Mundu a scali
Tutti mi dinnu ca ‘u travagghiu è oru,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/19 - 22:45
Song Itineraries:
Italian Unification and Society in Sicilian Folk Songs
Travudion
E' il brano che apre l'album "Razza Marranchia" del 2001
Testo in greco calabro originario della zona dell’Ammendolea, (oggi è una fiumara dal letto enorme, costituita da ciottoli bianchissimi, che sfocia sullo Jonio). Raccolto in Gallicianò (RC) il 14 Giugno 1979 dalla Sig.ra Pangallo Rosalba (82 anni).
É una disperata invocazione di un carcerato che, da dietro le sbarre, chiede alla sua donna almeno un po' di acqua.
Testo in greco calabro originario della zona dell’Ammendolea, (oggi è una fiumara dal letto enorme, costituita da ciottoli bianchissimi, che sfocia sullo Jonio). Raccolto in Gallicianò (RC) il 14 Giugno 1979 dalla Sig.ra Pangallo Rosalba (82 anni).
É una disperata invocazione di un carcerato che, da dietro le sbarre, chiede alla sua donna almeno un po' di acqua.
Caspèdda de ssu ponì i cardìa
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/19 - 22:31
Song Itineraries:
From World Jails
Ndiavulatu o Santu?
[Dopo la fantomatica "Unità d'Italia"]
Dall'album "Nesci Suli" del 2003
Testo di autore anonimo (o comunque non riportato dai Mattanza) tratto dal volume di Antonino Uccello, antropologo e poeta siciliano, intitolato "Risorgimento e società nei canti popolari siciliani" ed edito per la prima volta nel 1961, centenario dell'Unità di questa povera Italia.
I siciliani non sono molto felici del nuovo governo post-unitario piemontese, e hanno le loro sacrosante ragioni!
Dall'album "Nesci Suli" del 2003
Testo di autore anonimo (o comunque non riportato dai Mattanza) tratto dal volume di Antonino Uccello, antropologo e poeta siciliano, intitolato "Risorgimento e società nei canti popolari siciliani" ed edito per la prima volta nel 1961, centenario dell'Unità di questa povera Italia.
I siciliani non sono molto felici del nuovo governo post-unitario piemontese, e hanno le loro sacrosante ragioni!
Non capìsciu chi è ‘stu Parramentu
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/19 - 22:14
Rriggiu
[2007]
Dall'album "In viaggio"
"L'amaranto è certamente il colore che ha dato maggiori soddisfazioni (e non solo sportive ma anche economiche e sociali) ad una città da sempre tiranneggiata ed oppressa. Questo brano vuole essere una esortazione al risveglio." (Mattanza)
Canzone d'amore e di invito alla resistenza dedicata a Reggio Calabria e alla sua squadra, la Reggina, che ultimamante ha rischiato pure di arrivare in serie A, dovendo però arrendersi al Novara (se ho capito bene è andata così, ma di calcio non capisco una cippa...)
E nel testo l'eco della storia travagliata di quella città e di quella regione, compresi i fatti del 1970/71 sui quali sono presenti molte canzoni sulle CCG/AWS, come Reggio la rabbia esplode, Bella Calabria, Chi non vuol chinar la testa, I treni per Reggio Calabria e Ogni anno a fine d'agosto.
Dall'album "In viaggio"
"L'amaranto è certamente il colore che ha dato maggiori soddisfazioni (e non solo sportive ma anche economiche e sociali) ad una città da sempre tiranneggiata ed oppressa. Questo brano vuole essere una esortazione al risveglio." (Mattanza)
Canzone d'amore e di invito alla resistenza dedicata a Reggio Calabria e alla sua squadra, la Reggina, che ultimamante ha rischiato pure di arrivare in serie A, dovendo però arrendersi al Novara (se ho capito bene è andata così, ma di calcio non capisco una cippa...)
E nel testo l'eco della storia travagliata di quella città e di quella regione, compresi i fatti del 1970/71 sui quali sono presenti molte canzoni sulle CCG/AWS, come Reggio la rabbia esplode, Bella Calabria, Chi non vuol chinar la testa, I treni per Reggio Calabria e Ogni anno a fine d'agosto.
Cu’ nasci anura e cu’ ca cammiceddha
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/19 - 22:00
Ricchi e povari
Dall'album "Nesci Suli" del 2003
Il testo è di Francesco Salvatore Filocamo (1902-1984), poeta calabrese originario di Siderno Superiore.
Il testo è di Francesco Salvatore Filocamo (1902-1984), poeta calabrese originario di Siderno Superiore.
Stu mundu chi criau nostru Signuri
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/19 - 21:29
Lu cacciaturi
Anonymous
[Dopo la fantomatica “Unità d’Italia”]
Dal volume di Antonino Uccello intitolato “Risorgimento e società nei canti popolari siciliani”, edito per la prima volta nel 1961 in occasione del centenario dell’Unità d’Italia.
Ho trovato il testo sul sito della Regione Sicilia, dove viene attribuito senza riscontri (e nemmeno ne ho trovati in rete) a tal Girolamo Accardi, per cui ho preferito attribuirla ad anonimo.
“Con un'efficace allegoria Girolamo Accardi, autore di questo canto, restituisce il senso di delusione e frustrazione delle masse rurali siciliane che avevano sperato nella conquista della terra, una volta finita la rivoluzione e la dittatura garibaldina.”
Dal volume di Antonino Uccello intitolato “Risorgimento e società nei canti popolari siciliani”, edito per la prima volta nel 1961 in occasione del centenario dell’Unità d’Italia.
Ho trovato il testo sul sito della Regione Sicilia, dove viene attribuito senza riscontri (e nemmeno ne ho trovati in rete) a tal Girolamo Accardi, per cui ho preferito attribuirla ad anonimo.
“Con un'efficace allegoria Girolamo Accardi, autore di questo canto, restituisce il senso di delusione e frustrazione delle masse rurali siciliane che avevano sperato nella conquista della terra, una volta finita la rivoluzione e la dittatura garibaldina.”
Già la passa di li quagghi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/19 - 15:51
Song Itineraries:
The "Outlaw War" and the Southern Question in post-unity Italy
… E sugnu 'talianu
Anonymous
[Dopo la fantomatica “Unità d’Italia”]
Dal volume di Antonino Uccello intitolato “Risorgimento e società nei canti popolari siciliani”, edito per la prima volta nel 1961 in occasione del centenario dell’Unità d’Italia.
Ho trovato il testo sul sito della Regione Sicilia, dove viene attribuito senza riscontri (e nemmeno ne ho trovati in rete) a tal Giuseppe Cutello, per cui ho preferito attribuirla ad anonimo.
“Il canto, ad opera di Giuseppe Cutello, descrive lo stato di incertezza che le masse popolari si trovano ad affrontare con l'unificazione. Emerge con forza la convinzione che l'unità non abbia prodotto mutamenti sostanziali nelle condizioni del popolo. Lo stato di incertezza e di sbandamento creato dal nuovo stato di cose portano l'autore ad accettare a malincuore la sua condizione di "italiano"
Interpretata da Carlo Muratori e Peppe Voltarelli in "Sale" (2015)
Dal volume di Antonino Uccello intitolato “Risorgimento e società nei canti popolari siciliani”, edito per la prima volta nel 1961 in occasione del centenario dell’Unità d’Italia.
Ho trovato il testo sul sito della Regione Sicilia, dove viene attribuito senza riscontri (e nemmeno ne ho trovati in rete) a tal Giuseppe Cutello, per cui ho preferito attribuirla ad anonimo.
“Il canto, ad opera di Giuseppe Cutello, descrive lo stato di incertezza che le masse popolari si trovano ad affrontare con l'unificazione. Emerge con forza la convinzione che l'unità non abbia prodotto mutamenti sostanziali nelle condizioni del popolo. Lo stato di incertezza e di sbandamento creato dal nuovo stato di cose portano l'autore ad accettare a malincuore la sua condizione di "italiano"
Interpretata da Carlo Muratori e Peppe Voltarelli in "Sale" (2015)
Nun sacciu comu 'un mi vota la testa
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/19 - 15:50
Song Itineraries:
The "Outlaw War" and the Southern Question in post-unity Italy
Lu Sissanta
Anonymous
[Dopo la fantomatica “Unità d’Italia”]
Ho trovato il testo sul sito della Regione Sicilia, dove viene attribuito senza riscontri (e nemmeno ne ho trovati in rete) a tal Andrea Pappalardo di Catania, per cui ho preferito attribuirla ad anonimo.
Dovrebbe comunque essere stato tratto dal volume di Antonino Uccello intitolato “Risorgimento e società nei canti popolari siciliani”, edito per la prima volta nel 1961 in occasione del centenario dell’Unità d’Italia.
Della precoce disillusione e del consolidarsi del malcontento nella Sicilia post-unitaria, quella che aveva creduto che finalmente si realizzasse il mancato 48 e che invece si era ritrovata soltanto con nuovi padroni, “novi rrapaturi, novi cani grossi” tutti intenti - come i precedenti - a rapinarla.
Ho trovato il testo sul sito della Regione Sicilia, dove viene attribuito senza riscontri (e nemmeno ne ho trovati in rete) a tal Andrea Pappalardo di Catania, per cui ho preferito attribuirla ad anonimo.
Dovrebbe comunque essere stato tratto dal volume di Antonino Uccello intitolato “Risorgimento e società nei canti popolari siciliani”, edito per la prima volta nel 1961 in occasione del centenario dell’Unità d’Italia.
Della precoce disillusione e del consolidarsi del malcontento nella Sicilia post-unitaria, quella che aveva creduto che finalmente si realizzasse il mancato 48 e che invece si era ritrovata soltanto con nuovi padroni, “novi rrapaturi, novi cani grossi” tutti intenti - come i precedenti - a rapinarla.
Parru ppi lu Sissanta, o mei signuri:
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/19 - 15:44
Un exèrcit
[2003]
Lletra i música: Jordi Guardans
Maria del Mar Bonet + Coral Cantiga
Anche in Terra Secreta [2007]
L'exèrcit de Jordi Guardans: " El record de les mobilitzacions de Barcelona la primavera del 2003 contra la guerra de l'Iraq. Com la banda sonora d'un documental mut, assimilable també a d'altres tipus de lluita per les llibertats col.lectives" Maria del Mar Bonet.
L'esercito di Jordi Guardans "Il record della mobilitazioni di Barcellona nella primavera del 2003 contro la guerra in Iraq. Come la colonna sonora di un documentario muto, assimilabile anche a altri generi di lotta per le libertà collettive".
Lletra i música: Jordi Guardans
Maria del Mar Bonet + Coral Cantiga
Anche in Terra Secreta [2007]
L'exèrcit de Jordi Guardans: " El record de les mobilitzacions de Barcelona la primavera del 2003 contra la guerra de l'Iraq. Com la banda sonora d'un documental mut, assimilable també a d'altres tipus de lluita per les llibertats col.lectives" Maria del Mar Bonet.
L'esercito di Jordi Guardans "Il record della mobilitazioni di Barcellona nella primavera del 2003 contro la guerra in Iraq. Come la colonna sonora di un documentario muto, assimilabile anche a altri generi di lotta per le libertà collettive".
Un exèrcit al costat d'un país sense fronteres,
(Continues)
(Continues)
2011/7/19 - 15:30
Lluna de pau
[2003]
(Maria del Mar Bonet + Coral Cantiga)
(Maria del Mar Bonet + Coral Cantiga)
Lluna de pau, germana dels estels,
(Continues)
(Continues)
2011/7/19 - 15:26
SA-RC la mulopedonale
[2011]
Testo e Musica di Mimmo Cavallo, Andrea Simile e Pino Aprile
Album: Quando Saremo Fratelli Uniti
L'A3, la "mulopedonale", comunque sia la principale arteria di scorrimento che collega la Sicilia e le estreme regioni meridionali tirreniche alla grande rete autostradale europea – allacciandosi al Corridoio 1 che collega Palermo a Berlino, – è senza pedaggio? Ancora per poco. Sono belle "concessioni", queste, che non durano!
Testo e Musica di Mimmo Cavallo, Andrea Simile e Pino Aprile
Album: Quando Saremo Fratelli Uniti
L'A3, la "mulopedonale", comunque sia la principale arteria di scorrimento che collega la Sicilia e le estreme regioni meridionali tirreniche alla grande rete autostradale europea – allacciandosi al Corridoio 1 che collega Palermo a Berlino, – è senza pedaggio? Ancora per poco. Sono belle "concessioni", queste, che non durano!
E la chiamarono "la mulopedonale",
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/7/17 - 21:17
Quando saremo fratelli uniti
[2011]
Testo e Musica di Cosimo ("Mimmo") Cavallo e Andrea Simiele
Album: Quando Saremo Fratelli Uniti
Dedico questa canzone che porta il titolo dell'ultimo CD di Mimmo Cavallo, a tutti i compagni e gli amici "polentoni" collaboratori del sito (admins e non) e in particolare ai (ahi!) piemuntìsi Adriana e Alessandro-Bartleby, al longobardo Gian Piero Testa e ai toschi Riccardo, Daniela e Lorenzo (scusate se dimentico qualcuno, ma i nordici siete sempre di più). Quando saremo fratelli uniti, quasi una lennoniana "Imagine" italica –meno utopistica e trasognante della prima in quanto espressione di reali quanto crudi ed efferati conflitti della nostra storia, ma che pertanto vorrei potesse, anche lei, varcare i maledetti confini nazionali per estendersi al Nord e al Sud dell'intero globo, che, nella sostanza, ha sofferto e continua a soffrire dello stesso tipo di guerra e di guerre.. . Quando saremo fratelli uniti ...ma forse un po' noi (mi auguro) lo siamo già..:)
da giorgio, il terrone (turrúni, terùn, cul-terreux, etc.)
Testo e Musica di Cosimo ("Mimmo") Cavallo e Andrea Simiele
Album: Quando Saremo Fratelli Uniti
Dedico questa canzone che porta il titolo dell'ultimo CD di Mimmo Cavallo, a tutti i compagni e gli amici "polentoni" collaboratori del sito (admins e non) e in particolare ai (ahi!) piemuntìsi Adriana e Alessandro-Bartleby, al longobardo Gian Piero Testa e ai toschi Riccardo, Daniela e Lorenzo (scusate se dimentico qualcuno, ma i nordici siete sempre di più). Quando saremo fratelli uniti, quasi una lennoniana "Imagine" italica –meno utopistica e trasognante della prima in quanto espressione di reali quanto crudi ed efferati conflitti della nostra storia, ma che pertanto vorrei potesse, anche lei, varcare i maledetti confini nazionali per estendersi al Nord e al Sud dell'intero globo, che, nella sostanza, ha sofferto e continua a soffrire dello stesso tipo di guerra e di guerre.. . Quando saremo fratelli uniti ...ma forse un po' noi (mi auguro) lo siamo già..:)
da giorgio, il terrone (turrúni, terùn, cul-terreux, etc.)
Tolsero gli artigli al gatto
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/7/17 - 10:11
Sempre poveri
Scritta e cantata da Matteo Salvatore
Album: Canti e storie rurali e popolari
Album: Canti e storie rurali e popolari
"Stato status dominus subissus ammenus, dicevano i nostri padri
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/7/16 - 20:45
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Miseria, miseria, disoccupazione
Scritta e cantata da Matteo Salvatore
Ancora il problema del bisogno primario non ancora risolto (anzi, oggi ritornato prepotentemente "di moda"): .."Comu l'a'm''a cumbina' ?!.."
Ancora il problema del bisogno primario non ancora risolto (anzi, oggi ritornato prepotentemente "di moda"): .."Comu l'a'm''a cumbina' ?!.."
Miseria, miseria, disoccupazione
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/7/16 - 20:34
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
A Sante Caserio, o La ballata di Sante Caserio
Traducción al castellano de Gustavo Sierra.
He preferido hacer una versión literal, lo cual no supone demasiado problema con la métrica. Probablemente tenga algún error. La publiqué junto a otra aquí
LA BALADA DE SANTE CASERIO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gustavo Sierra 2011/7/16 - 13:23
Sante Caserio [Antologia di canti popolari]
Anonymous
Traducción al castellano de Gustavo Sierra.
He preferido hacer una versión literal, lo cual no supone demasiado problema con la métrica. La publiqué junto a otra aquí
He preferido hacer una versión literal, lo cual no supone demasiado problema con la métrica. La publiqué junto a otra aquí
EL INTERROGATORIO DE CASERIO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gustavo Sierra 2011/7/16 - 13:18
Linea gotica
Scusate, ma li avete mai ascoltati *veramente* i testi di Ferretti?
No, perché qui sembra che la sua affermazione, la sua maturazione nella fede sia una novità.
Il cammino di fede è comunque un percorso, sempre.
Tra l'altro, "Nostra Signora della Dinamite" di Canali è un disco perfettamente complementare all'ultimo dei PGR.
In quanto al "voltagabbana" non direi proprio, anzi lo trovo decisamente offensivo.
No, perché qui sembra che la sua affermazione, la sua maturazione nella fede sia una novità.
Il cammino di fede è comunque un percorso, sempre.
Tra l'altro, "Nostra Signora della Dinamite" di Canali è un disco perfettamente complementare all'ultimo dei PGR.
In quanto al "voltagabbana" non direi proprio, anzi lo trovo decisamente offensivo.
Claudio P. 2011/7/16 - 11:17
Lu polverone
[1961]
Scritta e cantata da Matteo Salvatore
Album: Lamenti di mendicanti
"Mio padre era zappatore, la nostra era una delle più povere famiglie del paese... si moriva di fame. A otto anni ho fatto il garzone di cantina, poi il banditore del Comune, il facchino, vendevo anche pane.. Solo nel periodo della vendemmia, della mietitura e della raccolta delle olive si guadagnava qualche soldo. Tutto il resto dell'anno si moriva di fame..
Impossibile che situazioni tanto critiche non provocassero la denuncia del trattamento disumano da parte dei padroni, e della sofferenza e durezza del lavoro:
"Nelle campagne eravamo sfruttati dai guardiani del padrone, che erano i cani da guardia del padrone. All'età di 14 anni è morta mia sorella perché mio padre non riusciva a procurarci da mangiare. Allora imparai a suonare la chitarra da un cieco del paese, Vincenzo Pizzicoli, e per quindici anni lo... (Continues)
Scritta e cantata da Matteo Salvatore
Album: Lamenti di mendicanti
"Mio padre era zappatore, la nostra era una delle più povere famiglie del paese... si moriva di fame. A otto anni ho fatto il garzone di cantina, poi il banditore del Comune, il facchino, vendevo anche pane.. Solo nel periodo della vendemmia, della mietitura e della raccolta delle olive si guadagnava qualche soldo. Tutto il resto dell'anno si moriva di fame..
Impossibile che situazioni tanto critiche non provocassero la denuncia del trattamento disumano da parte dei padroni, e della sofferenza e durezza del lavoro:
"Nelle campagne eravamo sfruttati dai guardiani del padrone, che erano i cani da guardia del padrone. All'età di 14 anni è morta mia sorella perché mio padre non riusciva a procurarci da mangiare. Allora imparai a suonare la chitarra da un cieco del paese, Vincenzo Pizzicoli, e per quindici anni lo... (Continues)
Quanne hê finùto da fatijà'
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/7/16 - 08:21
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Niente
Passa il mio sguardo attraverso il nero,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Luca 'The River' 2011/7/15 - 22:02
El diablo es un señor
Probabilmente la canzone risale ai primi anni 70 ma forse è stata registrata solo più tardi. In “Facundo Secreto” (1988) e “El oficio de cantor” (1993).
“Il diavolo è un signore elegante, ha la coda ma la nasconde dentro un grosso portafogli scuro dove tiene anche i documenti che lo autorizzano ad ammazzare la gente… Il diavolo l’ho visto molte volte, come voi… l’ho visto anche camminarmi accanto…”
E il diavolo camminava accanto a Don Facundo, anzi, gli ha persino dato un passaggio in auto quel maledetto 9 luglio 2011 a Città del Guatemala, mentre il grande cantore argentino se ne andava in bus all’aeroporto… Si era nascosto il demonio in un tal Henry Fariña, nicaraguense, impresario dello spettacolo legato al narcotraffico… I suoi “amici” del cartello di Sinaloa volevano fargli pagare qualche sgarro e invece hanno ucciso Cabral al suo posto…
Rigoberta Menchú, indigena guatemalteca, premio... (Continues)
“Il diavolo è un signore elegante, ha la coda ma la nasconde dentro un grosso portafogli scuro dove tiene anche i documenti che lo autorizzano ad ammazzare la gente… Il diavolo l’ho visto molte volte, come voi… l’ho visto anche camminarmi accanto…”
E il diavolo camminava accanto a Don Facundo, anzi, gli ha persino dato un passaggio in auto quel maledetto 9 luglio 2011 a Città del Guatemala, mentre il grande cantore argentino se ne andava in bus all’aeroporto… Si era nascosto il demonio in un tal Henry Fariña, nicaraguense, impresario dello spettacolo legato al narcotraffico… I suoi “amici” del cartello di Sinaloa volevano fargli pagare qualche sgarro e invece hanno ucciso Cabral al suo posto…
Rigoberta Menchú, indigena guatemalteca, premio... (Continues)
El diablo es un señor almidonado,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/15 - 13:40
Song Itineraries:
The Devil
Facundo Cabral: Pobrecito mi patrón
di Facundo Cabral
[primi anni 90?]
In “Lo cortez no quita lo Cabral” (1994) con Alberto Cortez e anche in “Época de oro” (1998)
“Juan Comodoro cercando l’acqua trovò petrolio… Divenne ricco, ma morì di sete.”
Dedicata a quelli che si credono ricchi e potenti.
In ricordo di Don Facundo, morto ammazzato nella violenta Città del Guatemala – sembra - per caso e per errore, al posto di un impresario dello spettacolo, legato ad un cartello di narcotrafficanti, che gli aveva offerto un passaggio in auto verso l’aeroporto…
Destino beffardo, lui che il Diavolo l’ha sempre combattuto è morto al posto suo. Ma si sa, come cantava Don Facundo in un’altra sua famosa canzone, “El diablo es un señor” che spesso ci cammina accanto… E infatti la premio Nobel per la pace Rigoberta Menchú, indigena guatemalteca, non ha esitato a dichiarare tra le lacrime "Es el fascismo que mata a Facundo Cabral".
[primi anni 90?]
In “Lo cortez no quita lo Cabral” (1994) con Alberto Cortez e anche in “Época de oro” (1998)
“Juan Comodoro cercando l’acqua trovò petrolio… Divenne ricco, ma morì di sete.”
Dedicata a quelli che si credono ricchi e potenti.
In ricordo di Don Facundo, morto ammazzato nella violenta Città del Guatemala – sembra - per caso e per errore, al posto di un impresario dello spettacolo, legato ad un cartello di narcotrafficanti, che gli aveva offerto un passaggio in auto verso l’aeroporto…
Destino beffardo, lui che il Diavolo l’ha sempre combattuto è morto al posto suo. Ma si sa, come cantava Don Facundo in un’altra sua famosa canzone, “El diablo es un señor” che spesso ci cammina accanto… E infatti la premio Nobel per la pace Rigoberta Menchú, indigena guatemalteca, non ha esitato a dichiarare tra le lacrime "Es el fascismo que mata a Facundo Cabral".
Juan Comodoro,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/15 - 13:12
Bandiera rossa
Anonymous
[anni 20, dopo il 1924]
Testo trovato su ”Il canzoniere di Giuseppe Di Vittorio. Canti sociali e politici di Capitanata”, a cura di Giuseppe Rinaldi.
Sulla melodia della fascista “Faccetta nera”, così come usavano al tempo le opposte fazioni di fregarsi reciprocamente le melodie (vedi, per esempio, la storia di Giovinezza)
Nel testo, il riferimento a due dei primi e più famosi omicidi politici realizzati dai fascisti.
Quello di Matteotti è arcinoto (si vedano, per esempio, Canta di Matteotti, Matteotti, L'assassinio di Giacomo Matteotti e Povero Matteotti), meno quello del Giuseppe Di Vagno di Conversano, nel barese, il “gigante buono”, parlamentare dei “pezzenti e dei diseredati”, ucciso nel 1921 dopo un comizio a Mola di Bari da una squadraccia di fascisti guidati da Giuseppe Caradonna, in seguito divenuto addirittura vice-presidente della Camera fascista. Gli autori del delitto furono... (Continues)
Testo trovato su ”Il canzoniere di Giuseppe Di Vittorio. Canti sociali e politici di Capitanata”, a cura di Giuseppe Rinaldi.
Sulla melodia della fascista “Faccetta nera”, così come usavano al tempo le opposte fazioni di fregarsi reciprocamente le melodie (vedi, per esempio, la storia di Giovinezza)
Nel testo, il riferimento a due dei primi e più famosi omicidi politici realizzati dai fascisti.
Quello di Matteotti è arcinoto (si vedano, per esempio, Canta di Matteotti, Matteotti, L'assassinio di Giacomo Matteotti e Povero Matteotti), meno quello del Giuseppe Di Vagno di Conversano, nel barese, il “gigante buono”, parlamentare dei “pezzenti e dei diseredati”, ucciso nel 1921 dopo un comizio a Mola di Bari da una squadraccia di fascisti guidati da Giuseppe Caradonna, in seguito divenuto addirittura vice-presidente della Camera fascista. Gli autori del delitto furono... (Continues)
Bandiera rossa è un bel colore
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/15 - 11:22
Signori avete inteso, avete visto
[1909]
Testo trovato su ”Il canzoniere di Giuseppe Di Vittorio. Canti sociali e politici di Capitanata”, a cura di Giuseppe Rinaldi.
Il bracciante socialista Giovanni Mascolo di San Nicandro Garganico compose su un foglio volante dell’epoca questo canto, sull’aria de “La ciociara”, in cui descrive lo scontro, quasi un’imboscata, avvenuto tra i socialisti e i loro avversari "gialloni", gli sgherri dei padroni.
“Tra la fine dell'800 e i primi decenni del Novecento, San Nicandro divenne uno dei più aspri teatri della lotta politica di classe sotto la guida di personaggi eminenti, come Giuseppe e Domenico Fioritto [più tardi segretario nazionale del Partito Socialista e poi membro dell’Assemblea Costituente, ndr], con esiti spesso tragici, menzionati nelle cronache e mitizzati nella letteratura del tempo, com'è il caso de "Il cafone all'inferno" di Tommaso Fiore [scrittore e politico antifascista originario di Altamura, ndr], che trasse spunto da storie quotidiane dei contadini sannicandresi.” (it.wikipedia)
Testo trovato su ”Il canzoniere di Giuseppe Di Vittorio. Canti sociali e politici di Capitanata”, a cura di Giuseppe Rinaldi.
Il bracciante socialista Giovanni Mascolo di San Nicandro Garganico compose su un foglio volante dell’epoca questo canto, sull’aria de “La ciociara”, in cui descrive lo scontro, quasi un’imboscata, avvenuto tra i socialisti e i loro avversari "gialloni", gli sgherri dei padroni.
“Tra la fine dell'800 e i primi decenni del Novecento, San Nicandro divenne uno dei più aspri teatri della lotta politica di classe sotto la guida di personaggi eminenti, come Giuseppe e Domenico Fioritto [più tardi segretario nazionale del Partito Socialista e poi membro dell’Assemblea Costituente, ndr], con esiti spesso tragici, menzionati nelle cronache e mitizzati nella letteratura del tempo, com'è il caso de "Il cafone all'inferno" di Tommaso Fiore [scrittore e politico antifascista originario di Altamura, ndr], che trasse spunto da storie quotidiane dei contadini sannicandresi.” (it.wikipedia)
Signori avete inteso avete visto
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/15 - 10:07
E lu jurne de la Madonne
Anonymous
[1898]
Canto risalente al 1898 - raccolto da Roberto Leydi nel foggiano da un informatore di nome Natale Orecchia - che descrive una sanguinosa rivolta popolare scoppiata a Minervine Murge contro il rincaro del grano e del pane. Quell’anno rivolte simili per il pane, il lavoro, contro le imposte e gli scandali che avevano appena travolto il presidente del Consiglio Crispi esplosero un po’ in tutta Italia e la reazione del governo Di Rudinì fu la militarizzazione e la repressione con il risultato di centinaia di morti (l’episodio più grave fu quello che vide protagonista a Milano Il feroce monarchico Bava o Inno del sangue) e di imprigionati.
Testo trovato su ”Il canzoniere di Giuseppe Di Vittorio. Canti sociali e politici di Capitanata”, a cura di Giuseppe Rinaldi.
“La plebe è inferocita a Molfetta, a Minervino Murge, a Chieti, a Pozzuoli, a Torre Annunziata, ad Avellino, a Nocera, a... (Continues)
Canto risalente al 1898 - raccolto da Roberto Leydi nel foggiano da un informatore di nome Natale Orecchia - che descrive una sanguinosa rivolta popolare scoppiata a Minervine Murge contro il rincaro del grano e del pane. Quell’anno rivolte simili per il pane, il lavoro, contro le imposte e gli scandali che avevano appena travolto il presidente del Consiglio Crispi esplosero un po’ in tutta Italia e la reazione del governo Di Rudinì fu la militarizzazione e la repressione con il risultato di centinaia di morti (l’episodio più grave fu quello che vide protagonista a Milano Il feroce monarchico Bava o Inno del sangue) e di imprigionati.
Testo trovato su ”Il canzoniere di Giuseppe Di Vittorio. Canti sociali e politici di Capitanata”, a cura di Giuseppe Rinaldi.
“La plebe è inferocita a Molfetta, a Minervino Murge, a Chieti, a Pozzuoli, a Torre Annunziata, ad Avellino, a Nocera, a... (Continues)
E lu jurne de la Madonne
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/15 - 09:42
El alma llena de banderas
Volevo segnalare due video:
La versione di Victor Jara, con bellissime foto.
Versione dei Quilapayún: il video è molto bello, anche graficamente, costruito con le immagini di tanti personaggi che conosciamo - o che dovremmo conoscere - molto bene; tra Emiliano Zapata e Sacco e Vanzetti c'è anche Carlo Giuliani.
Mi ricorda quella canzone di Daniele Sepe,"MCMXCIV perché i vivi non ricordano" dove alla fine vengono nominati in sequenza tutta una serie di nomi"importanti"...
Da Youtube:
"Videoclip de la cancion "Con el alma llena de banderas" de Victor Jara interpretada por Quilapayun.
Homenaje a los que soñaron un mundo mejor,a los que cayeron combatiendo por la libertad, la justicia y la dignidad y a
quienes fueron asesinados por el fascismo.
No apagaran el fuego de su memoria.
El mejor homenaje: CONTINUAR SU LUCHA!!
Realizado por Goskinó."
Tra i personaggi che compaiono... (Continues)
La versione di Victor Jara, con bellissime foto.
Versione dei Quilapayún: il video è molto bello, anche graficamente, costruito con le immagini di tanti personaggi che conosciamo - o che dovremmo conoscere - molto bene; tra Emiliano Zapata e Sacco e Vanzetti c'è anche Carlo Giuliani.
Mi ricorda quella canzone di Daniele Sepe,"MCMXCIV perché i vivi non ricordano" dove alla fine vengono nominati in sequenza tutta una serie di nomi"importanti"...
Da Youtube:
"Videoclip de la cancion "Con el alma llena de banderas" de Victor Jara interpretada por Quilapayun.
Homenaje a los que soñaron un mundo mejor,a los que cayeron combatiendo por la libertad, la justicia y la dignidad y a
quienes fueron asesinados por el fascismo.
No apagaran el fuego de su memoria.
El mejor homenaje: CONTINUAR SU LUCHA!!
Realizado por Goskinó."
Tra i personaggi che compaiono... (Continues)
Maria Cristina 2011/7/15 - 09:37
Lone Pine Hill
2008
Album: The Good Life
Album: The Good Life
I swear I see her in my dreams sometimes
(Continues)
(Continues)
Contributed by anonymous 2011/7/15 - 04:36
Les Quat'cents Coups
Senza pretese la traduzione di "Les Quat'Cents Coups" di Léo Ferré.
I QUATTROCENTO COLPI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Mattié Crisantoi 2011/7/14 - 19:10
Violetas para Violeta
VIOLETAS PARA MERCEDES
Poesia scritta da Joaquin Sabina in morte di Mercedes Sosa
dal sito ufficiale
Poesia scritta da Joaquin Sabina in morte di Mercedes Sosa
dal sito ufficiale
VIOLETAS PARA MERCEDES
(Continues)
(Continues)
2011/7/14 - 13:02
Italia minore
Le strofe in foggiano sono tratte in parte da "La siccità", canzone che Matteo Salvatore registrò nel 1970 per l'album “Le Puglie di Matteo Salvatore”. Ecco il testo trascritto da un articolo a firma di Maria Luisa Scippa:
La siccità
Tutte la fatijä miä ji l’ë pperdute
ej summentëte lu rènö e nne ll’e raccòlte,
tutte la fatijä miä jè sprechëjte
e llu destine infëme m’a cundannëte.
Tutte li speranzë ji l’ë perdute
abbascjä lu puzze cè në ssò gghjutë,
la zita mia la tenëve malëta
tutte li jurni còn la chëpa calëta
spjëve ncjëlo chi sa chjuvëssë
manche na lacrima mbunnéva la terra,
la siccitä je ppjú amëre della guerra
mëna lu vënte cucënte cucënte.
L’annamurëta miä ji l’ë pperdute,
è mmörte inde lü tavute cè në gghjutë.
Sia maledetta questa siccità,
lu mònne ce pòzzä tutte sabbessä,
Sia maledetta questa siccità,
lu mònne ce pòzzá tutte sprufundä.
Traduzione italiana... (Continues)
La siccità
Tutte la fatijä miä ji l’ë pperdute
ej summentëte lu rènö e nne ll’e raccòlte,
tutte la fatijä miä jè sprechëjte
e llu destine infëme m’a cundannëte.
Tutte li speranzë ji l’ë perdute
abbascjä lu puzze cè në ssò gghjutë,
la zita mia la tenëve malëta
tutte li jurni còn la chëpa calëta
spjëve ncjëlo chi sa chjuvëssë
manche na lacrima mbunnéva la terra,
la siccitä je ppjú amëre della guerra
mëna lu vënte cucënte cucënte.
L’annamurëta miä ji l’ë pperdute,
è mmörte inde lü tavute cè në gghjutë.
Sia maledetta questa siccità,
lu mònne ce pòzzä tutte sabbessä,
Sia maledetta questa siccità,
lu mònne ce pòzzá tutte sprufundä.
Traduzione italiana... (Continues)
Bartleby 2011/7/14 - 12:19
Grande Sud
[2008]
Canzone che dà il titolo all’album del Taranta Power.
Canzone che dà il titolo all’album del Taranta Power.
C’è una musica in quel treno
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/14 - 10:44
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Lacreme 'e cundannate
Alfredo Bascetta was a Neopolitan tenor who had immigrated to New York City shortly after the turn of the 20th century. This is a song written by him in Neapolitan dialect, evidently shortly before the execution of Sacco and Vanzetti.
It never mentions the political beliefs, the anarchism of the two men but it expresses strongly the sense of injustice felt by greater part of the Italian community at the long and, in their eyes, barbarous treatment of Sacco and Vanzetti.
The powerful anguish felt in the music is one of the more moving examples of the emotion evoked by the trial and sentencing to death of the two men. One can read in its words that God will not move governors to do the right thing, nor will God help to cure social injustice created by man.
It never mentions the political beliefs, the anarchism of the two men but it expresses strongly the sense of injustice felt by greater part of the Italian community at the long and, in their eyes, barbarous treatment of Sacco and Vanzetti.
The powerful anguish felt in the music is one of the more moving examples of the emotion evoked by the trial and sentencing to death of the two men. One can read in its words that God will not move governors to do the right thing, nor will God help to cure social injustice created by man.
BITTER TEARS AND TWO CONDEMNED MEN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/7/14 - 10:03
Sacco e Vanzetti
Vampo - Pensiero
La canzone è del 1927.
Gli autori sono effettivamente tali R. Vampo ed F. Pensiero, forse partenopei perchè risultano aver composto anche "'A morte 'e Sacco e Vanzetti" interpretata dal baritono Giuseppe Milano, italiano emigrato negli USA (quello di E quando muoio io (Nuovi stornelli socialisti)).
E pure questa "Sacco e Vanzetti" di Vampo e Pensiero venne interpretata da un emigrato, il tenore Raoul Romito che negli anni 20 la incise per la Columbia americana, insieme ad altri brani come Il tragico naufragio del vapore Sirio e A Sante Caserio, o La ballata di Sante Caserio.
Gli autori sono effettivamente tali R. Vampo ed F. Pensiero, forse partenopei perchè risultano aver composto anche "'A morte 'e Sacco e Vanzetti" interpretata dal baritono Giuseppe Milano, italiano emigrato negli USA (quello di E quando muoio io (Nuovi stornelli socialisti)).
E pure questa "Sacco e Vanzetti" di Vampo e Pensiero venne interpretata da un emigrato, il tenore Raoul Romito che negli anni 20 la incise per la Columbia americana, insieme ad altri brani come Il tragico naufragio del vapore Sirio e A Sante Caserio, o La ballata di Sante Caserio.
Bartleby 2011/7/14 - 10:02
W la guerra
[1956]
Scritta e cantata da Matteo Salvatore
Album: La Passione Secondo Matteo [2007]
Una canzone ironicissima che non inneggia certo alla guerra, tutt'altro.. Una antiwar song dell'ultimo dopoguerra, forse dimenticata, recuperata nell'ultima compilation di Matteo Salvatore (pubblicata postuma) "La Passione Secondo Matteo"..
Scritta e cantata da Matteo Salvatore
Album: La Passione Secondo Matteo [2007]
Una canzone ironicissima che non inneggia certo alla guerra, tutt'altro.. Una antiwar song dell'ultimo dopoguerra, forse dimenticata, recuperata nell'ultima compilation di Matteo Salvatore (pubblicata postuma) "La Passione Secondo Matteo"..
"Viva la guerra! Viva la guerra, che è sempre bbona !"
(Continues)
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Contributed by giorgio 2011/7/14 - 08:25
Canzone per Stefano
Tratta da un testo di Giorgio Nardi, una canzone che parla dell'uccisione in carcere di Stefano Cucchi, ma che può estendersi a tutti i casi simili che purtroppo sono numerosi.
Fonte:sito ufficiale
Fonte:sito ufficiale
Mi avevano detto è solo un controllo,
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Contributed by adriana 2011/7/13 - 19:02
Cramar-Marochin
Visti oggi sotto un sole a picco marocchini senza occhi
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Contributed by DonQuijote82 2011/7/13 - 14:03
Si se calla el cantor
SE TACE IL CANTORE
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Contributed by Maria Cristina Costantini 2011/7/12 - 20:16
So' Rugantino
Sono Rugantino, sono figlio di Roma,
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Contributed by Luca 'The River' 2011/7/12 - 01:13
There Will Be Trouble In Town (Ci saranno guai)
11 luglio 1998 - 11 luglio 2011
adriana 2011/7/11 - 14:30
Garibardo
Nel 1860. Garibaldi confidò al suo medico curante Enrico Albanese:
«La patria non si baratta, né si vende per Dio! Quando i posteri esamineranno gli atti del governo e del Parlamento italiano durante il risorgimento italiano, vi troveranno cose da cloaca. Povera Nizza! Io feci male a non parlare chiaramente, a non protestare con energia, a non dire là in Parlamento, a Cavour, che era una canaglia, e a quei che ne volevano votare la rinunzia che erano tanto vili.»
«Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili. Sono convinto di non aver fatto male, nonostante ciò non rifarei oggi la via dell'Italia meridionale, temendo di essere preso a sassate, essendosi colà cagionato solo squallore e suscitato solo odio. (da una lettera ad Adelaide Cairoli del 1868)»
«La patria non si baratta, né si vende per Dio! Quando i posteri esamineranno gli atti del governo e del Parlamento italiano durante il risorgimento italiano, vi troveranno cose da cloaca. Povera Nizza! Io feci male a non parlare chiaramente, a non protestare con energia, a non dire là in Parlamento, a Cavour, che era una canaglia, e a quei che ne volevano votare la rinunzia che erano tanto vili.»
«Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili. Sono convinto di non aver fatto male, nonostante ciò non rifarei oggi la via dell'Italia meridionale, temendo di essere preso a sassate, essendosi colà cagionato solo squallore e suscitato solo odio. (da una lettera ad Adelaide Cairoli del 1868)»
L'anti italiano 2011/7/10 - 23:02
I'd Like To Teach The World To Sing
Testo completo (?)
I'd like to build the world a home
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Contributed by Mark Kram 2011/7/10 - 19:58
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Dall'album "Razza Marranchia" del 2001
Testo di autore anonimo (o comunque non riportato dai Mattanza) tratto dal volume di Antonino Uccello, antropologo e poeta siciliano, intitolato "Risorgimento e società nei canti popolari siciliani" ed edito per la prima volta nel 1961, centenario dell'Unità di questa povera Italia.