Set to music and performed by Diamanda Galás in her Songs of Exile, Todesfuge, the most celebrated poem by Paul Celan comes to be included in AWS. A tragic reflexion on extermination camps, and one among the most important site pages of recent times with translations in nearly 30 languages.
Riccardo Venturi 2011/11/1 - 16:53
Lunedì
[17 gennaio 1946]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Poesia con cui Levi rievoca il viaggio in tradotta cominciato il 22 febbraio 1944, quando dal campo di transito di Fossoli fu trasferito a quello di Buna-Monowitz.
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Poesia con cui Levi rievoca il viaggio in tradotta cominciato il 22 febbraio 1944, quando dal campo di transito di Fossoli fu trasferito a quello di Buna-Monowitz.
Che cosa è più triste di un treno?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/31 - 13:52
Song Itineraries:
Extermination camps
Attesa
[2 gennaio 1949]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
L’esperienza dello Sterminio non fu per Levi, così come per altri sopravvissuti, inenarrabile, ma incancellabile sì. E tutta la vita inaspettatamente ritrovata sarà segnata dall’attesa che quell’orrore si ripresenti…
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
L’esperienza dello Sterminio non fu per Levi, così come per altri sopravvissuti, inenarrabile, ma incancellabile sì. E tutta la vita inaspettatamente ritrovata sarà segnata dall’attesa che quell’orrore si ripresenti…
Questo è tempo di lampi senza tuono,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/31 - 13:51
Song Itineraries:
Extermination camps
Buna
[28 dicembre 1945]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Piedi piegati e terra maledetta
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/31 - 13:50
Song Itineraries:
Extermination camps
29 October: 30 years since the death of Georges Brassens. 30 October: 100 years since the act of soldier Masetti. Remote in time and in their respective lives, but united in saying NO to militarism. We want to remember them together.
Riccardo Venturi 2011/10/31 - 09:28
Poliziotto
[1971]
Scritta e cantata da Franco Trincale
Album: Trincale 4 - Canzone Nostra
Della violenza e repressione poliziesca.
Qualcuno si ricorda più di Margherito? Il capitano Salvatore Margherito, del II Reparto Celere di Padova, che fu arrestato e rinchiuso nel carcere di Peschiera perché imputato di attività sediziosa, e successivamente di violata consegna e diffamazione aggravata alle istituzioni militari?
"Margherito ce l'ha insegnato - che anche il poliziotto è uno sfruttato".. Era uno degli slogan dei calienti anni '70.
Beh, non arrivava certo a gettar via la divisa come il protagonista della canzone di Trincale, ma...
L'ufficiale, che venne poi condannato a un anno e quattro mesi di reclusione con la condizionale, aveva, tra l'altro, accusato il suo reparto di corruzione, violenze e connivenze con ambienti dell'estrema destra.
I radicali manifestarono in difesa di Margherito,... (Continues)
Scritta e cantata da Franco Trincale
Album: Trincale 4 - Canzone Nostra
Della violenza e repressione poliziesca.
Qualcuno si ricorda più di Margherito? Il capitano Salvatore Margherito, del II Reparto Celere di Padova, che fu arrestato e rinchiuso nel carcere di Peschiera perché imputato di attività sediziosa, e successivamente di violata consegna e diffamazione aggravata alle istituzioni militari?
"Margherito ce l'ha insegnato - che anche il poliziotto è uno sfruttato".. Era uno degli slogan dei calienti anni '70.
Beh, non arrivava certo a gettar via la divisa come il protagonista della canzone di Trincale, ma...
L'ufficiale, che venne poi condannato a un anno e quattro mesi di reclusione con la condizionale, aveva, tra l'altro, accusato il suo reparto di corruzione, violenze e connivenze con ambienti dell'estrema destra.
I radicali manifestarono in difesa di Margherito,... (Continues)
E faceva il poliziotto
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/10/30 - 09:48
Visca la llibertat
Album: VISCA LA LLIBERTAT (2000)
amb Pascal Comelade
amb Pascal Comelade
Visca la llibertat.
(Continues)
(Continues)
2011/10/29 - 15:34
No Tav
Testo di Gianni Milano
Musica di Margot
Musica di Margot
Cantare voglio la Valle resistente
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2011/10/29 - 12:09
Skarabiniere!
A parte la questione antiproibizionista, che forse non c'azzecca molto con questo sito, è pur sempre una canzone sulla galera, anzi di come sia facile finire in galera per i poveri cani... e poi si sa che fine si può fare.
Forse è più famosa nella versione dei Radici nel Cemento
2004
Ancora non è finita
Forse è più famosa nella versione dei Radici nel Cemento
2004
Ancora non è finita
Sparpagliati sul selciato
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/29 - 10:26
Song Itineraries:
From World Jails
L'arcusgi di Pasquale
[2005]
Testo e musica: L'Arcusgi
Lyrics and Music: L'Arcusgi
Paroles et Musique: L'Arcusgi
Album: L'Arcusgi di Pasquale
L'Arcusgi
Jean-Pierre Bonci
Jean-Christophe Bastiani
Louis Franceschi
Pierre Bracci
Anthony Battesti
Nicolas Giustiniani
Guillaume Savelli
Jean-Marc Camurati
Laurent Ducatillon
Mathieu Camurati
Jean-Paul Peretti
"Pilou" Barque
La canzone, pubblicata nel 2005, ha come tema i duemila Archibugieri di Pasquale che l'otto maggio del 1769 cercarono di sbarrare il passo ai cinquemila francesi inviati in Corsica per stroncare la resistenza di Paoli, Generale della Nazione e Babbu di a Patria, ed occuparla in via definitiva. La campagna risultò decisiva per permettere ai francesi di concretizzare ambizioni politiche e strategiche che a Parigi erano sul tavolo da più di settant'anni. [INSCO]
“La Corsica era dominata dalla Repubblica di Genova fin dal... (Continues)
Testo e musica: L'Arcusgi
Lyrics and Music: L'Arcusgi
Paroles et Musique: L'Arcusgi
Album: L'Arcusgi di Pasquale
L'Arcusgi
Jean-Pierre Bonci
Jean-Christophe Bastiani
Louis Franceschi
Pierre Bracci
Anthony Battesti
Nicolas Giustiniani
Guillaume Savelli
Jean-Marc Camurati
Laurent Ducatillon
Mathieu Camurati
Jean-Paul Peretti
"Pilou" Barque
La canzone, pubblicata nel 2005, ha come tema i duemila Archibugieri di Pasquale che l'otto maggio del 1769 cercarono di sbarrare il passo ai cinquemila francesi inviati in Corsica per stroncare la resistenza di Paoli, Generale della Nazione e Babbu di a Patria, ed occuparla in via definitiva. La campagna risultò decisiva per permettere ai francesi di concretizzare ambizioni politiche e strategiche che a Parigi erano sul tavolo da più di settant'anni. [INSCO]
“La Corsica era dominata dalla Repubblica di Genova fin dal... (Continues)
Hè u principiu di maghju
(Continues)
(Continues)
Contributed by Io non sto con Oriana 2011/10/29 - 09:39
Song Itineraries:
Bridges, Corsica: Colonialism, Repression and Struggle
Via Tibaldi
[1971]
Scritta e cantata da Franco Trincale
Album: Trincale 4 - Canzone Nostra
Franco Trincale e la sua fuoriuscita dal PCI in seguito ai fatti di via Tibaldi.
F.T.: "Sinceramente io diffido di una situazione che nasce dal trascinamento populistico dell'artista. Io non mi reputo un artista.. perché sono solo un uomo che canta e che ha maturato certe idee.. E spesso il mio percorso si può identificare con certe idee di partito. Sono conscio di questo e accetto anche di diventarne strumento, ma con il rischio poi di dovere accettare certi compromessi. Che se non accetti vieni tagliato fuori, ed è per questo che mi ha fatto uscire dal PCI. C'erano certi compagni che telefonavano alla federazione e mi sconsigliavano: dicevano che ero brigatista, o addirittura fascista..
D: Ti eri reso conto che il partito andava al di là degli interessi degli operai, e del suo potenziale elettorato…
F.T.:... (Continues)
Scritta e cantata da Franco Trincale
Album: Trincale 4 - Canzone Nostra
Franco Trincale e la sua fuoriuscita dal PCI in seguito ai fatti di via Tibaldi.
F.T.: "Sinceramente io diffido di una situazione che nasce dal trascinamento populistico dell'artista. Io non mi reputo un artista.. perché sono solo un uomo che canta e che ha maturato certe idee.. E spesso il mio percorso si può identificare con certe idee di partito. Sono conscio di questo e accetto anche di diventarne strumento, ma con il rischio poi di dovere accettare certi compromessi. Che se non accetti vieni tagliato fuori, ed è per questo che mi ha fatto uscire dal PCI. C'erano certi compagni che telefonavano alla federazione e mi sconsigliavano: dicevano che ero brigatista, o addirittura fascista..
D: Ti eri reso conto che il partito andava al di là degli interessi degli operai, e del suo potenziale elettorato…
F.T.:... (Continues)
O compagno lo sai che oggi
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/10/29 - 08:31
Father's Field
[1995]
Lyrics and music (?) by Traci Lords
Testo e musica (?) di Traci Lords
Album: 1000 Fires
Lyrics and music (?) by Traci Lords
Testo e musica (?) di Traci Lords
Album: 1000 Fires
I remember that day
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/10/28 - 18:18
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Refugee Blues
[1939]
Nella raccolta “Another Time” pubblicata nel 1940.
Poesia messa in musica nel 1942 ad opera di Elisabeth Lutyens (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Nei mesi immediatamente precedenti lo scoppio della seconda guerra mondiale Auden scrisse alcune poesie contro il nazismo e l’orrore che si profilava all’orizzonte, anzi, che era già chiaramente manifesto, per lo meno per chi voleva tenere gli occhi aperti. Il componimento più celebre di quel periodo è sicuramente “September 1, 1939”, dedicato all’invasione della Polonia. In questa “Refugee Blues” invece Auden descrive in modo chiaro, asciutto e drammatico la condizione degli Ebrei nell’Europa travolta dalla furia di Hitler, mettendo altresì il dito in una piaga ancora oggi aperta, quella dell’indifferenza e addirittura del rifiuto che gli Ebrei si videro opporre dalle “democrazie” dell’epoca nel loro disperato... (Continues)
Nella raccolta “Another Time” pubblicata nel 1940.
Poesia messa in musica nel 1942 ad opera di Elisabeth Lutyens (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Nei mesi immediatamente precedenti lo scoppio della seconda guerra mondiale Auden scrisse alcune poesie contro il nazismo e l’orrore che si profilava all’orizzonte, anzi, che era già chiaramente manifesto, per lo meno per chi voleva tenere gli occhi aperti. Il componimento più celebre di quel periodo è sicuramente “September 1, 1939”, dedicato all’invasione della Polonia. In questa “Refugee Blues” invece Auden descrive in modo chiaro, asciutto e drammatico la condizione degli Ebrei nell’Europa travolta dalla furia di Hitler, mettendo altresì il dito in una piaga ancora oggi aperta, quella dell’indifferenza e addirittura del rifiuto che gli Ebrei si videro opporre dalle “democrazie” dell’epoca nel loro disperato... (Continues)
Say this city has ten million souls,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/28 - 13:27
L'America di Nixon
[1969]
Testo e Musica di Franco Trincale
Album: Trincale 4 - Canzone Nostra
« Non sarò il primo Presidente degli Stati Uniti che perde una guerra ».
(Dichiarazione di Richard Nixon, nuovo Presidente degli Stati Uniti)
« Non posso credere che una potenza di quarto ordine come il Vietnam del Nord non abbia un punto debole ».
(Henry Kissinger rivolto al suo staff di collaboratori nel settembre 1969).
Il nuovo presidente Richard Nixon, personalità complessa e contraddittoria, fin dall'inizio del suo mandato elaborò una nuova strategia globale statunitense (la cosiddetta dottrina Nixon) per la guerra in Indocina basata su una realistica valutazione della situazione locale e internazionale e su una spregiudicata applicazione di nuovi programmi diretti ad evitare in ogni caso la sconfitta finale degli Stati Uniti.
Coadiuvato da abili collaboratori, come Henry Kissinger, consigliere... (Continues)
Testo e Musica di Franco Trincale
Album: Trincale 4 - Canzone Nostra
« Non sarò il primo Presidente degli Stati Uniti che perde una guerra ».
(Dichiarazione di Richard Nixon, nuovo Presidente degli Stati Uniti)
« Non posso credere che una potenza di quarto ordine come il Vietnam del Nord non abbia un punto debole ».
(Henry Kissinger rivolto al suo staff di collaboratori nel settembre 1969).
Il nuovo presidente Richard Nixon, personalità complessa e contraddittoria, fin dall'inizio del suo mandato elaborò una nuova strategia globale statunitense (la cosiddetta dottrina Nixon) per la guerra in Indocina basata su una realistica valutazione della situazione locale e internazionale e su una spregiudicata applicazione di nuovi programmi diretti ad evitare in ogni caso la sconfitta finale degli Stati Uniti.
Coadiuvato da abili collaboratori, come Henry Kissinger, consigliere... (Continues)
E l'America di Nixon pace più non ha
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/10/28 - 09:34
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from Italy and from the rest of the world
Roman Wall Blues
[1937]
Nella raccolta “Another Time” pubblicata nel 1940.
Poesia messa in musica da diversi compositori, come Peter Dickinson, Alex Harvey e John Reginald Lang-Hyde (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Negli anni 30 il grande poeta inglese si interessò ad Orazio e alle sue “Odi” e questa “Roman Wall Blues” è in qualche modo una risposta al “Carmen saeculare” in esse contenuto, quello in cui il poeta romano celebrava Augusto e la potenza di Roma sul mondo. In Auden il soldato imperiale di guardia a qualche forte o vallo è tutt’altro che l’espressione di tale potenza, ma solo un ragazzo come tanti, tutto sommato stupido, infreddolito, tormentato dai pidocchi, che nemmeno ha capito perché è finito lì e la cui unica preoccupazione è la fidanzata che ha lasciato da qualche parte nelle Ardenne, insidiata da altri pretendenti. Prima che partisse in guerra lei gli regalò... (Continues)
Nella raccolta “Another Time” pubblicata nel 1940.
Poesia messa in musica da diversi compositori, come Peter Dickinson, Alex Harvey e John Reginald Lang-Hyde (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Negli anni 30 il grande poeta inglese si interessò ad Orazio e alle sue “Odi” e questa “Roman Wall Blues” è in qualche modo una risposta al “Carmen saeculare” in esse contenuto, quello in cui il poeta romano celebrava Augusto e la potenza di Roma sul mondo. In Auden il soldato imperiale di guardia a qualche forte o vallo è tutt’altro che l’espressione di tale potenza, ma solo un ragazzo come tanti, tutto sommato stupido, infreddolito, tormentato dai pidocchi, che nemmeno ha capito perché è finito lì e la cui unica preoccupazione è la fidanzata che ha lasciato da qualche parte nelle Ardenne, insidiata da altri pretendenti. Prima che partisse in guerra lei gli regalò... (Continues)
Over the heather the wet wind blows,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/28 - 08:39
The Shield of Achilles
[1952]
Poesia che dà il titolo alla raccolta pubblicata in Gran Bretagna nel 1955.
Messa in musica da compositori come Bryan Kelly e Zbigniew Bargielski (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
“In Wystan Hugh Auden il mito classico viene usato come filigrana sulla quale descrivere alcuni degli elementi eterni che, secondo la sua visione umanitaristica, caratterizzano la storia: lo stupido anonimato della guerra, le sue tragedie, la vita effimera degli eroi guerrieri. Il punto di vista attorno al quale è organizzata la poesia è la madre di Achille, Teti, che contempla lo scudo e le armi che Efesto, su sua richiesta, le ha forgiato per sostituire quelle che Achille ha prestato a Patroclo. Con i suoi occhi di madre, Teti vorrebbe vedere scene idealizzate di pace e armonia, nelle quali anche le attività più cruente e bellicose degli uomini vengono sublimate in forme... (Continues)
Poesia che dà il titolo alla raccolta pubblicata in Gran Bretagna nel 1955.
Messa in musica da compositori come Bryan Kelly e Zbigniew Bargielski (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
“In Wystan Hugh Auden il mito classico viene usato come filigrana sulla quale descrivere alcuni degli elementi eterni che, secondo la sua visione umanitaristica, caratterizzano la storia: lo stupido anonimato della guerra, le sue tragedie, la vita effimera degli eroi guerrieri. Il punto di vista attorno al quale è organizzata la poesia è la madre di Achille, Teti, che contempla lo scudo e le armi che Efesto, su sua richiesta, le ha forgiato per sostituire quelle che Achille ha prestato a Patroclo. Con i suoi occhi di madre, Teti vorrebbe vedere scene idealizzate di pace e armonia, nelle quali anche le attività più cruente e bellicose degli uomini vengono sublimate in forme... (Continues)
She looked over his shoulder
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/27 - 14:52
The Deserter
[1895/1910]
Nella raccolta “Last Poems” pubblicata nel 1922
Una poesia messa in musica da diversi compositori, come Elisabeth Lutyens e Daniel Gregory Mason (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
Dialogo tra una donna ed il suo amato che sta per partire in guerra.
Il disertore, il vigliacco, il traditore è qui il coraggioso combattente che diserta, inganna, tradisce l’amore per andare a farsi ammazzare: “Vai, vai pure, cuore traditore, vai oltre oceano con i tuoi coraggiosi compagni, là non avrete un letto pieno d’amore dove giacere ma solo una tomba, là potrete finalmente abbracciare la vostra amata di piombo!”
Housman era un poeta inglese di epoca vittoriana, di formazione classica (un filologo che curò diverse traduzione di lirici latini) e non nascondeva certo la propria ammirazione per il coraggio e per l’Impero e le sue conquiste militari. Ma aveva una... (Continues)
Nella raccolta “Last Poems” pubblicata nel 1922
Una poesia messa in musica da diversi compositori, come Elisabeth Lutyens e Daniel Gregory Mason (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
Dialogo tra una donna ed il suo amato che sta per partire in guerra.
Il disertore, il vigliacco, il traditore è qui il coraggioso combattente che diserta, inganna, tradisce l’amore per andare a farsi ammazzare: “Vai, vai pure, cuore traditore, vai oltre oceano con i tuoi coraggiosi compagni, là non avrete un letto pieno d’amore dove giacere ma solo una tomba, là potrete finalmente abbracciare la vostra amata di piombo!”
Housman era un poeta inglese di epoca vittoriana, di formazione classica (un filologo che curò diverse traduzione di lirici latini) e non nascondeva certo la propria ammirazione per il coraggio e per l’Impero e le sue conquiste militari. Ma aveva una... (Continues)
"What sound awakened me, I wonder,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/27 - 12:03
Song Itineraries:
Deserters
'u cuntu
[2009]
Dall’album “Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti”
Parole di Franco Battiato e Manlio Sgalambro
Musica Franco Battiato
“Inneres Auge, Occhio Interiore. Ma lo preferisco in tedesco. In italiano si dice ‘terzo occhio’, ma non mi piace, fa pensare a una specie di Polifemo. I tibetani hanno scritto cose magnifiche sull’occhio interiore, che ti consente di vedere l’aura degli uomini: qualcuno ce l’ha nera, come certi politici senza scrupoli, mossi da bassa cupidigia; altri ce l’hanno rossa, come la loro rabbia.”
(Franco Battiato, da un’intervista pubblicata su Il Fatto Quotidiano del 30 ottobre 2009)
Canzone struggente sulla morte del mondo attraverso lo sguardo di un uomo che ha già intravisto la sua morte…
La metterei insieme a Povera patria e Inneres Auge.
Dall’album “Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti”
Parole di Franco Battiato e Manlio Sgalambro
Musica Franco Battiato
“Inneres Auge, Occhio Interiore. Ma lo preferisco in tedesco. In italiano si dice ‘terzo occhio’, ma non mi piace, fa pensare a una specie di Polifemo. I tibetani hanno scritto cose magnifiche sull’occhio interiore, che ti consente di vedere l’aura degli uomini: qualcuno ce l’ha nera, come certi politici senza scrupoli, mossi da bassa cupidigia; altri ce l’hanno rossa, come la loro rabbia.”
(Franco Battiato, da un’intervista pubblicata su Il Fatto Quotidiano del 30 ottobre 2009)
Canzone struggente sulla morte del mondo attraverso lo sguardo di un uomo che ha già intravisto la sua morte…
La metterei insieme a Povera patria e Inneres Auge.
’u sennu
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/27 - 08:19
Inneres Auge
[2009]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Franco Battiato - Manlio Sgalambro
Musica / Music / Musique/ Sävel: Franco Battiato
Album / Albumi: Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti”
Povera patria vent’anni dopo…
Ma basta una sonata di Arcangelo Corelli a ridarci repiro, potenza salvifica della Musica (e io che non sono raffinato come il Maestro mi accontento anche di una bella CCG/AWS!).
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Franco Battiato - Manlio Sgalambro
Musica / Music / Musique/ Sävel: Franco Battiato
Album / Albumi: Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti”
“Inneres Auge, Occhio Interiore. Ma lo preferisco in tedesco. In italiano si dice ‘terzo occhio’, ma non mi piace, fa pensare a una specie di Polifemo. I tibetani hanno scritto cose magnifiche sull’occhio interiore, che ti consente di vedere l’aura degli uomini: qualcuno ce l’ha nera, come certi politici senza scrupoli, mossi da bassa cupidigia; altri ce l’hanno rossa, come la loro rabbia.” (Franco Battiato, da un’intervista pubblicata su Il Fatto Quotidiano del 30 ottobre 2009)
Povera patria vent’anni dopo…
Ma basta una sonata di Arcangelo Corelli a ridarci repiro, potenza salvifica della Musica (e io che non sono raffinato come il Maestro mi accontento anche di una bella CCG/AWS!).
Come un branco di lupi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/27 - 08:13
Tibet
[2009]
Dall’album “Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti”
Parole di Franco Battiato e Manlio Sgalambro
Musica Franco Battiato
“Inneres Auge, Occhio Interiore. Ma lo preferisco in tedesco. In italiano si dice ‘terzo occhio’, ma non mi piace, fa pensare a una specie di Polifemo. I tibetani hanno scritto cose magnifiche sull’occhio interiore, che ti consente di vedere l’aura degli uomini: qualcuno ce l’ha nera, come certi politici senza scrupoli, mossi da bassa cupidigia; altri ce l’hanno rossa, come la loro rabbia.”
(Franco Battiato, da un’intervista pubblicata su Il Fatto Quotidiano del 30 ottobre 2009)
Dall’album “Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti”
Parole di Franco Battiato e Manlio Sgalambro
Musica Franco Battiato
“Inneres Auge, Occhio Interiore. Ma lo preferisco in tedesco. In italiano si dice ‘terzo occhio’, ma non mi piace, fa pensare a una specie di Polifemo. I tibetani hanno scritto cose magnifiche sull’occhio interiore, che ti consente di vedere l’aura degli uomini: qualcuno ce l’ha nera, come certi politici senza scrupoli, mossi da bassa cupidigia; altri ce l’hanno rossa, come la loro rabbia.”
(Franco Battiato, da un’intervista pubblicata su Il Fatto Quotidiano del 30 ottobre 2009)
We cannot excuse you
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/27 - 08:12
Song Itineraries:
The Tibetan Drama
Highwayman
Scritta da Jimmy Webb nel 1977, la versione più famosa è quella incisa dal super gruppo country nel 1984
I was a highwayman. Along the coach roads I did ride
(Continues)
(Continues)
Contributed by anonymous 2011/10/27 - 03:48
Franco Battiato: Shackleton
[1998]
Testo italiano di Manlio Sgalambro e Franco Battiato
Testo tedesco di Fleur Jaeggy
Musica di Franco Battiato
Voce recitante in italiano di Manlio Sgalambro
Canto in tedesco di Fleur Jaeggy e Franco Battiato
Musica introduttiva: Plaisir d'amour di Johann Paul Aegidius Schwarzendorf, detto Martini il Tedesco (1785)
Italian lyrics by Manlio Sgalambro and Franco Battiato
German lyrics by Fleur Jaeggy
Music by Franco Battiato
Reciting voice in Italian: Manlio Sgalambro
Singing in German: Fleur Jaeggy and Franco Battiato
Introduction Music: Plaisir d'Amour (The Joys of Love), by Johann Paul Aegidius Schwarzendorf or Jean Paul Egide Martini, known as Martini il Tedesco (1785)
Italienischer Text von Manlio Sgalambro und Franco Battiato
Deutscher Text von Fleur Jaeggy
Musik: Franco Battiato
Italienische Vortragsstimme: Manlio Sgalambro
Deutsches Singen: Fleur Jaeggy und Franco... (Continues)
Testo italiano di Manlio Sgalambro e Franco Battiato
Testo tedesco di Fleur Jaeggy
Musica di Franco Battiato
Voce recitante in italiano di Manlio Sgalambro
Canto in tedesco di Fleur Jaeggy e Franco Battiato
Musica introduttiva: Plaisir d'amour di Johann Paul Aegidius Schwarzendorf, detto Martini il Tedesco (1785)
Italian lyrics by Manlio Sgalambro and Franco Battiato
German lyrics by Fleur Jaeggy
Music by Franco Battiato
Reciting voice in Italian: Manlio Sgalambro
Singing in German: Fleur Jaeggy and Franco Battiato
Introduction Music: Plaisir d'Amour (The Joys of Love), by Johann Paul Aegidius Schwarzendorf or Jean Paul Egide Martini, known as Martini il Tedesco (1785)
Italienischer Text von Manlio Sgalambro und Franco Battiato
Deutscher Text von Fleur Jaeggy
Musik: Franco Battiato
Italienische Vortragsstimme: Manlio Sgalambro
Deutsches Singen: Fleur Jaeggy und Franco... (Continues)
1. La storia
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/10/26 - 21:47
Song Itineraries:
Shipwrecks
Ninna nanna della fine della guerra
[2011]
Testo e Musica di Giacomo Lariccia
Album: Colpo di sole
Un temporale e una pioggia fitta aprono Ninna nanna alla fine della guerra, un bellissimo canto d’amore, rivolto da una madre al proprio piccolo. C’è una dolcezza infinita, un senso di commozione che prende alla gola, ma anche una dolente atmosfera sognante “Ti racconterò dei nostri giochi / delle corse al mare forse chi lo sa … / anche di quel che avrei voluto fare / se questo sonno fosse realtà”.
www.bielle.org
Testo e Musica di Giacomo Lariccia
Album: Colpo di sole
Un temporale e una pioggia fitta aprono Ninna nanna alla fine della guerra, un bellissimo canto d’amore, rivolto da una madre al proprio piccolo. C’è una dolcezza infinita, un senso di commozione che prende alla gola, ma anche una dolente atmosfera sognante “Ti racconterò dei nostri giochi / delle corse al mare forse chi lo sa … / anche di quel che avrei voluto fare / se questo sonno fosse realtà”.
www.bielle.org
Dormi, bambino mio
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/26 - 19:47
Oh Stay at Home, My Lad, and Plough
[1922]
Nella raccolta “Last Poems”
Una poesia messa in musica da diversi compositori, come Leslie Russell e John Ramsden Williamson (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
Nella raccolta “Last Poems”
Una poesia messa in musica da diversi compositori, come Leslie Russell e John Ramsden Williamson (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
Oh stay at home, my lad, and plough
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/26 - 15:53
Grenadier
[1922]
Nella raccolta “Last Poems”
Una poesia messa in musica da diversi compositori, come John Addison, John Jeffreys, Oskar Morawetz e John Ramsden Williamson (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
Dal libro dell’Ecclesiaste (Qoelet), capitolo 9, versetto 10: “Tutto ciò che trovi da fare, fallo finché ne sei in grado, perché non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù negli inferi, dove stai per andare”, né tanto meno quei miserabili 13 penny di paga giornaliera che la regina ti promise, povero soldatino, per andare a combattere, in cambio della tua vita.
Nella raccolta “Last Poems”
Una poesia messa in musica da diversi compositori, come John Addison, John Jeffreys, Oskar Morawetz e John Ramsden Williamson (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
Dal libro dell’Ecclesiaste (Qoelet), capitolo 9, versetto 10: “Tutto ciò che trovi da fare, fallo finché ne sei in grado, perché non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù negli inferi, dove stai per andare”, né tanto meno quei miserabili 13 penny di paga giornaliera che la regina ti promise, povero soldatino, per andare a combattere, in cambio della tua vita.
The Queen she sent to look for me,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/26 - 15:46
Epitaph on a Tyrant
[1940]
Nella raccolta “Another Time”.
Un’altra poesia del grande autore britannico, naturalizzato statunitense, messa in musica da diversi compositori, come Russell Smith e Daron Aric Hagen (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
La perfezione della tirannia sta nella sua semplicità, nella brutalità della sua poetica-politica, nello sfruttare abilmente le miserie e la stupidità dell’uomo, nel circondarsi di eserciti e flotte e di corti sempre ben disposte a ridere e a celebrare a comando, quando il tiranno è di buon umore… Ma quando invece il tiranno e di umore cattivo sono sempre i bambini a morire nelle strade.
Nella raccolta “Another Time”.
Un’altra poesia del grande autore britannico, naturalizzato statunitense, messa in musica da diversi compositori, come Russell Smith e Daron Aric Hagen (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
La perfezione della tirannia sta nella sua semplicità, nella brutalità della sua poetica-politica, nello sfruttare abilmente le miserie e la stupidità dell’uomo, nel circondarsi di eserciti e flotte e di corti sempre ben disposte a ridere e a celebrare a comando, quando il tiranno è di buon umore… Ma quando invece il tiranno e di umore cattivo sono sempre i bambini a morire nelle strade.
Perfection, of a kind, was what he was after,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/26 - 14:29
Ballad (O What Is That Sound)
[1934?]
Nella raccolta pubblicata in Gran Bretagna nel 1936 con il titolo “Look, Stranger!” e negli USA l’anno seguente come “On This Island”.
Una poesia del grande autore britannico, naturalizzato statunitense, messa in musica da diversi compositori, come Randall B. Kreuger, Daron Aric Hagen, William Douglas Bennett e Jack Hamilton Beeson (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
Una poesia che racconta in una progressione agghiacciante, con lo stile di una ballata settecentesca, le fasi di un rastrellamento ad opera di un gruppo di soldati. Si tratta probabilmente della descrizione della persecuzione di ribelli giacobiti nel 18mo secolo ma l’assenza totale di dettagli che la possano situare storicamente con precisione (a parte l’espressione “scarlet sodier”, ad indicare il colore dominante della divisa indossata dai soldati britannici – i Redcoats – tra il 17mo ed il 20mo secolo, dato di per sé troppo vago) fanno di questa composizione un grido contro la repressione ed il totalitarismo di ogni epoca.
Nella raccolta pubblicata in Gran Bretagna nel 1936 con il titolo “Look, Stranger!” e negli USA l’anno seguente come “On This Island”.
Una poesia del grande autore britannico, naturalizzato statunitense, messa in musica da diversi compositori, come Randall B. Kreuger, Daron Aric Hagen, William Douglas Bennett e Jack Hamilton Beeson (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
Una poesia che racconta in una progressione agghiacciante, con lo stile di una ballata settecentesca, le fasi di un rastrellamento ad opera di un gruppo di soldati. Si tratta probabilmente della descrizione della persecuzione di ribelli giacobiti nel 18mo secolo ma l’assenza totale di dettagli che la possano situare storicamente con precisione (a parte l’espressione “scarlet sodier”, ad indicare il colore dominante della divisa indossata dai soldati britannici – i Redcoats – tra il 17mo ed il 20mo secolo, dato di per sé troppo vago) fanno di questa composizione un grido contro la repressione ed il totalitarismo di ogni epoca.
O what is that sound which so thrills the ear
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/26 - 13:59
The True Prison
[1993]
“Prison song” tratta da “A Month and a Day: A Detention Diary”, raccolta di quanto l’attivista del popolo Ogoni Ken Saro-Wiwa scrisse durante le sue ripetute detenzioni, prima di essere ucciso nel 1995 dopo un processo farsa per volere del dittatore nigeriano Abacha e della compagnia petrolifera Shell.
Si vedano al proposito anche La ballata di Ken Saro Wiwa e A sangue freddo.
“Prison song” tratta da “A Month and a Day: A Detention Diary”, raccolta di quanto l’attivista del popolo Ogoni Ken Saro-Wiwa scrisse durante le sue ripetute detenzioni, prima di essere ucciso nel 1995 dopo un processo farsa per volere del dittatore nigeriano Abacha e della compagnia petrolifera Shell.
Si vedano al proposito anche La ballata di Ken Saro Wiwa e A sangue freddo.
It is not the leaking roof
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/26 - 09:09
La ballata di Ken Saro Wiwa
“Ho scritto in vita mia solo due ballate e sono entrambe 'africane' (se dovessi fare un libro le chiamerei infatti 'due ballate africane'). Una è dedicata ad uno sconosciuto che ho incontrato davvero in Tanzania e che, forse, è ancora vivo. L'altra è questa 'Ballata di Ken Saro-Wiwa'. Ho scritto solo due ballate perché, ve lo posso assicurare, sono difficilissime da scrivere senza scadere nel banale o levare forza alla tensione. Infatti lo schema metrico è ferreo, preciso, millimetrico, non si scappa. Gli endecasillabi sono tutti regolari e sono 'costretti' in una gabbia metrica che davvero li soffoca. Riuscire a farli uscire fuori 'vivi' è una cosa davvero difficile. L'altro enorme problema è, invece, quello di 'dar voce' a personaggi conosciuti, storici. Occorre documentarsi bene, non si può inventare. In questa Ballata di Ken Saro-Wiwa mi sono infatti attenuto alla 'storia'... (Continues)
“Ho scritto in vita mia solo due ballate e sono entrambe 'africane' (se dovessi fare un libro le chiamerei infatti 'due ballate africane'). Una è dedicata ad uno sconosciuto che ho incontrato davvero in Tanzania e che, forse, è ancora vivo. L'altra è questa 'Ballata di Ken Saro-Wiwa'. Ho scritto solo due ballate perché, ve lo posso assicurare, sono difficilissime da scrivere senza scadere nel banale o levare forza alla tensione. Infatti lo schema metrico è ferreo, preciso, millimetrico, non si scappa. Gli endecasillabi sono tutti regolari e sono 'costretti' in una gabbia metrica che davvero li soffoca. Riuscire a farli uscire fuori 'vivi' è una cosa davvero difficile. L'altro enorme problema è, invece, quello di 'dar voce' a personaggi conosciuti, storici. Occorre documentarsi bene, non si può inventare. In questa Ballata di Ken Saro-Wiwa mi sono infatti attenuto alla 'storia'... (Continues)
Sporchi bastardi, Dio vi maledica!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/26 - 08:48
La chanson des fusillés de Fourmies (La Marseillaise fourmisienne)
Anonymous
[1891]
Sull’aria de “La Marseillaise" di Rouget de l'Isle nel 1792.
1 maggio 1891, cittadina di Fourmies, Nord-Pas-de-Calais, Francia.
Una grande e pacifica manifestazione dei lavoratori – indetta dai socialisti seguaci di Jules Guesde per commemorare il massacro di Haymarket Square avvenuto a Chicago cinque anni prima - viene affrontata da 300 soldati armati di nuovi e potenti fucili a ripetizione, in punta di baionetta. I manifestanti sono scesi in sciopero per la giornata di 8 ore e per l’aumento dei salari. Il comandante della piazza, un certo Chapus, ordina di sparare ad altezza uomo. In poco più di 40 secondi di sparatoria vengono uccise 9 persone, anche donne e ragazzini, alcune addirittura estranee alla manifestazione:
Maria Blondeau, 18 anni
Louise Hublet, 20 anni
Ernestine Diot, 17 anni
Félicie Tonnelier, 16 anni
Kléber Giloteaux, 19 anni
Charles Leroy, 20... (Continues)
Sull’aria de “La Marseillaise" di Rouget de l'Isle nel 1792.
1 maggio 1891, cittadina di Fourmies, Nord-Pas-de-Calais, Francia.
Una grande e pacifica manifestazione dei lavoratori – indetta dai socialisti seguaci di Jules Guesde per commemorare il massacro di Haymarket Square avvenuto a Chicago cinque anni prima - viene affrontata da 300 soldati armati di nuovi e potenti fucili a ripetizione, in punta di baionetta. I manifestanti sono scesi in sciopero per la giornata di 8 ore e per l’aumento dei salari. Il comandante della piazza, un certo Chapus, ordina di sparare ad altezza uomo. In poco più di 40 secondi di sparatoria vengono uccise 9 persone, anche donne e ragazzini, alcune addirittura estranee alla manifestazione:
Maria Blondeau, 18 anni
Louise Hublet, 20 anni
Ernestine Diot, 17 anni
Félicie Tonnelier, 16 anni
Kléber Giloteaux, 19 anni
Charles Leroy, 20... (Continues)
Dans la commune, c'était fête
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/25 - 14:13
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Ballatella contro i Borboni
[1969]
Album :L’Italia cantata dal sud
“Erano i Mille, che sbarcarono l'11 maggio 1860, il fior fiore della borghesia intellettuale italiana, quasi tutti studenti, professionisti od impiegati, molti dei quali ritroveremo tra gli esponenti della politica e della cultura umanistica e scientifica dell'Italia unificata della seconda metà dell'800. […] disdegnando la vita comoda e disprezzando la morte in un grande anelito romantico di avventura. […] Questo loro idealismo che li spinse alla lotta (sfruttato dai moderati piemontesi e dal grande Cavour per formare il Regno d'Italia sotto lo scettro dei Savoia (...infatti Vittorio Emanuele II re di Sardegna, rimase II anche come re d'Italia, mentre avrebbe potuto diventare primo) era però il meno adatto per comprendere la situazione reale di un'isola "africana" in buona parte feudale. […] niente comprendevano, né cercavano di comprendere, della... (Continues)
Album :L’Italia cantata dal sud
“Erano i Mille, che sbarcarono l'11 maggio 1860, il fior fiore della borghesia intellettuale italiana, quasi tutti studenti, professionisti od impiegati, molti dei quali ritroveremo tra gli esponenti della politica e della cultura umanistica e scientifica dell'Italia unificata della seconda metà dell'800. […] disdegnando la vita comoda e disprezzando la morte in un grande anelito romantico di avventura. […] Questo loro idealismo che li spinse alla lotta (sfruttato dai moderati piemontesi e dal grande Cavour per formare il Regno d'Italia sotto lo scettro dei Savoia (...infatti Vittorio Emanuele II re di Sardegna, rimase II anche come re d'Italia, mentre avrebbe potuto diventare primo) era però il meno adatto per comprendere la situazione reale di un'isola "africana" in buona parte feudale. […] niente comprendevano, né cercavano di comprendere, della... (Continues)
Di la testa di re Burbuni
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/10/25 - 08:36
Song Itineraries:
Italian Unification and Society in Sicilian Folk Songs
War and More
Well we’ve gotta a new car and a big flatscreen
(Continues)
(Continues)
Contributed by Daniel Herman 2011/10/24 - 18:58
Chansons de La bande à Bonnot: L'enfance de Bonnot
[1954]
Paroles de Boris Vian
Testo di Boris Vian
Lyrics by Boris Vian
Musique de Louis Bessières
Musica di Louis Bessières
Music by Louis Bessières
D'après la comédie musicale La bande à Bonnot de Henry-François Rey [1954]
Dalla commedia musicale La bande à Bonnot di Henry François-Rey [1954]
From the musical La bande à Bonnot by Henry-François Rey [1954]
Disque Canetti n° 48863: La Bande à Bonnot, douze chansons.
"Jules Bonnot, operaio, anarchico e poi bandito, viene braccato per anni dalla polizia in piena Belle Époque e diventa suo malgrado un eroe popolare: la sua cattura avviene di fronte a cinquecento soldati e ventimila parigini, nell'aprile del 1912. Henry-François Rey nel 1954 trasforma questa storia in una commedia musicale e ne affida le canzoni all'eclettico artista francese Boris Vian. Dopo lo spettacolo gli spartiti originali si perdono e l'opera... (Continues)
Paroles de Boris Vian
Testo di Boris Vian
Lyrics by Boris Vian
Musique de Louis Bessières
Musica di Louis Bessières
Music by Louis Bessières
D'après la comédie musicale La bande à Bonnot de Henry-François Rey [1954]
Dalla commedia musicale La bande à Bonnot di Henry François-Rey [1954]
From the musical La bande à Bonnot by Henry-François Rey [1954]
Disque Canetti n° 48863: La Bande à Bonnot, douze chansons.
"Jules Bonnot, operaio, anarchico e poi bandito, viene braccato per anni dalla polizia in piena Belle Époque e diventa suo malgrado un eroe popolare: la sua cattura avviene di fronte a cinquecento soldati e ventimila parigini, nell'aprile del 1912. Henry-François Rey nel 1954 trasforma questa storia in una commedia musicale e ne affida le canzoni all'eclettico artista francese Boris Vian. Dopo lo spettacolo gli spartiti originali si perdono e l'opera... (Continues)
En train d'agoniser un homme revit son passé
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/24 - 13:31
Chansons de La bande à Bonnot: Complainte de Bonnot
[1954]
Paroles de Boris Vian
Testo di Boris Vian
Lyrics by Boris Vian
Musique de Louis Bessières
Musica di Louis Bessières
Music by Louis Bessières
D'après la comédie musicale La bande à Bonnot de Henry-François Rey [1954]
Dalla commedia musicale La bande à Bonnot di Henry François-Rey [1954]
From the musical La bande à Bonnot by Henry-François Rey [1954]
Disque Canetti n° 48863: La Bande à Bonnot, douze chansons.
"Jules Bonnot, operaio, anarchico e poi bandito, viene braccato per anni dalla polizia in piena Belle Époque e diventa suo malgrado un eroe popolare: la sua cattura avviene di fronte a cinquecento soldati e ventimila parigini, nell'aprile del 1912. Henry-François Rey nel 1954 trasforma questa storia in una commedia musicale e ne affida le canzoni all'eclettico artista francese Boris Vian. Dopo lo spettacolo gli spartiti originali si perdono e... (Continues)
Paroles de Boris Vian
Testo di Boris Vian
Lyrics by Boris Vian
Musique de Louis Bessières
Musica di Louis Bessières
Music by Louis Bessières
D'après la comédie musicale La bande à Bonnot de Henry-François Rey [1954]
Dalla commedia musicale La bande à Bonnot di Henry François-Rey [1954]
From the musical La bande à Bonnot by Henry-François Rey [1954]
Disque Canetti n° 48863: La Bande à Bonnot, douze chansons.
"Jules Bonnot, operaio, anarchico e poi bandito, viene braccato per anni dalla polizia in piena Belle Époque e diventa suo malgrado un eroe popolare: la sua cattura avviene di fronte a cinquecento soldati e ventimila parigini, nell'aprile del 1912. Henry-François Rey nel 1954 trasforma questa storia in una commedia musicale e ne affida le canzoni all'eclettico artista francese Boris Vian. Dopo lo spettacolo gli spartiti originali si perdono e... (Continues)
Parmi tous ceux qu'on a connus
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/24 - 13:21
Évangéline
L’avevo creduto,questo sogno di un’età giovane
(Continues)
(Continues)
Contributed by Valeria 2011/10/23 - 20:49
Il treno della morte
Confermo anch'io, essendo nipote dell'autore Alfredo Cristaudo.
Dr Alessandro Arsì.
Dr Alessandro Arsì.
2011/10/23 - 20:13
Redemption Song
Medley di Imagine e Redemption Song dei Jefferson Starship
A medley of Imagine and Redemption Song by Jefferson Starship
Un mélange entre Imagine et Redemption Song par Jefferson Starship
Jefferson Starshipin, Imagine- ja Redemption Song-yhdistelmä
A medley of Imagine and Redemption Song by Jefferson Starship
Un mélange entre Imagine et Redemption Song par Jefferson Starship
Jefferson Starshipin, Imagine- ja Redemption Song-yhdistelmä
Old pirates yes they rob I
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/23 - 16:57
We Shall Overcome
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
Italian "Translasong" by Andrea Buriani
"Traduchanson" italienne : Andrea Buriani
Andrea Burianin italiankielinen "käännoksenlaulu"
Italian "Translasong" by Andrea Buriani
"Traduchanson" italienne : Andrea Buriani
Andrea Burianin italiankielinen "käännoksenlaulu"
NOI CI RIUSCIREMO UN DI’
(Continues)
(Continues)
Contributed by Andrea Buriani 2011/10/23 - 16:03
Waist Deep In The Big Muddy
NEL GRANDE PANTANO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Andrea Buriani 2011/10/23 - 15:25
Hand on Your Gun
[2010]
Lyrics & Music by Lowkey
Album: Soundtrack To The Struggle
Taken from Lowkey's album "Soundtrack to the Struggle” Video filmed by globalfaction.org at the Stop the War Coalition Anti-war Assembly in Trafalgar Square on 8 October 2011..
Lyrics & Music by Lowkey
Album: Soundtrack To The Struggle
Taken from Lowkey's album "Soundtrack to the Struggle” Video filmed by globalfaction.org at the Stop the War Coalition Anti-war Assembly in Trafalgar Square on 8 October 2011..
[Spoken:]
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/10/23 - 08:38
Il nucleare lo vogliamo no!
Ciao, sono Giulio...ogni tanto capito qua...e non vi ho mai ringraziato se non in privato...colgo ora l'occasione per ringraziarvi per la diffusione di questo mio riadattamento che è piano piano diventato un inno...anche dopo il referendum sia chiaro: il nucleare lo vogliamo no!
Giulio 2011/10/23 - 01:38
La canzone dell’emigrante
Oh, chi spartenza dolurusa e amara!
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/22 - 23:34
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Il Sud è 'nu paese bellu assaj (Qua si campa d'aria)
2003
Non è mai troppo tardi per avere un'infanzia felice
Non è mai troppo tardi per avere un'infanzia felice
Buonasera a tutti quanti, vorrei cantare gentilmente una canzone con l'accompagnamento del maestro e la vorrei dedicare al signor Giovanni, il ttiolo della canzone è qua si campa d'aria", perché al Sud si campa d'aria
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/22 - 23:30
With God On Our Side
Non mi sembra una canzone anticlericale, anzi mi sembra provenire da uno spirito profondamente religioso che cerca di stare dalla parte di Dio (adeguando la propria condotta alla volontà del Dio della pace che "fermerà la prossima guerra) piuttosto che porre "Dio dalla sua parte", strumentalizzandolo. (Come sta quel mangiapreti del Venturi? :)
mariaclaudia 2011/10/22 - 22:41
On the Edge of War
1989
New Egypt
New Egypt
The nations are fighting tonight
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/22 - 17:13
9/11 Inside Job
THIS SONG MAY FIND AN UPDATE WITH LYBIA AND THE OTHER MIDDLEASTERN AFRICAN COUNTRIES...IS THERE ANY ABOUT?
LAURA
LAURA
2011/10/22 - 17:12
Hell Broke Luce
Da Bad as me (2011)
Written about Iraqi war veteran Jeff Lucey who committed suicide after returning home from Iraq with post-traumatic stress disorder.
In fact - as many fans noticed - the "Luce" in the title and some lyrics in the song ("What was your name? It was Jeff") seem to point to the life of Jeff Lucey. Lucey, a young man from my own Western Massachusetts, served in Iraq and came home with post-traumatic stress disorder, and eventually committed suicide in June of 2004. In a letter to his girlfriend he wrote while overseas, he said: "I have done so much immoral shit during the last month that life is never going to seem the same, and all I want is to erase the past month, pretend it didn't happen." In the months after returning home, he was tormented by bad memories, and suffered from hallucinations, insomnia, and estrangement from loved ones.
Although there is some speculation... (Continues)
Written about Iraqi war veteran Jeff Lucey who committed suicide after returning home from Iraq with post-traumatic stress disorder.
In fact - as many fans noticed - the "Luce" in the title and some lyrics in the song ("What was your name? It was Jeff") seem to point to the life of Jeff Lucey. Lucey, a young man from my own Western Massachusetts, served in Iraq and came home with post-traumatic stress disorder, and eventually committed suicide in June of 2004. In a letter to his girlfriend he wrote while overseas, he said: "I have done so much immoral shit during the last month that life is never going to seem the same, and all I want is to erase the past month, pretend it didn't happen." In the months after returning home, he was tormented by bad memories, and suffered from hallucinations, insomnia, and estrangement from loved ones.
Although there is some speculation... (Continues)
Had a good home but I left
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/22 - 16:16
The Dance [Պարը] - Ter Vogormia [Տէր Ողորմյա]
"Durante el genocidio, las vírgenes armenias torturadas y violadas eran obligadas a danzar ante los turcos, antes de ser inmoladas con escarnio público.
El genocidio de entre un millón y medio y dos millones de personas, hoy desdibujado, semi olvidado y poco recordado (no hay una "Lista de Schindler" sobre este holocausto), fue perpretado con la complicidad de las potencias occidentales, que permitieron la atrocidad para salvaguardar sus intereses estratégicos y comerciales."
Corazón armenio, dal blog Lost in Marienbad
El genocidio de entre un millón y medio y dos millones de personas, hoy desdibujado, semi olvidado y poco recordado (no hay una "Lista de Schindler" sobre este holocausto), fue perpretado con la complicidad de las potencias occidentales, que permitieron la atrocidad para salvaguardar sus intereses estratégicos y comerciales."
Corazón armenio, dal blog Lost in Marienbad
DonQuijote82 2011/10/22 - 11:26
Su in collina
La poesia originale bolognese di Gastone Vandelli inviataci da Luigi Lepri che ringraziamo.
Qui il file PDF originale con la poesia di Gastone Vandelli. Il testo è stato finalmente riprodotto in ortografia bolognese corretta. [CCG/AGS Staff]
GASTONE VANDELLI
Gastone Vandelli (Rażż, ai 14.11.1921 - Bulåggna, ai 23.2.2003) - L é stè ón di poêta pió inpurtànt dla poeṡî dialetèl bulgnaiṡa. Rafinè e pén ed dêrma par dimónndi rigésster difarént, Vandèl al vinzé socuànt prèmi ed poeṡî e, dal 1979, al publiché al sô prémm lîber, “Apanna l èter dé”, che pò ai tgné drî "I séggn di ân", dal 1994. I sû argumént i van dala sâtira ala descriziån quèṡi metafîṡica dla Natûra. A publicän qué socuanti poeṡî, e un arcôrd ed sô fiôl Dagnêl.
È stato uno degli autori più importanti della poesia dialettale bolognese. Raffinato e versatilissimo, Vandelli vinse numerosi premi di poesia. Nel 1979 pubblicò il... (Continues)
Qui il file PDF originale con la poesia di Gastone Vandelli. Il testo è stato finalmente riprodotto in ortografia bolognese corretta. [CCG/AGS Staff]
GASTONE VANDELLI
Gastone Vandelli (Rażż, ai 14.11.1921 - Bulåggna, ai 23.2.2003) - L é stè ón di poêta pió inpurtànt dla poeṡî dialetèl bulgnaiṡa. Rafinè e pén ed dêrma par dimónndi rigésster difarént, Vandèl al vinzé socuànt prèmi ed poeṡî e, dal 1979, al publiché al sô prémm lîber, “Apanna l èter dé”, che pò ai tgné drî "I séggn di ân", dal 1994. I sû argumént i van dala sâtira ala descriziån quèṡi metafîṡica dla Natûra. A publicän qué socuanti poeṡî, e un arcôrd ed sô fiôl Dagnêl.
È stato uno degli autori più importanti della poesia dialettale bolognese. Raffinato e versatilissimo, Vandelli vinse numerosi premi di poesia. Nel 1979 pubblicò il... (Continues)
MÔRT IN CULÉṄNA
(Continues)
(Continues)
2011/10/22 - 10:00
Vai soldato vai
I disertori della Prima guerra mondiale
La presenza di sbandati e disertori fu endemica durante tutta la guerra e presso tutti gli eserciti. L'argomento da solo meriterebbe un grosso libro.
Per quanto riguarda l'impero austro-ungarico, Fritz Weber (Tappe della Disfatta, p. 274) accenna alla «torma dei disertori , che si è rintanata nelle foreste croate». Mentre nel solo territorio ungherese si contano 200.000 disertori nel corso del 1918. (La nostra guerra, 1988, Il Triveneto dal 1914 al 1919, di Edoardo Pittalis, Sandro Comin, Francesco Jori, Edizioni del Gazzettino, Venezia, p. 323).
In Italia, il 3 novembre 1917, Cadorna scrive al presidente del Consiglio che alla vigilia di Caporetto «più di centomila disertori» vagavano nella penisola, «infestando le campagne, seminando ribellione nelle città e dovunque propagando sconforto». (Piero Melograni, 1969, Storia politica della grande... (Continues)
Sono stato all'erta anch'io soldato spaventato
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/21 - 20:16
Song Itineraries:
Deserters
L'estaca
GENOVESE [Andre, 2011]
GENOESE [Andre, 2011]
La versione genovese di Andre
Genoese translation by Andre
GENOESE [Andre, 2011]
La versione genovese di Andre
Genoese translation by Andre
Ho provato a rendere in ligure, dialetto genovese, questa meravigliosa canzone... la Repubblica di Genova è uno dei pochissimi stati che non sono stati restaurati nel Consiglio di Parigi del 1815, per cui, di fatto, la sua annessione al regno di Savoia resta un abuso.
A STANGA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Andre 2011/10/21 - 13:54
Su in collina
Sono in grado di fornire il testo originale in dialetto bolognese di Vandelli "Môrt in culénna" (morte in collina).
Se interessa, fatemi conoscere le modalità d'invio.
Luigi Lepri (curatore del suo libro di poesie " I séggn di ân").
Se interessa, fatemi conoscere le modalità d'invio.
Luigi Lepri (curatore del suo libro di poesie " I séggn di ân").
Luigi Lepri 2011/10/21 - 12:19
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