album di denuncia della ‎segregazione razziale in America che Josh White scrisse in onore dello scrittore afro-americano ‎Richard Wright, autore di romanzi come “Paura” (“Native Son”, 1940) e “Ho bruciato la notte” ‎‎(“The Outsider”, 1953) che molto hanno contribuito alla lotta per l’eguaglianza razziale negli USA.‎
Went to the De-fense factory
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/9/13 - 11:43
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Jim Crow Blues

Jim Crow Blues
‎[1930]‎

A pochi anni dalle illusioni che Cow Cow Davenport ancora si faceva nella sua Jim Crow Blues – che nei ‎liberi Stati del nord scorressero fiumi di latte e miele (o, meglio, di whisky) e che i soldi crescessero ‎sugli alberi – il grande Leadbelly cantava invece che le “Jim Crow Laws” erano dappertutto, che ‎ovunque i neri erano discriminati e segregati, e che era ora di finirla.‎

Al proposito si vedano anche I Don't Want No Jim Crow Coffee, Jim Crow e Northbound Blues.‎
Bunk Johnson (*) told me, too,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/9/13 - 11:13
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Jim Crow Blues

Jim Crow Blues
‎[1927]‎



Il blues non esisterebbe senza “Jim Crow”. ‎
Con questo nome viene indicato il sistema istituzionale legislativamente fondato sul presupposto ‎della disuguaglianza e segregazione razziale che fu in vigore negli States dal 1876 (ma di fatto dalla ‎loro costituzione) al 1965 e che ha reso la vita un inferno per gli afro-americani specialmente negli ‎Stati del sud. Il nomignolo "Jim Crow" è da far risalire a "Jump Jim Crow", canzonetta popolare del ‎‎1828 di tal Thomas Dartmouth (T.D.) "Daddy" Rice, un cabarettista bianco che la interpretava ‎truccato da afroamericano.‎

E Charles “Cow Cow” Davenport, pianista e cantante nero originario dell’Alabama profonda, ‎sapeva bene di cosa parlava quando a Chicago - al nord, oltre la “Mason-Dixon Line” che per gli ‎afro-americani idealmente separava la schiavitù dalla libertà - nel 1927 incise questo brano per la ‎Paramount, accompagnato... (Continues)
I'm tired of being Jim Crowed, gonna Leave this Jim Crow town
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/9/13 - 09:45
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Northbound Blues

Northbound Blues
‎[1925]‎



Il blues non esisterebbe senza “Jim Crow”. ‎
Con questo nome viene indicato il sistema istituzionale legislativamente fondato sul presupposto ‎della disuguaglianza e segregazione razziale che fu in vigore negli States dal 1876 (ma di fatto dalla ‎loro costituzione) al 1965 e che ha reso la vita un inferno per gli afro-americani specialmente negli ‎Stati del sud. Il nomignolo "Jim Crow" è da far risalire a "Jump Jim Crow", canzonetta popolare del ‎‎1828 di tal Thomas Dartmouth (T.D.) "Daddy" Rice, un cabarettista bianco che la interpretava ‎truccato da afroamericano.‎
In questo vecchio blues Maggie Jones canta della speranza di tutti i neri di fuggire al nord, oltre la ‎Mason-Dixon, una linea di demarcazione risalente al 700 e che idealmente separava gli Stati del sud ‎schiavista da quelli del nord abolizionista.‎
Al proposito si vedano anche I Don't Want No Jim Crow Coffee e Jim Crow.‎
Got my trunk and grip all packed
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/9/13 - 09:21
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Κοντά στο Σηκουάνα

Κοντά στο Σηκουάνα
Kondá sto Sikouána
Στίχοι: Νίκος Γκάτσος
Μουσική: Σταύρος Ξαρχάκος
Πρώτη εκτέλεση: Νανά Μούσχουρη
LP " Αγάπη είν' η ζωή ", 1993

Testo di Nikos Gatsos
Musica di Stavros Xarhàkos
Prima esecuzione di Nanà Moùskouri
LP "Αγάπη είν' η ζωή/Amore è la vita", 1993

Una canzone rimasta, credo, quasi sconosciuta nonostante i tre mostri sacri - forse ormai superati dai tempi - che attesero alla sua composizione e alla sua interpretazione. Il testo è di Nikos Gatsos, ormai vicinissimo a lasciare i suoi due amici: Stavros Xarchakos, che scrisse la musica, e Nanà Mouskouri, che la interpretò. Siamo già nel 1993 ma, come un lampo sinistro, la memoria, o l'immaginazione illumina il lontano inizio della guerra contro la Francia. Il presentimento di una persona "diversa", lo sgomento della gente intenta alla normale sua gioia di vivere, gli aeroplani in volo radente sulla Senna, la campana che... (Continues)
Κοντά στο Σηκουάνα
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/9/12 - 22:45
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Le Poinçonneur des Lilas

Le Poinçonneur des Lilas
Le Poinçonneur des Lilas

Chanson française - Le Poinçonneur des Lilas – Serge Gainsbourg – 1959

D'abord, dit Lucien l'âne, je voudrais bien, Marco Valdo M.I., mon ami, que tu me dise exactement ce qu'est un poinçonneur et en plus, un poinçonneur des lilas.

Eh bien, Lucien l'âne mon ami, je comprends parfaitement que tu me poses cette question, car des poinçonneurs dans le métro, il n'y en a plus... Le poinçonneur, comme son nom l'indique, était là pour poinçonner. C'est-à-dire à l'aide d'une petite machine à main – dénommée fort justement poinçonneuse – faire un trou dans le billet de transport que devait présenter le voyageur afin de prouver qu'il avait payé son droit de transport. Il fut un temps où on trouvait des poinçonneurs partout. S'il n'y en a plus, ce n'est pas par grandeur d'âmes des patrons, mais parce que le poinçonneur aussi mal payé qu'il fut, coûtait encore trop cher...... (Continues)
Je suis le poinçonneur des Lilas
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/9/12 - 21:30
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Desobediencia civil

Desobediencia civil
JOSÉ ANTONIO LABORDETA en su disco "Qué queda de ti, qué queda de mí" (1984) grabó su canción "Desobediencia civil" en la que se manifestó claramente contra la guerra, contra el armamento y, más concretamente, contra la OTAN.

Fernando Lucini Cantemos como quien respira
Les devuelvo el DNI
(Continues)
2011/9/12 - 21:20

אַשְׁרֵי הַגַּפְרוּר

אַשְׁרֵי הַגַּפְרוּר
[1944]
Parole di Hannah Szenes (in ungherese, Szenes Anikó)
Questa poesia è stata messa in musica da molti, fra gli altri Joan S. Gochberg e John B. Eulenberg, Elliot Z. Levine, Lawrence Avery, Charles Feldman.

Una poesia di Hannah Szenes, ebrea ungherese che, pur essendosi messa in salvo dalle persecuzioni antisemite dei nazisti e dei loro collaborazionisti magiari emigrando nel 1939 in Palestina, volle tornare nel suo paese natale come agente degli Alleati per prendere contatti con la resistenza ed aiutare gli ebrei ungheresi a scampare alla deportazione nei campi di sterminio. Hannah e due compagni, addestrati dai servizi segreti britannici, furono paracadutati in Jugoslavia e lì appresero che l’Ungheria era appena stata occupata dai nazisti, timorosi che dopo le batoste subite sul fronte russo il governo di Miklós Horthy volesse negoziare la pace con il nemico. I due compagni di Hannah... (Continues)
‎,‎אַשְׁרֵי הַגַּפְרוּר שֶׁנִּשְׂרַף וְהִצִּית לֶהָבוֹת
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/9/12 - 14:26
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Memorial to Lidice, H. 296

Memorial to Lidice, H. 296
[1943]
Brano per orchestra scritto dal celebre compositore ceco dopo la fuga dal suo paese natale alla volta degli Stati Uniti.



Reinhard Heydrich era comandante di divisione delle SS e nel 1941 fu nominato da Hitler governatore del cosiddetto Protettorato di Boemia e Moravia. Heydrich era il prototipo del gerarca hitleriano, tanto feroce da guadagnarsi il soprannome di “boia di Praga”, acceso sostenitore della “Soluzione finale” tanto da coordinare personalmente la conferenza di Wannsee del gennaio 1942 dove lo sterminio del popolo ebraico fu dettagliatamente pianificato. Logico che il governo cecoslovacco in esilio a Londra avesse convinto gli inglesi a far fuori un simile mostro.
L’operazione – non a caso – venne battezzata “Anthropoid”, perché il disumano Heydrich dell’uomo aveva solo le sembianze.
Jan Kubiš e Jozef Gabčík, così si chiamavano i due paracadutisti cechi incaricati... (Continues)
[Strumentale]
Contributed by Bartleby 2011/9/12 - 08:55
Song Itineraries: Anti-war classical music
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Quizá una flor

Quizá una flor
Una nube se levantó
(Continues)
2011/9/11 - 21:47

Restiamo umani... (Stay Human..)

Restiamo umani... (Stay Human..)
In-Canto di Pace per "Vittorio Arrigoni"...

dedicata a “Vittorio Arrigoni”, attivista per i diritti Umani dell’ISM, morto a Gaza (Palestina) il 15 Aprile 2011 . “Vittorio, “Martire per la Pace” come Rachel Corrie…

La canzone ( e l'autrice) saranno quello che sono, ma il soggetto cui è dedicata la canzone merita un po' di spazio in questo sito
(DonQuijote82)
Restiamo umani ..
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/9/11 - 18:19
Song Itineraries: Vittorio Arrigoni
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Tammurriata (rock)

Tammurriata (rock)
1993
Fai la cosa giusta (con il titolo "Tammurriata")

Poi in Tamurriata Rock (2002), Fuori dalla stanza (2007), Live U.S.A. Canada Europa (2013) con il titolo completo "Tammurriata Rock)

Mancano le parti in napoletano
Tammuriata dell'amore
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/9/11 - 13:22
Iraq war: civilian deaths 102,417. That’s one 9/11 every 3 months for the past 10 years. No monuments. No minutes silence.

So here's a toast to all the folks who live in Palestine Afghanistan Iraq El Salvador
Lorenzo Masetti 2011/9/11 - 10:27
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Cantata del gallo cantor

Cantata del gallo cantor
Cuarteto Cedrón
París - 1976

Juan Cedrón - canto y guitarra
Miguel Praino - violín
Jorge Sarraute - canto, guitarra y contrabajo
César Strocio - bandoneón

participan:

Paco Ibánez - canto y guitarra
François Rabbath - contrabajo

La Cantata del Gallo Cantor è stata scritta dal poeta argentino Juan Gelman - vincitore del Premio Cervantes nel 2007 - e musicata e interpretata dal Cuarteto Cedron con la collaborazione di Paco Ibáñez.

E' un testo lungo, intenso e amaro nel quale si recupera per la memoria, contro l'oblio, il dolore, la paura, l'ingiustizia, il laceramento interno, e anche la lotta e la speranza di un "popolo ferito", in questo caso il popolo argentino, vittima di quel tipo di crudeltà che nella storia generano sempre le dittature di qualsiasi colore, e, in particolare, le dittature militari.

La cantata raccoglie quattro poesie di Juan Gelman. Desidero, con tutta l'anima,... (Continues)
Esos pasos ¿lo buscan a él?
(Continues)
2011/9/10 - 23:02
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Wilhelm Wilhelm

Wilhelm Wilhelm
Vi mando questa "stramberia", cantata in inglese, tedesco, francese e italiano. E' del 1975 (dall'album "Made in Germany") e non so veramente se sia degna di entrare nel sito. Ciao, Renato
Wilhelm, Wilhelm, the nation needs you
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2011/9/10 - 17:51
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Θερμοπύλες

Θερμοπύλες
Thermopýles
Στίχοι: Κωνσταντίνος Καβάφης
Μουσική 1: Γιάννης Γλέζος
Πρώτη εκτέλεση: Γιάννης Γλέζος
LP: "Περιμένοντας τους βαρβάρους" - 1979
Μουσική 2: Γιάννης Πετρίτσης
Πρώτη εκτέλεση: Αλέξανδρος Χατζής

Testo di Konstandinos Kavafis
Musica 1 e prima interpretazione 1 di Yannis Glezos
LP: Περιμένοντας τοὺς βαρβἀρους/Aspettando i barbari" - 1979
Musica 2: Giannis Petritsis
Primo interprete 2: Alexandros Hatzis

Alla provocazione di Bartleby, io, se fossi uno dei biechi admins, risponderei bartlebianamente con bel "preferirei di no".

Ma siccome admin non sono, rispondo - dal canto mio - con una controprovocazione: questa canzone, che utilizza un testo del sommo greco Kavafis, scritto nel 1901. La musica - non trovata in You Tube - è del bravo musicista Yannis Glezos, nipote di Yannis Ritsos, che si è sempre dedicato ai testi di importanti poeti: Lorca, Karyotakis, Kavafis.



Nel... (Continues)
Τιμὴ σ' ἐκείνους ὅπου στὴν ζωή των
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/9/10 - 11:35
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Shah Shah Persan

Shah Shah Persan
Shah Shah Persan (Constantin)

Chanson française - Shah Shah Persan – Jean Constantin – 1956
Paroles: Jean Constantin. Musique: Michèle Persane
Autres interprètes: Les Frères Jacques

Lucien mon ami l'âne, tu n'aurais pas vu mes pantoufles ? Eh, Lucien, où sont passées mes pantoufles ?

Pourquoi tu me demandes ça, Marco Valdo M.I. mon ami ? Je vois bien que tu as des chaussures aux pieds...

Mais non, Lucien l'âne mon ami, je ne cherche pas vraiment mes pantoufles. « Les Pantoufles », c'est une chanson de cet amuseur public qu'était Jean Constantin. Elle démontre qu'on peut faire des chansons avec n'importe quel texte...

Je le sais qu'on peut faire des chansons avec n'importe quel bout de texte, c'est d'ailleurs le cas la plupart du temps... Les textes sont ineptes et sans grande portée. Je sais aussi qu'ici, il s'agit d'un texte volontairement minimaliste... D'ailleurs, tu m'avais... (Continues)
Shah-Shah-Shah...
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/9/9 - 20:24
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Inno della rivolta, o Inno del Molinari

Inno della rivolta, <i>o</i> Inno del Molinari
[1893 / 1896]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Luigi Molinari
Musica / Music / Musique / Sävel: ?

Scritto nel 1893 da Luigi Molinari (Crema, 1866 - Milano, 1918), avvocato, pedagogo libertario e militante anarchico.
Il testo fu pubblicato l’anno seguente sul giornale anarchico “La Favilla” di Mantova come poesia dal titolo “Dies Irae”.
In “Cantacronache 4”, 1971. "Contessa, se mi permette io continuerei nella mia provocazione…Può essere questa dunque considerata una Canzone Contro la Guerra? A voi, o perfidi Admins e maledetti frequentatori di queste pagine, l’ardua sentenza." [BB, 9-9-2011]



Luigi Molinari scrisse quest’Inno in occasione dei disordini fomentati da socialisti ed anarchici in Lunigiana in solidarietà ai braccianti ed agli operai siciliani che in quelle stesse settimane subivano l’attacco dei soldati mandati dal governo Crispi a reprimere i Fasci dei Lavoratori, movimento... (Continues)
Nel fosco fin del secolo morente,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/9/9 - 11:56
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Severino

Severino
[2010]
Dal disco – forse ancora in divenire - intitolato “Tangos libertarios”
Parole di Osvaldo Bayer
Musica di Pablo Bernaba

A proposito della discussione intorno a “Che pace cercate? La pace per far quello che voi volete? Ma se è questo il prezzo vogliamo la guerra, vogliamo vedervi finir sotto terra…”, se sia una CCG/AWS a buon diritto o solo un Extra o se non abbia affatto dignità su questo sito, allora che se ne dirà di quest’altra canzone che ora propongo?

Si tratta di una milonga in memoria di un anarchico, l’italiano Severino Di Giovanni, un tipografo emigrato dall’Abruzzo in Argentina che alla fine degli anni 20 a Buenos Aires fu artefice di una lunga scia di sangue nella sua quasi personale guerra contro il sistema di sfruttamento capitalistico, contro il terrorismo di Stato e contro i simboli del fascismo italiano oltreoceano. Catturato il 29 gennaio del 1931, fu fucilato... (Continues)
Severino, Severino aquel héroe ya olvidado.
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/9/9 - 08:48
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Le président

Le président
LE PRESIDENT
autore: Salvatore ADAMO
(cantata da Michel Fugain – CD:"Bravo et Merci"2007)

dal sito ADAMO in Italiano
Le président est fatigué d'écrire l'Histoire
(Continues)
Contributed by davide costa 2011/9/9 - 03:00
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Una guerra fredda

Una guerra fredda
[2010]

Album :Per ora noi la chiameremo felicità
e gli strascichi delle nostre ombre lunghe
(Continues)
Contributed by Gheghe 2011/9/9 - 00:37
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Quando tornerai dall'estero

Quando tornerai dall'estero
[2010]

Album :Per ora noi la chiameremo felicità
le morti bianche
(Continues)
Contributed by Gheghe 2011/9/9 - 00:36
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Tutti hanno un cuore

Tutti hanno un cuore
da "Prendere e lasciare" (1996)

"Tutti hanno un cuore" fa apparire sinistri barbagli di inquietudine giovanile... "Nella prima parte si parla di disagio sociale. La seconda invece è ispirata a un viaggio in Cile con amici cileni che per la prima volta tornavano a casa dopo la caduta della dittatura di Pinochet. Arrivai a Santiago alle prime luci dell'alba. Dall'aereo scorsi una fiumana di persone che si dirigeva con carrozzine e contenitori verso una discarica di rifiuti per cercare qualcosa da vendere o da mangiare. E' il tema della democrazia mancata. Insomma i cileni, liberi di andare per strada, di dire ciò che volevano, ma non ancora liberi. La democrazia infatti può mancare sia per colpa dei colonnelli, sia perché e' impedito alle giovani vite di crescere e di studiare. E allora non e' solo un problema da Terzo mondo".

Intervista al Corriere della Sera, 1996
Vivono di vera luce come stelle, come angeli in preghiera,
(Continues)
2011/9/8 - 23:59
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L'Agnello di Dio

L'Agnello di Dio
da "Prendere e lasciare" (1996)

Un testo teso su una musica molto ritmata da sonorita' create negli Stati Uniti con l' aiuto di Corrado Rustici, nel quale l' immagine evangelica dell'agnello sacrificale, dell'"Agnus dei qui tollis peccata mundi", assume la forma delle vittime e dei carnefici della violenza contemporanea.

Propone accostamenti inconsueti, che suonano perfino blasfemi a un ascolto distratto, questo "Agnello di Dio" di De Gregori: ecco lo spacciatore all'uscita della scuola che vende la sua merce, mentre la consegna della bustina che passa di mano in mano finisce per assomigliare paradossalmente a quel "segno di pace" che i cattolici si scambiano alla fine della messa. "E intanto due poliziotti fanno finta di non vedere". Timori di padre, visto che De Gregori ha due figli maschi, gemelli, che frequentano, a Roma, rispettivamente il liceo classico (Mamiani) e il liceo artistico?... (Continues)
Ecco l'agnello di Dio
(Continues)
2011/9/8 - 23:48
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The Deserter

The Deserter
2004
Usual Tragedy
I'm scared for war, the smell of blood
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/9/8 - 20:55
Song Itineraries: Deserters
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The Deserter

The Deserter
2009
Rubber & meat
Wartime, baby, I'm leaving you now
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/9/8 - 20:46
Song Itineraries: Deserters
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Medals of Gold

Medals of Gold
Copyright 2009 - Robert Lawrence
Now he was a soldier he did what he was told
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/9/8 - 14:30
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Anacaona

Anacaona
[1971]
Album “Cheo”
Scritta dal compositore portoricano Tite Curet Alonso (1926-2003).

Anacaona era la moglie di Caonabo, uno dei cacique dei nativi Taíno che nel 1492 popolavano l’isola che Cristoforo Colombo battezzò “Hispaniola”, oggi divisa in Haiti e Repubblica Dominicana. Sappiamo bene come andarono fin dall’inizio le cose nel corso della “conquista che non scoprì l’America”, per dirla con Eduardo Galeano… Caonabo si ribellò contro le continue angherie degli invasori, attaccò l’insediamento de La Navidad, fu fatto prigioniero e morì durante la deportazione in Spagna. Gli successe Anacaona, che non ebbe miglior sorte: nel 1504 il governatore spagnolo Nicolás de Ovando y Cáceres la fece arrestare a tradimento nel corso di una festa in onore della cacique e la fece impiccare.
I Taíno in pochi anni morirono a decine di migliaia (3 milioni di morti, secondo i resoconti di Bartolomé de Las Casas), stroncati dalla spada, dal vaiolo e dal lavoro semi-schiavistico (l’encomienda) portato loro dalla “civiltà” europea…
Anacaona, india de raza cautiva
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/9/8 - 12:08
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‘Lectric Chair Blues

‘Lectric Chair Blues
[1928]
Una canzone che fa il paio con Send Me to the 'Lectric Chair di Bessie Smith.



Blind Lemon Jefferson, nato (cieco) a Coutchman nel 1893, è considerato il “Padre del blues del Texas”, ed in Texas la sedia elettrica come metodo di esecuzione delle sentenze capitali fu ufficialmente introdotta nel 1924. Prima di allora l’esecuzione dei prigionieri condannati a morte avveniva per pubblica impiccagione ed ogni contea se la sbrigava da sola, tanto che era spesso difficile trovare una qualche significativa differenza tra un’esecuzione regolare ed un linciaggio. Il governatore Pat Neff fu quindi un “innovatore” perché fece della pena di morte una prerogativa dello Stato, sottrasse la sua esecuzione al pubblico ludibrio e disinnescò la pratica dei linciaggi. Al contrario, anche la sedia elettrica, così moderna e così “umana”, non risolse né i problemi legati alla crescente criminalità né... (Continues)
I want to shake hands with my partner and ask him how come he's here
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/9/8 - 09:23
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Malone

Malone
(L'Isle-sur-Sorgue, 4 aout 2005)
Album: "Rouge Sang" (2006)

Una foto quasi da "rivista patinata" per illustrare questa canzone che Renaud ha dedicato (prima che nascesse) al piccolo Malone, il figlio avuto da Romane Serda, l'attuale compagna del cantautore francese.

Certo non ai livelli di Morgane de toi, è una canzone commovente che racchiude tutto quello che Renaud ha da insegnare come padre. Chissà se, dopo Lolita, riuscirà a farsi perdonare anche da Malone la scelta del nome...
Un prénom irlandais
(Continues)
2011/9/7 - 22:30
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Su disertore

Su disertore
Su bint'unu e su mese de nadale
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/9/7 - 20:46
Song Itineraries: Deserters
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Disertore

Disertore
Emanuele Dabbono: Voce, piano, mandolino, armonica, chitarra acustica.
Giuseppe Galgani: Chitarra.
Alessandro Guasconi: Basso
Senio Firmati: Batteria.

Trascritta dal video

Il brano era stato scritto per Max Parodi
Aspetti un'altra battaglia
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/9/7 - 17:12
Song Itineraries: Deserters
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Don’t Kill My Baby and My Son

Don’t Kill My Baby and My Son
[primi anni 40?]
Parole e musica Woody Guthrie.
Non mi risulta che la canzone sia mai stata incisa da Guthrie.
E’ nota invece nelle versioni del folk singer californiano Joel Rafael, dal disco “Woodeye: Songs of Woody Guthrie” del 2003, e della cantante australiana Brooke Harvey.

Paden, Oklahoma, 2 maggio 1911.
George Loney, lo sceriffo di Okemah, e i suoi uomini erano alla ricerca di bestiame rubato e trovarono una carcassa macellata nella misera fattoria di una famiglia di neri, i Nelson. Come andarono esattamente le cose non è chiaro ma è facile intuire che i bianchi “tutori dell’ordine”, convinti di aver trovato i responsabili, cercarono di arrestare il capofamiglia. Com’è, come non è, ne scaturì una sparatoria, forse innescata dalla reazione del giovane Lawrence Nelson, un ragazzino di appena 14 anni, che istintivamente aveva cercato di proteggere dagli sbirri la madre Laura ed... (Continues)
As I walked down that old dark town
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/9/7 - 15:42
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Occhi chi nàscinu

Occhi chi nàscinu
[1998]
Agricantus / Tonj Acquaviva / mix Dentrix
Album: Kaleidos

"Kaleidos", il quinto album con canzoni inedite, si richiama a musiche tratte dalle opere di Tomaso Albinoni, Béla Bartók, Luciano Berio, Johannes Brahms, Edvard Grieg, Modest Musorgskij, Niccolò Paganini, Sergej Prokof'ev e a canti popolari dell'Armenia, della Romania, dell'Ungheria e dello Zaire.
Seculi passati di guerri e amuri
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/9/7 - 08:20

Mutettu pro Gramsci

Mutettu pro Gramsci
grazie
lena 2011/9/6 - 22:54
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Great Imperialist State

Great Imperialist State
what does this song actually means? against industrialisation and developement?
what does second paragraph "i am spoiled child...." and last two paragraph means?
Allen 2011/9/6 - 09:37
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Poulailler's song

Poulailler's song
Poulailler's song

Chanson française – Alain Souchon – 1976
Paroles : Alain Souchon
Musique : Laurent Voulzy


Connais-tu Alain Souchon ? As-tu souvenance d'une de ses chansons ? Oui, toi, mon ami Lucien l'âne ...

Oui, je crois bien, Marco Valdo M.I., mon ami. Une sorte de chanteur sirupeux, un peu mièvre dont on nous a rebattu les oreilles pendant des années et des années... Il plaisait assez aux pimbêches...

Je vois que tu le connais... Enfin, que tu connais le Souchon rangé des voitures, avalé par le système marchand... Mais il y eut un Souchon plus, disons, véridique, plus humain, plus audacieux, plus intéressant aussi, du coup. Et je vais te faire entendre une – tu me diras, une des rares... Mais une quand même, chanson de Souchon, écrite au vitriol. Une chanson d'une ironie infinie, d'une terrible véracité dans la manière dont elle raconte le discours des possédants et des puissants,... (Continues)
Dans les poulaillers d'acajou,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/9/5 - 22:11
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Cupe Vampe

Cupe Vampe
"Giovanni Lindo Ferretti avrà una rubrica su L’Avvenire. Mentre frate Cionfoli rifonderà i Clash". (Spinoza.it)
LV 2011/9/5 - 21:47
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Canzone dei pazzi (Perché siam psicopatici)

Canzone dei pazzi (Perché siam psicopatici)
Chanson italienne - Canzone dei pazzi (Perché siam psicopatici) – Dario Fo – 1964

Texte : Dario Fo
Musique : Fiorenzo Carpi
CHANSON DES FOUS
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/9/5 - 17:06

L'inno dei divoratori

L'inno dei divoratori
Chissà come mai quel ricchissimo uomo di buon cuore, che aiuta le famiglie in difficoltà non si è interessato a questo caso. Penso che i suoi consiglieri che non glielo hanno segnalato dovrebbero essere puniti.
Silva 2011/9/5 - 14:21

Giugno'44

Giugno'44
Sono lieto che la canzone in oggetto sia stata aggiunta. E' stata composta dal cantante Riccardo Nucci mio compagno di musica per quasi 15 anni. Esiste solo una versione inedita e registrata da Nucci e me e si intitola "GIUGNO '44". Non dimentichiamoci del nostro passato.
Paolo Cellini
Paolo Cellini 2011/9/4 - 21:40

D'Est et d'Ouest

D'Est et d'Ouest
D'Est et d'Ouest

Canzone française – D'Est et d'Ouest – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 44

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Figure-toi, Lucien l'âne mon ami, qu'il m'a fallu bien du temps pour arriver à écrire cette canzone, cette Histoire d'Allemagne, année 1945, selon Günter Grass.

Je me disais aussi qu'il y avait un certain temps que tu n'en avais plus écrite une de ces Histoires d'Allemagne... Je me demandais pourquoi ; mais j'imaginais bien qu'elle arrive un jour puisque tu avais décidé de faire le siècle complet.

En effet, mais 1945, c'est une année un peu particulière – celle de la fin de la guerre et spécialement, vue du côté où se situent nos conteurs – je te... (Continues)
D'Est et d'Ouest, l'ouragan est arrivé
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/9/4 - 14:41
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Danny Boy

Danny Boy
(la traduzione presenta alcune varianti a seconda che a cantare sia un uomo o una donna)

Dal sito: The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive a cura di Emily Ezust
Danny Boy
(Continues)
Contributed by Eleonora 2011/9/4 - 00:01

La paz, por ti

La paz, por ti
Poema de Rafael Alberti
Musica de Gabriel Sopeña
Album: Una ciudad para la paz

En ese disco María José interpretó varias canciones; una de ellas está basada en el poema de Rafael Alberti "La paz, por ti" –del libro "Signos del día"–; canción, con música de Gabriel Sopeña, que en la voz de María José se convierte en un hermoso y apasionado alegato contra la guerra.

Fernando Lucini, Cantemos como quien respira.
Por ti la luz del hombre es mas amada
(Continues)
2011/9/3 - 16:05
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Galleria Delle Grazie

Galleria Delle Grazie
Invero molto comuni erano le dimenticanze di luci accese, come si rileva da questo documento:

Con gli occhi di un bambino

E' fattibile quindi pensare che ci fossero anche taluni che compissero tale gesto di proposito per aiutare l'avanzata alleata, forze armate non escluse, che si sarebbero difatti rivelate in stragande maggioranza realiste e filo-atlantiche dopo l'8 settembre.

Qui un altro documento a dimostrazione di quanto sopra scritto in merito al rispetto dell'oscuramento:

LA PROTEZIONE ANTIAEREA A DIFESA DELLE CITTÀ E DEL TERRITORIO TRA IL GIUGNO 1940 E IL MAGGIO 1941

Tutte fonti trovate da una breve ricerca in internet. Mi chiedo perché, a 65 anni dalla sua fine, si debba ancora fare tanta propaganda antifascista.
Luca Montanari 2011/9/3 - 12:59
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Dieu est nègre

Dieu est nègre
Dieu est nègre

Chanson française – Dieu est nègre - Léo Ferré – 1958

Cette fois, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson de notre ami Léo que les CCG avaient perdue de vue. Et quelle chanson ! Tu vas voir, une vraie belle chanson comme on n'en fait plus. Une chanson qui a certainement bien plu à Boris Vian et à son double étazunien Vernon Sullivan. Une chanson qui fait comme un écho à « I shall spit on your graves » de Sullivan, que Boris traduisit sous le titre hautement anti-guerrier de « J'irai cracher sur vos tombes ». Mais ceux qui auront été jusqu'à le lire (j'allais dire oser lire), comme toi mon ami Lucien l'âne, savent pertinemment que ce roman si bien traduit du français en français raconte vraiment une histoire du Sud des Zétazunis, une histoire de Louisiane ou d'Alabama. Une histoire torride à bien des égards ouverts. Au passage, rendons à Vian ce qui est à Vian et à Sullivan... (Continues)
Y'avait dans la gorge à Jimmy
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/9/2 - 23:16
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[Ain't Gonna Let Nobody] Turn Me Around

[Ain't Gonna Let Nobody] Turn Me Around
Ho letto la Biografia di Joan Baez e volevo far presente che c'è una sua bellissima autobiografia uscita in italia nel 1969:
Baez Joan – Saresti imbarazzato se ti dicessi che t’amo? (Daybreak. An intimate journal)
La lessi allora, con la passione di quegli anni...
Gina Menegazzi
Gina Menegazzi 2011/9/2 - 19:23
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Gimme Shelter

Gimme Shelter
semplicemente fantastica..come del resto questo gruppo di simpatici ormai "vecchietti" chiamati rolling stones..
samuel 2011/9/2 - 17:12

A Love Supreme (for John Coltrane)

A love supreme
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2011/9/2 - 13:29




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