Version française – SARRASINS – Marco valdo M.I. – 2011
Chanson piémontaise - Sarazìn – La Lionetta – 2000
écrite par Roberto Aversa et Ilio Amisano.
Les Sarrasins (mais ce fut la même chose avec les Vikings et les Normands, par exemple... dit Marco Valdo M.I.. Ce fut pareil avec les Lombards quand ils débouchèrent des montagnes dans la plaine du Pô venant des lointaines contrées de l'Europe centrale ...) remontaient les rivières et débarquaient dans les villages pour y faire rapines et violences en tous genres et au fil du temps, y faire souche.
Mais ceux qu'évoque la chanson ne sont pas ceux-là d'un temps ancien avec navires de guerre et cimeterres, mais ceux d'aujourd'hui qui arrivent sur des barcasses, armés de leur seule misère. (Qu'ils ne soient ni violents, ni armés... Ce n'est pas une bonne raison pour les rejeter à la mer..., dit Lucien l'âne)
Version française – FOUTUS CONS – Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson piémontaise (d'après la version italienne ) – Ij fòi-fotù (1831) – La Lionetta – 2003
Ces trois strophes ont été tirées d'un poème plus long, “”El liber del mond” (Le Livre du monde) , écrit par Angelo Brafferio en 1831 alors qu'il se trouvait en prison, arrêté en raison de son adhésion à la Charbonnerie et à la franc-maçonnerie. Angelo Brofferio (1802-1866), originaire d'Asti, était poète et représentant politique de la gauche au parlement subalpin. Il fut anticonformiste, antimonarchiste et parmi d'autres anti-..., il s'opposa à la participation à la guerre de Crimée.
Le poème original (visible avec quelques défectuosités dues à la transcription optique) se trouve dans « Raccolta completa delle canzoni e dei poemetti piemontesi di Angelo Brofferio »a cura di L. De Mauri, edito a Torino nel 1902.
la canzone e' di una intensita' incredibile al pari di ninna nanna del contrabbandiere e di new orleans, il testo è innegabilmente molto vicino alle realta' italiane dell'ultima guerra di " liberazione" laddove molti uomini, e molte donne si sono sacrificate per amore,pagando conseguenze indicibili come quelle subite dal soggetto della canzone stessa. davide ci ha sorpreso per la sua"sensibilita' di descrivere queste sofferenze subite, con un lato semplicemente romantico, intimo, un sacrificio in nome dell'amore mai detto...... meditate...gente.....meditate.......
MARCO DORNA 2011/3/30 - 14:17
Davide van de sfroos è riuscito ad emozionare con una canzone d'amore estremo .......tengo a precisare che mio nonno nonostante fosse organico delle brigate nere, per motivi di lavoro,ha nascosto nella soffitta di casa sua 2 piloti paracadutati della Royal Air Force durante il periodo della liberazione 1944 /45 .mettendo a repentaglio di rappresaglia da parte dei nazisti la propria famiglia
La canzone mi ha colpito e commosso tantissimo.
Avevo già comperato il CD, ma sono riuscita a sentirla solo al concerto. Così ho dovuto risentirla con attenzione.
Probabilmente è la storia di una donna che per far scappare ("Per datt el teemp de scapà ho pruà a fermai cun la gona bèla l'ünica che gh'eri in teemp de guèra")l'uomo di cui era innamorata, ha sopportato di tutto, fino all'estrema umiliazione e punizione in tempo di guerra.
Quanto pudore in un amore che, forse, non è mai stato dichiarato e che ha portato ad un così grande sacrificio!
Una poesia.
Così dolorosa che spero scuoterà le anime.
Scusate se abbasso ancora il livello della discussione, ma a proposito dei problemi tecnici:
- Raf, cosa intendi per refresh dell'editor? In quanto non amministratore, non hai nessun editor ma solo un campo per aggiungere commenti o traduzioni.
- Per gli amministratori: può succedere che la sessione scada (penso dopo alcune ore dopo essersi loggati) e per questo la modifica non vada a buon fine.
Semmai riportatemi i problemi tecnici ad antiwarsongs@gmail.com o a lorenzo.masetti@gmail.com, è inutile annoiare i visitatori con questo tipo di commenti.
Lorenzo 2011/3/30 - 08:09
Mi scuso anch'io per tutti i...casini, sia con Gian Piero e Raf (un ottimamente ritrovato anche a lui!), sia con Lorenzo; anche se, in un certo senso, questa commistione tra il suicidio e l'informatica ha decisamente qualcosa di surrealista che non sarebbe spiaciuta a Karyotakis! Si aggiunga inoltre che potremmo essere di fronte a una sorta di...suicidio di certe pagine :-)
Non so se avete letto "Piccoli suicidi tra amici" del finlandese Arto Paasilinna. E' un bel racconto su un nutrito gruppo di persone che decidono di "rimandare il suicidio"...