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Before 2011-3-27

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Ποιος τη ζωή μου

Ποιος τη ζωή μου
Poios ti zoí mou

Στίχοι: Μάνος Ελευθερίου
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη
Τα τραγούδια του αγώνα - LP 1971 & CD 1996

Testo di Manos Eleftherìou
(originale in politonico)
Musica di Mikis Theodorakis
Prima interpretazione di Maria Farandouri, Londra 1971
da "Ta tragoudia tou agona" / Le canzoni della lotta - LP 1974 - CD 1996

Si veda la pagina su Τα τραγούδια του αγώνα



Ora, sempre che i visitors e gli admin (una volta si diceva il colto pubblico e l'inclita guarnigione) non siano stanchi del vecchio Mikis (ma quanto ce ne sarebbe ancora di suo, per un sito come questo), vorrei piano piano colmare una parziale lacuna, che ancora esiste, relativa a un LP che ebbe per la Grecia un peso, se così si può dire, storico. Si tratta di una silloge di quanto il compositore aveva creato durante i confini di Vrahati e Zatouna e nell'ultima prigionia a Skala Oropoù... (Continues)
Ποιος τη ζωή μου, ποιος την κυνηγά
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/3/26 - 19:19
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L'acqua

L'acqua
2011

Questa volta la band ha voluto mettere in risalto una questione cruciale e quanto mai attuale: l’acqua pubblica.
Ultimamente infatti si assiste ad un autentico arrembaggio ai beni pubblici da parte di speculatori privati, multinazionali e spesso politici “interessati” quando non addirittura collusi o corrotti.

L’ accesso all’acqua è un diritto universale e non si può vendere!
Attraverso liriche impegnate e decise il gruppo esorta a mantenersi vigili ed attivarsi per la difesa dell’ acqua ma anche di ogni altro bene pubblico perché il mercato senza freni non ha coscienza e divora tutto.

A cantare è Giuliobass, bassista e una delle voci della crew, mentre l’ arrangiamento è curato per intero dalla nuova formazione finalmente al lavoro in studio.
Oltre alla versione integrale del brano, nel cd c’è anche la più breve radio edit e non poteva mancare la versione strumentale...

Le Radici nel Cemento sostengono la raccolta di firme per i 3 referendum per l’ acqua pubblica, more info su: acqua bene comune

2013
7
L’acqua, è il sangue della terra
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/3/26 - 18:52
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La Biblioteca Nazionale di Sarajevo

La Biblioteca Nazionale di Sarajevo
Ho voluto unire la Storia di un eroe sconosciuto di nome Abi, un umile disertore arrivato in Italia per sfuggire alla guerra -"avrei dovuto sparare sui miei vicini, se fossi rimasto là"- con la storia di quella sciagurata città attraverso il suo simbolo più eloquente La Biblioteca Nazionale. Quella biblioteca era il simbolo della convivenza di "etnie" diverse. Scrive Rosario La Rossa nel suo libro "Mostri":

"4 aerei serbi che sganciarono decine di bombe su Vijecnica, la Biblioteca Nazionale di Sarajevo. 4 aerei e 4 secondi per cancellare 400 anni di storia. Cadevano precise le bombe sull’edificio ricco di libri. Non era un errore, non era un errore. La biblioteca era il bersaglio dei serbi. Perché bombardare un biblioteca, perché sprecare bombe, tempo e uomini per distruggere qualcosa che non spara. Questo si chiese Ludovic Boban, quando in piazza insieme a decine di giovani con secchi di... (Continues)
La Biblioteca Nazionale di Sarajevo
(Continues)
Contributed by Marco Milozzi 2011/3/26 - 18:24
Song Itineraries: Balkan Wars of the 90's
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Le dimanche à Tchernobyl

Le dimanche à Tchernobyl
[2002]
Album : L'Imprudence
Le dimanche à Tchernobyl
(Continues)
Contributed by adriana 2011/3/26 - 11:47
Song Itineraries: No Nukes

La Benedicta

La Benedicta
La storia di un eccidio nazifascista compiuto nella provincia di Alessandria durante la guerra di Liberazione.



Il 7 aprile 1944 ingenti forze nazifasciste circondarono la Benedicta e le altre cascine dove erano dislocati i partigiani e colpirono duramente i giovani, spesso impossibilitati a difendersi per la mancanza di un adeguato armamento e di esperienza militare. Il rastrellamento proseguì per tutto il giorno e nella notte successiva. Molti partigiani, sfruttando la conoscenza del territorio, riuscirono a filtrare tra le maglie del rastrellamento, ma per centinaia di loro compagni non ci fu scampo.
In diverse fasi i nazifascisti fucilarono 147 partigiani, altri caddero in combattimento; altri partigiani, fatti prigionieri, furono poi fucilati, il 19 maggio, al Passo del Turchino.

Altri 400 partigiani furono catturati e avviati alla deportazione (quasi tutti a Mauthausen), ma 200... (Continues)
Duminica ch'andava a fè 'na gita
(Continues)
Contributed by Piero Milanese 2011/3/25 - 23:31

Mareng

Mareng
E' la storia della battaglia di Marengo vista dalla parte dei contadini locali. E' scritta in dialetto alessandrino come "La balada 'd Pipu Majen" da voi pubblicata.
Ombri lónghi smarvaji d' istà luntòn-ni
(Continues)
Contributed by Piero Milanese 2011/3/25 - 23:24
Song Itineraries: Napoleon's Wars
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Κάποτε θα 'ρθουν

Κάποτε θα 'ρθουν
Kápote tha'rthoun

Στίχοι: Λευτέρης Παπαδόπουλος
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Παύλος Σιδηρόπουλος
CD: "Ο ασυμβίβαστος" - 1979
Άλλες ερμηνείες: Γιάννης Κότσιρας, Πυξ Λαξ

Testo di Lefteris Papadopoulos
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione di Pavlos Sidiropoulos
CD: "Ο ασυμβίβαστος" - 1979
Altre interpretazioni: Yannis Kotsiras, Pix Lax (A calci e pugni)


Come scrive lo stesso Mikis Theodorakis, questa bellissima canzone si collega a quella che neppure un anno dopo gli accadde di comporre per il film su Nikos Beloyannis, "L'uomo con il garofano", da poco in AWS.

Anche questa andò a far parte della colonna di un film, "Ο ασυμβίβαστος" (il cui significato è, press'a poco: colui che non si piega ai compromessi) diretto da Andreas Thomopoulos. I due film sono molto diversi. Quello di Thomopoulos - che non mi è mai capitato di vedere - racconta di un giovane destinato... (Continues)
Κάποτε θα 'ρθουν να σου πουν
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/3/25 - 23:15
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20 luglio

20 luglio
Testo e Musica MALAVIDA
Voce Alessio (ATARASSIA GROP)
Organo Fabio Verdini (Gang)
Facce conosciute di una brutta storia
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/3/25 - 18:59
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Ο Μπελογιάννης

Ο Μπελογιάννης
O Belogiannis

Στίχοι: Γιάννης Θεοδωράκης
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Μαργαρίτα Ζορμπαλά
Άλλες ερμηνείες: Γιώργος Νταλάρας
CD: Γιώργος Νταλάρας: Αφιέρωμα στον Μίκη Θεοδωράκη - 1995

Testo di Yannis Theodorakis
(Originale politonico trascritto in monotonico)
Musica di Mikis Theodorakis
Prima incisione di Margarita Zorbalà -1980
Altri interpreti: Yorgos Dalaras
CD: Afiéroma ston Miki Theodoraki/Omaggio a Mikis Theodorakis - 1995


«Πρέπει να ζήσεις. Για το παιδί, για την εκδίκηση», ήταν τα τελευταία λόγια του Νίκου Μπελογιάννη προς την αγαπημένη του Ελλη Παππά στις φυλακές Καλλιθέας.
"Occorre che tu viva. Per il bambino, per vendicarmi", furono le ultime parole di Nikos Beloyannis alla sua amata Ellis Papàs nelle prigioni di Kallithea (Atene). Il "pedì", il figlio che porta il nome di suo padre e che ha confermato quelle ultime parole con le carte della madre, ha... (Continues)
Ο Μπελογιάννης βροχή μέσα στους κάμπους
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/3/25 - 15:33
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Crossbone Skully

Crossbone Skully
[1930s]
Sulla melodia della popolare “Cumberland Gap”
Testo trovato su Mudcat Café
Dal volume “Hard Hitting Songs for Hard-Hit People”, realizzato da Alan Lomax, Woody Guthrie e Pete Seeger tra il 1940 ed il 1967, anno della sua definitiva pubblicazione.

Probabilmente “Crossbone Skully” (quello dal teschio con le ossa incrociate) è il soprannome del disperato protagonista della canzone, sarà stato un tatuaggio o sarà stato che era ridotto tutto pelle ed ossa dalla fame…
La canzone è stata interpretata anche da Peggy Seeger con il titolo "Peacock Street".
As I went walking down Peacock Street,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/25 - 13:52
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Dreadful Memories

Dreadful Memories
[1935]
Dall’album “The Songs and Stories of Aunt Molly Jackson”, Folkways Records, 1961.

La canzone racconta di quando nel 1931 nella "Bloody Harlan County" - contea del Kentucky dove la lotta tra lavoratori e compagnie minerarie è stata violentissima per quasi tutto il 20° secolo – i minatori che avevano scioperato rifiutandosi di estrarre il carbone per 33 centesimi alla tonnellata venivano “blacklisted”, cioè gli si impediva di lavorare anche se tornavano ai pozzi. Questo atteggiamento delle compagnie ridusse alla fame molte famiglie, che non avevano più di che scaldarsi e di che mangiare. Aunt Molly Jackson, che all’epoca era infermiera, vide morire fra le sue braccia decine di bambini - biondi bambini americani - uccisi dalla denutrizione.
Dreadful memories! How they linger,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/25 - 10:46
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I Am a Union Woman

I Am a Union Woman
[1919?]
La canzone che apre l’album “The Songs and Stories of Aunt Molly Jackson”, Folkways Records, 1961.

“This is perhaps Aunt Molly‘s most famous song. The tune, originally that of a Baptist hymn which Aunt Molly in her most introspective moments could be persuaded to sing, is known to many as that used for a later miners composition, "Which Side Are You On?". Aunt Molly's song has an immediacy that the other song lacks. She said, When I was organizing the miners around Bell and Harlan counties in 19 and 31 I sang this song. I used it in my organizational work; I always sang this song before giving my speech. "
N. M. U. is the National Miners Union.”
(Introduzione alla canzone dal libretto del disco.)
I am a union woman
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/25 - 10:09
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Miguel Enríquez

Miguel Enríquez
[1974]
Dall’album collettivo con Patricio Manns ed il gruppo Karaxú intitolato “Chile: Songs for the Resistance”, pubblicato negli USA dalla Paredon/Folkways Records nel 1975.

Canzone dedicata a Miguel Enríquez (Cile, 1944-1974), tra i fondatori del Movimiento de Izquierda Revolucionaria (MIR) e segretario dell’organizzazione dal 1967 all’anno della sua morte, quando il 5 ottobre del 1974 fu ucciso in uno scontro a fuoco con agenti della DINA, la polizia segreta del fascista Pinochet.
Miguel Enríquez, tu nombre
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/25 - 08:59
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Ya no somos nosotros

Ya no somos nosotros
[1965]
Testo trovato su Cancioneros.com

Nell’album “Los Parra de Chile” (1966), nell’esecuzione di Isabel e Ángel Parra.

Poi nell’album dello stesso Manns intitolato “El sueño americano” (1967) e in altri suoi dischi successivi.
Aquí donde usted nos ve
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/25 - 08:19

Le Vieil Adam et la Grenouille verte

Le Vieil Adam et la Grenouille verte
Le Vieil Adam et la Grenouille verte

Canzone française – Le Vieil Adam et la Grenouille verte – 1929 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 28

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Voici, Lucien l'âne mon ami, une canzone nantie d'un titre digne du bon la Fontaine ou d'Ésope ou carrément, tu sais que ce n'est pas dans mes habitudes, mais quand même, carrément biblique. Comme tiré de l'Ancien Testament. Elle s'intitule : Le Vieil Adam et la Grenouille verte.

Oui, c'est assez amusant comme titre..., dit Lucien l'âne en brayant. Mais comme disait le rédac'chef, de quoi s'agit-il ? Quoique la couleur verte de ta grenouille, pour si naturelle qu'elle soit chez la rainette, me fasse penser... (Continues)
Au commencement était le vieil Adam
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/3/24 - 22:06
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C'est pour ton bien

C'est pour ton bien
[2011]
Album : J'y croyais pas
Salut gamin, salut gamine
(Continues)
Contributed by adriana 2011/3/24 - 17:48
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Étranges abysses

Étranges abysses
[2011]
Album : J'y croyais pas
Chaque fois qu'éjacule le fascisme ordinaire
(Continues)
Contributed by adriana 2011/3/24 - 17:42
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Entula

Entula
[1998]
Dall’ album “Liberos, rispettatos, uguales”
Arziati entu e surva cummente mai ha'survatu
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/24 - 17:12
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Tempus pertu

Tempus pertu
[1990]
Album “Chin Sas Armas o Chin Sas Rosas”
Zai mi dispiaghet
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/24 - 17:11
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Amerikanos, a balla ki bos bokene

Amerikanos, a balla ki bos bokene
[1990]
Album “Chin Sas Armas o Chin Sas Rosas”

Una canzone contro le basi militari USA in Sardegna dal significato piuttosto esplicito e chiaro, anche senza traduzione italiana.
No bos suporto, no bos suporto,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/24 - 17:10
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Celentano

Celentano

Scritta per lo spettacolo Il lavoro rende liberi di Daniele Biacchessi:

"Questa storia ha un titolo, “la tuta di Celentano” e un protagonista, Ubaldo Urso.
E’ una piccola grande storia italiana, una vicenda esemplare di emigrazione da sud al nord.
Ubaldo Urso nasce a Casoria.
Inizia a lavorare fin da ragazzino.
Conduce una vita dura, grama come minatore a San Cataldo, paese di mafia.
Poi affronta il lungo viaggio verso Milano, una città che negli anni Sessanta accoglie i frutti del sottoproletariato meridionale.
Così, privo di coscienza sindacale e di spirito di classe, Ubaldo viene assunto all'Innocenti e fa il crumiro.
I suoi colleghi operai lo chiamano Celentano, proprio come il cantante.
Ubaldo e' un tipo gioviale, allegro, un pazzariello che lavora e canta canzoni di Celentano.
Suona la chitarra, utilizza gli stessi stratagemmi e balla come il supermolleggiato.
La Innocenti,... (Continues)
Non canto per me, ma canto per noi, gli operai
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/3/24 - 13:51
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Deo no isco, sos carabineris

Deo no isco, sos carabineris
[1892?]

Canzone il cui testo è un estratto di una delle poesie di Peppino Mereu indirizzate al suo amico Nanni Sulis.
Nell’album “Su lamentu de su pastore” del 1975, il disco più celebre dei tenores orgolesi raccolti intorno alla figura di Niccolò Giuseppe Rubanu

I Kenze Neke la reinterpretarono più tardi proponendola sia nell’ep “Gherramus tott'impare” del 1995 (con gli Askra) sia nel successivo album “Liberos, rispettatos, uguales” del 1998.

Jago Siotto (1876-1958), il nome citato nella terz’ultima strofa, è stato un avvocato e militante socialista sardo.
Deo no isco, sos carabineris
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/24 - 13:43
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Thyssen Krupp, in memory of

Più che una canzone un urlo di dolore

6 dicembre 2007: il rogo della Thyssen Krupp di Torino.
Ecco le canzoni che ne parlano:
Siamo gli operai Fabrizio Varchetta,
7 Casa del Vento,
Quelli della Thyssen Krupp Andrea Sigona,
Thyssen Krupp, in memory of Francesco Chiummento,
Tra il 5 e il 6 dicembre a Torino [Thyssen] Coro Le Cence Allegre,
Miraggio d'inverno Andrea Polini
Ci sono momenti nella vita in cui tutto sembra inutile
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/3/24 - 12:56
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Quelli della Thyssen Krupp

Quelli della Thyssen Krupp
6 dicembre 2007: il rogo della Thyssen Krupp di Torino.
Ecco le canzoni che ne parlano:
Siamo gli operai Fabrizio Varchetta,
7 Casa del Vento,
Quelli della Thyssen Krupp Andrea Sigona,
Thyssen Krupp, in memory of Francesco Chiummento,
Tra il 5 e il 6 dicembre a Torino [Thyssen] Coro Le Cence Allegre,
Miraggio d'inverno Andrea Polini
Non basta un'altra vita
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/3/24 - 12:32
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Take Aim at Climate Change

Viviamo sulla terra un piccolo pianeta
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/3/24 - 11:41
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Pink Floyd: Wish You Were Here

Pink Floyd: Wish You Were Here
(Pink Floyd - 1975)
(Roger Waters/David Gilmour)

Perché Wish You Were Here tra le CCG? Anche se potrebbe sembrare una splendida canzone d'amore (chi non l'ha mai dedicata ad una qualche fidanzata?) in realtà è la canzone (così come tutto il disco) dedicata dai Pink Floyd a Syd Barrett fondatore del gruppo, che aveva lasciato la band ed era finito in manicomio. Secondo me starebbe bene nel percorso sulla pazzia.
So, so you think you can tell
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/3/24 - 11:13
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Unu poeta

Unu poeta
[2007]
Interpretata anche dagli Askra
Canzone inedita scritta in morte di Peppino Marotto, orgoglioso orgolese, poeta, comunista, sindacalista, apprezzata “sa boghe” del canto a tenore, assassinato vigliaccamente nella sua Orgosolo il 29 dicembre del 2007.
Movente ed autore di questo efferato omicidio (sei colpi alla schiena, in pieno giorno) rimangono ad oggi sconosciuti.



“Peppino Marotto, poeta.
Quando muore un poeta, una porzione di sapere muore con lui.
E' una regola che vale senza limiti geografici o temporali, è una norma che và da sé.
In Sardegna questa regola ha però un valore doppio, vuoi per la mancanza di eroi, se non occasionali, che popolano la nostra storia antica e recente, vuoi per l'assoluta e secolare contrapposizione che ci ha visto disprezzare ciò che proviene dal nostro seno materno.
Come spiegare quindi, se non come l'inspiegabile, l'uccisione con dei colpi... (Continues)
Est grae su kelu
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/24 - 11:03

Mutettu pro Gramsci

Mutettu pro Gramsci
[1972]
Dall’ep “Sa bandiera ruja - Nuove canzoni di Orgosolo”, I Dischi del Sole.
Testo trovato su Il Deposito

Un’altra canzone del grande Peppino Marotto, assassinato nel 2007, dedicata al suo grande conterraneo Antonio Gramsci, assassinato nel 1937.
Sardigna - afflitta mama generosa
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/24 - 10:23
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Quadernos iscrittos

Quadernos iscrittos
[1969]
Dal disco collettivo “Italy: Avanti Popolo! (Forward People!)” pubblicato nel 1974 dalla prestigiosa Paredon/Folkways Records.
Nel libretto accluso, anche la traduzione in inglese.

Canzone in “mutettos” barbaricini in memoria di Antonio Gramsci, ucciso dai fascisti nel 1937, scritta da un suo conterraneo, l’orgoglioso orgolese Peppino Marotto, poeta, cantante e sindacalista, ucciso 70 anni dopo, nel 2007, in pieno centro della sua Orgosolo, in pieno giorno, con sei colpi di pistola.
Movente (la militanza politica? Un tentato omicidio risalente agli anni 50 di cui Marotto fu protagonista?) ed assassino rimangono ad oggi sconosciuti.
Peppino Marotto aveva 82 anni.
Quadernos iscrittos
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/24 - 10:05
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Gli ingranaggi

Gli ingranaggi
[1974]
Una canzone inclusa nell’album “Nina” del 1977, ma pubblicata per la prima volta nel disco collettivo “Italy: Avanti Popolo! (Forward People!)” pubblicato dalla prestigiosa Paredon/Folkways Records. Nel libretto accluso, anche la traduzione in inglese.
Mama, mia cara mama,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/24 - 09:16

We Came to Sunny Spain

Anonymous
We Came to Sunny Spain
[1936]
Inno del “British Batallion” in cui erano inquadrati i volontari antifascisti inglesi.
Testo trovato su Mudcat Café
We came to sunny Spain,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/23 - 15:35

The Battlefields of Spain

Anonymous
The Battlefields of Spain
[1936]

Uno degli inni della “Connolly Column”, brigada irlandese che combattè nella guerra di Spagna.
Su di una melodia tradizionale comune a diverse canzoni popolari irlandesi come “O'Donnell Abu”, "Roddy McCorley" o "Sean South".
Testo trovato su Mudcat Café

La “Connolly Column” era ovviamente intitolata al leader socialista irlandese James Connolly, fucilato dagli inglesi durante l’Easter Rising del 1916.
Oh, workers dear, did you hear our comrades' call to arms?
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/23 - 14:57
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Al tocar diana

Al tocar diana
[Tra il 1937 ed il 1939]
Canzone composta da anonimi prigionieri cubani reclusi nel monastero di San Pedro de Cardeña a Castrillo del Val, provincia di Burgos, utilizzato da Franco come campo di concentramento per combattenti repubblicani catturati.
La musica è quella di “Tomo y obligo” (1931), famoso tango di Carlos Gardel.
Dall’album “Al tocar diana/At the Break of Dawn: Songs from a Franco Prison”, Folkways Records 1982, con l’introduzione di Carl Geiser (1910-2009), altro americano volontario anti-fascista nella guerra di Spagna.
Testo trovato sul libretto dell’album e anche su questa pagina dedicata ai prigionieri repubblicani del fronte nord.



“Tocar diana” significa “suonare la sveglia” in gergo militare.
Canzone dove si racconta delle difficili condizioni di prigionia nel campo di concentramento franchista di San Pedro de Cardeña, un vecchio monastero abbandonato negli anni... (Continues)
Al tocar diana, por la mañana, lo dice la gente todos a formar.
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/23 - 14:20
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Lontana è Milano

Lontana è Milano
dal secondo album di Venditti (il primo da solista) "L'Orso Bruno"
Lontana è Milano dalla mia terra
(Continues)
Contributed by Luca 'The River' 2011/3/22 - 22:17
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Ballata per un eroe

Ballata per un eroe
Tanti anni fa la canzone "Senza frontiere" è stata il filo conduttore di un campeggio al quale ho partecipato e da tempo la cerco per insegnarla ai miei bambini. Non riesco a trovarla da nessuna parte. Ho pensato anche di scrivere a Gipo Farassino per chiedergli come fare. Chi ha la sua e-mail?
Emanuela 2011/3/22 - 18:37
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Ciamel amuur

Ciamel amuur
Chanson italienne en laghée - Ciàmel amuur - Davide Van De Sfroos – 2011
d'après la version italienne de Bielle

C'est vrai qu'elle est belle cette chanson d'amour et cette femme seule dans sa grange... qui monologue pour un fantôme lointain, lointain... on dirait une parente de Clara, qui ne pouvait, ni ne savait dire autre chose que Hou ! Hou ! Clara dont les hommes du village profitaient aussi à cause de son insigne faiblesse et de son manque absolu d'amour...
DIS-LE AMOUR !
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/3/21 - 23:10
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Sognando

Sognando
solo chi ha vissuto vicino a chi è stato colpito da questa disgrazia capisce fino in fondo quanto siano vere le parole di questa canzone. mi piacerebbe sapere se Don Backy ha scritto questa canzone avendo provato sulla sua pelle certe sensazioni o se è stata solo la sua sensibilità da grande artista a fare questa meravigliosa canzone.
luciano 2011/3/21 - 22:56
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Questa di Marinella

Questa di Marinella
En effet, il y avait une erreur de traduction... Je remercie bien ceux qui ont pris la peine de me le faire remarquer. Mes excuses, donc. Compte tenu des remarques, je propose cette nouvelle version... Cela dit, je préfère parler d'exposition que d'exhibition - qui n'a pas le même sens en français qu'en anglais...
Marco Valdo M.I. 2011/3/21 - 21:23
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Ciamel amuur

Ciamel amuur
CHIAMALO AMORE
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/3/21 - 19:29
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Banditi nella sala

Banditi nella sala
[2011]
Album : Profondo rosso



Don Andrea Gallo (Campo Ligure, 18 luglio 1928 – Genova, 22 maggio 2013)


Andrea Gallo nasce a Genova il 18 Luglio 1928. Fin da piccolo fu attratto dalla spiritualità dei salesiani di Giovanni Bosco tanto che nel 1948 entrò nel loro noviziato di Varazze, proseguendo poi a Roma gli studi liceali e filosofici. Fin dall’adolescenza, fece sua la dedizione di don Bosco di vivere a tempo pieno con gli ultimi, i poveri , gli emarginati.

Nel 1953 chiede di partire per le missioni e viene mandato in Brasile a San Paulo dove compie studi teologici. Il clima per lui insopportabile della dittatura che vigeva in Brasile, lo costringe a ritornare l’anno dopo in Italia, ad Ivrea, dove prosegue gli studi e viene ordinato sacerdote il 1 luglio 1959. Un anno dopo viene nominato cappellano alla nave scuola della Garaventa, noto riformatorio per minori in cui introdusse una... (Continues)
Nel buio nero accendo un cero, un pensiero al guerrigliero
(Continues)
Contributed by adriana 2011/3/21 - 18:12
Song Itineraries: Gaetano Bresci

Les Trois Frères de Barmbek

Les Trois Frères de Barmbek
Les Trois Frères de Barmbek

Complainte pour les enfants frivoles

Canzone française – Les Trois Frères de Barmbek – 1928 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 27

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.Cette fois, c'est une complainte... La complainte, comme tu le sais, Lucien l'âne mon ami, est une forme de lamentation et dans ce cas, c'en est bien une... C'est la plainte triste d'une mère qui raconte à ses petits-enfants, l'histoire de sa jeunesse au temps où ses propres fils étaient encore en vie jusqu'au temps de leurs morts. Elle commence, cette histoire tragique, par la mort de leur père... Un accident de travail... une palette d'oranges qui tombe sur le dos de ce que chez nous... (Continues)
Écoutez, ô enfants, la complainte de mes plus beaux jours
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/3/21 - 17:29
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Amazin' Man

Amazin' Man
[1975]
Album “The Collected Broadcasts of Idi Amin”
Scritta da Alan Coren, scrittore umorista e satirico, autore di diversi popolari programmi della BBC.
Testo trovato su Mudcat Café
Il pezzo fa parte anche del repertorio di Dr. Demento.

Visto che siamo in un periodo in cui tante dittature africane apparentemente inossidabili sembrano invece essere in rapido dissolvimento, vorrei qui proporvi una divertente canzone satirica, con annesse scenette in stile Monty Python, dedicata a colui che forse può essere considerato “the most amazin’ african dictator of the 20th century”…
Ve lo ricordate Idi Amin Dada?

Beh, ieri sera mi sono visto il grande Denzel Washington che lo interpreta magistralmente in “L’ultimo re di Scozia”, film del 2006 diretto da Kevin Macdonald, e stamattina, dopo qualche ricerca, mi sono imbattuto in questa stupenda canzone sul grosso dittatore psicopatico dell’Uganda... (Continues)
[Suoni di prova d’orchestra]
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/21 - 10:12
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Sono nata il ventuno a primavera

Sono nata il ventuno a primavera
Auguri, piccola ape furibonda!
adriana 2011/3/21 - 08:57
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Bella Ciao

Anonymous
Bella Ciao
- A CUBA lo spettacolo "BELLA CIAO : 150 anni di canti sociali in 150 anni di storia italiana", del gruppo bolognese "LAMENSEMBLE" diretto da TORE PANU, sarà all'Avana nel novembre 2011. (Il gruppo suddetto è composto da SEI PERSONE : cioè tre compagne e tre compagni). CHI VUOLE CONTATTARE IL GRUPPO MUSICALE SUDDETTO PER FARE SPETTACOLI ESTIVI (PRO-CIRCOLI-PRO-CUBA) deve mettersi in contatto con TORE PANU: torepanu@tiscali.it
gianfranco ginestri --- ex del "canzoniere delle lame" di bologna --- 2011/3/20 - 23:50
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Canzone della marcia della pace

Canzone della marcia della pace
- Al posto delle parole BERLINO e LA NATO mettete OBAMA .
gianfranco ginestri --- ex del "canzoniere delle lame" di bologna --- 2011/3/20 - 22:39
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Children of the Nuclear Age

Children of the Nuclear Age
[2005]
Lyrics & Music by James Jackson Holmes
Album: James 1

Most of the world's energy comes from Oil. Nuclear power promised so much, but has failed to deliver a viable alternative. This song is set after the final Oil Crisis. Once the world's oil production declines, that's it. We'll either have got our act together and found a sustainable alternative, or we'll be back in the Stone Age..
The Children of the Nuclear Age
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/3/20 - 21:42
Song Itineraries: No Nukes
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Welcome! (Cold Fusion)

Welcome! (Cold Fusion)
[2008]
Lyrics & Music by Tim Fatchen
Album: Cassandra!

Narrator welcomes the audience to the show and sets the scene for the search for Cold Fusion and its later consequences..:
Welcome
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/3/20 - 21:36
Song Itineraries: No Nukes
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People Have The Power

People Have The Power
la traduzione ha un errore!!
"and the armies ceased advancing
because the people had their ear"
vuol dire
gli eserciti (armies - braccia è arms) smisero di avanzare
perchè la gente fu ascoltata (non perchè la gente ha le orecchie!!)
(Anna)

Giustissimo! Grazie. [CCG/AWS Staff]
2011/3/20 - 19:58




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