Springtime for Hitler
Germany was having trouble
(Continues)
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Contributed by Bartleby 2011/11/17 - 08:37
Когда умирают кони…
[1912]
Alla fine dell’introduzione al Buchenwald-Lied, scritto da Fritz Böda-Löhner all’inizio del suo calvario nei campi di concentramento hitleriani, Mario M. citava questi versi del grande poeta futurista russo Velimir Chlebnikov.
Nel 1982 Massimo Cacciari e Luigi Nono utilizzarono la poesia di Chlebnikov nella composizione per quattro voci femminili, flauto basso, violoncello e live electronics intitolata Quando stanno morendo. Diario polacco n. 2, dedicata “agli amici e compagni polacchi che nell’esilio, nella clandestinità, in prigione, sul lavoro, resistono – sperano anche se disperati, credono anche se increduli.”. Erano infatti gli anni dei grandi scioperi a Danzica, di Solidarność e della lotta non-violenta contro il regime comunista che sarebbe terminata soltanto nel fatidico 1989.
Alla fine dell’introduzione al Buchenwald-Lied, scritto da Fritz Böda-Löhner all’inizio del suo calvario nei campi di concentramento hitleriani, Mario M. citava questi versi del grande poeta futurista russo Velimir Chlebnikov.
Nel 1982 Massimo Cacciari e Luigi Nono utilizzarono la poesia di Chlebnikov nella composizione per quattro voci femminili, flauto basso, violoncello e live electronics intitolata Quando stanno morendo. Diario polacco n. 2, dedicata “agli amici e compagni polacchi che nell’esilio, nella clandestinità, in prigione, sul lavoro, resistono – sperano anche se disperati, credono anche se increduli.”. Erano infatti gli anni dei grandi scioperi a Danzica, di Solidarność e della lotta non-violenta contro il regime comunista che sarebbe terminata soltanto nel fatidico 1989.
Когда умирают кони - дышат,
(Continues)
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Contributed by Bartleby 2011/11/15 - 08:26
E a proposito del dibattito sul se sia meglio attribuire la canzone o la poesia all’autore del testo o al compositore della musica, nel caso specifico non ho di certo attribuito la poesia di Chlebnikov a Luigi Nono per il semplice fatto che Nono e Cacciari la utilizzarono insieme ad altri testi per una loro composizione originale.
Per il resto, mi pare che su questo sito viga per fortuna una certa libertà (soltanto appena limitata di quando in quando dalla perfidia degli Admins!), tant’è che sulle CCG non ci sono solo canzoni contro la guerra tout court ma molto, molto altro (e ci mancherebbe pure!).
E così non trovo strano che nell’inserimento dei testi, a seconda della sensibilità del contributore, che può liberamente ritenere prevalente (per autorevolezza, per riconoscibilità, per originalità,…) di volta in volta l’autore del testo o il compositore della musica, il brano venga... (Continues)
Per il resto, mi pare che su questo sito viga per fortuna una certa libertà (soltanto appena limitata di quando in quando dalla perfidia degli Admins!), tant’è che sulle CCG non ci sono solo canzoni contro la guerra tout court ma molto, molto altro (e ci mancherebbe pure!).
E così non trovo strano che nell’inserimento dei testi, a seconda della sensibilità del contributore, che può liberamente ritenere prevalente (per autorevolezza, per riconoscibilità, per originalità,…) di volta in volta l’autore del testo o il compositore della musica, il brano venga... (Continues)
Bartleby 2011/11/15 - 08:50
Intanto chiunque, quando inserisce il nome di un autore in un qualsiasi alfabeto diverso da quello latino, dovrebbe separarlo con una barra e non metterlo fra parentesi. Così: Vladimir Chlebnikov / Бладимир Хлебников e non *Vladimir Chlebnikov (Бладимир Хлебников). Perdonatemi, ma non crediate che i miei malanni mi abbiano fatto diventare meno pignuolo; del resto, avrei fatto queste osservazioni anche a Satana e la prima cosa che avrei fatto nel varcare la soglia dell'inferno sarebbe stata controllare se il famoso "Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate" era stato tradotto ammodino in tutte le lingue. E non avrebbero potuto mandarmi neanche all'inferno, perché all'inferno ci sarei stato già. Tiè.
Per quanto riguarda la vexata quæstio dell'attribuzione dei testi presenti in questo sito, debbo comunque dare ragione a Bartleby. E' necessario comunque vedere caso per caso. I criteri devono... (Continues)
Per quanto riguarda la vexata quæstio dell'attribuzione dei testi presenti in questo sito, debbo comunque dare ragione a Bartleby. E' necessario comunque vedere caso per caso. I criteri devono... (Continues)
Riccardo Venturi 2011/11/15 - 18:50
Sei veramente tornato in splendida forma, Riccardo. Non dire di no. Hasta la victoria siempre !
giorgio 2011/11/16 - 09:35
In forma sí, ma mi accorgo sempre di più che tale miglioramento non è dovuto soltanto alla vita più "regolata" che devo fare e alle cure, ma anche (e forse soprattutto) al fatto che non vado a lavorare, e non ci andrò ancora per un pezzetto. Negli ultimi tempi mi ero ridotto davvero a uno straccio, anche perché non potevo più dedicarmi alle cose cui veramente tengo. L'influenza del lavoro sulla vita umana è assolutamente nefasta, tanto più in frangenti come questo. Triste che, per liberarsene almeno per un po', si debba farsi prendere un colpo...
Riccardo Venturi 2011/11/16 - 11:02
No no no, Riccardo: il lavoro fa benissimo, anche alla salute. Ma deve coincidere con quello che amiamo fare. Nel mio mondo ideale ciascuno lavora secondo le proprie inclinazioni, negli orari che desidera - i quali saranno sempre infinitamente più ampi e pesanti di quelli sindacali. O che tu non lavori, quando passi giorni e notti nelle tue ricerche poetiche, musicali, iconografiche, storiche e filologiche? E' lavoro - e ti fa bene - ma non puoi chiamarlo così perché nessuno ti paga e nessuno ti comanda. La tragedia umana si concentra qui: ed ecco allora che il nostro fare lo chiamiamo "travaglio", "fatica", o, come i Greci, "schiavitù", perché da loro il lavoro si chiama "doulià", e il "doulos" altri non è che lo schiavo.
Gian Piero Testa 2011/11/16 - 11:38
Forse, Gian Piero, quel che tu chiami "lavoro" io lo chiamo "otium" nel senso più classico del termine. Non lo considero un "lavoro", e me me guardo bene; se un giorno dovessi considerarlo tale, smetterei di farlo (ma non accadrà). Certo, nell'antichità classica è pur vero che l' "otium" era riservato a chi poteva permetterselo, e che poteva demandare lo sgobbo di tutti i giorni agli schiavi o comunque ad altri; parli della "doulià" e del "doulos", ma il nostro "lavoro" deriva dal verbo "labor" ("vacillo sotto un peso gravoso") e "travaglio, travail, trabajo" eccetera derivano da "tripalium", una forma crudele di tortura che consisteva nell'attaccare il condannato a tre pali disposti a stella. Potrei essere d'accordo con te, ma la realtà dei fatti è che quasi mai possiamo fare quel che più ci piace e nella quantità desiderata e opportuna. La tragedia umana si concentra nel prevalere di forme sociali, ideologie e religioni che hanno santificato lo sgobbo per servire in realtà gli interessi di pochi e l'accumulo delle ricchezze.
Riccardo Venturi 2011/11/16 - 12:33
Come darti torto? Il mio era il pensiero ozioso di un ozioso... Nel senso classico e aristocratico del termine.
Gian Piero Testa 2011/11/16 - 14:03
"Il lavoro come tale costituisce la migliore polizia e tiene ciascuno a freno… Esso logora straordinariamente una gran quantità d'energia nervosa e la sottrae al riflettere, allo scervellarsi, al sognare, al preoccuparsi, all'amare, all'odiare."
Friedrich Nietzsche - Aurora (Morgenröthe), Pensieri sui pregiudizi morali, Libro III, §173. Gli apologeti del lavoro
Anche stavolta mi pare che sia la semantica che l'etimologia dabbiano ragione a Riccardo. Magari, caro Gian Piero, si potesse "lavorare" sempre con e su quello che ci è più congeniale!
Eppure, Riccardo, in origine (tempi precedenti l'inizio dello sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo?) la parola pare abbia avuto un significato positivo. La radice LABH sembra infatti avere il significato base di afferrare, prendere (figur. volgere il desiderio, la volontà, l'intento), quindi anche intraprendere, agognare, impossessarsi. Radice... (Continues)
Friedrich Nietzsche - Aurora (Morgenröthe), Pensieri sui pregiudizi morali, Libro III, §173. Gli apologeti del lavoro
Anche stavolta mi pare che sia la semantica che l'etimologia dabbiano ragione a Riccardo. Magari, caro Gian Piero, si potesse "lavorare" sempre con e su quello che ci è più congeniale!
Eppure, Riccardo, in origine (tempi precedenti l'inizio dello sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo?) la parola pare abbia avuto un significato positivo. La radice LABH sembra infatti avere il significato base di afferrare, prendere (figur. volgere il desiderio, la volontà, l'intento), quindi anche intraprendere, agognare, impossessarsi. Radice... (Continues)
giorgio 2011/11/17 - 08:20
אשריקו די קואינזי אנייוס (Axérico de quinze anios)
[Ca. XIV secolo]
[Ca. 14th century]
Canzone popolare della tradizione sefardita judezma (giudeo-spagnola)
A folksong from the Sefardite (sefaradi, Judaeo-Spanish) tradition
Nasce tutto guardando il gatto che dorme nella cesta. Mi viene, ovviamente, da guardare El me gatt dove, semidimenticata, giace l'osservazione di tale Giovanna che ha creduto di riconoscere la melodia della “prima canzone animalista militante” di Ivan Della Mea in quella di un'antichissima canzone popolare sefardita (giudeo-spagnola): Axérico de quinze anios. Poiché in questo sito gli interventi sono tutti datati, va detto che era il 15 maggio 2009. A distanza di due anni e mezzo, riascoltando tutto quanto, ho come una vaga impressione che l'antica melodia sefardita non c'entri proprio un bel nulla (a riprova, si provi a cantarci sopra El me gatt: metricamente non torna niente); però non sono un musicologo, e non si... (Continues)
[Ca. 14th century]
Canzone popolare della tradizione sefardita judezma (giudeo-spagnola)
A folksong from the Sefardite (sefaradi, Judaeo-Spanish) tradition
Nasce tutto guardando il gatto che dorme nella cesta. Mi viene, ovviamente, da guardare El me gatt dove, semidimenticata, giace l'osservazione di tale Giovanna che ha creduto di riconoscere la melodia della “prima canzone animalista militante” di Ivan Della Mea in quella di un'antichissima canzone popolare sefardita (giudeo-spagnola): Axérico de quinze anios. Poiché in questo sito gli interventi sono tutti datati, va detto che era il 15 maggio 2009. A distanza di due anni e mezzo, riascoltando tutto quanto, ho come una vaga impressione che l'antica melodia sefardita non c'entri proprio un bel nulla (a riprova, si provi a cantarci sopra El me gatt: metricamente non torna niente); però non sono un musicologo, e non si... (Continues)
אשריקו די קואינזי אנייוס
(Continues)
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Contributed by Riccardo Venturi 2011/11/17 - 00:25
Song Itineraries:
From olden times: Songs against war, inside war, around war
Il testo in grafia latino-spagnola
(Ripreso da Orbe Sonoro, ma con alcuni adattamenti)
Lyrics in the Latin-Spanish spelling
(as reproduced from Orbe Sonoro, with some adaptations)
(Ripreso da Orbe Sonoro, ma con alcuni adattamenti)
Lyrics in the Latin-Spanish spelling
(as reproduced from Orbe Sonoro, with some adaptations)
AXÉRICO DE QUINZE ANIOS
(Continues)
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Contributed by Riccardo Venturi 2011/11/17 - 01:36
Il testo nella grafia giudeo-spagnola latina moderna (usata ad esempio in lad:wikipedia).
Lyrics in the modern Judaeo-Spanish Latin spelling (used f.ex. in lad:wikipedia)
Lyrics in the modern Judaeo-Spanish Latin spelling (used f.ex. in lad:wikipedia)
ASHÉRIKO DE KINZE ANYOS
(Continues)
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Contributed by Riccardo Venturi 2011/11/17 - 01:43
Il testo ripreso da questa pagina di Google Documenti.
Lyrics as reproduced from this Google Documents page.
Lyrics as reproduced from this Google Documents page.
Si tratta di una versione diversa sia nel testo sia nella disposizione delle strofe. Il testo appare qui più chiaro e conseguente che nelle versioni più conosciute. Come si può vedere, il testo è accompagnato da una traduzione in ebraico moderno.
This is a different version both in the lyrics and in verse arrangement. These lyrics are clearer and more consistent than in the generally known versions. As you can see, the text is accompanied with a Modern Hebrew translation. [CCG/AWS Staff]
This is a different version both in the lyrics and in verse arrangement. These lyrics are clearer and more consistent than in the generally known versions. As you can see, the text is accompanied with a Modern Hebrew translation. [CCG/AWS Staff]
ASHERIKO DE KINZE ANYOS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/11/17 - 03:12
17 novembre 2011
Si tratta qui della traduzione del testo ripreso da Google Documenti, che ritengo più completa e conseguente. La traduzione integra queste osservazioni.
PICCOLO ASHER DI QUINDICI ANNI
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Poiché GPT ha manifestato un giusto interesse per le canzoni di Degenhardt, ho pensato di cominciare le traduzioni mancanti proprio da questa canzone dedicata a una figura centrale nella cultura, nella storia e nella resistenza recente greca. E' probabile che la figura di Mikis Theodorakis sia, come nell'antichità, davvero assurta a un valore universale; non oso nemmeno immaginare che cosa sarà la Grecia senza Theodorakis, ma tutti noi ne saremo davvero diminuiti. Speriamo naturalmente che ciò avvenga il più tardi possibile. Oltre alla traduzione italiana, si imponeva anche una traduzione greca.
Riccardo Venturi 2011/11/16 - 14:06
Carissimo Riccardo, intanto ti ringrazio per avermi avviato a conoscere Degenhardt, di cui non sapevo nulla. E subito "girerò" la sua canzone su Mikis al mio amico Claudio, il quale, quando ancora era operaio alla Falck di Dongo, già conosceva il grande greco, e poi lo fece conoscere a me che, quanto a musica greca, ero al livello di un qualsiasi turista. Fu proprio per tradurre a lui alcuni testi di canzoni di Theodorakis, che cominciai a compitare il greco e piano piano scoprii un grande mare poetico e musicale, nel quale ancora cerco di nuotare.
Ho notato che, dopo averci così bene illustrato le differenze di aspetto nella coniugazione dei verbi greci, traduci "ballerà" e "balleremo" θα χορέυει e θα χορεύουμε, anziché θα χορέψει e θα χορέψουμε, come se quelle azioni tu le volessi vedere in atto non per una sera, ma per un futuro intero: idea che a me non dispiace affatto, anche perché... (Continues)
Ho notato che, dopo averci così bene illustrato le differenze di aspetto nella coniugazione dei verbi greci, traduci "ballerà" e "balleremo" θα χορέυει e θα χορεύουμε, anziché θα χορέψει e θα χορέψουμε, come se quelle azioni tu le volessi vedere in atto non per una sera, ma per un futuro intero: idea che a me non dispiace affatto, anche perché... (Continues)
Gian Piero Testa 2011/11/16 - 23:04
Franz-Josef Degenhardt, maybe the greatest German folksinger, passed away on November 14. Danke für alles. Du bleibst unvergessen..
Riccardo Venturi 2011/11/16 - 22:48
Xileko langileria
Poema de Daniel Landart (1975)
Música: Mixel Ducau (1977)
Aquí sostenemos que la solidaridad no tiene fronteras ni lenguajes, como es éste el caso. En 1975, el poeta vasco Daniel Landart escribía este poema en el que explica lo que ocurrió en Chile en 1973: las causas que desencadenaron el golpe de Estado que dio lugar al sangriento régimen del general Augusto Pinochet (que el Diablo lo tenga en su seno). Chile era un país con grandes diferencias sociales, no ciertamente de los más miserables (comparado, por ejemplo, con Bolivia); en 1970, la coalición de partidos de izquierda (tanto revolucionarios como socialdemócratas) Unidad Popular, liderado por Salvador Allende, gana las elecciones y se propone la realización de profundas reformas sociales. Esto molestó no sólo a a las clases altas chilenas, sino que también inquietó al gobierno de Estados Unidos, presidido por Richard Nixon y con... (Continues)
Música: Mixel Ducau (1977)
Aquí sostenemos que la solidaridad no tiene fronteras ni lenguajes, como es éste el caso. En 1975, el poeta vasco Daniel Landart escribía este poema en el que explica lo que ocurrió en Chile en 1973: las causas que desencadenaron el golpe de Estado que dio lugar al sangriento régimen del general Augusto Pinochet (que el Diablo lo tenga en su seno). Chile era un país con grandes diferencias sociales, no ciertamente de los más miserables (comparado, por ejemplo, con Bolivia); en 1970, la coalición de partidos de izquierda (tanto revolucionarios como socialdemócratas) Unidad Popular, liderado por Salvador Allende, gana las elecciones y se propone la realización de profundas reformas sociales. Esto molestó no sólo a a las clases altas chilenas, sino que también inquietó al gobierno de Estados Unidos, presidido por Richard Nixon y con... (Continues)
Ximixta baten pare
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2011/11/16 - 21:19
Traducción al castellano: Gustavo Sierra – Dr. Karlos Cid Abasolo
Una vez más agradecer a mi profesor y amigo Karlos la inestimable ayuda prestada en mi rudimentaria traducción del poema, corrigiendo y enmendando mis fallos y mis ignorancias.
Una vez más agradecer a mi profesor y amigo Karlos la inestimable ayuda prestada en mi rudimentaria traducción del poema, corrigiendo y enmendando mis fallos y mis ignorancias.
LA CLASE OBRERA DE CHILE
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Kurze Haare, große Ohren
Anonymous
[fine anni 30, inizio 40]
Testo trovato su German Swing Youth
Sulla melodia della canzone americana "Organ Grinder's Swin", scritta da Will Hudson su testi di Mitchell Parish e Irving Mills e portata al successo nel 1936 da Ella Fitzgerald con la Count Basie Orchestra.
Ancora una canzoncina con cui i Swing Kinder si facevano beffe della Hitlerjugend, "taglio a spazzola e orecchie a sventola"...
Sul movimento musicale giovanile antinazista della Swingjugend si veda l'introduzione a Nazis on My Radio e pure Der Boy, das Girl, sie lieben Hot e Bergedorf ist kein Zuchthaus.
Testo trovato su German Swing Youth
Sulla melodia della canzone americana "Organ Grinder's Swin", scritta da Will Hudson su testi di Mitchell Parish e Irving Mills e portata al successo nel 1936 da Ella Fitzgerald con la Count Basie Orchestra.
Ancora una canzoncina con cui i Swing Kinder si facevano beffe della Hitlerjugend, "taglio a spazzola e orecchie a sventola"...
Sul movimento musicale giovanile antinazista della Swingjugend si veda l'introduzione a Nazis on My Radio e pure Der Boy, das Girl, sie lieben Hot e Bergedorf ist kein Zuchthaus.
Kurze Haare, große Ohren,
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Contributed by Bartleby 2011/11/16 - 21:42
Chanson italienne – Cantare a memoria – Ivan Fossati – 2008
CHANSON PAR CŒUR
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/11/16 - 21:43
Der Boy, das Girl, sie lieben Hot
Anonymous
[Tra la fine degli anni 30 ed il 1941]
Testo trovato su German Swing Youth
Quello che segue è il testo di una canzoncina swing contenuto su di un volantino che fu diffuso nelle scuole superiori del Winterhude, un quartiere di Amburgo, dai giovani tedeschi che si riconoscevano nel movimento musicale spontaneo antinazista della Swingjugend.
Si veda al proposito l’introduzione alla canzone Nazis on My Radio.
Al suo avvento il nazismo bandì tutte le forme d’arte e di espressione considerate non allineate alle tradizioni culturali germaniche e ai valori e all’estetica del regime. All’“entartete Kunst”, l’arte degenerata, fu dedicata persino una grande mostra inaugurata da Goebbles in persona a Monaco nel 1937, e non certo per celebrarla ma per demonizzarla ed archiviarla una volta per tutte.
Pure la musica jazz e swing, che dominava incontrastata le notti spensierate della... (Continues)
Testo trovato su German Swing Youth
Quello che segue è il testo di una canzoncina swing contenuto su di un volantino che fu diffuso nelle scuole superiori del Winterhude, un quartiere di Amburgo, dai giovani tedeschi che si riconoscevano nel movimento musicale spontaneo antinazista della Swingjugend.
Si veda al proposito l’introduzione alla canzone Nazis on My Radio.
Al suo avvento il nazismo bandì tutte le forme d’arte e di espressione considerate non allineate alle tradizioni culturali germaniche e ai valori e all’estetica del regime. All’“entartete Kunst”, l’arte degenerata, fu dedicata persino una grande mostra inaugurata da Goebbles in persona a Monaco nel 1937, e non certo per celebrarla ma per demonizzarla ed archiviarla una volta per tutte.
Pure la musica jazz e swing, che dominava incontrastata le notti spensierate della... (Continues)
Der Boy, das Girl, sie lieben Hot
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/16 - 14:26
IL BOY, LA GIRL, TUTTI E DUE AMANO IL DIXIELAND
(Continues)
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Contributed by Bartleby 2011/11/16 - 20:41
Bergedorf ist kein Zuchthaus
Anonymous
[1941/42?]
Testo trovato su German Swing Youth
Sulla melodia di "Panama Rag", un noto standard jazz (Dixieland o New Orleans o Hot Jazz, che dir di voglia) risalente al 1912.
Un' altra "allegra" canzoncina che racconta della brutta avventura capitata a molti giovani tedeschi "degenerati" che non sopportavano le camicie brune, che a Wagner preferivano Duke Ellington e che alla Hitlerjugend avevano sostituito la Swingjugend, la spensierata "gioventù dello Swing" che provò a combattere il regime al grido di "Swing Heil!" e a colpi di jazz e ragtime.
Andò loro molto male: soprattutto tra il 1941 ed il 1942 a centinaia finirono nelle prigioni di Moringen, in Bassa Sassonia, o di Bergedorf-Neuengamme, ad Amburgo, dove furono torturati e abusati e dove alcuni di loro trovarono pure la morte.
A proposito del movimento giovanile antinazista Swingjugend si vedano anche le canzoni Nazis on My Radio e Der Boy, das Girl, sie lieben Hot.
Testo trovato su German Swing Youth
Sulla melodia di "Panama Rag", un noto standard jazz (Dixieland o New Orleans o Hot Jazz, che dir di voglia) risalente al 1912.
Un' altra "allegra" canzoncina che racconta della brutta avventura capitata a molti giovani tedeschi "degenerati" che non sopportavano le camicie brune, che a Wagner preferivano Duke Ellington e che alla Hitlerjugend avevano sostituito la Swingjugend, la spensierata "gioventù dello Swing" che provò a combattere il regime al grido di "Swing Heil!" e a colpi di jazz e ragtime.
Andò loro molto male: soprattutto tra il 1941 ed il 1942 a centinaia finirono nelle prigioni di Moringen, in Bassa Sassonia, o di Bergedorf-Neuengamme, ad Amburgo, dove furono torturati e abusati e dove alcuni di loro trovarono pure la morte.
A proposito del movimento giovanile antinazista Swingjugend si vedano anche le canzoni Nazis on My Radio e Der Boy, das Girl, sie lieben Hot.
Bergedorf ist kein Zuchthaus, kein Sing-Sing,
(Continues)
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Contributed by Bartleby 2011/11/16 - 18:56
Nazis on My Radio
[2001]
Dall’album “Weapon of Mass Construction”, uscito anche con il titolo alternativo “One With the Sun”.
Reduce dalla lettura del bellissimo romanzo di Hans Fallada Ognuno muore solo, minuziosa cronaca storica della lotta che gli Hampel, una coppia di comuni cittadini berlinesi, condussero per due anni, tra il 40 ed il 42, contro la gigantesca e spietata macchina di morte hitleriana, mi ha preso voglia di sapere qualcosa di più sulla storia della “Widerstand”, la resistenza interna al nazismo. E così ho scoperto che, a parte le molte congiure di palazzo inutilmente ordite dai vari “von”, aristocratici e militari, e l’aperta opposizione di alcuni “don”, esponenti della gerarchia cattolica, molti furono i “resistenti di tutti i giorni”, per dirla con lo storico tedesco Detlev Peukert, cittadini tedeschi, ariani, gente comune che, come poteva e spesso con modalità inefficaci... (Continues)
Dall’album “Weapon of Mass Construction”, uscito anche con il titolo alternativo “One With the Sun”.
Reduce dalla lettura del bellissimo romanzo di Hans Fallada Ognuno muore solo, minuziosa cronaca storica della lotta che gli Hampel, una coppia di comuni cittadini berlinesi, condussero per due anni, tra il 40 ed il 42, contro la gigantesca e spietata macchina di morte hitleriana, mi ha preso voglia di sapere qualcosa di più sulla storia della “Widerstand”, la resistenza interna al nazismo. E così ho scoperto che, a parte le molte congiure di palazzo inutilmente ordite dai vari “von”, aristocratici e militari, e l’aperta opposizione di alcuni “don”, esponenti della gerarchia cattolica, molti furono i “resistenti di tutti i giorni”, per dirla con lo storico tedesco Detlev Peukert, cittadini tedeschi, ariani, gente comune che, come poteva e spesso con modalità inefficaci... (Continues)
Can you hear them?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/16 - 12:26
"... Perlomeno lei, Quangel, ha resistito al male. Non è diventato malvagio insieme con gli altri. Lei ed io e i molti che sono qui in questa casa e molti, moltissimi in altre case simili e le decine di migliaia nei campi di concentramento continuano a resistere ancora oggi, domani…
– Sì, e poi ci ammazzeranno, e a cosa sarà servita la nostra resistenza?
– A noi sarà servita molto perché sentiremo di esserci comportati fino alla fine in modo decente. E più ancora sarà servita al popolo che sarà salvato per amore dei giusti, come sta scritto nella Bibbia. Vede, Quangel, sarebbe stato naturalmente mille volte meglio se avessimo avuto un uomo che ci avesse detto: dovete agire così e così, questo o quello è il nostro piano. Ma se ci fosse stato un uomo simile in Germania, non avremmo mai avuto un 1933. Così abbiamo dovuto agire ognuno per conto suo, e siamo stati presi uno per uno, e ognuno... (Continues)
– Sì, e poi ci ammazzeranno, e a cosa sarà servita la nostra resistenza?
– A noi sarà servita molto perché sentiremo di esserci comportati fino alla fine in modo decente. E più ancora sarà servita al popolo che sarà salvato per amore dei giusti, come sta scritto nella Bibbia. Vede, Quangel, sarebbe stato naturalmente mille volte meglio se avessimo avuto un uomo che ci avesse detto: dovete agire così e così, questo o quello è il nostro piano. Ma se ci fosse stato un uomo simile in Germania, non avremmo mai avuto un 1933. Così abbiamo dovuto agire ognuno per conto suo, e siamo stati presi uno per uno, e ognuno... (Continues)
Bartleby 2011/11/16 - 13:26
DoNQuijote82 2011/11/16 - 16:17
Für Mikis Theodorakis
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρντος Βεντούρης
16 Νοέμβρη 2011
Versione greca di Riccardo Venturi
16 novembre 2011
16 Νοέμβρη 2011
Versione greca di Riccardo Venturi
16 novembre 2011
ΓΙΑ ΤΟΝ ΜΙΚΗ ΘΕΟΔΩΡΑΚΗ
(Continues)
(Continues)
2011/11/16 - 14:02
Re-Gaining Unconsciousness
Altra canzone ispirata al poema di Martin Niemöller Yellow Triangle
First they put away the dealers,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/16 - 13:08
Yellow Triangle
testo ispirato a Yellow Triangle
When they came for the Jews and the blacks, I turned away
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/16 - 13:05
Yellow Triangle
Martin Niemoeller's poem inscribed on a stone in New England Holocaust Memorial
The version inscribed at the New England Holocaust Memorial in Boston, Massachusetts reads:
http://hi.baidu.com/sjpkv/blog/item/62...
The version inscribed at the New England Holocaust Memorial in Boston, Massachusetts reads:
http://hi.baidu.com/sjpkv/blog/item/62...
(按:试译如下
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/16 - 13:04
Souls of the Departed
Album: "Lucky Town" (1992)
Scritta ai tempi della Prima Guerra del Golfo.
Scritta ai tempi della Prima Guerra del Golfo.
On the road to Basra stood young Lieutenant Jimmy Bly
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/16 - 11:48
Prodigal Son
(1972)
Unehearted
"E le tue gambe sono state rubate
da qualche imbroglione del dipartimento della difesa"
PRODIGAL SON is a song written by Bruce Springsteen who recorded it in mid-1972. The song has not yet been officially released. The above lyrics are transcribed from the only known studio version of PRODIGAL SON.
There is no indication to when PRODIGAL SON was written. One studio version of the song is in circulation among collectors. It's a studio take likely recorded around May-Jun 1972 at Jim Cretecos' apartment in New York City, NY. It features Springsteen solo on vocals and acoustic guitar. The May-Jun 1972 sessions at Jim Cretecos' apartment were produced by Cretecos who also took the role of recording engineer. The above lyrics are transcribed from that circulating studio version of PRODIGAL SON.
The line "Where the highway ends and the desert breaks" would later reappear... (Continues)
Unehearted
"E le tue gambe sono state rubate
da qualche imbroglione del dipartimento della difesa"
PRODIGAL SON is a song written by Bruce Springsteen who recorded it in mid-1972. The song has not yet been officially released. The above lyrics are transcribed from the only known studio version of PRODIGAL SON.
There is no indication to when PRODIGAL SON was written. One studio version of the song is in circulation among collectors. It's a studio take likely recorded around May-Jun 1972 at Jim Cretecos' apartment in New York City, NY. It features Springsteen solo on vocals and acoustic guitar. The May-Jun 1972 sessions at Jim Cretecos' apartment were produced by Cretecos who also took the role of recording engineer. The above lyrics are transcribed from that circulating studio version of PRODIGAL SON.
The line "Where the highway ends and the desert breaks" would later reappear... (Continues)
In a place where outlaws are banned from the rane
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/16 - 11:38
Befragung eines Kriegsdienstverweigerers
Franz-Josef Degenhardt è scomparso il 14 novembre 2011. Con lui se ne va forse il più grande cantautore tedesco (superiore, a mio parere, al celebrato Wolf Biermann) e una persona che non ha mai reso alcuna indulgenza al gioco del rinnegare. Ho appreso la notizia da Trotz alledem (kampflieder.de), il "Deposito" tedesco nel quale siamo peraltro assai presenti. Una triste notizia.
Du bleibst unvergessen, Franz.
Danke für alles.
Danke für alles.
Riccardo Venturi 2011/11/15 - 22:54
Sì che c'è il modo !
Befragung eines Kriegsdienstverweigerers
Befragung eines Kriegsdienstverweigerers Link 2
Befragung eines Kriegsdienstverweigerers
Befragung eines Kriegsdienstverweigerers Link 2
giorgio 2011/11/16 - 09:34
Franz Josef Degenhardt era nato il 3 dicembre 1931 a Schwelm, in Westfalia; è morto il 14 novembre scorso a Quickborn, nello Schleswig-Holstein, dove abitava. Curioso il fatto che il nome della località dove è morto suoni in inglese come "nato velocemente". Le famose ironie del destino. Degenhardt apparteneva ad una categoria assai presente nel cantautorato europeo: quella degli uomini di legge (si pensi ad esempio a Paolo Conte e allo svizzero Mani Matter). Era infatti un avvocato penalista di professione, e non dei minori. In Germania era particolarmente noto per avere difeso, nel 1972/73, alcuni membri della banda Baader-Meinhof che poi furono "suicidati" nel 1977 nel tristemente noto carcere di Stammheim, dopo la vicenda del rapimento e dell'uccisione del presidente della Confindustria tedesca occidentale, l'ex nazista Hanns-Martin Schleyer. Cantautore per passione e per tensione ideale... (Continues)
Riccardo Venturi 2011/11/16 - 11:22
Border Guard
BORDER GUARD is a song written by Bruce Springsteen who recorded it in mid-1972. The song has not yet been officially released. The above lyrics are transcribed from the only known studio version of BORDER GUARD.
There is no indication to when BORDER GUARD was written. One studio version of the song is in circulation among collectors. It's a studio take likely recorded around May-Jun 1972 at Jim Cretecos' apartment in New York City, NY. It features Springsteen solo on vocals and acoustic guitar. The May-Jun 1972 sessions at Jim Cretecos' apartment were produced by Cretecos who also took the role of recording engineer. The above lyrics transcribed from that circulating studio version of BORDER GUARD.
The studio version of BORDER GUARD was released on the briefly-legal albums Unearthed (Masquerade Music, second issue only) and Before The Fame (Pony Express Records, second and third issues... (Continues)
There is no indication to when BORDER GUARD was written. One studio version of the song is in circulation among collectors. It's a studio take likely recorded around May-Jun 1972 at Jim Cretecos' apartment in New York City, NY. It features Springsteen solo on vocals and acoustic guitar. The May-Jun 1972 sessions at Jim Cretecos' apartment were produced by Cretecos who also took the role of recording engineer. The above lyrics transcribed from that circulating studio version of BORDER GUARD.
The studio version of BORDER GUARD was released on the briefly-legal albums Unearthed (Masquerade Music, second issue only) and Before The Fame (Pony Express Records, second and third issues... (Continues)
Bless on the border guard so cold and alone
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/16 - 11:21
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
The Plains Of Waterloo
Anonymous
Traditional / Tradizionale, ca. 1825
Testo ripreso / Lyrics reproduced from
Mudcat Café
Prima pubblicazione a stampa:
First published in writing:
Frank Kidson / William Reeves, Old English Country Dances, London 1890
Willie e Annie
di Riccardo Venturi
Ancora oggi, dopo quasi nove anni di CCG, mi vengono a mente canzoni che “ci dovevano essere” e che, invece, non ci sono; è il caso di questa splendida ballad di epoca napoleonica, che conosco da più di trent'anni nella versione (che la ha resa ancor più splendida) del John Renbourn Group. Quando si dice “John Renbourn” si dicono altre due cose: “Pentangle” e “Jacqui McShee”. Jacqui McShee era la cantante del gruppo, comunque si chiamasse; una voce, come si dice dalle mie parti, di quelle che schiodano. Senza contare che The Plains of Waterloo è stata interpretata anche da un altro “mostro” del folk britannico, June Tabor.
Le ballate... (Continues)
Testo ripreso / Lyrics reproduced from
Mudcat Café
Prima pubblicazione a stampa:
First published in writing:
Frank Kidson / William Reeves, Old English Country Dances, London 1890
Willie e Annie
di Riccardo Venturi
Ancora oggi, dopo quasi nove anni di CCG, mi vengono a mente canzoni che “ci dovevano essere” e che, invece, non ci sono; è il caso di questa splendida ballad di epoca napoleonica, che conosco da più di trent'anni nella versione (che la ha resa ancor più splendida) del John Renbourn Group. Quando si dice “John Renbourn” si dicono altre due cose: “Pentangle” e “Jacqui McShee”. Jacqui McShee era la cantante del gruppo, comunque si chiamasse; una voce, come si dice dalle mie parti, di quelle che schiodano. Senza contare che The Plains of Waterloo è stata interpretata anche da un altro “mostro” del folk britannico, June Tabor.
Le ballate... (Continues)
One fine summer's morning as I went a-walking
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/11/16 - 00:28
Song Itineraries:
Napoleon's Wars, Traditional English, Scottish and Irish antiwar ballads
16 novembre 2011
LA PIANA DI WATERLOO
(Continues)
(Continues)
Ho appena saputo che a Waterloo (cittadina vallone di 29.000 abitanti, attualmente) si trova la sede europea della Master Card. Come dire: Battaglie? Napoleone? Cambronne? Tutto questo non ha prezzo, per tutto il resto c'è...
Riccardo Venturi 2011/11/16 - 01:57
Angelita di Anzio
cosa dire di questa canzone che esalta un pezzo di storia del nostro paese in guerra, con questa canzone di poche e semplici parole ,fiumi di lacrime sono scorse nelle nostre guance lasciandoci un nodo in gola...che ancora non si è asciugato al pensiero di altre Angelite che ci sono nel mondo...altre storie altre canzoni altre lacrime
michele
michele
siviero michele 2011/11/16 - 00:59
Τ'όνομά σου
T'ónoma sou
Στίχοι: Νικηφόρος Βρεττάκος
Μουσική: Τερψιχόρη Παπαστεφάνου
Πρώτη εκτέλεση: Δανάη Μπαραμπούτη
T'onomà sou
Testo di Nikifòros Vrettàkos
Musica di Terpsihòri Papastefànou
Prima esecuzione di Danài Barabouti
Il primo giorno dell' anno venturo ricorrerà il centenario della nascita di Nikifòros Vrettàkos, grande, amabilissimo poeta, che con quell'apparente semplicità tanto difficile a farsi, cantò la pace e l'umanità con immagini indimenticabili per chi le abbia appena appena sfiorate. E' un vero peccato che la sua opera non abbia dato copiosa e speciale ispirazione ai musicisti, perché di materia ce ne sarebbe, e tanta. Tra le poche liriche di Vrettakos musicate che sono riuscito a trovare, questa mi sembra la più adatta al nostro sito, per il rilievo che vi ha il riferimento alla pace. Ma in realtà è Vrettàkos tutto intero, come poeta civile e come mite, ma indomito combattente,... (Continues)
Στίχοι: Νικηφόρος Βρεττάκος
Μουσική: Τερψιχόρη Παπαστεφάνου
Πρώτη εκτέλεση: Δανάη Μπαραμπούτη
T'onomà sou
Testo di Nikifòros Vrettàkos
Musica di Terpsihòri Papastefànou
Prima esecuzione di Danài Barabouti
Il primo giorno dell' anno venturo ricorrerà il centenario della nascita di Nikifòros Vrettàkos, grande, amabilissimo poeta, che con quell'apparente semplicità tanto difficile a farsi, cantò la pace e l'umanità con immagini indimenticabili per chi le abbia appena appena sfiorate. E' un vero peccato che la sua opera non abbia dato copiosa e speciale ispirazione ai musicisti, perché di materia ce ne sarebbe, e tanta. Tra le poche liriche di Vrettakos musicate che sono riuscito a trovare, questa mi sembra la più adatta al nostro sito, per il rilievo che vi ha il riferimento alla pace. Ma in realtà è Vrettàkos tutto intero, come poeta civile e come mite, ma indomito combattente,... (Continues)
Τ' όνομά σου : ψωμί στο τραπέζι
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/11/16 - 00:50
The Green Fields Of France (No Man's Land)
SPAGNOLO / SPANISH [1]
La versione (letterale) spagnola ripresa dal blog Zapaterías rimadas. In un commento di oltre un anno fa, ci era stato chiesto se esistesse una versione spagnola della canzone, ed eccola qua; certo, è sempre un avvenimento degno di nota aggiungere una traduzione a una "CCG Fondamentale". L'autore della traduzione, ovvero il blogger, si fa chiamare Monsieur de Sans-Foy.
The (literal) Spanish translation as reproduced from the Zapaterías rimadas weblog. In a commentary of over 1 year ago, we were asked if there is any Spanish version of the song: here it is. Rather obviously, including a translation of a "Basic AWS" is always noteworthy. The author of the translation, i.e. the blogger, goes under the name of Monsieur de Sans-Foy [CCG/AWS Staff]
The (literal) Spanish translation as reproduced from the Zapaterías rimadas weblog. In a commentary of over 1 year ago, we were asked if there is any Spanish version of the song: here it is. Rather obviously, including a translation of a "Basic AWS" is always noteworthy. The author of the translation, i.e. the blogger, goes under the name of Monsieur de Sans-Foy [CCG/AWS Staff]
LOS VERDES CAMPOS DE FRANCIA
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2011/11/16 - 00:15
Regola Acquea
(2004)
"Sputi"
"Sputi"
Me son vissùo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/11/15 - 21:32
Chanson italienne – Regola Acquea – Mercanti di Liquore – 2004
Cela faisait un bout de temps que je parlais avec un âne et vois-tu, mon ami Lucien l'âne, voici des fleuves qui parlent... Des fleuves et des rivières qui parlent car ils n'en peuvent plus de se taire... Ils n'en peuvent plus de porter l'eau pour toute la terre... De la porter pour les hommes, pour les animaux, pour les plantes depuis les plus hautes cimes jusqu'à la mer et aux océans... Un effort gigantesque, une tâche énorme et infinie... et de voir le peu de cas que les humains font de ce service rendu gratuitement. Car l'eau est gratuite... Naturellement gratuite, comme l'air, comme la terre, comme les plantes, comme les animaux, comme les humains eux-mêmes.
À mon sens, dit Lucien l'âne en remuant ses oreilles en signe d'assentiment, à mon sens, ils ont parfaitement raison. Que ferait-on sans eau ? Et les fleuves ont raison,... (Continues)
Cela faisait un bout de temps que je parlais avec un âne et vois-tu, mon ami Lucien l'âne, voici des fleuves qui parlent... Des fleuves et des rivières qui parlent car ils n'en peuvent plus de se taire... Ils n'en peuvent plus de porter l'eau pour toute la terre... De la porter pour les hommes, pour les animaux, pour les plantes depuis les plus hautes cimes jusqu'à la mer et aux océans... Un effort gigantesque, une tâche énorme et infinie... et de voir le peu de cas que les humains font de ce service rendu gratuitement. Car l'eau est gratuite... Naturellement gratuite, comme l'air, comme la terre, comme les plantes, comme les animaux, comme les humains eux-mêmes.
À mon sens, dit Lucien l'âne en remuant ses oreilles en signe d'assentiment, à mon sens, ils ont parfaitement raison. Que ferait-on sans eau ? Et les fleuves ont raison,... (Continues)
RÈGLE D'EAU
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/11/15 - 21:40
Έπεσε η κυβέρνηση
Dal magnatc al tecnocratc... Bell'affare che abbiamo fatc
Alberto 2011/11/15 - 19:27
Il cavaliere senza morte
Version française – LE CHEVALIER SANS MORT – Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne (Comasque) – Il Cavaliere senza Morte - Davide Van De Sfroos – 2008
Extrait de l'entrevue de Davide Van De Sfroos sur musicalnews
Dans « LE CHEVALIER SANS MORT », on énonce la liste des mythologies guerrières, de la violence qui connote le héros à l'idéologie de la Guerre Sainte ; combien existe-t-il encore de Chevaliers sans mort ?
Davide Van De Sfroos : Chacun d'entre nous quand il est victime ou bourreau ou spectateur de la poursuite de la guerre est comme le Chevalier de la chanson qui passe à travers les époques et est contraint de voir les temps changer, mais jamais l'idée de la guerre elle-même. Il semble dire « Combien voulons-nous que cela continue encore ? »
Regarde donc, Lucien l'âne mon ami, ce Chevalier endormi – pour une fois, ce n'est pas une princesse nubile qui sommeille depuis cent... (Continues)
Chanson italienne (Comasque) – Il Cavaliere senza Morte - Davide Van De Sfroos – 2008
Extrait de l'entrevue de Davide Van De Sfroos sur musicalnews
Dans « LE CHEVALIER SANS MORT », on énonce la liste des mythologies guerrières, de la violence qui connote le héros à l'idéologie de la Guerre Sainte ; combien existe-t-il encore de Chevaliers sans mort ?
Davide Van De Sfroos : Chacun d'entre nous quand il est victime ou bourreau ou spectateur de la poursuite de la guerre est comme le Chevalier de la chanson qui passe à travers les époques et est contraint de voir les temps changer, mais jamais l'idée de la guerre elle-même. Il semble dire « Combien voulons-nous que cela continue encore ? »
Regarde donc, Lucien l'âne mon ami, ce Chevalier endormi – pour une fois, ce n'est pas une princesse nubile qui sommeille depuis cent... (Continues)
LE CHEVALIER SANS MORT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/11/15 - 16:09
L'Internationale
Per ora ho trovato questa nota su Rigas Gòlfis .
Rigas Gòlfis (Ρήγας Γκόλφης) fu poeta, critico e collaboratore del periodico "O Numàs" e fu uno dei più combattivi sostenitori del suo tempo della lingua "dimotikì" pur senza consegnare la sua poesia alla retorica politica.
Dimitris Dimitriadìs, questo fu il suo vero nome , nacque nel 1866 a Missolungi, ma suo padre era originario di Karpenissi. Avendo compiuto studi giuridici ad Atene, diventò notaio come il padre. Nel 1908 pubblicò su "Numà" l'atto unico " Ο Γήταυρος / O Ghìtavros" (credo significhi il "Toro della Terra" -NdT) il quale aveva una forte caratterizzazione sociale e si ascrive alla produzione drammaturgica sociale. Si dedicò tuttavia soprattutto alla poesia e pubblicò le seguenti raccolte:
Τραγούδια του Απρίλη/ Canzoni d'Aprile (1909)
Ύμνοι/ Inni(1921)
Στο γύρισμα της ρίμας / Al ritorno dellarima (1924)
Λυρικά Χρώματα... (Continues)
Rigas Gòlfis (Ρήγας Γκόλφης) fu poeta, critico e collaboratore del periodico "O Numàs" e fu uno dei più combattivi sostenitori del suo tempo della lingua "dimotikì" pur senza consegnare la sua poesia alla retorica politica.
Dimitris Dimitriadìs, questo fu il suo vero nome , nacque nel 1866 a Missolungi, ma suo padre era originario di Karpenissi. Avendo compiuto studi giuridici ad Atene, diventò notaio come il padre. Nel 1908 pubblicò su "Numà" l'atto unico " Ο Γήταυρος / O Ghìtavros" (credo significhi il "Toro della Terra" -NdT) il quale aveva una forte caratterizzazione sociale e si ascrive alla produzione drammaturgica sociale. Si dedicò tuttavia soprattutto alla poesia e pubblicò le seguenti raccolte:
Τραγούδια του Απρίλη/ Canzoni d'Aprile (1909)
Ύμνοι/ Inni(1921)
Στο γύρισμα της ρίμας / Al ritorno dellarima (1924)
Λυρικά Χρώματα... (Continues)
Gian Piero Testa 2011/11/14 - 22:01
Grazie, Gian Piero; sulla pagina dell'Internazionale in greco ho messo qualche altra notizia su Rigas Golfis trovata qua e là (ad esempio che morì nel 1957 alla bella età di 91 anni). Sembra che anche la Διεθνής sia stata dedicata al socialista anarchico spagnolo Ferrer (non "Ferrero", come riportato nella Wikipedia greca; si vede che l'autore dell'articolo era reduce da una fetta di pane e Nutella...). Ho trovato anche un ritratto; per il resto, poche righe. Certo che qui siamo oramai specializzati nel (ri)trovare greci dimenticati...
Tanto che ci sono, colgo l'occasione per una cosa che non c'entra nulla, ma alla quale tengo particolarmente. Devono essere giorni di "trovaglie" per questa pagina; dopo il gotico e il greco pontico, dopo anni e anni sono riuscito a trovare il testo esatto dell'Internazionale in lingua tuvana. Per chi non la conoscesse, consiglio di ascoltarla: è un'Internazionale... (Continues)
Tanto che ci sono, colgo l'occasione per una cosa che non c'entra nulla, ma alla quale tengo particolarmente. Devono essere giorni di "trovaglie" per questa pagina; dopo il gotico e il greco pontico, dopo anni e anni sono riuscito a trovare il testo esatto dell'Internazionale in lingua tuvana. Per chi non la conoscesse, consiglio di ascoltarla: è un'Internazionale... (Continues)
Riccardo Venturi 2011/11/14 - 22:53
Pagherete caro
Album: "Corto circuito" (1998)
Il simbolo italiano è la bandiera
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/11/14 - 22:04
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Testo e musica di Mel Brooks.
“Don't be stupid, be a smarty! Come and join the Nazi Party!”
Dal mitico musical “The Producers”, diretto da Susan Stroman ma scritto in ogni sua parte (sceneggiatura e canzoni, nei testi e nella musiche) dall’inossibabile Mel Brooks.
“The Producers”, basato sul plot dell’omonimo film del 1968 – altra perla di Brooks - che in Italia uscì con il titolo di “Per favore, non toccate le vecchiette”, fu a sua volta portato al cinema nel 2005 – sempre dal duo Stroman/Brooks – e da noi il titolo originario venne al solito modificato in “The Producers – Una gaia commedia neonazista”.
Un produttore teatrale sull’orlo del fallimento viene convinto dal suo ragioniere che solo una truffa in grande stile lo potrà mettere al riparo dalla completa rovina. Piuttosto che mettere su un grande spettacolo sarà meglio invece organizzare un “grande fiasco”.... (Continues)