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Before 2011-6-23

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Cuncimi

Certe espressioni, certi modi di dire, persino certe invenzioni linguistiche vengono consciamente o no, dal modo in cui parlano i nostri genitori, i nostri zii e i nostri conoscenti. In tutto questo corre qualcosa di fondamentale, di decisivo. In cuncimi le strofe si alternano non in modo astratto e intellettualistico, ma in modo concreto e colorito. E' un brano ricco di sentimento e forza espressiva.
I gastimi su di canigghia
(Continues)
Contributed by Matteo Vespucci 2011/6/16 - 09:06

Earth Child

Earth Child
[1977]
Parole e musica di Malvina Reynolds
Canzone inedita
Of all the children in the world,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/15 - 15:23

Please Save Our Land

[1958]
Versione per nulla ufficiale dell’inno nazionale inglese “God Save The Queen”
Testo trovato su northstandchat.com
Inclusa nella raccolta poetica “From Talk to Action: The fight for peace” e scritta da Young per la Campaign for Nuclear Disarmament (CND) in occasione della prima marcia che si tenne nel 1958 da Londra ad Aldermaston, sede dell’Atomic Weapons Establishment (AWE). Negli anni seguenti la manifestazione si svolse invece sul percorso inverso.
Si vedano al proposito, per esempio, There’s Better Things For You, March With Us Today, The Family of Man e Strontium 90 già presenti su questo sito.
Please save our lovely land
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/15 - 15:05
Downloadable!

Strontium 90

Strontium 90
[1959]
Da una poesia di Nâzim Hikmet
From a poem by Nâzim Hikmet
In “Songs from Aldermaston” e “Songs Against the Bomb”, dischi pubblicati nel 1960.
Ho ritenuto di attribuire la paternità della canzone a Fred ‘Karl’ Dallas secondo quanto asserito su en.wikipedia e English Folk Music ma secondo altre fonti (per esempio Mudcat Café, dove ho anche reperito il testo) gli autori potrebbero essere tali Ann e Marty Cleary.

Una delle tante canzoni nate nell’ambito del movimento inglese Campaign for Nuclear Disarmament (CND) e cantate durante le marce di protesta da Aldermaston, sede dell’Atomic Weapons Establishment (AWE), a Londra che si tennero regolarmente dal 1958 al 1964.
Si vedano anche, per esempio, There’s Better Things For You, March With Us Today, The Family of Man e già presenti su questo sito.



C'è voluto l'oramai famoso volumetto Canzoni per la pace (a cura di Chiara Murtas),... (Continues)
Last night I went to a party,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/15 - 14:34
Song Itineraries: No Nukes, Shit, our sister
Downloadable! Video!

The Family of Man

The Family of Man
[1956]
In “Songs from Aldermaston” e “Songs Against the Bomb”, dischi pubblicati nel 1960.
Parole e musica di Fred ‘Karl’ Dallas

Una delle tante canzoni nate nell’ambito del movimento inglese Campaign for Nuclear Disarmament (CND) e cantate durante le marce di protesta da Aldermaston, sede dell’Atomic Weapons Establishment (AWE), a Londra che si tennero regolarmente dal 1958 al 1964.
Si vedano anche, per esempio, There’s Better Things For You e March With Us Today già presenti su questo sito.
I belong to a family, the biggest on earth
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/15 - 14:05
Downloadable! Video!

March With Us Today

March With Us Today
[1961]
Album “New Briton Gazette, Vol. 2”, Folkways Records, 1962, con Ewan MacColl
Su di una melodia tradizionale inglese.

Una delle tante canzoni nate nell’ambito del movimento inglese Campaign for Nuclear Disarmament (CND) e cantate durante le marce di protesta da Aldermaston, sede dell’Atomic Weapons Establishment (AWE), a Londra che si tennero regolarmente dal 1958 al 1964.
Si veda anche, per esempio, There’s Better Things For You già presente su questo sito.
O, I heard a man in the street
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/15 - 13:52
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Alta Velocità

Alta Velocità
[2007]

Album : Come un pugno chiuso
Alta velocità, tira un freno se ce l'ha
(Continues)
Contributed by adriana 2011/6/15 - 13:26
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The Ballad of Jimmy Wilson

The Ballad of Jimmy Wilson
[1962]
Album “New Briton Gazette, Vol. 2”, Folkways Records
Parole e musica by Peggy Seeger ed Ewan MacColl



Marion, Alabama, 1958. La signora Esteele Barker, stimata cittadina bianca, asserì che uno sporco negro, tal Jimmy Wilson, artigiano, le avesse rubato 1.95$. Wilson fu arrestato, processato e condannato da una giuria composta interamente da stimatissimi cittadini bianchi: la sentenza fu di morte. Il mondo intero si indignò di fronte ad un tale abominio ed il presidente Eisenhower ed il suo braccio destro Foster Dulles furono letteralmente sommersi dalle lettere di protesta provenienti da ogni angolo del globo.
Finalmente il governatore dell’Alabama Jim Folsom, detto "Big Jim", si mise la mano sulla coscienza e riformò d’autorità la pena comminata: non più la morte ma… il carcere a vita!
Giustizia era fatta!
Jimmy Wilson, lo sporco negro che aveva rubato 1.95$ alla povera signora... (Continues)
In Alabama, nineteen-fifty-eight,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/15 - 13:16

Chant des Chômeurs

Anonymous
Chant des Chômeurs
[1933]
Sulla melodia della Gloire au Dix-septième
Testo trovato su Chants de Luttes

Nei primi anni 30 la crisi partita dagli USA approdò in Europa.
In Germania gli effetti furono devastanti (6 milioni di disoccupati nel 1932) e contribuirono non poco alla presa del potere da parte dei nazisti.
Nel Regno Unito il 22% della popolazione attiva era senza lavoro.
Pure in Francia i dissoccupati si aggiravano all’epoca intorno al milione, e soltanto la costituzione di un Fronte comune contro il fascismo, contro la guerra e per la giustizia sociale – poi Fronte Popolare – impedì che la situazione degenerasse come in Germania .
E furono proprio i comitati di disoccupati in Austria, nel Regno Unito, in Germania (almeno fino all’avvento di Hitler) e in Francia ad organizzarsi non solo per sopravvivere (attraverso, per esempio, l’allestimento di mense popolari) ma anche per protestare. E la modalità... (Continues)
Les ouvriers chassés des usines,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/14 - 16:00

Allons faire un tour à la banque

Allons faire un tour à la banque
[1900?]
Testo trovato su Chants de Luttes

Beh, questa sì che può essere una soluzione per tutti quelli costretti senza lavoro o che non ce la fanno a sbarcare il lunario mentre i vari Marchionne, Montezemolo e Berluscon De’ Berlusconi (ma penso anche solo a tanti politici e dirigenti pubblici) sguazzano nell’oro: un bel giro organizzato in banca! Tanto, parafrasando Brecht, è sempre più criminale fondarne una che rapinarla!
Voilà des mois qu'on ne fait rien,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/14 - 14:15
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La grève générale

La grève générale
[1906]
Testo trovato su Chants de Luttes



Canzone composta da Keller, sotto lo pseudonimo di Jacques Turbin, in occasione dei grandi scioperi che seguirono alla tragedia di Courrières, nel bacino minerario di Nord-Pas-de-Calais, quando il 10 marzo 1906 un’esplosione di grisù uccise più di un migliaio di minatori.
Si tratta ancora oggi della più grave catastrofe mineraria nella storia d’Europa.
Le ricerche di eventuali sopravvissuti furono abbandonate dopo 3 giorni ma a distanza di 20 e poi di 24 giorni alcuni intrappolati riuscirono a riemergere dall’inferno con le sole proprie forze.

Le proporzioni della tragedia, dovuta all’assoluta mancanza di sicurezza nei pozzi, e la scelta scellerata di smettere così rapidamente i soccorsi portarono la gente all’esasperazione e i minatori entrarono a decine di migliaia in sciopero, protesta che si estese all’intero bacino diffondendosi persino... (Continues)
Depuis le temps qu'on crève,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/14 - 13:49

Mineurs en grève

Anonymous
Mineurs en grève
[1901?]
Testo trovato su Chants de Luttes



Canzone dei minatori di Montceau-les-Mines, cittadina del bacino minerario Saône-et-Loire in Borgogna.
Lo sfruttamento del carbone a Montciau loo moignes (il nome del paese in langue d'oïl) ebbe inizio nella prima metà dell’800. In galleria si lavorava a partire dai 12 anni e per 10-12 ore al giorno. Gli incidenti e le esplosioni erano frequenti (più di 400 morti tra il 1813 ed il 1882).
Gli ultimi due decenni del secolo furono caratterizzati da un grande fermento dei lavoratori che si organizzarono in un sindacato molto attivo di ispirazione anarchica che nel 1878, nel 1899 e poi ancora nel 1901 diede del gran filo da torcere a padroni e polizia.

Il primo grande sciopero del 1878 fu anche il più duro e da esso sorse pure una vera e propria frangia armata dei lavoratori, la cosiddetta “Bande Noire” che – un po’ come i Molly Maguires - prima... (Continues)
Frères, vite en grève !
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/14 - 13:09
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Which Side Are You On 1970

Which Side Are You On 1970
[1970]
Dal “Broadside Magazine 109#” del settembre/ottobre 1970
Sulla melodia di Which Side Are You On?

Mi viene bene di contribuire questa canzone di Pete Seeger perché in questi giorni ricorre l’anniversario della pubblicazione sul New York Times di alcuni stralci dei cosiddetti “Pentagon Papers”, migliaia di documenti segreti redatti dal Dipartimento della difesa americano a partire dal 1967 riguardanti la sporca guerra in Vietnam e le menzogne raccontate al popolo americano da tre presidenti, Kennedy, Johnson e Nixon. Fu Daniel Ellsberg, un militare membro della commissione incaricata della redazione di quei rapporti, a trascriverne poco più di un centinaio e a passarli alla stampa. Bastarono ad accelerare la fine della guerra e la fine di Nixon, poi inchiodato con lo scandalo Watergate.

La cosa inquietante – come dice il vecchio ma ancora battagliero Daniel Ellsberg - è che a 40... (Continues)
Which side are you on, which side are you on?
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/14 - 10:29

Les témoins de la victoire

Les témoins de la victoire
Les témoins de la victoire

Canzone française – Les témoins de la victoire – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 38

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Voici, Lucien l'âne mon ami, une nouvelle chanson qui raconte les Histoires d'Allemagne... Elle raconte à sa manière l'année 1939 et le grand événement de cette année-là... L'attaque de la Pologne par l'Allemagne nazie.

J'ai comme l'impression que cette fois-ci encore, on commence une guerre d'envergure et je pense même que d'une certaine manière, c'est la continuation de la précédente.

C'est exactement ça. Car, comme tu as pu le voir dans le déroulement des canzones précédentes... Tout se tient et les événements s’enchaînent... (Continues)
Dès 1939, nous, on racontait toutes les victoires
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/6/13 - 22:38
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A base de Guantánamo

A base de Guantánamo
Album: "Zii e zie" (2009)

Tutti gli album hanno dei concetti, alcuni visibili ed espliciti, o almeno quasi tutti. Non sempre è così, questo è il caso del mio ultimo «Zii e zie». Comunque la mia idea era più di tipo musicale: desideravo circondarmi di giovani musicisti con mio figlio Moreno in testa, una rock band, con la quale avevo già lavorato a un altro album, e inserirli in un contesto tipicamente consacrato al samba. Sono ragazzi che suonano un rock moderno a Rio. Questo il motivo principale che mi ha spinto a realizzare l’album, anche se poi non sono proprio riuscito a non preoccuparmi dell’attualità, è stato più forte di me.

Per esempio A base de Guantanamo è stata scritta quando la prigione non era ancora stata toccata da decisioni al riguardo, molto prima dell’elezione di Obama e dell’intervento della Corte Suprema. Si tratta di una canzone diretta, chiara e politica. Il fatto... (Continues)
O fato dos americanos
(Continues)
2011/6/13 - 20:48
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Lettera del soldato

Lettera del soldato
[1970]
Scritta e cantata da Franco Trincale

Una lettera di un giovane attivista sindacale in servizio di leva alla propria madre...
Una lettera vecchia di oltre 40 anni ! Ma non credo che l'esercito può essere cambiato nel frattempo.. almeno nella sostanza..
O mamma, mamma, sto a fare il soldato, già sono schedato san tutto di me
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/13 - 15:20
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Brescia, 28 maggio

Brescia, 28 maggio
[1974]
Scritta e cantata da Franco Trincale

La Strage di Piazza della Loggia fu un tremendo attentato terroristico compiuto da gruppi neofascisti il 28 maggio 1974 a Brescia, nella centrale Piazza della Loggia. Una bomba nascosta in un cestino portarifiuti fu fatta esplodere mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati e dal Comitato Antifascista con la presenza del sindacalista della CISL Franco Castrezzati, dell'on. del PCI Adelio Terraroli e del segretario della camera del lavoro di Brescia Gianni Panella. L'attentato provocò la morte di otto persone e il ferimento di altre centodue. Proprio mentre Franco Castrezzati ricordava la strage di Piazza Fontana di quattro anni e mezzo prima, si udì lo scoppio.. Nell'agghiacciante registrazione della manifestazione, un documento sonoro che, chiunque ricordi quegli anni, porterà per sempre dentro,... (Continues)
Il 28 di maggio alle dieci del mattino
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/13 - 08:14

La ballata del carcerato

La ballata del carcerato
[1967]
Scritta e cantata da Franco Trincale

Hai sbagliato una volta? Eri addirittura innocente? Non conta. Sei stato in galera e sei comunque marchiato a vita.. senza appello!
La ballata del carcerato (o 'Il marchio del pregiudicato')
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/12 - 20:30
Song Itineraries: From World Jails
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La rivoluzione

La rivoluzione
[1974]
Scritta e cantata da Enzo Del Re
Da Il Banditore
La rivoluzione
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/12 - 16:43
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Ballata dell'operaio

Ballata dell'operaio
[1968]
Scritta e cantata da Franco Trincale

Dei grigi ritmi quotidiani...
Suona la sveglia, salto dal letto
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/12 - 16:39
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Li manifesti

Li manifesti
[1973]
Scritta e cantata da Enzo Del Re
Da Maule

Durante il famigerato ventennio la questione demografica e quella femminile furono in realtà tra i problemi principali per quella politica. Per salvare la potenza statale messa in difficoltà dalla crisi demografica, il regime cercò in tutti i modi di assicurarsi il controllo sulla popolazione interna. Di fronte a un'agricoltura inefficiente e ad un settore industriale concentrato che offriva bassi salari agli operai, le donne dovevano comportarsi come avvedute consumatrici e amministratici domestiche efficienti, lavorando anche in settori produttivi appartenenti alla cosiddetta "economia sommersa" con il preciso intento di arrotondare le entrate familiari. Allo scopo di limitare l'impiego di manodopera femminile sottopagata in presenza di un'elevata disoccupazione maschile, il regime escogitò un elaboratissimo sistema di tutele e divieti... (Continues)
A lu tempo de li fascisti
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/12 - 16:30
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Se Parigi avesse il mare

Se Parigi avesse il mare
via Ditelo sui tetti

Se Parigi avess u mar sarebb na piccol Bar. - Se Parigi avesse il mare sarebbe una piccola Bari. (detto barese)

Non proprio una CCG ma la metafora della moglie del soldato...
Perché tanto se Parigi avesse il mare
(Continues)
2011/6/11 - 21:11
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Justice

Justice
[1973]

Canzone scritta dal tastierista degli Animals per la colonna sonora dell’omonimo film di Lindsay Anderson, il regista britannico celebre per questa ed altre (“This Sporting Life”, “If…”, “Britannia Hospital” ,…) pellicole iconoclaste.



"O Lucky Man! racconta la tragicomica odissea di Mick Travis, giovane piazzista di una ditta di caffé, che durante un incarico di lavoro si trova ad attraversare un'Inghilterra surreale nella quale i poliziotti sono corrotti, i politici si abbandonano a festini lussuriosi, i militari causano per imperizia esplosioni atomiche, gli scienziati praticano la vivisezione e i trapianti di cervello, e i beatnik si rivelano degli opportunisti. Scampato a diverse disavventure, umiliazioni e torture, Mike finisce in galera e, tornato in libertà dopo cinque lunghi anni, accetta di interpretare una pellicola nella quale gli si chiede di sorridere davanti alla... (Continues)
We all want justice but you got to have the money to buy it
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/11 - 14:38
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A Message From Gaza

[2009]
Lyrics & Music by Doktah Soose
Album: Coming Soon...

Check out the new song, "A Message From Gaza" from Hip-Hop's favourite son, Doktah Soose. Written from the perspective of a would be jihadi, the track tells the tale of a disenfranchised young adult who sees life as one tragedy after another. Follow him as he explores the feelings and conclusions he's reached as a result of the suffering he's endured at the hands of his Israeli occupiers.

Freedom For Palestine // الحرية لفلسطين // Libertad para Palestina // La Liberté pour Palestine // Freiheit Fâr Palästina // 自碱巴勒斯墦ク // Vrijheid Voor Palestijn // Frihet For Palestina // Filistin Için Özgürlük
[Verse 1]
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/11 - 08:16
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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O Lucky Man!

O Lucky Man!
[1973]

Canzone scritta dal tastierista degli Animals per la colonna sonora dell’omonimo film di Lindsay Anderson, il regista britannico celebre per questa ed altre (“This Sporting Life”, “If…”, “Britannia Hospital”,…) pellicole iconoclaste.

In “O Lucky Man!” Mike Travis, il ribelle già protagonista di “If…” e successivamente di “Britannia Hospital”, interpretato dall’inquietante Malcolm MacDowell – quello di “A Clockwork Orange”, per intenderci – ha apparentemente abbandonato il suo idealismo e si è gettato a capofitto sulla strada di un improbabile successo divenendo piazzista in una grande società d’importazione del caffè.
E sullo sfondo delle disavventure del protagonista, sorta di moderno Candido di Voltaire, scorre l’ipocrita e feroce Inghilterra degli anni 60, tutta intenta a preservare i vecchi fasti di superpotenza affinando le tecniche neocolonialiste moderne, fatte di controllo sulle fragili economie delle ex colonie e sul foraggiamento dei sanguinari dittatori che le amministrano per conto degli ex-dominatori.
If you have a friend on whom you think you can rely
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/10 - 14:14
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Jarrow Song

Jarrow Song
[1974]
Album “Between Today and Yesterday”

Dal tastierista degli Animals, una canzone dedicata alla celebre marcia da Jarrow in Tyne and Wear fino a Londra Westminster (480 km) che un paio di centinaia di lavoratori, capitanati dalla suffragette e pasionaria Ellen Wilkinson detta “Ellen La Rossa”, intrapresero nell’autunno del 1936 per protestare contro la disoccupazione e la povertà che attanagliavano il nord est inglese.
La “Jarrow Crusade”, un’iniziativa della base cui si erano opposti anche i vertici del partito laburista di allora, non ottenne nessun miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro di quell’angolo di Inghilterra (ai manifestanti fu semplicemente dato qualche soldo perché non dovessero rifarsi i 500 km del ritorno a piedi!) ma gaudagnò al movimento dei lavoratori la simpatia e l’appoggio del paese reale.
My name is Geordie McIntyre,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/10 - 13:17
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Talking Dust Bowl Blues

Talking Dust Bowl Blues
[anni 30]
Pubblicata in “Dust Bowl Ballads” pubblicato nel 1940
Parole e musica di Woody Guthrie.

In fuga dalla siccità e dalle tempeste di vento e di sabbia che hanno sommerso la loro fattoria un tempo fertile, una famiglia di agricoltori è in viaggio verso la California su di una vecchia Ford dove hanno imbarcato i figli e i loro pochi beni… I bambini hanno fame, ma le fette di carne sono così sottili che ci si potrebbe leggere il giornale attraverso, oppure vederci le facce di quei grassi politici responsabili di un tale disastro e della rovina di centinaia di migliaia di americani….



Durante i primi decenni del XX secolo le grandi e fertili pianure al centro degli USA furono coltivate intensivamente e dissennatamente, senza badare alla rotazione delle colture e senza mai dare respiro alla terra. Durante e dopo la prima guerra mondiale la produzione agricola fu spinta ben oltre la... (Continues)
Back in Nineteen Twenty-Seven,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/10 - 11:46
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Tè chi t'èi

Tè chi t'èi
Da "Munfrà" (2011)

Tè Chi T’éi? Cantato in italiano e arabo, racconta l’incontro di due persone che dialogano (il Monferrato è stato storicamente un luogo di passaggio e integrazione), e dialogando si conoscono e si scoprono uguali. Piemonte e Medio Oriente, culture che si incontrano (e non si scontrano) che si contaminano. Un testo splendido e profondo, uno dei vertici del disco. www.storiadellamusica.it

Tè chi t'éi?" e nelle sue sonorità tipicamente mediterranee (in primo piano l’oud di Franco Minelli). La canzone racconta di un incontro: uno è un abitante del luogo l'altro è uno straniero, forse un saraceno (incarnato dalla voce suadente di Nabil Salameh dei Radiodervish). Si chiedono entrambi nella loro lingua “tu chi sei”?, per poi riconoscersi come uguali. www.bielle.org
Si muove il prato che sembra il mare
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/6/10 - 11:20
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Ghost Town

Ghost Town
[1981]

N.1 nella UK Singles Chart del 1981, mentre le ricette della Thatcher cominciavano a spiegare i loro effetti nefasti sui lavoratori e gli strati sociali pù deboli.
This town is coming like a ghost town
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/10 - 11:13
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Il grande libro dell'ombra

Il grande libro dell'ombra
Da "Munfrà" (2011)

Il grande libro dell'ombra è il libro che contiene le piccole storie che non conquistano la ribalta della grande storia. www.bielle.org

Ancora un grande testo, quello de Il grande libro dell’ombra. Cantato in italiano, è il brano più cantautorale del disco, dalla grande atmosfera, suoni irlandesi (ancora in primo piano cornamuse e tin whistle) e un testo splendido. Storia della musica
Nel grande libro dell'ombra
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/6/10 - 11:09
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Ghost Town (for the Victims of Chernobyl)

Ghost Town (for the Victims of Chernobyl)
[2005]
Album “The Middle of Somewhere”
Scritta da Hunsbusher & Erickson
There was no way they could have known that morning
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/10 - 10:53
Song Itineraries: No Nukes
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Why Does My Heart Feel So Bad?

Why Does My Heart Feel So Bad?
[1992]
Nell'album "Play" del 1999

Secondo un'operazione cui Moby è ricorso spesso, si tratta di un campionamento – l'ennesimo, ma il primo di successo – da un gospel risalente ai primi anni 60, "He'll Roll Your Burdens Away", inciso da The Banks Brothers With The Greater Harvest Baptist Church Back Home Choir Of Newark, New Jersey (il solito saccheggio creativo dei bianchi ai danni dellla musica afroamericana...)
Il celeberrimo e malinconico videoclip del brano, realizzato da Susi Wilkinson, Hotessa Laurence, e Filipe Alçada, ha in sè anche un portato direttamente antimilitarista e antibellicista.

Indimenticabile tormentone di alcuni anni fa, indissolubilmente legato al malinconico personaggio con cagnetto (mi ricorda “Umberto D” di De Sica) protagonista del clip, un disadattato (come me, come molti) alle brutture, alla volgarità ed agli orrori di questo mondo, guerra compresa.

Non... (Continues)
Why does my heart feel so bad?
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/10 - 09:26
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Opsada

Opsada
[2008]
Album : Marea cu sarea

"Marea cu sarea", un modo di dire romeno che significa "promettere il mare con il sale", cioè promettere e non mantenere, è il titolo del nuovo Cd della Piccola Banda Ikona, il gruppo guidato da Stefano Saletti.
Marea cu sarea è cantato in Sabir, la lingua franca che marinai, pirati, pescatori, commercianti, armatori, parlavano nei porti del Mediterraneo: da Genova a Tangeri, da Salonicco a Istanbul, da Marsiglia ad Algeri, da Valencia a Palermo.
"A noi piace questo linguaggio. Piace mischiare suoni e parole. Noi suoniamo in Sabir. Noi cantiamo il Sabir", dice il gruppo.
Saletti e la Piccola Banda Ikona hanno ripreso questa sorta di esperanto marinaro, formatosi poco a poco con termini presi dallo spagnolo, dall'italiano, dal francese, dall'arabo, e l'hanno fatto rivivere scrivendo dieci intensi brani che attraversano i suoni e le culture del Mediterraneo,... (Continues)
D'oun tempo que tenir regouardo
(Continues)
Contributed by adriana 2011/6/10 - 07:33
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Anpalagan

Anpalagan
[2008]
Album : Marea cu sarea

"Marea cu sarea", un modo di dire romeno che significa "promettere il mare con il sale", cioè promettere e non mantenere, è il titolo del nuovo Cd della Piccola Banda Ikona, il gruppo guidato da Stefano Saletti.
Marea cu sarea è cantato in Sabir, la lingua franca che marinai, pirati, pescatori, commercianti, armatori, parlavano nei porti del Mediterraneo: da Genova a Tangeri, da Salonicco a Istanbul, da Marsiglia ad Algeri, da Valencia a Palermo.
"A noi piace questo linguaggio. Piace mischiare suoni e parole. Noi suoniamo in Sabir. Noi cantiamo il Sabir", dice il gruppo.
Saletti e la Piccola Banda Ikona hanno ripreso questa sorta di esperanto marinaro, formatosi poco a poco con termini presi dallo spagnolo, dall'italiano, dal francese, dall'arabo, e l'hanno fatto rivivere scrivendo dieci intensi brani che attraversano i suoni e le culture del Mediterraneo,... (Continues)
La maré star
(Continues)
Contributed by adriana 2011/6/10 - 07:12
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Partigiano

Partigiano
Chanson italienne – Partigiano – Alberto Cesa – 2005

Tu vois, dit Lucien l'âne en se balançant d'un côté et de l'autre en frappant doucement le sol de ses petits sabots, on dirait une chanson de mémoire, une de ces chansons qui racontent l'histoire de ces partisans des montagnes qui surent faire face aux pires armées – les Valdèses et les Dolciniens qui firent face aux troupes de la papauté, les Garibaldiens et ceux de Justice et Liberté qui s'opposèrent aux Noirs de d'Adolf et de Benito.

C'est en effet exactement cela, une ode à la résistance. Mais ce n'est pas que cela... Oui, le partisan a vieilli, oui, le temps a passé, plus d'un demi-siècle depuis qu'ils ont chassé Kesselring et ses insectes noirs. Le partisan a fini de prendre l'âge, sa voix et ses souvenances ont pris leur envol dans les vallées et repassent sur les crêtes en chantant comme siffle le vent. Mais comme tu le sais,... (Continues)
PARTISAN
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/6/9 - 21:15

Nucleare no!

Nucleare no!
@ Bertley :

E' evidente e palese che il suo discorso non solo è colmo di ignoranza (in senso di chi ignora la storia, da me raccontata da chi l'ha vissuta sulla sua pelle) ma anche di quella faziosita' e da quel manicheismo tipico di chi è schiavo della propria ideologia... cominciamo dalle due figure: Berlusconi non ha nessuna ideologia di provenienza (liberismo a parte che corrisponde con quella visione che gli fa difendere i suoi interessi) mentre Mussolini dal socialismo piu' massimalista ed intransigente all'ombra di Giacinto Serrati, della Balabanoff e del padre Alessandro che era anarchico e amico di Andrea Costa e nel 1911 deragliava i treni che partivano per la Libia assieme a Nenni. Quando Mussolini ando' via dai socialisti Lenin rimproverandoli disse: ”In Italia c'era un solo uomo capace di compiere la rivoluzione, Mussolini, e voi ve lo siete lasciati scappare"... e poi il programma... (Continues)
Enrico 2011/6/9 - 16:31
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Stop that train

Stop that train
Esiste una versione di questa canzone 'O treno incisa nel disco Live Leoncavallo 1992 con Bisca e Almamegretta (regsitrato nel 1992 ma pubblicato nel 2000) con un testo molto meno impegnato, che parla di viaggi "alla portoghese" sul treno
DonQuijote82 2011/6/9 - 15:34
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Little Emperor

Little Emperor
I'll Never Get Out Of This World Alive 2011

This is Earle’s final kiss-off to the Bush era
Hey Little Emperor
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/6/9 - 15:19
Song Itineraries: George Walker Bush II
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Mineros

Mineros
[1975]
Album “Pietre della mia gente”, ristampato l’anno seguente per I Dischi dello Zodiaco.
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
Pietre della mia gente
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/9 - 13:29
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Valigie di cartone

Valigie di cartone
[1975]
Album “Pietre della mia gente”, ristampato l’anno seguente per I Dischi dello Zodiaco.
Testo trovato su Il Deposito
Prendi le valigie di cartone
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/9 - 13:22
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Avrei voluto conoscervi

Avrei voluto conoscervi
[1996]
Album: "Cerco Tiempo"
Avrei voluto conoscervi
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/6/9 - 09:28
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La mia morosa cara

Anonymous
La mia morosa cara
Nel disco di Svampa “Milanese. Antologia della canzone lombarda n. 2 - Il Risorgimento, i mestieri e l'officina” del 1970.
Testo trovato su La musica de L’Altra Italia
LA MIA MOROSA CARA
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/9 - 09:10
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I lament di tosann tutt disperaa perché gh'è i giuven che va a soldaa

I lament di tosann tutt disperaa perché gh'è i giuven che va a soldaa
[1868?]
Autore: Giuseppe Alfieri
Nel disco di Svampa “Milanese. Antologia della canzone lombarda n. 2 - Il Risorgimento, i mestieri e l'officina” del 1970.
Testo trovato su La musica de L’Altra Italia

Questo “Lamento delle ragazze disperate perché i giovani vanno soldati” è una “bosinata” composta da tal Giuseppe Alfieri, “bosinatore” piuttosto prolifico nella seconda metà dell’800. Probabilmente si riferisce alla terza guerra di indipendenza italiana.

“[…]Bosino a Milano [ma anche in Piemonte, nel novarese e nell’alessandrino, ndr] era il paesano (soprattutto, ma non soltanto, del territorio a nord della città), ignorante e grossolano. Esattamente come il burino (etimologia comune?) a Roma.
Le bosinate erano quindi componimenti poetici in lingua bosina che s'immaginavano esser usciti dalla bocca appunto di un bosino, quindi ridicole.
Le bosinate a Milano, erano lette per strada da... (Continues)
O pover tosann che secol sii rivàa
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/9 - 09:03
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Un giorno di fuoco

Un giorno di fuoco
Trascritta direttamente dal video
Passano gli anni ma la storia noi non la scordiamo
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/6/9 - 08:54
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I Teddy Boys

I Teddy Boys
[1965]
Album “Il cabaret dei Gufi”
Scritta da Nanni Svampa

Che sia ispirata alla o ispiratrice della E poi poi poi ci chiamavano teddy boys sul 30 giugno 1960 a Genova?
Solo che in quella mi pare che per Teddy Boys si intendano i giovani ribelli che le suonarono a Tambroni, ai fascisti e alla loro polizia, mentre qui – al contrario, e più propriamente – per Teddy Boys s’intendono i picchiatori del potere di turno. Non bisogna infatti dimenticare che i Teddy Boys inglesi (Londra fu infatti l’epicentro di quella subcultura giovanile negli anni 50) furono molto vicini alle organizzazioni razziste e neonaziste, vedi per esempio il gran casino di Notting Hill nel 1958 quando fascisti e teddy boys, con la compiacenza della polizia, attaccarono per un’intera settimana i quartieri abitati da residenti di origine indiana…
I teddy boys, signori, non è una novità
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/8 - 14:37
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Allergia Nucleare

Allergia Nucleare
Reggae contro il nucleare
No nuclear energy
(Continues)
Contributed by cristiano 2011/6/8 - 14:09
Song Itineraries: No Nukes
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Gabriella

Gabriella
[1964]
Prima nell’album “Ma bene, ma bravo!” dei Peos, dimenticata formazione milanese pre-Gufi, poi ne “Il cabaret dei Gufi” dell’anno seguente.
Scritta da Giampiero “Peo” Borella, Nuccio Ambrosino e Nanni Svampa.

Con il solito stile ironico e cinico che li contraddistingueva, ecco l’ennesima strigliata al buoncostume ad opera dei Gufi, con annessa adesione alle tesi favorevoli alle pratiche anticoncezionali e a quelle abortiste (“…Quel dottore disgraziatamente
riceveva solo nottetempo … La questione è grave… o si cambia il sistema di educare o si sposta l'orario dei dottor”
) che sarebbero prevalse solo molto anni dopo… Credo che possa tranquillamente trattarsi della prima canzone italiana ad affrontare questo tema ancora oggi (e figuriamoci allora!) scottante.
La la la la la la la la la la la la la la…
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/8 - 13:46
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A Colombia

A Colombia
E' una traduzione assolutamente inadeguata, ma spero che lasci trasparire almeno una minima parte della bellezza della scrittura originaria.
Alla Colombia
(Continues)
Contributed by Maria Cristina Costantini 2011/6/8 - 13:44
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La logica del potere

La logica del potere
[1983]
Album: In nome del loro potere tutto è STATO fatto [EP]
È la logica del potere !
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/8 - 13:15
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Ferriera

Ferriera
[1966]
Album “Il teatrino dei Gufi n°. 2”
Scritta da Bixio Cherubini

Una terribile canzone di denuncia delle morti bianche mascherata dal consueto stile intriso di ironia e cinismo dei grandi Gufi. Straniante. E ascoltandola non si può non pensare al dramma della ThyssenKrupp.
Scende silente l'oscurità
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/8 - 12:12
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È la domenica il giorno del signore

È la domenica il giorno del signore
[1967]
Album “Non so, non ho visto, se c'ero dormivo”
Parole di Luigi Lunari
Musica di Lino Patruno
La la la la la la la la la la
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/8 - 11:44
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Sfiorisci bel fiore

Sfiorisci bel fiore
...Meravigliosa.....
2011/6/8 - 10:06
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Scimpanzè

Scimpanzè
[1974]
Scritta e cantata da Enzo Del Re
Da “Il banditore”
Testo trovato su Il Deposito
Scimpanzè
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/8 - 08:37
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Povera gente

Povera gente
[1969]
Parole di Dario Fo
Musica di Enzo Del Re e Antonio Infantino
Poi nello spettacolo “Qui tutto bene… e così spero di te (Emigrazione e Imperialismo)” realizzato nel 1971 della compagnia Nuova Scena diretta da Vittorio Franceschi (dopo l’uscita di Dario Fo e Franca Rame)
Testo trovato su Il Deposito
Povera gente...
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/8 - 08:35
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La fretta

La fretta
[1974]
Scritta e cantata da Enzo Del Re
Da “Il banditore”
Testo trovato su Il Deposito

Canzone che fa davvero il paio con la sua famosa Lavorare con lentezza.
Se il mondo non avesse tanta fretta
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/8 - 08:09
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Il superuomo

[1974]
Scritta e cantata da Enzo Del Re
Da “Il banditore”
Testo trovato su Il Deposito
C'è troppa gente in giro
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/8 - 08:04
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Ti obbligano ad Obbedire

Ti obbligano ad Obbedire
[1983]
Album: In nome del loro potere tutto è STATO fatto [EP]
I partiti sono una farsa
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/8 - 08:03
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Non posso sopportare

Non posso sopportare
[1983]
Album: In nome del loro potere tutto è STATO fatto [EP]
Per te non c'è lavoro se non ti sottometti
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/8 - 08:00
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Se acabó

Se acabó
Testo: Nicolás Guillén
Musica: Marta Contreras

La canzone fa parte dell'album "Marta Contreras canta Nicolás Guillén" pubblicato in Italia nel 1977.
La poesia è tratta dalla raccolta "Tengo" del 1964
I versi tra parentesi quadre non compaiono nella canzone.

"Guillén lo escribió al oír el histórico discurso de Fidel Castro en la clausura del Congreso Latinoamericano de Juventudes, realizada en el estadio del Cerro, en la noche del 6 de agosto de 1960. Fidel perdió la voz mientras leía el decreto de nacionalización de las empresas estadounidenses. Raúl Castro prosiguió la lectura hasta que el líder recobró la voz. Se publicó el 7 de agosto."
Da: La Jiribilla : revista de cultura cubana, mayo 2007

"Guillén lo scrisse dopo aver ascoltato lo storico discorso di Fidel Castro alla chiusura del Congresso Latinoamericano della Gioventù, la sera del 6 agosto 1960. A Fidel andò via la voce... (Continues)
Te lo prometió Martí
(Continues)
Contributed by Maria Cistina Costantini 2011/6/8 - 00:03
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Tengo na voglia e fa niente

Tengo na voglia e fa niente
[1974]
Scritta e cantata da Enzo Del Re
Da Il Banditore


Ha lavorato con lentezza

Se n'è andato oggi, 7 giugno 2011, Enzo Del Re; e questo non è, e non vuole essere, né un "coccodrillo" e né una biografia. Vuole essere una cosa lenta, lentissima, che accompagna questa sua canzone assolutamente e profondamente rivoluzionaria. Sì; proviamoci a immaginare di fare come dicono le parole di questa canzone, e la rivoluzione, quella vera, sarà fatta sul serio: Vaffanculo alla fatica e a chi la vuole. Con queste otto parole, Enzo Del Re, cantastorie di Mola di Bari, ha detto più che un intero trattato del Gruppo Krisis. Ha scardinato più dei Situazionisti. Nel nulla dove Enzo si trova da oggi, non si lavora. Non ci sono padroni né schiavi. La voglia e fa niente è garantita e certificata; ed è questo, credo, il miglior saluto che gli si possa fare. Magari continuando ad agire in tutti i modi possibili... (Continues)
Tengo na voglia
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/6/7 - 23:10




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