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Ta-ta-ta-tartagliando

Chanson italienne - Ta-ta-ta-tartagliando – Lou Amaro

En direct de la Lou Amaro production Inc. Dans la catégorie « Violences sur Premiers Ministres », une petite parodie sans prétention. Plus qu'une parodie, une réécriture. La chanson a été produite quand l'auteur a été inspiré par les événements du 13 décembre 2009, lorsque le Cavaliere (Berlusconi) a été frappé par une église volante (même au Vatican est arrivée la technologie). L'histoire est racontée sur la musique du très beau « Le mauvais sujet repenti » de Georges Brassens. Les paroles sont de Lou Amaro, la musique de Georges Brassens.

Tu vois, Lucien l'âne mon ami, voilà une chanson qui relate un fait divers assez exceptionnel. Imagine bien ce dont il s'agit : un pékin a été frappé par une église volante. Autre chose qu'une simple soucoupe... le fameux Dôme de Milan et en pleine face... Il en a été quitte pour un sparadrap sur... (Continues)
TARATATA TARTAGLIA
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. (et fier de l'être) 2010/8/25 - 23:35
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Enola Gay

Enola Gay
gli americani sono il simbolo dell'avidita' sulla terra e lasciano solo miseria dove passano.
In questa vita gia' stanno pagando il prezzo(sono i piu' grandi consumatori di psicofarmaci e droghe nel mondo) o nell'aldila' pagheranno tutto.
marco 2010/8/25 - 21:49
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When This Lousy War Is Over

Anonymous
When This Lousy War Is Over appears in the play Oh, What a Lovely War! created by Joan Littlewood and her Theatre Workshop in 1963. The Play is translated into Danish by Jesper Jensen, but I haven´t found the translation yet.

In the film from 1969 directed by Richard Attenborough, there is a song sung by a lone soldier, he sings when this lousy war is over, based on What a friend we have in jesus.
In the credits of this film i beleive this soldier/actor to be Maurice Arthur, but wondered if he is the original singer.
Google search reveals many versions of the song, but my interest is in the original singer.

Would anyone know if the original mentioned above was indeed the singer, is there a CD or download from the original.

As i understand the soldier who acually sung this in wwi, was a Bill Pringle, a MGC of the Canadian army..Just something i read some where....

FOUND, thanks to youtube... (Continues)
Holger Terp 2010/8/25 - 20:56
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Dignificada (La balada de Digna Ochoa)

Dignificada (La balada de Digna Ochoa)
[2004]
Album “Una Sangre (One Blood)”,
Scritta da Lila Downs, Paul Cohen e Armando Villareal


Digna Ochoa y Plácido era un avvocato ed attivista per i diritti umani.
Già alla fine degli anni 80, fresca di laurea, mentre lavorava presso la procura generale dello Stato di Veracruz, scoprì e denunciò l’esistenza di un dossier segreto della polizia contenente una lista nera di militanti politici da colpire… Il 16 agosto 1988 Digna Ochoa venne sequestrata da un commando, stuprata e minacciata: erano tutti ufficiali delle forze dell’ “ordine”. Nessun fascicolo fu mai aperto sul caso. Da quel momento Digna Ochoa – che non si era data per vinta e continuava a denunciare abusi e corruzione degli apparati dello Stato – fu ripetutamente minacciata e nel 1999 fu di nuovo brevemente sequestrata, sicchè la Corte Interamericana per i Diritti dell’Uomo, su pressione anche di Amnesty International, decise... (Continues)
Hay en la noche un grito,
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/25 - 13:58
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La cucaracha

La cucaracha
[2004]
Album “Una Sangre (One Blood)”, più recentemente in “Lila Downs y La Misteriosa en Paris - Live A FIP”

Canzone tradizionale ispano-messicana (risalente addirittura all’epoca della cacciata degli arabi dalla Spagna e poi divenuta l’inno villista durante la Rivoluzione in Messico) reinterpretata da Lila Downs e Paul Cohen.
La cucaracha, la cucaracha
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/25 - 13:06
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Minimum Wage

Minimum Wage
[2008]
Album "Ojo de Culebra (Shake Away)", poi anche in
“Lila Downs y La Misteriosa en Paris - Live A FIP” del 2010.
Traveled seven hundred miles
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/25 - 12:50
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Canzone per Ion

Canzone per Ion
Non pensiamo che i commenti che seguono meritino una qualche risposta. Li riportiamo come testimonianza del clima che si respira ultimamente in Italia (e non solo nella cosiddetta "Padania") [CCG/AWS Staff]


i soliti comunisti .....
fate schifo.
Gabriel

*

ah e in PADANIA comunque immigrati illegali non ci sarebbero e non ci saranno anche perche' la lega vedrete quanti milioni di voti prendera' alle prossime elezioni....
e ci sara' da ridere !!!!!!

*

e vediamo se hai il coraggio di pubblicarlo il mio commento.... Comunista!!!!!!!!!!! inteso come profondamente offensivo ...
2010/8/25 - 11:26
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Dim Prospects

Dim Prospects
[2007]
Lyrics: Speeches of Noam Chomsky, Ward Churchill and Howard Zinn mixed-in & arranged by Jon Higgs
Music by Jason Muxlow
Album: The Living Fields
"It should be understood to be a real war. And it's not a new war, it's an old war. Furthermore, it's a perfectly conscious war, everywhere, but specifically in the United States, where there happens...a very free country, but it happens to have a highly class-conscious business class, and always has, and it's very free and open, so you have a lot of information about it, and they have long seen themselves as fighting a bitter class war, except they don't want anyone else to know about it. What's called the 'industrial capitalist system' today is in fact one in which 'private power is the tool and tyrant of government, overwhelms it with its combinations, is bribed by its largesses,' that's a pretty good description of today..." ~ Noam Chomsky
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/8/25 - 10:19

Inno dei perseguitati antifascisti

[Dopo il 1945]
Sull’aria dell’Inno a Oberdan
Testo trovato su Il Deposito e contenuto nel volume di Raffaele Offidani, aka Spartacus Picenus, intitolato “Canti comunisti”, Milano, Edizioni del Calendario del Popolo, 1967.
Noi siamo degli antifascisti
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/25 - 09:27
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The Miseries Never Cease

The Miseries Never Cease
[2004]
Lyrics by Jon Higgs
Music by Jason Muxlow
Album: The Miseries Never Cease

In the mid-1800's, a famine swept across Ireland, claiming over a million lives and tearing an entire people apart as huge portions of the population emigrated to America.

As if the natural disaster weren't bad enough, English landlords and overseers took ruthless advantage of the situation, resulting in more misery for the population and attributing to the brutal length of famine.

It was a textbook case of oppression by an opulent minority and contributed to Ireland's bloody struggle for independence for years after.
The sun greets a new dawn
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/8/25 - 08:41
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Sacco o Vanzetti

Sacco o  Vanzetti
Gli amici della Sacco and Vanzetti Commemoration Society, associazione dedicata a portare avanti la memoria e la lotta dei due anarchici negli stessi luoghi in cui furono uccisi (e quindi nel Massachusetts), hanno pubblicato il video di Sacco o Vanzetti sul loro sito ufficiale, insieme alla traduzione in inglese del testo.
Chorus:
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/25 - 07:14

Those He Gathered

This song is to the tune of a Remembrance Day hymn called 'O Valient Hearts' which was sung by Canadian school children in the 1950's.
To those he gathered, rank on rank to war,
(Continues)
Contributed by dan vetter 2010/8/25 - 06:09
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Hiroshima Nagasaki Russian Roulette

Hiroshima Nagasaki Russian Roulette
manca una parola nel primo verso:

"they dropped the bomb in '45 to end the world WAR"

e manca anche nella traduzione:

"hanno lanciato la bomba nel '45 per finire la guerra mondiale"
(Carlo Bertoni)

grazie, abbiamo corretto!
CCG/AWS Staff
2010/8/24 - 17:29
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Inno a Oberdan

Anonymous
Inno a Oberdan
Bene, quindi - provando a tirare le fila - siamo in presenza di una canzone "per tutte le stagioni": nata in ambito anarchico-repubblicano, al fine di celebrare un mancato regicida impiccato, che però era un irredentista (e su questo la canzone sorvola), cioè uno di quegli esaltati guerrafondai che contribuirono prima all'intervento nel primo conflitto mondiale e dopo al più bieco nazionalismo fascista. E non è finita: l'"Inno a Oberdan" fu poi anche cantato dalle formazioni partigiane, in quanto canzone anti-tedesca e, per la proprietà transitiva, anti-nazista...

Quindi, una canzone contro i potenti - e per questa ragione è stata accolta sulle CCG - che in realtà si rivela una "canzone per la guerra"...

Insomma, una canzone "ingannevole" e complessa come solo la Storia può essere...

Mi/vi chiedo solo se, a questo punto - se non fosse che mi spiacerebbe scomparissero i contributi chiarificatori... (Continues)
Bartolomeo Pestalozzi, aka The Lone Ranger, aka Alessandro 2010/8/24 - 14:36
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Tonada de la sentencia

Tonada de la sentencia
[1977]
Album “La épopée de Túpac Amaru” (edito a Parigi)
Parole e musica di Waskar Amaru
Testo trovato su Pacoweb, portale dedicato alla musica andina.

Cantata in quechua e spagnolo dedicata a José Gabriel Condorcanqui, esponente della nobiltà meticcia che nel 1780 organizzò la prima rivolta indigena anti-colonialista dalla morte dell’ultimo Inca, il suo trisavolo Túpac Amaru, giustiziato dagli spagnoli nel 1572.
La cantata è composta di 11 brani, di cui due strumentali:

1. Llacta simi - La voz del pueblo
2. Túpac riman (Kausasun) - Túpac habla (Viviremos)
3. Chaski – El mensajero
4. Runanchis (Nuestro pueblo) – Nuestro pueblo
a. Criollos, blancos y mestizos
b. Negros, mulatos e indios
5. Mikaela
6. Maypin-kanki - ¿Dónde estás?
7. Tusuy – La ultima danza (strumentale)
8. Runapac (Para el mundo)
9. Tonada de la sentencia
10. Imarayku - ¿Por qué?
11. Waqay pata - Andén... (Continues)
Aquí hay dos culpables
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/24 - 13:51
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Runapac (Para el mundo)

[1977]
Album “La épopée de Túpac Amaru” (edito a Parigi)
Parole e musica di Waskar Amaru
Testo trovato su Pacoweb, portale dedicato alla musica andina.

Cantata in quechua e spagnolo dedicata a José Gabriel Condorcanqui, esponente della nobiltà meticcia che nel 1780 organizzò la prima rivolta indigena anti-colonialista dalla morte dell’ultimo Inca, il suo trisavolo Túpac Amaru, giustiziato dagli spagnoli nel 1572.
La cantata è composta di 11 brani, di cui due strumentali:

1. Llacta simi - La voz del pueblo
2. Túpac riman (Kausasun) - Túpac habla (Viviremos)
3. Chaski – El mensajero
4. Runanchis (Nuestro pueblo) – Nuestro pueblo
a. Criollos, blancos y mestizos
b. Negros, mulatos e indios
5. Mikaela
6. Maypin-kanki - ¿Dónde estás?
7. Tusuy – La ultima danza (strumentale)
8. Runapac – Para el mundo
9. Tonada de la sentencia
10. Imarayku - ¿Por qué?
11. Waqay pata - Andén de... (Continues)
Tukuyman willarikamusun
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/24 - 13:49
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Runanchis (Nuestro pueblo)

Runanchis (Nuestro pueblo)
[1977]
Album “La épopée de Túpac Amaru” (edito a Parigi)
Parole e musica di Waskar Amaru
Testo trovato su Pacoweb, portale dedicato alla musica andina.

Cantata in quechua e spagnolo dedicata a José Gabriel Condorcanqui, esponente della nobiltà meticcia che nel 1780 organizzò la prima rivolta indigena anti-colonialista dalla morte dell’ultimo Inca, il suo trisavolo Túpac Amaru, giustiziato dagli spagnoli nel 1572.
La cantata è composta di 11 brani, di cui due strumentali:

1. Llacta simi - La voz del pueblo
2. Túpac riman (Kausasun) - Túpac habla (Viviremos)
3. Chaski – El mensajero
4. Runanchis – Nuestro pueblo
a. Criollos, blancos y mestizos
b. Negros, mulatos e indios
5. Mikaela
6. Maypin-kanki - ¿Dónde estás?
7. Tusuy – La ultima danza (strumentale)
8. Runapac – para el mundo
9. Tonada de la sentencia
10. Imarayku - ¿Por qué?
11. Waqay pata - Andén de lágrimas (strumentale)



José... (Continues)
a. Criollos, blancos y mestizos
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/24 - 13:33
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Chaski

Chaski
[1977]
Album “La épopée de Túpac Amaru” (edito a Parigi)
Parole e musica di Waskar Amaru
Testo trovato su Pacoweb, portale dedicato alla musica andina.

Cantata in quechua e spagnolo dedicata a José Gabriel Condorcanqui, esponente della nobiltà meticcia che nel 1780 organizzò la prima rivolta indigena anti-colonialista dalla morte dell’ultimo Inca, il suo trisavolo Túpac Amaru, giustiziato dagli spagnoli nel 1572.
La cantata è composta di 11 brani, di cui due strumentali:

1. Llacta simi - La voz del pueblo
2. Túpac riman (Kausasun) - Túpac habla (Viviremos)
3. Chaski – El mensajero
4. Runanchis – Nuestro pueblo
c. Criollos, blancos y mestizos
d. Negros, mulatos e indios
5. Mikaela
6. Maypin-kanki - ¿Dónde estás?
7. Tusuy – La ultima danza (strumentale)
8. Runapac – para el mundo
9. Tonada de la sentencia
10. Imarayku - ¿Por qué?
11. Waqay pata - Andén de lágrimas (strumentale)



José... (Continues)
Phaway, phaway, ajinata wayqey
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/24 - 13:27

Túpac riman (Kausasun)

Túpac riman (Kausasun)
[1977]
Album “La épopée de Túpac Amaru” (edito a Parigi)
Parole e musica di Waskar Amaru
Testo trovato su Pacoweb, portale dedicato alla musica andina.

Cantata in quechua e spagnolo dedicata a José Gabriel Condorcanqui, esponente della nobiltà meticcia che nel 1780 organizzò la prima rivolta indigena anti-colonialista dalla morte dell’ultimo Inca, il suo trisavolo Túpac Amaru, giustiziato dagli spagnoli nel 1572.
La cantata è composta di 11 brani, di cui due strumentali:

1. Llacta simi - La voz del pueblo
2. Túpac riman (Kausasun) - Túpac habla (Viviremos)
3. Chaski – El mensajero
4. Runanchis – Nuestro pueblo
a. Criollos, blancos y mestizos
b. Negros, mulatos e indios
5. Mikaela
6. Maypin-kanki - ¿Dónde estás?
7. Tusuy – La ultima danza (strumentale)
8. Runapac – para el mundo
9. Tonada de la sentencia
10. Imarayku - ¿Por qué?
11. Waqay pata - Andén de lágrimas (strumentale)



José... (Continues)
Jaku, jaku...
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/24 - 13:24
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Llacta simi

Llacta simi
[1977]
Album “La épopée de Túpac Amaru” (edito a Parigi)
Parole e musica di Waskar Amaru
Testo trovato su Pacoweb, portale dedicato alla musica andina.

Cantata in quechua e spagnolo dedicata a José Gabriel Condorcanqui, esponente della nobiltà meticcia che nel 1780 organizzò la prima rivolta indigena anti-colonialista dalla morte dell’ultimo Inca, il suo trisavolo Túpac Amaru, giustiziato dagli spagnoli nel 1572.
La cantata è composta di 11 brani, di cui due strumentali:

1. Llacta simi - La voz del pueblo
2. Túpac riman (Kausasun) - Túpac habla (Viviremos)
3. Chaski – El mensajero
4. Runanchis – Nuestro pueblo
a. Criollos, blancos y mestizos
b. Negros, mulatos e indios
5. Mikaela
6. Maypin-kanki - ¿Dónde estás?
7. Tusuy – La ultima danza (strumentale)
8. Runapac – para el mundo
9. Tonada de la sentencia
10. Imarayku - ¿Por qué?
11. Waqay pata - Andén de lágrimas (strumentale)



José... (Continues)
Wayqey sonqoykita kichariway
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/24 - 13:19
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The Terrorist

[2007]
Lyrics by Edvar A. Akay
Music by Mike G. Forsyth

This is an attack on a number of issues in contemporary society; the banning of free speech, the Iraq war, Zionism, holocaust exploitation, abuse of human rights and erosion of civil liberties.

Back in 2002 Aslan had been watching the news and had been disgusted at the fact that the PM's wife had been forced to apologise for stating: 'as long as young people feel they have got no hope but to blow themselves up you are never going to make progress.' He picked up a pen and wrote down the opening lines to the song, with the knowledge that Cherie Blair's comment did not justify terrorism but merely was the mouthpiece for the many but not the few.
I've got no explosive jacket strapped on
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/8/24 - 12:09
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Canción final (o Cuando se fue)

Canción final (o Cuando se fue)
[1977]
Album “La primavera muerta en el tejado”
Parole e musica di Patricio Castillo e Patricio Manns
Testo trovato su Pacoweb, portale dedicato alla musica andina.

Laprimavera

“La primavera muerta en el tejado” è una cantata che racconta la storia di una donna cilena che, nei giorni successivi al golpe dell’11 settembre 1973, muore combattendo sul tetto della sua casa resistendo contro i soldati di Pinochet.
La cantata è composta di cinque brani:

1. Cuando amaneció (o Cuando apareció)
2. Las manadas
3. Pichona sin pichón
4. El soldado ciego
5. Canción final (o Cuando se fue)
“Para todos la patria o para nadie”
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/24 - 10:39
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El soldado ciego

El soldado ciego
[1977]
Album “La primavera muerta en el tejado”
Parole e musica di Patricio Castillo e Patricio Manns
Testo trovato su Pacoweb, portale dedicato alla musica andina.

Laprimavera

“La primavera muerta en el tejado” è una cantata che racconta la storia di una donna cilena che, nei giorni successivi al golpe dell’11 settembre 1973, muore combattendo sul tetto della sua casa resistendo contro i soldati di Pinochet.
La cantata è composta di cinque brani:

1. Cuando amaneció (o Cuando apareció)
2. Las manadas
3. Pichona sin pichón
4. El soldado ciego
5. Canción final (o Cuando se fue)
En el parque de enfrente
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/24 - 10:37
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Pichona sin pichón

Pichona sin pichón
[1977]
Album “La primavera muerta en el tejado”
Parole e musica di Patricio Castillo e Patricio Manns
Testo trovato su Pacoweb, portale dedicato alla musica andina.

Laprimavera

“La primavera muerta en el tejado” è una cantata che racconta la storia di una donna cilena che, nei giorni successivi al golpe dell’11 settembre 1973, muore combattendo sul tetto della sua casa resistendo contro i soldati di Pinochet.
La cantata è composta di cinque brani:

1. Cuando amaneció (o Cuando apareció)
2. Las manadas
3. Pichona sin pichón
4. El soldado ciego
5. Canción final (o Cuando se fue)
Pichona sin pichón, águila suave,
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/24 - 10:36
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Las manadas

Las manadas
[1977]
Album “La primavera muerta en el tejado”
Parole e musica di Patricio Castillo e Patricio Manns
Testo trovato su Pacoweb, portale dedicato alla musica andina.

Laprimavera

“La primavera muerta en el tejado” è una cantata che racconta la storia di una donna cilena che, nei giorni successivi al golpe dell’11 settembre 1973, muore combattendo sul tetto della sua casa resistendo contro i soldati di Pinochet.
La cantata è composta di cinque brani:

1. Cuando amaneció (o Cuando apareció)
2. Las manadas
3. Pichona sin pichón
4. El soldado ciego
5. Canción final (o Cuando se fue)
Devorando calles
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/24 - 10:34
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Cuando amaneció (o Cuando apareció)

Cuando amaneció (o Cuando apareció)
[1977]
Album “La primavera muerta en el tejado”
Parole e musica di Patricio Castillo e Patricio Manns
Testo trovato su Pacoweb, portale dedicato alla musica andina.

Laprimavera

“La primavera muerta en el tejado” è una cantata che racconta la storia di una donna cilena che, nei giorni successivi al golpe dell’11 settembre 1973, muore combattendo sul tetto della sua casa resistendo contro i soldati di Pinochet.
La cantata è composta di cinque brani:

1. Cuando amaneció (o Cuando apareció)
2. Las manadas
3. Pichona sin pichón
4. El soldado ciego
5. Canción final (o Cuando se fue)
Recostada,
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/24 - 10:33
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When the Wild Wind Blows

When the Wild Wind Blows
Nella musica degli Iron Maiden i temi guerreschi rappresentano una sorta di costante; difficile trovare un album in cui il tema non venga trattato.
When the wild wind blows è ispirata, piuttosto liberamente, a "When the wind blows", il fumetto di Raymond Briggs uscito nel 1982 in cui si racconta il day after nucleare di una coppia di pensionati inglesi che finiscono lentamente uccisi dall'avvelenamento da radiazioni senza mai smettere di sperare che una squadra di soccorso giunga a salvarli.
Nel 1986 dal fumetto fu tratto anche un film di animazione; alla colonna sonora parteciparono tra gli altri Roger Waters e David Bowie.
Nel caso della canzone qui riportata, il finale del testo si discosta radicalmente dalla trama del fumetto e del film, assumendo toni da beffa atroce.
Have you heard what they said on the news today
(Continues)
Contributed by Io non sto con Oriana 2010/8/24 - 09:21
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Trigger Complex

Trigger Complex
[2005]

Album: Society

This song address's what's considered to be "Patriotic" in America.
The skies are falling…
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/8/24 - 08:43
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La Sedia Vuota

La Sedia Vuota
2006
Combat Circus

"Di Che Guevara hanno parlato tutti, è diventata una tematica trita e ritrita, noi abbiamo cercato di adeguarla al concept album “Combat Circus”: l’idea del rivoluzionario che abbandona la poltrona politica per andare in contro a una vita dove gli ideali e i valori sono messi prima di ogni cosa, è ancora d’esempio in una società che tende ad abbandonare in un cassetto l’etica per un bieco arrivismo istituzionale. In Italia la sinistra istituzionale ha cercato di rivalutare personaggi come Craxi, condannati per corruzione nel periodo di Tangentopoli, di pari passo con una brama di potere che calpesta sempre più la gente comune. Gli scandali dovuti all’appoggio della sinistra (ex-sinistra) istituzionale a poco chiare scalate economiche nei gruppi bancari e non solo, è la dimostrazione più chiara di questa crisi di valori e ideali della società, che, invece di guardare a Craxi, avrebbe molti esempi del passato molto migliori da seguire."
Signori accorrete
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2010/8/23 - 23:43
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Angela

Angela
Dedicata a Angela Davis
1968, l'Amérique est figée
(Continues)
2010/8/23 - 22:40
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Les esclaves de Bolloré

Cette chanson a été écrite juste après 'Les évadés" et lui fait suite.
Elle fait partie de l'introduction à la chanson non encore enregistrée "L'aimes-tu ?" qui traite des mariages "forcés" : Il ne peut être question de comprendre ce qui se passe ici et en Afrique si l'on oublie que la fortune de Vincent Bolloré provient de ce qu'il est un esclavagiste qui verse 50 euros par mois à ses dizaines de milliers d'esclaves au Cameroun - comme partout ailleurs en Afrique - pour un travail quasi gratuit.
Les prétendus "immigrés" pourchassés par la police de celui qu'il a corrompu - Nicolas Sarkozy - (avec son avion, son bateau etc...) sont des esclaves en fuite qui fuient l'esclavage Bolloré, qui fuient le gigantesque camp de travail qu'est devenu l'Afrique occupée.
Les gens condamnés qui comparent la France à Vichy se trompent. Les Pétain-Laval ne sont pas en France, ils sont en Afrique, ce sont... (Continues)
ils se sont échappés
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/23 - 20:40
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Les évadés

Les évadés arrivent
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/23 - 20:27
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Sans papiers

[1995]
Album : Bouche B
Gbaké ko landon, eh watabara, eh wafara gbata yan eh
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/23 - 19:51
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Les sans papiers

Les sans papiers
Album : Balades pour enfants louches

Musique : Serge GAINSBOURG (Les p'tits papiers)
Texte : Nicolas BAGES
Charters, au r'voir, papier mouchoir
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/23 - 19:20
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The Wall

The Wall
[1965]
Album “Orange Blossom Special”, poi dal vivo alla Folsom State prison nel gennaio del 1968.
Scritta da Harlan Howard

“Quello che varca i cancelli della prigione di massima sicurezza di Folsom per cantare di fronte a un pubblico di detenuti è un Johnny Cash già con molta polvere sulle scarpe.
Ha scritto pagine di storia della musica con i pezzi incisi alla Sun di Sam Phillips, ha iniziato a girare con il suo show (che poi diverrà fenomeno tv) insieme ad artisti come la Carter Family, Carl Perkins, Statler Brothers (che lo accompagnano ovviamente a Folsom) oltre che con la sua amata June, che di lì a pochi mesi diverrà sua moglie, ma ha anche vissuto l'altro lato della medaglia, storie di anfetamine e tranquillanti, overdose sfiorate e arresti con conseguenti soggiorni al gabbio.

Quello che si presenta davanti al pubblico di Folsom, quindi, non è solo un artista pronto a proporre... (Continues)
There's a lot of strange men in cell block ten
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/23 - 13:10
Song Itineraries: From World Jails
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The Long Black Veil

The Long Black Veil
[1959]
Scritta da Danny Dill e Marijohn Wilkin.
La canzone fu portata al successo quell’anno stesso dal country singer Lefty Frizzell, ma le due cover più celebri del brano sono di Johnny Cash nel concerto alla Folsom State Prison (1968) e di Sammi Smith (1974)

Storia d’amore, d’onore e di ordinaria ingiustizia.
Un uomo viene giustiziato per un delitto che non ha commesso, ma non difende la propria innocenza perché quella maledetta sera era tra le braccia della moglie del suo miglior amico…
Lei continuerà a visitare la sua tomba avvolta in un lungo velo nero…
Ten years ago on a cold dark night,
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/23 - 11:40
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Austin Prison

Austin Prison
[1966]
Album “Everybody Loves a Nut”
Parole e musica di Johnny Cash
They had a warrant out for me all over the country
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/23 - 11:09
Song Itineraries: From World Jails
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Joe Bean

Joe Bean
[1966]
Album “At Folsom Prison”
Scritta da B. Freeman e L. Pober.
Si tratta di un brano eseguito da Cash nel suo storico concerto del gennaio 1968 alla Folsom State Prison in California, espunto dal disco originario e poi reincluso nella riedizione del 1999.


Johnny Cash at Folsom State prison, January 13, 1968

“Quello che varca i cancelli della prigione di massima sicurezza di Folsom per cantare di fronte a un pubblico di detenuti è un Johnny Cash già con molta polvere sulle scarpe.
Ha scritto pagine di storia della musica con i pezzi incisi alla Sun di Sam Phillips, ha iniziato a girare con il suo show (che poi diverrà fenomeno tv) insieme ad artisti come la Carter Family, Carl Perkins, Statler Brothers (che lo accompagnano ovviamente a Folsom) oltre che con la sua amata June, che di lì a pochi mesi diverrà sua moglie, ma ha anche vissuto l'altro lato della medaglia, storie di anfetamine... (Continues)
Last time we were here at Folsom Prison, they were hanging Joe Bean.
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/23 - 10:37
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25 Minutes to Go

25 Minutes to Go
[1963]
Scritta da Shel Silverstein
La prima incisione di questo brano è da attribuirsi al gruppo The Brothers Four, ma la canzone fu resa popolare da Johnny Cash che, dopo averla inclusa nell’album “Sings the Ballads of the True West” del 1965, la propose nella scaletta del suo mitico concerto del gennaio 1968 alla Folsom State Prison in California.

Il lucido, amaro, sardonico, triste “countdown” di un condannato a morte…

“Quello che varca i cancelli della prigione di massima sicurezza di Folsom per cantare di fronte a un pubblico di detenuti è un Johnny Cash già con molta polvere sulle scarpe.
Ha scritto pagine di storia della musica con i pezzi incisi alla Sun di Sam Phillips, ha iniziato a girare con il suo show (che poi diverrà fenomeno tv) insieme ad artisti come la Carter Family, Carl Perkins, Statler Brothers (che lo accompagnano ovviamente a Folsom) oltre che con la sua amata... (Continues)
Well they're building a gallows outside my cell I've got 25 minutes to go
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/23 - 09:40
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Violencia contra violencia

Violencia contra violencia
La violencia desafiante
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/23 - 09:15
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Donde está mi hermano

Donde está mi hermano
Album :Hojas de higuera
Donde queda la vida,
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/22 - 16:54
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Defensa de Temucuicui

Defensa de Temucuicui
En los cielos de Temucuicui
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/22 - 16:38
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Dime que pasa

Dime que pasa
[2001]

Album: Dime Qué Pasa
Dime que pasó.... que pasa acá...
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/22 - 15:35

Chemu amo

Karen Wenul
Este video retrata el dolor que siente una Madre Mapuche al perder a su hijo que lucha por las legitimas demandas de su pueblo. Las comunidades Mapuches actualmente se encuentran militarizadas y sitiadas por el ejercito Chileno, con actos de terrorismo Estatal a diario. Situación que no se dice por la prensa burguesa, ya que estas coordinan directamente con el Ministerio del Interior, las Forestales destructoras y los latifundistas neo colonos que imponen a sangre y fuego sus mega proyectos capitalistas en las zonas Mapuches. Saqueando y despojando a los Mapuches que tienen terrenos ancestrales e invaluables para su cosmovisión aferrada ala Madre Tierra y los antepasados que en ella aún habitan.
El modelo socio-económico chileno privilegia, por excelencia, a la clase empresarial y ejecutiva. Siéndole funcional a la acumulación de capital desvergonzadamente, acudiendo a la matanza de áreas... (Continues)
Versione spagnola
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/22 - 14:51
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Un hongrois chez les gaulois

Un hongrois chez les gaulois
Zongo Seydou alias Zêdess est un chanteur burkinabé qui vient de consacrer une chanson à Nicolas Sarközy, inventeur de l'immigration choisie et non plus subie, en fait jetable.
Monsieur Nicolas Sarkozy,
(Continues)
2010/8/21 - 21:21
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Para que nunca más

Para que nunca más
[1980]
Album: Canto + Vida
Al contemplar tu mirada tan triste
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/20 - 15:27
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Grito serás del continente

Grito serás del continente
[1976]
Album “Isabel Parra de Chile”
Testo trovato su Cancioneros.com

Canzone dedicata al fratello Ángel Parra, che nel 1973, subito dopo il golpe, fu arrestato e rinchiuso dapprima nello Stadio nazionale a Santiago per poi essere trasferito nel terribile campo di concentramento di Cachabuco, vicino ad Antofagasta, dove fu detenuto per un anno fino al momento della sua espulsione dal Cile.
A Cachabuco Ángel Parra continuò, nonostante tutto, a comporre canzoni, alcune delle quali furono anche registrate clandestinamente da lui insieme ad altri prigionieri e si trovano nel disco intitolato “Cachabuco” del 1975.
Digo que exilio es estar solo
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/20 - 14:20
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El barzón

El barzón
[1920]
Album “Cancionero popular mexicano (vol. 1)”, 1980.
Scritta da Miguel Muñiz

“Barzón” è il collare in legno che veniva posto al collo delle bestie da traino per tirare l’aratro.
In Messico, con l’avvento dell’era del neoliberismo selvaggio e la sottoscrizione del cosiddetto NAFTA (l’accordo di libero scambio tra USA, Messico e Canada), contadini e piccoli proprietari, espropriati delle loro terre e ridotti alla fame da latifondisti e multinazionali, si organizzarono nel movimento sociale “El Barzón” il cui motto è “Debo, no niego, pago lo justo” e il cui inno è proprio questa canzone popolare risalente all’epoca della Rivoluzione o, meglio, a quella del post-Rivoluzione, quando le speranze di una vera e generalizzata riforma agraria si infransero sul muro della restaurazione…
Inutile dire che “El Barzón” fu tra le prime organizzazioni sociali ad appoggiare apertamente l’insurrezione neo-zapatista dei nativi del Chiapas nel 1994.
Esa tierras del rincón
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/20 - 13:26
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Panalivio/Zancudito

Panalivio/Zancudito
[2000]
Album “Eco de Sombras”

Canzone tradizionale afro-peruviana riadattata dalla Baca.
Il “panalivio” è una forma di canto dei neri peruviani i cui temi costanti sono lo sfruttamento e l’oppressione.
La canzone – con il titolo “Ahí viene mi caporal” - fa parte anche del repertorio di Nicomedes Santa Cruz.

Il “caporal” (col suo “chicote”, la frusta) è proprio il nostro “caporale”, il guardiano degli schiavi per conto dei padroni, l’intermediario delle braccia, il commerciante di carne umana…
Ya salió mi caporal
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/20 - 11:26
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El fusil del poeta

El fusil del poeta
[2009]
Album “Seis Poemas”
Parole e musica di Chabuca Granda
Mientras jugó la guerra de los niños
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/20 - 10:56
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Johannesburgo

Johannesburgo
[1960]
Album “Décimas y poemas” (poi anche in “Cumanana” del 1970)

“…Quando a Johannesburg arriverà la resa dei conti voglio esserci, dobbiamo esserci tutti, figli di madre negra! Con la voce ancestrale, il machete in pugno e la parola elementare: fratello…”
Al maestro Nicolás Guillén
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/20 - 10:32
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América Latina

América Latina
[1968]
Album “Canto Negro”
Mi cuate
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/20 - 10:11
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Ritmos negros del Perú

Ritmos negros del Perú
[1959]
Album “Nicomedes Santa Cruz y su conjunto Kumanana”

La “Décima” è una forma di declamazione poetica tradizionale del Perù. La Décima peruviana – di cui Nicomedes Santa Cruz è stato il più grande interprete – può a buon diritto ritenersi precursiva del “poetry slam” e pure del rap, anche se non sempre era accompagnata dalla musica.
La dedica che precede il brano è un omaggio a colui che viene definito “El Patriarca de la Música Negra”, il chitarrista, cantante, ballerino, percussionista e poeta peruviano Porfirio Vásquez (1902-1971)
A don Porfirio Vásquez
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/20 - 10:03

Il maestro guerrafondaio

Il maestro guerrafondaio
Parole e musica di Gino Negri; manoscritto inedito, databile al 1969 circa; canzone inclusa in un spettacolo (probabilmente mai rappresentato) intitolato La dolce guerra.
(Marco Moiraghi)
C’era il maestro Huber:
(Continues)
Contributed by Marco Moiraghi 2010/8/20 - 08:58




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