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Before 2011-6-8

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Enzo Del Re has died. He worked in full slowness. This site says him farewell with one of his most revolutionary songs. Ciao Enzo, have a good rest.
Riccardo Venturi 2011/6/7 - 23:49
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Point of No Return

Point of No Return
[2011]
Lyrics & Music by Johnito
Album: Total Collapse: Earth 1.9
In this world gone crazy
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/7 - 15:12
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Deliverance Will Come

Deliverance Will Come
[1978]
Album “Visions of Dennis Brown”
Emancipation they say will never come, oh, will never come..
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/7 - 11:09
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The Return Of The Giant Hogweed

The Return Of The Giant Hogweed
Guerra alle piante e loro vendetta!
War on Plants and their Revenge!
[1971]
Songwriters: Gabriel - Banks - Rutherford - Collins - Hackett
Scritta da: Gabriel - Banks - Rutherford - Collins - Hackett
E dico poco...
Album: Nursery Crime

Per generazioni intere di Genesissari italiani è stata, grazie a traduzioni più o meno improvvisate con lo Hazon Garzanti alla mano, una non meglio precisata "erba suina gigante"; probabilmente, tutti ci siamo immaginati delle terribili distese d'erbetta un po' majala, che si prende la sua opportuna vendetta sul genere umano in una delle più tipiche scritture di Gabriel e compagni, accompagnata (a mio parere) da una delle loro partiture musicali più belle. Invece, la Pànace di Mantegazza è tutt'altro che un'erbetta; è anzi, come si può vedere nella foto, una pianta sì erbacea, ma di enormi dimensioni (raggiunge tranquillamente i 2 metri di altezza, ma... (Continues)
Turn and run
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/6/7 - 10:52
Song Itineraries: War on Earth
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Revolution

Revolution
[1992]
Scritta per la colonna sonora del film di Spike Lee “Malcolm X”, dove il grande leader nero è interpretato da Denzel Washington.
(Revolution) (revolution)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/7 - 10:51
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Self Destruction

Self Destruction
[1989]
Una canzone contro la violenza dilagante nelle comunità afroamericane, scritta dal rapper KRS-One (uno dei nomi d’arte di Lawrence Krisna Parker) all’indomani degli assassinii di Scott "La Rock" Sterling, fondatore con KRS del gruppo Boogie Down Productions, e di un giovane fan durante un concerto dei BDP con i Public Enemy.
Self-Destruction, ya headed for Self-Destruction
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/7 - 10:20
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Czechoslovakia

Czechoslovakia
[1969]
Album “Streetnoise” inciso da “Julie Driscoll, Brian Auger and the Trinity”.
Testo piuttosto incerto trovato qui e risistemato all’ascolto, come ne sono stato capace (vedi i punti interrogativi).
Many people I know with no where to go,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/7 - 09:37
Song Itineraries: Prague Spring 1968
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O è Natale tutti i giorni

O è Natale tutti i giorni
1992
Sulla musica di "More than Words", immarcescibile ballatona pop degli Extreme
Interpretata anche da Irene Grandi

La storia di questa canzone risale al 1992, Luca ed io stavamo facendo le prove del nostro mitico tour insieme, eravamo a Bologna. Giravamo in macchina di notte e alla radio si sentiva sempre quel pezzo degli Extreme che andava forte. Luca mi disse facciamo una cover al volo così abbiamo una canzone natalizia per i palasport che avremmo girato a dicembre. Il giorno dopo a casa sua dopo un caffè scrivemmo il testo a velocità supersonica e lo mandammo agli editori degli Extreme per l'approvazione che arrivò in un paio di giorni. Registrammo il pezzo nello studio di Mauro Malavasi, e mi sa che quella è stata la prima volta in vita mia che mi cimentavo con una canzone molto melodica e così essenziale, fatta solo con una chitarra e due voci. Credo che nella registrazione originale... (Continues)
E' quasi Natale
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/6/6 - 12:23
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Rappresaglia

Rappresaglia
da "Curre curre guagliò" (1993)

La canzone è la cronaca di una vicenda vera.

il 1° febbraio 1992 una manifestazione nazionale di lotta per la casa, indetta dal Coordinamento unitario, si concluse con violenti scontri sotto la Galleria Umberto e l’arresto di cinque attivisti del centro sociale. L’episodio destò molto scalpore. I media titolarono di un ritorno dell’«incubo della guerriglia», di «autonomi infiltrati» nei cortei, di «ruolo di provocatori» degli attivisti di Officina 99, i quali, di contro, accusavano le istituzioni, i media e le forze dell’ordine di «aver montato una trappola ad hoc» (da L’alchimia ribelle napoletana∗ Materiali per una storia della città antagonista)

Luca Persico che alla fine del 1991 aveva fondato i 99 Posse è tra i militanti arrestati il 1 febbraio. Nel disco la giornata è raccontata anche nella sferzante 1-2-1992, pezzo costruito sul collage di sample... (Continues)
Il sole splende forte a piazza Plebiscito
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/6/6 - 11:49
Song Itineraries: From World Jails
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Omaggio a Massimo

Omaggio a Massimo
Da Guai a chi ci tocca 1995

Disco del supergruppo nato dalla fusione (temporanea) dei Bisca con i 99 Posse

Massimo Troisi sul mondo del lavoro
...si questo pure è un'altro problema molto sentito quello della disoccupazione,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/6/6 - 10:18
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Verklaring van onafhankelijkheid

Verklaring van onafhankelijkheid
[2009]
Lyrics & Music by Johnito
Album: Total Collapse: Earth 1.9 [2011]

"My comment on Dutch government politics, and also about the hypocrisy of Geert Wilders in old school-improvised hip-hop style.."
Paars, Balkenende 1 2 en 3,
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/5 - 14:22
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Nothing to Hide

Nothing to Hide
[2011]
Lyrics & Music by Johnito
Album: Total Collapse: Earth 1.9
See those eyes are watching us
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/5 - 09:15
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La Lega (Sebben che siamo donne)

Anonymous
La Lega (Sebben che siamo donne)


" Strofette popolarissime, nate tra il 1900 e il 1914 nella valle padana ed entrate stabilmente nel repertorio delle mondine. Anonimo e' l'autore del testo e della musica. Se ne conoscono diverse varianti, ma le due fondamentali sono state raccolte da Cesare Bermani a Novara, nel 1963 e nel 1964."

(Giuseppe Vettori Canzoni italiane di protesta, Newton Compton Editori, 1974)

" La Lega e' quasi sempre cantata da donne e specialmente due delle sue strofe hanno per protagoniste le donne: e' questa la prima canzone di lotta proletaria al femminile. I precedenti canti di filanda e di risaia infatti si limitano a lamentare o a denunciare pesanti condizioni di lavoro e inadeguati compensi, ma nessuno dice ''paura non abbiamo''. Sin dagli anni '80 del secolo scorso pero' le donne, e specialmente le contadine, avevano combattuto tutte le lotte dei loro uomini (non per niente l'Inno dei lavoratori... (Continues)
Sebben che siamo donne
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/6/4 - 14:54
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Tri Yann: Noël Guérandais (Néoa Néoa)

Tri Yann: Noël Guérandais (Néoa Néoa)
Traditionnel du Pays Nantais
Tradizionale dal Pays Nantais
Single/Singolo: Le temps du jour de l'an/Noël Guérandais (Néoa Néoa), 1974
Album: Trilogie (1998)
Ar gwellañ gant (1999)



Era da tempo che non dedicavo una giornata intera (o quasi) a questo sito; complici delle ferie quanto mai benedette, oggi mi ci sono "buttato" a corpo morto, come un tempo. La giornata è stata decisamente bretone e "seria", tra Gilles Servat e la complicatissima pagina sul Gwerz Kiev di Denez Prigent, bellissima ballata dedicata ad un episodio assai tragico come lo sterminio dei contadini ucraini da parte di Stalin. Alla fine della giornata, rimanendo sempre in Bretagna e dintorni, ho deciso di farmi un regalino più leggero con questa canzone tradizionale del Pays Nantais, che è probabilmente una delle mie più canticchiate in macchina. Un giorno o l'altro dovrò scrivere qualcosa sulle canzoni che, da anni... (Continues)
Quand la vierge vint à la messe
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/6/3 - 23:02

Souvenir du neuf novembre

Souvenir du neuf novembre
Souvenir du neuf novembre

Canzone française – Souvenir du neuf novembre – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 37

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Parfois, dit un peu comme dans un brouillard, un peu comme noyée dans une fumée, la voix enrouée de Marco Valdo M.I.. Parfois, au moment d'écrire une de ces histoires, de transformer l'histoire en chanson, il me vient dans la tête d'autres musiques, d'autres mots qui s'insinuent obstinés entre les phrases. Je dis parfois, mais c'est assez souvent. Donc, parfois, tout mon horizon se remplit et je n'arrive à le dégager qu'avec des ruses de vieil Indien.

D'accord, dit Lucien l'âne l'œil perplexe et les oreilles dressées en points d'interrogation,... (Continues)
Neuf novembre, neuf novembre
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/6/3 - 15:19
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Gwerz Kiev

Gwerz Kiev
[2003]
Testo bretone e musica: Denez Prigent
Testo gaelico scozzese: Karen Matheson
Paroles bretonnes et musique: Denez Prigent
Parole écossaises: Karen Matheson
Interpretata assieme a Karen Matheson dei Capercaillie
Featuring Karen Matheson from Capercaillie
Album: Sarac'h

In italiano, di solito viene chiamata "collettivizzazione" o "dekulakizzazione": è lo sterminio, ordinato da Stalin, dei piccoli proprietari terrieri e dei contadini ucraini e russi (kulaki) che mise fine, senza mezzi termini, a tutta una civiltà tradizionale e secolare. Quali che ne siano state le "motivazioni", "rivoluzionarie" o "modernizzatrici", la cosa deve essere chiamata con il suo nome: genocidio. Come in tutti i genocidi, il numero effettivo delle vittime fluttua a seconda di molti fattori, politici, ideologici e d'altra natura; come tutti i genocidi, ha i suoi sfruttatori (non di rado partigiani di altri... (Continues)
Dar beajour a c'houlenno
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/6/3 - 12:05
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Gwerz ar mengleuz

Gwerz ar mengleuz
[1977]
Paroles et musique: Gilles Servat
Testo e musica: Gilles Servat
Lyrics and music: Gilles Servat
Album: Chantez la vie, l'amour et la mort



Purtroppo non sono riuscito a reperire niente in rete sul disastro minerario di cui si parla in questa canzone di Gilles Servat; ma ho vissuto a lungo in un'antica zona mineraria nel nord della Francia (dove, peraltro, è nato questo sito), e non fatico affatto ad immaginare un episodio del genere nella terra del Germinale. Bretagna o Nord che sia, le compagnie minerarie sono sempre state le stesse, e i minatori hanno sempre morto la stessa morte. La figura del prete proletario che, a modo suo, "convince" la direzione della compagnia a dare alla vedova la pensione intera dopo che gliela aveva rifiutata con un pretesto criminale e ridicolo è plausibile, e sono praticamente certo che Servat non si è inventato nulla, che non è una storia di fantasia. (RV)
Ur gwall zarvoud ur gwall zarvoud
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/6/3 - 11:13
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Crubelz

Crubelz
[1973]
Paroles et musique: Gilles Servat
Testo e musica: Gilles Servat
Lyrics and music: Gilles Servat


Sembra cinese, e invece è bretone: Ki du, il terzo album di Gilles Servat (del 1973) significa "cane nero" in quella lingua. Il termine bretone per "cane", ki (plurale: kon), è antichissimo: apparentato con il greco κύων e con il latino canis, rimanda diritto alle origini indoeuropee. E ad antichissime origini rimanda anche il contadino bretone di questa struggente e disperata canzone di Servat, non a caso ambientata in un villaggio del Morbihan, Crubelz, che è uno dei principali siti di menhir e resti dell'intera Bretagna. L'agonia non solo di un contadino, ma di tutta una civiltà rurale; ma Servat non tratta la cosa con accenti "tradizionalistici" o nostalgici. E', piuttosto, un'agonia a base di uno sfruttamento millenario, millenario come un ki preso costantemente a bastonate, come un capo di bestiame da lavoro e da guerra. (RV)
Avec la fatigue du soir
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/6/3 - 10:23
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Dépliant touristique

Dépliant touristique
[1977]
Paroles et musique: Gilles Servat
Testo e musica: Gilles Servat
Lyrics and music: Gilles Servat
Album: Chantez la vie, l'amour et la mort



Del "guerriero celtico" Gilles Servat ha senz'altro l'aspetto: una specie di Guccini bretone, oltre un metro e novanta per una congrua dose di muscoli. E così nacque la famosa copertina dell'album "Chantez la vie, l'amour et la mort", del 1977, con il disegno di un gillone servattone dall'aria truce, ritratto come antico guerriero con tanto di simboli. Ma non bisogna sbagliarsi: qui non c'è proprio nulla di "celtico" nel senso mistificato poi dalle varie destre, destrine e destronze. Gilles Servat era andato alla scuola di Glenmor ed era molto, ma molto chiaro nelle sue posizioni; e c'è da dire anche che tutti i grandi bretoni degli anni '70 lo erano. Tuttora, i movimenti indipendentisti bretoni (come Emgann o Breizhistance) si dichiarano... (Continues)
Que dit-on sur les Bretons
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/6/3 - 09:25
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Le Pays Basque

Le Pays Basque
[1974]
Testo e musica: Gilles Servat
Parole e musica: Gilles Servat
Lyrics and music: Gilles Servat
Album: L'Hirondelle



Tra i popoli colonizzati esiste, o dovrebbe esistere, una forte solidarietà reciproca; e quella tra bretoni, baschi e corsi, che "condividono" lo stato francese ed il suo spietato centralismo politico e culturale, non è mai venuta a mancare. Difficile trovare un autore od un gruppo militante dei tre paesi che non abbia dedicato almeno una canzone agli altri popoli oppressi; e Gilles Servat non fa naturalmente eccezione. Facendo opportunamente notare che, se la Bretagna ha "un solo straniero" a sud, Euskalherria ne ha uno a nord (lo stato francese) e uno a sud (lo stato spagnolo). [RV]
Beaucoup d'ici on connut la prison
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/6/3 - 08:44
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My War

My War
[2004]
Lyrics by Laura Piras
Music by Iridyum
Album: No Cover Up [2005]
We watch around ourselves
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/3 - 08:15
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L'étrangère

L'étrangère
L'étrangère

Chanson française – L'étrangère – Léo Ferré
Poème de Louis Aragon.



Voilà un Léo, comme tu ne l'as jamais vu, Coco ! Je parle de celui qu'on voit sur la vidéo, qui est en fait un petit film, car à l'époque, on filmait encore. Et puis, le cadrage, le gars qui l'interroge, qui est-ce, au fait ? . Un homme en costard, déjà. Et puis, à cet âge... C'était, c'était quand donc ? Au début des années soixante du siècle dernier. Hier, à peine. Un Ferré d'entre deux âges. Ce n'est plus l'émacié du Scaphandrier, ni déjà le vieillard aux cheveux fous.

Mais la chanson elle, oui, la chanson, tu ne m'en parles pas...

Une chose à la fois, si tu veux bien. C'est ainsi nous ne sommes pas des images, nous sommes des locuteurs séquentiels. Un mot à la fois, sinon... Sinon, rien... Même si je pense tout en même temps, je dis je, mais je est aussi l'autre, les autres. N fonctionne tous pareils.... (Continues)
Il existe près des écluses,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/6/2 - 12:45
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Life Breathe (Ossetia)

Life Breathe (Ossetia)
[2004]
Album: No Cover Up [2005]


Questa canzone è stata scritta in memoria dei bambini morti nel settembre 2004 ad Ossezia, Beslan.

This song was written in memory of all children that died in Ossezia, Beslan, on september 2004. Ossezia, Beslan.
A white lily over bed
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/2 - 08:25
Song Itineraries: Chechenian Wars
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Les Quat'cents Coups

Les Quat'cents Coups
Chanson française - Les Quat'cents Coups – Léo Ferré.

Il me semble, dit Lucien l'âne, que voilà une chanson de Léo qui n'avait pas encore sa place dans les Chansons contre la Guerre.

Mais l'y voilà... Et avec en prime, un petit film où Léo parle de la chanson, des ouvriers , des usines, de son désir de chanter dans les usines et du refus des patrons de laisser entre le poète et la poésie dans leurs domaines « Arbeit Macht Frei ». À propos dans le petit film, où l'on entend en fond la chanson Rotterdam, l'illustration serait plutôt un paysage des environs de Liège, je dirais même qu'il s'agit de Herstal...

Celle-ci, c'est une chanson qui met la poésie dans la rue... C'est une chanson qui tisse le linceul de ce vieux monde belliciste, oppressant, oppresseur et cacochyme

Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane.
S'il faut tirer par tous les bouts
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I 2011/6/1 - 23:01
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Pacific Blues

Pacific Blues
Per Susana e Marco Valdo M.I. :

appurato dalla segnalazione di Marco Valdo M.I. che la canzone Petit soldat postata da Susana era in realtà una parte di Pacific blues -già presente- ho provveduto a cancellarla.
Grazie ad entrambi per le segnalazioni.
daniela -k.d.- 2011/6/1 - 22:44
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Gli anarchici noi siamo di Milano

Anonymous
NOUS LES ANARCHISTES, NOUS SOMMES DE MILAN

Version française – NOUS LES ANARCHISTES, NOUS SOMMES DE MILAN – Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne – Gli anarchici noi siamo di Milano – Anonimo
Nous les anarchistes, nous sommes de Milan
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/6/1 - 21:59
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Yellow Triangle

Yellow Triangle

L'anima del pastore rev. Martin Niemöller interviene sul "Tempio del Pressapochismo"
La seguente lettera ci è stata cortesemente inviata dall'anima del rev. Martin Niemöller a proposito dell'oramai annosa questione della "paternità" della poesia da cui è stata tratta la canzone di Christy Moore. La abbiamo tradotta dal tedesco e la pubblichiamo con piacere. (CCG/AWS Staff)

Gentili Signore, stimati Signori del sito "Canzoni Contro la Guerra",

Può darsi che questa mia lettera, che proviene da una persona che non è più in vita da tempo, vi inquieti un po'; in effetti, ci ho pensato parecchio prima di spedirvela, e vi prego di credere che non ho alcuna intenzione di catapultarvi anzitempo in mondi ultraterreni. Se mi sono deciso a scriverla e a inviarvela, è esclusivamente per liberarmi da una questione che, francamente, sta cominciando ad essermi non poco molesta.

Sto, naturalmente, parlando... (Continues)
rev. Martin Niemöller 2011/6/1 - 19:27
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Che Guevara

Che Guevara
Testo: Nicolás Guillén
Musica: Marta Contreras

La canzone fa parte dell'album "Marta Contreras canta Nicolás Guillén" pubblicato in Italia nel 1977.
Como si San Martín la mano pura
(Continues)
Contributed by Maria Cristina Costantini 2011/6/1 - 11:24
Song Itineraries: Che Guevara
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Vento Tra I Capelli

Vento Tra I Capelli
Artista: Hobbit
Album: Per la Contea!
Anno: 2003
Etichetta: Rupe Tarpea Productions
Vento Tra I Capelli non parla questa sera
(Continues)
2011/6/1 - 10:18
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We Almost Lost Detroit

We Almost Lost Detroit
[1979]

Scritta da Gil Scott-Heron (1 Aprile 1949 – 27 Maggio 2011. R.I.P.) nel 1977 - qualche tempo prima della sua partecipazione al “No Nukes Concert” a Manhattan - con riferimento in particolare a due episodi: l’incidente alla Enrico Fermi Nuclear Generating Station, vicino a Detroit, accaduto nel 1966 (la centrale è ancora oggi attiva), e la morte misteriosa della giovane Karen Silkwood, un tecnico chimico che nel 1974 aveva denunciato gravi pericoli per la salute dovuti alle irregolarità nelle procedure di trattamento del plutonio per centrali nucleari presso un impianto della Kerr-McGee Corporation in Oklahoma… L’impianto chiuse nel 1975 perché le denunce della Silkwood si rivelarono fondate… Quanto alla sua morte, nessuno è mai stato indagato. Fu archiviata come incidente, anche se nessuno spiegò mai perché fossero spariti i documenti che Karen aveva con sé e perché la sua vettura,... (Continues)
It stands out on a highway
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/1 - 09:54
Song Itineraries: No Nukes
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Thank you, Mr. Churchill

Thank you, Mr. Churchill
Dall'omonimo disco del 2010

Thank You opens with the title tune, which Frampton says is about his birth and is “a thank you to Mr. Churchill for bringing my father back from the second world war.” But the song is not simply a greeting card; it takes a surprising turn, sliding into topical territory where Frampton argues how we should be “waging peace instead of war”. The sentiment is ages old but the music is hard, biting and blistering. When he is on a topical bent, Frampton’s playing is simply breathtaking. Tearing into world issues seems to have driven him to play harder and with more passion than he has in years.

http://blogcritics.org
I want to thank you, Mr. Churchill
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/6/1 - 08:39
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The Vulture/Your Soul and Mine

The Vulture/Your Soul and Mine
[1970/2010]
Parole e musica da Gil Scott-Heron.
Al nuovo arrangiamento del 2010 ha collaborato Richard Russell.

Una canzone presente in “A New Black Poet - Small Talk at 125th and Lenox” del 1970, album d’esordio del grande poeta afroamericano, ripresa nell’ultimo e definitivo “I'm New Here”, il suo testamento spirituale registrato tra il 2007 ed il 2009 e pubblicato l’anno scorso.

Una canzone che nel 1970 suonava come una terribile denuncia della condizione dei neri nei ghetti delle città statunitensi e che nella sua riedizione in chiave trip-hop assume anche il significato di un intimo bilancio della vita di Gil Scott-Heron, morto solo qualche giorno fa, un uomo ed un artista che non ha mai smesso di combattere con la parola e con la musica contro tutti gli “avvoltoi”, quelli interiori e quelli che divorano il mondo portando la guerra, la fame, la repressione:

“Così, se vedi l’avvoltoio... (Continues)
Standing in the ruins of another black man's life
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/1 - 08:12

Zingara 2008

Zingara 2008
Chanson italienne – Zingara 2008 – Riccardo Scocciante – 2008

Cette fois, notre incomparable Riccardo Scocciante nous a fait une introduction « sérieuse ».

L'année 1969 courait son train quand Iva Zanicchi et Bobby Solo présentèrent au Festival de Sanremo une chanson qui fit date par la suite, devenant proprement un semper virens ou sempervirent, une joubarbe, une intemporelle, un tube [Boris Vian, dit Lucien l'âne en tremblant de rire, dans un bouquin intitulé En Avant la Zizique et par ici les gros sous ]..., lui qui avait inventé cette expression "tube" pour désigner une increvable scie, disait : Savez-vous pourquoi un « tube »... parce qu'un tube, c'est creux. Cela dit, je trouve quand même que joubarbe irait mieux à présent, oui, une joubarbe, c'est beau ça, ça fait plus bio, c'est plus à la mode]. Je parle naturellement de Zingara, écrite – pour la petite histoire – par Albertelli... (Continues)
GITANES 2008
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/5/31 - 23:18
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No basta rezar

No basta rezar
NON BASTA PREGARE
(Continues)
Contributed by Elena 2011/5/31 - 20:58
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Non più andrai farfallone amoroso

Non più andrai farfallone amoroso
Sto studiando questo brano per la scuola e sono sempre più convinta, guardando "Amadeus" e documentari su Mozart, che egli fu un genio incompreso all'epoca. Veniva considerato un pazzo, ma è bene sapere che -tutti i migliori sono pazzi-.

Giulia da Genova
Giulia 2011/5/31 - 15:46
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La fotografia

La fotografia
[1991]
Album “Guarda la fotografia”

Una canzone sui nostri "bambini soldato" nelle terre di mafia.
Bellissima ed agghiacciante, fu quell’anno presentata – non so come – al Festival di Sanremo. Prese il premio della critica, giusto perché non poteva in nessun modo essere ignorata.

"La fotografia" di Jannacci al Festival di Sanremo, di Melisanda Massei Autunnali.
Uhe, no, guarda la fotografia
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/5/31 - 08:38
Song Itineraries: Child Abuse, Mafia and Mafias
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Tutto bene

Tutto bene
[2010]
Album “Sempre lontano”

Una canzone dedicata alle frotte di culi di piombo occidentali che affondano in comodi divani di fronte a grandi schermi al plasma, spettatori inutili e tristi di un mondo che là fuori, lontano, urla ed esplode.
Cadono
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/5/31 - 08:21
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Pratobello

Pratobello
a Orgosolo non ce l'hanno fatta, hanno perso La Maddalena ed ora toccherà a Teulada e Salto di Quirra! è il momento di crederci, per noi Sardi e per dare un esempio al resto d'italia! a fora sa nato de sa Sardigna
Fabiu Petretto 2011/5/31 - 02:44
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Ken pell zo da c'hortoz

Ken pell zo da c'hortoz
30 maggio 2011
QUANT'È LUNGA L'ATTESA
(Continues)
2011/5/30 - 23:11

Della moderna scuola il prence

Version française – LE PRINCE DE L'ÉCOLE MODERNE – Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne – Della moderna scuola il prence – Sacrovir Carlo Gagne

L'exécution du révolutionnaire espagnol anticlérical, libre penseur et pédagogue Francisco Ferrer, le 13 octobre 1909, suscita une grande émotion et une forte réaction populaire en Italie. P. Spriano écrit que dès 1910 à Turin surgit une « École Moderne Francisco Ferrer » qui devint pour les jeunes une université prolétarienne, un lieu de débats entre socialistes et libertaires, à l'enseigne de l'intransigeance politique et morale. Cette chanson fut écrite par Sacrovir Carlo Gagne et recueillie en 1960 à Turin par Jona -Liberovici, chez l'auteur.
LE PRINCE DE L'ÉCOLE MODERNE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/5/30 - 21:09
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La paura

La paura
Chanson italienne – La paura – Il Parto delle Nuvole Pesanti
Texte Voltarelli
Musique: De Siena, Sirianni, Voltarelli
LA PEUR
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/5/30 - 20:33
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Monte Canino

Anonymous
Monte Canino
non ho capito niente...
(benedetta)

E allora cara Benedetta, è meglio che te ne torni a Facebook o a Twitter dove sicuramente capirai tutto. In bocca al lupo! (RV)
2011/5/30 - 19:36

Io rifiuto il nucleare

Be' tra il 3% di 235U necessario per i reattori nucleari e il 90% necessario per le bombe atomiche ne passa di tecnologia. Una prova lampante è il fatto che il Giappone, nonostante non gli sia neanche stato consentito di ricostruire un esercito dopo la II guerra mondiale non c'è stato nessun problema a consentirgli di costruire centrali nucleari. Se la correlazione ho centrali nucleari->ho armi nucleari fosse così stretta gli USA non gliel'avrebbero mai consentito.

La realtà è che c'è solo un principio fisico uguale di mezzo ma da Fermi in poi le due cose sono state piuttosto divise. Praticamente una centrale nucleare sta ad un'arma atomica come il microonde di casa sta alla sedia elettrica: funzionano entrambi con la stessa fonte di energia, e basta (e se il microonde di casa ti può folgorare come una sedia elettrica una centrale nucleare non esploderà mai come una bomba atomica ;) )

sono invece molto contento se mi dici che il referendum si farà comunque!
Lorenzo Caccianiga 2011/5/30 - 18:42
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We Are No Man

We Are No Man
(C. Funk, D. Kincaid)
We live in the hills travel at night
(Continues)
Contributed by Daniele Pendezzini 2011/5/30 - 18:14
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The War Is Over

(Carl Funk/Dave Kincaid)
A quick requiem
(Continues)
Contributed by Daniele Pendezzini 2011/5/30 - 18:10
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The Light of Day

The Light of Day
Before dawn each day
(Continues)
Contributed by Daniele Pendezzini 2011/5/30 - 18:05
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TheTriangle Fire

TheTriangle Fire
(Dave Kincaid)

Incendio della fabbrica Triangle

L'incendio della fabbrica Triangle, avvenuto a New York il 25 marzo 1911, fu il più grave incidente industriale della storia di New York. Causò la morte di 146 persone, per la maggior parte giovani operaie di origine italiana e dell'est europeo. L'evento ebbe una forte eco sociale e politica, a seguito della quale vennero varate nuove leggi sulla sicurezza sul lavoro e crebbero notevolmente le adesioni alla International Ladies' Garment Workers' Union, oggi uno dei più importanti sindacati degli Stati Uniti.

L'incendio di New York è uno degli eventi commemorati dalla Giornata Internazionale della Donna ma non è da questo, come erroneamente riportato da alcune fonti, che trae origine la Giornata della donna.
In Nineteen Hundred-Nine, from Donegal's shore
(Continues)
Contributed by Daniele Pendezzini 2011/5/30 - 18:03
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The Hangin' Tree

(D. Kincaid)
An angry mob had a man in chains
(Continues)
Contributed by Daniele Pendezzini 2011/5/30 - 17:57
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The Big Snafu

[1996]
Testo e musica di Dave Kincaid
Text and music by Dave Kincaid
Album: "Pass The Hat"
There was a big snafu on the edge of town
(Continues)
Contributed by Daniele Pendezzini 2011/5/30 - 17:55
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Gettysburg

( C. Funk, D. Kincaid)

Canzone sulla battaglia di Gettysburg ( 1-3 luglio 1863)durante la guerra civile americana del 1861-1865.
Alla fine di si conteranno 50.000 vittime tra morti, feriti e dispersi
On a cold October's day
(Continues)
Contributed by Daniele Pendezzini 2011/5/30 - 17:50
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Fortunes of War

(D. Kincaid)
The fortunes of war
(Continues)
Contributed by Daniele Pendezzini 2011/5/30 - 17:45
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Contribution

(D. Kincaid)
Well, I’m makin’ my contribution
(Continues)
Contributed by Daniele Pendezzini 2011/5/30 - 17:41




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