Klama (Andramu pai)
Un'intera pagina Facebook dedicata a questa canzone, dove viene riprodotta integralmente la nostra introduzione. Sembra essere stata redatta da un produttore di vini di Calimera, il quale produce il vino "Klama" evidentemente ispirato a questa canzone (di cui vengono riprodotti i primi versi nella pubblicità; beh, del resto la canzone inizia dicendo "Voglio ubriacarmi"...)Tra i firmatari della pagina c'è anche lo stesso Franco Corlianò, e cogliamo l'occasione per salutarlo!
CCG/AWS Staff 2011/12/1 - 22:43
Peppino (canzone civile per Impastato)
[2011]
Album (In)cantocivile
Testo di Carmelo Calabrò
Album (In)cantocivile
Testo di Carmelo Calabrò
Non passeranno treni stanotte
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2011/12/1 - 18:55
Il mercenario di Lucera
Salve, dal testo di una canzone,mi sono trovato dinanzi a sproloqui di ogni genere, che come al solito sono andati fuori tema...come avrebbe detto il mio professore. Allora permettetemi di dire una cosa circa a chi parla male dei mercenari..il signore in camicia rossa che era al servizio di cavour ed del piemontese e,che una volta finito il lavoro è stato esiliato; cosa era per voi? Si studia ancora come un eroe...quindi vedete sono solo punti di vista...in quanto a me sebbene ora sessantunenne sono fiero di essere stato uno di loro.(Soldato di ventura) Vi saluto scrivendo un passo dalle " Cronache" di Froissart,
Frati ( porgendo il saluto ai viandanti )Iddio ti dia la pace!
Hawkwood: Iddio si prenda le vostre elemosine!
Frati: Non intendevamo recarti offesa signore.
Hawkwood: Ecchè, quando mi sfilate innanzi pregando vorreste che Iddio mi faccia perire di fame? Non sapete che io vivo della guerra e che la pace mi manderebbe in rovina?...
Frati ( porgendo il saluto ai viandanti )Iddio ti dia la pace!
Hawkwood: Iddio si prenda le vostre elemosine!
Frati: Non intendevamo recarti offesa signore.
Hawkwood: Ecchè, quando mi sfilate innanzi pregando vorreste che Iddio mi faccia perire di fame? Non sapete che io vivo della guerra e che la pace mi manderebbe in rovina?...
Bob 2011/12/1 - 17:55
Ahora sí, ahora no
[1977]
Album “De paso”
Scritta da Luis Eduardo Aute per Ana Belèn e in seguito da lui stesso incisa nell’album “Albanta” (1978)
Testo trovato su Cancioneros.com
“Le frasi fatte e i grandi discorsi che promettono libertà sono da temere come lo specchio che nasconde sempre l’altra metà. Sono chissà quanti anni che si prendono sapientemente gioco della verità coloro che han fatto in modo che la fiducia nelle parole perdesse identità…”
Una canzone che mi ha ricordato le parole pronunciate solo l’altro giorno da un filibustiere campione di roboanti discorsi a vuoto e di mistificazione e ribaltamento della verità a suon di frasi fatte:
“Abbiamo il dovere di continuare a combattere per la nostra libertà. È il primo dei diritti dentro il quale esistono tutti gli altri. Siamo scesi in campo nel 1994 perché non volevamo che il Paese cadesse nelle mani di quei signori che erano... (Continues)
Album “De paso”
Scritta da Luis Eduardo Aute per Ana Belèn e in seguito da lui stesso incisa nell’album “Albanta” (1978)
Testo trovato su Cancioneros.com
“Le frasi fatte e i grandi discorsi che promettono libertà sono da temere come lo specchio che nasconde sempre l’altra metà. Sono chissà quanti anni che si prendono sapientemente gioco della verità coloro che han fatto in modo che la fiducia nelle parole perdesse identità…”
Una canzone che mi ha ricordato le parole pronunciate solo l’altro giorno da un filibustiere campione di roboanti discorsi a vuoto e di mistificazione e ribaltamento della verità a suon di frasi fatte:
“Abbiamo il dovere di continuare a combattere per la nostra libertà. È il primo dei diritti dentro il quale esistono tutti gli altri. Siamo scesi in campo nel 1994 perché non volevamo che il Paese cadesse nelle mani di quei signori che erano... (Continues)
Fue toda una vida
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/1 - 16:06
Julián Grimau
[1975]
Dall’album “De paso”.
Scritta da Teddy Bautista, forse proprio lo stesso Eduardo Bautista García che, dopo essere stato negli anni 60 e 70 il leader del gruppo Los Canarios ed aver interpretato Giuda nell’edizione spagnola del musical “Jesucristo Superstar”, è finito a fare il presidente della SIAE iberica e poi, di recente, diritto in galera per bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita ed altri crimini finanziari di un certo rilievo… Complimenti, una bella carriera! Grimau si rivolterà nella tomba!
Testo trovato su Cancioneros.com
Julián Grimau.
Julián Grimau García, nato a Madrid nel 1911, fu militante della Gioventù socialista unificata e poi del Partito comunista spagnolo. Partecipò alla guerra civile come soldato e come funzionario del governo e delle organizzazioni popolari e fu agente del SIM, il Servizio di Informazione Militare repubblicano incaricato... (Continues)
Dall’album “De paso”.
Scritta da Teddy Bautista, forse proprio lo stesso Eduardo Bautista García che, dopo essere stato negli anni 60 e 70 il leader del gruppo Los Canarios ed aver interpretato Giuda nell’edizione spagnola del musical “Jesucristo Superstar”, è finito a fare il presidente della SIAE iberica e poi, di recente, diritto in galera per bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita ed altri crimini finanziari di un certo rilievo… Complimenti, una bella carriera! Grimau si rivolterà nella tomba!
Testo trovato su Cancioneros.com
Julián Grimau.
Julián Grimau García, nato a Madrid nel 1911, fu militante della Gioventù socialista unificata e poi del Partito comunista spagnolo. Partecipò alla guerra civile come soldato e come funzionario del governo e delle organizzazioni popolari e fu agente del SIM, il Servizio di Informazione Militare repubblicano incaricato... (Continues)
Sembraste una semilla que fructificó
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/1 - 13:41
Yo nací en el cuarenta
Una telegrafica poesia di Jesús Munárriz Peralta, poeta spagnolo classe 1940, messa in musica da Víctor Manuel. Per Ana Belén.
Dall’album “De paso”
Testo trovato su Cancioneros.com
La “pace” di cui parla Munárriz è quella che alla Spagna fu imposta con le armi dai fascisti di Franco, che prevalsero definitivamente il 1 aprile del 1939.
E quelli come il poeta basco che nacquero subito dopo la guerra civile, quella “pace” dovettero sucarsela tutta fino al 1975 e anche oltre…
Dall’album “De paso”
Testo trovato su Cancioneros.com
La “pace” di cui parla Munárriz è quella che alla Spagna fu imposta con le armi dai fascisti di Franco, che prevalsero definitivamente il 1 aprile del 1939.
E quelli come il poeta basco che nacquero subito dopo la guerra civile, quella “pace” dovettero sucarsela tutta fino al 1975 e anche oltre…
Yo nací en el cuarenta y la paz empezó en el 39.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/1 - 12:01
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Tengo
Poesia del cubano Nicolás Guillén che dà il titolo alla raccolta del 1964.
Musica di Pablo Milanés
Dall’album “Pablo Milanés canta a Nicolás Guillén” del 1975
Interpretata anche da Ana Belén nell’album “De paso” del 1977
Testo trovato su Cancioneros.com
Musica di Pablo Milanés
Dall’album “Pablo Milanés canta a Nicolás Guillén” del 1975
Interpretata anche da Ana Belén nell’album “De paso” del 1977
Testo trovato su Cancioneros.com
Cuando me veo y toco
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/1 - 11:29
Coplas de Juan Panadero
[1948]
Poesia di Rafael Alberti dalla raccolta “Coplas de Juan Panadero. (Libro I)”, Montevideo, Pueblos Unidos, 1949.
Musica di Víctor Manuel.
Testo trovato su Cancioneros.com
Nell’album di Ana Belén “De paso”, 1977.
Canzone tratta dai versi che il grande poeta andaluso dedicò, ancora una volta, alla resistenza antifranchista.
Purtroppo non so chi siano tutte le persone citate nel brano, ma Gómez Gayoso e Agustín Zoroa sono sicuramente stati due militanti comunisti e partigiani antifranchisti catturati e giustiziati (assassinati) alla garrota nel 1948.
Poesia di Rafael Alberti dalla raccolta “Coplas de Juan Panadero. (Libro I)”, Montevideo, Pueblos Unidos, 1949.
Musica di Víctor Manuel.
Testo trovato su Cancioneros.com
Nell’album di Ana Belén “De paso”, 1977.
Canzone tratta dai versi che il grande poeta andaluso dedicò, ancora una volta, alla resistenza antifranchista.
Purtroppo non so chi siano tutte le persone citate nel brano, ma Gómez Gayoso e Agustín Zoroa sono sicuramente stati due militanti comunisti e partigiani antifranchisti catturati e giustiziati (assassinati) alla garrota nel 1948.
La caja de mi guitarra
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/1 - 11:16
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Gipsy (El gitano)
Sing to me the dream (Inti-Illimani + Holly Near) [1984]
Por un camino entre flautas y fuego
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/12/1 - 11:10
Canción
[1974]
Parole e musica di Víctor Manuel.
Dall’album “Calle del Oso”
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Víctor Manuel.
Dall’album “Calle del Oso”
Testo trovato su Cancioneros.com
Alguien preguntó para qué sirve la canción;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/1 - 10:32
Buenos días, Superman
Su Cancioneros.com la canzone è attribuita a Víctor Manuel ed interpretata da Ana Belén un anno prima di Miguel Rios, nell'album intitolato “Calle del Oso”...
???
???
Bartleby 2011/12/1 - 10:27
Oh, general en tu Pentágono
Poesia del cubano Nicolás Guillén che ritrovo in “Las grandes elegías y otros poemas”, Biblioteca Ayacucho, Caracas, Venezuela, 1984, ma probabilmente la prima pubblicazione risale alla raccolta intitolata “Tengo” del 1964.
Musica di Víctor Manuel.
Dall’album di Ana Belén “La paloma de vuelo popular” del 1976.
Testo trovato su Cancioneros.com
Musica di Víctor Manuel.
Dall’album di Ana Belén “La paloma de vuelo popular” del 1976.
Testo trovato su Cancioneros.com
¡Oh general en tu Pentágono,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/1 - 10:17
Ŝipo de l’pac’
Ek per la ŝipo de l’ paco
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/12/1 - 10:10
Allende
"Aquella lente destrozada",installazione che per qualche tempo, nel 2003, ha campeggiato davanti alla Moneda a Santiago del Cile. Purtroppo non so chi sia l’autore di questo bell’omaggio ad Allende.
Bartleby 2011/12/1 - 09:00
Piazzale degli eroi
Io ci sono ripassato stasera e, ahimè, le scritte nere ancora ci sono, e neanche poche.
Luca 'The River' 2011/12/1 - 02:44
Tragt sie sanft [Die Kugel]
Der Text des Liedes 'Tragt sie sanft...' stammt von Karl Wesseler.
Dorothea Renckhoff dorenckhoff@aol.com
Dorothea Renckhoff dorenckhoff@aol.com
2011/12/1 - 00:34
Réception chez les Nazis
Chanson française - Réception chez les Nazis – Marco Valdo M.I. – 2009
RICEVIMENTO DAI NAZISTI
(Continues)
(Continues)
2011/12/1 - 00:04
Figli di Annibale
Del fare figli italici e della pulizia etnica - puntuale commento di Femminismo a Sud all'inqualificabile articolo apparso su "Libero" (un titolo che è poesia allo stato puro: un ossimoro in una sola parola!)
Lorenzo 2011/11/30 - 22:58
Und was bekam des Soldaten Weib?
Chanson allemande – Und was bekam des Soldaten Weib ? – Bertolt Brecht – 1942
Poème de Bertolt Brecht – tiré du Brave Soldat Schweijk
Musique de Kurt Weil
Poème de Bertolt Brecht – tiré du Brave Soldat Schweijk
Musique de Kurt Weil
ET QU'A REÇU LA FEMME DU SOLDAT ?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/11/30 - 22:46
Dachau Express
Chanson française - Marco Valdo M.I. - 2009
DACHAU EXPRESS
(Continues)
(Continues)
2011/11/30 - 22:24
Emigrante
[1975]
Da “Pablo Guerrero en el Olympia”
Testo trovato su Cancioneros.com
“[…] Se il fiume Reno fosse il Río Guadiana [che scorre tra Spagna e Portogallo, attraversando anche l’Extremadura, ndr] io e te non staremmo qui, ubriachi di nostalgia e di birra, ubriachi di vino non bevuto, di quel vino forte che dà alla testa […] Ma lasciamo da parte la malinconia, e se non c’è vino brindiamo pure con la birra e visto che me lo hai chiesto, ma solo per questo, canticchiamo una canzone di Manolo Escobar.””
Da “Pablo Guerrero en el Olympia”
Testo trovato su Cancioneros.com
“[…] Se il fiume Reno fosse il Río Guadiana [che scorre tra Spagna e Portogallo, attraversando anche l’Extremadura, ndr] io e te non staremmo qui, ubriachi di nostalgia e di birra, ubriachi di vino non bevuto, di quel vino forte che dà alla testa […] Ma lasciamo da parte la malinconia, e se non c’è vino brindiamo pure con la birra e visto che me lo hai chiesto, ma solo per questo, canticchiamo una canzone di Manolo Escobar.””
Un día cambió todo:
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/30 - 14:58
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Oltre il confine
[2011]
Album : Unica
Album : Unica
Oltre il confine che cosa c'è
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/30 - 13:41
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Luz negra
[1982]
Da “La revolución y las estrellas”
Scritta da Eduardo Carrasco.
Testo trovato su Cancioneros.com
Da “La revolución y las estrellas”
Scritta da Eduardo Carrasco.
Testo trovato su Cancioneros.com
Habría que decir que en lo inmediato
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/30 - 13:10
Juanito Laguna remonta un barrilete
30 novembre 2011
Le solite due parole del “traduttore”. Se questo testo non ha le difficoltà di Palimpsesto, appartiene pur sempre alla sensibilità di un poeta e il traditore traduttore ne deve tenere serio conto. Inoltre, il testo è letteralmente infarcito di argentinismi (o latinoamericanismi), a partire dal barrilete che, in Argentina, è sí l'aquilone, ma quello fatto di stracci. Confrontando tale testo con quello di Luchín, si vede bene come gli stracci siano sempre presenti, compagni inseparabili dei bambini poverissimi. Stracci addosso, stracci come giochi; bellissima l'immagine degli stracci che “sognan la colla” per essere tenuti un po' assieme. La palomita torcaza (o semplicemente torcaza) può corrispondere a due piccioniformi diffusi in Sudamerica: la Columba araucana e la Columbina picui; io ho scelto la prima perché ci stava un po' meglio nel verso. La huella (lett. “traccia,... (Continues)
Le solite due parole del “traduttore”. Se questo testo non ha le difficoltà di Palimpsesto, appartiene pur sempre alla sensibilità di un poeta e il traditore traduttore ne deve tenere serio conto. Inoltre, il testo è letteralmente infarcito di argentinismi (o latinoamericanismi), a partire dal barrilete che, in Argentina, è sí l'aquilone, ma quello fatto di stracci. Confrontando tale testo con quello di Luchín, si vede bene come gli stracci siano sempre presenti, compagni inseparabili dei bambini poverissimi. Stracci addosso, stracci come giochi; bellissima l'immagine degli stracci che “sognan la colla” per essere tenuti un po' assieme. La palomita torcaza (o semplicemente torcaza) può corrispondere a due piccioniformi diffusi in Sudamerica: la Columba araucana e la Columbina picui; io ho scelto la prima perché ci stava un po' meglio nel verso. La huella (lett. “traccia,... (Continues)
JUANITO LAGUNA FA VOLARE UN AQUILONE
(Continues)
(Continues)
2011/11/30 - 11:32
Sensemayá (Canto para matar una culebra)
[1934]
Una poesia del cubano Nicolás Guillén, pubblicata nella raccolta intitolata “West Indies Ltd”, e messa in musica dal compositore messicano Silvestre Revueltas nel 1938.
Un poema sinfonico metafora della lotta contro il neo-colonialismo che gli Inti Illimani ed Horacio Salinas non poterono non fare proprio negli anni immediatamente successivi il golpe di Pinochet, la velenosa e mortale “culebra” fascista del Cile. Il disco “Canción para matar una culebra”, pubblicato il Italia, è infatti del 1979 e nacque dalla collaborazione tra esuli cileni, il gruppo nato nel 1967 a Santiago, appunto, e Patricio Manns.
Secondo Steve Peraza, ricercatore dell’Università americana St. Lawrence di Canton, NY, in “Sensemayá” Guillén presenta temi e simboli africani senza però voler rimandare ai tradizionali significati attribuiti dalla stessa cultura africana. La culebra, il serpente,... (Continues)
Una poesia del cubano Nicolás Guillén, pubblicata nella raccolta intitolata “West Indies Ltd”, e messa in musica dal compositore messicano Silvestre Revueltas nel 1938.
Un poema sinfonico metafora della lotta contro il neo-colonialismo che gli Inti Illimani ed Horacio Salinas non poterono non fare proprio negli anni immediatamente successivi il golpe di Pinochet, la velenosa e mortale “culebra” fascista del Cile. Il disco “Canción para matar una culebra”, pubblicato il Italia, è infatti del 1979 e nacque dalla collaborazione tra esuli cileni, il gruppo nato nel 1967 a Santiago, appunto, e Patricio Manns.
Secondo Steve Peraza, ricercatore dell’Università americana St. Lawrence di Canton, NY, in “Sensemayá” Guillén presenta temi e simboli africani senza però voler rimandare ai tradizionali significati attribuiti dalla stessa cultura africana. La culebra, il serpente,... (Continues)
¡Mayombe—bombe--mayombé!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/30 - 11:14
1984
Testo e musica di Gianluca Lalli
Altra canzone degli ucroniutopia dedicata a Orwell:
1984 - romanzo
Orwell 1984 (film)
Altra canzone degli ucroniutopia dedicata a Orwell:
1984 - romanzo
Orwell 1984 (film)
Winston giura che da bambino
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/30 - 11:13
Cuando me acuerdo de mi país
[1974]
In “Canción sin límites” del 1977.
Disco inciso con l’Orquesta Sinfónica de Cuba, paese dove Manns era riuscito fortunosamente a riparare dopo il golpe del 1973.
Testo trovato su Cancioneros.com
Cuando me acuerdo de mi país: La “prova generale” de El equipaje del destierro
La canzone è del 1974; da pochi mesi Patricio Manns era riparato a Cuba, prima tappa del suo esilio ventennale dal Cile dopo il golpe di Pinochet dell'11 settembre 1973. A Cuba, Patricio Manns incise il disco Canción sin limites assieme all'Orchestra Sinfónica de Cuba.
Viene naturale dire che Cuando me acuerdo de mi país è il primo abbozzo, anche dal punto di vista linguistico e lessicale, del materiale grezzo che verrà poi plasmato definitivamente (e indimenticabilmente), nel 1980, con El equipaje del destierro. L'esilio è appena iniziato, e già il ricordo del proprio paese abbandonato modella la... (Continues)
In “Canción sin límites” del 1977.
Disco inciso con l’Orquesta Sinfónica de Cuba, paese dove Manns era riuscito fortunosamente a riparare dopo il golpe del 1973.
Testo trovato su Cancioneros.com
Cuando me acuerdo de mi país: La “prova generale” de El equipaje del destierro
La canzone è del 1974; da pochi mesi Patricio Manns era riparato a Cuba, prima tappa del suo esilio ventennale dal Cile dopo il golpe di Pinochet dell'11 settembre 1973. A Cuba, Patricio Manns incise il disco Canción sin limites assieme all'Orchestra Sinfónica de Cuba.
Viene naturale dire che Cuando me acuerdo de mi país è il primo abbozzo, anche dal punto di vista linguistico e lessicale, del materiale grezzo che verrà poi plasmato definitivamente (e indimenticabilmente), nel 1980, con El equipaje del destierro. L'esilio è appena iniziato, e già il ricordo del proprio paese abbandonato modella la... (Continues)
Cuando me acuerdo de mi país
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/30 - 10:25
Song Itineraries:
Exiles and exilees
Canto para después de la comunión
[1965]
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al gruppo Ayacucho.
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al gruppo Ayacucho.
Si de un mismo pan comimos
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/30 - 09:57
Señor, ten piedad (Kyrie)
[1965]
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al gruppo Ayacucho.
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al gruppo Ayacucho.
Señor, Tú que tienes piedad,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/30 - 09:56
Yo, pecador
[1965]
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al gruppo Ayacucho.
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al gruppo Ayacucho.
Yo, pecador, voy cantando
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/30 - 09:55
La pericona
[1962]
Da “El folklore de Chile según Violeta Parra – Violeta Parra, canto y guitarra”.
Proposta anche da Víctor Jara durante il suo concerto nell’Aula Magna della Università di Valparaíso il 29 maggio 1970.
La “pericona” è la variante cilena del “pericón”, un ballo popolare nato in Argentina ai primi dell’800.
E la pericona dice sempre la verità…
La música y los esquemas generales del texto son, indudablemente, de una pericona tradicional de Chiloé. Sin embargo, pensamos que el texto lleva tantas características del estilo de Violeta que debe ser considerada coautora, a pesar de que en los créditos del disco se atribuya totalmente al folklore.
La musica e lo schema generale del testo sono, indubbiamente, di una “pericona” tradizionale di Chiloé [gruppo di isole nel sud del Cile]. Ma il testo ha così tante caratteristiche tipiche del suo personalissimo stile che Violeta Parra ne dove essere considerata co-autrice, anche se i crediti del brano sono da attribuirsi totalmente al folklore.
(Cancioneros.com)
Da “El folklore de Chile según Violeta Parra – Violeta Parra, canto y guitarra”.
Proposta anche da Víctor Jara durante il suo concerto nell’Aula Magna della Università di Valparaíso il 29 maggio 1970.
La “pericona” è la variante cilena del “pericón”, un ballo popolare nato in Argentina ai primi dell’800.
E la pericona dice sempre la verità…
La música y los esquemas generales del texto son, indudablemente, de una pericona tradicional de Chiloé. Sin embargo, pensamos que el texto lleva tantas características del estilo de Violeta que debe ser considerada coautora, a pesar de que en los créditos del disco se atribuya totalmente al folklore.
La musica e lo schema generale del testo sono, indubbiamente, di una “pericona” tradizionale di Chiloé [gruppo di isole nel sud del Cile]. Ma il testo ha così tante caratteristiche tipiche del suo personalissimo stile che Violeta Parra ne dove essere considerata co-autrice, anche se i crediti del brano sono da attribuirsi totalmente al folklore.
(Cancioneros.com)
La pericona dice
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/30 - 09:16
Según el favor del viento
[1962]
Testo trovato su Cancioneros.com
La prima incisione di questa canzone (realizzata in casa con un piccolo registratore portatile) pare essere quella documentata nell’EP “Violeta Parra. “Temas inéditos – Homenaje documental”, pubblicato in Argentina nel 1987, dove “Según el favor del viento” si accompagnava a Arriba quemando el sol, o Y arriba quemando el sol, “Hace falta un guerrillero” e Miren cómo sonríen.
Ma la canzone compare anche in una pubblicazione ufficiale realizzata dalla Parra in Argentina nel 1962, “El folklore de Chile según Violeta Parra”, disco che però cadde sotto la mannaia della censura locale che impedì, per esempio, l’inclusione di Porque los pobres no tienen.
Testo trovato su Cancioneros.com
La prima incisione di questa canzone (realizzata in casa con un piccolo registratore portatile) pare essere quella documentata nell’EP “Violeta Parra. “Temas inéditos – Homenaje documental”, pubblicato in Argentina nel 1987, dove “Según el favor del viento” si accompagnava a Arriba quemando el sol, o Y arriba quemando el sol, “Hace falta un guerrillero” e Miren cómo sonríen.
Ma la canzone compare anche in una pubblicazione ufficiale realizzata dalla Parra in Argentina nel 1962, “El folklore de Chile según Violeta Parra”, disco che però cadde sotto la mannaia della censura locale che impedì, per esempio, l’inclusione di Porque los pobres no tienen.
Según el favor del viento
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/30 - 08:49
Гъста e мъгла
Questa sembra essere la pagina del sito a...più lenta progressione. A distanza di 4 anni dall'ultimo intervento, infatti, oggi (30 novembre 2011) da questa pagina è stato possibile reperire il testo originale bulgaro completo in alfabeto cirillico, letteralmente "seppellito" in mezzo ad un articolo. Confortante constatare che la nostra trascrizione era stata in gran parte esatta; mancava però una strofa (la seconda), che compariva nella traduzione italiana "primitiva" ma non nel testo dato dallo Strijdkoor Amahoro. Inoltre, è stata reperita anche la corretta grafia del nome dell'autore, mediante la quale siamo riusciti a reperire a sua volta una biografia completa dall'edizione bulgara di Wikipedia. Questa pagina è una storia lunga anni.
Riccardo Venturi 2011/11/30 - 00:58
Svegliati
Hanno inventato i viaggi sulla luna
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/29 - 19:32
Chanson du départ
Chanson française – Chanson du Départ – Marco Valdo M.I. – 2009
CANZONE DELLA PARTENZA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. & CCG Staff 2011/11/29 - 16:01
Lupo
Allergico al recinto
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2011/11/29 - 14:21
Song Itineraries:
AWV (AntiWar Wolves)
Fastur liður
29 novembre 2011
Nota. Fastur liður significa alla lettera "punto fisso", "punto fermo".
Nota. Fastur liður significa alla lettera "punto fisso", "punto fermo".
LE SOLITE COSE
(Continues)
(Continues)
2011/11/29 - 11:53
Palimpsesto
Liberare e liberarsi come spogliarsi, rinunciare, non trattenere, perdere. La libertà, nostra e altrui, non è priva di dolore.
(Stamani mi sono svegliata triste...)
(Stamani mi sono svegliata triste...)
Maria Cristina 2011/11/29 - 10:53
Imagine
THAILANDESE (THAI) / THAI
วาดฝัน
เนื้อร้อง (ต้นฉบับภาษาอังกฤษ : จอห์น เลนนอน)
แปลไทย : นานาจิตตัง
Versione in lingua thai (thailandese) dal forum prachathon.org
Thai version from the forum prachathon.org
เนื้อร้อง (ต้นฉบับภาษาอังกฤษ : จอห์น เลนนอน)
แปลไทย : นานาจิตตัง
Versione in lingua thai (thailandese) dal forum prachathon.org
Thai version from the forum prachathon.org
วาดฝัน
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/11/29 - 10:06
Let England Shake
Il conflitto globale permanente
di Rachele Cinarelli da Carmilla
PJ Harvey ha pubblicato il suo primo album nel 1992. In questi vent’anni di carriera, la critica rock ha voluto affibbiarle l'etichetta di rockeuse maledetta dai connotati fortemente eroticizzati, un giudizio che ha anche accompagnato l'interpretazione dei suoi testi. L'inglese Polly Jean ha sempre giocato vari ruoli: prima la ragazza dimessa di Dry, poi la diva conturbante con il volto talmente truccato da sembrare la maschera sciolta di Maria Callas di To Bring You My Love, poi la trentenne cool col vestito giusto nel posto giusto (Is This Desire, Stories from the City, Stories from the Sea), il tutto a volte prestando il fianco alla categorizzazioni, flirtando con i giornali di moda, e a volte togliendosi le etichette di dosso (ad esempio, definendo il paragone ricorrente con Patti Smith “giornalismo pigro”). Infine, negli... (Continues)
CCG/AWS Staff 2011/11/29 - 09:31
Und was bekam des Prekarius Weib?
Ogni ritorno del perfido Scocciante su questo sito è segnato da maledizioni infernali, mòccoli e pedateneicogl scampanìi festosi e invocazioni di giùbilo, sebbene stavolta Egli si sia cimentato nientepopodimeno che con un celeberrimo testo di Bertolt Brecht (anche se stavolta, effettivamente, il pastore Niemöller non c'entra per niente). Dalla donna del soldato siamo passati, dice lo Scocciante, alla donna del precario; però la guerra sembra esattamente la stessa, e con gli stessi risultati (visti i bollettini delle morti sul lavoro). Poco male; il Grande Fratello 397 o-a-che-numero-è-arrivato pensa ad allietare gli spiriti, i ristoranti sono pieni e il vecchio detto "piove, governo ladro!" è stato aggiornato in "piove, governo tecnico!". Di che gioire. Intanto vediamo che cosa ci ha ammannito lo Scocciante, e non stiamo troppo a sottilizzare. [CCG/AWS Staff]
E che venne alla donna del precario
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Contributed by CCG/AWS Staff 2011/11/28 - 23:36
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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