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Holocaust Cantata: Songs From the Camps
![Holocaust Cantata: Songs From the Camps](img/upl/holocaust.jpg)
[1999]
Cantata per coro misto (S.A.T.B), pianoforte e violoncello
Testi di canti e letture tratti in gran parte dall’archivio musicale “Aleksander Kulisiewicz” dell’United States Holocaust Memorial Museum (USHMM) di Washington, tradotti in inglese a cura di Marcin Zmudzki e Denny Clark. [Riporto solo le parti cantate perché non ho trovato le parti recitate complete, ndr]
Cantata per coro misto (S.A.T.B), pianoforte e violoncello
Testi di canti e letture tratti in gran parte dall’archivio musicale “Aleksander Kulisiewicz” dell’United States Holocaust Memorial Museum (USHMM) di Washington, tradotti in inglese a cura di Marcin Zmudzki e Denny Clark. [Riporto solo le parti cantate perché non ho trovato le parti recitate complete, ndr]
1. The Prisoner Rises
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/21 - 13:36
Song Itineraries:
Extermination camps
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Στρατιώτη με το δόρυ
![Στρατιώτη με το δόρυ](img/upl/mimis.jpg)
Stratióti me to dóry
Στίχοι: Κώστας Βίρβος
Μουσική: Μίμης Πλέσσας
Πρώτη εκτέλεση: Ο Θίασος
Versi di Kostas Virvos
Musica di Mimis Plessas
Primo interprete: O Thiasos
Στίχοι: Κώστας Βίρβος
Μουσική: Μίμης Πλέσσας
Πρώτη εκτέλεση: Ο Θίασος
Versi di Kostas Virvos
Musica di Mimis Plessas
Primo interprete: O Thiasos
Στρατιώτη με το δόρυ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi / Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 2011/11/21 - 12:08
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Intolleranza 1960
![Intolleranza 1960](img/upl/intolleranza1960.jpg)
[1960-61]
Azione scenica in due parti per coro ed orchestra.
Libretto a cura di Angelo Maria Ripellino
Musiche di Luigi Nono.
Prima esecuzione assoluta: Venezia, Teatro La Fenice 13.04.1961 (XXIV Festival Internazionale di Musica Contemporanea, La Biennale di Venezia).
Testo trovato sul sito del Teatro La Fenice di Venezia
Intolleranza 60, nell’esecuzione di Bernhard Kontarsky con l’orchestra dello Staatstheater di Stoccarda.
Testi tratti dalle seguenti opere:
- Angelo Maria Ripellino, Non un giorno ma adesso, Roma, Grafica 1960;
- Paul Éluard, Liberté, in Choix de Poemes, Paris, Gallimard 1951 [La selezione del testo è avvenuta sull’edizione francese e in seguito sulla traduzione italiana a cura di Franco Fortini (La libertà, Torino, Einaudi 1955, pp.290-295)];
- Vladimir Majakovskij, Opere, a cura di Ignazio Ambrogio (traduzioni di I. Ambrogio, B. Carnevali,... (Continues)
Azione scenica in due parti per coro ed orchestra.
Libretto a cura di Angelo Maria Ripellino
Musiche di Luigi Nono.
Prima esecuzione assoluta: Venezia, Teatro La Fenice 13.04.1961 (XXIV Festival Internazionale di Musica Contemporanea, La Biennale di Venezia).
Testo trovato sul sito del Teatro La Fenice di Venezia
Intolleranza 60, nell’esecuzione di Bernhard Kontarsky con l’orchestra dello Staatstheater di Stoccarda.
Testi tratti dalle seguenti opere:
- Angelo Maria Ripellino, Non un giorno ma adesso, Roma, Grafica 1960;
- Paul Éluard, Liberté, in Choix de Poemes, Paris, Gallimard 1951 [La selezione del testo è avvenuta sull’edizione francese e in seguito sulla traduzione italiana a cura di Franco Fortini (La libertà, Torino, Einaudi 1955, pp.290-295)];
- Vladimir Majakovskij, Opere, a cura di Ignazio Ambrogio (traduzioni di I. Ambrogio, B. Carnevali,... (Continues)
(Continues)
Tempo Primo
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/21 - 10:25
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Las canciones
![Las canciones](img/upl/LEN.jpg)
[2011]
Letra y música: León Gieco
Testo e musica: León Gieco
Lyrics and music: León Gieco
Album:El desembarco
“El desembarco”, il nuovo album di León Gieco, è uscito da pochi giorni e già ci presenta quella che rischia fortemente di essere una canzone fondamentale per questo sito. Sí, perché è una canzone che parla delle canzoni, fatta da uno che fa canzoni da quarant'anni (e nel modo che le fa). Sul fare canzoni e sulla loro incidenza sulla storia e sulla società sono stati, credo, scritti libri interi, probabilmente ricchi di osservazioni di ogni tipo; ma, in definitiva, bastano poche parole di una canzone per dire tutto quanto assai meglio e in modo immensamente più conciso, che “arriva”. Questo è un sito di canzoni, ed è bene sempre ricordarlo chiaramente; nonostante tutto ciò che può essere in più (o in meno), di canzoni vive e di canzoni continuerà a vivere, ponendosi al loro... (Continues)
Letra y música: León Gieco
Testo e musica: León Gieco
Lyrics and music: León Gieco
Album:El desembarco
“El desembarco”, il nuovo album di León Gieco, è uscito da pochi giorni e già ci presenta quella che rischia fortemente di essere una canzone fondamentale per questo sito. Sí, perché è una canzone che parla delle canzoni, fatta da uno che fa canzoni da quarant'anni (e nel modo che le fa). Sul fare canzoni e sulla loro incidenza sulla storia e sulla società sono stati, credo, scritti libri interi, probabilmente ricchi di osservazioni di ogni tipo; ma, in definitiva, bastano poche parole di una canzone per dire tutto quanto assai meglio e in modo immensamente più conciso, che “arriva”. Questo è un sito di canzoni, ed è bene sempre ricordarlo chiaramente; nonostante tutto ciò che può essere in più (o in meno), di canzoni vive e di canzoni continuerà a vivere, ponendosi al loro... (Continues)
Pobre la canción que llega tarde
(Continues)
(Continues)
2011/11/20 - 17:48
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Civilized Men
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[2009]
Lyrics by Jonie (Joan Hajduk)
Music by Donald Sechelski
"I'm just a lyricist who's been fortunate enough to have had the pleasure of collaborating with a few very talented musicians/artists.
This song really highlights Don's talents..." (Jonie)
Lyrics by Jonie (Joan Hajduk)
Music by Donald Sechelski
"I'm just a lyricist who's been fortunate enough to have had the pleasure of collaborating with a few very talented musicians/artists.
This song really highlights Don's talents..." (Jonie)
Fresh from their musters and straight into war
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/11/20 - 16:15
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Tα στρατιωτάκια
![Tα στρατιωτάκια](img/upl/kukunares.jpg)
Ta stratiotákia
Στίχοι: Φώντας Λάδης
Μουσική: Μάριος Τόκας
Πρώτη εκτέλεση: Τάνια Τσανακλίδου
Testo di Fondas Ladis
Musica di Marios Tokas
Prima interprete: Tania Tsanaklidou
Album: Άρες, μάρες, κουκουνάρες
Άρες, μάρες, κουκουνάρες è un album di canzoni per bambini uscito nel 1978; il suo titolo è un'espressione che, più o meno, significa "discorso sconclusionato, nonsense, fole". Eppure, accidenti se ce lo ha un senso, almeno questa canzoncina. La quale gioca sui "soldatini" intesi come giocattolo, e sui soldatini veri, quelli mandati a moricchiare nelle guerrette autenticucce. Sembra di vedere i soldatini mezzi rotti dai bambini, e quelli in carne ed ossa mezzi rotti (o rotti tutti interi) dai generali. Così, traducendo la canzoncina, è bene accettare il gioco: se δέμα è propriamente il "pacco" o "pacchetto" (dei soldatini), io ci ho messo il "sacco" (quello dentro al quale tornano... (Continues)
Στίχοι: Φώντας Λάδης
Μουσική: Μάριος Τόκας
Πρώτη εκτέλεση: Τάνια Τσανακλίδου
Testo di Fondas Ladis
Musica di Marios Tokas
Prima interprete: Tania Tsanaklidou
Album: Άρες, μάρες, κουκουνάρες
Άρες, μάρες, κουκουνάρες è un album di canzoni per bambini uscito nel 1978; il suo titolo è un'espressione che, più o meno, significa "discorso sconclusionato, nonsense, fole". Eppure, accidenti se ce lo ha un senso, almeno questa canzoncina. La quale gioca sui "soldatini" intesi come giocattolo, e sui soldatini veri, quelli mandati a moricchiare nelle guerrette autenticucce. Sembra di vedere i soldatini mezzi rotti dai bambini, e quelli in carne ed ossa mezzi rotti (o rotti tutti interi) dai generali. Così, traducendo la canzoncina, è bene accettare il gioco: se δέμα è propriamente il "pacco" o "pacchetto" (dei soldatini), io ci ho messo il "sacco" (quello dentro al quale tornano... (Continues)
Ένα μπλε στρατιωτάκι
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi / Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 2011/11/20 - 15:02
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Bicentenario (o Canción del Bicentenario)
[2011]
Album:El desembarco
Album:El desembarco
Y van dos siglos de sombra y luz,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2011/11/20 - 13:02
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A los mineros de Bolivia
[2011]
Album:El desembarco
Basata su un testo di di Ernesto "Che" Guevara
Musica di Luis Gurevich
Album:El desembarco
Basata su un testo di di Ernesto "Che" Guevara
Musica di Luis Gurevich
Es el trueno y se desboca
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2011/11/20 - 12:39
Song Itineraries:
Che Guevara, The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Eres un@ mas
![Eres un@ mas](img/upl/Planeta_Eskoria.jpg)
Album "Planeta Eskoria" (2000)
Al nacer ya eres parte de esta sociedad, bienvenido chaval,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/20 - 11:15
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Fuego y miedo
![Fuego y miedo](img/upl/ska.jpg)
[2008]
Album: Lágrimas Y Gozos
Album: Lágrimas Y Gozos
¿Quién educó, su mente enajenada?
(Continues)
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Contributed by DoNQuijote82 2011/11/20 - 11:10
Song Itineraries:
Weapons: our daily home war
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My Ladie Careys Dompe
![My Ladie Careys Dompe](img/upl/ladyca.png)
Tradizionale inglese
English traditional
Ca. XVI secolo
Ca. 16th Century
E' una bella (e gelida) domenica di novembre e avevo un po' bisogno di ulteriore riscaldamento; e quando si ha bisogno di calore supplementare, non so come mai ma viene sempre in testa una musica. Così, mentre ero in bagno a battagliare con la doccia e a cercarle di far sempre più vapore, mi sono messo a canticchiare una musica che conosco, e lo si può dire, fin dal secolo scorso. La conosco, a dire il vero, per tramite di alcune sue “variazioni” che il grande chitarrista e folklorista John Renbourn aveva eseguito nel suo album The Nine Maidens del 1985; da allora credo sia diventata una delle mie arie più canticchiate, fischiettate, frédonnées, schioccate con la lingua e quant'altro. Se per caso non la conoscete, eccovi dunque My Ladie Careys Dompe, ché una piccola incursione nella musica antiqua non fa male di... (Continues)
English traditional
Ca. XVI secolo
Ca. 16th Century
E' una bella (e gelida) domenica di novembre e avevo un po' bisogno di ulteriore riscaldamento; e quando si ha bisogno di calore supplementare, non so come mai ma viene sempre in testa una musica. Così, mentre ero in bagno a battagliare con la doccia e a cercarle di far sempre più vapore, mi sono messo a canticchiare una musica che conosco, e lo si può dire, fin dal secolo scorso. La conosco, a dire il vero, per tramite di alcune sue “variazioni” che il grande chitarrista e folklorista John Renbourn aveva eseguito nel suo album The Nine Maidens del 1985; da allora credo sia diventata una delle mie arie più canticchiate, fischiettate, frédonnées, schioccate con la lingua e quant'altro. Se per caso non la conoscete, eccovi dunque My Ladie Careys Dompe, ché una piccola incursione nella musica antiqua non fa male di... (Continues)
2011/11/20 - 10:59
Song Itineraries:
Anti-war classical music
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Il fiore nero
![Il fiore nero](img/upl/Nomadi_77.jpg)
[1977]
Album: Noi ci saremo
Un pizzico di salutare ottimismo direi che è metodicamente necessario, nonostante non si dischiudano certo, per il momento, orizzonti rassicuranti,.. Come suol dirsi: più buio di mezzanotte...
Album: Noi ci saremo
Un pizzico di salutare ottimismo direi che è metodicamente necessario, nonostante non si dischiudano certo, per il momento, orizzonti rassicuranti,.. Come suol dirsi: più buio di mezzanotte...
Così quando il sole muore
(Continues)
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Contributed by giorgio 2011/11/20 - 10:10
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Senza patria
![Senza patria](img/upl/cd90h.jpg)
[1990]
Album: Solo Nomadi
Premetto che qui per "patria" non si intende certo la "Nazione" ma il proprio suolo natio. La canzone è liberamente ispirata a L'armata dei fiumi perduti (1983) di Carlo Sgorlon (premio Strega nel 1985), libro a sua volta ispirato alle poco note vicende della duplice tragedia del popolo cosacco, i Kazak, a cui "l'impassibile spietatezza della Storia aveva sottratto per sempre la possibilità di avere una patria", e anche del popolo friulano, la cui terra venne regalata ai primi come bottino di guerra dall'invasore tedesco...
Album: Solo Nomadi
Premetto che qui per "patria" non si intende certo la "Nazione" ma il proprio suolo natio. La canzone è liberamente ispirata a L'armata dei fiumi perduti (1983) di Carlo Sgorlon (premio Strega nel 1985), libro a sua volta ispirato alle poco note vicende della duplice tragedia del popolo cosacco, i Kazak, a cui "l'impassibile spietatezza della Storia aveva sottratto per sempre la possibilità di avere una patria", e anche del popolo friulano, la cui terra venne regalata ai primi come bottino di guerra dall'invasore tedesco...
Il cavallo capisce che soffrirà
(Continues)
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Contributed by giorgio 2011/11/20 - 09:56
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Ghetto
![Ghetto](img/upl/404006_115712638576156_902469833_n.jpg)
Pe chi cresce dint' ‘e ghette,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/19 - 19:41
Song Itineraries:
Ghettos
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Ghetto Gospel
![Ghetto Gospel](img/upl/_dL_5a7b1076_23f3525d.jpg)
feat. Elton John
Uhh,
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(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/19 - 19:34
Song Itineraries:
Ghettos
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Ghetto 02
![Ghetto 02](img/upl/banda_bassotti-laltra_faccia_dellimpero.jpg)
2002
da "L'altra faccia dell'impero"
da "L'altra faccia dell'impero"
Non chiudere gli occhi
(Continues)
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Contributed by DoNQuijote82 2011/11/19 - 19:31
Song Itineraries:
Ghettos
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Ghetto
![Ghetto](img/upl/akon-ghetto_s.jpg)
Album: Trouble - 2004
Ghetto, Ghetto, Ghetto, Ghetto we livin
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Contributed by DonQuijote82 2011/11/19 - 18:23
Song Itineraries:
Ghettos
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La piazza, la loggia, la gru. Brescia, maggio 1974-novembre 2010
![La piazza, la loggia, la gru. Brescia, maggio 1974-novembre 2010](img/upl/la_piazza_la_loggia_la_gru.jpg)
Da Genova: le storie cantate
Spettacolo da cantastorie di Alessio Lega e Marco Rovelli, con Guido Baldoni alla fisarmonica
Sogno numero 3: La piazza, la loggia, la gru. Brescia, maggio 1974-novembre 2010
Nel 2009 viene finalmente approvata la Sanatoria per immigrati che svolgono la funzione di colf e badanti. È una grande speranza per molti immigrati clandestini che lavorano ma vivono come fantasmi in Italia, così spendono e faticano per il miraggio del permesso di soggiorno, e chissà, un giorno, per la cittadinanza.
Ma presto la sanatoria si rivela un “pacco”. La Lega Nord non ha nessuna intenzione seria, si mette per traverso. I migranti si sentono truffati.
Nell’ottobre 2010 nel Nord Italia si fanno presidi, e manifestazioni, ma nessuno pare accorgersene. A Brescia quando anche il permesso di manifestare in presidio viene revocato, un gruppo di 6 migranti sale su di una gru nel cantiere... (Continues)
Spettacolo da cantastorie di Alessio Lega e Marco Rovelli, con Guido Baldoni alla fisarmonica
Sogno numero 3: La piazza, la loggia, la gru. Brescia, maggio 1974-novembre 2010
Nel 2009 viene finalmente approvata la Sanatoria per immigrati che svolgono la funzione di colf e badanti. È una grande speranza per molti immigrati clandestini che lavorano ma vivono come fantasmi in Italia, così spendono e faticano per il miraggio del permesso di soggiorno, e chissà, un giorno, per la cittadinanza.
Ma presto la sanatoria si rivela un “pacco”. La Lega Nord non ha nessuna intenzione seria, si mette per traverso. I migranti si sentono truffati.
Nell’ottobre 2010 nel Nord Italia si fanno presidi, e manifestazioni, ma nessuno pare accorgersene. A Brescia quando anche il permesso di manifestare in presidio viene revocato, un gruppo di 6 migranti sale su di una gru nel cantiere... (Continues)
La piazza, la loggia, la gru s’incrociano come in un campo di guerra
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2011/11/19 - 17:55
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Vedo
![Vedo](img/upl/copertina_vedo.jpg)
[2007]
Album :Vedo
Album :Vedo
Vedo i vostri bimbi perfetti
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/19 - 17:52
Oskorria-Burgos 1970
![Oskorria-Burgos 1970](img/upl/Imanol_Herriak.jpg)
Poema de Gabriel Aresti, que demuestra las preocupaciones sociales del genio euskaldun. Éste fue musicado e interpretado por Imanol, primero, con el título "Oskorria Burgos-1970", en su LP Herriak ez du barkatuko, y en 1979 por Oskorri, con el título "Oskorri" y en el LP Oskorri (fíjate).
(La Zamarra de Gustavo)
(La Zamarra de Gustavo)
Irrintzi bat entzun dugu ezpataren aurrean
(Continues)
(Continues)
2011/11/18 - 23:40
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La mosca cojonera
![La mosca cojonera](img/upl/La_mosca_cojonera.jpg)
Album "Planeta Eskoria" (2000)
Quien es ese que siempre de blanco va?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Luca 'The River' 2011/11/17 - 21:12
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical
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Vande Mataram
Pallavi Mishra
( Lyrics From : Lyricspassion.blogspot.com )
Lettera di Gandhi a Hitler
Caro amico,
se vi chiamo amico, non è per formalismo. Io non ho nemici. Il lavoro della mia vita da più di trentacinque anni è stato quello di assicurarmi l’amicizia di tutta l’umanità, senza distinzione di razza, di colore o di credo. Spero che avrete il tempo e la voglia di sapere come una parte importante dell’umanità che vive sotto l’influenza di questa dottrina di amicizia universale considera le vostre azioni. Non dubitiamo della vostra bravura e dell’amore che nutrite per la vostra patria e non crediamo che siate il mostro descritto dai vostri avversari. Ma i vostri scritti e le vostre dichiarazioni, come quelli dei vostri amici e ammiratori, non permettono di dubitare che molti dei vostri atti siano mostruosi e che attentino alla dignità umana, soprattutto nel giudizio di chi, come me, crede all’amicizia... (Continues)
Lettera di Gandhi a Hitler
Caro amico,
se vi chiamo amico, non è per formalismo. Io non ho nemici. Il lavoro della mia vita da più di trentacinque anni è stato quello di assicurarmi l’amicizia di tutta l’umanità, senza distinzione di razza, di colore o di credo. Spero che avrete il tempo e la voglia di sapere come una parte importante dell’umanità che vive sotto l’influenza di questa dottrina di amicizia universale considera le vostre azioni. Non dubitiamo della vostra bravura e dell’amore che nutrite per la vostra patria e non crediamo che siate il mostro descritto dai vostri avversari. Ma i vostri scritti e le vostre dichiarazioni, come quelli dei vostri amici e ammiratori, non permettono di dubitare che molti dei vostri atti siano mostruosi e che attentino alla dignità umana, soprattutto nel giudizio di chi, come me, crede all’amicizia... (Continues)
Ant Tah Hinsa Ke Himayati Rahe Jo Unka Mulk Barbad Hua
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/17 - 18:02
Δικτατορία
![Δικτατορία](img/upl/psaxe.jpg)
Diktatoría
Στίχοι: Λάκης Λαζόπουλος
Μουσική: Θάνος Μικρούτσικος
Πρώτη εκτέλεση: Δημήτρης Μητροπάνος & Λάκης Λαζόπουλος & Θάνος Μικρούτσικος ( Τερτσέτο )
Testo: Lakis Lazopoulos
Musica: Thanos Mikroutsikos
Primi interpreti: Dimitris Mitropanos / Lakis Lazopoulos / Thanos Mikroutsikos ( Terzetto )
Lyrics: Lakis Lazopoulos
Music: Thanos Mikroutsikos
First performed by: Dimitris Mitropanos / Lakis Lazopoulos / Thanos Mikroutsikos ( Terzetto )
Album: Ψάξε στ'΄όνειρό μας (1997)
("Cerca nel nostro sogno"
"Look into our dream")
Dunque, riassumiamo: questa canzone parla di una dittatura che c'era trent'anni prima e che è stata sostituita dalla dittatura della televisione. Perlomeno, trent'anni prima, la televisione era assieme alla dittatura, la aiutava, durante i colpi di stato una delle prime cose che facevano era occupare la TV; ora non ce n'è bisogno. E' anzi la TV che occupa... (Continues)
Στίχοι: Λάκης Λαζόπουλος
Μουσική: Θάνος Μικρούτσικος
Πρώτη εκτέλεση: Δημήτρης Μητροπάνος & Λάκης Λαζόπουλος & Θάνος Μικρούτσικος ( Τερτσέτο )
Testo: Lakis Lazopoulos
Musica: Thanos Mikroutsikos
Primi interpreti: Dimitris Mitropanos / Lakis Lazopoulos / Thanos Mikroutsikos ( Terzetto )
Lyrics: Lakis Lazopoulos
Music: Thanos Mikroutsikos
First performed by: Dimitris Mitropanos / Lakis Lazopoulos / Thanos Mikroutsikos ( Terzetto )
Album: Ψάξε στ'΄όνειρό μας (1997)
("Cerca nel nostro sogno"
"Look into our dream")
Dunque, riassumiamo: questa canzone parla di una dittatura che c'era trent'anni prima e che è stata sostituita dalla dittatura della televisione. Perlomeno, trent'anni prima, la televisione era assieme alla dittatura, la aiutava, durante i colpi di stato una delle prime cose che facevano era occupare la TV; ora non ce n'è bisogno. E' anzi la TV che occupa... (Continues)
Απ' τη δικτατορία του προφανούς
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi / Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 2011/11/17 - 17:19
Song Itineraries:
The "Colonels' Dictatorship" in Greece, 1967-1974
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O madre mia (La gerra turko-bulgara)
Anonymous
![O madre mia (La gerra turko-bulgara)](img/upl/balkanwar.jpg)
Ca. 1912/3?
Canzone popolare in giudeo-spagnolo
A folksong in Judaeo-Spanish
Canzone popolare in giudeo-spagnolo
A folksong in Judaeo-Spanish
La dormita del gatto di ieri sera pare aver prodotto risultati impensabili. Nel medesimo documento Google da dove è stata ripresa la versione completa di Axérico de quinze anios si trova infatti questo componimento in giudeo-spagnolo che riporta dritto alla prima Guerra balcanica del 1912-13 e dove è nominata la battaglia di Lule Burgas che si svolse da 28 ottobre al 3 novembre 1912 e che vide la rovinosa sconfitta degli ottomani. Il componimento popolare in giudeo-spagnolo, tra l'altro, sembra parteggiare decisamente per gli ottomani e la cosa è comprensibile: sotto l'Impero Ottomano gli ebrei scacciati dalla Spagna nel 1492 avevano trovato buona accoglienza e avevano potuto prosperare, mentre negli stati della “Lega Balcanica” (tra i quali la Bulgaria) serpeggiava un diffuso antisemitismo. Nella canzone è presente un'imprecisione storica: le truppe ottomane erano infatti comandate da Abdullah Pascià, e non da Enver Pascià come invece si legge. [RV]
O madre mia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/11/17 - 15:40
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Different Trains
![Different Trains](img/upl/Reich_Different_trains_sigcd064.jpg)
[1988]
Tre movimenti per quartetto d’archi e nastro magnetico.
(copertina del disco in cui il brano è interpretato dal The Smith Quartet.)
Reich, nato nel 1936 a New York da padre di fede ebraica, quando era bambino, e mentre in Europa divampavano guerre ed Olocausto, fu sballottato per diverso tempo tra New York e California a causa del divorzio dei suoi genitori. Molti anni dopo, quando già era acclamato come uno dei padri della musica minimale, a Reich capitò di riflettere sul fatto che i viaggi in treno coast to coast che gli erano toccati nell’infanzia, per quanto frequenti e faticosi (un vero incubo nella sua memoria), erano nulla al confronto delle tradotte verso i campi di concentramento e sterminio su cui furono stipati tanti bambini come lui, ebrei d’Europa, durante la seconda guerra mondiale: “Different Trains”.
Il testo è costituito da interviste che Reich fece... (Continues)
Tre movimenti per quartetto d’archi e nastro magnetico.
(copertina del disco in cui il brano è interpretato dal The Smith Quartet.)
Reich, nato nel 1936 a New York da padre di fede ebraica, quando era bambino, e mentre in Europa divampavano guerre ed Olocausto, fu sballottato per diverso tempo tra New York e California a causa del divorzio dei suoi genitori. Molti anni dopo, quando già era acclamato come uno dei padri della musica minimale, a Reich capitò di riflettere sul fatto che i viaggi in treno coast to coast che gli erano toccati nell’infanzia, per quanto frequenti e faticosi (un vero incubo nella sua memoria), erano nulla al confronto delle tradotte verso i campi di concentramento e sterminio su cui furono stipati tanti bambini come lui, ebrei d’Europa, durante la seconda guerra mondiale: “Different Trains”.
Il testo è costituito da interviste che Reich fece... (Continues)
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Contributed by Bartleby 2011/11/17 - 14:59
Song Itineraries:
Anti-war classical music , Trains
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Und es sind die finstern Zeiten
![Und es sind die finstern Zeiten](img/upl/Simon_Neil_Brecht.jpg)
[193?]
Testo di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler
Interpretata anche da Udo Lindenberg
Non son stato buono a trovare in che anno preciso Brecht scrisse questa poesia poi musicata da Eisler, ma la commistione fra paura e speranza me la fanno collocare proprio a ridosso della presa di potere nazista, nel 1933.
Testo di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler
Interpretata anche da Udo Lindenberg
Non son stato buono a trovare in che anno preciso Brecht scrisse questa poesia poi musicata da Eisler, ma la commistione fra paura e speranza me la fanno collocare proprio a ridosso della presa di potere nazista, nel 1933.
Und es sind die finstern Zeiten
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Contributed by Bartleby 2011/11/17 - 10:58
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Haben Sie Gehort Das Deutsche Band?
![Haben Sie Gehort Das Deutsche Band?](img/upl/Producers_05pix.jpg)
[2001]
Testo e musica di Mel Brooks.
“Don't be stupid, be a smarty! Come and join the Nazi Party!”
Dal mitico musical “The Producers”, diretto da Susan Stroman ma scritto in ogni sua parte (sceneggiatura e canzoni, nei testi e nella musiche) dall’inossibabile Mel Brooks.
“The Producers”, basato sul plot dell’omonimo film del 1968 – altra perla di Brooks - che in Italia uscì con il titolo di “Per favore, non toccate le vecchiette”, fu a sua volta portato al cinema nel 2005 – sempre dal duo Stroman/Brooks – e da noi il titolo originario venne al solito modificato in “The Producers – Una gaia commedia neonazista”.
Un produttore teatrale sull’orlo del fallimento viene convinto dal suo ragioniere che solo una truffa in grande stile lo potrà mettere al riparo dalla completa rovina. Piuttosto che mettere su un grande spettacolo sarà meglio invece organizzare un “grande fiasco”.... (Continues)
Testo e musica di Mel Brooks.
“Don't be stupid, be a smarty! Come and join the Nazi Party!”
Dal mitico musical “The Producers”, diretto da Susan Stroman ma scritto in ogni sua parte (sceneggiatura e canzoni, nei testi e nella musiche) dall’inossibabile Mel Brooks.
“The Producers”, basato sul plot dell’omonimo film del 1968 – altra perla di Brooks - che in Italia uscì con il titolo di “Per favore, non toccate le vecchiette”, fu a sua volta portato al cinema nel 2005 – sempre dal duo Stroman/Brooks – e da noi il titolo originario venne al solito modificato in “The Producers – Una gaia commedia neonazista”.
Un produttore teatrale sull’orlo del fallimento viene convinto dal suo ragioniere che solo una truffa in grande stile lo potrà mettere al riparo dalla completa rovina. Piuttosto che mettere su un grande spettacolo sarà meglio invece organizzare un “grande fiasco”.... (Continues)
Haben sie gehort das Deutsche Band
(Continues)
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Contributed by Bartleby 2011/11/17 - 09:59
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Springtime for Hitler
![Springtime for Hitler](img/upl/producers-002-704554.jpg)
[2001]
Testo e musica di Mel Brooks.
“Don't be stupid, be a smarty! Come and join the Nazi Party!”
Dal mitico musical “The Producers”, diretto da Susan Stroman ma scritto in ogni sua parte (sceneggiatura e canzoni, nei testi e nella musiche) dall’inossibabile Mel Brooks.
“The Producers”, basato sul plot dell’omonimo film del 1968 – altra perla di Brooks - che in Italia uscì con il titolo di “Per favore, non toccate le vecchiette”, fu a sua volta portato al cinema nel 2005 – sempre dal duo Stroman/Brooks – e da noi il titolo originario venne al solito modificato in “The Producers – Una gaia commedia neonazista”.
Un produttore teatrale sull’orlo del fallimento viene convinto dal suo ragioniere che solo una truffa in grande stile lo potrà mettere al riparo dalla completa rovina. Piuttosto che mettere su un grande spettacolo sarà meglio invece organizzare un “grande fiasco”.... (Continues)
Testo e musica di Mel Brooks.
“Don't be stupid, be a smarty! Come and join the Nazi Party!”
Dal mitico musical “The Producers”, diretto da Susan Stroman ma scritto in ogni sua parte (sceneggiatura e canzoni, nei testi e nella musiche) dall’inossibabile Mel Brooks.
“The Producers”, basato sul plot dell’omonimo film del 1968 – altra perla di Brooks - che in Italia uscì con il titolo di “Per favore, non toccate le vecchiette”, fu a sua volta portato al cinema nel 2005 – sempre dal duo Stroman/Brooks – e da noi il titolo originario venne al solito modificato in “The Producers – Una gaia commedia neonazista”.
Un produttore teatrale sull’orlo del fallimento viene convinto dal suo ragioniere che solo una truffa in grande stile lo potrà mettere al riparo dalla completa rovina. Piuttosto che mettere su un grande spettacolo sarà meglio invece organizzare un “grande fiasco”.... (Continues)
Germany was having trouble
(Continues)
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Contributed by Bartleby 2011/11/17 - 08:37
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אשריקו די קואינזי אנייוס (Axérico de quinze anios)
[Ca. XIV secolo]
[Ca. 14th century]
Canzone popolare della tradizione sefardita judezma (giudeo-spagnola)
A folksong from the Sefardite (sefaradi, Judaeo-Spanish) tradition
Nasce tutto guardando il gatto che dorme nella cesta. Mi viene, ovviamente, da guardare El me gatt dove, semidimenticata, giace l'osservazione di tale Giovanna che ha creduto di riconoscere la melodia della “prima canzone animalista militante” di Ivan Della Mea in quella di un'antichissima canzone popolare sefardita (giudeo-spagnola): Axérico de quinze anios. Poiché in questo sito gli interventi sono tutti datati, va detto che era il 15 maggio 2009. A distanza di due anni e mezzo, riascoltando tutto quanto, ho come una vaga impressione che l'antica melodia sefardita non c'entri proprio un bel nulla (a riprova, si provi a cantarci sopra El me gatt: metricamente non torna niente); però non sono un musicologo, e non si... (Continues)
[Ca. 14th century]
Canzone popolare della tradizione sefardita judezma (giudeo-spagnola)
A folksong from the Sefardite (sefaradi, Judaeo-Spanish) tradition
Nasce tutto guardando il gatto che dorme nella cesta. Mi viene, ovviamente, da guardare El me gatt dove, semidimenticata, giace l'osservazione di tale Giovanna che ha creduto di riconoscere la melodia della “prima canzone animalista militante” di Ivan Della Mea in quella di un'antichissima canzone popolare sefardita (giudeo-spagnola): Axérico de quinze anios. Poiché in questo sito gli interventi sono tutti datati, va detto che era il 15 maggio 2009. A distanza di due anni e mezzo, riascoltando tutto quanto, ho come una vaga impressione che l'antica melodia sefardita non c'entri proprio un bel nulla (a riprova, si provi a cantarci sopra El me gatt: metricamente non torna niente); però non sono un musicologo, e non si... (Continues)
אשריקו די קואינזי אנייוס
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/11/17 - 00:25
Song Itineraries:
From olden times: Songs against war, inside war, around war
Kurze Haare, große Ohren
Anonymous
![Kurze Haare, große Ohren](img/upl/entartete_musik_poster.jpg)
[fine anni 30, inizio 40]
Testo trovato su German Swing Youth
Sulla melodia della canzone americana "Organ Grinder's Swin", scritta da Will Hudson su testi di Mitchell Parish e Irving Mills e portata al successo nel 1936 da Ella Fitzgerald con la Count Basie Orchestra.
Ancora una canzoncina con cui i Swing Kinder si facevano beffe della Hitlerjugend, "taglio a spazzola e orecchie a sventola"...
Sul movimento musicale giovanile antinazista della Swingjugend si veda l'introduzione a Nazis on My Radio e pure Der Boy, das Girl, sie lieben Hot e Bergedorf ist kein Zuchthaus.
Testo trovato su German Swing Youth
Sulla melodia della canzone americana "Organ Grinder's Swin", scritta da Will Hudson su testi di Mitchell Parish e Irving Mills e portata al successo nel 1936 da Ella Fitzgerald con la Count Basie Orchestra.
Ancora una canzoncina con cui i Swing Kinder si facevano beffe della Hitlerjugend, "taglio a spazzola e orecchie a sventola"...
Sul movimento musicale giovanile antinazista della Swingjugend si veda l'introduzione a Nazis on My Radio e pure Der Boy, das Girl, sie lieben Hot e Bergedorf ist kein Zuchthaus.
Kurze Haare, große Ohren,
(Continues)
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Contributed by Bartleby 2011/11/16 - 21:42
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Xileko langileria
![Xileko langileria](img/upl/chile-quemalibros.jpg)
Poema de Daniel Landart (1975)
Música: Mixel Ducau (1977)
Aquí sostenemos que la solidaridad no tiene fronteras ni lenguajes, como es éste el caso. En 1975, el poeta vasco Daniel Landart escribía este poema en el que explica lo que ocurrió en Chile en 1973: las causas que desencadenaron el golpe de Estado que dio lugar al sangriento régimen del general Augusto Pinochet (que el Diablo lo tenga en su seno). Chile era un país con grandes diferencias sociales, no ciertamente de los más miserables (comparado, por ejemplo, con Bolivia); en 1970, la coalición de partidos de izquierda (tanto revolucionarios como socialdemócratas) Unidad Popular, liderado por Salvador Allende, gana las elecciones y se propone la realización de profundas reformas sociales. Esto molestó no sólo a a las clases altas chilenas, sino que también inquietó al gobierno de Estados Unidos, presidido por Richard Nixon y con... (Continues)
Música: Mixel Ducau (1977)
Aquí sostenemos que la solidaridad no tiene fronteras ni lenguajes, como es éste el caso. En 1975, el poeta vasco Daniel Landart escribía este poema en el que explica lo que ocurrió en Chile en 1973: las causas que desencadenaron el golpe de Estado que dio lugar al sangriento régimen del general Augusto Pinochet (que el Diablo lo tenga en su seno). Chile era un país con grandes diferencias sociales, no ciertamente de los más miserables (comparado, por ejemplo, con Bolivia); en 1970, la coalición de partidos de izquierda (tanto revolucionarios como socialdemócratas) Unidad Popular, liderado por Salvador Allende, gana las elecciones y se propone la realización de profundas reformas sociales. Esto molestó no sólo a a las clases altas chilenas, sino que también inquietó al gobierno de Estados Unidos, presidido por Richard Nixon y con... (Continues)
Ximixta baten pare
(Continues)
(Continues)
2011/11/16 - 21:19
Bergedorf ist kein Zuchthaus
Anonymous
![Bergedorf ist kein Zuchthaus](img/upl/entartete_musik_poster.jpg)
[1941/42?]
Testo trovato su German Swing Youth
Sulla melodia di "Panama Rag", un noto standard jazz (Dixieland o New Orleans o Hot Jazz, che dir di voglia) risalente al 1912.
Un' altra "allegra" canzoncina che racconta della brutta avventura capitata a molti giovani tedeschi "degenerati" che non sopportavano le camicie brune, che a Wagner preferivano Duke Ellington e che alla Hitlerjugend avevano sostituito la Swingjugend, la spensierata "gioventù dello Swing" che provò a combattere il regime al grido di "Swing Heil!" e a colpi di jazz e ragtime.
Andò loro molto male: soprattutto tra il 1941 ed il 1942 a centinaia finirono nelle prigioni di Moringen, in Bassa Sassonia, o di Bergedorf-Neuengamme, ad Amburgo, dove furono torturati e abusati e dove alcuni di loro trovarono pure la morte.
A proposito del movimento giovanile antinazista Swingjugend si vedano anche le canzoni Nazis on My Radio e Der Boy, das Girl, sie lieben Hot.
Testo trovato su German Swing Youth
Sulla melodia di "Panama Rag", un noto standard jazz (Dixieland o New Orleans o Hot Jazz, che dir di voglia) risalente al 1912.
Un' altra "allegra" canzoncina che racconta della brutta avventura capitata a molti giovani tedeschi "degenerati" che non sopportavano le camicie brune, che a Wagner preferivano Duke Ellington e che alla Hitlerjugend avevano sostituito la Swingjugend, la spensierata "gioventù dello Swing" che provò a combattere il regime al grido di "Swing Heil!" e a colpi di jazz e ragtime.
Andò loro molto male: soprattutto tra il 1941 ed il 1942 a centinaia finirono nelle prigioni di Moringen, in Bassa Sassonia, o di Bergedorf-Neuengamme, ad Amburgo, dove furono torturati e abusati e dove alcuni di loro trovarono pure la morte.
A proposito del movimento giovanile antinazista Swingjugend si vedano anche le canzoni Nazis on My Radio e Der Boy, das Girl, sie lieben Hot.
Bergedorf ist kein Zuchthaus, kein Sing-Sing,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/16 - 18:56
Der Boy, das Girl, sie lieben Hot
Anonymous
![Der Boy, das Girl, sie lieben Hot](img/upl/entartete_musik_poster.jpg)
[Tra la fine degli anni 30 ed il 1941]
Testo trovato su German Swing Youth
Quello che segue è il testo di una canzoncina swing contenuto su di un volantino che fu diffuso nelle scuole superiori del Winterhude, un quartiere di Amburgo, dai giovani tedeschi che si riconoscevano nel movimento musicale spontaneo antinazista della Swingjugend.
Si veda al proposito l’introduzione alla canzone Nazis on My Radio.
Al suo avvento il nazismo bandì tutte le forme d’arte e di espressione considerate non allineate alle tradizioni culturali germaniche e ai valori e all’estetica del regime. All’“entartete Kunst”, l’arte degenerata, fu dedicata persino una grande mostra inaugurata da Goebbles in persona a Monaco nel 1937, e non certo per celebrarla ma per demonizzarla ed archiviarla una volta per tutte.
Pure la musica jazz e swing, che dominava incontrastata le notti spensierate della... (Continues)
Testo trovato su German Swing Youth
Quello che segue è il testo di una canzoncina swing contenuto su di un volantino che fu diffuso nelle scuole superiori del Winterhude, un quartiere di Amburgo, dai giovani tedeschi che si riconoscevano nel movimento musicale spontaneo antinazista della Swingjugend.
Si veda al proposito l’introduzione alla canzone Nazis on My Radio.
Al suo avvento il nazismo bandì tutte le forme d’arte e di espressione considerate non allineate alle tradizioni culturali germaniche e ai valori e all’estetica del regime. All’“entartete Kunst”, l’arte degenerata, fu dedicata persino una grande mostra inaugurata da Goebbles in persona a Monaco nel 1937, e non certo per celebrarla ma per demonizzarla ed archiviarla una volta per tutte.
Pure la musica jazz e swing, che dominava incontrastata le notti spensierate della... (Continues)
Der Boy, das Girl, sie lieben Hot
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/16 - 14:26
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Re-Gaining Unconsciousness
![Re-Gaining Unconsciousness](img/art/t253281.jpg)
Altra canzone ispirata al poema di Martin Niemöller Yellow Triangle
First they put away the dealers,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/16 - 13:08
Yellow Triangle
![Yellow Triangle](img/art/t44000.jpg)
testo ispirato a Yellow Triangle
When they came for the Jews and the blacks, I turned away
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/16 - 13:05
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Nazis on My Radio
![Nazis on My Radio](img/upl/Swing_tanzen_verboten.jpg)
[2001]
Dall’album “Weapon of Mass Construction”, uscito anche con il titolo alternativo “One With the Sun”.
Reduce dalla lettura del bellissimo romanzo di Hans Fallada Ognuno muore solo, minuziosa cronaca storica della lotta che gli Hampel, una coppia di comuni cittadini berlinesi, condussero per due anni, tra il 40 ed il 42, contro la gigantesca e spietata macchina di morte hitleriana, mi ha preso voglia di sapere qualcosa di più sulla storia della “Widerstand”, la resistenza interna al nazismo. E così ho scoperto che, a parte le molte congiure di palazzo inutilmente ordite dai vari “von”, aristocratici e militari, e l’aperta opposizione di alcuni “don”, esponenti della gerarchia cattolica, molti furono i “resistenti di tutti i giorni”, per dirla con lo storico tedesco Detlev Peukert, cittadini tedeschi, ariani, gente comune che, come poteva e spesso con modalità inefficaci... (Continues)
Dall’album “Weapon of Mass Construction”, uscito anche con il titolo alternativo “One With the Sun”.
Reduce dalla lettura del bellissimo romanzo di Hans Fallada Ognuno muore solo, minuziosa cronaca storica della lotta che gli Hampel, una coppia di comuni cittadini berlinesi, condussero per due anni, tra il 40 ed il 42, contro la gigantesca e spietata macchina di morte hitleriana, mi ha preso voglia di sapere qualcosa di più sulla storia della “Widerstand”, la resistenza interna al nazismo. E così ho scoperto che, a parte le molte congiure di palazzo inutilmente ordite dai vari “von”, aristocratici e militari, e l’aperta opposizione di alcuni “don”, esponenti della gerarchia cattolica, molti furono i “resistenti di tutti i giorni”, per dirla con lo storico tedesco Detlev Peukert, cittadini tedeschi, ariani, gente comune che, come poteva e spesso con modalità inefficaci... (Continues)
Can you hear them?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/16 - 12:26
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Souls of the Departed
![Souls of the Departed](img/upl/lucky_TOWN.jpg)
Album: "Lucky Town" (1992)
Scritta ai tempi della Prima Guerra del Golfo.
Scritta ai tempi della Prima Guerra del Golfo.
On the road to Basra stood young Lieutenant Jimmy Bly
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/16 - 11:48
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Prodigal Son
![Prodigal Son](img/upl/bootleg_u2.jpg)
(1972)
Unehearted
"E le tue gambe sono state rubate
da qualche imbroglione del dipartimento della difesa"
PRODIGAL SON is a song written by Bruce Springsteen who recorded it in mid-1972. The song has not yet been officially released. The above lyrics are transcribed from the only known studio version of PRODIGAL SON.
There is no indication to when PRODIGAL SON was written. One studio version of the song is in circulation among collectors. It's a studio take likely recorded around May-Jun 1972 at Jim Cretecos' apartment in New York City, NY. It features Springsteen solo on vocals and acoustic guitar. The May-Jun 1972 sessions at Jim Cretecos' apartment were produced by Cretecos who also took the role of recording engineer. The above lyrics are transcribed from that circulating studio version of PRODIGAL SON.
The line "Where the highway ends and the desert breaks" would later reappear... (Continues)
Unehearted
"E le tue gambe sono state rubate
da qualche imbroglione del dipartimento della difesa"
PRODIGAL SON is a song written by Bruce Springsteen who recorded it in mid-1972. The song has not yet been officially released. The above lyrics are transcribed from the only known studio version of PRODIGAL SON.
There is no indication to when PRODIGAL SON was written. One studio version of the song is in circulation among collectors. It's a studio take likely recorded around May-Jun 1972 at Jim Cretecos' apartment in New York City, NY. It features Springsteen solo on vocals and acoustic guitar. The May-Jun 1972 sessions at Jim Cretecos' apartment were produced by Cretecos who also took the role of recording engineer. The above lyrics are transcribed from that circulating studio version of PRODIGAL SON.
The line "Where the highway ends and the desert breaks" would later reappear... (Continues)
In a place where outlaws are banned from the rane
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/16 - 11:38
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Border Guard
![Border Guard](img/upl/1971-07-22_setlist.jpg)
BORDER GUARD is a song written by Bruce Springsteen who recorded it in mid-1972. The song has not yet been officially released. The above lyrics are transcribed from the only known studio version of BORDER GUARD.
There is no indication to when BORDER GUARD was written. One studio version of the song is in circulation among collectors. It's a studio take likely recorded around May-Jun 1972 at Jim Cretecos' apartment in New York City, NY. It features Springsteen solo on vocals and acoustic guitar. The May-Jun 1972 sessions at Jim Cretecos' apartment were produced by Cretecos who also took the role of recording engineer. The above lyrics transcribed from that circulating studio version of BORDER GUARD.
The studio version of BORDER GUARD was released on the briefly-legal albums Unearthed (Masquerade Music, second issue only) and Before The Fame (Pony Express Records, second and third issues... (Continues)
There is no indication to when BORDER GUARD was written. One studio version of the song is in circulation among collectors. It's a studio take likely recorded around May-Jun 1972 at Jim Cretecos' apartment in New York City, NY. It features Springsteen solo on vocals and acoustic guitar. The May-Jun 1972 sessions at Jim Cretecos' apartment were produced by Cretecos who also took the role of recording engineer. The above lyrics transcribed from that circulating studio version of BORDER GUARD.
The studio version of BORDER GUARD was released on the briefly-legal albums Unearthed (Masquerade Music, second issue only) and Before The Fame (Pony Express Records, second and third issues... (Continues)
Bless on the border guard so cold and alone
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/16 - 11:21
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Τ'όνομά σου
![Τ'όνομά σου](img/upl/R-6317762-1416328777-6220.jpeg.jpg)
T'ónoma sou
Στίχοι: Νικηφόρος Βρεττάκος
Μουσική: Τερψιχόρη Παπαστεφάνου
Πρώτη εκτέλεση: Δανάη Μπαραμπούτη
T'onomà sou
Testo di Nikifòros Vrettàkos
Musica di Terpsihòri Papastefànou
Prima esecuzione di Danài Barabouti
Il primo giorno dell' anno venturo ricorrerà il centenario della nascita di Nikifòros Vrettàkos, grande, amabilissimo poeta, che con quell'apparente semplicità tanto difficile a farsi, cantò la pace e l'umanità con immagini indimenticabili per chi le abbia appena appena sfiorate. E' un vero peccato che la sua opera non abbia dato copiosa e speciale ispirazione ai musicisti, perché di materia ce ne sarebbe, e tanta. Tra le poche liriche di Vrettakos musicate che sono riuscito a trovare, questa mi sembra la più adatta al nostro sito, per il rilievo che vi ha il riferimento alla pace. Ma in realtà è Vrettàkos tutto intero, come poeta civile e come mite, ma indomito combattente,... (Continues)
Στίχοι: Νικηφόρος Βρεττάκος
Μουσική: Τερψιχόρη Παπαστεφάνου
Πρώτη εκτέλεση: Δανάη Μπαραμπούτη
T'onomà sou
Testo di Nikifòros Vrettàkos
Musica di Terpsihòri Papastefànou
Prima esecuzione di Danài Barabouti
Il primo giorno dell' anno venturo ricorrerà il centenario della nascita di Nikifòros Vrettàkos, grande, amabilissimo poeta, che con quell'apparente semplicità tanto difficile a farsi, cantò la pace e l'umanità con immagini indimenticabili per chi le abbia appena appena sfiorate. E' un vero peccato che la sua opera non abbia dato copiosa e speciale ispirazione ai musicisti, perché di materia ce ne sarebbe, e tanta. Tra le poche liriche di Vrettakos musicate che sono riuscito a trovare, questa mi sembra la più adatta al nostro sito, per il rilievo che vi ha il riferimento alla pace. Ma in realtà è Vrettàkos tutto intero, come poeta civile e come mite, ma indomito combattente,... (Continues)
Τ' όνομά σου : ψωμί στο τραπέζι
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/11/16 - 00:50
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The Plains Of Waterloo
Anonymous
![The Plains Of Waterloo](img/upl/britain.jpg)
Traditional / Tradizionale, ca. 1825
Testo ripreso / Lyrics reproduced from
Mudcat Café
Prima pubblicazione a stampa:
First published in writing:
Frank Kidson / William Reeves, Old English Country Dances, London 1890
Willie e Annie
di Riccardo Venturi
Ancora oggi, dopo quasi nove anni di CCG, mi vengono a mente canzoni che “ci dovevano essere” e che, invece, non ci sono; è il caso di questa splendida ballad di epoca napoleonica, che conosco da più di trent'anni nella versione (che la ha resa ancor più splendida) del John Renbourn Group. Quando si dice “John Renbourn” si dicono altre due cose: “Pentangle” e “Jacqui McShee”. Jacqui McShee era la cantante del gruppo, comunque si chiamasse; una voce, come si dice dalle mie parti, di quelle che schiodano. Senza contare che The Plains of Waterloo è stata interpretata anche da un altro “mostro” del folk britannico, June Tabor.
Le ballate... (Continues)
Testo ripreso / Lyrics reproduced from
Mudcat Café
Prima pubblicazione a stampa:
First published in writing:
Frank Kidson / William Reeves, Old English Country Dances, London 1890
Willie e Annie
di Riccardo Venturi
Ancora oggi, dopo quasi nove anni di CCG, mi vengono a mente canzoni che “ci dovevano essere” e che, invece, non ci sono; è il caso di questa splendida ballad di epoca napoleonica, che conosco da più di trent'anni nella versione (che la ha resa ancor più splendida) del John Renbourn Group. Quando si dice “John Renbourn” si dicono altre due cose: “Pentangle” e “Jacqui McShee”. Jacqui McShee era la cantante del gruppo, comunque si chiamasse; una voce, come si dice dalle mie parti, di quelle che schiodano. Senza contare che The Plains of Waterloo è stata interpretata anche da un altro “mostro” del folk britannico, June Tabor.
Le ballate... (Continues)
One fine summer's morning as I went a-walking
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/11/16 - 00:28
Song Itineraries:
Napoleon's Wars, Traditional English, Scottish and Irish antiwar ballads
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Regola Acquea
![Regola Acquea](img/upl/Sputi.jpg)
(2004)
"Sputi"
"Sputi"
Me son vissùo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/11/15 - 21:32
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Когда умирают кони…
![Когда умирают кони…](img/upl/Velemir_Khlebnikov_self_portrait.jpg)
[1912]
Alla fine dell’introduzione al Buchenwald-Lied, scritto da Fritz Böda-Löhner all’inizio del suo calvario nei campi di concentramento hitleriani, Mario M. citava questi versi del grande poeta futurista russo Velimir Chlebnikov.
Nel 1982 Massimo Cacciari e Luigi Nono utilizzarono la poesia di Chlebnikov nella composizione per quattro voci femminili, flauto basso, violoncello e live electronics intitolata Quando stanno morendo. Diario polacco n. 2, dedicata “agli amici e compagni polacchi che nell’esilio, nella clandestinità, in prigione, sul lavoro, resistono – sperano anche se disperati, credono anche se increduli.”. Erano infatti gli anni dei grandi scioperi a Danzica, di Solidarność e della lotta non-violenta contro il regime comunista che sarebbe terminata soltanto nel fatidico 1989.
Alla fine dell’introduzione al Buchenwald-Lied, scritto da Fritz Böda-Löhner all’inizio del suo calvario nei campi di concentramento hitleriani, Mario M. citava questi versi del grande poeta futurista russo Velimir Chlebnikov.
Nel 1982 Massimo Cacciari e Luigi Nono utilizzarono la poesia di Chlebnikov nella composizione per quattro voci femminili, flauto basso, violoncello e live electronics intitolata Quando stanno morendo. Diario polacco n. 2, dedicata “agli amici e compagni polacchi che nell’esilio, nella clandestinità, in prigione, sul lavoro, resistono – sperano anche se disperati, credono anche se increduli.”. Erano infatti gli anni dei grandi scioperi a Danzica, di Solidarność e della lotta non-violenta contro il regime comunista che sarebbe terminata soltanto nel fatidico 1989.
Когда умирают кони - дышат,
(Continues)
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Contributed by Bartleby 2011/11/15 - 08:26
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Pagherete caro
![Pagherete caro](img/upl/corto_circuito.jpg)
Album: "Corto circuito" (1998)
Il simbolo italiano è la bandiera
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Contributed by DoNQuijote82 2011/11/14 - 22:04
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Cuore nero
![Cuore nero](img/upl/28048520_350_350.jpg)
Con la partecipazione di 99 posse
Fra le onde del mare, posso ancora sentire
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Contributed by DonQuijote82 2011/11/14 - 19:52
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La fabbrica illuminata
![La fabbrica illuminata](img/upl/fiumaraKB-47-7M.jpg)
[1964]
Per voce femminile e nastro magnetico
Testo (trovato sull’Archivio Luigi Nono) del poeta e drammaturgo Giuliano Scabia, salvo il finale costituito da frammento estratto da “Due poesie a T” di Cesare Pavese.
Composta nel 1964 per il concerto inaugurale del premio Italia non fu in quell’occasione eseguita, perché censurata dalla direzione della RAI a causa dei testi fortemente politicizzati e ritenuti offensivi nei confronti del Governo.
Prima esecuzione pubblica alla Biennale di Venezia del 1964 (Carla Henius, mezzosoprano e Coro della RAI di Milano diretto da Giulio Bertola, con lo stesso Nono alla regia del suono) e dedicata agli operai della Italsider di Genova, nei cui stabilimenti il maestro si recò di persona per registrarne i rumori sulla base dei quali scrisse la partitura.
“[…] Allorché la Rai mi chiese una nuova composizione per il concerto inaugurale... (Continues)
Per voce femminile e nastro magnetico
Testo (trovato sull’Archivio Luigi Nono) del poeta e drammaturgo Giuliano Scabia, salvo il finale costituito da frammento estratto da “Due poesie a T” di Cesare Pavese.
Composta nel 1964 per il concerto inaugurale del premio Italia non fu in quell’occasione eseguita, perché censurata dalla direzione della RAI a causa dei testi fortemente politicizzati e ritenuti offensivi nei confronti del Governo.
Prima esecuzione pubblica alla Biennale di Venezia del 1964 (Carla Henius, mezzosoprano e Coro della RAI di Milano diretto da Giulio Bertola, con lo stesso Nono alla regia del suono) e dedicata agli operai della Italsider di Genova, nei cui stabilimenti il maestro si recò di persona per registrarne i rumori sulla base dei quali scrisse la partitura.
“[…] Allorché la Rai mi chiese una nuova composizione per il concerto inaugurale... (Continues)
Fabbrica dei morti la chiamavano
(Continues)
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Contributed by Bartleby 2011/11/14 - 15:15
La Chasse aux Chars
![La Chasse aux Chars](img/thumb/a2926_130x140.jpeg)
La Chasse aux Chars
Canzone française – La Chasse aux Chars – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 52
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent cinquante-trois, encore une fois Berlin... Un Berlin sorti de la guerre, un Berlin qui se reconstruit. Mais comme tu le sais, un Berlin divisé. L'affaire est racontée par le narrateur qui est témoin visuel de l'insurrection ouvrière qui a éclaté le 16 juin 1953... Comme tu le verras dans la chanson du jour, dans cette chanson d'Allemagne, il n'est pas sans intérêt de préciser qui est le narrateur et où il se situe dans cette histoire précisément. Le narrateur tel qu'il apparaît dans la chanson est Günter Grass lui-même et pour s'en... (Continues)
Canzone française – La Chasse aux Chars – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 52
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent cinquante-trois, encore une fois Berlin... Un Berlin sorti de la guerre, un Berlin qui se reconstruit. Mais comme tu le sais, un Berlin divisé. L'affaire est racontée par le narrateur qui est témoin visuel de l'insurrection ouvrière qui a éclaté le 16 juin 1953... Comme tu le verras dans la chanson du jour, dans cette chanson d'Allemagne, il n'est pas sans intérêt de préciser qui est le narrateur et où il se situe dans cette histoire précisément. Le narrateur tel qu'il apparaît dans la chanson est Günter Grass lui-même et pour s'en... (Continues)
Berlin, mil neuf cent cinquante-trois, dit le narrateur,
(Continues)
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/11/13 - 22:49
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Mai più sarò saggio
![Mai più sarò saggio](img/upl/99-posse-cattivi-guagliuni-300x229.jpg)
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
Ti sparano Tu muori
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/13 - 22:38
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
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Vilipendio
![Vilipendio](img/upl/99-posse-cattivi-guagliuni-300x229.jpg)
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
C’è vento di regime
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/13 - 22:36
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Resto umano
![Resto umano](img/upl/arrigoni_1.jpg)
La prima volta che ho sentito di te
(Continues)
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Contributed by DonQuijote82 2011/11/13 - 22:32
Song Itineraries:
Vittorio Arrigoni
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Tarantelle pe' campa'
![Tarantelle pe' campa'](img/upl/99-posse-cattivi-guagliuni-300x229.jpg)
Nuje facimme 'e tarantelle, 'e tarantelle pe' campa',
(Continues)
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Contributed by DoNQuijote82 2011/11/13 - 22:30
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Italia Spa
![Italia Spa](img/upl/99-posse-cattivi-guagliuni-300x229.jpg)
(2011)
"Io ho capit' pur' pecchè a noi c'hann semp' chiamat' o mezzogiorno d'Italia po è..
(Continues)
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Contributed by DoNQuijote82 2011/11/13 - 22:29
Song Itineraries:
The "Outlaw War" and the Southern Question in post-unity Italy
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La paranza di San Precario
![La paranza di San Precario](img/upl/99-posse-cattivi-guagliuni-300x229.jpg)
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
Guagliono? Guagliò tu forse nun ‘e capito nuje chi
(Continues)
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Contributed by DoNQuijote82 2011/11/13 - 22:28
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Antifa 2.0
![Antifa 2.0](img/upl/99-posse-cattivi-guagliuni-300x229.jpg)
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
Non siamo noi che per la strada andiamo in giro sempre in gruppo ed armati
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Contributed by DoNQuijote82 2011/11/13 - 22:26
Song Itineraries:
Antifa AWS: Militant antifascism
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Cattivi Guagliuni
![Cattivi Guagliuni](img/upl/k2_items_src_a357c74e5dcf52fdc7e3c938e19974cd.jpg)
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
Coltivati a batterie negli alveari di cemento
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Contributed by DoNQuijote82 2011/11/13 - 22:24
Song Itineraries:
From World Jails
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Sacco e Vanzetti
"Nicola Sacco alzatevi in piedi,
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Contributed by adriana 2011/11/13 - 17:14
Song Itineraries:
Sacco and Vanzetti
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La grande quercia
![La grande quercia](img/art/t712689.jpg)
Fo Dario, LP Morte e resurrezione di un pupazzo
Canzoni sui momenti di lotta 1945-1971, Circolo La Comune LC 7 1972
Informazioni: Dallo spettacolo "Morte e resurrezione di un pupazzo", del 1971
Canzoni sui momenti di lotta 1945-1971, Circolo La Comune LC 7 1972
Informazioni: Dallo spettacolo "Morte e resurrezione di un pupazzo", del 1971
La grande quercia gloria dell'imperatore
(Continues)
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Contributed by DonQuijote82 2011/11/11 - 19:53
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Espera
![Espera](img/upl/4444_veces_por_ejemplo.jpg)
Del disco "4.444 veces por ejemplo" (1975).
Inspirada por la Revolución de los claveles de Portugal
Adolfo Celdrán, en 1975, celebraba el hecho y manifestaba su alegría y esperanza en esta canción suya de “alegre impaciencia”
Gustavo Sierra Fernandez
Inspirada por la Revolución de los claveles de Portugal
Adolfo Celdrán, en 1975, celebraba el hecho y manifestaba su alegría y esperanza en esta canción suya de “alegre impaciencia”
Gustavo Sierra Fernandez
Cada vez que me miro
(Continues)
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2011/11/10 - 23:45
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Abril
![Abril](img/upl/bonet5.jpg)
(1975)
Y la bella Maria del Mar, que expresaba su admiración hacia Portugal y hacia el que se había convertido en el cantante de la democracia lusitana: José Afonso.
Gustavo Sierra Fernandez
Y la bella Maria del Mar, que expresaba su admiración hacia Portugal y hacia el que se había convertido en el cantante de la democracia lusitana: José Afonso.
Gustavo Sierra Fernandez
Com un ocell posat
(Continues)
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2011/11/10 - 23:19
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Delenda est [Ερηνούλα μου]
![Delenda est [Ερηνούλα μου]](img/upl/fragma.jpg)
Delenda est (Erinoúla mou)
Στίχοι: Κώστας Τριπολίτης
Μουσική: Δήμος Μούτσης
Πρώτη εκτέλεση: Δήμος Μούτσης
Φραγμα, 1981
Testo di Kostas Tripolitis
Musica di Dimos Moutsis
Primainterpretazione di Dimos Moutsis
Da :"Fragma/Barriera" - 1981
Bisogna avvertire che quell' Erinula che ricorre di strofa in strofa è diminutivo di Irini, nome che alle orecchie dei greci richiama molto più immediatamente la Pace che non il nostro corrispondente Irene. Con questa avvertenza il testo si fa chiaro: la pace è un valore incontrovertibile, ma quanto manipolato dal potere. Le citazioni latine sono, credo, abbastanza leggibili: al modo dei Romani antichi, la pace si può violare - dicono i potenti - per abbattere un Cesare (Salve, o morituro Cesare) o una civiltà che non ci garba (Delenda Carthago). Innumerevoli e anche assai recenti le conferme storiche del concetto.
L'autore del testo, Kostas... (Continues)
Στίχοι: Κώστας Τριπολίτης
Μουσική: Δήμος Μούτσης
Πρώτη εκτέλεση: Δήμος Μούτσης
Φραγμα, 1981
Testo di Kostas Tripolitis
Musica di Dimos Moutsis
Primainterpretazione di Dimos Moutsis
Da :"Fragma/Barriera" - 1981
Bisogna avvertire che quell' Erinula che ricorre di strofa in strofa è diminutivo di Irini, nome che alle orecchie dei greci richiama molto più immediatamente la Pace che non il nostro corrispondente Irene. Con questa avvertenza il testo si fa chiaro: la pace è un valore incontrovertibile, ma quanto manipolato dal potere. Le citazioni latine sono, credo, abbastanza leggibili: al modo dei Romani antichi, la pace si può violare - dicono i potenti - per abbattere un Cesare (Salve, o morituro Cesare) o una civiltà che non ci garba (Delenda Carthago). Innumerevoli e anche assai recenti le conferme storiche del concetto.
L'autore del testo, Kostas... (Continues)
Θα σου πάρω βιολιά και ένα ντέφι γλυκό να σου παίζουν
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Contributed by Gian Piero Testa 2011/11/10 - 23:07
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Via Tibaldi
![Via Tibaldi](img/upl/dario_fo_4.jpg)
da: Ballate e canzoni Bertani, Verona (1974)
E ho letto sul giornale
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Contributed by DonQuijote82 2011/11/10 - 20:23
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Reconciliation
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[1865]
Versi del grande poeta e scrittore statunitense, nell’ottava ed ultima edizione della raccolta “Leaves of Grass”, 1891-92.
Musica del compositore e direttore corale canadese Larry Nickel, dalla sua opera forse più famosa, il “Requiem for Peace” composto nel 2006 (e che verrà eseguito a Torino il prossimo anno nell’ambito del festival Europa Cantat XVIII).
In realtà la poesia di Whitman fu già trasposta in musica nel 1936 dal compositore inglese Ralph Vaughan Williams per la sua cantata “Dona nobis pacem”.
Walt Whitman era un convinto antischiavista e salutò con entusiasmo l’elezione di Lincoln ma, da figlio di madre quacchera, al tempo stesso ripudiava la violenza e la guerra. La secessione degli Stati del Sud e lo scoppio della guerra civile non gli impedirono tuttavia di scrivere componimenti patriottici (poi pubblicati nella raccolta “Drum-Taps”) ma soprattutto... (Continues)
Versi del grande poeta e scrittore statunitense, nell’ottava ed ultima edizione della raccolta “Leaves of Grass”, 1891-92.
Musica del compositore e direttore corale canadese Larry Nickel, dalla sua opera forse più famosa, il “Requiem for Peace” composto nel 2006 (e che verrà eseguito a Torino il prossimo anno nell’ambito del festival Europa Cantat XVIII).
In realtà la poesia di Whitman fu già trasposta in musica nel 1936 dal compositore inglese Ralph Vaughan Williams per la sua cantata “Dona nobis pacem”.
Walt Whitman era un convinto antischiavista e salutò con entusiasmo l’elezione di Lincoln ma, da figlio di madre quacchera, al tempo stesso ripudiava la violenza e la guerra. La secessione degli Stati del Sud e lo scoppio della guerra civile non gli impedirono tuttavia di scrivere componimenti patriottici (poi pubblicati nella raccolta “Drum-Taps”) ma soprattutto... (Continues)
WORD over all, beautiful as the sky,
(Continues)
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Contributed by Bartleby 2011/11/10 - 10:45
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Monsieur William
![Monsieur William](img/upl/R-3042421-1482837606-4469.jpeg.jpg)
Monsieur William
Chanson française – Monsieur William – Jean-Roger Caussimon – 1950
Paroles de Jean-Roger Caussimon – Musique de Léo Ferré.
On énumèrera pour commencer certains des très nombreux interprètes de cette chanson sur une période qui s'étale sur des dizaines d'années et il y en a toujours : à commencer par Léo Ferré, puis Jean-Roger Caussimon ou Philippe Léotard , ou Philippe Clay ou Serge Gainsbourg, ou Barbara, ou Les Frères Jacques, ou plus récemment Jacki Feydi... On y ajoutera Juliette et Maurane...
Il y eut aussi Lavilliers et la toute première interprète : Catherine Sauvage. Il y a même Gian Maria Testa...
et on dira également que :
Monsieur William, c'est aussi un livre - dont l'auteur est également Caussimon :
Monsieur William - Jean-Roger Caussimon (texte) Jean-Pierre Blanpain (images ) - Éditeur : esperluete
« Un livre noir pour une chanson noire... Dans le... (Continues)
Chanson française – Monsieur William – Jean-Roger Caussimon – 1950
Paroles de Jean-Roger Caussimon – Musique de Léo Ferré.
On énumèrera pour commencer certains des très nombreux interprètes de cette chanson sur une période qui s'étale sur des dizaines d'années et il y en a toujours : à commencer par Léo Ferré, puis Jean-Roger Caussimon ou Philippe Léotard , ou Philippe Clay ou Serge Gainsbourg, ou Barbara, ou Les Frères Jacques, ou plus récemment Jacki Feydi... On y ajoutera Juliette et Maurane...
Il y eut aussi Lavilliers et la toute première interprète : Catherine Sauvage. Il y a même Gian Maria Testa...
et on dira également que :
Monsieur William, c'est aussi un livre - dont l'auteur est également Caussimon :
Monsieur William - Jean-Roger Caussimon (texte) Jean-Pierre Blanpain (images ) - Éditeur : esperluete
« Un livre noir pour une chanson noire... Dans le... (Continues)
C'était vraiment un employé modèle
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/11/9 - 18:56
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600 preti operai
![600 preti operai](img/upl/cirag.jpg)
Tratto dalla registrazione dal vivo dello prima rappresentazione dello spettacolo di Dario Fo "Ci ragiono e canto n.2", andato in scena alla Camera del Lavoro di Milano l'8 aprile 1969
![cirag cirag](img/upl/cirag.jpg)
![cirag cirag](img/upl/cirag.jpg)
E seicento preti operai in Francia
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/9 - 15:41
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Не бывать тебе в живых
![Не бывать тебе в живых](img/upl/Akhmatova_Film_Press_2.jpg)
[1921]
Versi della poetessa modernista Anna Akhmatova (1889-1966).
Musica del compositore e direttore corale canadese Larry Nickel, dalla sua opera forse più famosa, il “Requiem for Peace” composto nel 2006 (e che verrà eseguito a Torino il prossimo anno nell’ambito del festival Europa Cantat XVIII).
Poesia in morte del marito Nikolaj Gumilëv, esponente con Osip Mandel'štam del movimento letterario acmeista russo. Gumilëv fu accusato di attività controrivoluzionaria e fucilato il 24 agosto 1921, nei primi anni della lunga, sanguinaria epoca del “Terrore Rosso”. L’amico Osip Mandel'štam, con le stesse accuse, fece una fine simile diversi anni più tardi, nel 1938. Anna Achmatova, cultrice di Dante Alighieri, ebbe una vita difficilissima, continuamente censurata ed espulsa dai consessi letterari allineati. Il figlio suo e di Gumilëv, Lev, fu imprigionato per cinque anni durante le grandi purghe staliniane degli anni 30.
Versi della poetessa modernista Anna Akhmatova (1889-1966).
Musica del compositore e direttore corale canadese Larry Nickel, dalla sua opera forse più famosa, il “Requiem for Peace” composto nel 2006 (e che verrà eseguito a Torino il prossimo anno nell’ambito del festival Europa Cantat XVIII).
Poesia in morte del marito Nikolaj Gumilëv, esponente con Osip Mandel'štam del movimento letterario acmeista russo. Gumilëv fu accusato di attività controrivoluzionaria e fucilato il 24 agosto 1921, nei primi anni della lunga, sanguinaria epoca del “Terrore Rosso”. L’amico Osip Mandel'štam, con le stesse accuse, fece una fine simile diversi anni più tardi, nel 1938. Anna Achmatova, cultrice di Dante Alighieri, ebbe una vita difficilissima, continuamente censurata ed espulsa dai consessi letterari allineati. Il figlio suo e di Gumilëv, Lev, fu imprigionato per cinque anni durante le grandi purghe staliniane degli anni 30.
Не бывать тебе в живых,
(Continues)
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Contributed by Bartleby 2011/11/9 - 15:12
Song Itineraries:
Anti-war classical music
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Bêtise de la guerre
![Bêtise de la guerre](img/upl/Victor_Hugo.jpg)
[1872]
Dalla raccolta poetica “L'Année terrible”.
Musica del compositore e direttore corale canadese Larry Nickel, dalla sua opera forse più famosa, il “Requiem for Peace” composto nel 2006 (e che verrà eseguito a Torino il prossimo anno nell’ambito del festival Europa Cantat XVIII).
Poesia che Hugo scrisse sui terribili eventi del 1870/71, la disastrosa guerra contro la Prussia, con la disfatta di Napoleone III a Sedan, la proclamazione della Repubblica e la nascita della Comune a Parigi, l’assedio tedesco alla capitale, la sua caduta, l’armistizio con Bismarck e la “restaurazione dell’ordine” con la repressione dei comunardi che culminò ne La semaine sanglante…
Dalla raccolta poetica “L'Année terrible”.
Musica del compositore e direttore corale canadese Larry Nickel, dalla sua opera forse più famosa, il “Requiem for Peace” composto nel 2006 (e che verrà eseguito a Torino il prossimo anno nell’ambito del festival Europa Cantat XVIII).
Poesia che Hugo scrisse sui terribili eventi del 1870/71, la disastrosa guerra contro la Prussia, con la disfatta di Napoleone III a Sedan, la proclamazione della Repubblica e la nascita della Comune a Parigi, l’assedio tedesco alla capitale, la sua caduta, l’armistizio con Bismarck e la “restaurazione dell’ordine” con la repressione dei comunardi che culminò ne La semaine sanglante…
Ouvrière sans yeux, Pénélope imbécile,
(Continues)
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Contributed by Bartleby 2011/11/9 - 12:36
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兵车行
![兵车行](img/upl/Dufu.jpg)
Bīng chē xíng
[750 o 751]
Versi del grande poeta cinese Dù Fǔ.
Musica del compositore e direttore corale canadese Larry Nickel, dalla sua opera forse più famosa, il “Requiem for Peace” composto nel 2006 (e che che verrà eseguito a Torino il prossimo anno nell’ambito del festival Europa Cantat XVIII).
Testo trovato su Chinese Poems.
Dù Fǔ è stato con Lǐ Bái il più importante poeta cinese vissuto sotto la dinastia Tang.
La sua vita, come quella di milioni di cinesi dell’epoca, fu sconvolta dalle guerre continue scatenate dai voraci Tang per espandere l’Impero e per contenere ribellioni e spinte separatiste varie, specie nei distretti del nord.
Questa poesia venne scritta mentre i soldati imperiali venivano spediti a combattere contro uiguri, turchi, arabi, kirghisi e nepalesi (e chi più ne ha più ne metta) e, probabilmente, proprio all’indomani della battaglia di Talas... (Continues)
[750 o 751]
Versi del grande poeta cinese Dù Fǔ.
Musica del compositore e direttore corale canadese Larry Nickel, dalla sua opera forse più famosa, il “Requiem for Peace” composto nel 2006 (e che che verrà eseguito a Torino il prossimo anno nell’ambito del festival Europa Cantat XVIII).
Testo trovato su Chinese Poems.
Dù Fǔ è stato con Lǐ Bái il più importante poeta cinese vissuto sotto la dinastia Tang.
La sua vita, come quella di milioni di cinesi dell’epoca, fu sconvolta dalle guerre continue scatenate dai voraci Tang per espandere l’Impero e per contenere ribellioni e spinte separatiste varie, specie nei distretti del nord.
Questa poesia venne scritta mentre i soldati imperiali venivano spediti a combattere contro uiguri, turchi, arabi, kirghisi e nepalesi (e chi più ne ha più ne metta) e, probabilmente, proprio all’indomani della battaglia di Talas... (Continues)
车辚辚
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/9 - 09:06
Song Itineraries:
From olden times: Songs against war, inside war, around war
×
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Album: "10 milles per veure una bona armadura"
dal sito ufficiale
Il titolo dell'album è una citazione da "Molto rumore per nulla" (Much Ado About Nothing) di Shakespeare:
"I have known when there was no music with him but the drum and the fife, and now had he rather hear the tabor and the pipe. I have known when he would have walked ten mile afoot to see a good armor, and now will he lie ten nights awake carving the fashion of a new doublet. He was wont to speak plain and to the purpose, like an honest man and a soldier, and now is he turned orthography; his words are a very fantastical banquet, just so many strange dishes"
"L'ho conosciuto che avrebbe fatto dieci miglia a piedi per vedere una bella armatura, ed ora starebbe dieci notti sveglio a tagliarsi una nuova foggia di giustacuore. Parlava chiaro e spiccio, da uomo onesto e da soldato, ed ora si è messo a parlare in punta di forchetta; le sue parole sono un banchetto fantastico, un piatto strano dopo l'altro."