Boys Who Rape (Should All Be Destroyed)
[2009]
Album “In and Out of Control”
Album “In and Out of Control”
Boys who (boys who)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/23 - 15:16
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
The Migrant Worker
Artist: Jim Croce
Album: Miscellaneous
Album: Miscellaneous
Pickin' wasn't easy
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/23 - 13:09
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
A Song for the Migrant Workers
[2005]
Scritta da Brett Anderson e Bernard Butler
Nell'unico album dei The Tears (il nome corretto è con l'articolo), intitolato "Here Come the Tears"
Scritta da Brett Anderson e Bernard Butler
Nell'unico album dei The Tears (il nome corretto è con l'articolo), intitolato "Here Come the Tears"
We hide in your shadows,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/23 - 13:04
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Glorious Days
The bell rings out signals for home
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/23 - 12:34
The Legend
Daniel Hannon
I went to see a legend
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/23 - 12:25
Turn This World Around
Raffi Cavoukian, the famed author and performer of songs such as "Baby Beluga," "Turn This World Around," and "One Light One Sun," continues to inspire a generation of children and their parents. This children's troubadour writes and sings music for children in order to deliver a message of hope, peace, and respect for the planet and its people. His beloved songs encourage children and adults alike to pitch in and make the world a cleaner, healthier place. One of his most recent songs, entitled "Turn this World Around," is a tribute to Nelson Mandela, whom Raffi admires greatly. This song, along with many of his other songs, raises awareness of all the good that can be accomplished if children--and adults--reach for their potential.
Better known simply as Raffi, this singer, songwriter, author, and child and environmental advocate was born in 1948, in Cairo, Egypt. His parents instilled... (Continues)
Better known simply as Raffi, this singer, songwriter, author, and child and environmental advocate was born in 1948, in Cairo, Egypt. His parents instilled... (Continues)
We heard it from Mandela, turn this world around
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/23 - 12:02
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Black President
[1990]
Parole di Brenda “MaBrrr” Fassie (1964-2004), nativa di Soweto, Johannesburg, grande interprete dell’Afropop, ritenuta a buon diritto la “Madonna delle Townships”. E’ morta a soli 40 anni in seguito ad una overdose di cocaina.
Musica di Sello "Chicco" Twala (1963-), songwriter e produttore musicale.
Nell’album intitolato “Black President”
Una canzone del periodo di graduale dissoluzione del regime dell’Apartheid.
Il 1990 fu l’anno della liberazione di Nelson Mandela, dopo 27 anni di prigionia.
Fu l’anno in cui il presidente de Klerk legalizzò l’ANC e avviò i negoziati per la pacificazione e la transizione democratica, mentre il suo predecessore Botha rimase per tutta la vita un irriducibile segregazionista…
(Bernart Bartleby)
Parole di Brenda “MaBrrr” Fassie (1964-2004), nativa di Soweto, Johannesburg, grande interprete dell’Afropop, ritenuta a buon diritto la “Madonna delle Townships”. E’ morta a soli 40 anni in seguito ad una overdose di cocaina.
Musica di Sello "Chicco" Twala (1963-), songwriter e produttore musicale.
Nell’album intitolato “Black President”
Una canzone del periodo di graduale dissoluzione del regime dell’Apartheid.
Il 1990 fu l’anno della liberazione di Nelson Mandela, dopo 27 anni di prigionia.
Fu l’anno in cui il presidente de Klerk legalizzò l’ANC e avviò i negoziati per la pacificazione e la transizione democratica, mentre il suo predecessore Botha rimase per tutta la vita un irriducibile segregazionista…
(Bernart Bartleby)
The year 1963
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/23 - 11:45
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Mandela
1989
Al di là del muro
Al di là del muro
Vorrei vedere dalla mia finestra
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/23 - 10:46
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Rin del angelito
[1966]
Dall’album “Las últimas composiciones de Violeta Parra”.
Poi eseguita anche da Inti-Illimani, Mercedes Sosa, Ángel Parra e Isabel Parra.
Nel 1968 la formazione musicale “Grupo Chagual”, di cui la Parra fu “madrina”, ne diede una sua versione nel disco “Canta a Violeta Parra”.
Dopo aver riascoltato la bellissima Luchín contribuita da Riccardo, mi è tornata in mente la melodia di una canzone della Parra che ricordavo avesse anch’essa a che vedere con il racconto di un destino infantile in una “población callampa” cilena, in una baraccopoli.
E se il destino di Luchín è mangiare terra e vermi, in questo “Rin del angelito” l’infanzia è ancora più negata perché il bimbo protagonista non è riuscito a sopravvivere…
Il tasso di mortalità infantile in Cile è oggi al 7,3, il doppio dell’Italia, ma nel 1966 – quando Violeta Parra scrisse questa canzone – in Cile morivano ancora 105 bambini al di sotto di un anno ogni mille nati vivi. (fonte: Index Mundi)
Dall’album “Las últimas composiciones de Violeta Parra”.
Poi eseguita anche da Inti-Illimani, Mercedes Sosa, Ángel Parra e Isabel Parra.
Nel 1968 la formazione musicale “Grupo Chagual”, di cui la Parra fu “madrina”, ne diede una sua versione nel disco “Canta a Violeta Parra”.
Dopo aver riascoltato la bellissima Luchín contribuita da Riccardo, mi è tornata in mente la melodia di una canzone della Parra che ricordavo avesse anch’essa a che vedere con il racconto di un destino infantile in una “población callampa” cilena, in una baraccopoli.
E se il destino di Luchín è mangiare terra e vermi, in questo “Rin del angelito” l’infanzia è ancora più negata perché il bimbo protagonista non è riuscito a sopravvivere…
Il tasso di mortalità infantile in Cile è oggi al 7,3, il doppio dell’Italia, ma nel 1966 – quando Violeta Parra scrisse questa canzone – in Cile morivano ancora 105 bambini al di sotto di un anno ogni mille nati vivi. (fonte: Index Mundi)
Ya se va para los cielos
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/23 - 10:14
Luchín
[1967]
Testo e musica di Víctor Jara
Letra y música de Víctor Jara
Lyrics and music by Víctor Jara
Altri interpreti
Otra interpretación
Also performed by
Inti Illimani
Chile Resistencia, 1976
Non dirò molto. Questa famosa e incredibile canzone di Víctor Jara è del 1967, e parla della vita e dei giochi di un bambino di una delle enormi baraccopoli di Santiago del Cile, le poblaciones che esistevano prima di Allende, perdurarono sotto Allende e furono ancora più impoverite e represse da Pinochet e dai "Chicago Boys". Ma parla di tutte le baraccopoli, di tutte le smisurate periferie delle metropoli, delle favelas, degli slums di Bombay, di Manila, del Cairo, di Lagos, di Città del Messico di ovunque e di qualsiasi tempo. Si hay niños como Luchín..., e ce ne sono a milioni. Ora come prima. Ora più di prima. Basta uscire fuori e guardarsi attorno. Di bambini come Luchín ce ne possono... (Continues)
Testo e musica di Víctor Jara
Letra y música de Víctor Jara
Lyrics and music by Víctor Jara
Altri interpreti
Otra interpretación
Also performed by
Inti Illimani
Chile Resistencia, 1976
Non dirò molto. Questa famosa e incredibile canzone di Víctor Jara è del 1967, e parla della vita e dei giochi di un bambino di una delle enormi baraccopoli di Santiago del Cile, le poblaciones che esistevano prima di Allende, perdurarono sotto Allende e furono ancora più impoverite e represse da Pinochet e dai "Chicago Boys". Ma parla di tutte le baraccopoli, di tutte le smisurate periferie delle metropoli, delle favelas, degli slums di Bombay, di Manila, del Cairo, di Lagos, di Città del Messico di ovunque e di qualsiasi tempo. Si hay niños como Luchín..., e ce ne sono a milioni. Ora come prima. Ora più di prima. Basta uscire fuori e guardarsi attorno. Di bambini come Luchín ce ne possono... (Continues)
Frágil como un volantín
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/11/22 - 21:33
Η κυβέρνηση
I kyvérnisi
Mουσική του Γιάννη Ζουγανέλη
σε στίχους του Γιώργου Δουλτσίνου.
Πρώτη εκτέλεση του Γιάννη Ζουγανέλη
"Η κυβέρνηση", 2011
I kivérnisi
Musica di Yannnis Zouganelis
su versi di Yorgos Doultsinos.
Prima interpretazione di Yannis Zouganelis
"I kivernisi/Il governo", 2011
L'ultimo - e sembra notevole - successo di Yorgos Zuganelis, con una proposta politica (ironicamente populista) per fronteggiare la crisi senza ricorrere a banchieri-marionette, i cui fili si vede bene dove finiscono attaccati, ma si ignora (?) da quali mani davvero partano.
Del responsabile del testo non so dire nulla. (gpt)
Io ho una ipotesi al riguardo. [RV]
Mουσική του Γιάννη Ζουγανέλη
σε στίχους του Γιώργου Δουλτσίνου.
Πρώτη εκτέλεση του Γιάννη Ζουγανέλη
"Η κυβέρνηση", 2011
I kivérnisi
Musica di Yannnis Zouganelis
su versi di Yorgos Doultsinos.
Prima interpretazione di Yannis Zouganelis
"I kivernisi/Il governo", 2011
L'ultimo - e sembra notevole - successo di Yorgos Zuganelis, con una proposta politica (ironicamente populista) per fronteggiare la crisi senza ricorrere a banchieri-marionette, i cui fili si vede bene dove finiscono attaccati, ma si ignora (?) da quali mani davvero partano.
Del responsabile del testo non so dire nulla. (gpt)
Io ho una ipotesi al riguardo. [RV]
Μια που έρχεται η ώρα για εκλογές,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/11/22 - 20:47
Il Libero
dal disco Contro (1993)
Normalità, pazzia, devianza sono solo parole vuote, prive di senso. esiste l'ipocrisia di chi non accetta un diverso modo di essere...
Normalità, pazzia, devianza sono solo parole vuote, prive di senso. esiste l'ipocrisia di chi non accetta un diverso modo di essere...
Gli hanno tolto la patente con la scusa che
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/22 - 20:33
Song Itineraries:
Lunatics and lunatic camps: Lagers, troubles, repression, freedom
Io canto perché (Aspettando la giustizia)
1988
Ancora Nomadi
Ancora Nomadi
Perché non tema né sole né neve,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/22 - 20:02
Amore che prendi amore che dai
(2002)
Se è vero che adesso possiamo parlare
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/22 - 19:10
Θα γεννηθώ ξανά
Tha gennithó xaná
Στίχοι: Κώστας Βάρναλης
Μουσική: Γιάννης Ζουγανέλης
Πρώτη εκτέλεση: Αφροδίτη Μάνου
LP: "Λαική ανθολογία Βάρναλη", 1977
Tha ghennithò xanà
Testo di Kostas Vàrnalis
Musica di Yannis Zouganelis
Prima esecuzione di Afrodìti Manou
LP: "Laikì anthologhìa Vàrnali/Antologia popolare di Vàrnalis", 1977
Altra canzone di Yannis Zouganelis su testo di Kostas Vàrnalis. (gpt)
Στίχοι: Κώστας Βάρναλης
Μουσική: Γιάννης Ζουγανέλης
Πρώτη εκτέλεση: Αφροδίτη Μάνου
LP: "Λαική ανθολογία Βάρναλη", 1977
Tha ghennithò xanà
Testo di Kostas Vàrnalis
Musica di Yannis Zouganelis
Prima esecuzione di Afrodìti Manou
LP: "Laikì anthologhìa Vàrnali/Antologia popolare di Vàrnalis", 1977
Altra canzone di Yannis Zouganelis su testo di Kostas Vàrnalis. (gpt)
Αν από 'δώ σ’ αφήσουν κι αν εκεί
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/11/22 - 18:30
The Send-Off
[1918]
In "Wilfred Owen. The complete poems and fragments”, a cura di Jon Stallworthy, 1983.
Musica di Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra Los Angeles e Berlino, dalla sua “Songs of War”, sette canzoni per baritono e pianoforte (2004).
Dopo aver conosciuto gli orrori della Grande Guerra, Wilfred Owen – che era sopravvissuto all’esplosione di una granata di mortaio, che si era risvegliato tra i resti smembrati di un ufficiale suo amico, che poi era rimasto intrappolato per giorni in una trincea nemica… – trascorse qualche mese nell’ospedale Craiglockhart di Edimburgo per riprendersi dai traumi fisici e psicologici subìti. Lì Owen potè ritemprarsi, scrisse molto e fu felice di ricevere la visita di colui che egli considerava maestro ed ispiratore, il poeta Siegfried Sassoon.
Ma l’orrore non era finito.
Nel luglio del 1918 Owen tornò in servizio in... (Continues)
In "Wilfred Owen. The complete poems and fragments”, a cura di Jon Stallworthy, 1983.
Musica di Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra Los Angeles e Berlino, dalla sua “Songs of War”, sette canzoni per baritono e pianoforte (2004).
Dopo aver conosciuto gli orrori della Grande Guerra, Wilfred Owen – che era sopravvissuto all’esplosione di una granata di mortaio, che si era risvegliato tra i resti smembrati di un ufficiale suo amico, che poi era rimasto intrappolato per giorni in una trincea nemica… – trascorse qualche mese nell’ospedale Craiglockhart di Edimburgo per riprendersi dai traumi fisici e psicologici subìti. Lì Owen potè ritemprarsi, scrisse molto e fu felice di ricevere la visita di colui che egli considerava maestro ed ispiratore, il poeta Siegfried Sassoon.
Ma l’orrore non era finito.
Nel luglio del 1918 Owen tornò in servizio in... (Continues)
Down the close, darkening lanes they sang their way
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/22 - 14:47
Song Itineraries:
Anti-war classical music , World War I (1914-1918)
Memory
[1918]
Nella raccolta “Picture-Show” pubblicata nel 1919.
Musica di un tal DeGolier, misconosciuto musicista, risalente al 1940.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.
Sul finire della guerra il tenente Siegfried Sassoon, combattendo sul fronte francese, fu gravemente ferito dal solito “fuoco amico”: uno dei tanti soldatini di cui lui aveva cantato gli sparò un colpo in testa scambiandolo per un tedesco. Tuttavia non ebbe serie conseguenze, se non quella di venir promosso a capitano. Peggio andò al suo amico ed ammiratore Wilfred Owen, che Sassoon aveva conosciuto di persona a Craiglockhart mentre Owen era lì ricoverato per i postumi di un trauma da esplosione: fu ucciso nei pressi di Joncourt, in Piccardia, solo una settimana prima della fine della guerra…
Nella raccolta “Picture-Show” pubblicata nel 1919.
Musica di un tal DeGolier, misconosciuto musicista, risalente al 1940.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.
“… Ma ora il mio cuore è triste
… e sono ricco di tutto ciò che ho perduto…”
… e sono ricco di tutto ciò che ho perduto…”
Sul finire della guerra il tenente Siegfried Sassoon, combattendo sul fronte francese, fu gravemente ferito dal solito “fuoco amico”: uno dei tanti soldatini di cui lui aveva cantato gli sparò un colpo in testa scambiandolo per un tedesco. Tuttavia non ebbe serie conseguenze, se non quella di venir promosso a capitano. Peggio andò al suo amico ed ammiratore Wilfred Owen, che Sassoon aveva conosciuto di persona a Craiglockhart mentre Owen era lì ricoverato per i postumi di un trauma da esplosione: fu ucciso nei pressi di Joncourt, in Piccardia, solo una settimana prima della fine della guerra…
When I was young my heart and head were light,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/22 - 12:04
Ex-Service
[1934]
Poesia pubblicata sul settimanale The Spectator nel novembre del 1934 e poi inclusa nella raccolta intitolata “Vigils” del 1935.
Musica del compositore americano Leland C. Smith (1925-vivente?) da “Three Pacifist Songs” del 1951.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.
Poesia pubblicata sul settimanale The Spectator nel novembre del 1934 e poi inclusa nella raccolta intitolata “Vigils” del 1935.
Musica del compositore americano Leland C. Smith (1925-vivente?) da “Three Pacifist Songs” del 1951.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.
Derision from the dead
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/22 - 11:07
Che gran confusione
dall'album "Canzoni con il naso lungo" (1992)
Testo di Massimo Bubola
Musica di Cristiano De André e Massimo Bubola
Testo di Massimo Bubola
Musica di Cristiano De André e Massimo Bubola
Chiusi nelle piazze chiusi dentro il tempio
(Continues)
(Continues)
2011/11/21 - 23:55
Της εξορίας
Tis exorías
Στίχοι: Κώστας Βάρναλης
Μουσική: Γιάννης Ζουγανέλης
Πρώτη εκτέλεση: Ισιδώρα Σιδέρη
LP: "Λαική ανθολογία Βάρναλη" , 1977
Testo di Kostas Vàrnalis
Musica di Yannis Zouganelis
Prima interpretazione di Isidora Sidèri
LP:"Laikì anthologhìa Vàrnali/Antologia popolare di Varnalis", 1977
Kostas Vàrnalis, Κώστας Βάρναλης, (Burgàs /Pyrgos, Bulgaria, 1883 - Atene, 1974) è stato il primo poeta comunista della letteratura neogreca. Fu instancabilmente impegnato nella lotta sociale a favore dell'uguaglianza e della dignità umana, al cui servizio mise una copiosa e robusta vena poetica e l'acribia dell'indagine storico-letteraria. Sul piano poetico non fu particolarmente innovatore, se non nella proposizione degli inediti contenuti sociali e nell'accentuazione del ricorso alla lingua demotica, perché, dal punto di vista propriamente tecnico e formale, si collocò nella consolidata... (Continues)
Στίχοι: Κώστας Βάρναλης
Μουσική: Γιάννης Ζουγανέλης
Πρώτη εκτέλεση: Ισιδώρα Σιδέρη
LP: "Λαική ανθολογία Βάρναλη" , 1977
Testo di Kostas Vàrnalis
Musica di Yannis Zouganelis
Prima interpretazione di Isidora Sidèri
LP:"Laikì anthologhìa Vàrnali/Antologia popolare di Varnalis", 1977
Kostas Vàrnalis, Κώστας Βάρναλης, (Burgàs /Pyrgos, Bulgaria, 1883 - Atene, 1974) è stato il primo poeta comunista della letteratura neogreca. Fu instancabilmente impegnato nella lotta sociale a favore dell'uguaglianza e della dignità umana, al cui servizio mise una copiosa e robusta vena poetica e l'acribia dell'indagine storico-letteraria. Sul piano poetico non fu particolarmente innovatore, se non nella proposizione degli inediti contenuti sociali e nell'accentuazione del ricorso alla lingua demotica, perché, dal punto di vista propriamente tecnico e formale, si collocò nella consolidata... (Continues)
Μας σιδεροδέσανε τα χέρια
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/11/21 - 22:56
Confusione totale
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
feat. Valerio Jovine
feat. Valerio Jovine
Nella mia povera, ma intensa vita ho visto cose che
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/21 - 20:39
Las canciones by León Gieco: a song about songs in a song website, be they "agains", "in" or "for" anything. From Gieco's freshly released album El desembarco.
Riccardo Venturi 2011/11/21 - 16:19
Arms and the Boy
[1917]
Poesia di Wilfred Owen messa in musica nel 1971 dal compositore John E. Cousins.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.
Nel titolo Owen si ispirò ad “Arms and the Man”, celebre commedia di George Bernard Shaw del 1894, ma sostituì “uomo” a “ragazzo” perché furono soprattutto le vite di giovani ragazzi ad essere falciate nel corso del mostruoso primo conflitto mondiale…
La foto che segue non si riferisce alla Grande Guerra ma alla guerra civile americana. L’ho scelta perché mi pare condensi bene in sé il significato di “Arms and the Boy”…
Poesia di Wilfred Owen messa in musica nel 1971 dal compositore John E. Cousins.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.
Nel titolo Owen si ispirò ad “Arms and the Man”, celebre commedia di George Bernard Shaw del 1894, ma sostituì “uomo” a “ragazzo” perché furono soprattutto le vite di giovani ragazzi ad essere falciate nel corso del mostruoso primo conflitto mondiale…
La foto che segue non si riferisce alla Grande Guerra ma alla guerra civile americana. L’ho scelta perché mi pare condensi bene in sé il significato di “Arms and the Boy”…
Let the boy try along this bayonet-blade
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/21 - 15:52
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
El desembarco
[2011]
Letra y música: León Gieco
Testo e musica: León Gieco
Lyrics and music: León Gieco
Album:El desembarco
Seis años después de Por favor, perdón y gracias, el creador de “Sólo le pido adiós” regresa con flamante material para principios de noviembre. A seis años del lanzamiento de Por favor, perdón y gracias (2005), León Gieco está de regreso con El desembarco, su nuevo y esperado álbum de estudio que verá la luz durante los primeros días de noviembre. Para esta grabación, Gieco contó con el apoyo de una banda de sesionistas internacionales, conformada por Jim Keltner (Crosby, Stills, Nash & Young, Simon & Garfunkel) en batería; Jimmy Johnson (James Taylor, Allan Holdsworth) en bajo; Dean Parks (Steely Dan, Madonna, Stevie Wonder, Michael Jackson) y Mark Goldenberg (Linda Ronstadt, Natalie Imbruglia, Chris Isaak, Willie Nelson, Peter Frampton) en guitarras y la talentosa... (Continues)
Letra y música: León Gieco
Testo e musica: León Gieco
Lyrics and music: León Gieco
Album:El desembarco
Seis años después de Por favor, perdón y gracias, el creador de “Sólo le pido adiós” regresa con flamante material para principios de noviembre. A seis años del lanzamiento de Por favor, perdón y gracias (2005), León Gieco está de regreso con El desembarco, su nuevo y esperado álbum de estudio que verá la luz durante los primeros días de noviembre. Para esta grabación, Gieco contó con el apoyo de una banda de sesionistas internacionales, conformada por Jim Keltner (Crosby, Stills, Nash & Young, Simon & Garfunkel) en batería; Jimmy Johnson (James Taylor, Allan Holdsworth) en bajo; Dean Parks (Steely Dan, Madonna, Stevie Wonder, Michael Jackson) y Mark Goldenberg (Linda Ronstadt, Natalie Imbruglia, Chris Isaak, Willie Nelson, Peter Frampton) en guitarras y la talentosa... (Continues)
Están los que resisten y nunca se lamentan
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2011/11/21 - 14:49
La cançó del soldadet
(2011)
Album: "10 milles per veure una bona armadura"
dal sito ufficiale
Il titolo dell'album è una citazione da "Molto rumore per nulla" (Much Ado About Nothing) di Shakespeare:
"I have known when there was no music with him but the drum and the fife, and now had he rather hear the tabor and the pipe. I have known when he would have walked ten mile afoot to see a good armor, and now will he lie ten nights awake carving the fashion of a new doublet. He was wont to speak plain and to the purpose, like an honest man and a soldier, and now is he turned orthography; his words are a very fantastical banquet, just so many strange dishes"
"L'ho conosciuto che avrebbe fatto dieci miglia a piedi per vedere una bella armatura, ed ora starebbe dieci notti sveglio a tagliarsi una nuova foggia di giustacuore. Parlava chiaro e spiccio, da uomo onesto e da soldato, ed ora si è messo a parlare in punta di forchetta; le sue parole sono un banchetto fantastico, un piatto strano dopo l'altro."
Album: "10 milles per veure una bona armadura"
dal sito ufficiale
Il titolo dell'album è una citazione da "Molto rumore per nulla" (Much Ado About Nothing) di Shakespeare:
"I have known when there was no music with him but the drum and the fife, and now had he rather hear the tabor and the pipe. I have known when he would have walked ten mile afoot to see a good armor, and now will he lie ten nights awake carving the fashion of a new doublet. He was wont to speak plain and to the purpose, like an honest man and a soldier, and now is he turned orthography; his words are a very fantastical banquet, just so many strange dishes"
"L'ho conosciuto che avrebbe fatto dieci miglia a piedi per vedere una bella armatura, ed ora starebbe dieci notti sveglio a tagliarsi una nuova foggia di giustacuore. Parlava chiaro e spiccio, da uomo onesto e da soldato, ed ora si è messo a parlare in punta di forchetta; le sue parole sono un banchetto fantastico, un piatto strano dopo l'altro."
Escolteu la cançó del soldadet
(Continues)
(Continues)
2011/11/21 - 14:24
Holocaust Cantata: Songs From the Camps
[1999]
Cantata per coro misto (S.A.T.B), pianoforte e violoncello
Testi di canti e letture tratti in gran parte dall’archivio musicale “Aleksander Kulisiewicz” dell’United States Holocaust Memorial Museum (USHMM) di Washington, tradotti in inglese a cura di Marcin Zmudzki e Denny Clark. [Riporto solo le parti cantate perché non ho trovato le parti recitate complete, ndr]
Cantata per coro misto (S.A.T.B), pianoforte e violoncello
Testi di canti e letture tratti in gran parte dall’archivio musicale “Aleksander Kulisiewicz” dell’United States Holocaust Memorial Museum (USHMM) di Washington, tradotti in inglese a cura di Marcin Zmudzki e Denny Clark. [Riporto solo le parti cantate perché non ho trovato le parti recitate complete, ndr]
1. The Prisoner Rises
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/21 - 13:36
Song Itineraries:
Extermination camps
Στρατιώτη με το δόρυ
Stratióti me to dóry
Στίχοι: Κώστας Βίρβος
Μουσική: Μίμης Πλέσσας
Πρώτη εκτέλεση: Ο Θίασος
Versi di Kostas Virvos
Musica di Mimis Plessas
Primo interprete: O Thiasos
Στίχοι: Κώστας Βίρβος
Μουσική: Μίμης Πλέσσας
Πρώτη εκτέλεση: Ο Θίασος
Versi di Kostas Virvos
Musica di Mimis Plessas
Primo interprete: O Thiasos
Στρατιώτη με το δόρυ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi / Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 2011/11/21 - 12:08
Intolleranza 1960
[1960-61]
Azione scenica in due parti per coro ed orchestra.
Libretto a cura di Angelo Maria Ripellino
Musiche di Luigi Nono.
Prima esecuzione assoluta: Venezia, Teatro La Fenice 13.04.1961 (XXIV Festival Internazionale di Musica Contemporanea, La Biennale di Venezia).
Testo trovato sul sito del Teatro La Fenice di Venezia
Intolleranza 60, nell’esecuzione di Bernhard Kontarsky con l’orchestra dello Staatstheater di Stoccarda.
Testi tratti dalle seguenti opere:
- Angelo Maria Ripellino, Non un giorno ma adesso, Roma, Grafica 1960;
- Paul Éluard, Liberté, in Choix de Poemes, Paris, Gallimard 1951 [La selezione del testo è avvenuta sull’edizione francese e in seguito sulla traduzione italiana a cura di Franco Fortini (La libertà, Torino, Einaudi 1955, pp.290-295)];
- Vladimir Majakovskij, Opere, a cura di Ignazio Ambrogio (traduzioni di I. Ambrogio, B. Carnevali,... (Continues)
Azione scenica in due parti per coro ed orchestra.
Libretto a cura di Angelo Maria Ripellino
Musiche di Luigi Nono.
Prima esecuzione assoluta: Venezia, Teatro La Fenice 13.04.1961 (XXIV Festival Internazionale di Musica Contemporanea, La Biennale di Venezia).
Testo trovato sul sito del Teatro La Fenice di Venezia
Intolleranza 60, nell’esecuzione di Bernhard Kontarsky con l’orchestra dello Staatstheater di Stoccarda.
Testi tratti dalle seguenti opere:
- Angelo Maria Ripellino, Non un giorno ma adesso, Roma, Grafica 1960;
- Paul Éluard, Liberté, in Choix de Poemes, Paris, Gallimard 1951 [La selezione del testo è avvenuta sull’edizione francese e in seguito sulla traduzione italiana a cura di Franco Fortini (La libertà, Torino, Einaudi 1955, pp.290-295)];
- Vladimir Majakovskij, Opere, a cura di Ignazio Ambrogio (traduzioni di I. Ambrogio, B. Carnevali,... (Continues)
(Continues)
Tempo Primo
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/21 - 10:25
Las canciones
[2011]
Letra y música: León Gieco
Testo e musica: León Gieco
Lyrics and music: León Gieco
Album:El desembarco
“El desembarco”, il nuovo album di León Gieco, è uscito da pochi giorni e già ci presenta quella che rischia fortemente di essere una canzone fondamentale per questo sito. Sí, perché è una canzone che parla delle canzoni, fatta da uno che fa canzoni da quarant'anni (e nel modo che le fa). Sul fare canzoni e sulla loro incidenza sulla storia e sulla società sono stati, credo, scritti libri interi, probabilmente ricchi di osservazioni di ogni tipo; ma, in definitiva, bastano poche parole di una canzone per dire tutto quanto assai meglio e in modo immensamente più conciso, che “arriva”. Questo è un sito di canzoni, ed è bene sempre ricordarlo chiaramente; nonostante tutto ciò che può essere in più (o in meno), di canzoni vive e di canzoni continuerà a vivere, ponendosi al loro... (Continues)
Letra y música: León Gieco
Testo e musica: León Gieco
Lyrics and music: León Gieco
Album:El desembarco
“El desembarco”, il nuovo album di León Gieco, è uscito da pochi giorni e già ci presenta quella che rischia fortemente di essere una canzone fondamentale per questo sito. Sí, perché è una canzone che parla delle canzoni, fatta da uno che fa canzoni da quarant'anni (e nel modo che le fa). Sul fare canzoni e sulla loro incidenza sulla storia e sulla società sono stati, credo, scritti libri interi, probabilmente ricchi di osservazioni di ogni tipo; ma, in definitiva, bastano poche parole di una canzone per dire tutto quanto assai meglio e in modo immensamente più conciso, che “arriva”. Questo è un sito di canzoni, ed è bene sempre ricordarlo chiaramente; nonostante tutto ciò che può essere in più (o in meno), di canzoni vive e di canzoni continuerà a vivere, ponendosi al loro... (Continues)
Pobre la canción que llega tarde
(Continues)
(Continues)
2011/11/20 - 17:48
Civilized Men
[2009]
Lyrics by Jonie (Joan Hajduk)
Music by Donald Sechelski
"I'm just a lyricist who's been fortunate enough to have had the pleasure of collaborating with a few very talented musicians/artists.
This song really highlights Don's talents..." (Jonie)
Lyrics by Jonie (Joan Hajduk)
Music by Donald Sechelski
"I'm just a lyricist who's been fortunate enough to have had the pleasure of collaborating with a few very talented musicians/artists.
This song really highlights Don's talents..." (Jonie)
Fresh from their musters and straight into war
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/11/20 - 16:15
Tα στρατιωτάκια
Ta stratiotákia
Στίχοι: Φώντας Λάδης
Μουσική: Μάριος Τόκας
Πρώτη εκτέλεση: Τάνια Τσανακλίδου
Testo di Fondas Ladis
Musica di Marios Tokas
Prima interprete: Tania Tsanaklidou
Album: Άρες, μάρες, κουκουνάρες
Άρες, μάρες, κουκουνάρες è un album di canzoni per bambini uscito nel 1978; il suo titolo è un'espressione che, più o meno, significa "discorso sconclusionato, nonsense, fole". Eppure, accidenti se ce lo ha un senso, almeno questa canzoncina. La quale gioca sui "soldatini" intesi come giocattolo, e sui soldatini veri, quelli mandati a moricchiare nelle guerrette autenticucce. Sembra di vedere i soldatini mezzi rotti dai bambini, e quelli in carne ed ossa mezzi rotti (o rotti tutti interi) dai generali. Così, traducendo la canzoncina, è bene accettare il gioco: se δέμα è propriamente il "pacco" o "pacchetto" (dei soldatini), io ci ho messo il "sacco" (quello dentro al quale tornano... (Continues)
Στίχοι: Φώντας Λάδης
Μουσική: Μάριος Τόκας
Πρώτη εκτέλεση: Τάνια Τσανακλίδου
Testo di Fondas Ladis
Musica di Marios Tokas
Prima interprete: Tania Tsanaklidou
Album: Άρες, μάρες, κουκουνάρες
Άρες, μάρες, κουκουνάρες è un album di canzoni per bambini uscito nel 1978; il suo titolo è un'espressione che, più o meno, significa "discorso sconclusionato, nonsense, fole". Eppure, accidenti se ce lo ha un senso, almeno questa canzoncina. La quale gioca sui "soldatini" intesi come giocattolo, e sui soldatini veri, quelli mandati a moricchiare nelle guerrette autenticucce. Sembra di vedere i soldatini mezzi rotti dai bambini, e quelli in carne ed ossa mezzi rotti (o rotti tutti interi) dai generali. Così, traducendo la canzoncina, è bene accettare il gioco: se δέμα è propriamente il "pacco" o "pacchetto" (dei soldatini), io ci ho messo il "sacco" (quello dentro al quale tornano... (Continues)
Ένα μπλε στρατιωτάκι
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi / Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 2011/11/20 - 15:02
Bicentenario (o Canción del Bicentenario)
[2011]
Album:El desembarco
Album:El desembarco
Y van dos siglos de sombra y luz,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2011/11/20 - 13:02
A los mineros de Bolivia
[2011]
Album:El desembarco
Basata su un testo di di Ernesto "Che" Guevara
Musica di Luis Gurevich
Album:El desembarco
Basata su un testo di di Ernesto "Che" Guevara
Musica di Luis Gurevich
Es el trueno y se desboca
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2011/11/20 - 12:39
Song Itineraries:
Che Guevara, The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Eres un@ mas
Album "Planeta Eskoria" (2000)
Al nacer ya eres parte de esta sociedad, bienvenido chaval,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/20 - 11:15
Fuego y miedo
[2008]
Album: Lágrimas Y Gozos
Album: Lágrimas Y Gozos
¿Quién educó, su mente enajenada?
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/20 - 11:10
Song Itineraries:
Weapons: our daily home war
My Ladie Careys Dompe
Tradizionale inglese
English traditional
Ca. XVI secolo
Ca. 16th Century
E' una bella (e gelida) domenica di novembre e avevo un po' bisogno di ulteriore riscaldamento; e quando si ha bisogno di calore supplementare, non so come mai ma viene sempre in testa una musica. Così, mentre ero in bagno a battagliare con la doccia e a cercarle di far sempre più vapore, mi sono messo a canticchiare una musica che conosco, e lo si può dire, fin dal secolo scorso. La conosco, a dire il vero, per tramite di alcune sue “variazioni” che il grande chitarrista e folklorista John Renbourn aveva eseguito nel suo album The Nine Maidens del 1985; da allora credo sia diventata una delle mie arie più canticchiate, fischiettate, frédonnées, schioccate con la lingua e quant'altro. Se per caso non la conoscete, eccovi dunque My Ladie Careys Dompe, ché una piccola incursione nella musica antiqua non fa male di... (Continues)
English traditional
Ca. XVI secolo
Ca. 16th Century
E' una bella (e gelida) domenica di novembre e avevo un po' bisogno di ulteriore riscaldamento; e quando si ha bisogno di calore supplementare, non so come mai ma viene sempre in testa una musica. Così, mentre ero in bagno a battagliare con la doccia e a cercarle di far sempre più vapore, mi sono messo a canticchiare una musica che conosco, e lo si può dire, fin dal secolo scorso. La conosco, a dire il vero, per tramite di alcune sue “variazioni” che il grande chitarrista e folklorista John Renbourn aveva eseguito nel suo album The Nine Maidens del 1985; da allora credo sia diventata una delle mie arie più canticchiate, fischiettate, frédonnées, schioccate con la lingua e quant'altro. Se per caso non la conoscete, eccovi dunque My Ladie Careys Dompe, ché una piccola incursione nella musica antiqua non fa male di... (Continues)
2011/11/20 - 10:59
Song Itineraries:
Anti-war classical music
Il fiore nero
[1977]
Album: Noi ci saremo
Un pizzico di salutare ottimismo direi che è metodicamente necessario, nonostante non si dischiudano certo, per il momento, orizzonti rassicuranti,.. Come suol dirsi: più buio di mezzanotte...
Album: Noi ci saremo
Un pizzico di salutare ottimismo direi che è metodicamente necessario, nonostante non si dischiudano certo, per il momento, orizzonti rassicuranti,.. Come suol dirsi: più buio di mezzanotte...
Così quando il sole muore
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/11/20 - 10:10
Senza patria
[1990]
Album: Solo Nomadi
Premetto che qui per "patria" non si intende certo la "Nazione" ma il proprio suolo natio. La canzone è liberamente ispirata a L'armata dei fiumi perduti (1983) di Carlo Sgorlon (premio Strega nel 1985), libro a sua volta ispirato alle poco note vicende della duplice tragedia del popolo cosacco, i Kazak, a cui "l'impassibile spietatezza della Storia aveva sottratto per sempre la possibilità di avere una patria", e anche del popolo friulano, la cui terra venne regalata ai primi come bottino di guerra dall'invasore tedesco...
Album: Solo Nomadi
Premetto che qui per "patria" non si intende certo la "Nazione" ma il proprio suolo natio. La canzone è liberamente ispirata a L'armata dei fiumi perduti (1983) di Carlo Sgorlon (premio Strega nel 1985), libro a sua volta ispirato alle poco note vicende della duplice tragedia del popolo cosacco, i Kazak, a cui "l'impassibile spietatezza della Storia aveva sottratto per sempre la possibilità di avere una patria", e anche del popolo friulano, la cui terra venne regalata ai primi come bottino di guerra dall'invasore tedesco...
Il cavallo capisce che soffrirà
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/11/20 - 09:56
Xileko langileria
Ascoltate questa canzone, secondo me la musica è bellissima. Con la doppia traduzione basco -> spagnolo -> italiano si sarà persa sicuramente tutta la poesia, ci ho provato lo stesso.
LA CLASSE OPERAIA CILENA
(Continues)
(Continues)
2011/11/20 - 00:01
Ghetto
Pe chi cresce dint' ‘e ghette,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/19 - 19:41
Song Itineraries:
Ghettos
Ghetto Gospel
feat. Elton John
Uhh,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/19 - 19:34
Song Itineraries:
Ghettos
Ghetto 02
2002
da "L'altra faccia dell'impero"
da "L'altra faccia dell'impero"
Non chiudere gli occhi
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/19 - 19:31
Song Itineraries:
Ghettos
Ghetto
Album: Trouble - 2004
Ghetto, Ghetto, Ghetto, Ghetto we livin
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/19 - 18:23
Song Itineraries:
Ghettos
Vedo
[2007]
Album :Vedo
Album :Vedo
Vedo i vostri bimbi perfetti
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/19 - 17:52
Il tragico naufragio del vapore Sirio
Anonymous
Questa è invece la versione che canta il Coro Bajolese di Bajo Dora, frazione di Borgofranco d'Ivrea (TO). Il coro è diretto, dalla sua fondazione, da Amerigo Vigliermo, uno dei più grandi ricercatori ed etnomusicologi del Nord Italia, che dagli anni 60 s'impegna a salvare e riproporre l'immenso repertorio popolare delle valli del Canavese (e non solo).
Il testo non è molto diverso dalla versione di Camogli; non so a livello di melodia...
IL SIRIO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Giulia Taccagni 2011/11/19 - 01:51
La fiera delle fole
tanta polemica per questa foto... a me sembra un messaggio positivo, l'amore sopra ogni diversità, una sorta di Orazi e Curiazi al contrario le religioni vanno allo scontro di civiltà e 2 loro autorevoli rapresentanti fanno la pace.
DoNQuijote82 2011/11/19 - 00:31
La mosca cojonera
Chanson espagnole - La mosca cojonera – Ska-P – 2000
D'après la version italienne de Luca 'The River' – LA MOSCA ROMPICOGLIONI
D'après la version italienne de Luca 'The River' – LA MOSCA ROMPICOGLIONI
LA MOUCHE CASSE-COUILLES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/11/18 - 21:13
Sciuur capitan
Chanson italienne (Comasque) – Sciuur capitan – Davide Van De Sfroos – 2003
Texte et musique de Davide Bernasconi
La légende raconte qu'un jour, dans la salle d'attente d'un dentiste, Davide avait rencontré cet homme. En parlant du fait que, régulièrement, dans les « récits de guerre »de nos anciens, personne n'admet jamais d'avoir tué un ennemi, son interlocuteur lui a raconté que, oui, lui avait tué quelqu'un à la guerre. C'est l'épisode qui marqua la fin de sa présence sur le champ de bataille.
Texte et musique de Davide Bernasconi
La légende raconte qu'un jour, dans la salle d'attente d'un dentiste, Davide avait rencontré cet homme. En parlant du fait que, régulièrement, dans les « récits de guerre »de nos anciens, personne n'admet jamais d'avoir tué un ennemi, son interlocuteur lui a raconté que, oui, lui avait tué quelqu'un à la guerre. C'est l'épisode qui marqua la fin de sa présence sur le champ de bataille.
MON CAPITAINE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/11/18 - 17:31
Holiday In Cambodia
Ciao a tutti! La traduzione la trovo ottima, ma penso che ci sia un errore nel testo di partenza: nell'ultimo verso del primo ritornello credo dica "Don't forget to pack your whites", ovvero la biancheria pulita, riferendosi agli occidentali che vanno in vacanza (o a fare scottanti e toccanti inchieste) nei posti dilaniati da guerra e condizioni di vita infime facendo bene attenzione a portarsi dietro vaccini, ddt, acqua disinfettata e portatile con internet wi-fi e non scordandosi di alloggiare in capanne con zanzariere, pagando una guida esperta con jeep annessa, in modo da poter ben comprendere le difficoltà che affliggono la popolazione locale. Anche perché pack è un po' invaligiare, e non mi suona molto bene con una moglie :)
The Dude 2011/11/18 - 15:18
Σαν πεθάνω στο καράβι
Deutsche Übersetzung von Riccardo Venturi
18. November 2011
18. November 2011
WENN ICH AM SCHIFF STERBE
(Continues)
(Continues)
2011/11/18 - 15:17
Supper's Ready
Che dire, ci sono parole cioè riferimenti simbolici adeguati per esternare emotivamente quanto un testo simile su una musica simile elicitano in chi li ascolta? Non mi prodigo in un tanto. Posso però dire che dopo decenni che oramai riascolto queste note continuano a non stancarmi ma al contrario, a deliziarmi. Da ragazzo, quando uscivano in negozio questi LP, cercavo di tradurmi i testi di Peter Gabriel, anche se a scuola non avevo mai studiato l'inglese: ero evidentemente moooolto lontano dallo splendido lavoro fatto da Riccardo che ringrazio sentitamente.
Bruno 2011/11/18 - 13:47
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Album “Replicas”
Scritta da Gary Numan.
Influenzato da Orwell, Huxley, Ballard e Dick, Gary Numan propone in stile synthpop la sua personale visione distopica della società futura, dove ogni giorno allo “Zom Zoms”, un locale sul parco, le élite si ritrovano per divertirsi assistendo allo spettacolo “Kill-by-Numbers” nel corso del quale androidi (i “Machmen”) e macchine danno la caccia ad esseri umani come se fossero selvaggina…