La colombe argentée
Le 11 octobre départ de Palos, au sud de l'Espagne
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/3/2 - 22:16
Salvatore Adamo: Prague...ou Ailleurs à l'ombre des drapeaux
Per capire se rientri o meno tra le C.C.G. bisognerebbe conoscere l'epoca in cui Salvatore Adamo l'ha scritta.
Questo può saperlo solo il sig. Davide Costa che è un profondo conoscitore ed estimatore (in questo caso come me) del grande Salvatore.
Questo può saperlo solo il sig. Davide Costa che è un profondo conoscitore ed estimatore (in questo caso come me) del grande Salvatore.
PRAGA ... O ALTROVE ALL'OMBRA DELLE BANDIERE.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Piergiorgio Tanzi 2011/3/2 - 22:08
Non siete Stato voi
da il sogno eretico 2011
Non siete Stato voi che parlate di libertà come si parla di una notte brava dentro i lupanari.
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/3/2 - 18:48
Cose che non capisco
Da Il mio sogno eretico 2011
Benvenuti ad una nuova puntata di "Chi
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/3/2 - 17:37
La ghigliottina
Da Il sogno eretico (2011)
Caro Danton, mon ami Danton,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/3/2 - 17:27
Sono il tuo sogno eretico
Da Il Sogno Eretico (2011)
(Giovanna D'Arco)
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/3/2 - 17:25
Muerte de Antonio Machado
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez (la seconda parte del brano - tra virgolette - è di un anonimo autore spagnolo)
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Español
Italiano
«El exilio español que siguió a la derrota republicana y democrática de 1939 constituye una aventura humana única en la historia contemporánea mundial. Esos cientos de miles de hombres y mujeres que se vieron obligados a abandonar su patria camino de otros países de los que, en muchos casos, ni siquiera habían oído hablar, protagonizaron un drama del que el paso de la frontera es tan solo el primer acto. Después vendría, como en círculo fatal, el internamiento en los campos de refugiados, la resistencia contra el fascismo, los campo de exterminio nazis, y, todavía, el regreso a una tierra dominada por la... (Continues)
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez (la seconda parte del brano - tra virgolette - è di un anonimo autore spagnolo)
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Español
Italiano
«El exilio español que siguió a la derrota republicana y democrática de 1939 constituye una aventura humana única en la historia contemporánea mundial. Esos cientos de miles de hombres y mujeres que se vieron obligados a abandonar su patria camino de otros países de los que, en muchos casos, ni siquiera habían oído hablar, protagonizaron un drama del que el paso de la frontera es tan solo el primer acto. Después vendría, como en círculo fatal, el internamiento en los campos de refugiados, la resistencia contra el fascismo, los campo de exterminio nazis, y, todavía, el regreso a una tierra dominada por la... (Continues)
Con el polvo cansado
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/2 - 10:23
Song Itineraries:
Exiles and exilees, The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
A Man's Home Is His Castle
Linda works at the diner pourin' coffee slingin' hash
(Continues)
(Continues)
Contributed by Anonymous 2011/3/2 - 05:45
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
11 Months and 29 Days
Busted in Austin, walkin' around in a daze
(Continues)
(Continues)
Contributed by Anonymous 2011/3/2 - 03:15
Viva l'Italia
Benigni e «Fratelli d'Italia», dubbi su una lezione di storia
di Alberto Mario Banti - Il Manifesto
Roberto Benigni a Sanremo: ma certo, quello che voleva bene a Berlinguer! Quello che - con gentile soavità - insieme a Troisi scherzava su Fratelli d'Italia ... Che trasformazione! Sorprendente! Eh sì, giacché giovedì 17 febbraio «sul palco dell'Ariston», come si dice in queste circostanze, non ha fatto solo l'esegesi dell'Inno di Mameli. Ha fatto di più. Ha fatto un'apologia appassionata dei valori politici e morali proposti dall'Inno. E - come ha detto qualcuno - ci ha anche impartito una lezione di storia. Una «memorabile» lezione di storia, se volessimo usare il lessico del comico.
Bene. E che cosa abbiamo imparato da questa lezione di storia? Che noi italiani e italiane del 2011 discendiamo addirittura dai Romani, i quali si sono distinti per aver posseduto un esercito bellissimo,... (Continues)
2011/3/1 - 18:35
Lontan de ti, Milàn
[novembre 1943]
Parole e musica di Mario Vezzosi e Camillo Mariani
Testo trovato qui
Canzone composta in uno dei tanti Stalag (i campi di concentramento per prigionieri di guerra), allestiti dai nazisti dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943 per rinchiudervi i militari italiani che non avevano accettato di continuare a combattere nelle fila tedesche.
“Vedi quelle sentinelle dietro i reticolati? Sono loro i prigionieri di Hitler, non noi. Noi a Hitler e Mussolini diciamo no, anche quando ci vogliono prendere per fame.”
(Sergente Cecco Baroni, internato in Germania, in Mario Rigoni Stern: “Soldati italiani dopo il settembre 1943”, FIAP, Roma 1988, pag. VI)
“Canzone composta nel novembre del 1943, nello Stalag 328 del campo di concentramento di Leopoli, in Polonia. Vi era in questo campo un gruppo abbastanza numeroso, e naturalmente unito, di milanesi, fra cui si contavano note... (Continues)
Parole e musica di Mario Vezzosi e Camillo Mariani
Testo trovato qui
Canzone composta in uno dei tanti Stalag (i campi di concentramento per prigionieri di guerra), allestiti dai nazisti dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943 per rinchiudervi i militari italiani che non avevano accettato di continuare a combattere nelle fila tedesche.
“Vedi quelle sentinelle dietro i reticolati? Sono loro i prigionieri di Hitler, non noi. Noi a Hitler e Mussolini diciamo no, anche quando ci vogliono prendere per fame.”
(Sergente Cecco Baroni, internato in Germania, in Mario Rigoni Stern: “Soldati italiani dopo il settembre 1943”, FIAP, Roma 1988, pag. VI)
“Canzone composta nel novembre del 1943, nello Stalag 328 del campo di concentramento di Leopoli, in Polonia. Vi era in questo campo un gruppo abbastanza numeroso, e naturalmente unito, di milanesi, fra cui si contavano note... (Continues)
Quand a la sera ven scur
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/3/1 - 12:19
Song Itineraries:
Extermination camps
Brigante se more
Chanson napolitaine – Brigante se more – Musicanova
De Carlo D'Angiò et Eugenio Bennato
Être sudiste en d’autres terres.
Voilà les pensées que me suscite cette remarquable chanson.
Quoi ? Tu es du Sud... ?, toi Marco Valdo M.I. mon ami. Je ne l'aurais jamais cru. Que je sois du Sud, moi, le somaro, l'âne, enfant d'Apulée de Madaure (Tunisie, actuellement), je le comprendrais, mais toi...
Quoi ? Tu es du Sud... ?, toi Lucien l'âne mon ami. Je ne l'aurais jamais cru. Comment peux-tu prétendre cela, toi qui viens, tu l'avoues à l'instant, du Nord, de l'Afrique du Nord... Tu vois, Lucien l'âne mon ami, tout est relatif pour un enfant ou un âne du Niger ou d'Angola, du Congo ou de la Tanzanie, tu es franchement du Nord. Pareillement, un Padanien (si tant est qu'il en existe...) peut sans doute se targuer d'être du Nord, mais il est franchement du Sud quand on le regarde avec mes yeux ou avec... (Continues)
De Carlo D'Angiò et Eugenio Bennato
Être sudiste en d’autres terres.
Voilà les pensées que me suscite cette remarquable chanson.
Quoi ? Tu es du Sud... ?, toi Marco Valdo M.I. mon ami. Je ne l'aurais jamais cru. Que je sois du Sud, moi, le somaro, l'âne, enfant d'Apulée de Madaure (Tunisie, actuellement), je le comprendrais, mais toi...
Quoi ? Tu es du Sud... ?, toi Lucien l'âne mon ami. Je ne l'aurais jamais cru. Comment peux-tu prétendre cela, toi qui viens, tu l'avoues à l'instant, du Nord, de l'Afrique du Nord... Tu vois, Lucien l'âne mon ami, tout est relatif pour un enfant ou un âne du Niger ou d'Angola, du Congo ou de la Tanzanie, tu es franchement du Nord. Pareillement, un Padanien (si tant est qu'il en existe...) peut sans doute se targuer d'être du Nord, mais il est franchement du Sud quand on le regarde avec mes yeux ou avec... (Continues)
BRIGAND ON MEURT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/2/28 - 21:26
Io preferisco l'Ovest
1994
Dentro il giardino
Dentro il giardino
Io preferisco l'Ovest
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/2/28 - 18:47
Song Itineraries:
Native American Genocide
My Name Is Sylvio
Nella sua nuova veste di contumace, ha dichiarato di non far più uso del telefonino, per non essere intercettato. Ha detto di essere così tornato indietro. Al pizzino.
Gian Piero Testa 2011/2/28 - 15:08
When The Ship Comes In
Addio a Suze Rotolo
Si è spenta giovedì scorso (24 febbraio) dopo una lunga malattia, Suze Rotolo, storica fidanzata e musa di Bob Dylan, la ragazza di origine italiana che accompagnò i primi passi della carriera del grande cantautore. Aveva 67 anni.
Suze Rotolo aveva solo 17 anni quando incontrò Dylan nel 1961. Scoppiò presto l'amore tra i due e lei fu l'ispiratrice di famosissime canzoni del giovane menestrello come "Don't Think Twice, It's All Right", "Boots of Spanish Leather" e "Tomorrow Is a Long Time". La foto di Suze e Bob, mano nella mano a Jones Street, New York, campeggia sulla copertina del secondo album del cantautore, "The Freehweelin' Bob Dylan" (1963), una delle immagini simbolo della musica degli anni '60 che fu scattata da Don Hunstein. Nel 1962, la coppia aveva già messo su casa in un appartamentino della West 4th Street.
Suze, che veniva da una famiglia liberal di... (Continues)
Si è spenta giovedì scorso (24 febbraio) dopo una lunga malattia, Suze Rotolo, storica fidanzata e musa di Bob Dylan, la ragazza di origine italiana che accompagnò i primi passi della carriera del grande cantautore. Aveva 67 anni.
Suze Rotolo aveva solo 17 anni quando incontrò Dylan nel 1961. Scoppiò presto l'amore tra i due e lei fu l'ispiratrice di famosissime canzoni del giovane menestrello come "Don't Think Twice, It's All Right", "Boots of Spanish Leather" e "Tomorrow Is a Long Time". La foto di Suze e Bob, mano nella mano a Jones Street, New York, campeggia sulla copertina del secondo album del cantautore, "The Freehweelin' Bob Dylan" (1963), una delle immagini simbolo della musica degli anni '60 che fu scattata da Don Hunstein. Nel 1962, la coppia aveva già messo su casa in un appartamentino della West 4th Street.
Suze, che veniva da una famiglia liberal di... (Continues)
2011/2/28 - 12:02
In The Army Now
Status Quo released this song again in 2010 and unfortunatelly now they change their lyrics to pro-war. Check it here in the Independent newspaper article: Status Quo in the army now - for charity single
If you want to check the changings they did to their lyrics, below are the original 1986 lyrics, with the revised 2010 alternatives in brackets.
If you want to check the changings they did to their lyrics, below are the original 1986 lyrics, with the revised 2010 alternatives in brackets.
IN THE ARMY NOW 2010
(Continues)
(Continues)
Contributed by Cláudia 2011/2/27 - 23:09
זאַמדן גליׅען אױף דער זון
Chanson yiddish - Zamdn Glien Oyf Der Zun – David Beyglman – 1939-44
Texte écrit probablement par A.Volman ou Volkman, mort avec sa famille à Auschwitz.
d'après la version anglaise GRAINS OF SAND GLISTEN IN THE SUN
Chanson d'un amour inexplicablement perdu, une triste chanson d'amour comme il y en a tant à chaque époque, si ce n'est qu'elle fut écrite dans le ghetto juif de Lodz peu avant de son anéantissement par les nazis.
Musicien et compositeur polonais très connu même au niveau international, David Beyglman (1887-1944), à partir de 1912, fut le directeur de l'orchestre du Zandberg Theatre de Lódz. Après l'occupation nazie et du transfert de la population juive dans le ghetto local (appelé en allemand Litzmannstadt), Beyglman ne perdit pas courage pour mettre sur pied un petit espace théâtral où durant ces terribles années , il dirigea de très nombreux concerts et présenta de nombreuses... (Continues)
Texte écrit probablement par A.Volman ou Volkman, mort avec sa famille à Auschwitz.
d'après la version anglaise GRAINS OF SAND GLISTEN IN THE SUN
Chanson d'un amour inexplicablement perdu, une triste chanson d'amour comme il y en a tant à chaque époque, si ce n'est qu'elle fut écrite dans le ghetto juif de Lodz peu avant de son anéantissement par les nazis.
Musicien et compositeur polonais très connu même au niveau international, David Beyglman (1887-1944), à partir de 1912, fut le directeur de l'orchestre du Zandberg Theatre de Lódz. Après l'occupation nazie et du transfert de la population juive dans le ghetto local (appelé en allemand Litzmannstadt), Beyglman ne perdit pas courage pour mettre sur pied un petit espace théâtral où durant ces terribles années , il dirigea de très nombreux concerts et présenta de nombreuses... (Continues)
GRAINS DE POUSSIÈRE DANS LE SOLEIL
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/2/27 - 18:57
Petrolio tu
[1975]
Album: I cavalli di Troia
La "gran forza" di uomini come Bush, Blair o .. Berluscone..
Album: I cavalli di Troia
La "gran forza" di uomini come Bush, Blair o .. Berluscone..
Petrolio tu
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/2/27 - 08:48
Guerra Santa
[1997]
Texto e Música de Gilberto Gil
Álbum: Quanta
Texto e Música de Gilberto Gil
Álbum: Quanta
Ele diz que tem, que tem como abrir o portão do céu
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/2/26 - 18:50
Vicenza (la voglio anch'io una base a)
Da "Tempi bui" (2009)
Vado a Vicenza!
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/2/26 - 17:08
Ballata del lavoro interinale
Album: Tempi Bui (2009)
rimango ancora un altro turno al massimo che cosa mi costa
(Continues)
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2011/2/26 - 17:06
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Bella Ciao
Anonymous
4c. La versione dei Modena City Ramblers in inglese per Italian Combat Folk for the Masses
4c. Modena City Ramblers' English version for Italian Combat Folk for the Masses
4c. Modena City Ramblers' English version for Italian Combat Folk for the Masses
Si tratta, come si può vedere, di una versione della "Bella ciao delle mondine".
When I wake up In the morning
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/2/26 - 16:19
Lice Cagnasso
[1974]
Album :C'è chi vòle e chi non pòle, grassie listesso
Album :C'è chi vòle e chi non pòle, grassie listesso
Povero Lice
(Continues)
(Continues)
Contributed by giancacondove 2011/2/26 - 15:41
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Celia de la Serna
Celia de la Cerna è il nome della mamma del Che. Nel testo si fa riferimento alla "poderosa", il nome con cui erano stati batezzati sia il ciclomotore degli anni dell'adolescenza che l'antiquata Norton 500 con cui, insieme all'amico Alberto Granado, compie nel 1951 il suo primo viaggio per il Sudamerica. "Fuser" (abbrevazione di Furibondo de la Serna) era il soprannome che si era scelto come giocatore di rugby militando nel SIC e nell'Altalaye.
da canzoni per il Che
da canzoni per il Che
Non scrivi più
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gianna 2011/2/26 - 14:49
Song Itineraries:
Che Guevara
Ballata per un eroe
Invio il testo della canzone richiesta tratta dall'album "C'è chi vole e chi non pole: grassie listesso"
di Gipo Farassino dedicato ai cantastorie che giravano fiere e mercati con i loro cartelloni che rappresentavano le scene delle canzoni interpretate. Ricordi.......
di Gipo Farassino dedicato ai cantastorie che giravano fiere e mercati con i loro cartelloni che rappresentavano le scene delle canzoni interpretate. Ricordi.......
giancacondove 2011/2/26 - 11:51
Il lavoro rende liberi
Spettacolo scritto da Daniele Biacchessi con musiche e canzoni di Andrea Sigona
Testo reperito in questa pagina del sito di Daniele Biacchessi
Testo reperito in questa pagina del sito di Daniele Biacchessi
Nelle tue miserie
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2011/2/26 - 11:32
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Brigante se more (As Brigands We Die) is a folk-ballad written by Eugenio Bennato and Carlo D'Angiò in 1979. It shed a different light on the history of Italian Unification and on the "Outlaw war" in Southern Italy.
150 years later, the history of this "civil war" is still unrecognised in the rhetorical celebrations.
150 years later, the history of this "civil war" is still unrecognised in the rhetorical celebrations.
Lorenzo Masetti 2011/2/26 - 01:06
Brigante se more
Il testo della "romantica ballata" originale proposta in un primo tempo per i titoli di testa dello sceneggiato.
Il testo di Carlo D'Angiò è da cantare probabilmente sulla stessa melodia di Brigante se more, seppure in maniera più dolce.
Il testo di Carlo D'Angiò è da cantare probabilmente sulla stessa melodia di Brigante se more, seppure in maniera più dolce.
Melo-granato spuntato 'a agosto
(Continues)
(Continues)
2011/2/26 - 00:44
×
Canzone française – La colombe argentée – 1924 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 23
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
La colombe argentée... Voilà un titre bien étrange. Ces Histoires d'Allemagne m'étonnent souvent. Ce titre, on dirait un rébus, on dirait un arcane.
Mais non, Lucien l'âne mon ami, tu sais bien quelle réputation (usurpée, d'ailleurs) a la colombe dans l'imaginaire des hommes. C'est l'oiseau qui symbolise la paix... Cependant, son vrai nom à notre héros du ciel est lui bien étrange, en effet : il s'appelle LZ 126. Il s'agit là d'une dénomination qui convient à un objet industriel et c'en est un, protégé par un de ces secrets codés... Mais... (Continues)