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Before 2011-3-28

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A Leopardi style dialogue (in Italian) about the Cirenaic War. After the first hot reactions, a bit more lines of reasoning, and some doubts too. I allow myself to point out that this also marks my coming back to the site after a couple of months' absence.
Riccardo Venturi 2011/3/28 - 00:56
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Entula

Entula
[1998]
Dall’ album “Liberos, rispettatos, uguales”
Arziati entu e surva cummente mai ha'survatu
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/24 - 17:12
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Tempus pertu

Tempus pertu
[1990]
Album “Chin Sas Armas o Chin Sas Rosas”
Zai mi dispiaghet
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/24 - 17:11
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Amerikanos, a balla ki bos bokene

Amerikanos, a balla ki bos bokene
[1990]
Album “Chin Sas Armas o Chin Sas Rosas”

Una canzone contro le basi militari USA in Sardegna dal significato piuttosto esplicito e chiaro, anche senza traduzione italiana.
No bos suporto, no bos suporto,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/24 - 17:10
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Celentano

Celentano

Scritta per lo spettacolo Il lavoro rende liberi di Daniele Biacchessi:

"Questa storia ha un titolo, “la tuta di Celentano” e un protagonista, Ubaldo Urso.
E’ una piccola grande storia italiana, una vicenda esemplare di emigrazione da sud al nord.
Ubaldo Urso nasce a Casoria.
Inizia a lavorare fin da ragazzino.
Conduce una vita dura, grama come minatore a San Cataldo, paese di mafia.
Poi affronta il lungo viaggio verso Milano, una città che negli anni Sessanta accoglie i frutti del sottoproletariato meridionale.
Così, privo di coscienza sindacale e di spirito di classe, Ubaldo viene assunto all'Innocenti e fa il crumiro.
I suoi colleghi operai lo chiamano Celentano, proprio come il cantante.
Ubaldo e' un tipo gioviale, allegro, un pazzariello che lavora e canta canzoni di Celentano.
Suona la chitarra, utilizza gli stessi stratagemmi e balla come il supermolleggiato.
La Innocenti,... (Continues)
Non canto per me, ma canto per noi, gli operai
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/3/24 - 13:51
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Deo no isco, sos carabineris

Deo no isco, sos carabineris
[1892?]

Canzone il cui testo è un estratto di una delle poesie di Peppino Mereu indirizzate al suo amico Nanni Sulis.
Nell’album “Su lamentu de su pastore” del 1975, il disco più celebre dei tenores orgolesi raccolti intorno alla figura di Niccolò Giuseppe Rubanu

I Kenze Neke la reinterpretarono più tardi proponendola sia nell’ep “Gherramus tott'impare” del 1995 (con gli Askra) sia nel successivo album “Liberos, rispettatos, uguales” del 1998.

Jago Siotto (1876-1958), il nome citato nella terz’ultima strofa, è stato un avvocato e militante socialista sardo.
Deo no isco, sos carabineris
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/24 - 13:43
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Thyssen Krupp, in memory of

Più che una canzone un urlo di dolore

6 dicembre 2007: il rogo della Thyssen Krupp di Torino.
Ecco le canzoni che ne parlano:
Siamo gli operai Fabrizio Varchetta,
7 Casa del Vento,
Quelli della Thyssen Krupp Andrea Sigona,
Thyssen Krupp, in memory of Francesco Chiummento,
Tra il 5 e il 6 dicembre a Torino [Thyssen] Coro Le Cence Allegre,
Miraggio d'inverno Andrea Polini
Ci sono momenti nella vita in cui tutto sembra inutile
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/3/24 - 12:56
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Quelli della Thyssen Krupp

Quelli della Thyssen Krupp
6 dicembre 2007: il rogo della Thyssen Krupp di Torino.
Ecco le canzoni che ne parlano:
Siamo gli operai Fabrizio Varchetta,
7 Casa del Vento,
Quelli della Thyssen Krupp Andrea Sigona,
Thyssen Krupp, in memory of Francesco Chiummento,
Tra il 5 e il 6 dicembre a Torino [Thyssen] Coro Le Cence Allegre,
Miraggio d'inverno Andrea Polini
Non basta un'altra vita
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/3/24 - 12:32
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Take Aim at Climate Change

Viviamo sulla terra un piccolo pianeta
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/3/24 - 11:41
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Pink Floyd: Wish You Were Here

Pink Floyd: Wish You Were Here
(Pink Floyd - 1975)
(Roger Waters/David Gilmour)

Perché Wish You Were Here tra le CCG? Anche se potrebbe sembrare una splendida canzone d'amore (chi non l'ha mai dedicata ad una qualche fidanzata?) in realtà è la canzone (così come tutto il disco) dedicata dai Pink Floyd a Syd Barrett fondatore del gruppo, che aveva lasciato la band ed era finito in manicomio. Secondo me starebbe bene nel percorso sulla pazzia.
So, so you think you can tell
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/3/24 - 11:13
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Unu poeta

Unu poeta
[2007]
Interpretata anche dagli Askra
Canzone inedita scritta in morte di Peppino Marotto, orgoglioso orgolese, poeta, comunista, sindacalista, apprezzata “sa boghe” del canto a tenore, assassinato vigliaccamente nella sua Orgosolo il 29 dicembre del 2007.
Movente ed autore di questo efferato omicidio (sei colpi alla schiena, in pieno giorno) rimangono ad oggi sconosciuti.



“Peppino Marotto, poeta.
Quando muore un poeta, una porzione di sapere muore con lui.
E' una regola che vale senza limiti geografici o temporali, è una norma che và da sé.
In Sardegna questa regola ha però un valore doppio, vuoi per la mancanza di eroi, se non occasionali, che popolano la nostra storia antica e recente, vuoi per l'assoluta e secolare contrapposizione che ci ha visto disprezzare ciò che proviene dal nostro seno materno.
Come spiegare quindi, se non come l'inspiegabile, l'uccisione con dei colpi... (Continues)
Est grae su kelu
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/24 - 11:03

Mutettu pro Gramsci

Mutettu pro Gramsci
[1972]
Dall’ep “Sa bandiera ruja - Nuove canzoni di Orgosolo”, I Dischi del Sole.
Testo trovato su Il Deposito

Un’altra canzone del grande Peppino Marotto, assassinato nel 2007, dedicata al suo grande conterraneo Antonio Gramsci, assassinato nel 1937.
Sardigna - afflitta mama generosa
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/24 - 10:23
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Quadernos iscrittos

Quadernos iscrittos
[1969]
Dal disco collettivo “Italy: Avanti Popolo! (Forward People!)” pubblicato nel 1974 dalla prestigiosa Paredon/Folkways Records.
Nel libretto accluso, anche la traduzione in inglese.

Canzone in “mutettos” barbaricini in memoria di Antonio Gramsci, ucciso dai fascisti nel 1937, scritta da un suo conterraneo, l’orgoglioso orgolese Peppino Marotto, poeta, cantante e sindacalista, ucciso 70 anni dopo, nel 2007, in pieno centro della sua Orgosolo, in pieno giorno, con sei colpi di pistola.
Movente (la militanza politica? Un tentato omicidio risalente agli anni 50 di cui Marotto fu protagonista?) ed assassino rimangono ad oggi sconosciuti.
Peppino Marotto aveva 82 anni.
Quadernos iscrittos
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/24 - 10:05
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Gli ingranaggi

Gli ingranaggi
[1974]
Una canzone inclusa nell’album “Nina” del 1977, ma pubblicata per la prima volta nel disco collettivo “Italy: Avanti Popolo! (Forward People!)” pubblicato dalla prestigiosa Paredon/Folkways Records. Nel libretto accluso, anche la traduzione in inglese.
Mama, mia cara mama,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/24 - 09:16

We Came to Sunny Spain

Anonymous
We Came to Sunny Spain
[1936]
Inno del “British Batallion” in cui erano inquadrati i volontari antifascisti inglesi.
Testo trovato su Mudcat Café
We came to sunny Spain,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/23 - 15:35

The Battlefields of Spain

Anonymous
The Battlefields of Spain
[1936]

Uno degli inni della “Connolly Column”, brigada irlandese che combattè nella guerra di Spagna.
Su di una melodia tradizionale comune a diverse canzoni popolari irlandesi come “O'Donnell Abu”, "Roddy McCorley" o "Sean South".
Testo trovato su Mudcat Café

La “Connolly Column” era ovviamente intitolata al leader socialista irlandese James Connolly, fucilato dagli inglesi durante l’Easter Rising del 1916.
Oh, workers dear, did you hear our comrades' call to arms?
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/23 - 14:57
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Al tocar diana

Al tocar diana
[Tra il 1937 ed il 1939]
Canzone composta da anonimi prigionieri cubani reclusi nel monastero di San Pedro de Cardeña a Castrillo del Val, provincia di Burgos, utilizzato da Franco come campo di concentramento per combattenti repubblicani catturati.
La musica è quella di “Tomo y obligo” (1931), famoso tango di Carlos Gardel.
Dall’album “Al tocar diana/At the Break of Dawn: Songs from a Franco Prison”, Folkways Records 1982, con l’introduzione di Carl Geiser (1910-2009), altro americano volontario anti-fascista nella guerra di Spagna.
Testo trovato sul libretto dell’album e anche su questa pagina dedicata ai prigionieri repubblicani del fronte nord.



“Tocar diana” significa “suonare la sveglia” in gergo militare.
Canzone dove si racconta delle difficili condizioni di prigionia nel campo di concentramento franchista di San Pedro de Cardeña, un vecchio monastero abbandonato negli anni... (Continues)
Al tocar diana, por la mañana, lo dice la gente todos a formar.
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/23 - 14:20
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Lontana è Milano

Lontana è Milano
dal secondo album di Venditti (il primo da solista) "L'Orso Bruno"
Lontana è Milano dalla mia terra
(Continues)
Contributed by Luca 'The River' 2011/3/22 - 22:17
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Στο Σείριο υπάρχουνε παιδιά (En Sirio hay niños)

Στο Σείριο υπάρχουνε παιδιά (En Sirio hay niños)
Sto Sírio ypárhoune paidiá
Στίχοι: Νίκος Γκάτσος
Μουσική: Μάνος Χατζιδάκις
Πρώτη εκτέλεση: Γιώργος Νταλάρας
CD: "Στο Σείριο υπάρχουνε παιδιά" - 1988

Testo di Nikos Gatsos
Misica di Manos Hatzidakis
Prima esecuzione di Yorgos Dalaras
CD " Sto Syrio ypàrhoune pedià"/"Ci sono bambini su Sirio", 1988

La lirica di Gatsos prende l'avvio da una delle "Suites" che Federico Garcìa Lorca scrisse tra il 1920 e il 1923: esattamente quella intitolata "Noche- Suite para piano y voz emocionada" (Notte - Suite per piano e voce commossa), dentro la quale troviamo la brevissima "Cometa" che semplicemente afferma: "En Sirio hay niños" e niente più.
Forse Gatsos - mi piace immaginare - ripensò alla stella Sirio di Lorca come a un'isola parente di quella Amorgos, mai prima veduta, nella quale, nel 1943, aveva collocato la luce della vita in contrapposizione alle tenebre della guerra in cui, scrivendo,... (Continues)
Στο Σείριο υπάρχουνε παιδιά
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/3/22 - 21:41

The Money Mississippi Blues

The Money Mississippi Blues
[1955]
Poesia di Langston Hughes
Musica di Jobe Huntley.
Testo trovato sul sito ufficiale dedicato ad Emmett Till

Insieme a Blues for Emmett Till, questa del grande poeta afro-americano Langston Hughes è la prima canzone mai scritta sul terribile linciaggio del quattordicenne Emmett Till. Risale addirittura al settembre-ottobre del 1955, a poco più di un mese dai fatti, nel pieno del processo-farsa contro gli assassini di Till.
Rinvio quindi all’introduzione di Blues for Emmett Till e di The Death Of Emmett Till ma mi permetto ancora un paio di precisazioni.



Il processo a Milam e Bryant, conclamati esecutori del brutale linciaggio, potè concludersi con la loro piena assoluzione anche grazie alla copertura offerta dalla più alta carica istituzionale di allora, il presidente Eisenhower. Infatti, conclusosi il processo vergognosamente condotto dalla Corte statale, Eisenhower avrebbe... (Continues)
I don’t want to go to Money, honey,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/22 - 15:03

Blues for Emmett Till

Blues for Emmett Till
[1955]
Testo di Aaron Kramer
Musica di Clyde R. Appleton
Testo ed approfondimenti trovati su Forgotten Manuscripts: "Blues for Emmett Till": The Earliest Extant Song About the Murder of Emmett Till, di Philip Charles Kolin, su “African American Review”, 2008.

Certo, The Death Of Emmett Till scritta da Bob Dylan nel 1962, è la canzone più famosa sul terribile omicidio di Emmett Till e la vergognosa assoluzione dei suoi conclamati assassini, mai puniti, una vicenda che diede un fortissimo impulso alla crescita del movimento per i diritti civili.
Ma già nel 1955, quando il cadavere sfigurato e mutilato del povero Till era ancora caldo, furono composte un paio canzoni, mai incise successivamente: “The Money Mississippi Blues”, scritta dal grande poeta afroamericano Langston Hugues con la musica di Jobe Huntley, e questo “Blues for Emmett Till” scritto da un bianco ed ebreo, Aaron Kramer,... (Continues)
I've got the blues, friend, don't know how to keep still;
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/22 - 13:19
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Banditi nella sala

Banditi nella sala
[2011]
Album : Profondo rosso



Don Andrea Gallo (Campo Ligure, 18 luglio 1928 – Genova, 22 maggio 2013)


Andrea Gallo nasce a Genova il 18 Luglio 1928. Fin da piccolo fu attratto dalla spiritualità dei salesiani di Giovanni Bosco tanto che nel 1948 entrò nel loro noviziato di Varazze, proseguendo poi a Roma gli studi liceali e filosofici. Fin dall’adolescenza, fece sua la dedizione di don Bosco di vivere a tempo pieno con gli ultimi, i poveri , gli emarginati.

Nel 1953 chiede di partire per le missioni e viene mandato in Brasile a San Paulo dove compie studi teologici. Il clima per lui insopportabile della dittatura che vigeva in Brasile, lo costringe a ritornare l’anno dopo in Italia, ad Ivrea, dove prosegue gli studi e viene ordinato sacerdote il 1 luglio 1959. Un anno dopo viene nominato cappellano alla nave scuola della Garaventa, noto riformatorio per minori in cui introdusse una... (Continues)
Nel buio nero accendo un cero, un pensiero al guerrigliero
(Continues)
Contributed by adriana 2011/3/21 - 18:12
Song Itineraries: Gaetano Bresci

Les Trois Frères de Barmbek

Les Trois Frères de Barmbek
Les Trois Frères de Barmbek

Complainte pour les enfants frivoles

Canzone française – Les Trois Frères de Barmbek – 1928 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 27

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.Cette fois, c'est une complainte... La complainte, comme tu le sais, Lucien l'âne mon ami, est une forme de lamentation et dans ce cas, c'en est bien une... C'est la plainte triste d'une mère qui raconte à ses petits-enfants, l'histoire de sa jeunesse au temps où ses propres fils étaient encore en vie jusqu'au temps de leurs morts. Elle commence, cette histoire tragique, par la mort de leur père... Un accident de travail... une palette d'oranges qui tombe sur le dos de ce que chez nous... (Continues)
Écoutez, ô enfants, la complainte de mes plus beaux jours
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/3/21 - 17:29
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Amazin' Man

Amazin' Man
[1975]
Album “The Collected Broadcasts of Idi Amin”
Scritta da Alan Coren, scrittore umorista e satirico, autore di diversi popolari programmi della BBC.
Testo trovato su Mudcat Café
Il pezzo fa parte anche del repertorio di Dr. Demento.

Visto che siamo in un periodo in cui tante dittature africane apparentemente inossidabili sembrano invece essere in rapido dissolvimento, vorrei qui proporvi una divertente canzone satirica, con annesse scenette in stile Monty Python, dedicata a colui che forse può essere considerato “the most amazin’ african dictator of the 20th century”…
Ve lo ricordate Idi Amin Dada?

Beh, ieri sera mi sono visto il grande Denzel Washington che lo interpreta magistralmente in “L’ultimo re di Scozia”, film del 2006 diretto da Kevin Macdonald, e stamattina, dopo qualche ricerca, mi sono imbattuto in questa stupenda canzone sul grosso dittatore psicopatico dell’Uganda... (Continues)
[Suoni di prova d’orchestra]
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/21 - 10:12
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Children of the Nuclear Age

Children of the Nuclear Age
[2005]
Lyrics & Music by James Jackson Holmes
Album: James 1

Most of the world's energy comes from Oil. Nuclear power promised so much, but has failed to deliver a viable alternative. This song is set after the final Oil Crisis. Once the world's oil production declines, that's it. We'll either have got our act together and found a sustainable alternative, or we'll be back in the Stone Age..
The Children of the Nuclear Age
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/3/20 - 21:42
Song Itineraries: No Nukes
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Welcome! (Cold Fusion)

Welcome! (Cold Fusion)
[2008]
Lyrics & Music by Tim Fatchen
Album: Cassandra!

Narrator welcomes the audience to the show and sets the scene for the search for Cold Fusion and its later consequences..:
Welcome
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/3/20 - 21:36
Song Itineraries: No Nukes

Amici come prima: Berlusconi e Gheddafi

Amici come prima: Berlusconi e Gheddafi
(15 marzo 2011)

parodia di una canzone di Paola e Chiara
dedicata all'amicizia virile tra Berlusconi e Gheddafi
con citazioni di "Norwegian Wood" dei Beatles e di "Libiamo ne' lieti calici" da "La Traviata" di Giuseppe Verdi.
Scusa
(Continues)
2011/3/20 - 14:35
A false "revolution", then the usual "Exportation of Democracy" on rockets top. The dear & old colonialism, oil, the "Nobel prize winner" Bushobama, the European serfs like Sarkozy, the ring kisser Berlusconi: here's a brand new war, this time at house door. And we also say NO, just like Gino Strada.
Riccardo Venturi 2011/3/20 - 11:34
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Perché Fausto e Iaio

Perché Fausto e Iaio
30 anni fa due miei amici un cane qualche pallottola ...una storia che io non dimentichero'...A FAUSTO E JAIO

adriana 2011/3/20 - 11:11
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Questa di Marinella

Questa di Marinella
je ne comprends pas la fin de la chanson derniere stroffe les 6 dernieres phrases: pouquoi "il pouvait changer" , si on parle de la femme qui finie par se transformer devenant un monstre : c'est elle qui à une prise de conscience et peut changer la condition de son mari, c est a dire son pouvoir sur elle donc je traduirais par une forme impersonnelle : on pouvait changer sa condition ou sa condition pouvait changer!

non???
gigiestar 2011/3/19 - 16:50
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Ultimamente

Ultimamente
[2010]
Album : Ultimamente

"Abbiamo iniziato a scrivere Ultimamente quando leggevamo il blog della mamma di Federico Aldrovandi, una signora con una tale forza che ci ha riempito di energia. Pochi mesi dopo è stato ucciso Stefano Cucchi e una canzone del genere per noi era un dovere"
Stralcio dell'intervista uscita su Alias di sabato 11 Settembre 2010.
Ultimamente isciu ca ete la paccia ca a quai cumanda
(Continues)
Contributed by adriana 2011/3/19 - 15:04
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Lampedusa

Lampedusa
[2010]
Album : Ultimamente
Row row to Lampedusa we go
(Continues)
Contributed by adriana 2011/3/19 - 14:49
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Garibaldi Blues

Garibaldi Blues
[1965]
Testo di Bruno Lauzi
Musica di Eddie Cooley e John Davenport
Album: Lauzi al cabaret

Fever fu una canzone di Eddie Cooley e John Davenport del 1956 incisa per la prima volta da Little Willie John, diventò poi un grande successo grazie alla sensuale cover di Peggy Lee del 1958.
Moltissimi gli artisti che hanno realizzato una cover di questa canzone: citiamo solo Amanda Lear, Beyoncè Knowles, Michael Bublè, Ray Charles con Natalie Cole, The Cramps (in una versione psychobilly), Bob Dylan, Ella Fitzgerald, Tom Jones, Elvis Presley (nell'album Elvis Is Back!), The Pussycat Dolls, The Doors e, in Italia, Bruno Lauzi e Mina.

La cover di Lauzi venne incisa con un testo umoristico in italiano, scritto dallo stesso cantautore genovese nel 1965 ed intitolata dapprima solo Garibaldi (inserita nell'album Lauzi al cabaret, pubblicato a dicembre dello stesso anno dalla Compagnia Generale... (Continues)
"Cerèa… súmachi.. cu fu?.. cca sugnu.. Garibaldi blues.."
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/3/19 - 13:10
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Maria

Maria
Album: Yanez

Testo reperito in questa pagina

Inserito dopo la visione della conferenza stampa nella quale Davide Van De Sfroos racconta le canzoni del suo album.

"Scoppia il cielo e te par mea vera
che stavolta l'è mea una guèra"

.. scoppia il cielo e non ti pare vero che stavolta non è una guerra..

Fisarmonica e violino accompagnano il canto di Maria, in una sera in cui "i profeti della birra rossa media / si sistemano la sedia / e poi non sanno più cosa fare". Maria, con la gonna troppo corta, viene da un paese lontano e non si sa nemmeno se si chiama Maria. Slaccia cinture e dipinge col rossetto dei suoi baci tutti quelli che la chiamano, per poter mandare i soldi a casa. Delicatissima storia di prostituzione di paese. "Bocca di rosa"?

La frase: "Qui nel lago certe stelle son cadute e le cravatte son svenute / ma se beef un oultu giir / e domani ci sarà la processione / e vuoi imparare una canzone che nessuno imparerà"

www.bielle.org
Le fisarmoniche si muovon come bruchi
(Continues)
Contributed by adriana 2011/3/19 - 12:19
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Ciamel amuur

Ciamel amuur
[2011]

Album: Yanez

Vedere anche la conferenza stampa nella quale Davide Van De Sfroos racconta le canzoni del suo album.

Ed ecco che Davide, quello che "me canzun d'amuur en scrive mea", scrive una delle più belle, profonde, sincere e pudiche canzoni d'amore di tutti i tempi. Nella storia della collaborazionista che si sacrifica per amore c'è il paese tutto intero, con quel suo misto di pudore e di ipocrisia. La storia vissuta e segnata sulla pelle. Senz'altro una storia vera, ma riportata in vita, vivida, dalla poesia. Paradossale, ma sembra quasi una canzone di Maieron. A volte la vicinanza crea travasi.

Giorgio Maimone Bielle.org

E non c’è niente da fare. O in laghèe o in italiano sono brividi comunque, è commozione, è impressione grande. Stare dalla parte degli ultimi è la lezione di De André. E Davide prende l’ultima degli ultimi: una collaborazionista dei fascisti, rapata a... (Continues)
Per datt el teemp de scapà
(Continues)
Contributed by adriana 2011/3/19 - 08:22

La leva

Anonymous
La leva
Chanson sicilienne – La Leva – Anonyme.

Chanson sicilienne de la période immédiatement post-unitaire, expression de la plus profonde désillusion populaire suite à l'ajournement du programme démocratique de Garibaldi et à l'alliance entre la nouvelle bourgeoisie piémontaise et la vieille aristocratie îlienne, liée à la rente parasitaire. Parmi les aspects les plus impopulaires de la politique du nouveau gouvernement il y avait sans doute aucun la conscription obligatoire, le système du tirage au sort, truqué de mille façons, qui contraignait toujours les jeunes des classes subalternes à « servir la patrie » pendant de longues années, les amenant à combattre et à mourir pour des causes incompréhensibles, sous le commandement d'officiers qui parlaient une langue tout-à-fait différente et qui les considéraient comme des barbares à civiliser.
(note de: "Canzoni italiane di protesta - 1794/1974... (Continues)
LA LEVÉE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/3/18 - 22:04
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Il treno che viene dal sud

Il treno che viene dal sud
Ricordo che Lauzi si irritò alquanto per questa "risposta" http://www.youtube.com/watch?v=XuU_R4p4P0c di Endrigo. E certo.. Lui (Lauzi) avrebbe "cantato politico" solo quando e solo se..
Rodolfo 2011/3/18 - 13:15
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In Generale

In Generale
Chanson italienne – In General – Elio e le Storie Tese – 2011

Ah, Lucien l'âne mon ami,voici une chanson assez désopilante, qui traite un sujet des plus brûlants... et même plusieurs comme tu le verras... Une chanson drôle que celle-ci, mais, à bien y regarder, elle cache sous ses pepepeppe et ses ho, ho, ho... une interprétation du monde qui ne te déplaira pas... Mais à propos, sais-tu ce que sont ces fameux bersagliers dont parle le tout aussi fameux Garibaldi, connu sous mille noms – dont le Héros des deux Mondes, Garibaldi, ce libérateur de cœur et finalement mal embarqué dans une série d'actions tout aussi libératroces qui ont très mal tourné. L'enfer est pavé des meilleures intentions et ce n'est pas le seul cas dans l'Histoire... Beaucoup de libérateurs se sont révélés à l'usage des oppresseurs finaux.

Oh oui, mon ami Marco Valdo M.I., j'ai bien connu Garibaldi, l'homme à la chemise... (Continues)
EN GÉNÉRAL
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/3/18 - 11:51
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Atom and Evil

Atom and Evil
[1946]
Songwriters: Hy Zaret and Lou Singer

This gospel song worries about the potential misuse of atomic power by an undefined 'Evil.' While The Golden Gate Quartet was no doubt referring to a global, metaphoric 'Evil,' one without geographic borders, the U.S. government was busily anticipating the inevitable goal of the nation it believed to be the true evil, the USSR. And on that day when the Russians tested their first bomb (August 29, 1949), 'evil' would be defined for us by politicians…repeatedly.

The Golden Gate Quartet was formed in 1934 in Norfolk, Virginia and is best remembered for popularizing the 'jubilee' style of black gospel. The original line-up for The Gates, as they came to be known, was William Langford (first tenor), Henry Owens (second tenor), Willie Johnson (baritone) and Orlandus Wilson (bass). The Gates first found success on the radio, especially on WBT in Charlotte,... (Continues)
Now, brothers and sisters, I'm troubled to say
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/3/18 - 09:10
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Le radici e le ali

Le radici e le ali
ROOTS AND WINGS
(Continues)
2011/3/17 - 23:31
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Orfani e vedove

Orfani e vedove
Ma il testo gliel'ha scritto Giuliano Ferrara? "è per me un dovere amare il popolo ebraico, lo stato di Israele". Un dovere?? Il Ferretti si è veramente fumato il cervello
Lorenzo 2011/3/17 - 19:30
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I nuovi mille

I nuovi mille
di Lucariello, Giuliano Sangiorgi e Vittorio Cosma
Lucariello e Gerardina Trovato
Per dare riscatto al mio paese
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/3/17 - 18:37




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