Buongiorno Guerra
Album: "Campi di Popcorn" (1998)
Hi buongiorno guerra
(Continues)
(Continues)
2011/6/19 - 10:41
Bruce Springsteen: Tenth Avenue Freeze-Out
[1975]
Album: "Born To Run"
“When you look at just the cover of ‘Born to Run,’ you see a charming photo, a good album cover, but when you open it up and see Clarence and me together, the album begins to work its magic”
(Bruce Springsteen)
Big Man se n'è andato. A 69 anni, le complicazioni di un ictus hanno portato via Clarence Clemons, lo storico sassofonista della E-Street Band.
Consiglio a tutti di leggere l'articolo di Ben Sisario sul New York Times, che ricorda come negli anni '70 non era stato facile mettere insieme una band multirazziale ("Da una parte c'erano le band nere, dall'altra quelle bianche. Se iniziavi a mischiare le due cose trovavi meno posti dove suonare" ha scritto Clemons nelle sue memorie).
Tenth Avenue Freeze-Out, giustamente passata alla storia per l'arrangiamento dei fiati, racconta l'incontro tra Bad Scooter (Springsteen) e Big Man. Non c'era concerto che... (Continues)
Album: "Born To Run"
“When you look at just the cover of ‘Born to Run,’ you see a charming photo, a good album cover, but when you open it up and see Clarence and me together, the album begins to work its magic”
(Bruce Springsteen)
Big Man se n'è andato. A 69 anni, le complicazioni di un ictus hanno portato via Clarence Clemons, lo storico sassofonista della E-Street Band.
Consiglio a tutti di leggere l'articolo di Ben Sisario sul New York Times, che ricorda come negli anni '70 non era stato facile mettere insieme una band multirazziale ("Da una parte c'erano le band nere, dall'altra quelle bianche. Se iniziavi a mischiare le due cose trovavi meno posti dove suonare" ha scritto Clemons nelle sue memorie).
Tenth Avenue Freeze-Out, giustamente passata alla storia per l'arrangiamento dei fiati, racconta l'incontro tra Bad Scooter (Springsteen) e Big Man. Non c'era concerto che... (Continues)
Tear drops on the city
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2011/6/19 - 10:09
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Lu puzzu di la morti
[1972]
Testo di Ignazio Buttitta
Musica di Mauro Geraci
Album: Io cantastorie
Rimane ancora oggi drammaticamente commovente e forte grido di denuncia la poesia di Ignazio Buttitta pubblicata per la prima volta sul "Giornale di Sicilia" nel 1972 (nella rubrica "Quando il cronista è un poeta"), dedicata a un tremendo fatto di cronaca che scosse profondamente l'opinione pubblica in quel periodo.. S'intitola 'U puzzu dâ morti e descrive l'orribile tragedia che si è davvero consumata il 9 aprile 1972 sotto la rocca di Marineo, in provincia di Palermo. Quel giorno, Maria Concetta Sileci, una donna poverissima sposata con un bracciante disoccupato, non riuscendo più a sfamare i suoi due figli, Maurizio di 7 anni e Giuseppe di 5, vinta dalla disperazione si gettò assieme a loro in un pozzo, per trovarvi la morte e la pace..
Puntuale nel finale l’invettiva di Buttitta tanto contro la violenza di certe condizioni socio-economiche quanto contro le tacite complicità che rendono possibili tragedie come questa..
Testo di Ignazio Buttitta
Musica di Mauro Geraci
Album: Io cantastorie
Rimane ancora oggi drammaticamente commovente e forte grido di denuncia la poesia di Ignazio Buttitta pubblicata per la prima volta sul "Giornale di Sicilia" nel 1972 (nella rubrica "Quando il cronista è un poeta"), dedicata a un tremendo fatto di cronaca che scosse profondamente l'opinione pubblica in quel periodo.. S'intitola 'U puzzu dâ morti e descrive l'orribile tragedia che si è davvero consumata il 9 aprile 1972 sotto la rocca di Marineo, in provincia di Palermo. Quel giorno, Maria Concetta Sileci, una donna poverissima sposata con un bracciante disoccupato, non riuscendo più a sfamare i suoi due figli, Maurizio di 7 anni e Giuseppe di 5, vinta dalla disperazione si gettò assieme a loro in un pozzo, per trovarvi la morte e la pace..
Puntuale nel finale l’invettiva di Buttitta tanto contro la violenza di certe condizioni socio-economiche quanto contro le tacite complicità che rendono possibili tragedie come questa..
Era'mu a tavula sabatu a li tri,
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/19 - 09:06
Noi, non siamo cristiani... Sans crucifix, sans religion (2)
Noi, non siamo cristiani...
Sans crucifix, sans religion (2)
Canzone européenne de langue française – Marco Valdo M.I. – 2011
Mais, mon ami Marco Valdo M.I., tu avais déjà fait une canzone qui portait ce titre, qui s'intitulait très exactement ainsi : « Sans crucifix, sans religion » ... à ce qu'il me semble.
C'est exact, Lucien l'âne mon ami, mais voilà, si tu te souviens de la précédente, elle contait une histoire, celle du juge Sastre, un juge espagnol qui avait donné raison aux citoyens qui demandaient qu'on retire les crucifix des écoles... L'affaire avait fait grand bruit en Espagne et tout le saint tremblement s'était mis en branle pour châtier le juge trop tolérant. Voilà que pareille histoire se déroule depuis des années en Italie où un juge, un simple juge, tolérant lui aussi, soucieux d'appliquer la Constitution, la loi et toutes ses obligations décide – l'égalité oblige,... (Continues)
Sans crucifix, sans religion (2)
Canzone européenne de langue française – Marco Valdo M.I. – 2011
Mais, mon ami Marco Valdo M.I., tu avais déjà fait une canzone qui portait ce titre, qui s'intitulait très exactement ainsi : « Sans crucifix, sans religion » ... à ce qu'il me semble.
C'est exact, Lucien l'âne mon ami, mais voilà, si tu te souviens de la précédente, elle contait une histoire, celle du juge Sastre, un juge espagnol qui avait donné raison aux citoyens qui demandaient qu'on retire les crucifix des écoles... L'affaire avait fait grand bruit en Espagne et tout le saint tremblement s'était mis en branle pour châtier le juge trop tolérant. Voilà que pareille histoire se déroule depuis des années en Italie où un juge, un simple juge, tolérant lui aussi, soucieux d'appliquer la Constitution, la loi et toutes ses obligations décide – l'égalité oblige,... (Continues)
Le vent tourne, le vent tourne, le vent a tourné
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/6/18 - 21:17
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical
Il mondo è alla fine
Cambiare per sopravvivere...
Tu che sei lì
(Continues)
(Continues)
Contributed by andrea 2011/6/18 - 18:12
Talkin' sul sesso
Le immagini hanno fatto presto il giro del mondo tra siti web e social network. A pochi passi dalle forze dell'ordine, e nel pieno degli scontri che hanno colpito il centro di Vancouver, una coppia sembra scambiarsi un bacio appassionato. Ma è giallo sulla fotografia. Secondo alcuni testimoni sarebbe stata scattata appena dopo una carica della polizia e immortalerebbe soltanto un tentativo di soccorso da parte del ragazzo.
Repubblica
A me però piace pensare che in mezzo al caos e alla violenza stiano applicando il motto "fate l'amore non fate la guerra"
Repubblica
A me però piace pensare che in mezzo al caos e alla violenza stiano applicando il motto "fate l'amore non fate la guerra"
DonQuijote82 2011/6/18 - 09:45
Dove non basta il mare
il testo greco é in greco moderno ( parlato in grecia) non greco della calabria.
Il testo e trascritto secondo la vecchia grafia. Attualmente non si usano piu gli spiriti e gli accenti circonflessi
makis
Il testo e trascritto secondo la vecchia grafia. Attualmente non si usano piu gli spiriti e gli accenti circonflessi
makis
makis 2011/6/17 - 19:45
È meglio
[2003]
Scritta e cantata da Franco Trincale
Album: L'ultimo cantastorie
"Sorridi, anche se è un sorriso triste perché più triste di un triste sorriso è LA TRISTEZZA di non saper più sorridere.." (F.T.)
Scritta e cantata da Franco Trincale
Album: L'ultimo cantastorie
"Sorridi, anche se è un sorriso triste perché più triste di un triste sorriso è LA TRISTEZZA di non saper più sorridere.." (F.T.)
È meglio una protesta sorridente
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/17 - 08:44
Gesù caro fratello
Ho scoperto che Oremus in realttà è un parroco, quello del mio paesino!
gc 2011/6/16 - 23:19
Ciamel amuur
'Ενας αντάρτης γλυτώνει σαν από θαύμα της Παναγούλας του από τους εχθρούς και σώζεται πέρα απ' το σύνωρο. Πως γλύτωσε, κανένας κι ούτε αυτός δεν το ξέρει. Μόνο το ξέρει η βλάχα που κρυφά μες στην καρδιά της τον ερωτέυεται. Κατάλαβε η κοπέλλα πως του έπρεπε λιγοστό καιρό για να φύγει, για αυτό φόρεσε τα καλήτερα ταπεινά ρούχα της κι είλκυσε τους φαντάρους στην μάντρα της, όπου υπόφερε τους βιασμούς τους. Γλυτώνει ο αντάρτης, αλλά οι χωριανοί την έχουν σαν πουτάνα του εχθρού. Μα αυτή το ξέρει που έδρασε μονάχα απ' την αγάπη. 'Ενα πρόσωπο που μοιάζει με μερικά του Γκι ντε Μοπασάν, μα μπορεί να υπήρξε πραγματικά στα μέρη όπου κυρίευψε η εθνική ιταλική αντίσταση, ιδιαιτέρως στα σύνωρα με την Ελβετία, όπου πλήρωσε το στερνό του λογαριασμό στους αντάρτες, επ' ονόματι των Ιταλών, των Αιθίοπων, των Ισπανών, των Γάλλων, των Ελλήνων, των Ρόσων, κτλ., ο καταραμένος δικτάτορας ο Μουσολίνι.
Ο Ντάβιντε... (Continues)
Ο Ντάβιντε... (Continues)
ΑΓΑΠΗ ΤΕΤΟΙΑ ΟΝΟΜΑΣΕ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/6/16 - 23:06
Glen of Aherlow (Patrick Sheehan)
[1857]
Scritta da Charles Joseph Kickham (1828–1882), romanziere, poeta, giornalista e rivoluzionario irlandese (è stato uno dei membri più prominenti dell’Irish Republican Brotherhood), sulla melodia della tradizionale “The Sash”, o “Irish Molly, O”.
Testo trovato su Cantaria Folk Song Archive
Seosamh Ó hÉanaí interpretò il brano nei primi anni 60 per Ewan MacColl e Peggy Seeger ma quella ed altre registrazioni sono state pubblicate soltanto una decina di anni fa nella raccolta dal titolo “Joe Heaney. Road from Connemara: Songs and Stories Told and Sung to Ewan MacColl and Peggy Seeger”
Sfigatissimo ma anche un po’ ciuccio, questo Patrick Sheehan da Glen of Aherlow!
Ma come?!? Il landlord inglese ed i suoi sgherri ti tolgono la terra che coltivi, ti cacciano dalla tua casa, ti buttano per la strada insieme a tua madre vedova e alle tue sorelle e tu, Patrick Sheehan, ridotto alla miseria... (Continues)
Scritta da Charles Joseph Kickham (1828–1882), romanziere, poeta, giornalista e rivoluzionario irlandese (è stato uno dei membri più prominenti dell’Irish Republican Brotherhood), sulla melodia della tradizionale “The Sash”, o “Irish Molly, O”.
Testo trovato su Cantaria Folk Song Archive
Seosamh Ó hÉanaí interpretò il brano nei primi anni 60 per Ewan MacColl e Peggy Seeger ma quella ed altre registrazioni sono state pubblicate soltanto una decina di anni fa nella raccolta dal titolo “Joe Heaney. Road from Connemara: Songs and Stories Told and Sung to Ewan MacColl and Peggy Seeger”
Sfigatissimo ma anche un po’ ciuccio, questo Patrick Sheehan da Glen of Aherlow!
Ma come?!? Il landlord inglese ed i suoi sgherri ti tolgono la terra che coltivi, ti cacciano dalla tua casa, ti buttano per la strada insieme a tua madre vedova e alle tue sorelle e tu, Patrick Sheehan, ridotto alla miseria... (Continues)
My name is Patrick Sheehan, and my years are thirty-four;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/16 - 13:58
Miner's Wife
This short song was written for the documentary Radio Ballad, The Big Hewer, first broadcast by the BBC in 1961. A number of interviews were conducted with miners' wives and the greatest concern seemed to be the dangers in the pit, a subject which worried the women as much as the miners themselves. One woman described it as as "a constant war of nerves".
http://raymondfolk.wetpaint.com/page/E...
1989:] The miners' strike [of 1984/85] lasted 358 days, and [...] cost fourteen deaths (one of them officially a murder), nearly 10,000 arrests, thousands of injuries to both miners and police, and over £7 billion of taxpayers' money. It was a dispute about pit closures and the future of mining communities that was seen by much of the media and the public in more simple terms, as a show of strength between a hard-line left-winger, Arthur Scargill, the miners' leader, and an apostle of market forces,... (Continues)
http://raymondfolk.wetpaint.com/page/E...
1989:] The miners' strike [of 1984/85] lasted 358 days, and [...] cost fourteen deaths (one of them officially a murder), nearly 10,000 arrests, thousands of injuries to both miners and police, and over £7 billion of taxpayers' money. It was a dispute about pit closures and the future of mining communities that was seen by much of the media and the public in more simple terms, as a show of strength between a hard-line left-winger, Arthur Scargill, the miners' leader, and an apostle of market forces,... (Continues)
Every day for weeks and weeks on end he's gone to join the battle
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/6/16 - 11:00
The Big Hewer
[1961]
Si tratta della canzone che dà il titolo ad una delle “radio ballads”, i documentari musicali sulle diverse realtà sociali inglesi che MacColl e la Seeger, insieme al produttore della BBC Charles Parker, realizzarono tra il 1958 ed il 1964.
La trascrizione integrale della puntata.
Fu poi inclusa in diversi dischi di MacColl, a cominciare proprio da “The Big Hewer” del 1967, incisione su vinile di quella trasmissione radiofonica dedicata in particolare ai minatori del carbone del Northumberland, Durham, South Wales ed East Midlands.
Testo da Mudcat Café
Il “Big Hewer” è il minatore per antonomasia, lo spirito immortale dei minatori del carbone, una figura mitica e leggendaria analoga, per esempio, al “Casey Jones” degli operai delle ferrovie o al “John Henry” dei lavoratori di colore, insomma, un “supereroe” creato, a partire da episodi e personaggi reali, dal sudore, dalla fatica,... (Continues)
Si tratta della canzone che dà il titolo ad una delle “radio ballads”, i documentari musicali sulle diverse realtà sociali inglesi che MacColl e la Seeger, insieme al produttore della BBC Charles Parker, realizzarono tra il 1958 ed il 1964.
La trascrizione integrale della puntata.
Fu poi inclusa in diversi dischi di MacColl, a cominciare proprio da “The Big Hewer” del 1967, incisione su vinile di quella trasmissione radiofonica dedicata in particolare ai minatori del carbone del Northumberland, Durham, South Wales ed East Midlands.
Testo da Mudcat Café
Il “Big Hewer” è il minatore per antonomasia, lo spirito immortale dei minatori del carbone, una figura mitica e leggendaria analoga, per esempio, al “Casey Jones” degli operai delle ferrovie o al “John Henry” dei lavoratori di colore, insomma, un “supereroe” creato, a partire da episodi e personaggi reali, dal sudore, dalla fatica,... (Continues)
Out of the dirt and darkness I was born, go down!
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/6/16 - 10:51
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Stranamore (pure questo è amore)
mi accorgo ora casualmente di una mia mancanza.
è evidentemente giusta l'osservazione su alessandro magno (l'avevo omessa nel mio intervento di tanti anni fa), ma anche quella su garibaldi. si rifieriscono a due strofe diverse.
"Ed il più grande conquistò nazione dopo nazione,
e quando fu di fronte al mare si sentì un coglione
perché più in là non si poteva conquistare niente;
e tanta strada per vedere un sole disperato
e sempre uguale e sempre come quando era partito."
è riferita al macedone.
"Bello l'eroe con gli occhi azzurri dritto sopra la nave
ha più ferite che battaglie, e lui ce l'ha la chiave.
Ha crocefissi e falci in pugno e bla bla bla fratelli
ed io ti ho sollevata figlia per vederlo meglio
io che non parto e sto a guardarti e che rimango sveglio."
è riferita al giuseppone nazionale.
D'altra parte, nel montaggio della canzone, ogni strofa rappresenta una scena diversa.
Il... (Continues)
è evidentemente giusta l'osservazione su alessandro magno (l'avevo omessa nel mio intervento di tanti anni fa), ma anche quella su garibaldi. si rifieriscono a due strofe diverse.
"Ed il più grande conquistò nazione dopo nazione,
e quando fu di fronte al mare si sentì un coglione
perché più in là non si poteva conquistare niente;
e tanta strada per vedere un sole disperato
e sempre uguale e sempre come quando era partito."
è riferita al macedone.
"Bello l'eroe con gli occhi azzurri dritto sopra la nave
ha più ferite che battaglie, e lui ce l'ha la chiave.
Ha crocefissi e falci in pugno e bla bla bla fratelli
ed io ti ho sollevata figlia per vederlo meglio
io che non parto e sto a guardarti e che rimango sveglio."
è riferita al giuseppone nazionale.
D'altra parte, nel montaggio della canzone, ogni strofa rappresenta una scena diversa.
Il... (Continues)
alberto 2011/6/15 - 21:07
Please Save Our Land
[1958]
Versione per nulla ufficiale dell’inno nazionale inglese “God Save The Queen”
Testo trovato su northstandchat.com
Inclusa nella raccolta poetica “From Talk to Action: The fight for peace” e scritta da Young per la Campaign for Nuclear Disarmament (CND) in occasione della prima marcia che si tenne nel 1958 da Londra ad Aldermaston, sede dell’Atomic Weapons Establishment (AWE). Negli anni seguenti la manifestazione si svolse invece sul percorso inverso.
Si vedano al proposito, per esempio, There’s Better Things For You, March With Us Today, The Family of Man e Strontium 90 già presenti su questo sito.
Versione per nulla ufficiale dell’inno nazionale inglese “God Save The Queen”
Testo trovato su northstandchat.com
Inclusa nella raccolta poetica “From Talk to Action: The fight for peace” e scritta da Young per la Campaign for Nuclear Disarmament (CND) in occasione della prima marcia che si tenne nel 1958 da Londra ad Aldermaston, sede dell’Atomic Weapons Establishment (AWE). Negli anni seguenti la manifestazione si svolse invece sul percorso inverso.
Si vedano al proposito, per esempio, There’s Better Things For You, March With Us Today, The Family of Man e Strontium 90 già presenti su questo sito.
Please save our lovely land
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/15 - 15:05
Strontium 90
[1959]
Da una poesia di Nâzim Hikmet
From a poem by Nâzim Hikmet
In “Songs from Aldermaston” e “Songs Against the Bomb”, dischi pubblicati nel 1960.
Ho ritenuto di attribuire la paternità della canzone a Fred ‘Karl’ Dallas secondo quanto asserito su en.wikipedia e English Folk Music ma secondo altre fonti (per esempio Mudcat Café, dove ho anche reperito il testo) gli autori potrebbero essere tali Ann e Marty Cleary.
Una delle tante canzoni nate nell’ambito del movimento inglese Campaign for Nuclear Disarmament (CND) e cantate durante le marce di protesta da Aldermaston, sede dell’Atomic Weapons Establishment (AWE), a Londra che si tennero regolarmente dal 1958 al 1964.
Si vedano anche, per esempio, There’s Better Things For You, March With Us Today, The Family of Man e già presenti su questo sito.
C'è voluto l'oramai famoso volumetto Canzoni per la pace (a cura di Chiara Murtas),... (Continues)
Da una poesia di Nâzim Hikmet
From a poem by Nâzim Hikmet
In “Songs from Aldermaston” e “Songs Against the Bomb”, dischi pubblicati nel 1960.
Ho ritenuto di attribuire la paternità della canzone a Fred ‘Karl’ Dallas secondo quanto asserito su en.wikipedia e English Folk Music ma secondo altre fonti (per esempio Mudcat Café, dove ho anche reperito il testo) gli autori potrebbero essere tali Ann e Marty Cleary.
Una delle tante canzoni nate nell’ambito del movimento inglese Campaign for Nuclear Disarmament (CND) e cantate durante le marce di protesta da Aldermaston, sede dell’Atomic Weapons Establishment (AWE), a Londra che si tennero regolarmente dal 1958 al 1964.
Si vedano anche, per esempio, There’s Better Things For You, March With Us Today, The Family of Man e già presenti su questo sito.
C'è voluto l'oramai famoso volumetto Canzoni per la pace (a cura di Chiara Murtas),... (Continues)
Last night I went to a party,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/15 - 14:34
Song Itineraries:
No Nukes, Shit, our sister
The Family of Man
[1956]
In “Songs from Aldermaston” e “Songs Against the Bomb”, dischi pubblicati nel 1960.
Parole e musica di Fred ‘Karl’ Dallas
Una delle tante canzoni nate nell’ambito del movimento inglese Campaign for Nuclear Disarmament (CND) e cantate durante le marce di protesta da Aldermaston, sede dell’Atomic Weapons Establishment (AWE), a Londra che si tennero regolarmente dal 1958 al 1964.
Si vedano anche, per esempio, There’s Better Things For You e March With Us Today già presenti su questo sito.
In “Songs from Aldermaston” e “Songs Against the Bomb”, dischi pubblicati nel 1960.
Parole e musica di Fred ‘Karl’ Dallas
Una delle tante canzoni nate nell’ambito del movimento inglese Campaign for Nuclear Disarmament (CND) e cantate durante le marce di protesta da Aldermaston, sede dell’Atomic Weapons Establishment (AWE), a Londra che si tennero regolarmente dal 1958 al 1964.
Si vedano anche, per esempio, There’s Better Things For You e March With Us Today già presenti su questo sito.
I belong to a family, the biggest on earth
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/15 - 14:05
March With Us Today
[1961]
Album “New Briton Gazette, Vol. 2”, Folkways Records, 1962, con Ewan MacColl
Su di una melodia tradizionale inglese.
Una delle tante canzoni nate nell’ambito del movimento inglese Campaign for Nuclear Disarmament (CND) e cantate durante le marce di protesta da Aldermaston, sede dell’Atomic Weapons Establishment (AWE), a Londra che si tennero regolarmente dal 1958 al 1964.
Si veda anche, per esempio, There’s Better Things For You già presente su questo sito.
Album “New Briton Gazette, Vol. 2”, Folkways Records, 1962, con Ewan MacColl
Su di una melodia tradizionale inglese.
Una delle tante canzoni nate nell’ambito del movimento inglese Campaign for Nuclear Disarmament (CND) e cantate durante le marce di protesta da Aldermaston, sede dell’Atomic Weapons Establishment (AWE), a Londra che si tennero regolarmente dal 1958 al 1964.
Si veda anche, per esempio, There’s Better Things For You già presente su questo sito.
O, I heard a man in the street
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/15 - 13:52
Alta Velocità
[2007]
Album : Come un pugno chiuso
Album : Come un pugno chiuso
Alta velocità, tira un freno se ce l'ha
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2011/6/15 - 13:26
The Ballad of Jimmy Wilson
[1962]
Album “New Briton Gazette, Vol. 2”, Folkways Records
Parole e musica by Peggy Seeger ed Ewan MacColl
Marion, Alabama, 1958. La signora Esteele Barker, stimata cittadina bianca, asserì che uno sporco negro, tal Jimmy Wilson, artigiano, le avesse rubato 1.95$. Wilson fu arrestato, processato e condannato da una giuria composta interamente da stimatissimi cittadini bianchi: la sentenza fu di morte. Il mondo intero si indignò di fronte ad un tale abominio ed il presidente Eisenhower ed il suo braccio destro Foster Dulles furono letteralmente sommersi dalle lettere di protesta provenienti da ogni angolo del globo.
Finalmente il governatore dell’Alabama Jim Folsom, detto "Big Jim", si mise la mano sulla coscienza e riformò d’autorità la pena comminata: non più la morte ma… il carcere a vita!
Giustizia era fatta!
Jimmy Wilson, lo sporco negro che aveva rubato 1.95$ alla povera signora... (Continues)
Album “New Briton Gazette, Vol. 2”, Folkways Records
Parole e musica by Peggy Seeger ed Ewan MacColl
Marion, Alabama, 1958. La signora Esteele Barker, stimata cittadina bianca, asserì che uno sporco negro, tal Jimmy Wilson, artigiano, le avesse rubato 1.95$. Wilson fu arrestato, processato e condannato da una giuria composta interamente da stimatissimi cittadini bianchi: la sentenza fu di morte. Il mondo intero si indignò di fronte ad un tale abominio ed il presidente Eisenhower ed il suo braccio destro Foster Dulles furono letteralmente sommersi dalle lettere di protesta provenienti da ogni angolo del globo.
Finalmente il governatore dell’Alabama Jim Folsom, detto "Big Jim", si mise la mano sulla coscienza e riformò d’autorità la pena comminata: non più la morte ma… il carcere a vita!
Giustizia era fatta!
Jimmy Wilson, lo sporco negro che aveva rubato 1.95$ alla povera signora... (Continues)
In Alabama, nineteen-fifty-eight,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/15 - 13:16
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Ciamel amuur
Quando una cosa viene dal cuore per amore è sempre bellissima.
L'amore e l'onore hanno bisogno di tempo,purtroppo, prima di avere il giusto riconoscimento.
Grazie Davide.
L'amore e l'onore hanno bisogno di tempo,purtroppo, prima di avere il giusto riconoscimento.
Grazie Davide.
Ventoforte 2011/6/15 - 10:55
Dio è morto
una cover, un omaggio, una versione ben più "terrena", più "nichilista", più "disperata"
ancora una canzone trascritta da un live, con qualche parola mancante: l'intro e la canzone
ancora una canzone trascritta da un live, con qualche parola mancante: l'intro e la canzone
DIO E' MORTO
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/6/15 - 08:52
Nucleare no!
Per fortuna (della chiarezza!) il fascismo ha da sempre le sue caratteristiche palesi e inequivocabili... I suoi uomini, Adolf Hitler, Benito Mussolini, Francisco Franco, Augusto Pinochet, colonnelli greci, etc. etc. mica devono essere per forza uguali come delle gocce d'acqua?
Quello che va di moda oggi in occidente è il fascismo intriso di democrazia, o che si spaccia per democratico (vedi Gianfranco Fini, il successore di Almirante, che si è rivelato essere più a sinistra dello stesso Berlusconi).
Quello che va di moda oggi in occidente è il fascismo intriso di democrazia, o che si spaccia per democratico (vedi Gianfranco Fini, il successore di Almirante, che si è rivelato essere più a sinistra dello stesso Berlusconi).
Rodolfo 2011/6/15 - 08:10
Chant des Chômeurs
Anonymous
[1933]
Sulla melodia della Gloire au Dix-septième
Testo trovato su Chants de Luttes
Nei primi anni 30 la crisi partita dagli USA approdò in Europa.
In Germania gli effetti furono devastanti (6 milioni di disoccupati nel 1932) e contribuirono non poco alla presa del potere da parte dei nazisti.
Nel Regno Unito il 22% della popolazione attiva era senza lavoro.
Pure in Francia i dissoccupati si aggiravano all’epoca intorno al milione, e soltanto la costituzione di un Fronte comune contro il fascismo, contro la guerra e per la giustizia sociale – poi Fronte Popolare – impedì che la situazione degenerasse come in Germania .
E furono proprio i comitati di disoccupati in Austria, nel Regno Unito, in Germania (almeno fino all’avvento di Hitler) e in Francia ad organizzarsi non solo per sopravvivere (attraverso, per esempio, l’allestimento di mense popolari) ma anche per protestare. E la modalità... (Continues)
Sulla melodia della Gloire au Dix-septième
Testo trovato su Chants de Luttes
Nei primi anni 30 la crisi partita dagli USA approdò in Europa.
In Germania gli effetti furono devastanti (6 milioni di disoccupati nel 1932) e contribuirono non poco alla presa del potere da parte dei nazisti.
Nel Regno Unito il 22% della popolazione attiva era senza lavoro.
Pure in Francia i dissoccupati si aggiravano all’epoca intorno al milione, e soltanto la costituzione di un Fronte comune contro il fascismo, contro la guerra e per la giustizia sociale – poi Fronte Popolare – impedì che la situazione degenerasse come in Germania .
E furono proprio i comitati di disoccupati in Austria, nel Regno Unito, in Germania (almeno fino all’avvento di Hitler) e in Francia ad organizzarsi non solo per sopravvivere (attraverso, per esempio, l’allestimento di mense popolari) ma anche per protestare. E la modalità... (Continues)
Les ouvriers chassés des usines,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/14 - 16:00
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Allons faire un tour à la banque
[1900?]
Testo trovato su Chants de Luttes
Beh, questa sì che può essere una soluzione per tutti quelli costretti senza lavoro o che non ce la fanno a sbarcare il lunario mentre i vari Marchionne, Montezemolo e Berluscon De’ Berlusconi (ma penso anche solo a tanti politici e dirigenti pubblici) sguazzano nell’oro: un bel giro organizzato in banca! Tanto, parafrasando Brecht, è sempre più criminale fondarne una che rapinarla!
Testo trovato su Chants de Luttes
Beh, questa sì che può essere una soluzione per tutti quelli costretti senza lavoro o che non ce la fanno a sbarcare il lunario mentre i vari Marchionne, Montezemolo e Berluscon De’ Berlusconi (ma penso anche solo a tanti politici e dirigenti pubblici) sguazzano nell’oro: un bel giro organizzato in banca! Tanto, parafrasando Brecht, è sempre più criminale fondarne una che rapinarla!
Voilà des mois qu'on ne fait rien,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/14 - 14:15
La grève générale
[1906]
Testo trovato su Chants de Luttes
Canzone composta da Keller, sotto lo pseudonimo di Jacques Turbin, in occasione dei grandi scioperi che seguirono alla tragedia di Courrières, nel bacino minerario di Nord-Pas-de-Calais, quando il 10 marzo 1906 un’esplosione di grisù uccise più di un migliaio di minatori.
Si tratta ancora oggi della più grave catastrofe mineraria nella storia d’Europa.
Le ricerche di eventuali sopravvissuti furono abbandonate dopo 3 giorni ma a distanza di 20 e poi di 24 giorni alcuni intrappolati riuscirono a riemergere dall’inferno con le sole proprie forze.
Le proporzioni della tragedia, dovuta all’assoluta mancanza di sicurezza nei pozzi, e la scelta scellerata di smettere così rapidamente i soccorsi portarono la gente all’esasperazione e i minatori entrarono a decine di migliaia in sciopero, protesta che si estese all’intero bacino diffondendosi persino... (Continues)
Testo trovato su Chants de Luttes
Canzone composta da Keller, sotto lo pseudonimo di Jacques Turbin, in occasione dei grandi scioperi che seguirono alla tragedia di Courrières, nel bacino minerario di Nord-Pas-de-Calais, quando il 10 marzo 1906 un’esplosione di grisù uccise più di un migliaio di minatori.
Si tratta ancora oggi della più grave catastrofe mineraria nella storia d’Europa.
Le ricerche di eventuali sopravvissuti furono abbandonate dopo 3 giorni ma a distanza di 20 e poi di 24 giorni alcuni intrappolati riuscirono a riemergere dall’inferno con le sole proprie forze.
Le proporzioni della tragedia, dovuta all’assoluta mancanza di sicurezza nei pozzi, e la scelta scellerata di smettere così rapidamente i soccorsi portarono la gente all’esasperazione e i minatori entrarono a decine di migliaia in sciopero, protesta che si estese all’intero bacino diffondendosi persino... (Continues)
Depuis le temps qu'on crève,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/14 - 13:49
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Mineurs en grève
Anonymous
[1901?]
Testo trovato su Chants de Luttes
Canzone dei minatori di Montceau-les-Mines, cittadina del bacino minerario Saône-et-Loire in Borgogna.
Lo sfruttamento del carbone a Montciau loo moignes (il nome del paese in langue d'oïl) ebbe inizio nella prima metà dell’800. In galleria si lavorava a partire dai 12 anni e per 10-12 ore al giorno. Gli incidenti e le esplosioni erano frequenti (più di 400 morti tra il 1813 ed il 1882).
Gli ultimi due decenni del secolo furono caratterizzati da un grande fermento dei lavoratori che si organizzarono in un sindacato molto attivo di ispirazione anarchica che nel 1878, nel 1899 e poi ancora nel 1901 diede del gran filo da torcere a padroni e polizia.
Il primo grande sciopero del 1878 fu anche il più duro e da esso sorse pure una vera e propria frangia armata dei lavoratori, la cosiddetta “Bande Noire” che – un po’ come i Molly Maguires - prima... (Continues)
Testo trovato su Chants de Luttes
Canzone dei minatori di Montceau-les-Mines, cittadina del bacino minerario Saône-et-Loire in Borgogna.
Lo sfruttamento del carbone a Montciau loo moignes (il nome del paese in langue d'oïl) ebbe inizio nella prima metà dell’800. In galleria si lavorava a partire dai 12 anni e per 10-12 ore al giorno. Gli incidenti e le esplosioni erano frequenti (più di 400 morti tra il 1813 ed il 1882).
Gli ultimi due decenni del secolo furono caratterizzati da un grande fermento dei lavoratori che si organizzarono in un sindacato molto attivo di ispirazione anarchica che nel 1878, nel 1899 e poi ancora nel 1901 diede del gran filo da torcere a padroni e polizia.
Il primo grande sciopero del 1878 fu anche il più duro e da esso sorse pure una vera e propria frangia armata dei lavoratori, la cosiddetta “Bande Noire” che – un po’ come i Molly Maguires - prima... (Continues)
Frères, vite en grève !
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/14 - 13:09
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Les témoins de la victoire
Les témoins de la victoire
Canzone française – Les témoins de la victoire – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 38
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Voici, Lucien l'âne mon ami, une nouvelle chanson qui raconte les Histoires d'Allemagne... Elle raconte à sa manière l'année 1939 et le grand événement de cette année-là... L'attaque de la Pologne par l'Allemagne nazie.
J'ai comme l'impression que cette fois-ci encore, on commence une guerre d'envergure et je pense même que d'une certaine manière, c'est la continuation de la précédente.
C'est exactement ça. Car, comme tu as pu le voir dans le déroulement des canzones précédentes... Tout se tient et les événements s’enchaînent... (Continues)
Canzone française – Les témoins de la victoire – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 38
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Voici, Lucien l'âne mon ami, une nouvelle chanson qui raconte les Histoires d'Allemagne... Elle raconte à sa manière l'année 1939 et le grand événement de cette année-là... L'attaque de la Pologne par l'Allemagne nazie.
J'ai comme l'impression que cette fois-ci encore, on commence une guerre d'envergure et je pense même que d'une certaine manière, c'est la continuation de la précédente.
C'est exactement ça. Car, comme tu as pu le voir dans le déroulement des canzones précédentes... Tout se tient et les événements s’enchaînent... (Continues)
Dès 1939, nous, on racontait toutes les victoires
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/6/13 - 22:38
Tengo na voglia e fa niente
"Enzo Del Re, la sedia e la valigia"
Capossela saluta l'ultimo cantastorie"
Per tutta la vita è stato anarchico e ha vissuto, senza compromessi, i suoi principi etici e politici fino alle estreme conseguenze, fino ad andarsene in completa solitudine, nella stanza di casa sua, nel paese in cui è nato, cresciuto e morto"
di VINICIO CAPOSSELA
"I COMPAGNI di Mola salutano l'ultimo cantastorie corpofonista" era scritto su un cartello listato a lutto sulla porta del palazzo di pietra. Un altro recitava "ti saluto, ti saluto, ti saluto a pugno chiuso". Pioveva. Il paese sul mare, che in giugno si immagina bianco, blu e azzurro, è completamento grigio. Il cielo precipita addosso e scroscia pioggia a intermittenza. Appena entrati nella camera ardente del palazzo Roberti, detto delle 100 camere, cala il diluvio. Non si può più uscire dalla porta. Le cateratte del cielo che si aprono, dicono... (Continues)
DonQuijote82 2011/6/13 - 14:02
Mineros
Version française – MINEURS – Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne – Mineros – Yu Kung – 1975
Chanson italienne – Mineros – Yu Kung – 1975
MINEURS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/6/13 - 09:11
Brescia, 28 maggio
[1974]
Scritta e cantata da Franco Trincale
La Strage di Piazza della Loggia fu un tremendo attentato terroristico compiuto da gruppi neofascisti il 28 maggio 1974 a Brescia, nella centrale Piazza della Loggia. Una bomba nascosta in un cestino portarifiuti fu fatta esplodere mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati e dal Comitato Antifascista con la presenza del sindacalista della CISL Franco Castrezzati, dell'on. del PCI Adelio Terraroli e del segretario della camera del lavoro di Brescia Gianni Panella. L'attentato provocò la morte di otto persone e il ferimento di altre centodue. Proprio mentre Franco Castrezzati ricordava la strage di Piazza Fontana di quattro anni e mezzo prima, si udì lo scoppio.. Nell'agghiacciante registrazione della manifestazione, un documento sonoro che, chiunque ricordi quegli anni, porterà per sempre dentro,... (Continues)
Scritta e cantata da Franco Trincale
La Strage di Piazza della Loggia fu un tremendo attentato terroristico compiuto da gruppi neofascisti il 28 maggio 1974 a Brescia, nella centrale Piazza della Loggia. Una bomba nascosta in un cestino portarifiuti fu fatta esplodere mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati e dal Comitato Antifascista con la presenza del sindacalista della CISL Franco Castrezzati, dell'on. del PCI Adelio Terraroli e del segretario della camera del lavoro di Brescia Gianni Panella. L'attentato provocò la morte di otto persone e il ferimento di altre centodue. Proprio mentre Franco Castrezzati ricordava la strage di Piazza Fontana di quattro anni e mezzo prima, si udì lo scoppio.. Nell'agghiacciante registrazione della manifestazione, un documento sonoro che, chiunque ricordi quegli anni, porterà per sempre dentro,... (Continues)
Il 28 di maggio alle dieci del mattino
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/13 - 08:14
Freedom is a Constant Struggle
Thanks for your info site, but part of your information is incorrect. By her own account, Bernice Johnson Reagon was NOT the founder of the SNCC Freedom singers. She, Rutha May and Chuck Neblett were recruited to join by Cordell Reagon, who later became her husband!
Reggie Harris 2011/6/12 - 22:49
Il ventitré di Marzo a San Severo
Anonymous
Il testo, così come scritto, dà adito ad errate interpretazioni.
Il 23 marzo 1950 era Commissario di Pubblica Sicurezza tale Gaetano Ricciardi, fu Ernesto, di anni 43, da Napoli, mentre Michele Fratello era semplicemente un agente di polizia. Quindi si tratta di due distinti personaggi che "hànnë pèrzë 'i cërëvèlle a ndërrugà li fëmënèllë".
[Vedi: Raffaele Iacovino, "23 marzo 1950 - San Severo si ribella", Teti editore, 1977, pag. 58].
Il 23 marzo 1950 era Commissario di Pubblica Sicurezza tale Gaetano Ricciardi, fu Ernesto, di anni 43, da Napoli, mentre Michele Fratello era semplicemente un agente di polizia. Quindi si tratta di due distinti personaggi che "hànnë pèrzë 'i cërëvèlle a ndërrugà li fëmënèllë".
[Vedi: Raffaele Iacovino, "23 marzo 1950 - San Severo si ribella", Teti editore, 1977, pag. 58].
Il venditrè di màrzo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Attilio Littera 2011/6/12 - 18:55
Valigie di cartone
Chanson italienne – Valigie di cartone – Yu Kung – 1975
Ah, cette valise en carton, qu'est-ce que j'en ai entendu parler... On dirait qu'elle voulait être le symbole, la synthèse-même de l'émigration. Valise en carton... J'en ai connu aussi moi des valises en carton ; elles servaient même quand on ne partait pas en émigration. En fait, c'étaient les valises des pauvres gens ; c'étaient les valises les moins chères ; juste au dessus du baluchon, dont elles avaient pris la succession. Mais enfin, elles montraient encore une sorte de confiance dans un futur souvent nanti d'un contrat, dans un exil assuré d'un emploi... Mais l’émigration a changé de nature... Maintenant, il n'y a plus de valise, plus que des sacs et encore, quand on arrive à emmener quelque chose... Souvent, dans l'émigration dure, celle qui passe les frontières en clandestine, il n'y a même plus de bagage du tout et le peu... (Continues)
Ah, cette valise en carton, qu'est-ce que j'en ai entendu parler... On dirait qu'elle voulait être le symbole, la synthèse-même de l'émigration. Valise en carton... J'en ai connu aussi moi des valises en carton ; elles servaient même quand on ne partait pas en émigration. En fait, c'étaient les valises des pauvres gens ; c'étaient les valises les moins chères ; juste au dessus du baluchon, dont elles avaient pris la succession. Mais enfin, elles montraient encore une sorte de confiance dans un futur souvent nanti d'un contrat, dans un exil assuré d'un emploi... Mais l’émigration a changé de nature... Maintenant, il n'y a plus de valise, plus que des sacs et encore, quand on arrive à emmener quelque chose... Souvent, dans l'émigration dure, celle qui passe les frontières en clandestine, il n'y a même plus de bagage du tout et le peu... (Continues)
VALISES EN CARTON
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/6/12 - 18:37
La rivoluzione
[1974]
Scritta e cantata da Enzo Del Re
Da Il Banditore
Scritta e cantata da Enzo Del Re
Da Il Banditore
La rivoluzione
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/12 - 16:43
Li manifesti
[1973]
Scritta e cantata da Enzo Del Re
Da Maule
Durante il famigerato ventennio la questione demografica e quella femminile furono in realtà tra i problemi principali per quella politica. Per salvare la potenza statale messa in difficoltà dalla crisi demografica, il regime cercò in tutti i modi di assicurarsi il controllo sulla popolazione interna. Di fronte a un'agricoltura inefficiente e ad un settore industriale concentrato che offriva bassi salari agli operai, le donne dovevano comportarsi come avvedute consumatrici e amministratici domestiche efficienti, lavorando anche in settori produttivi appartenenti alla cosiddetta "economia sommersa" con il preciso intento di arrotondare le entrate familiari. Allo scopo di limitare l'impiego di manodopera femminile sottopagata in presenza di un'elevata disoccupazione maschile, il regime escogitò un elaboratissimo sistema di tutele e divieti... (Continues)
Scritta e cantata da Enzo Del Re
Da Maule
Durante il famigerato ventennio la questione demografica e quella femminile furono in realtà tra i problemi principali per quella politica. Per salvare la potenza statale messa in difficoltà dalla crisi demografica, il regime cercò in tutti i modi di assicurarsi il controllo sulla popolazione interna. Di fronte a un'agricoltura inefficiente e ad un settore industriale concentrato che offriva bassi salari agli operai, le donne dovevano comportarsi come avvedute consumatrici e amministratici domestiche efficienti, lavorando anche in settori produttivi appartenenti alla cosiddetta "economia sommersa" con il preciso intento di arrotondare le entrate familiari. Allo scopo di limitare l'impiego di manodopera femminile sottopagata in presenza di un'elevata disoccupazione maschile, il regime escogitò un elaboratissimo sistema di tutele e divieti... (Continues)
A lu tempo de li fascisti
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/12 - 16:30
أناديكم (Unadikum)
Ecco la translitterazione dal testo in arabo.
Unadikum
(Continues)
(Continues)
Contributed by Flavio 2011/6/12 - 15:11
Se Parigi avesse il mare
via Ditelo sui tetti
Se Parigi avess u mar sarebb na piccol Bar. - Se Parigi avesse il mare sarebbe una piccola Bari. (detto barese)
Non proprio una CCG ma la metafora della moglie del soldato...
Se Parigi avess u mar sarebb na piccol Bar. - Se Parigi avesse il mare sarebbe una piccola Bari. (detto barese)
Non proprio una CCG ma la metafora della moglie del soldato...
Perché tanto se Parigi avesse il mare
(Continues)
(Continues)
2011/6/11 - 21:11
Due parti di idrogeno per una di ossigeno
Chanson italienne – Due parti di idrogeno per una di ossigeno - Mercanti di Liquore e Marco Paolini
En voilà une affaire pour l'eau... Moi, je vais à la rivière et je bois, tout mon content depuis la plus haute antiquité..., dit Lucien l'âne en dodelinant tranquillement de sa large tête, bien fournie de sa crinière noir de jais. C'est évidemment la chose la plus constante du monde que l'eau soit à tous sans restriction, sauf dans les déserts où il nous faut bien partager. C'est un bien commun inaliénable, comme l'air... et que les hommes aient organisé sa distribution de façon publique et commune, cela me semble vraiment un trait de civilisation. Ce devrait d’ailleurs être le cas pour toutes les choses utiles à la vie... Personne ne devrait pourvoir s'en accaparer et en tirer profit, sous quelque prétexte que ce soit.
D'accord, Lucien l'âne mon ami, mais nous n'en dirons pas plus. Notre... (Continues)
En voilà une affaire pour l'eau... Moi, je vais à la rivière et je bois, tout mon content depuis la plus haute antiquité..., dit Lucien l'âne en dodelinant tranquillement de sa large tête, bien fournie de sa crinière noir de jais. C'est évidemment la chose la plus constante du monde que l'eau soit à tous sans restriction, sauf dans les déserts où il nous faut bien partager. C'est un bien commun inaliénable, comme l'air... et que les hommes aient organisé sa distribution de façon publique et commune, cela me semble vraiment un trait de civilisation. Ce devrait d’ailleurs être le cas pour toutes les choses utiles à la vie... Personne ne devrait pourvoir s'en accaparer et en tirer profit, sous quelque prétexte que ce soit.
D'accord, Lucien l'âne mon ami, mais nous n'en dirons pas plus. Notre... (Continues)
DEUX ATOMES D'HYDROGÈNE POUR UN D'OXYGÈNE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/6/11 - 19:30
Justice
[1973]
Canzone scritta dal tastierista degli Animals per la colonna sonora dell’omonimo film di Lindsay Anderson, il regista britannico celebre per questa ed altre (“This Sporting Life”, “If…”, “Britannia Hospital” ,…) pellicole iconoclaste.
"O Lucky Man! racconta la tragicomica odissea di Mick Travis, giovane piazzista di una ditta di caffé, che durante un incarico di lavoro si trova ad attraversare un'Inghilterra surreale nella quale i poliziotti sono corrotti, i politici si abbandonano a festini lussuriosi, i militari causano per imperizia esplosioni atomiche, gli scienziati praticano la vivisezione e i trapianti di cervello, e i beatnik si rivelano degli opportunisti. Scampato a diverse disavventure, umiliazioni e torture, Mike finisce in galera e, tornato in libertà dopo cinque lunghi anni, accetta di interpretare una pellicola nella quale gli si chiede di sorridere davanti alla... (Continues)
Canzone scritta dal tastierista degli Animals per la colonna sonora dell’omonimo film di Lindsay Anderson, il regista britannico celebre per questa ed altre (“This Sporting Life”, “If…”, “Britannia Hospital” ,…) pellicole iconoclaste.
"O Lucky Man! racconta la tragicomica odissea di Mick Travis, giovane piazzista di una ditta di caffé, che durante un incarico di lavoro si trova ad attraversare un'Inghilterra surreale nella quale i poliziotti sono corrotti, i politici si abbandonano a festini lussuriosi, i militari causano per imperizia esplosioni atomiche, gli scienziati praticano la vivisezione e i trapianti di cervello, e i beatnik si rivelano degli opportunisti. Scampato a diverse disavventure, umiliazioni e torture, Mike finisce in galera e, tornato in libertà dopo cinque lunghi anni, accetta di interpretare una pellicola nella quale gli si chiede di sorridere davanti alla... (Continues)
We all want justice but you got to have the money to buy it
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/11 - 14:38
A Message From Gaza
[2009]
Lyrics & Music by Doktah Soose
Album: Coming Soon...
Check out the new song, "A Message From Gaza" from Hip-Hop's favourite son, Doktah Soose. Written from the perspective of a would be jihadi, the track tells the tale of a disenfranchised young adult who sees life as one tragedy after another. Follow him as he explores the feelings and conclusions he's reached as a result of the suffering he's endured at the hands of his Israeli occupiers.
Freedom For Palestine // الحرية لفلسطين // Libertad para Palestina // La Liberté pour Palestine // Freiheit Fâr Palästina // 自碱巴勒斯墦ク // Vrijheid Voor Palestijn // Frihet For Palestina // Filistin Için Özgürlük
Lyrics & Music by Doktah Soose
Album: Coming Soon...
Check out the new song, "A Message From Gaza" from Hip-Hop's favourite son, Doktah Soose. Written from the perspective of a would be jihadi, the track tells the tale of a disenfranchised young adult who sees life as one tragedy after another. Follow him as he explores the feelings and conclusions he's reached as a result of the suffering he's endured at the hands of his Israeli occupiers.
Freedom For Palestine // الحرية لفلسطين // Libertad para Palestina // La Liberté pour Palestine // Freiheit Fâr Palästina // 自碱巴勒斯墦ク // Vrijheid Voor Palestijn // Frihet For Palestina // Filistin Için Özgürlük
[Verse 1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/11 - 08:16
Song Itineraries:
The Palestinian Holocaust
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Scritta e cantata da Franco Trincale
Album: Canzoni di lotta
Il presidente in questione non era ancora Giorgio Napolitano, ma un altro mostro sacro della socialdemocrazia italiana, Giuseppe Saragat..