Song for Bradley Manning
Private Manning was an analyst if what they say is true
(Continues)
(Continues)
2011/1/4 - 20:08
26 Avril
[2006]
Dal disco collettivo "Tchernobyl 20 ans"
Dal disco collettivo "Tchernobyl 20 ans"
Un sarcophage de béton,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/1/4 - 15:23
Song Itineraries:
No Nukes
Erika, Erika
[1999]
Nell’album “Comme je voudrai !” del 2000.
Un’altra canzone che posto grazie alla dritta dell’admin Adriana, la più (per)fida degli admins dopo l’inarrivabile Venturi.
No, non è questa una canzone d’amore dedicata ad una qualche bella Erika…
MV Erika era una petroliera di costruzione giapponese (classe 1975). Era una nave molto ambita perché molto economica, visto che i giapponesi erano riusciti a costruirla con il 10% di acciaio in meno delle altre petroliere della sua categoria. La proprietà era italiana, la Tevere Shipping di tal Savarese ed il management faceva capo alla ravennate Panaship di proprietà delle famiglie Pollara e Vitiello ma la Erika batteva una bandiera di comodo, quella maltese.
Nel dicembre del 1999 era salpata da Dunkerque alla volta di Livorno con un carico di 20.000 tonnellate di petrolio vendute al nostro paese dalla multinazionale petrolifera francese... (Continues)
Nell’album “Comme je voudrai !” del 2000.
Un’altra canzone che posto grazie alla dritta dell’admin Adriana, la più (per)fida degli admins dopo l’inarrivabile Venturi.
No, non è questa una canzone d’amore dedicata ad una qualche bella Erika…
MV Erika era una petroliera di costruzione giapponese (classe 1975). Era una nave molto ambita perché molto economica, visto che i giapponesi erano riusciti a costruirla con il 10% di acciaio in meno delle altre petroliere della sua categoria. La proprietà era italiana, la Tevere Shipping di tal Savarese ed il management faceva capo alla ravennate Panaship di proprietà delle famiglie Pollara e Vitiello ma la Erika batteva una bandiera di comodo, quella maltese.
Nel dicembre del 1999 era salpata da Dunkerque alla volta di Livorno con un carico di 20.000 tonnellate di petrolio vendute al nostro paese dalla multinazionale petrolifera francese... (Continues)
Un pavillon de complaisance
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/1/4 - 14:38
Song Itineraries:
War on Earth
Torrey Canyon
[1968]
Album “Initials B.B.”
Grazie ad una dritta della (per)fida Adriana, brigantessa e streguzza che mi dà sempre un sacco di lavoro, sono in grado di postare questa canzone del grande Serge dedicata ad uno dei più grandi disastri ecologici di sempre. Al proposito è già anche presente una canzone che la (per)fida Admin postò proprio lei anni or sono: Ils se meurent nos oiseaux.
La Torrey Canyon era un superpetroliera costruita negli States con una capienza massima di 60.000 tonnellate di greggio, capacità che poi venne non si sa come raddoppiata dopo modifiche effettuate in un cantiere navale giapponese. La nave era registrata in Liberia ma era di proprietà della Barracuda Tanker Co., una società afferente alla petrolifera californiana Union Oil, e nella primavera del 1967 trasportava petrolio dal Kuwait al Galles per conto della British Petroleum.
Il 18 marzo, per colpa di un errore... (Continues)
Album “Initials B.B.”
Grazie ad una dritta della (per)fida Adriana, brigantessa e streguzza che mi dà sempre un sacco di lavoro, sono in grado di postare questa canzone del grande Serge dedicata ad uno dei più grandi disastri ecologici di sempre. Al proposito è già anche presente una canzone che la (per)fida Admin postò proprio lei anni or sono: Ils se meurent nos oiseaux.
La Torrey Canyon era un superpetroliera costruita negli States con una capienza massima di 60.000 tonnellate di greggio, capacità che poi venne non si sa come raddoppiata dopo modifiche effettuate in un cantiere navale giapponese. La nave era registrata in Liberia ma era di proprietà della Barracuda Tanker Co., una società afferente alla petrolifera californiana Union Oil, e nella primavera del 1967 trasportava petrolio dal Kuwait al Galles per conto della British Petroleum.
Il 18 marzo, per colpa di un errore... (Continues)
Je suis né
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/1/4 - 13:48
Song Itineraries:
War on Earth
The Skies Are Weeping
[2003]
Cantata in sette movimenti per soprano, coro da camera e percussioni.
Prima esecuzione il 27 aprile 2004 all’Università di Anchorage, in Alaska, dove insegna il suo autore. In prima mondiale a Londra il 1 novembre 2005.
In memoria di Rachel Corrie, attivista americana dell’International Solidarity Movement, assassinata a Gaza il 16 marzo del 2003 dal conducente di un bulldozer dell’esercito israeliano mentre cercava di impedire la demolizione di abitazioni palestinesi
Il secondo movimento è dedicato alla memoria di Tom Hurndall, fotografo britannico ed attivista della stessa organizzazione della Corrie, ferito a morte a Gaza l’11 aprile del 2003 da Taysir Hayb, un sergente arabo-israeliano dell’esercito di Tel Aviv. Hurndall morì nel gennaio del 2004, senza aver mai ripreso conoscenza. Il suo assassino fu condannato ad 11 anni di reclusione per omicidio, ma è già libero dall’agosto... (Continues)
Cantata in sette movimenti per soprano, coro da camera e percussioni.
Prima esecuzione il 27 aprile 2004 all’Università di Anchorage, in Alaska, dove insegna il suo autore. In prima mondiale a Londra il 1 novembre 2005.
In memoria di Rachel Corrie, attivista americana dell’International Solidarity Movement, assassinata a Gaza il 16 marzo del 2003 dal conducente di un bulldozer dell’esercito israeliano mentre cercava di impedire la demolizione di abitazioni palestinesi
Il secondo movimento è dedicato alla memoria di Tom Hurndall, fotografo britannico ed attivista della stessa organizzazione della Corrie, ferito a morte a Gaza l’11 aprile del 2003 da Taysir Hayb, un sergente arabo-israeliano dell’esercito di Tel Aviv. Hurndall morì nel gennaio del 2004, senza aver mai ripreso conoscenza. Il suo assassino fu condannato ad 11 anni di reclusione per omicidio, ma è già libero dall’agosto... (Continues)
1. Choral Prelude: Psalm 137 (King James Version)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/1/4 - 10:45
Song Itineraries:
Rachel Corrie
Hallie Does Hebron
You speak of Rastafari, but how can you justify
(Continues)
(Continues)
Contributed by Luca 'The River' 2011/1/3 - 23:52
Hit
Chanson anglaise – Hit – Wilfrid Gibson – 1915
Du recueil « Battle ». Wilfrid Gibson fut officier de sa Majesté, mais il ne combattit pas en première ligne et même, il ne quitta jamais l'Angleterre. Et pourtant un grande partie de ses poésies de cette époque décrivent les atrocités de la guerre du point de vue du simple soldat envoyé crever. Même après la guerre, Gibson conserva dans ses œuvres une attention particulière pour les gens qui, même en temps de paix, sont trop souvent vaincus, les exploités, quoiqu'il arrive...
Musique de Philip Napier Miles (1865-1935), musicien, compositeur et philanthrope anglais, tiré de son cycle pour voix et piano, intitulé « Battle, Ten Songs » (1917), entièrement basé sur des poèmes de Gibson.
Du recueil « Battle ». Wilfrid Gibson fut officier de sa Majesté, mais il ne combattit pas en première ligne et même, il ne quitta jamais l'Angleterre. Et pourtant un grande partie de ses poésies de cette époque décrivent les atrocités de la guerre du point de vue du simple soldat envoyé crever. Même après la guerre, Gibson conserva dans ses œuvres une attention particulière pour les gens qui, même en temps de paix, sont trop souvent vaincus, les exploités, quoiqu'il arrive...
Musique de Philip Napier Miles (1865-1935), musicien, compositeur et philanthrope anglais, tiré de son cycle pour voix et piano, intitulé « Battle, Ten Songs » (1917), entièrement basé sur des poèmes de Gibson.
TIR
(Continues)
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/1/3 - 20:10
Histoire de l'ouvrier
[2010]
P. Romano - D. Sepe
Album : Fessbuk (Buonanotte al manicomio)
P. Romano - D. Sepe
Album : Fessbuk (Buonanotte al manicomio)
La canzone è del 2010, e quindi vi trovano spazio vicende del periodo (e in particolare la lotta degli operai dell'ALCOA di Porto Vesme, in Sardegna). Nel frattempo l'opera di smantellamento non solo dello smantellabile, ma anche dell'oltre-smantellabile, è proseguita con fervore fino ad arrivare al “governo Renzi”. Il resto, naturalmente, vale tuttora; il dialogo tra padre e figlio proposto nel brano iniziale di Fessbuk è assolutamente e eternamente attuale. Ci sarebbero naturalmente anche da dire parecchie cose su quel che non pochi ouvriers hanno portato avanti, anzi portato indietro; occorrerebbe raccontare degli accordi con Marchionne, per esempio. Ma valga comunque questa pagina come occasione di promemoria generazionale. La pagina è stata oggi totalmente rifatta rispetto a quella originaria, con l'inserimento delle parti originarie in napoletano e della [[|traduzione italiana proveniente dal libretto dell'album]]. [RV, 6/4/2014]
Il padre
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2011/1/3 - 19:07
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Gethsemane
[1919]
In “Epitaphs of the War”.
Musica composta nel 2004 da Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra Los Angeles e Berlino. Quinto brano da “Songs of War”, sette canzoni per baritono e pianoforte.
Rudyard Kipling fu senz’altro uno dei portabandiera dell’imperialismo britannico ma nel 1915 le sue certezze dovettero vacillare. Suo figlio John, il destinatario della famosa poesia “If”, fu tra i quasi 8000 morti della battaglia di Loos-en-Gohelle, una disfatta per i britannici nonostante che, per la prima volta sul fronte occidentale, avessero fatto pure uso dei gas.
Il giardino del Getsemani, dove Gesù attese consapevole il tradimento di Giuda e l’arresto, è qui la Piccardia, ad indicare quelle regioni del nord est francese dove ebbero luogo alcuni tra i più cruenti combattimenti della Grande Guerra, come appunto quello di Loos (che si trova nel Nord-Pas-de-Calais)… E’... (Continues)
In “Epitaphs of the War”.
Musica composta nel 2004 da Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra Los Angeles e Berlino. Quinto brano da “Songs of War”, sette canzoni per baritono e pianoforte.
Rudyard Kipling fu senz’altro uno dei portabandiera dell’imperialismo britannico ma nel 1915 le sue certezze dovettero vacillare. Suo figlio John, il destinatario della famosa poesia “If”, fu tra i quasi 8000 morti della battaglia di Loos-en-Gohelle, una disfatta per i britannici nonostante che, per la prima volta sul fronte occidentale, avessero fatto pure uso dei gas.
Il giardino del Getsemani, dove Gesù attese consapevole il tradimento di Giuda e l’arresto, è qui la Piccardia, ad indicare quelle regioni del nord est francese dove ebbero luogo alcuni tra i più cruenti combattimenti della Grande Guerra, come appunto quello di Loos (che si trova nel Nord-Pas-de-Calais)… E’... (Continues)
1914-18
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/1/3 - 15:53
In Time Of "The Breaking of Nations"
[1915]
Dalla raccolta “Moments of Vision” pubblicata nel 1917.
Molti autori l’hanno proposta in musica. Secondo quanto riportato dall’importante database The Lied, Art Song and Choral Texts Page, il primo dovrebbe essere il compositore britannico Gerald Finzi (1901-1956) nel suo “Requiem da camera” del 1924.
Nella sua produzione letteraria Thomas Hardy ha spesso condannato la guerra e i suoi orrori, ma in questa poesia a prevalere è la visione ottimistica del futuro del genere umano al termine di ogni conflitto: le dinastie e le loro guerre sono destinate ad essere dimenticate, scomparendo nella notte della Storia, mentre la Vita, ancora una volta, come sempre, trionfa.
Hardy scrisse questa poesia con riferimento alla Grande Guerra ma molto probabilmente fu concepita molti anni prima, visto che egli conobbe anche la carneficina della guerra franco-prussiana combattuta 45 anni prima.
Dalla raccolta “Moments of Vision” pubblicata nel 1917.
Molti autori l’hanno proposta in musica. Secondo quanto riportato dall’importante database The Lied, Art Song and Choral Texts Page, il primo dovrebbe essere il compositore britannico Gerald Finzi (1901-1956) nel suo “Requiem da camera” del 1924.
Nella sua produzione letteraria Thomas Hardy ha spesso condannato la guerra e i suoi orrori, ma in questa poesia a prevalere è la visione ottimistica del futuro del genere umano al termine di ogni conflitto: le dinastie e le loro guerre sono destinate ad essere dimenticate, scomparendo nella notte della Storia, mentre la Vita, ancora una volta, come sempre, trionfa.
Hardy scrisse questa poesia con riferimento alla Grande Guerra ma molto probabilmente fu concepita molti anni prima, visto che egli conobbe anche la carneficina della guerra franco-prussiana combattuta 45 anni prima.
Only a man harrowing clods
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/1/3 - 15:04
Attack
[1918]
Da “Counter-Attack and Other Poems”
Musica composta nel 2004 da Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra Los Angeles e Berlino. Terzo brano da “Songs of War”, sette canzoni per baritono e pianoforte.
Da “Counter-Attack and Other Poems”
Musica composta nel 2004 da Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra Los Angeles e Berlino. Terzo brano da “Songs of War”, sette canzoni per baritono e pianoforte.
At dawn the ridge emerges massed and dun
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/1/3 - 13:43
The Last Laugh
[1918]
Musica di Jason Rico, giovane compositore e musicista americano, da “War”, ciclo di canzoni per tenore e pianoforte.
Musica di Jason Rico, giovane compositore e musicista americano, da “War”, ciclo di canzoni per tenore e pianoforte.
'Oh! Jesus Christ! I'm hit,' he said; and died.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/1/3 - 10:06
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Dulce Et Decorum Est
[1917-18]
Nella raccolta “Poems”.
Musica del compositore e pianista britannico Algernon Ashton (1859-1937).
Abbiamo già incontrato questo titolo e la poetica di Owen (Dulce Et Decorum Est Pro Patria Mori, canzone inedita di Regina Spektor). Questo è il testo della poesia originale, una delle più belle contenute in “Poems”, raccolta pubblicata nel 1920 con la prefazione di Siegfried Sassoon dopo la morte di Owen, caduto nella battaglia del fiume Sambre, al confine tra Francia e Belgio, il 4 novembre del 1918, a una settimana dalla fine della Grande Guerra. Destino beffardo: lui che contro la guerra, pur senza sottrarsi ad essa, aveva cantato, venne pianto dalla madre nel momento stesso in cui tutte le campane suonavano per annunciare l’armistizio e la fine dell’orrendo macello…
Owen scrisse le poesie contenute in “Poems” tra il 1917, mentre si trovava ricoverato nell’ospedale di Craiglockhart... (Continues)
Nella raccolta “Poems”.
Musica del compositore e pianista britannico Algernon Ashton (1859-1937).
Abbiamo già incontrato questo titolo e la poetica di Owen (Dulce Et Decorum Est Pro Patria Mori, canzone inedita di Regina Spektor). Questo è il testo della poesia originale, una delle più belle contenute in “Poems”, raccolta pubblicata nel 1920 con la prefazione di Siegfried Sassoon dopo la morte di Owen, caduto nella battaglia del fiume Sambre, al confine tra Francia e Belgio, il 4 novembre del 1918, a una settimana dalla fine della Grande Guerra. Destino beffardo: lui che contro la guerra, pur senza sottrarsi ad essa, aveva cantato, venne pianto dalla madre nel momento stesso in cui tutte le campane suonavano per annunciare l’armistizio e la fine dell’orrendo macello…
Owen scrisse le poesie contenute in “Poems” tra il 1917, mentre si trovava ricoverato nell’ospedale di Craiglockhart... (Continues)
Bent double, like old beggars under sacks,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/1/3 - 09:27
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Rule
[2001]
Nas featuring Amerie
Contains samples from "Everybody Wants to Rule the World"
Album: Stillmatic
Nas featuring Amerie
Contains samples from "Everybody Wants to Rule the World"
Album: Stillmatic
Yeah, yeah, yeah yeah, Nas, uh, yo, yo
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/1/3 - 08:16
L'été à Pékin
L'été à Pékin
Canzone française – L'été à Pékin – 1900 – Marco Valdo M.I. – 2010
Histoires d'Allemagne 3
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Gottingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également)et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Les mouvements historiques sont lents comme ceux des aïs et souvent souterrains. L'histoire est faite par une taupe... Sais-tu cela, Lucien l'âne mon ami, toi qui la fréquente depuis si longtemps, l'histoire.
En effet, Marco Valdo M.I. mon ami, les gens se trompent qui n'en voient que le moment, qui ne perçoive que les événements... C'est l'écume des temps... Et pourtant... quand on a parcouru l'histoire aussi longtemps que je l'ai fait, on s'aperçoit bien vite qu'elle est faite comme la mer... Qu'elle arrive par longues vagues, avec par en dessous... (Continues)
Canzone française – L'été à Pékin – 1900 – Marco Valdo M.I. – 2010
Histoires d'Allemagne 3
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Gottingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également)et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Les mouvements historiques sont lents comme ceux des aïs et souvent souterrains. L'histoire est faite par une taupe... Sais-tu cela, Lucien l'âne mon ami, toi qui la fréquente depuis si longtemps, l'histoire.
En effet, Marco Valdo M.I. mon ami, les gens se trompent qui n'en voient que le moment, qui ne perçoive que les événements... C'est l'écume des temps... Et pourtant... quand on a parcouru l'histoire aussi longtemps que je l'ai fait, on s'aperçoit bien vite qu'elle est faite comme la mer... Qu'elle arrive par longues vagues, avec par en dessous... (Continues)
Moi, chaque année, je m'échange contre moi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/1/2 - 22:50
The Empire Strikes First
[2004]
Songwriters: Brett Gurewitz and Brian Baker
Album: The Empire Strikes First
The title of this song is a reference to the Bush Doctrine of preventive war, and a play on the name of the popular "Star Wars" movie "The Empire Strikes Back".
Songwriters: Brett Gurewitz and Brian Baker
Album: The Empire Strikes First
The title of this song is a reference to the Bush Doctrine of preventive war, and a play on the name of the popular "Star Wars" movie "The Empire Strikes Back".
We strike first
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/1/2 - 10:47
Lady USA
oddio, sarebbe giusto che i nostri amici hobbit facessero un canzone su la strage di Nanchino... non sapete cosa sia? digitate su il motore di ricerca, e leggete come sono stati bravi i soldati giapponesi sui civili cinesi inermi... comunque sia, GRANDE EUROPA!
alessio 2011/1/2 - 04:11
Il minatore di Frontale
Quello che scrivi è molto giusto, ma la fine è proprio sbagliata, mi spiace.
De Sfroos ha cantato alla festa della Lega ed è stato ospite a Radio Padania, si, ma solo perchè l'hanno invitato.
Ha cantato però anche a Radio Popolare, la radio storica della sinistra milanese, e al meeting di CL per lo stesso identico motivo.
Davide, come ha dichiarato piu volte, non vota ormai da parecchio tempo e si definisce "così anarchico che mi da fastidio anche quest'etichetta".
Adesso, non è che perchè uno canta in dialetto ed è lombardo deve essere per forza leghista. Addirittura la sua prima band è stata una band punk, con cui è rimasto anche parecchio tempo. E non credo che ci sia qualcosa che è piu lontano di così dalla Lega.
Ci sono troppi pregiudizi in giro su De Sfroos.
De Sfroos ha cantato alla festa della Lega ed è stato ospite a Radio Padania, si, ma solo perchè l'hanno invitato.
Ha cantato però anche a Radio Popolare, la radio storica della sinistra milanese, e al meeting di CL per lo stesso identico motivo.
Davide, come ha dichiarato piu volte, non vota ormai da parecchio tempo e si definisce "così anarchico che mi da fastidio anche quest'etichetta".
Adesso, non è che perchè uno canta in dialetto ed è lombardo deve essere per forza leghista. Addirittura la sua prima band è stata una band punk, con cui è rimasto anche parecchio tempo. E non credo che ci sia qualcosa che è piu lontano di così dalla Lega.
Ci sono troppi pregiudizi in giro su De Sfroos.
un Cauboi 2011/1/1 - 22:16
Les fantômes de Lunebourg (Vakuum im Kopfe)
LES FANTÔMES DE LUNEBOURG
(Vakuum im Kopfe)
Canzone française – LES FANTÔMES DE LUNEBOURG - Vakuum im Kopfe (Histoires d'Allemagne 2) – Marco Valdo M.I. – 2010
Vialatteries II.
Mon cher Lucien l'âne mon ami, te souvient-il de cette canzone vialattesque qui racontait ce que j'avais appelé des « Histoires d'Allemagne » ?
Évidemment que je m'en souviens, Marco Valdo M.I. mon ami. Et comment ne pas s'en souvenir, elles étaient tellement terrifiantes tes histoires d'Allemagne. On sentait venir pire que le pire. Et le pire de tout, c'est qu'il est venu. On chiffre la chose à quarante millions de morts... ou plus. Certains parfois pourraient l'oublier, certains parfois voudraient qu'on l'oublie – et qu'on l'oublie tous. Pour pouvoir recommencer à créer un Empire, un Impero, un Reich... C'est là l'histoire du ventre encore fécond d'où est sortie la bête immonde... Qu'elle sorte une patte, qu'elle... (Continues)
(Vakuum im Kopfe)
Canzone française – LES FANTÔMES DE LUNEBOURG - Vakuum im Kopfe (Histoires d'Allemagne 2) – Marco Valdo M.I. – 2010
Vialatteries II.
Mon cher Lucien l'âne mon ami, te souvient-il de cette canzone vialattesque qui racontait ce que j'avais appelé des « Histoires d'Allemagne » ?
Évidemment que je m'en souviens, Marco Valdo M.I. mon ami. Et comment ne pas s'en souvenir, elles étaient tellement terrifiantes tes histoires d'Allemagne. On sentait venir pire que le pire. Et le pire de tout, c'est qu'il est venu. On chiffre la chose à quarante millions de morts... ou plus. Certains parfois pourraient l'oublier, certains parfois voudraient qu'on l'oublie – et qu'on l'oublie tous. Pour pouvoir recommencer à créer un Empire, un Impero, un Reich... C'est là l'histoire du ventre encore fécond d'où est sortie la bête immonde... Qu'elle sorte une patte, qu'elle... (Continues)
FÉVRIER 1945 – LA LORELEI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/1/1 - 15:00
Le fontane di Tetouan
Album: La mappa del mondo nuovo
Loro hanno dato retta all'impazienza
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2011/1/1 - 10:39
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Canzone per Silvia
2012
I luf cantano Guccini
"Canzone per Silvia", cantar politico perché la politica serve
Silvia è Silvia Baraldini. Un piccolo passo indietro per spiegare di chi si tratta e perché Guccini ha deciso di dedicarle una canzone. Esponente di un partito rivoluzionario (Black Panther Party) attivo negli Stati Uniti negli anni '70 e '80 del secolo scorso, che combatteva per i diritti civili dei neri, fu condannata nel 1983 a una pena cumulativa di 43 anni di carcere negli Stati Uniti per concorso in evasione, associazione sovversiva, due tentate rapine e ingiuria al tribunale. Dopo la condanna si sono sviluppati negli Stati Uniti e in Italia gruppi di appoggio che giustificavano le sue attività terroristiche e ritenevano la condanna sproporzionata e persecutoria. Il forte sostegno alla sua causa da parte dei partiti di sinistra ha portato alla estradizione in Italia nel 1999. Secondo alcuni... (Continues)
I luf cantano Guccini
"Canzone per Silvia", cantar politico perché la politica serve
Silvia è Silvia Baraldini. Un piccolo passo indietro per spiegare di chi si tratta e perché Guccini ha deciso di dedicarle una canzone. Esponente di un partito rivoluzionario (Black Panther Party) attivo negli Stati Uniti negli anni '70 e '80 del secolo scorso, che combatteva per i diritti civili dei neri, fu condannata nel 1983 a una pena cumulativa di 43 anni di carcere negli Stati Uniti per concorso in evasione, associazione sovversiva, due tentate rapine e ingiuria al tribunale. Dopo la condanna si sono sviluppati negli Stati Uniti e in Italia gruppi di appoggio che giustificavano le sue attività terroristiche e ritenevano la condanna sproporzionata e persecutoria. Il forte sostegno alla sua causa da parte dei partiti di sinistra ha portato alla estradizione in Italia nel 1999. Secondo alcuni... (Continues)
DonQuijote82 2010/12/31 - 19:06
Just War
[2010]
Album: Dark Night Of The Soul
Just War", scritta e prodotta da Danger Mouse e Sparklehorse, è cantata da Gruff Rhys dei Super Furry Animals per il progetto "Dark Night of the Soul".
Anche in questo caso si parla di guerra, ma non fatevi ingannare dalla vivace melodia, i toni sono tutt'altro che ottimistici...
Album: Dark Night Of The Soul
Just War", scritta e prodotta da Danger Mouse e Sparklehorse, è cantata da Gruff Rhys dei Super Furry Animals per il progetto "Dark Night of the Soul".
Anche in questo caso si parla di guerra, ma non fatevi ingannare dalla vivace melodia, i toni sono tutt'altro che ottimistici...
All ancient towers
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/12/31 - 15:25
When Empires Collide
[2006]
Songwriters: Ryan Harvey and Tom Frampton
Album: The Revolution Will Not Be Amplified
Songwriters: Ryan Harvey and Tom Frampton
Album: The Revolution Will Not Be Amplified
I feel resistance rising
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/12/31 - 15:21
Strange Meeting
[1918]
Lyrics by Wilfred Owen
Music by Benjamin Britten
[1962 in "War Requiem"]
"Strange Meeting" is a poem by Wilfred Owen which deals with the atrocities of World War I. It was written sometime in 1918 and it was published in 1919 after Owen's death. The poem is narrated by a soldier who goes to the underworld to escape the hell of the battlefield and meets there, the enemy soldier he killed the day before. This poem has been called as one of Owen's "most haunting and complex war poems".
Lyrics by Wilfred Owen
Music by Benjamin Britten
[1962 in "War Requiem"]
"Strange Meeting" is a poem by Wilfred Owen which deals with the atrocities of World War I. It was written sometime in 1918 and it was published in 1919 after Owen's death. The poem is narrated by a soldier who goes to the underworld to escape the hell of the battlefield and meets there, the enemy soldier he killed the day before. This poem has been called as one of Owen's "most haunting and complex war poems".
It seemed that out of battle I escaped
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/12/31 - 09:53
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Rong Radio
[2006]
Album: Naked
"An aggressively, honest self portrait, a critique of modern society... his message will resonate strong"
"A passionate and direct attack on capitalism and media.. "
Album: Naked
"An aggressively, honest self portrait, a critique of modern society... his message will resonate strong"
"A passionate and direct attack on capitalism and media.. "
My ears are battered and burned and
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/12/31 - 09:05
Il brigadier tre stelle
Anonymous
interpretata da Sandra Mantovani
Interpretata da Sandra Mantovani nell'EP "Canzoni dal carcere", pubblicato nel 1964 dalla I Dischi del Sole.
(B.B.)
E’ una delle canzoni più cantate nelle carceri italiane. Segnalata da diversi informatori, questa riprodotta è stata comunicata da Alberto Ongaro che fu un prigione nel 1943 a Venezia, perchè membro attivo della Resistenza. Riferisce Ongaro che nelle carceri di S. Maria Maggiore questa versione era popolarissima e che la cantavano anche i gondolieri. Il testo è tipico delle canzoni di carcere, ma il ritornello riprende moduli tipici di stornellata toscana
Testo e note reperite in questo sito
Testo e note reperite in questo sito
Interpretata da Sandra Mantovani nell'EP "Canzoni dal carcere", pubblicato nel 1964 dalla I Dischi del Sole.
(B.B.)
Mamma, il brigadier tre stelle
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2010/12/31 - 09:04
Song Itineraries:
From World Jails
WTO
Version française – OMC-WTO – Marco valdo M.I. – 2010
Chanson italienne – WTO – Punkreas – 2002
De la page "Canzoni scritte per Carlo"du site www.piazzacarlogiuliani.org.
WTO en français, OMC, d'où le titre OMC-WTO . La chanson elle-même renvoie au G8 de Gênes et à la mort de Carlo Giuliani. Un mort qu'il convient de ne pas oublier et qu'il convient de rappeler … afin que nul n'en ignore. Car « ils » comptent sur l'oubli... D'où l'importance de la chanson...
Chanson italienne – WTO – Punkreas – 2002
De la page "Canzoni scritte per Carlo"du site www.piazzacarlogiuliani.org.
WTO en français, OMC, d'où le titre OMC-WTO . La chanson elle-même renvoie au G8 de Gênes et à la mort de Carlo Giuliani. Un mort qu'il convient de ne pas oublier et qu'il convient de rappeler … afin que nul n'en ignore. Car « ils » comptent sur l'oubli... D'où l'importance de la chanson...
OMC-WTO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2010/12/30 - 17:02
No Parade
[1981]
Lyrics & Music by D Boon [Dennes Dale Boon (1958-1985)]
Album: The Punch Line
Lyrics & Music by D Boon [Dennes Dale Boon (1958-1985)]
Album: The Punch Line
Having to fight..
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/12/30 - 15:29
Manifestation pacifique
[2007]
Album : CD 5 : Basta Ya
Paroles et Musique: Compagnie Jolie Môme
Sui fatti narrati si veda anche "Paris, Oct61"
Album : CD 5 : Basta Ya
Paroles et Musique: Compagnie Jolie Môme
Sui fatti narrati si veda anche "Paris, Oct61"
C'était l'époque des yéyés
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2010/12/30 - 13:55
Song Itineraries:
The Algerian War
Fanfare for a Conscious Man
[2009]
Album: Common Dreads
Album: Common Dreads
Each nation used to provide its country with security
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/12/30 - 13:47
Ambulance Train
[1918]
Dalla raccolta “Whin”.
Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica per voce e pianoforte di John Jeffreys (1927-2010) talentuoso compositore inglese che negli anni 70, purtroppo, distrusse gran parte dei suoi lavori. Solo in parte furono in seguito ricostruiti a partire da alcune registrazioni.
Dalla raccolta “Whin”.
Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica per voce e pianoforte di John Jeffreys (1927-2010) talentuoso compositore inglese che negli anni 70, purtroppo, distrusse gran parte dei suoi lavori. Solo in parte furono in seguito ricostruiti a partire da alcune registrazioni.
Red rowans in the rain,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2010/12/30 - 11:01
Song Itineraries:
Trains, World War I (1914-1918)
Palestine Will Be Free
[2009]
Songwriters: Maher Zain, Hamza Namira and Bara Kherigi
Album: Thank You Allah
Songwriters: Maher Zain, Hamza Namira and Bara Kherigi
Album: Thank You Allah
Every day we tell each other
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/12/30 - 10:30
Song Itineraries:
The Palestinian Holocaust
The Quiet
[1915]
Dalla raccolta “Battle”.
Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
Dalla raccolta “Battle”.
Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
I could not understand the sudden quiet
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2010/12/30 - 10:29
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
The Lark
[1915]
Dalla raccolta “Battle” Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
Dalla raccolta “Battle” Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
A lull in the racket and brattle,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2010/12/30 - 10:25
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
The Dancers
[1915]
Dalla raccolta “Battle” Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
Dalla raccolta “Battle” Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
All day beneath the hurtling shells
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2010/12/30 - 10:21
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
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The Big Red Session
I wrote a song for Bradley Manning, the brave soldier who allegedly made off with all those files that Wikileaks has done such a brilliant job of publicizing.