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Before 2011-10-26

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Franco Battiato: Shackleton

Franco Battiato: Shackleton
[1998]
Testo italiano di Manlio Sgalambro e Franco Battiato
Testo tedesco di Fleur Jaeggy
Musica di Franco Battiato
Voce recitante in italiano di Manlio Sgalambro
Canto in tedesco di Fleur Jaeggy e Franco Battiato
Musica introduttiva: Plaisir d'amour di Johann Paul Aegidius Schwarzendorf, detto Martini il Tedesco (1785)

Italian lyrics by Manlio Sgalambro and Franco Battiato
German lyrics by Fleur Jaeggy
Music by Franco Battiato
Reciting voice in Italian: Manlio Sgalambro
Singing in German: Fleur Jaeggy and Franco Battiato
Introduction Music: Plaisir d'Amour (The Joys of Love), by Johann Paul Aegidius Schwarzendorf or Jean Paul Egide Martini, known as Martini il Tedesco (1785)

Italienischer Text von Manlio Sgalambro und Franco Battiato
Deutscher Text von Fleur Jaeggy
Musik: Franco Battiato
Italienische Vortragsstimme: Manlio Sgalambro
Deutsches Singen: Fleur Jaeggy und Franco... (Continues)
1. La storia

(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/10/26 - 21:47
Song Itineraries: Shipwrecks
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Ninna nanna della fine della guerra

Ninna nanna della fine della guerra
[2011]
Testo e Musica di Giacomo Lariccia
Album: Colpo di sole

Un temporale e una pioggia fitta aprono Ninna nanna alla fine della guerra, un bellissimo canto d’amore, rivolto da una madre al proprio piccolo. C’è una dolcezza infinita, un senso di commozione che prende alla gola, ma anche una dolente atmosfera sognante “Ti racconterò dei nostri giochi / delle corse al mare forse chi lo sa … / anche di quel che avrei voluto fare / se questo sonno fosse realtà”.

www.bielle.org
Dormi, bambino mio
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/26 - 19:47

Oh Stay at Home, My Lad, and Plough

Oh Stay at Home, My Lad, and Plough
‎[1922]‎
Nella raccolta “Last Poems”‎
Una poesia messa in musica da diversi compositori, come Leslie Russell e John Ramsden ‎Williamson ‎‎(The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)‎

Oh stay at home, my lad, and plough
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/26 - 15:53
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Grenadier

Grenadier
‎[1922]‎
Nella raccolta “Last Poems”‎
Una poesia messa in musica da diversi compositori, come John Addison, John Jeffreys, Oskar ‎Morawetz e John Ramsden Williamson ‎‎(The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)‎

Dal libro dell’Ecclesiaste (Qoelet), capitolo 9, versetto 10: “Tutto ciò che trovi da fare, fallo finché ‎ne sei in grado, perché non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù negli inferi, ‎dove stai per andare”, né tanto meno quei miserabili 13 penny di paga giornaliera che la regina ti ‎promise, povero soldatino, per andare a combattere, in cambio della tua vita.‎
The Queen she sent to look for me,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/26 - 15:46
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Epitaph on a Tyrant

Epitaph on a Tyrant
‎[1940]‎
Nella raccolta “Another Time”.‎
Un’altra poesia del grande autore britannico, naturalizzato statunitense, messa in musica da diversi ‎compositori, come Russell Smith e Daron Aric Hagen ‎‎(The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)‎

La perfezione della tirannia sta nella sua semplicità, nella brutalità della sua poetica-politica, nello ‎sfruttare abilmente le miserie e la stupidità dell’uomo, nel circondarsi di eserciti e flotte e di corti ‎sempre ben disposte a ridere e a celebrare a comando, quando il tiranno è di buon umore… Ma ‎quando invece il tiranno e di umore cattivo sono sempre i bambini a morire nelle strade.‎
Perfection, of a kind, was what he was after,‎
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/26 - 14:29
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Ballad (O What Is That Sound)‎

Ballad (O What Is That Sound)‎
‎[1934?]‎
Nella raccolta pubblicata in Gran Bretagna nel 1936 con il titolo “Look, Stranger!” e negli USA ‎l’anno seguente come “On This Island”.‎


Una poesia del grande autore britannico, naturalizzato statunitense, messa in musica da diversi ‎compositori, come Randall B. Kreuger, Daron Aric Hagen, William Douglas Bennett e Jack ‎Hamilton Beeson ‎‎(The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)‎

Una poesia che racconta in una progressione agghiacciante, con lo stile di una ballata settecentesca, ‎le fasi di un rastrellamento ad opera di un gruppo di soldati. Si tratta probabilmente della ‎descrizione della persecuzione di ribelli giacobiti nel 18mo secolo ma l’assenza totale di dettagli ‎che la possano situare storicamente con precisione (a parte l’espressione “scarlet sodier”, ad ‎indicare il colore dominante della divisa indossata dai soldati britannici – i Redcoats – tra il 17mo ‎ed il 20mo secolo, dato di per sé troppo vago) fanno di questa composizione un grido contro la ‎repressione ed il totalitarismo di ogni epoca.‎
O what is that sound which so thrills the ear
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/26 - 13:59
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The True Prison

The True Prison
‎[1993]‎
‎“Prison song” tratta da “A Month and a Day: A Detention Diary”, raccolta di quanto l’attivista del ‎popolo Ogoni Ken Saro-Wiwa scrisse durante le sue ripetute detenzioni, prima di essere ucciso nel ‎‎1995 dopo un processo farsa per volere del dittatore nigeriano Abacha e della compagnia petrolifera ‎Shell.‎

Si vedano al proposito anche La ballata di Ken Saro Wiwa e A sangue freddo.‎
It is not the leaking roof
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/26 - 09:09

La ballata di Ken Saro Wiwa

La ballata di Ken Saro Wiwa


‎ “Ho scritto in vita mia solo due ballate e sono entrambe 'africane' (se dovessi fare un libro le ‎chiamerei infatti 'due ballate africane'). Una è dedicata ad uno sconosciuto che ho incontrato ‎davvero in Tanzania e che, forse, è ancora vivo. L'altra è questa 'Ballata di Ken Saro-Wiwa'. Ho ‎scritto solo due ballate perché, ve lo posso assicurare, sono difficilissime da scrivere senza scadere ‎nel banale o levare forza alla tensione. Infatti lo schema metrico è ferreo, preciso, millimetrico, non ‎si scappa. Gli endecasillabi sono tutti regolari e sono 'costretti' in una gabbia metrica che davvero li ‎soffoca. Riuscire a farli uscire fuori 'vivi' è una cosa davvero difficile. L'altro enorme problema è, ‎invece, quello di 'dar voce' a personaggi conosciuti, storici. Occorre documentarsi bene, non si può ‎inventare. In questa Ballata di Ken Saro-Wiwa mi sono infatti attenuto alla 'storia'... (Continues)
Sporchi bastardi, Dio vi maledica!
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/26 - 08:48

La chanson des fusillés de Fourmies (La Marseillaise fourmisienne)‎

Anonymous
La chanson des fusillés de Fourmies (La Marseillaise fourmisienne)‎
‎[1891]‎
Sull’aria de “La Marseillaise" di Rouget de l'Isle nel 1792.‎

‎1 maggio 1891, cittadina di Fourmies, Nord-Pas-de-Calais, Francia.‎
Una grande e pacifica manifestazione dei lavoratori – indetta dai socialisti seguaci di Jules Guesde ‎per commemorare il massacro di ‎Haymarket Square avvenuto a Chicago cinque anni prima - viene affrontata da 300 soldati armati ‎di nuovi e potenti fucili a ripetizione, in punta di baionetta. I manifestanti sono scesi in sciopero per ‎la giornata di 8 ore e per l’aumento dei salari. Il comandante della piazza, un certo Chapus, ordina ‎di sparare ad altezza uomo. In poco più di 40 secondi di sparatoria vengono uccise 9 persone, anche ‎donne e ragazzini, alcune addirittura estranee alla manifestazione:‎

‎Maria Blondeau, 18 anni
Louise Hublet, 20 anni
Ernestine Diot, 17 anni
Félicie Tonnelier, 16 anni
Kléber Giloteaux, 19 anni
Charles Leroy, 20... (Continues)
Dans la commune, c'était fête
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/25 - 14:13
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Ballatella contro i Borboni

Ballatella contro i Borboni
[1969]
Album :L’Italia cantata dal sud

“Erano i Mille, che sbarcarono l'11 maggio 1860, il fior fiore della borghesia intellettuale italiana, quasi tutti studenti, professionisti od impiegati, molti dei quali ritroveremo tra gli esponenti della politica e della cultura umanistica e scientifica dell'Italia unificata della seconda metà dell'800. […] disdegnando la vita comoda e disprezzando la morte in un grande anelito romantico di avventura. […] Questo loro idealismo che li spinse alla lotta (sfruttato dai moderati piemontesi e dal grande Cavour per formare il Regno d'Italia sotto lo scettro dei Savoia (...infatti Vittorio Emanuele II re di Sardegna, rimase II anche come re d'Italia, mentre avrebbe potuto diventare primo) era però il meno adatto per comprendere la situazione reale di un'isola "africana" in buona parte feudale. […] niente comprendevano, né cercavano di comprendere, della... (Continues)
Di la testa di re Burbuni
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/10/25 - 08:36

War and More

War and More
Well we’ve gotta a new car and a big flatscreen
(Continues)
Contributed by Daniel Herman 2011/10/24 - 18:58

Chansons de La bande à Bonnot: L'enfance de Bonnot

Chansons de <em>La bande à Bonnot</em>: L'enfance de Bonnot
‎[1954]
Paroles de Boris Vian
‎Testo di Boris Vian
Lyrics by Boris Vian
Musique de Louis Bessières
‎Musica di Louis Bessières
Music by Louis Bessières
D'après la comédie musicale La bande à Bonnot de Henry-François Rey [1954]
‎Dalla commedia musicale La bande à Bonnot di Henry François-Rey [1954]
From the musical La bande à Bonnot by Henry-François Rey [1954]
Disque Canetti n° 48863: La Bande à Bonnot, douze chansons.


‎"Jules Bonnot, operaio, anarchico e poi bandito, viene braccato per anni dalla polizia in piena ‎‎Belle Époque e diventa suo malgrado un eroe popolare: la sua cattura avviene di fronte ‎a cinquecento soldati e ventimila parigini, nell'aprile del 1912. Henry-François Rey nel 1954 ‎trasforma questa storia in una commedia musicale e ne affida le canzoni all'eclettico artista francese ‎Boris Vian. Dopo lo spettacolo gli spartiti originali si perdono e l'opera... (Continues)
En train d'agoniser un homme revit son passé
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/24 - 13:31
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Chansons de La bande à Bonnot: Complainte de Bonnot

Chansons de <em>La bande à Bonnot</em>: Complainte de Bonnot
‎[1954]
Paroles de Boris Vian
‎Testo di Boris Vian
Lyrics by Boris Vian
Musique de Louis Bessières
‎Musica di Louis Bessières
Music by Louis Bessières
D'après la comédie musicale La bande à Bonnot de Henry-François Rey [1954]
‎Dalla commedia musicale La bande à Bonnot di Henry François-Rey [1954]
From the musical La bande à Bonnot by Henry-François Rey [1954]
Disque Canetti n° 48863: La Bande à Bonnot, douze chansons.


‎"Jules Bonnot, operaio, anarchico e poi bandito, viene braccato per anni dalla polizia in piena ‎‎Belle Époque e diventa suo malgrado un eroe popolare: la sua cattura avviene di fronte ‎a cinquecento soldati e ventimila parigini, nell'aprile del 1912. Henry-François Rey nel 1954 ‎trasforma questa storia in una commedia musicale e ne affida le canzoni all'eclettico artista francese ‎Boris Vian. Dopo lo spettacolo gli spartiti originali si perdono e... (Continues)
Parmi tous ceux qu'on a connus
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/24 - 13:21
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Hand on Your Gun

Hand on Your Gun
[2010]
Lyrics & Music by Lowkey
Album: Soundtrack To The Struggle

Taken from Lowkey's album "Soundtrack to the Struggle” Video filmed by globalfaction.org at the Stop the War Coalition Anti-war Assembly in Trafalgar Square on 8 October 2011..
[Spoken:]
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/10/23 - 08:38
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La canzone dell’emigrante

La canzone dell’emigrante
Oh, chi spartenza dolurusa e amara!
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/22 - 23:34
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On the Edge of War

On the Edge of War
1989
New Egypt
The nations are fighting tonight
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/22 - 17:13
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L’attendente Cancione in bicicletta

L’attendente Cancione in bicicletta
[2011]
Testo e Musica di Giacomo Lariccia
Album: Colpo di sole

Molto bella è L’attendente Cancione in bicicletta, che ci racconta la fuga di un attendente verso sud (il sud come fuga dal male, da un’Italia fatta solo di distruzione), subito dopo l’8 settembre. È la storia di una diserzione avvenuta grazie a una bicicletta rubata a un tenente. Trovo bellissimo quel passare dai versi «Le bombe fanno rumore. Coprono il canto degli uccelli, le grida dei bambini e lasciano un silenzio di morte» a «Ma se da quel silenzio prima una persona poi dieci, cento, mille uomini e donne insieme schioccano le dita … nasce un ritmo, il ritmo della pace». L’atmosfera si fa surreale, per un sogno di pace che si fa collettivo.

www.bielle.org
L'attendente Cancione in bicicletta
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/22 - 16:58
Song Itineraries: Deserters
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Hell Broke Luce

Hell Broke Luce
Da Bad as me (2011)

Written about Iraqi war veteran Jeff Lucey who committed suicide after returning home from Iraq with post-traumatic stress disorder.

In fact - as many fans noticed - the "Luce" in the title and some lyrics in the song ("What was your name? It was Jeff") seem to point to the life of Jeff Lucey. Lucey, a young man from my own Western Massachusetts, served in Iraq and came home with post-traumatic stress disorder, and eventually committed suicide in June of 2004. In a letter to his girlfriend he wrote while overseas, he said: "I have done so much immoral shit during the last month that life is never going to seem the same, and all I want is to erase the past month, pretend it didn't happen." In the months after returning home, he was tormented by bad memories, and suffered from hallucinations, insomnia, and estrangement from loved ones.

Although there is some speculation... (Continues)
Had a good home but I left
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/22 - 16:16

La ballata del migrante ignoto

La ballata del migrante ignoto
Sulla musica e ispirata a La Ballata del milite ignoto
Non mi ricordo quale muro
(Continues)
Contributed by TjDJ 2011/10/22 - 15:47
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Clima di Tensione

Clima di Tensione
(1994)
La tensione sale ogni giorno di più
(Continues)
2011/10/21 - 22:04
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Vai soldato vai


I disertori della Prima guerra mondiale

La presenza di sbandati e disertori fu endemica durante tutta la guerra e presso tutti gli eserciti. L'argomento da solo meriterebbe un grosso libro.

Per quanto riguarda l'impero austro-ungarico, Fritz Weber (Tappe della Disfatta, p. 274) accenna alla «torma dei disertori , che si è rintanata nelle foreste croate». Mentre nel solo territorio ungherese si contano 200.000 disertori nel corso del 1918. (La nostra guerra, 1988, Il Triveneto dal 1914 al 1919, di Edoardo Pittalis, Sandro Comin, Francesco Jori, Edizioni del Gazzettino, Venezia, p. 323).

In Italia, il 3 novembre 1917, Cadorna scrive al presidente del Consiglio che alla vigilia di Caporetto «più di centomila disertori» vagavano nella penisola, «infestando le campagne, seminando ribellione nelle città e dovunque propagando sconforto». (Piero Melograni, 1969, Storia politica della grande... (Continues)
Sono stato all'erta anch'io soldato spaventato
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/21 - 20:16
Song Itineraries: Deserters
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La decadenza

La decadenza
‎[2011]‎
Album “Decadancing”‎

In piena decadenza
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/21 - 08:45
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Laura e l’avvenire

Laura e l’avvenire
‎[2011]‎
Album “Decadancing”‎
Laura l'avvenire ci sfugge
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/21 - 08:40
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Quello che manca al mondo

Quello che manca al mondo
‎[2011]‎
Album “Decadancing”‎

Quello che manca al mondo è un poco di silenzio
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/21 - 08:35
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Au bal chez les anges

Au bal chez les anges
‎[1958]‎
Interpretata da Henri Salvador nel suo disco del 1979 “Salvador/Boris Vian”‎

‎“Al ballo degli angeli, se cade la bomba, faremo festa sotto il cielo color arancio. Sulla terra non ‎resterà nient’altro che croste di roccia fusa, qualche scheletro e un bambino perduto che porteremo ‎con noi al ballo degli angeli…”‎
Au bal chez les anges
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/20 - 13:26
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Ma chansonnette

Ma chansonnette
‎[1951?]‎
Interpretata da Henri Salvador. ‎
Adattamento di “Sam’s Song”, un classico di Bing Crosby del 1950, che nella versione di Boris ‎Vian diventa una canzone antimilitarista: “Se la gente canticchiasse e fischiettasse questa mia ‎canzoncina l’allegria si diffonderebbe per il mondo intero e tutte le frontiere cadrebbero e non ci ‎sarebbero più stupide guerre…”‎
Je connais un vieux mendigot
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/20 - 11:34
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Le rire du sergent

Le rire du sergent
‎[1971]‎
Album “Olympia 71”‎
Parole di Michel Sardou e Yves Dessca
Musica di Jacques Revaux

Dans Le Rire du sergent, un jeune conscrit semble se moquer de son sergent ‎homosexuel qui a obtenu ses galons en cédant aux avances du «capitaine des dragons». La chanson, ‎antimilitariste à la base, a été perçue à l'époque comme homophobe. Ce que Sardou démentira en ‎chanson, en interprétant Le Privilège, une chanson qui évoque les sentiments douloureux d'un jeune ‎garçon qui peine à assumer son homosexualité.‎
Dans son autobiographie, Et qu'on n'en parle plus, parue 2009, Michel Sardou donne une autre ‎vision de la chanson : […]au moment de déclarer ma profession, j'annonçai "artiste" et, ‎comme partout, lorsqu'on est artiste et un artiste inconnu, on fait forcément un métier de pédé. […] ‎Vous savez maintenant que le "Rire du sergent" n'était ni une attaque, ni une revanche. Le "pédé", ‎c'était moi.‎
‎(fr.wikipedia)

Je suis arrivé un beau matin du mois de mai
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/20 - 10:46
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Telefono Azzurro (051/222525)

Telefono Azzurro (051/222525)
Se solo capissero che le colpe e i dispiaceri di un genitore non devono essere scaricati sui figli...ci sarebbe un mondo migliore, un mondo di bambini sani, adolescenti felice e uomini maturi...
Un brano commovente sulla denuncia di "persone" disumane contro creature fragili e indifesi.

Scritta nel 1989 e pensata come sostegno per l'associazione Telefono Azzurro, dedita alla tutela dei minori, "051/222525" - è il numero telefonico della stessa - esce inizialmente come 45 giri, ottenendo un gran successo e scalando le classifiche di vendita. In seguito, il brano entra a far parte di "Giannutri" (1990) - uno degli album più riusciti del nostro - tra la suggestiva "Speriamo che piova", le rockeggianti "Dancing Blu" ed "Entertainment", l'intensa "Senza far rumore". Di forte impegno sociale, "051/222525" descrive gli abusi compiuti sull'infanzia con la consueta grazia poetica, ma senza evitare... (Continues)
E tutti fermi in fila ad aspettare
(Continues)
Contributed by Mione Daniele 2011/10/19 - 16:22
Song Itineraries: Child Abuse
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La paz

La paz
[Estribillo] (X4)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/19 - 12:27
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No dudaría

No dudaría
(1980)

Un canto pacifista e contro la violenza che ebbe subito successo ed è ormai un classico. Interpretato anche dalla sorella Rosario.
Si pudiera olvidar todo aquello que fuí
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/19 - 12:25
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Paz, paz, paz

Paz, paz, paz
Somos la nueva semilla del futuro, de la vida
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/19 - 12:23
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Si Peter Pan viniera

Si Peter Pan viniera
Ismael Serrano es un cantautor madrileño que utiliza su música como instrumento de denuncia. “La ciudad de los muertos”, “Al bando vencido”, “A las Madres de Mayo”, “Caperucita”, o “México insurgente” son algunos ejemplos de sus canciones que tratan sobre temas sociales y de crítica. El 2002 editó el álbum “La traición de Wendy”, del que destacamos “Si Peter Pan viniera”, una canción muy poética en qué denuncia la situación de muchos menores en cualquier parte del mundo.

La música como instrumento de educación para la paz
Si Peter Pan viniera a buscarme una noche azul,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/19 - 11:26
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La croada dels nens

La croada dels nens
(a partir d´un poema de Bertolt Brecht)
Album: Tifa Head - 1991
1
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/19 - 11:00
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Fi de festa - La gent vol viure en pau

Fi de festa - La gent vol viure en pau
(1985)

Força Dharma! Deu anys de resistència
Tornaria a parlar tendrament d´aquesta terra
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/19 - 10:58
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Els bàrbars

Els bàrbars
Com hem acceptat tants treballs de merda?
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/19 - 10:57
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Contra el fusell, un somriure

Contra el fusell, un somriure
Contra la rutina, la poesia
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/19 - 10:42
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Cants impotents!

Cants impotents!
No volem ser - 1986
Pare Reagan, que esteu en el cel,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/19 - 10:37
Song Itineraries: Miss Maggie Thatcher
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Faran De Tu Un Heroi

Faran De Tu Un Heroi
Va arribar un dia de bon matí,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/19 - 10:28
Song Itineraries: Heroes
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Arenita azul

Arenita azul
Arranged by Lila Downs, Paul Cohen
Nara Music, Inc. / Cloud People Music (BMI)
©℗ 2000

El texto de esta canción alude el prejuicio que enfrenta la comunidad afromestiza de la costa chica de Oaxaca, México. Enfrentadas a la interrogante que la reduce a un grupo étnico ella contesta que mejor se identifica con un ser bello y libre; la mariposa.
Arenita azul
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/19 - 10:08
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Tránsito

Tránsito
Written and Arranged by Lila Downs & Paul Cohen
Published by Nara Music, Inc. / Cloud People Music (BMI)
©℗ 2001
da "The Border / La linea"
Bajo el negro manto del humo
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/19 - 10:04
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Mujer

Mujer
Vuelvo a unirme, hoy especialmente, a Tawakkul Karman, Nobel de la Paz, y vuelvo a evocar aquella hermosísima cancion titulada "MUJER" escrita por Gloria Martín –letra y música– e interpretada por Mercedes Sosa, Amparo Ochoa, Claudina y Alberto Gambino y los Troveros de Asieta.

Fernando Lucini
Mujer si te han crecido las ideas
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/19 - 09:34
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Lungatg sans frontière

Lungatg sans frontière
(2011)
Ti vegnas dil mund sper il lag
(Continues)
2011/10/18 - 23:02
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Sacré Dollar

Sacré Dollar
Sacré Dollar

Chanson française – Sacré Dollar – Les Missiles – 1963

En 1963, un groupe pas dans le vent (ou peut être le sirocco) se propulse avec un titre contestataire. Les Missiles ce sont des jeunes pieds-noirs d'Oran (l'accent est facilement reconnaissable) qui lancent un morceau revendicatif contre l'économie internationale et le dollar en particulier. L'esprit de camaraderie est aussi vanté dans ce titre librement inspiré de "Green back dollar" du Kingston trio.
Sacré Dollar est une chanson qui a aussi comme thème le Dollar.
Pour ce petit bout de papier
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/10/18 - 21:20
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Dollar

Dollar
Chanson française – Dollar – Gilles et Julien – 1932

Paroles et musique de Jean Villard (Gilles)
Interprètes : Gilles et Julien - 1932
et une autre interprétation de Simon Berjeaut



Tiens, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson française qui parle du Dollar et pas nécessairement en bien.

Voyons ça, dit Lucien l'âne en souriant de son piano à mandibules. Mais as-tu bien ta tête à toi, Marco Valdo M.I., mon ami, pour avoir un instant imaginé qu'il puisse exister quelqu'un qui trouve de quoi parler en bien de cette sanie appelée Dollar. Le Dollar, c'est le pus de notre monde. Il coule dans ses veines, il l'empoisonne de jour en jour plus encore. Mais au fait, qu'en est-il de cette chanson ? Que dit-elle ?

D'abord, replaçons la dans son contexte. Elle a été écrite en 1932, c'est-à-dire juste au temps de la grande crise financière, tout-à-fait comparable à celle qu'on vit aujourd'hui.... (Continues)
De l'autre côté de l'Atlantique
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/10/17 - 22:50

Kölle Alaaf : Qui va payer ça ?

Kölle Alaaf : Qui va payer ça ?
Kölle Alaaf : Qui va payer ça ?

Canzone française – Kölle Alaaf : Qui va payer ça ? – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 49

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Mil neuf cent cinquante, l'histoire d'Allemagne de cette fois-ci se passe dans cette même ville de Cologne où Anneliese et son homme étaient rentrés sous la pluie, sous la pluie, deux années auparavant. Souviens-toi, Lucien l'âne mon ami, ce que disait le narrateur :
« Anneliese, ma femme et moi, on est allé chez le coiffeur
Teinture et permanente pour elle, coupe rasibus pour moi,
Demain, on prend le train de bonne heure
Direction Cologne. On est mieux chez soi.
On est rentré sous la pluie, sous la pluie, sous... (Continues)
Kölle Alaaf
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/10/17 - 11:44
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Sottosopra

Sottosopra
[2011]
Album :Vitamia

Dal sito ufficiale
CORDIALI SALUTI e SOTTOSOPRA sono due canzoni presenti nello spettacolo teatrale che Gianmaria ha realizzato insieme all’attore Giuseppe Battiston, “18 mila giorni – Il pitone”, ma qui si mostrano in tutt’altra veste musicale. Cordiali saluti, una lettera di licenziamento sordida e melliflua, si colora di funky aggressivo, mentre Sottosopra, il canto di un lavoratore solitario che protesta sui tetti, diventa un rock industriale
Molto di più della terra sotto i piedi
(Continues)
Contributed by adriana 2011/10/16 - 16:47
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Cordiali saluti

Cordiali saluti
[2011]
Album :Vitamia

Dal sito ufficiale
CORDIALI SALUTI e SOTTOSOPRA sono due canzoni presenti nello spettacolo teatrale che Gianmaria ha realizzato insieme all’attore Giuseppe Battiston, “18 mila giorni – Il pitone”, ma qui si mostrano in tutt’altra veste musicale. Cordiali saluti, una lettera di licenziamento sordida e melliflua, si colora di funky aggressivo, mentre Sottosopra, il canto di un lavoratore solitario che protesta sui tetti, diventa un rock industriale
Grazie per la collaborazione
(Continues)
Contributed by adriana 2011/10/16 - 16:39
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Occupy Wall Street (We're Gonna Stay Right Here)

Occupy Wall Street (We're Gonna Stay Right Here)
(2011)

"I wrote the song for the Occupy movement. I landed in Philadelphia after 5-1/2 weeks on tour in Europe on September 16th and headed up to Brooklyn, where I had a gig that night. The next day was the first day of these ongoing protests on Wall Street and around the country and the world. In the course of a 7-week tour of the US and Canada I visited 18 Occupations.

This song has been well-received by Occupiers and their supporters, so I thought I'd spend a day at Big Red Studio when I got home to Portland, and I did -- with a stellar cast of musicians: Jarrod Kaplan on percussion, Arcellus Sykes on bass guitar, with Billy Oskay producing and engineering and Jim Cuda assisting.

As with any of my songs, you're welcome to play it, use it in videos, sing it, etc. If you want to sing it, it's easy - 3 chords: D, A and G!
(David Rovics)
Because this is where they buy the politicians
(Continues)
2011/10/15 - 22:34

A Pier Paolo (quello che abbiamo scavato)

tratta da "Mare tu nasci per proseguire in stella". Testo contro razzismo, violenza, prevaricazione, indifferenza, stupidità, guerra.
Nelle frasi di chi al mattino grida “Troppi stranieri”,
(Continues)
Contributed by Michele Metta 2011/10/15 - 21:22
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Artémis

Artémis
Poesia di Gérard de Nerval
da Les chimères, 1854
Musica di Diamanda Galás

A poem by Gérard de Nerval
from Les chimères, 1854
Music by Diamanda Galás
Album: Defixiones Will and Testament

SONGS OF EXILE is concerned with the poet/musician/composer living in exile, away from his homeland and speaks of those who have had to live as outlaws, as they were treated as outlaws; and for those who have had to create houses out of rock.
The performance, with songs performed over five languages, is a concert for piano and voice which includes Ms. Galás' own transcendent compositions set on the words of exiled poets from around the world.

SONGS OF EXILE (“Canzoni di Esilio”) tratta del poeta, del musicista e del compositore che vive in esilio, lontano dalla sua terra, e parla di coloro che hanno dovuto vivere fuori dalla legge, come se fossero banditi, e creare case dai sassi.

La composizione,... (Continues)
La Treizième revient... C'est encor la première;
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/15 - 17:31
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Todesfuge

Todesfuge
Poesia di Paul Celan [Mohn und Gedächtnis, 1952]
A poem by Paul Celan [Mohn und Gedächtnis, 1952]
Gedicht von Paul Celan [Mohn und Gedächtnis, 1952]
Poème de Paul Celan [Mohn und Gedächtnis, 1952]
Paul Celanin runo [Mohn und Gedächtnis, 1952]

Musica di Diamanda Galás, Songs of Exile
Music by Diamanda Galás, Songs of Exile
Musik von Diamanda Galás, Songs of Exile
Musique de Diamanda Galás, Songs of Exile
Sävel: Diamanda Galás, Songs of Exile

Album / Albumi: Defixiones Will and Testament




Todesfuge, ovvero "Fuga di morte" rappresenta forse la più trasparente e conosciuta poesia dell'autore: è un potente grido di dolore che descrive la realtà del campo di concentramento, denuncia la condizione dei prigionieri, e mette a nudo la crudeltà dei carcerieri nazisti nella sua elementare banalità quotidiana. Il titolo, originariamente Todestango, coniuga la morte con il ritmo musicale... (Continues)
Schwarze Milch der Frühe wir trinken sie abends
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/15 - 17:26
Song Itineraries: Extermination camps
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Je rame

Je rame
Poesia di Henri Michaux
A poem by Henri Michaux
Musica di Diamanda Galás
Music by Diamanda Galás
Album: Defixiones Will and Testament

SONGS OF EXILE is concerned with the poet/musician/composer living in exile, away from his homeland and speaks of those who have had to live as outlaws, as they were treated as outlaws; and for those who have had to create houses out of rock.
The performance, with songs performed over five languages, is a concert for piano and voice which includes Ms. Galás' own transcendent compositions set on the words of exiled poets from around the world.

SONGS OF EXILE (“Canzoni di Esilio”) tratta del poeta, del musicista e del compositore che vive in esilio, lontano dalla sua terra, e parla di coloro che hanno dovuto vivere fuori dalla legge, come se fossero banditi, e creare case dai sassi.

La composizione, con canzoni interpretate in cinque lingue, è un concerto... (Continues)
J'ai maudit ton front ton ventre ta vie
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/15 - 17:21
Song Itineraries: Exiles and exilees
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Άνοιξε, άνοιξε

Άνοιξε, άνοιξε
Anoixe, ánoixe
[1948]
Στίχοι: Χαράλαμπος Βασιλειάδης, Τσάντας
Μουσική: Γιάννης Παπαϊωάννου, Ψηλός, Πατσάς
Πρώτη εκτέλεση: Σωτηρία Μπέλλου & Στελλάκης Περπινιάδης

Testo: Haralambis Vasiliadis, detto Tsandàs
Musica: Yannis Papaioannou, detto Psilòs o Patsàs
Prime interpreti: Sotiria Bellou e Stellakis Perpiniadis

"Words andMusic by Papaioanou
First recorded in 1948, and made famous by the great Sotiria Bellou."
Album: Defixiones Will and Testament

SONGS OF EXILE is concerned with the poet/musician/composer living in exile, away from his homeland and speaks of those who have had to live as outlaws, as they were treated as outlaws; and for those who have had to create houses out of rock.
The performance, with songs performed over five languages, is a concert for piano and voice which includes Ms. Galás' own transcendent compositions set on the words of exiled poets from around... (Continues)
Το παράθυρο κλεισμένο,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/15 - 17:17
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Birds Of Death

Birds Of Death
[1988]
Testo e musica di Diamanda Galás
Lyrics and music by Diamanda Galás
Album: Defixiones Will and Testament
Album originale / Original Album: You Must Be Certain Of The Devil

SONGS OF EXILE is concerned with the poet/musician/composer living in exile, away from his homeland and speaks of those who have had to live as outlaws, as they were treated as outlaws; and for those who have had to create houses out of rock.
The performance, with songs performed over five languages, is a concert for piano and voice which includes Ms. Galás' own transcendent compositions set on the words of exiled poets from around the world.

SONGS OF EXILE (“Canzoni di Esilio”) tratta del poeta, del musicista e del compositore che vive in esilio, lontano dalla sua terra, e parla di coloro che hanno dovuto vivere fuori dalla legge, come se fossero banditi, e creare case dai sassi.

La composizione, con canzoni... (Continues)
Comes the night
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/15 - 17:11
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Hastayım yaşıyorum

Hastayım yaşıyorum
Testo e musica di Udi Hrant Kenkulian
Lyrics and music by Udi Hrant Kenkulian
Album: Defixiones Will and Testament



Istanbul: la tomba di Udi Hrant Kenkulian. Il nome è in lingua armena, le iscrizioni in armeno e in turco. Sulla tomba sono riportati i versi di questa canzone.

Istanbul: Udi Hrant Kenkulian's grave. His name is in the Armenian language, the grave inscriptions in Armenian and Turkish. The lyrics of this song are reproduced on the gravestone.

SONGS OF EXILE is concerned with the poet/musician/composer living in exile, away from his homeland and speaks of those who have had to live as outlaws, as they were treated as outlaws; and for those who have had to create houses out of rock.
The performance, with songs performed over five languages, is a concert for piano and voice which includes Ms. Galás' own transcendent compositions set on the words of exiled poets from around... (Continues)
Hastayım, yaşıyorum görünmez hayâliyle
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/15 - 17:08
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Una ragione per vivere

Una ragione per vivere
DonQuijote82 2011/10/15 - 12:45
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Storia di Rodolfo Foscati [Storia del 107]

Storia di Rodolfo Foscati [Storia del 107]
Chanson italienne (Toscan Florentin) - Storia di Rodolfo Foscati [Storia del 107] – Caterina Bueno

La « Storia di Rodolfo Foscati » ( traduite en français sous le titre de « CENT-SEPT ») est ancienne et terrible chanson de prison de la tradition toscane.
Cette chanson a une origine obscure. Il y a un Rodolfo Foscati, patriote milanais, emprisonné durant les mouvements carbonari de 1821. Il y en a un autre de San Frediano, à Florence, protagoniste d'un événement sanglant et condamné à perpétuité. Peut-être ces deux figures se superposent, peut-être non ; la chanson est sûrement toscane et présente de manière crue les premiers et terribles jours de l'internement à vie...
Cette chanson est née à Florence dans le quartier de S. Frediano, est connue dans toute la Toscane comme « L'histoire du Cent-sept ». On dit qu'elle a été composée par le protagoniste lui-même : Rodolfo Foscati.

« Cent-sept »,... (Continues)
CENT-SEPT
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/10/15 - 12:31
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Garibaldi Blues

Garibaldi Blues
ciao questo garibaldi lo sto studiando a scuola e mi sembra un tipo interessante :)
amanda bruno 2011/10/14 - 15:29
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It's A Miracle

It's A Miracle
E’ un miracolo
(Continues)
Contributed by Nicola 2011/10/13 - 22:52
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Такого, как Путин!

Такого, как Путин!
Guardate che questa non è una canzone satirica. E' seria.
Andrea 2011/10/13 - 18:03
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Requiem

Requiem
Bellissima e triste canzone. Complimenti anche per la traduzione.
Valentina 2011/10/13 - 14:38
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Krivi smo mi

Krivi smo mi
Balasevic è proprio un grande. Il testo di questa canzone è, purtroppo, bellissimo
Valentina 2011/10/13 - 12:23
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Polizia assassina

Polizia assassina
Ah sì? E perché mai? Dipende, caro Simone, di quale guerra si parla.. Perché criticare solo soldataglia e mercenari vari che fanno guerra ai popoli di là, e non anche altri bellimbusti in divisa che la fanno (alle volte e spesso) al popolo di qua ?
Lori 2011/10/13 - 11:30




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