Las canciones by León Gieco: a song about songs in a song website, be they "agains", "in" or "for" anything. From Gieco's freshly released album El desembarco.
Riccardo Venturi 2011/11/21 - 16:19
Franz-Josef Degenhardt, maybe the greatest German folksinger, passed away on November 14. Danke für alles. Du bleibst unvergessen..
Riccardo Venturi 2011/11/16 - 22:48
Nazis on My Radio
[2001]
Dall’album “Weapon of Mass Construction”, uscito anche con il titolo alternativo “One With the Sun”.
Reduce dalla lettura del bellissimo romanzo di Hans Fallada Ognuno muore solo, minuziosa cronaca storica della lotta che gli Hampel, una coppia di comuni cittadini berlinesi, condussero per due anni, tra il 40 ed il 42, contro la gigantesca e spietata macchina di morte hitleriana, mi ha preso voglia di sapere qualcosa di più sulla storia della “Widerstand”, la resistenza interna al nazismo. E così ho scoperto che, a parte le molte congiure di palazzo inutilmente ordite dai vari “von”, aristocratici e militari, e l’aperta opposizione di alcuni “don”, esponenti della gerarchia cattolica, molti furono i “resistenti di tutti i giorni”, per dirla con lo storico tedesco Detlev Peukert, cittadini tedeschi, ariani, gente comune che, come poteva e spesso con modalità inefficaci... (Continues)
Dall’album “Weapon of Mass Construction”, uscito anche con il titolo alternativo “One With the Sun”.
Reduce dalla lettura del bellissimo romanzo di Hans Fallada Ognuno muore solo, minuziosa cronaca storica della lotta che gli Hampel, una coppia di comuni cittadini berlinesi, condussero per due anni, tra il 40 ed il 42, contro la gigantesca e spietata macchina di morte hitleriana, mi ha preso voglia di sapere qualcosa di più sulla storia della “Widerstand”, la resistenza interna al nazismo. E così ho scoperto che, a parte le molte congiure di palazzo inutilmente ordite dai vari “von”, aristocratici e militari, e l’aperta opposizione di alcuni “don”, esponenti della gerarchia cattolica, molti furono i “resistenti di tutti i giorni”, per dirla con lo storico tedesco Detlev Peukert, cittadini tedeschi, ariani, gente comune che, come poteva e spesso con modalità inefficaci... (Continues)
Can you hear them?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/16 - 12:26
Souls of the Departed
Album: "Lucky Town" (1992)
Scritta ai tempi della Prima Guerra del Golfo.
Scritta ai tempi della Prima Guerra del Golfo.
On the road to Basra stood young Lieutenant Jimmy Bly
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/16 - 11:48
Prodigal Son
(1972)
Unehearted
"E le tue gambe sono state rubate
da qualche imbroglione del dipartimento della difesa"
PRODIGAL SON is a song written by Bruce Springsteen who recorded it in mid-1972. The song has not yet been officially released. The above lyrics are transcribed from the only known studio version of PRODIGAL SON.
There is no indication to when PRODIGAL SON was written. One studio version of the song is in circulation among collectors. It's a studio take likely recorded around May-Jun 1972 at Jim Cretecos' apartment in New York City, NY. It features Springsteen solo on vocals and acoustic guitar. The May-Jun 1972 sessions at Jim Cretecos' apartment were produced by Cretecos who also took the role of recording engineer. The above lyrics are transcribed from that circulating studio version of PRODIGAL SON.
The line "Where the highway ends and the desert breaks" would later reappear... (Continues)
Unehearted
"E le tue gambe sono state rubate
da qualche imbroglione del dipartimento della difesa"
PRODIGAL SON is a song written by Bruce Springsteen who recorded it in mid-1972. The song has not yet been officially released. The above lyrics are transcribed from the only known studio version of PRODIGAL SON.
There is no indication to when PRODIGAL SON was written. One studio version of the song is in circulation among collectors. It's a studio take likely recorded around May-Jun 1972 at Jim Cretecos' apartment in New York City, NY. It features Springsteen solo on vocals and acoustic guitar. The May-Jun 1972 sessions at Jim Cretecos' apartment were produced by Cretecos who also took the role of recording engineer. The above lyrics are transcribed from that circulating studio version of PRODIGAL SON.
The line "Where the highway ends and the desert breaks" would later reappear... (Continues)
In a place where outlaws are banned from the rane
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/16 - 11:38
Border Guard
BORDER GUARD is a song written by Bruce Springsteen who recorded it in mid-1972. The song has not yet been officially released. The above lyrics are transcribed from the only known studio version of BORDER GUARD.
There is no indication to when BORDER GUARD was written. One studio version of the song is in circulation among collectors. It's a studio take likely recorded around May-Jun 1972 at Jim Cretecos' apartment in New York City, NY. It features Springsteen solo on vocals and acoustic guitar. The May-Jun 1972 sessions at Jim Cretecos' apartment were produced by Cretecos who also took the role of recording engineer. The above lyrics transcribed from that circulating studio version of BORDER GUARD.
The studio version of BORDER GUARD was released on the briefly-legal albums Unearthed (Masquerade Music, second issue only) and Before The Fame (Pony Express Records, second and third issues... (Continues)
There is no indication to when BORDER GUARD was written. One studio version of the song is in circulation among collectors. It's a studio take likely recorded around May-Jun 1972 at Jim Cretecos' apartment in New York City, NY. It features Springsteen solo on vocals and acoustic guitar. The May-Jun 1972 sessions at Jim Cretecos' apartment were produced by Cretecos who also took the role of recording engineer. The above lyrics transcribed from that circulating studio version of BORDER GUARD.
The studio version of BORDER GUARD was released on the briefly-legal albums Unearthed (Masquerade Music, second issue only) and Before The Fame (Pony Express Records, second and third issues... (Continues)
Bless on the border guard so cold and alone
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/16 - 11:21
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Τ'όνομά σου
T'ónoma sou
Στίχοι: Νικηφόρος Βρεττάκος
Μουσική: Τερψιχόρη Παπαστεφάνου
Πρώτη εκτέλεση: Δανάη Μπαραμπούτη
T'onomà sou
Testo di Nikifòros Vrettàkos
Musica di Terpsihòri Papastefànou
Prima esecuzione di Danài Barabouti
Il primo giorno dell' anno venturo ricorrerà il centenario della nascita di Nikifòros Vrettàkos, grande, amabilissimo poeta, che con quell'apparente semplicità tanto difficile a farsi, cantò la pace e l'umanità con immagini indimenticabili per chi le abbia appena appena sfiorate. E' un vero peccato che la sua opera non abbia dato copiosa e speciale ispirazione ai musicisti, perché di materia ce ne sarebbe, e tanta. Tra le poche liriche di Vrettakos musicate che sono riuscito a trovare, questa mi sembra la più adatta al nostro sito, per il rilievo che vi ha il riferimento alla pace. Ma in realtà è Vrettàkos tutto intero, come poeta civile e come mite, ma indomito combattente,... (Continues)
Στίχοι: Νικηφόρος Βρεττάκος
Μουσική: Τερψιχόρη Παπαστεφάνου
Πρώτη εκτέλεση: Δανάη Μπαραμπούτη
T'onomà sou
Testo di Nikifòros Vrettàkos
Musica di Terpsihòri Papastefànou
Prima esecuzione di Danài Barabouti
Il primo giorno dell' anno venturo ricorrerà il centenario della nascita di Nikifòros Vrettàkos, grande, amabilissimo poeta, che con quell'apparente semplicità tanto difficile a farsi, cantò la pace e l'umanità con immagini indimenticabili per chi le abbia appena appena sfiorate. E' un vero peccato che la sua opera non abbia dato copiosa e speciale ispirazione ai musicisti, perché di materia ce ne sarebbe, e tanta. Tra le poche liriche di Vrettakos musicate che sono riuscito a trovare, questa mi sembra la più adatta al nostro sito, per il rilievo che vi ha il riferimento alla pace. Ma in realtà è Vrettàkos tutto intero, come poeta civile e come mite, ma indomito combattente,... (Continues)
Τ' όνομά σου : ψωμί στο τραπέζι
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/11/16 - 00:50
The Plains Of Waterloo
Anonymous
Traditional / Tradizionale, ca. 1825
Testo ripreso / Lyrics reproduced from
Mudcat Café
Prima pubblicazione a stampa:
First published in writing:
Frank Kidson / William Reeves, Old English Country Dances, London 1890
Willie e Annie
di Riccardo Venturi
Ancora oggi, dopo quasi nove anni di CCG, mi vengono a mente canzoni che “ci dovevano essere” e che, invece, non ci sono; è il caso di questa splendida ballad di epoca napoleonica, che conosco da più di trent'anni nella versione (che la ha resa ancor più splendida) del John Renbourn Group. Quando si dice “John Renbourn” si dicono altre due cose: “Pentangle” e “Jacqui McShee”. Jacqui McShee era la cantante del gruppo, comunque si chiamasse; una voce, come si dice dalle mie parti, di quelle che schiodano. Senza contare che The Plains of Waterloo è stata interpretata anche da un altro “mostro” del folk britannico, June Tabor.
Le ballate... (Continues)
Testo ripreso / Lyrics reproduced from
Mudcat Café
Prima pubblicazione a stampa:
First published in writing:
Frank Kidson / William Reeves, Old English Country Dances, London 1890
Willie e Annie
di Riccardo Venturi
Ancora oggi, dopo quasi nove anni di CCG, mi vengono a mente canzoni che “ci dovevano essere” e che, invece, non ci sono; è il caso di questa splendida ballad di epoca napoleonica, che conosco da più di trent'anni nella versione (che la ha resa ancor più splendida) del John Renbourn Group. Quando si dice “John Renbourn” si dicono altre due cose: “Pentangle” e “Jacqui McShee”. Jacqui McShee era la cantante del gruppo, comunque si chiamasse; una voce, come si dice dalle mie parti, di quelle che schiodano. Senza contare che The Plains of Waterloo è stata interpretata anche da un altro “mostro” del folk britannico, June Tabor.
Le ballate... (Continues)
One fine summer's morning as I went a-walking
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/11/16 - 00:28
Song Itineraries:
Napoleon's Wars, Traditional English, Scottish and Irish antiwar ballads
Regola Acquea
(2004)
"Sputi"
"Sputi"
Me son vissùo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/11/15 - 21:32
Когда умирают кони…
[1912]
Alla fine dell’introduzione al Buchenwald-Lied, scritto da Fritz Böda-Löhner all’inizio del suo calvario nei campi di concentramento hitleriani, Mario M. citava questi versi del grande poeta futurista russo Velimir Chlebnikov.
Nel 1982 Massimo Cacciari e Luigi Nono utilizzarono la poesia di Chlebnikov nella composizione per quattro voci femminili, flauto basso, violoncello e live electronics intitolata Quando stanno morendo. Diario polacco n. 2, dedicata “agli amici e compagni polacchi che nell’esilio, nella clandestinità, in prigione, sul lavoro, resistono – sperano anche se disperati, credono anche se increduli.”. Erano infatti gli anni dei grandi scioperi a Danzica, di Solidarność e della lotta non-violenta contro il regime comunista che sarebbe terminata soltanto nel fatidico 1989.
Alla fine dell’introduzione al Buchenwald-Lied, scritto da Fritz Böda-Löhner all’inizio del suo calvario nei campi di concentramento hitleriani, Mario M. citava questi versi del grande poeta futurista russo Velimir Chlebnikov.
Nel 1982 Massimo Cacciari e Luigi Nono utilizzarono la poesia di Chlebnikov nella composizione per quattro voci femminili, flauto basso, violoncello e live electronics intitolata Quando stanno morendo. Diario polacco n. 2, dedicata “agli amici e compagni polacchi che nell’esilio, nella clandestinità, in prigione, sul lavoro, resistono – sperano anche se disperati, credono anche se increduli.”. Erano infatti gli anni dei grandi scioperi a Danzica, di Solidarność e della lotta non-violenta contro il regime comunista che sarebbe terminata soltanto nel fatidico 1989.
Когда умирают кони - дышат,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/15 - 08:26
Pagherete caro
Album: "Corto circuito" (1998)
Il simbolo italiano è la bandiera
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/14 - 22:04
Cuore nero
Con la partecipazione di 99 posse
Fra le onde del mare, posso ancora sentire
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/14 - 19:52
La fabbrica illuminata
[1964]
Per voce femminile e nastro magnetico
Testo (trovato sull’Archivio Luigi Nono) del poeta e drammaturgo Giuliano Scabia, salvo il finale costituito da frammento estratto da “Due poesie a T” di Cesare Pavese.
Composta nel 1964 per il concerto inaugurale del premio Italia non fu in quell’occasione eseguita, perché censurata dalla direzione della RAI a causa dei testi fortemente politicizzati e ritenuti offensivi nei confronti del Governo.
Prima esecuzione pubblica alla Biennale di Venezia del 1964 (Carla Henius, mezzosoprano e Coro della RAI di Milano diretto da Giulio Bertola, con lo stesso Nono alla regia del suono) e dedicata agli operai della Italsider di Genova, nei cui stabilimenti il maestro si recò di persona per registrarne i rumori sulla base dei quali scrisse la partitura.
“[…] Allorché la Rai mi chiese una nuova composizione per il concerto inaugurale... (Continues)
Per voce femminile e nastro magnetico
Testo (trovato sull’Archivio Luigi Nono) del poeta e drammaturgo Giuliano Scabia, salvo il finale costituito da frammento estratto da “Due poesie a T” di Cesare Pavese.
Composta nel 1964 per il concerto inaugurale del premio Italia non fu in quell’occasione eseguita, perché censurata dalla direzione della RAI a causa dei testi fortemente politicizzati e ritenuti offensivi nei confronti del Governo.
Prima esecuzione pubblica alla Biennale di Venezia del 1964 (Carla Henius, mezzosoprano e Coro della RAI di Milano diretto da Giulio Bertola, con lo stesso Nono alla regia del suono) e dedicata agli operai della Italsider di Genova, nei cui stabilimenti il maestro si recò di persona per registrarne i rumori sulla base dei quali scrisse la partitura.
“[…] Allorché la Rai mi chiese una nuova composizione per il concerto inaugurale... (Continues)
Fabbrica dei morti la chiamavano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/14 - 15:15
La Chasse aux Chars
La Chasse aux Chars
Canzone française – La Chasse aux Chars – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 52
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent cinquante-trois, encore une fois Berlin... Un Berlin sorti de la guerre, un Berlin qui se reconstruit. Mais comme tu le sais, un Berlin divisé. L'affaire est racontée par le narrateur qui est témoin visuel de l'insurrection ouvrière qui a éclaté le 16 juin 1953... Comme tu le verras dans la chanson du jour, dans cette chanson d'Allemagne, il n'est pas sans intérêt de préciser qui est le narrateur et où il se situe dans cette histoire précisément. Le narrateur tel qu'il apparaît dans la chanson est Günter Grass lui-même et pour s'en... (Continues)
Canzone française – La Chasse aux Chars – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 52
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent cinquante-trois, encore une fois Berlin... Un Berlin sorti de la guerre, un Berlin qui se reconstruit. Mais comme tu le sais, un Berlin divisé. L'affaire est racontée par le narrateur qui est témoin visuel de l'insurrection ouvrière qui a éclaté le 16 juin 1953... Comme tu le verras dans la chanson du jour, dans cette chanson d'Allemagne, il n'est pas sans intérêt de préciser qui est le narrateur et où il se situe dans cette histoire précisément. Le narrateur tel qu'il apparaît dans la chanson est Günter Grass lui-même et pour s'en... (Continues)
Berlin, mil neuf cent cinquante-trois, dit le narrateur,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/11/13 - 22:49
Mai più sarò saggio
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
Ti sparano Tu muori
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/13 - 22:38
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
Vilipendio
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
C’è vento di regime
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/13 - 22:36
Resto umano
La prima volta che ho sentito di te
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/13 - 22:32
Song Itineraries:
Vittorio Arrigoni
Tarantelle pe' campa'
Nuje facimme 'e tarantelle, 'e tarantelle pe' campa',
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/13 - 22:30
Italia Spa
(2011)
"Io ho capit' pur' pecchè a noi c'hann semp' chiamat' o mezzogiorno d'Italia po è..
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/13 - 22:29
Song Itineraries:
The "Outlaw War" and the Southern Question in post-unity Italy
La paranza di San Precario
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
Guagliono? Guagliò tu forse nun ‘e capito nuje chi
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/13 - 22:28
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Antifa 2.0
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
Non siamo noi che per la strada andiamo in giro sempre in gruppo ed armati
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/13 - 22:26
Song Itineraries:
Antifa AWS: Militant antifascism
Cattivi Guagliuni
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
Coltivati a batterie negli alveari di cemento
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/13 - 22:24
Song Itineraries:
From World Jails
Sacco e Vanzetti
"Nicola Sacco alzatevi in piedi,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2011/11/13 - 17:14
Song Itineraries:
Sacco and Vanzetti
La grande quercia
Fo Dario, LP Morte e resurrezione di un pupazzo
Canzoni sui momenti di lotta 1945-1971, Circolo La Comune LC 7 1972
Informazioni: Dallo spettacolo "Morte e resurrezione di un pupazzo", del 1971
Canzoni sui momenti di lotta 1945-1971, Circolo La Comune LC 7 1972
Informazioni: Dallo spettacolo "Morte e resurrezione di un pupazzo", del 1971
La grande quercia gloria dell'imperatore
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/11 - 19:53
Espera
Del disco "4.444 veces por ejemplo" (1975).
Inspirada por la Revolución de los claveles de Portugal
Adolfo Celdrán, en 1975, celebraba el hecho y manifestaba su alegría y esperanza en esta canción suya de “alegre impaciencia”
Gustavo Sierra Fernandez
Inspirada por la Revolución de los claveles de Portugal
Adolfo Celdrán, en 1975, celebraba el hecho y manifestaba su alegría y esperanza en esta canción suya de “alegre impaciencia”
Gustavo Sierra Fernandez
Cada vez que me miro
(Continues)
(Continues)
2011/11/10 - 23:45
Abril
(1975)
Y la bella Maria del Mar, que expresaba su admiración hacia Portugal y hacia el que se había convertido en el cantante de la democracia lusitana: José Afonso.
Gustavo Sierra Fernandez
Y la bella Maria del Mar, que expresaba su admiración hacia Portugal y hacia el que se había convertido en el cantante de la democracia lusitana: José Afonso.
Gustavo Sierra Fernandez
Com un ocell posat
(Continues)
(Continues)
2011/11/10 - 23:19
Delenda est [Ερηνούλα μου]
Delenda est (Erinoúla mou)
Στίχοι: Κώστας Τριπολίτης
Μουσική: Δήμος Μούτσης
Πρώτη εκτέλεση: Δήμος Μούτσης
Φραγμα, 1981
Testo di Kostas Tripolitis
Musica di Dimos Moutsis
Primainterpretazione di Dimos Moutsis
Da :"Fragma/Barriera" - 1981
Bisogna avvertire che quell' Erinula che ricorre di strofa in strofa è diminutivo di Irini, nome che alle orecchie dei greci richiama molto più immediatamente la Pace che non il nostro corrispondente Irene. Con questa avvertenza il testo si fa chiaro: la pace è un valore incontrovertibile, ma quanto manipolato dal potere. Le citazioni latine sono, credo, abbastanza leggibili: al modo dei Romani antichi, la pace si può violare - dicono i potenti - per abbattere un Cesare (Salve, o morituro Cesare) o una civiltà che non ci garba (Delenda Carthago). Innumerevoli e anche assai recenti le conferme storiche del concetto.
L'autore del testo, Kostas... (Continues)
Στίχοι: Κώστας Τριπολίτης
Μουσική: Δήμος Μούτσης
Πρώτη εκτέλεση: Δήμος Μούτσης
Φραγμα, 1981
Testo di Kostas Tripolitis
Musica di Dimos Moutsis
Primainterpretazione di Dimos Moutsis
Da :"Fragma/Barriera" - 1981
Bisogna avvertire che quell' Erinula che ricorre di strofa in strofa è diminutivo di Irini, nome che alle orecchie dei greci richiama molto più immediatamente la Pace che non il nostro corrispondente Irene. Con questa avvertenza il testo si fa chiaro: la pace è un valore incontrovertibile, ma quanto manipolato dal potere. Le citazioni latine sono, credo, abbastanza leggibili: al modo dei Romani antichi, la pace si può violare - dicono i potenti - per abbattere un Cesare (Salve, o morituro Cesare) o una civiltà che non ci garba (Delenda Carthago). Innumerevoli e anche assai recenti le conferme storiche del concetto.
L'autore del testo, Kostas... (Continues)
Θα σου πάρω βιολιά και ένα ντέφι γλυκό να σου παίζουν
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/11/10 - 23:07
Via Tibaldi
da: Ballate e canzoni Bertani, Verona (1974)
E ho letto sul giornale
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/10 - 20:23
Важно с девочками простились
Per cortesia, chiedo a chi cerca di inserire il nome in alfabeto cirillico dell'autore/autrice di NON copiaincollarlo da Wikipedia, in quanto viene riportata l'accentazione grafica dei nomi che, in russo e nelle altre lingue che usano tale alfabeto, NON viene usata mai. Si tratta soltanto di un'indicazione grafica per la pronuncia corretta, ma la grafia corrente di tali lingue non reca mai nessun accento grafico. Grazie! :-)
Riccardo Venturi 2011/11/10 - 10:30
فيديو-أيها المارون
Ciao Alessandro, a parer mio ci sono due errori nella traduzione: al verso "è nostro ciò che avete di cielo e aria"
che in questo modo non rende l'ambiguità dell'arabo, e più grave è la "soggezione" che è una "pernice" semplicemente (con h enfatica ma non gutturale.)Ah comunque questa strofa manca qui nel testo in arabo.
Grazie comunque della traduzione
Sara
che in questo modo non rende l'ambiguità dell'arabo, e più grave è la "soggezione" che è una "pernice" semplicemente (con h enfatica ma non gutturale.)Ah comunque questa strofa manca qui nel testo in arabo.
Grazie comunque della traduzione
Sara
Sara 2011/11/10 - 01:56
Monsieur William
Monsieur William
Chanson française – Monsieur William – Jean-Roger Caussimon – 1950
Paroles de Jean-Roger Caussimon – Musique de Léo Ferré.
On énumèrera pour commencer certains des très nombreux interprètes de cette chanson sur une période qui s'étale sur des dizaines d'années et il y en a toujours : à commencer par Léo Ferré, puis Jean-Roger Caussimon ou Philippe Léotard , ou Philippe Clay ou Serge Gainsbourg, ou Barbara, ou Les Frères Jacques, ou plus récemment Jacki Feydi... On y ajoutera Juliette et Maurane...
Il y eut aussi Lavilliers et la toute première interprète : Catherine Sauvage. Il y a même Gian Maria Testa...
et on dira également que :
Monsieur William, c'est aussi un livre - dont l'auteur est également Caussimon :
Monsieur William - Jean-Roger Caussimon (texte) Jean-Pierre Blanpain (images ) - Éditeur : esperluete
« Un livre noir pour une chanson noire... Dans le... (Continues)
Chanson française – Monsieur William – Jean-Roger Caussimon – 1950
Paroles de Jean-Roger Caussimon – Musique de Léo Ferré.
On énumèrera pour commencer certains des très nombreux interprètes de cette chanson sur une période qui s'étale sur des dizaines d'années et il y en a toujours : à commencer par Léo Ferré, puis Jean-Roger Caussimon ou Philippe Léotard , ou Philippe Clay ou Serge Gainsbourg, ou Barbara, ou Les Frères Jacques, ou plus récemment Jacki Feydi... On y ajoutera Juliette et Maurane...
Il y eut aussi Lavilliers et la toute première interprète : Catherine Sauvage. Il y a même Gian Maria Testa...
et on dira également que :
Monsieur William, c'est aussi un livre - dont l'auteur est également Caussimon :
Monsieur William - Jean-Roger Caussimon (texte) Jean-Pierre Blanpain (images ) - Éditeur : esperluete
« Un livre noir pour une chanson noire... Dans le... (Continues)
C'était vraiment un employé modèle
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/11/9 - 18:56
Uguaglianza
Tratto dalla registrazione dal vivo dello prima rappresentazione dello spettacolo di Dario Fo "Ci ragiono e canto n.2", andato in scena alla Camera del Lavoro di Milano l'8 aprile 1969
Il testo che scorre nel video è quello pubblicato nel libretto edito da Giorgio Bertani Editore nel novembre 1972 e che è leggermente diverso da quello cantato da Caterina Bueno, che riporto di seguito:
Il testo che scorre nel video è quello pubblicato nel libretto edito da Giorgio Bertani Editore nel novembre 1972 e che è leggermente diverso da quello cantato da Caterina Bueno, che riporto di seguito:
UGUAGLIANZA
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/9 - 15:44
Captain Walker/ It’s a Boy
(1969)
L'opera rock "Tommy" degli Who un concept album basato sulla storia di un ragazzo nato alla fine della prima guerra mondiale (nella versione cinematografica del 1975, invece, la trama si svolge alla fine della seconda guerra mondiale), che diviene sordo, cieco e muto. Pete Townshend mescola nella canzone iniziale la gioia per la nascita del bambino con il dolore per la notizia che il padre, il capitano Walker, è disperso in guerra.
vedi anche La Zamarra de Gustavo
L'opera rock "Tommy" degli Who un concept album basato sulla storia di un ragazzo nato alla fine della prima guerra mondiale (nella versione cinematografica del 1975, invece, la trama si svolge alla fine della seconda guerra mondiale), che diviene sordo, cieco e muto. Pete Townshend mescola nella canzone iniziale la gioia per la nascita del bambino con il dolore per la notizia che il padre, il capitano Walker, è disperso in guerra.
vedi anche La Zamarra de Gustavo
Captain Walker
(Continues)
(Continues)
2011/11/8 - 23:06
When The Ship Comes In
Vinicio Capossela ha tradotto e interpretato questa canzone col titolo La nave sta arrivando
LA NAVE STA ARRIVANDO
(Continues)
(Continues)
2011/11/8 - 23:04
La Cruche de la Lande
La Cruche de la Lande
Canzone française – La Cruche de la Lande – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 51
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent cinquante-deux, encore une fois, c'est un narrateur, dont on ignore le nom qui raconte cette histoire d'Allemagne. 1952, souviens-toi, c'est l'année où l'Allemagne Fédérale est en quelque sorte libérée de l'occupation des Alliés – USA, France et Royaume-Uni. Mais comme à l'ordinaire, notre chanson ne se préoccupe pas vraiment de ces événements d'actualité si éphémères et qui passent tant au-dessus de la tête et de la vie des gens. De ceux qu'on appelle chez nous, dans le parler populaire, les vraies gens.
J'avais, en effet,... (Continues)
Canzone française – La Cruche de la Lande – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 51
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent cinquante-deux, encore une fois, c'est un narrateur, dont on ignore le nom qui raconte cette histoire d'Allemagne. 1952, souviens-toi, c'est l'année où l'Allemagne Fédérale est en quelque sorte libérée de l'occupation des Alliés – USA, France et Royaume-Uni. Mais comme à l'ordinaire, notre chanson ne se préoccupe pas vraiment de ces événements d'actualité si éphémères et qui passent tant au-dessus de la tête et de la vie des gens. De ceux qu'on appelle chez nous, dans le parler populaire, les vraies gens.
J'avais, en effet,... (Continues)
Engourdie à la lisière de la forêt
(Continues)
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/11/8 - 22:24
Έπεσε η κυβέρνηση
L'avevo giocata troppo presto, quasi un anno fa, ma chi no mmore...Peccato che, nel cortile del Quirinale, non ci fosse un'ambulanza, magari con Riccardo al volante. Quegli otto però stiano all'erta : ci rivedremo a Verona, sembra che Lui volesse scrivere sul taccuino.
Gian Piero Testa 2011/11/8 - 20:20
E’ finidi i bozzi boni
GIRATORA: soprintendente, controllava il lavoro di tutte le filandaie.
PROVINATORA: controllava il titolo, cioè la grandezza del filato
GIUNTINA: riannodava il filo che si era spezzato durante l’avvolgimento per formare le matasse.
MAESTRA: seduta, faceva passare attraverso il foro di un piattino detto “porcellana” il filo che si avvolgeva poi nell’ “aspo”.
SOTTIERA: ragazza che lavorava in piedi, estraeva dalle bacinelle bollenti i bozzoli e li passava alla “maestra”.
da questa pagina
PROVINATORA: controllava il titolo, cioè la grandezza del filato
GIUNTINA: riannodava il filo che si era spezzato durante l’avvolgimento per formare le matasse.
MAESTRA: seduta, faceva passare attraverso il foro di un piattino detto “porcellana” il filo che si avvolgeva poi nell’ “aspo”.
SOTTIERA: ragazza che lavorava in piedi, estraeva dalle bacinelle bollenti i bozzoli e li passava alla “maestra”.
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DonQuijote82 2011/11/8 - 12:22
The Desert [الصحراء]
(Dalla versione inglese)
7/8 novembre 2011
7/8 novembre 2011
IL DESERTO
(Continues)
(Continues)
2011/11/8 - 11:45
Buchenwald-Lied
Chanson en allemand – Buchenwald-Lied – Fritz Böda-Löhner – 1938
Paroles de Fritz Böda-Löhner
Musique de Hermann Leopoldi
À la fin de 1938, le directeur du camp de concentration de Buchenwald, édifié au milieu d'une forêt de de hêtres à quelques kilomètres de Weimar, se lamentait car tous les camps avaient leur hymne, excepté Buchenwald ; ce fut ainsi qu'il donna l'ordre aux prisonniers d'en composer un. Aucune des propositions ne rencontra la faveur de al direction, jusqu'à ce qu'en accord avec les prisonniers, le chef du bureau de psote, bien vu des SS du camp, se présenta comme l'auteur du texte et d'une musique qui deviendra « La Chanson de Buchenwald ».
L'histoire des répétitions de ce morceau dans le gel hivernal allemand, à la fin décembre, a été racontée, entre autres, par un nommé Stefan Heymann, originaire de Mannheim, la ville de la première des « Brigands », la grande tragédie... (Continues)
Paroles de Fritz Böda-Löhner
Musique de Hermann Leopoldi
À la fin de 1938, le directeur du camp de concentration de Buchenwald, édifié au milieu d'une forêt de de hêtres à quelques kilomètres de Weimar, se lamentait car tous les camps avaient leur hymne, excepté Buchenwald ; ce fut ainsi qu'il donna l'ordre aux prisonniers d'en composer un. Aucune des propositions ne rencontra la faveur de al direction, jusqu'à ce qu'en accord avec les prisonniers, le chef du bureau de psote, bien vu des SS du camp, se présenta comme l'auteur du texte et d'une musique qui deviendra « La Chanson de Buchenwald ».
L'histoire des répétitions de ce morceau dans le gel hivernal allemand, à la fin décembre, a été racontée, entre autres, par un nommé Stefan Heymann, originaire de Mannheim, la ville de la première des « Brigands », la grande tragédie... (Continues)
CHANT DE BUCHENWALD
(Continues)
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/11/8 - 11:29
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