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Lemberg et le Champignon magique

Lemberg et le Champignon magique
Lemberg et le Champignon magique

Canzone française – Lemberg et le Champignon magique – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 43

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Voici encore une fois, mon ami Marco Valdo M.I., un titre bien étrange, dont il faudra bien que tu m'expliques le sens. On dirait un titre de conte de fées ou d'une bande dessinée pour enfants.

Dans un certain sens, Lucien l'âne mon ami, c'est bien ça, vois-tu. Mais ce serait un terrible conte pour adultes, un conte qui conte une aventure effroyable et qui conte aussi celles auxquelles on a échappé. Du moins, partiellement. Je m'en vais t'expliquer tout cela. Et d'abord, Lemberg et comment on y arrive. Il te souviendra... (Continues)
Désormais, entre nous, il n'était question
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/8/10 - 22:46
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Io son nata 'na campagnola

Anonymous
[1943-45]
In “La Resistenza nell'Emilia Romagna 1”, Dischi del Sole, 1971
Raccolta da Franco Coggiola, per tanti anni presidente dell’Istituto Ernesto De Martino, nel 1970 a Vignola, in provincia di Modena. Dieci anni prima Sergio Liberovici ne aveva raccolta una diversa e più breve versione a Trino Vercellese.

“Campagnola” può voler dire ragazza di campagna ma può anche alludere alla cittadina di Campagnola Emilia in provincia di Reggio.

“La canzone, appartenente al repertorio della Resistenza, ha ascendenze che risalgono alla guerra 1915-18, come si può rilevare più esplicitamente dalla versione raccolta da Liberovici e dalle analogie sia melodiche che testuali con canzoni della prima guerra mondiale come Monte Nero 'n dove sei (strofa 1) e La tradotta che parte da Novara (strofe 3 e 4).” (da La Musica de L’Altra Italia)
Ed io son nata 'na campagnola
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/10 - 15:11

Inno a Curiel

Anonymous
Inno a Curiel
[1944]
In “Canzoniere della protesta 3 - Canzoni comuniste”, Bella Ciao edizioni, Milano, 1973.



Ecco l’ennesima conferma – se ce n’era bisogno – che fascisti e neofascisti sono dei veri mentecatti totalmente privi di orginalità… Se a suo tempo si appropriarono di Giovinezza e del motto “A noi!” degli Arditi del Popolo, nel 1972 chiamarono Fronte della Gioventù la loro organizzazione giovanile, insozzando la memoria dell’originario “Fronte della Gioventù”, quello fondato a Milano alla fine del 1943 da Eugenio Curiel, intellettuale antifascista, comunista, ebreo, docente universitario vittima delle leggi razziali, confinato a Ventotene, direttore de L’Unità clandestina, trucidato dai repubblichini il 24 febbraio 1945 nei pressi di piazza della Conciliazione a Milano.

E’ da veri schifosi usurpare il nome di un’organizzazione che, nella sua breve esistenza, vide tanti suoi militanti, centinaia... (Continues)
Uniamoci, compagni!
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/10 - 13:58
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Ο μικρός ήρωας

Ο μικρός ήρωας
O mikrós íroas
Στίχοι: Λουκιανός Κηλαηδόνης
Μουσική: Λουκιανός Κηλαηδόνης
Πρώτη εκτέλεση: Λουκιανός Κηλαηδόνης & Αντώνης Πυλιαρός, 1976
LP: Ζήτω το Ελληνικò τραγούδι, 1987

Testo e musica di Loukianòs Kilaidonis
Prima interpretazione di Loukianòs Kilaidonis con Adonis Pouliaros, 1976
LP: Ζήτω το Ελληνικό τραγούδι / Viva la canzone greca" - 1987

Un "Ora e sempre resistenza" affidato ai fascicoli di un fumetto, e ad un personaggio che in stile americano sbaraglia tutti Tedeschi e gli Italiani invasori...Il piccolo eroe, il "ragazzo fantasma", si chiamava Yorgos Thalassis (Giorgio del Mare), era inafferrabile e dava tutti i possibili fili da torcere ai perfidi occupanti. Virginalmente lo amava Caterina, che lui virginalmente riamava. Non combinarono mai nulla, in questo territorio privato, ma tutto e di più in quello della lotta. Loro compagno inseparabile, e dunque terzo incomodo,... (Continues)
Από τη μια οι Ιταλοί κι οι Γερμανοί
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/8/9 - 22:00
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Police and Thieves

Police and Thieves
[1976]
Title track di questo che è di certo uno degli album fondamentali della musica reggae, prodotto e marchiato a fuoco da Lee "Scratch" Perry nel suo studio Black Ark a Kingston, Giamaica.
Una canzone che è considerata gemella di War Ina Babylon di Max Romeo, sempre prodotta dal mostro sacro Perry.

Per quel che riguarda l'interpretazione del testo mi limito a rinviare prima di tutto alla copertina del disco:

... ma sarebbe troppo semplice. Perry e Murvin - e i Clash che riproposero il brano nel loro disco d'esordio del 1977 - non erano qualunquisti che facevano di ogni erba un fascio... E infatti:

"Tutti i crimini commessi giorno dopo giorno nessuno prova a interromperne la spirale in nessun modo (perchè) coloro che dovrebbero garantire la pace dichiarano la guerra..."

Ed è così che dopo giorni di bugie e di reticenze, che hanno causato la reazione rabbiosa e violenta di tanti... (Continues)
Mmmm, yes
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/9 - 21:57

Contrasto tra Damiano e il prete

Contrasto tra Damiano e il prete
[Secondo dopoguerra]
In “Canti satirici anticlericali”, a cura di Leoncarlo Settimelli e Laura Falavolti, Roma 1976.

Canzone con cui vorrei ricordare proprio Settimelli, che ho scoperto oggi essere mancato lo scorso aprile.

E’ questo un “Contrasto” fra due interpreti improvvisatori che difendono tesi opposte, tipo di componimento molto antico risalente all’epoca medievale e assai legato allo stile dei cantastorie. Un celeberrimo Contrasto è, per esempio, “Rosa fresca aulentissima” di Cielo (Ciullo) d’Alcamo del XIII secolo…

In questo, a fronteggiarsi ci sono Damiano, che ha preso coscienza di essere uno sfruttato e si è fatto comunista, ed il parroco, che cerca di riportare sulla “retta via” la sua “pecorella smarrita”: sconfitto dalla determinazione di Damiano il prete, rosso d’ira, non troverà di meglio che scomunicarlo e maledirlo.

“CURIA VESCOVILE DI PIACENZA

AVVISO
Dopo il decreto... (Continues)
[Prete]
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/9 - 14:13
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical
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Stavo in bottega che lavoravo...

Stavo in bottega che lavoravo...
frammento de la Macina incluso ne "Nel tempo e oltre cantando" con i Gang dove fa tutt'uno con La pianura dei sette fratelli
Stavo in bottega che lavoravo
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/8/9 - 11:24
Song Itineraries: From World Jails
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London’s Burning

London’s Burning
[1977]
Scritta da Joe Strummer e Mick Jones
Da “The Clash”, album di debutto de “The Only Band That Mattered”.

Se abbiamo canzoni come Television, The Drug Of The Nation e Televisiòn, beh, non può mancare questa…

E in questi giorni Londra non sta certo bruciando di noia… Forse qualcuno si è dato una sveglia…

"La gente non decide da un giorno all'altro di appiccare le fiamme. È un lungo processo. Sono tutti gli abusi subiti, tutto il malcontento covato per anni a scoppiare. Ecco cosa succede quando una comunità viene abbandonata a se stessa, quando la politica non se ne fa carico. Condanno le violenze, ma solo in parte. Condanno molto di più la violenza economica: la disoccupazione, la mancanza di opportunità che nega ai giovani un futuro. È una violenza che non viene riconosciuta. Ci si sofferma sul sintomo e non sulla patologia: il sintomo sono le violenze di sabato, ma la patologia... (Continues)
London's burning ! London's burning !
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/9 - 09:24
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La valle che resiste

Nyko Ascia from CrossWay Squad

Tributo alla resistenza del movimento NO TAV della Val Susa
La gente qua resiste non rimarrà delusa
(Continues)
Contributed by adriana 2011/8/7 - 08:51
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Mamy

Mamy
[2011]

Album:Profondo Rosso

Pezzo ispirato alla storia di Mabruka Mimuni, suicida nel maggio del 2009 dentro il Cie di Ponte Galeria
Vieni con me stasera è primavera usciamo da qua dentro
(Continues)
Contributed by adriana 2011/8/6 - 17:35
Song Itineraries: From World Jails
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Lampedusa lo sa

Lampedusa lo sa
[2011]

Album:Profondo Rosso

«Noi siamo stati a Lampedusa - ci racconta - per un concerto contro i Cie, che sono una vergogna in sé e in cui i migranti, grazie a una legge del governo, possono rimanere rinchiusi, senza aver commesso alcun reato, non più due ma sei mesi. Proprio allora ci fu l'episodio del mercantile turco Pinar che aveva salvato dei migranti dal mare e che venne bloccato da una corvetta militare italiana per quattro giorni. In quell'occasione morì una giovane emigrata incinta. Noi siamo stati al funerale e c'erano tanti lampedusani, gente di grande dignità e umanità, che ben conosce e condivide il dramma dei disperati che approdano sulle coste dell'isola. Anche qui: se i miliardi di euro che si spendono per i Cie, per tenere in gabbia chi arriva sulle coste italiane in cerca di un futuro, venissero spesi per l'accoglienza, non sarebbe meglio per tutti?

Fonte:6antirazzista

Benvenuti i rifugiati,
(Continues)
Contributed by adriana 2011/8/6 - 17:18
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Questa valle che resiste

Questa valle che resiste
2013
Arrovesciata

Dedicata a tutte le donne e gli uomini che ogni giorno lottano per difendere la Val di Susa da quel progetto mafioso chiamato tav, la nuova resistenza parte da quelle montagne!
Giulia Tripoti

Questa valle
(Continues)
Contributed by adriana 2011/8/6 - 16:17
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Cacciabombardiere F35

Cacciabombardiere F35
Cacciabombardiere F-35,
bello liscio nero o grigioscuro lucido, che vola dalla base o dalla portaerei oppure in verticale per la missione speciale.

Costa tanto o poco se dico di milioni: 150 almeno e non è scritto sul listino.
Bisognava farlo, dicono i padroni del mondo, perché quelli vecchi sono vecchi e non sono così belli. Non sono così potenti. Non sono così invisibili.

Cacciabombardiere F-35 piace. Piace a tanti potenti. Piaceva a Bush e piace pure a Obama. Piace a Berluska, ma piaceva pure a Prodi. Se lo chiedi a D'Alema poi, si alza il suo baffetto e guarda verso il cielo e già lo cerca in volo.
A Cameri, vicino al fiume, la fabbrica la stanno facendo. Dentro l'aeroporto militare: vigliacchi protetti dai reticolati armati e dalle loro leggi di guerra.

Quanti ne costruiranno ancora non si sa. Ma si sa già che un miliardo è già volato nelle tasche dei padroni. E altri ancora più... (Continues)
Accusati...diffamati...malfattori!!!
(Continues)
Contributed by adriana 2011/8/6 - 08:17
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Libertà

Libertà
[2006]
Da “Arìs del Paradis”
E parlum toeucc de libertà cumè surela o cumè fredell
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/5 - 10:56
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Comico

Comico
[1974]
Da “Il banditore”

In qualche versione a (Vo Nguyen) Giap e Ho Chi Minh Del Re sostituisce “Viva Bakunin”…
Ridere,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/5 - 10:25
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Televisiòn

Televisiòn
[2001]
Dall’album “...e semm partii”

“… oramai è troppo tardi, oramai non non m’importa più di sapere perché andavano sulla luna e portavano a casa i sassi e in giro sulla terra continuano ad ammazzarsi…”
L'è capitaa tücoos in quéla televisiòn:
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/5 - 08:50

Κρα

Κρα
Kra
Στίχοι: Νίκος Γκάτσος
Μουσική: Λουκιανός Κηλαϊδόνης
Πρώτη εκτέλεση: Μανώλης Μητσιάς
"Περίπατος" - 1976

Testo di Nikos Gatsos
Musica di Loukianòs Kilaidonis
Prima esecuzione di Manolis Mitsiàs
Da "Περίπατος/Passeggiata" - 1976

Di solito non amo - avendo spesso simpatia, sempre curiosità, e quasi mai ribrezzo per qualsiasi animale - non amo le comparazioni in negativo tra noi e le povere bestie. Non mi piace che sia dia dell'asino, del porco, del serpente, del verme o dello scorfano a nessuno/a, per il rispetto che ho per gli incolpevoli primi cinque. Ovviamente accetto l'uso: ma sono contento quando qualcuno tenta di rovesciarlo. E' il caso dell'Asino, che occupa un posto altamente onorato in questo sito. Del corvo - contro il quale non ho nulla da dire e del quale anzi so che è molto intelligente - non riesco proprio a trovare chi lo sfrutti in positivo. Bravo il Davide van... (Continues)
Χρόνια μαύρα και πικρά
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/8/4 - 18:58
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Canzone del toco

Canzone del toco
[1967]
Dall’album “Addio Venezia Addio”
Testo trovato su Il Deposito
dove la canzone è forse erroneamente attribuita ad Alberto D’Amico che però non partecipò al disco in questione.

“Il ‘toco’ [potrebbe tradursi con ‘conta’, ndr] era il metodo utilizzato per l'assunzione giornaliera della manodopera avventizia tra i portuali disoccupati. Disposti in cerchio tutti gli interessati, l'incaricato poneva al centro una chiave e la faceva girare; la punta della chiave si fermava in corrispondenza di uno degli uomini in cerchio; da lui l'incaricato iniziava allora la conta la cui lunghezza dipendeva dal fabbisogno della giornata. Tutti gli uomini toccati dalla conta avevano lavoro per quel giorno.”
(da Il Deposito citato)
Stamattina fasso el toco
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/4 - 15:09
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Il corvo

Il corvo
[2005]
Album “Akuaduulza”

Dopo La poiana, tocca ora ad un altro grande uccello simbolico: il corvo.
Io sono il corvo
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/4 - 14:13
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Davide Van De Sfroos: Il camionista Ghost Rider

Davide Van De Sfroos: Il camionista Ghost Rider
[2011]
Dall’album “Yanez”
Testo e musica di Davide Bernasconi, ovvero Davide Van De Sfroos

Mettetela come volete ma, per me, con tutti quelli che carica su ‘sto camionista comasco questa è un CCG/AWS docg…
Al lunedè meti deent la prema
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/4 - 13:33
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La poiana

La poiana
[1971]
Dallo spettacolo “Tutti uniti! Tutti insieme! – Ma scusa, quello non è il padrone? (Lotte operaie 1911-1922)”
Resa celebre nell’interpretazione di Enzo Jannacci.

Canzone sull’emigrazione e l’abbandono delle valli alpine tra Piemonte e Lombardia (ma è citata anche quella di Cogne in val d’Aosta) tra le due guerre, complici la crisi internazionale, il fabbisogno di manodopera a basso costo, soprattutto in Francia e Germania, e le restrizioni agli ingressi negli USA.
Oltre 3 milioni di italiani emigrarono tra il 1920 ed il 1940, e tra loro moltissimi erano contadini dalle “braccia forti” e dai “toraci aperti” che scesi dalle montagne finirono a morire dentro una galleria, dentro una miniera, nella pancia di una nave o in un altoforno in un qualunque paese d’Europa

Ma la poiana no, la poiana non farà quella fine perchè… perché è un falco.

“Scascìga” in lingua lombarda credo voglia dire “scaccia” o “sciò”, “pussa via”…
La vien giù a robar gaìne
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/4 - 12:13
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Canzone dei pazzi (Perché siam psicopatici)

Canzone dei pazzi (Perché siam psicopatici)
[1964]
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi
Dallo spettacolo “Settimo: ruba un po’ meno”.
Quasi una volta al dì, ah! ah! ah! ah!
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/4 - 09:53
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Declaración

Declaración
[1963]
Testo di Julián Grimau García
Musica di Sergio Liberovici
Trovata su “Cantacronache – Un’avventura politico musicale degli anni 50”, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, CREL Scriptorium 1995.



Su Julián Grimau, dirigente comunista assassinato dal regime franchista nel 1963, si vedano anche Canción de Grimau, ¿Qué dirá el Santo Padre?, Franco la Muerte e Canto per noi, quest’ultima ancora del Cantacronache.

“Julián Grimau, dirigente comunista detenido en Madrid, había sido tan salvajemente torturado que para disimularlo la policía le había arrojado por una ventana de la Dirección General de Seguridad. Grimau había sobrevivido y un tribunal militar la había condenado a muerte”.
(Juan-Ramón Capella, “Sin Ítaca. Memorias 1940-1975”, Editorial Trotta, Madrid, 2011)

“Julián si risvegliò (così mi ha scritto in seguito) in una clinica militare presso Madrid da cui, per ragioni... (Continues)
Yo declaro
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/4 - 09:08
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Η μπαλάντα του μετανάστη

Η μπαλάντα του μετανάστη
I baláda tou metanásti
Στίχοι: Γιώργος Σκούρτης

Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος

Πρώτη εκτέλεση: Λάκης Χαλκιάς
Μετανάστες - 1974

I balada tou metanasti
Testo di Yorgos Skourtis
Musica di Yannis Markopoulos
Prima esecuzione di Lakis Halkiàs
"Metanastes/Emigranti" - 1974

Un'altra canzone di Yannis Markopoulos dal LP che dedicò nel 1974 agli emigranti. Qui, in AWS, già abbiamo la canzone "La fabbrica" (Η φάμπρικα) e anche "Rocco e gli altri" (Ο Ρόκκο και οι άλλοι). Meglio sarebbe stato prenderle tutte insieme, le canzoni di questo vecchio disco, e presentarle in un'unica pagina, come sullo stesso tema avevo fatto per le "Lettere dalla Germania"di Theodorakis (Γράμματα απ' τη Γερμανία). Non è andata così e me ne dispiace. Ma oggi voglio dedicare qualcosa agli emigranti, in questi giorni in cui un lutto straziante e una grande rabbia pesano sulla nuova immigrazione. Di fronte alla quale,... (Continues)
Σε ξένη χώρα μια βραδυά

(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/8/3 - 20:08
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Cantendi sa storia nosta

Cantendi sa storia nosta
[1978]
Dall’album che raccoglie le canzoni tratte dall’omonimo spettacolo musicale.
Apu inghitzau a sou,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/3 - 15:13
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L'apprendista

L'apprendista
[1977]
Dall’album “L’apprendista”

E’ di questi giorni l’accordo sulla nuova disciplina dell’apprendistato che tutti, CGIL compresa, salutano come cosa buona… Mah, non finirà magari che gli “imprenditori” sfuggirano alle nuove garanzie ricorrendo di meno all’apprendistato e di più agli stages e ai tirocini formativi con cui possono continuare a fare il bello ed il cattivo tempo sulla pelle di chi cerca lavoro?
Nell'anno della truffa
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/3 - 14:47
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Buon lavoro

Buon lavoro
[1977]
Dall’album “L’apprendista”
Ogni mattina l'orchestra radiofonica
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/3 - 14:27
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Fausto Amodei: Berluscrauti

Fausto Amodei: Berluscrauti
[2005]
Album “Per fortuna c'è il cavaliere”
Io non capisco la gente
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/3 - 13:32
Song Itineraries: Prime Minister Abuse

Bel paese l'Italia

Bel paese l'Italia
[1901]
Pubblicato il 21 febbraio del 1904 sul n. 5, anno I di “Azione Socialista”, settimanale della sezione socialista di Brindisi (“Uomini siate, e non pecore matte!”, uno degli esergo in prima pagina).

Canzone superanticlericale pubblicata sul giornale dei socialisti pugliesi, quelli vicini alle idee del filosofo marxista Antonio Labriola, per lamentare come dopo il 1901 in Italia – allora governata da Giolitti ma attraversata da forti venti nazional-cattolici - si fossero riversate frotte di religiosi di ogni ordine, specie Gesuiti, cacciati dalla Francia dove il governo di difesa repubblicana di Pierre Waldeck-Rousseau (quello che qualche anno prima aveva legalizzato i sindacati dei lavoratori) aveva promosso una legge sull’associazionismo che sottoponeva giustamente le congregazioni religiose, specie quelle che si occupavano dell’educazione dei fanciulli, al riconoscimento ed alla... (Continues)
Il pederasta esercito di frati
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/3 - 13:20
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La Val Susa paura non ne ha

Anonymous
La Val Susa paura non ne ha
Sul ponte del Seghino non passa il celerino
(Continues)
Contributed by adriana 2011/8/3 - 10:32
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Bandiere arcobaleno

Bandiere arcobaleno
[2006]
Nella raccolta di poesie musicate intitolata “Arrius de acua bia” (Fiumi d'acqua viva), volume primo.
Bandiere arcobaleno
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/3 - 09:20

Su bandu de sa paxi

Su bandu de sa paxi
[2006]
Nella raccolta di poesie musicate intitolata “Arrius de acua bia” (Fiumi d'acqua viva), volume primo.
Su bandu de sa paxi
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/3 - 09:14

Bandera arrùbia

[2008]
Pietro Cruccas, sardo e comunista con la passione del Vangelo e dei Salmi.
Anche questa sua canzone è – a suo modo – un Salmo…
Aiò! Cumpàngius. Aiò! Cumpàngias,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/3 - 09:06
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Στο Πολυτεχνείο

Στο Πολυτεχνείο
Στίχοι: Δημήτρης Βάρος

Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος

Πρώτη εκτέλεση: Δημήτρης Ζερβουδάκης
Τολμηρή Επικοινωνία - 1987

Sto Politechnìo
Testo di Dimitris Varos
Musica di Yannis Markopoulos
Prima esecuzione di Dimitris Zervoudakis
da "Tolmirì epikinonìa" - 1987

Un altro contributo di Dimitris Varos (vai a: Ηλεκτρικός Θησέας) alla musica di Markopoulos. Siamo nel 1987; e la generazione che quattordici anni prima si era asserragliata dietro i cancelli del Politecnico provocando il primo letale scossone alla dittatura dei Colonnelli, sente che l'onda consumistica sta sfilacciando il sogno che, muovendo proprio da là, sembrava farsi reale.
Ritornare al Politecnico, tornare a parlarsi per recuperare lo spirito di allora: che il Politecnico esca dal recinto della mitologia e torni a macinare la storia.
Non ho un link per la canzone: ma confido in Yorghios, il Taumaturgo. (gpt)
Όσο δε δίνεις μία για μένα

(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/8/2 - 22:30

Ballata per gli antifascisti di Tatti

Ballata per gli antifascisti di Tatti
[2003?]
Testo trovato su Il Deposito

Pardo Fornaciari mette in canzone uno degli episodi raccontati da Alberto Prunetti in “Potassa. Storie di sovversivi, migranti, erranti, sottratti alla polvere degli archivi” (Edizione Nuovi Equilibri, 2004), dove “potassa” sta per il carbonato di potassio utilizzato nella fabbricazione di fiammiferi, fuochi artificiali ed esplosivi e dove le storie sono quelle ambientate nella Maremma grossetana nei primi anni 20, gli anni in cui Stato e padroni aprirono le braccia, spalancarono le porte al fascismo pur di allontanare dal suolo patrio quello “spettro che si aggirava per l’Europa”.

Di seguito il passo, ripreso da Carmilla on line, che racconta del primo “contatto” tra fascisti e comunisti a Tatti, comune di Massa Marittima, il 21 maggio del 1922. Fu “mediato” dai carabinieri del luogo, che finirono con l’ammazzare un sessantenne, il comunista Patrizio... (Continues)
Al mattino il Ventuno di maggio
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/2 - 13:54
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Il nuovo Eldorado

Il nuovo Eldorado
Album: Italia gangbang

Cantata insieme a Stefano "Cisco" Bellotti
La neve cade lenta
(Continues)
Contributed by adriana 2011/8/2 - 12:39
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Ηλεκτρικός Θησέας

Ηλεκτρικός Θησέας
Στίχοι: Δημήτρης Βάρος

Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος

Πρώτη εκτέλεση: Παύλος Σιδηρόπουλος & Μαρία Φωτίου
Τολμηρή Επικοινωνία - 1987

Iletrikòs Thissèas
Testo di Dimitris Varos
Musica di Yannis Markopoulos
Prima esecuzione di Pavlos Sidiripoulos con Maria Fotìou
Da "Tolmirì epikinonìa/Liaison dangéreuse" - 1987

Me la passeranno i filelleni di AWS questa mia ovviamente acuta, ma forse troppo ardita osservazione? Che anche i Greci hanno avuto, come noi, gli anni Ottanta, quelli del nulla eretto a immagine fantasmagorica e a tempio dorico di cartapesta. Decennio nel quale la nostra palude fangosa, ma insufflata di profumi chimici e illuminata da proiettori policromi, si completava dopo due decenni, avendo comiciato a formarsi con il miracoloso boom degli anni Sessanta: i Greci dovettero "recuperare" tutto assai in fretta, perché le loro complicate e tragiche vicende interne li avevano... (Continues)
Με κάτασπρο πανί ένα καράβι απ' το πενήντα έχει να φανεί

(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/8/1 - 18:29
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Canto della Russia Bianca

Canto della Russia Bianca
I testi che circolano negli ambienti della destra più estrema risentono spesso della prodigiosa litigiosità dell'ambiente, che si manifesta sottoforma di adattamenti, cambiamenti di titolo, variazioni di ogni genere. L'originale testo di Pino Tosca sarebbe stato scritto nel 1968 ed il titolo era "Cosacchi bianchi". Oltre che come "Canto della Russia Bianca" la canzone è nota anche col titolo di "Armata bianca".
Alle variazioni del titolo si accompagnano anche variazioni del testo: il "Grande Signore" della terza strofa diventa spesso "Grande Atamano" rendendo più chiaro il riferimento all'ambiente cosacco.
Un altro uso piuttosto comune nelle produzioni musicali che fanno capo all'estrema destra è il riutilizzo di linee melodiche note o tradizionali; in questo caso l'aria di "Polyuschko Polje".
Per la pianura splende il sole dell'estate,
(Continues)
Contributed by Io non sto con Oriana 2011/8/1 - 09:58

Moi, dit Pietro

Moi, dit Pietro
Moi, dit Pietro

Canzone française – Moi, dit Pietro – Marco Valdo M.I. – 2011

Ah, dit Lucien l'âne, qu'est-ce encore que cette histoire de saucisson, de salami et de jambon ?

Mais, dit Marco Valdo M.I., Lucien l'âne mon ami, tu sais très bien de quoi il s'agit. Arrête donc de faire l'âne pour un instant puisque c'est à toi que Luc a écrit pour raconter cette histoire... Dis-nous plutôt ce qu'il t'a confié et d'abord, qui est ce Pietro dont il est question dans la chanson ?

Ce Pietro n'est autre que Pietro Montaresi, dont Luc dit : « Pietro Montaresi, dont certains à Bruxelles se rappellent encore. Parcours classique : juillet 1936 en Espagne ; interné au Vernet en 1939 ; ensuite, livré aux nazifascistes par le régime de Pétain... », comme le fut Giuseppe Porcu, dont tu nous racontas l'histoire. Quant au fait qu'on se souvienne de lui à Bruxelles, comme le dit Luc... Cela tient à son... (Continues)
Au temps de Mussolini, au temps du Ventennio
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/7/31 - 23:36
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Non è finita a Piazzale Loreto

Non è finita a Piazzale Loreto
[1971]
Testo e Musica di Fausto Amodei

Quelli che il fascismo è morto con Mussolini oh yes,
Quelli che Berluscone.. non è fascista, oh yeah
Ma no che non è finita a piazzal Loreto,
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/7/31 - 18:20
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Ignoranti senza scuole

Ignoranti senza scuole
“Canzone scritta dal sindacalista vercellese Pietro Besate, nel 1951 in occasione di un congresso di “Noi donne”, settimanale femminile del Pci, basata su di una melodia dello stesso Besate, che sapeva un po’ di musica e suonava il clarinetto e il sassofono contralto in bande di paese e poi in orchestrine da ballo”.

vocidimezzo.it

*

Canzone facente parte del repertorio del coro di mondine della Cooperativa dei Cappuccini di Vercelli, che la eseguì nel settembre del 1965 al 1° Folk Festival di Torino, organizzato da Franco Coggiola e Michele Straniero. La registrazione di quell’evento fu poi pubblicata da I Dischi del Sole nel 1966.
Ignoranti, senza scuole,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/7/30 - 19:27
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E’ finidi i bozzi boni

E’ finidi i bozzi boni
brano tradizionale del lavoro in filanda, presente anche ne "Il tempo e oltre Cantando" con i Gang
Oggi è l’ultimo giorno,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/7/30 - 19:19
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La filanda è 'na galera

La filanda è 'na galera
La filanda è 'na galera
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/7/30 - 19:17
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World War 4

World War 4
2007
After the bombs are dropped to kill
(Continues)
Contributed by anonymous 2011/7/30 - 19:14
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Paradise

Paradise
Questa canzone riflette spesso l'angoscia per la distruzione della natura sulla Terra. Si può definirla una canzone pacifista,contro le guerre e soprattutto contro lo sfruttamento eccessivo della Terra, l'inquinamento e la razzia delle risorse, che stanno portando il nostro mondo ad un cambiamento irreversibile verso l'estinzione della nostra specie.
La natura esisteva prima di noi ed esisterà dopo di noi, il nostro compito è renderla vivibile per il nostro futuro.
Late at night I find myself again wondering and watching tv.
(Continues)
Contributed by Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 2011/7/30 - 13:48
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4th Reich

4th Reich
Questa canzone è stata scritta da Timo Tolkki nel 1994, inserita nell'album Dreamspace contro il nazismo, definendolo un male che sta purtroppo mettendo piede in varie parti del Mondo. Basti pensare la settimana scorsa quegli innocenti uccisi durante un attentato ad Oslo,in Norvegia da parte di un "cristiano fondamentalista", di estrema destra Anders Behring Breivik, 32 anni in guerra contro il lassismo del partito laburista nei riguardi della penetrazione islamica nel paese e, più in generale, contro un'Europa incapace di difendersi dall'invasione multietnica.
Sign of the times and writings on the wall
(Continues)
Contributed by Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 2011/7/29 - 14:31

Storia di Capodanno

Storia di Capodanno
[1958]
Testo di Michele L. Straniero
Musica di Sergio Liberovici
Da “Cantacronache. Un’avventura politico-musicale degli anni cinquanta”, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, CREL-Scriptorium 1995.

Fine 1957, notte di Capodanno. Angelo Favrello, un bimbo di quattro mesi, morì di freddo e di denutrizione in una “casa minima” di Orbassano. Il padre Francesco, immigrato dal Veneto, era disoccupato da mesi e la famiglia – la moglie Carla, il piccolo Angelo ed altri due bimbetti – era stata sfrattata in pieno inverno da un alloggio di via Passo Buole perché non pagava più l’affitto. Ad Orbassano i Favrello si erano sistemati in un freddo tugurio con una piccola stufa a legna, ma la legna spesso non potevano nemmeno permettersela, così come il cibo… (fonte: Archivio de La Stampa, La Nuova Stampa di mercoledì 1 gennaio 1958)

Straniero e Liberovici sul tristissimo episodio scrissero di getto questa canzone, destando grande fastidio nell’amministrazione dell’allora sindaco democristiano Amedeo Peyron.
Schioccano i tappi dello spumante
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/29 - 13:25
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A bujdosó

A bujdosó
[1930; origini del XVI/XVII secolo]
Da “Magyar népdalok” [Canti popolari ungheresi], editi a Vienna nel 1932.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive

Una canzone popolare ungherese, raccolta sul campo e poi arrangiata da Bartók, che risale addirittura al XVI/XVII secolo, alla dominazione turco ottomana instauratasi dopo la battaglia di Mohács del 1526, evento che abbiamo già incontrato a proposito di Blood And Gold / Mohacs delle Silly Sisters, canzone che, non a caso, fu anch’essa originariamente raccolta da Béla Bartók in Romania.

Ideje bujdosásimnak,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/29 - 09:14
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Töltik a nagy erdő útját

Töltik a nagy erdő útját
[1917]
Da “Nyolc magyar népdal” [8 Canti popolari ungheresi)] editi a Vienna nel 1922.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive

Uno dei tanti canti popolari raccolti intorno al 1907 da Béla Bartók insieme all’amico Zoltán Kodály nel corso delle loro peregrinazioni per i villaggi rurali del Regno d’Ungheria. Bartók lo arrangiò dieci anni dopo, in piena prima guerra mondiale. E il fatto mi pare significativo, anche se la canzone risale probabilmente alla seconda metà del 700, quando l’imperatrice Maria Teresa decise di costituire in Transilvania un corpo di guardie di frontiera a controllo dei confini con l’impero Ottomano e per fare questo iniziò a reclutare, volenti o nolenti, migliaia di giovani Romeni e Siculi dei Carpazi… I Siculi si opposero ad una coscrizione siffatta, chiedendo garanzie e pretendendo che vi fossero Siculi anche tra gli ufficiali di comando ma... (Continues)
Töltik a nagy erdő útját,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/28 - 15:39

A Ballad for Sophie Scholl

A Ballad for Sophie Scholl
Sophie Scholl was your name;
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2011/7/28 - 14:19

Franco dans son berceau

Franco repose dans son berceau,
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2011/7/28 - 14:16
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Seven Curses

Seven Curses
Nell'intro alla canzone c'è un errore.
L'album della Collins non si intitola "Hootenanny" ma " Judy Collins 3".
Hootenanny è il titolo di una serie televisiva della ABC sulla folk music che venne trasmessa tra il 1963 e il 1964 e alla quale partecipò anche Judy Collins.
Bartleby 2011/7/28 - 11:17
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E quando sarò ricca

E quando sarò ricca
Chanson italienne – E quando sarò ricca - Anna Identici – 1972

Texte de Pier Paolo Preti
Musique de Gianni Guarnieri
Arrangement de F. Orlandini

Une autre chanson qui nous rappelle comment on peut mourir du travail, dans son corps – comme hier à Turin et aujourd'hui qui sait où – ou dans son esprit.

Vois-tu Lucien l'âne mon ami, je comprends parfaitement qu'avec un titre pareil, tu sois là à me regarder avec des yeux comme deux ronds de flan...

Deux quoi ?, dit Lucien l'âne en ouvrant des yeux comme des soucoupes...

Deux ronds de flan... ou même, de flanc... Est-une expression idiomatique française qui, en substance, veut dire :: « profondément étonné... »,, mais en plus imagé. Donc, tout ça pour dire, que je comprends qu'un tel titre te surprenne venant de moi. Mais comme tu le sais sans doute, je traduis les chansons pour savoir ce qu'elles racontent et que pouvait, en effet, raconter... (Continues)
QUAND JE SERAI RICHE...
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/7/27 - 21:51
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Ride Across the River

Ride Across the River
ATTRAVERSARE IL FIUME
(Continues)
Contributed by Andrea 2011/7/27 - 21:32
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The Man's Too Strong

The Man's Too Strong
L'UOMO E' TROPPO FORTE
(Continues)
Contributed by Andrea 2011/7/27 - 21:31
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Cecilia

Anonymous
Versione Gang-La Macina da "Nel tempo ed oltre, cantando"
Cecilia
Un’altra versione raccolta con G. Cellinese nel 1990 dalla informatrice, sempre jesina, G. Formiconi Morselli.

dal libretto del disco
CECILIA
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/7/27 - 17:55
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Wild Spain

Wild Spain
SPAGNA SELVAGGIA
(Continues)
Contributed by Andrea 2011/7/27 - 13:41
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Violencia machista

Violencia machista
VIOLENZA MASCHILISTA
(Continues)
Contributed by Andrea 2011/7/27 - 13:36
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La Colmena

La Colmena
L'ALVEARE
(Continues)
Contributed by Andrea 2011/7/27 - 13:34




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