Un hongrois chez les gaulois
Zongo Seydou alias Zêdess est un chanteur burkinabé qui vient de consacrer une chanson à Nicolas Sarközy, inventeur de l'immigration choisie et non plus subie, en fait jetable.
Monsieur Nicolas Sarkozy,
(Continues)
(Continues)
2010/8/21 - 21:21
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
A soli diciott’anni
Anonymous
bellissima e dolcissima nel ricordo del " Comandante Licio " onore in eterno a LICIO NENCETTI , morto a 18 anni con fierezza...... sotto tortura fascista solo il nome mamma ripeteva......grandissimo partigiano . Mario.
mario 2010/8/21 - 15:59
When This Lousy War Is Over
Anonymous
Edizioni Musicali Mario Aromando, Milano 1965.
Testo italiano e arrangiamento di Gino Negri per lo spettacolo Oh! Che bella guerra!
Da un testo e una musica di C. Chilton, per lo spettacolo "Oh, What a Lovely War!" (vedi anche Oh! It's A Lovely War!)
(Marco Moiraghi)
Testo italiano e arrangiamento di Gino Negri per lo spettacolo Oh! Che bella guerra!
Da un testo e una musica di C. Chilton, per lo spettacolo "Oh, What a Lovely War!" (vedi anche Oh! It's A Lovely War!)
(Marco Moiraghi)
FINIRÀ ’STA SPORCA GUERRA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Moiraghi 2010/8/21 - 13:58
I Want To Go Home
Anonymous
Edizioni Musicali Mario Aromando, Milano 1965.
Testo italiano e arrangiamento di Gino Negri per lo spettacolo Oh! Che bella guerra!
Da un testo e una musica di C. Chilton, per lo spettacolo "Oh, What a Lovely War!"
(Essex Music, London 1963).
Vedi anche Oh! It's A Lovely War!
(Marco Moiraghi)
Testo italiano e arrangiamento di Gino Negri per lo spettacolo Oh! Che bella guerra!
Da un testo e una musica di C. Chilton, per lo spettacolo "Oh, What a Lovely War!"
(Essex Music, London 1963).
Vedi anche Oh! It's A Lovely War!
(Marco Moiraghi)
VOGLIO ANDARE VIA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Moiraghi 2010/8/21 - 13:54
State Of The Nation
in realtà non è ne alienation ne alien nation ma allied nation!!!
infatti è più coerente col testo e con la frase successiva
infatti è più coerente col testo e con la frase successiva
illustre 2010/8/21 - 00:05
Para que nunca más
[1980]
Album: Canto + Vida
Album: Canto + Vida
Al contemplar tu mirada tan triste
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/20 - 15:27
Grito serás del continente
[1976]
Album “Isabel Parra de Chile”
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone dedicata al fratello Ángel Parra, che nel 1973, subito dopo il golpe, fu arrestato e rinchiuso dapprima nello Stadio nazionale a Santiago per poi essere trasferito nel terribile campo di concentramento di Cachabuco, vicino ad Antofagasta, dove fu detenuto per un anno fino al momento della sua espulsione dal Cile.
A Cachabuco Ángel Parra continuò, nonostante tutto, a comporre canzoni, alcune delle quali furono anche registrate clandestinamente da lui insieme ad altri prigionieri e si trovano nel disco intitolato “Cachabuco” del 1975.
Album “Isabel Parra de Chile”
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone dedicata al fratello Ángel Parra, che nel 1973, subito dopo il golpe, fu arrestato e rinchiuso dapprima nello Stadio nazionale a Santiago per poi essere trasferito nel terribile campo di concentramento di Cachabuco, vicino ad Antofagasta, dove fu detenuto per un anno fino al momento della sua espulsione dal Cile.
A Cachabuco Ángel Parra continuò, nonostante tutto, a comporre canzoni, alcune delle quali furono anche registrate clandestinamente da lui insieme ad altri prigionieri e si trovano nel disco intitolato “Cachabuco” del 1975.
Digo que exilio es estar solo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/20 - 14:20
El barzón
[1920]
Album “Cancionero popular mexicano (vol. 1)”, 1980.
Scritta da Miguel Muñiz
“Barzón” è il collare in legno che veniva posto al collo delle bestie da traino per tirare l’aratro.
In Messico, con l’avvento dell’era del neoliberismo selvaggio e la sottoscrizione del cosiddetto NAFTA (l’accordo di libero scambio tra USA, Messico e Canada), contadini e piccoli proprietari, espropriati delle loro terre e ridotti alla fame da latifondisti e multinazionali, si organizzarono nel movimento sociale “El Barzón” il cui motto è “Debo, no niego, pago lo justo” e il cui inno è proprio questa canzone popolare risalente all’epoca della Rivoluzione o, meglio, a quella del post-Rivoluzione, quando le speranze di una vera e generalizzata riforma agraria si infransero sul muro della restaurazione…
Inutile dire che “El Barzón” fu tra le prime organizzazioni sociali ad appoggiare apertamente l’insurrezione neo-zapatista dei nativi del Chiapas nel 1994.
Album “Cancionero popular mexicano (vol. 1)”, 1980.
Scritta da Miguel Muñiz
“Barzón” è il collare in legno che veniva posto al collo delle bestie da traino per tirare l’aratro.
In Messico, con l’avvento dell’era del neoliberismo selvaggio e la sottoscrizione del cosiddetto NAFTA (l’accordo di libero scambio tra USA, Messico e Canada), contadini e piccoli proprietari, espropriati delle loro terre e ridotti alla fame da latifondisti e multinazionali, si organizzarono nel movimento sociale “El Barzón” il cui motto è “Debo, no niego, pago lo justo” e il cui inno è proprio questa canzone popolare risalente all’epoca della Rivoluzione o, meglio, a quella del post-Rivoluzione, quando le speranze di una vera e generalizzata riforma agraria si infransero sul muro della restaurazione…
Inutile dire che “El Barzón” fu tra le prime organizzazioni sociali ad appoggiare apertamente l’insurrezione neo-zapatista dei nativi del Chiapas nel 1994.
Esa tierras del rincón
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/20 - 13:26
Il vecchio e il bambino
Io lessi, da qualche parte,che questa canzone gli venne ispirata da un racconto di Jack London, il titolo del racconto è "Il morbo scarlatto".
L'ho cercato a lungo finché l'ho trovato e vi assicuro che la canzone lo interpreta alla perfezione.
L'ho cercato a lungo finché l'ho trovato e vi assicuro che la canzone lo interpreta alla perfezione.
gigabriel 2010/8/20 - 11:37
El fusil del poeta
Mientras jugó la guerra de los niños
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/20 - 10:56
Johannesburgo
[1960]
Album “Décimas y poemas” (poi anche in “Cumanana” del 1970)
“…Quando a Johannesburg arriverà la resa dei conti voglio esserci, dobbiamo esserci tutti, figli di madre negra! Con la voce ancestrale, il machete in pugno e la parola elementare: fratello…”
Album “Décimas y poemas” (poi anche in “Cumanana” del 1970)
“…Quando a Johannesburg arriverà la resa dei conti voglio esserci, dobbiamo esserci tutti, figli di madre negra! Con la voce ancestrale, il machete in pugno e la parola elementare: fratello…”
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/20 - 10:32
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Ritmos negros del Perú
[1959]
Album “Nicomedes Santa Cruz y su conjunto Kumanana”
La “Décima” è una forma di declamazione poetica tradizionale del Perù. La Décima peruviana – di cui Nicomedes Santa Cruz è stato il più grande interprete – può a buon diritto ritenersi precursiva del “poetry slam” e pure del rap, anche se non sempre era accompagnata dalla musica.
La dedica che precede il brano è un omaggio a colui che viene definito “El Patriarca de la Música Negra”, il chitarrista, cantante, ballerino, percussionista e poeta peruviano Porfirio Vásquez (1902-1971)
Album “Nicomedes Santa Cruz y su conjunto Kumanana”
La “Décima” è una forma di declamazione poetica tradizionale del Perù. La Décima peruviana – di cui Nicomedes Santa Cruz è stato il più grande interprete – può a buon diritto ritenersi precursiva del “poetry slam” e pure del rap, anche se non sempre era accompagnata dalla musica.
La dedica che precede il brano è un omaggio a colui che viene definito “El Patriarca de la Música Negra”, il chitarrista, cantante, ballerino, percussionista e poeta peruviano Porfirio Vásquez (1902-1971)
A don Porfirio Vásquez
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/20 - 10:03
Tiempo de ayuno
[1973]
Inspirada en la obra del Premio Nacional de Literatura, Volodia Teitelboim, sobre los campos de prisioneros de Pisagua de la época de González Videla.
Un silbido en la niebla
El novio raptado
La sangre y la letra
Fecundidad
No seré un verdugo
La prueba del amor
El corazón de la puna
Colaguachi
El regreso
Tiempo de ayuno
La libertad
Fonte:Pacoweb
Un silbido en la niebla
El novio raptado
La sangre y la letra
Fecundidad
No seré un verdugo
La prueba del amor
El corazón de la puna
Colaguachi
El regreso
Tiempo de ayuno
La libertad
Fonte:Pacoweb
Un rumor sordo recorre
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/20 - 09:09
El regreso
[1973]
Inspirada en la obra del Premio Nacional de Literatura, Volodia Teitelboim, sobre los campos de prisioneros de Pisagua de la época de González Videla.
Un silbido en la niebla
El novio raptado
La sangre y la letra
Fecundidad
No seré un verdugo
La prueba del amor
El corazón de la puna
Colaguachi
El regreso
Tiempo de ayuno
La libertad
Fonte:Pacoweb
Un silbido en la niebla
El novio raptado
La sangre y la letra
Fecundidad
No seré un verdugo
La prueba del amor
El corazón de la puna
Colaguachi
El regreso
Tiempo de ayuno
La libertad
Fonte:Pacoweb
Volver de nuevo, las mismas caras
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/20 - 09:07
Colaguachi
[1973]
Inspirada en la obra del Premio Nacional de Literatura, Volodia Teitelboim, sobre los campos de prisioneros de Pisagua de la época de González Videla.
Un silbido en la niebla
El novio raptado
La sangre y la letra
Fecundidad
No seré un verdugo
La prueba del amor
El corazón de la puna
Colaguachi
El regreso
Tiempo de ayuno
La libertad
Fonte:Pacoweb
Un silbido en la niebla
El novio raptado
La sangre y la letra
Fecundidad
No seré un verdugo
La prueba del amor
El corazón de la puna
Colaguachi
El regreso
Tiempo de ayuno
La libertad
Fonte:Pacoweb
Era alcalde de la Puna
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/20 - 09:06
El corazón de la puna
[1973]
Inspirada en la obra del Premio Nacional de Literatura, Volodia Teitelboim, sobre los campos de prisioneros de Pisagua de la época de González Videla.
Un silbido en la niebla
El novio raptado
La sangre y la letra
Fecundidad
No seré un verdugo
La prueba del amor
El corazón de la puna
Colaguachi
El regreso
Tiempo de ayuno
La libertad
Fonte:Pacoweb
Un silbido en la niebla
El novio raptado
La sangre y la letra
Fecundidad
No seré un verdugo
La prueba del amor
El corazón de la puna
Colaguachi
El regreso
Tiempo de ayuno
La libertad
Fonte:Pacoweb
Pisagua se le hizo poco
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/20 - 09:04
La prueba del amor
[1973]
Inspirada en la obra del Premio Nacional de Literatura, Volodia Teitelboim, sobre los campos de prisioneros de Pisagua de la época de González Videla.
Un silbido en la niebla
El novio raptado
La sangre y la letra
Fecundidad
No seré un verdugo
La prueba del amor
El corazón de la puna
Colaguachi
El regreso
Tiempo de ayuno
La libertad
Fonte:Pacoweb
Un silbido en la niebla
El novio raptado
La sangre y la letra
Fecundidad
No seré un verdugo
La prueba del amor
El corazón de la puna
Colaguachi
El regreso
Tiempo de ayuno
La libertad
Fonte:Pacoweb
Todo el amor, todo el amor
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/20 - 09:02
No seré un verdugo
[1973]
Inspirada en la obra del Premio Nacional de Literatura, Volodia Teitelboim, sobre los campos de prisioneros de Pisagua de la época de González Videla.
Un silbido en la niebla
El novio raptado
La sangre y la letra
Fecundidad
No seré un verdugo
La prueba del amor
El corazón de la puna
Colaguachi
El regreso
Tiempo de ayuno
La libertad
Fonte:Pacoweb
Un silbido en la niebla
El novio raptado
La sangre y la letra
Fecundidad
No seré un verdugo
La prueba del amor
El corazón de la puna
Colaguachi
El regreso
Tiempo de ayuno
La libertad
Fonte:Pacoweb
En medio de las penumbras
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/20 - 09:00
Fecundidad
[1973]
Inspirada en la obra del Premio Nacional de Literatura, Volodia Teitelboim, sobre los campos de prisioneros de Pisagua de la época de González Videla.
Un silbido en la niebla
El novio raptado
La sangre y la letra
Fecundidad
No seré un verdugo
La prueba del amor
El corazón de la puna
Colaguachi
El regreso
Tiempo de ayuno
La libertad
Fonte:Pacoweb
Un silbido en la niebla
El novio raptado
La sangre y la letra
Fecundidad
No seré un verdugo
La prueba del amor
El corazón de la puna
Colaguachi
El regreso
Tiempo de ayuno
La libertad
Fonte:Pacoweb
Todo el coraje del mundo
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/20 - 08:58
Il maestro guerrafondaio
Parole e musica di Gino Negri; manoscritto inedito, databile al 1969 circa; canzone inclusa in un spettacolo (probabilmente mai rappresentato) intitolato La dolce guerra.
(Marco Moiraghi)
(Marco Moiraghi)
C’era il maestro Huber:
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Moiraghi 2010/8/20 - 08:58
La sangre y la letra
[1973]
Inspirada en la obra del Premio Nacional de Literatura, Volodia Teitelboim, sobre los campos de prisioneros de Pisagua de la época de González Videla.
Un silbido en la niebla
El novio raptado
La sangre y la letra
Fecundidad
No seré un verdugo
La prueba del amor
El corazón de la puna
Colaguachi
El regreso
Tiempo de ayuno
La libertad
Fonte:Pacoweb
Un silbido en la niebla
El novio raptado
La sangre y la letra
Fecundidad
No seré un verdugo
La prueba del amor
El corazón de la puna
Colaguachi
El regreso
Tiempo de ayuno
La libertad
Fonte:Pacoweb
Recién cumplido los treinta
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/20 - 08:56
El novio raptado
[1973]
Inspirada en la obra del Premio Nacional de Literatura, Volodia Teitelboim, sobre los campos de prisioneros de Pisagua de la época de González Videla.
Un silbido en la niebla
El novio raptado
La sangre y la letra
Fecundidad
No seré un verdugo
La prueba del amor
El corazón de la puna
Colaguachi
El regreso
Tiempo de ayuno
La libertad
Fonte:Pacoweb
Un silbido en la niebla
El novio raptado
La sangre y la letra
Fecundidad
No seré un verdugo
La prueba del amor
El corazón de la puna
Colaguachi
El regreso
Tiempo de ayuno
La libertad
Fonte:Pacoweb
Herminia se quedó sola
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/20 - 08:51
Un silbido en la niebla
[1973]
Inspirada en la obra del Premio Nacional de Literatura, Volodia Teitelboim, sobre los campos de prisioneros de Pisagua de la época de González Videla.
Un silbido en la niebla
El novio raptado
La sangre y la letra
Fecundidad
No seré un verdugo
La prueba del amor
El corazón de la puna
Colaguachi
El regreso
Tiempo de ayuno
La libertad
Fonte:Pacoweb
Un silbido en la niebla
El novio raptado
La sangre y la letra
Fecundidad
No seré un verdugo
La prueba del amor
El corazón de la puna
Colaguachi
El regreso
Tiempo de ayuno
La libertad
Fonte:Pacoweb
Pasajeros de alta mar
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/20 - 08:33
Kissinger et son prix Nobel de la paix
E costui sarebbe il novello Premio Nobel per la Pace?
La guerra nell'ombra dell'America di Obama
di Christian Rocca
da Il Sole 24 Ore del 17 agosto 2010
NEW YORK - L'America di Barack Obama, il paese del presidente Nobel per la pace 2009, sta conducendo una guerra segreta, oltre a quella palese in Afghanistan e Iraq, in una dozzina di paesi stranieri e in due continenti....
***
BOMB SHELL BARACK
da Infowars.com
Barack Obama
Il giornalista investigativo Wayne Madsen dimostra in questa sua accurata inchiesta come il presidente USA Barack Obama sia il prodotto di una "intelligence community", cioè un uomo della CIA cresciuto in una famiglia le cui figure principali (padre, madre e patrigno) sono sempre stati sul libro paga della più potente agenzia di spionaggio del mondo.
Se qualcuno aveva ancora la speranza che qualcosa fosse cambiato dopo l'era dei Bush...
La guerra nell'ombra dell'America di Obama
di Christian Rocca
da Il Sole 24 Ore del 17 agosto 2010
NEW YORK - L'America di Barack Obama, il paese del presidente Nobel per la pace 2009, sta conducendo una guerra segreta, oltre a quella palese in Afghanistan e Iraq, in una dozzina di paesi stranieri e in due continenti....
***
BOMB SHELL BARACK
da Infowars.com
Barack Obama
Il giornalista investigativo Wayne Madsen dimostra in questa sua accurata inchiesta come il presidente USA Barack Obama sia il prodotto di una "intelligence community", cioè un uomo della CIA cresciuto in una famiglia le cui figure principali (padre, madre e patrigno) sono sempre stati sul libro paga della più potente agenzia di spionaggio del mondo.
Se qualcuno aveva ancora la speranza che qualcosa fosse cambiato dopo l'era dei Bush...
Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/19 - 22:56
צום װינטער, אָדער אַ װינטער־ליד, אָדער הוליעט, הוליעט בײזע װינטן
the author is a. reisen. not the other way around
elik elhanan 2010/8/19 - 21:34
No Shame in Cryin'
I'm trying to bring attention to the plight of the
returning veterans of Iraq and Afghanistan. PTSD & suicide rates are epidemic. Please listen to my song: "No Shame In Cryin." I'm trying to get anyone to listen to this and play it for our returning troops no matter what your political beliefs. The song is about an older veteran (I'm a Vietnam medic vet) talking to the younger guys just returning to get the help they need. My songs are free and down loadable on various web sites through CD title: Walt Cronin - California I Gotta Run
Peace On Earth ( it's not a seasonal thing )
Walt Cronin
www.thegousters.com
http://airplaydirect.com/music/waltcronin/ (songs,lyrics and notes) No Shame In Cryin' ( song # 6 )
returning veterans of Iraq and Afghanistan. PTSD & suicide rates are epidemic. Please listen to my song: "No Shame In Cryin." I'm trying to get anyone to listen to this and play it for our returning troops no matter what your political beliefs. The song is about an older veteran (I'm a Vietnam medic vet) talking to the younger guys just returning to get the help they need. My songs are free and down loadable on various web sites through CD title: Walt Cronin - California I Gotta Run
Peace On Earth ( it's not a seasonal thing )
Walt Cronin
www.thegousters.com
http://airplaydirect.com/music/waltcronin/ (songs,lyrics and notes) No Shame In Cryin' ( song # 6 )
I say to my brothers much younger than me
(Continues)
(Continues)
Contributed by Walt Cronin 2010/8/19 - 17:41
No sé el perquè de les guerres
[1966]
Guillermina Motta è stata una protagonista del movimento della Nova Cançó catalana e membro del collettivo “Els Setze Jutges” di cui fecero parte anche artisti come Francesc Pi de la Serra, Joan Manuel Serrat, Maria Del Mar Bonet e Lluís Llach, solo per citare i più noti.
Testo trovato su Cancioneros.com
Guillermina Motta è stata una protagonista del movimento della Nova Cançó catalana e membro del collettivo “Els Setze Jutges” di cui fecero parte anche artisti come Francesc Pi de la Serra, Joan Manuel Serrat, Maria Del Mar Bonet e Lluís Llach, solo per citare i più noti.
Testo trovato su Cancioneros.com
De política no hi entenc prou,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/19 - 15:29
Pisagua 1973
[1993]
Album :Pisagua 1973
Album :Pisagua 1973
Sul campo di concentramento di Pisagua si veda l'introduzione di Riccardo Venturi alla canzone La patria prisionera degli Inti Illimani.
(Bartolomeo Pestalozzi)
(Bartolomeo Pestalozzi)
Con el puño en alto
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/19 - 15:23
Anna Lamberti Bocconi: Confessione di Alonso Chisciano
Bellissima.
A.Chisciano
A.Chisciano
A. Chischiano 2010/8/19 - 14:35
El banquerito
[1969]
Album “Canciones funcionales/Ángel Parra interpreta a Atahualpa Yupanqu”
Testo trovato su Cancioneros.com
Album “Canciones funcionales/Ángel Parra interpreta a Atahualpa Yupanqu”
Testo trovato su Cancioneros.com
Está sufriendo el banquero,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/19 - 14:30
Pisagua
Album : Gritos de mimo
Musica: Los De Marras
Letra: Hector Pavelic
Musica: Los De Marras
Letra: Hector Pavelic
Sul campo di concentramento di Pisagua si veda l'introduzione di Riccardo Venturi alla canzone La patria prisionera degli Inti Illimani.
(Bartolomeo Pestalozzi)
(Bartolomeo Pestalozzi)
Pisagua siempre Pisagua
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/19 - 14:25
Por qué no te quedas en casa
[199?]
Canzone inedita, una delle prime scritte da Serrano, senza dubbio ispirata ad una celebre frase del poeta uruguayano Mario Benedetti, quando suggerì di andare oltre al “Yankee go home!” e suggerì di sostituirlo con “Yankee STAY home!”.
Canzone inedita, una delle prime scritte da Serrano, senza dubbio ispirata ad una celebre frase del poeta uruguayano Mario Benedetti, quando suggerì di andare oltre al “Yankee go home!” e suggerì di sostituirlo con “Yankee STAY home!”.
A veces me pregunto por qué el Imperio
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/19 - 14:23
La bala
[1972]
Scritta da Víctor Jara su di una melodia popolare venezuelana.
Nell’album “La población”, così come ristampato nel 2001 con l’inclusione di alcuni inediti – come questa “La bala” - non presenti nel disco originale.
“La población” è un progetto, che Víctor Jara volle realizzare con un amico e collaboratore, il drammaturgo Alejandro Sieveking, una “cantata” – un “concept album” si dice oggi – dedicato alla nascita di una delle tante “poblaciones” – appunto – i “barrios” illegali che a partire dal 1957 cominciarono a costituirsi nell’area metropolitana di Santiago del Cile in seguito ad ondate successive di occupazioni attuate da masse di senza tetto e diseredati. “La Victoria”, situato nel comune di Pedro Aguirre Cerda ed occupato nel 1957, fu il primo di questi insediamenti, il primo in Cile e in tutta l’America Latina.
Dieci anni dopo fu la volta della “toma” (la “conquista”)... (Continues)
Scritta da Víctor Jara su di una melodia popolare venezuelana.
Nell’album “La población”, così come ristampato nel 2001 con l’inclusione di alcuni inediti – come questa “La bala” - non presenti nel disco originale.
“La población” è un progetto, che Víctor Jara volle realizzare con un amico e collaboratore, il drammaturgo Alejandro Sieveking, una “cantata” – un “concept album” si dice oggi – dedicato alla nascita di una delle tante “poblaciones” – appunto – i “barrios” illegali che a partire dal 1957 cominciarono a costituirsi nell’area metropolitana di Santiago del Cile in seguito ad ondate successive di occupazioni attuate da masse di senza tetto e diseredati. “La Victoria”, situato nel comune di Pedro Aguirre Cerda ed occupato nel 1957, fu il primo di questi insediamenti, il primo in Cile e in tutta l’America Latina.
Dieci anni dopo fu la volta della “toma” (la “conquista”)... (Continues)
Voy a contarles la historia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/19 - 13:23
Nana a una niña de Vietnam
[1975]
Album “La Nueva Canción”
Scritta da Carlos Francisco Elías e Víctor Víctor, dominicano come l’interprete.
Testo trovato su Cancioneros.com
Album “La Nueva Canción”
Scritta da Carlos Francisco Elías e Víctor Víctor, dominicano come l’interprete.
Testo trovato su Cancioneros.com
Niña, niña de Vietnam,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/19 - 10:50
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from Italy and from the rest of the world
Salvatore Giuliano
E' una canzone molto bella. Ascoltandola si prova una forte emozione e viene il desiderio di ricominciare a lottare per la giustizia vera e la vera libertà. Forse non abbiamo abbastanza fame.
Laura
Laura
laura 2010/8/18 - 23:33
Un final felíz
[2007]
cover
Scritta da Leo Maslíah, musicista e scrittore di Montevideo.
“Canción del gran compositor y autor uruguayo Leo Maslíah. Lo conocimos en un concierto en un Pub de Santiago. Nos envió por Email su canción e inmediatamente la montamos. Con su ironía característica muestra el terrible problema de la impunidad frente a las atrocidades de la guerra sucia en los países del cono sur, en la que todo se ha dado por resuelto con una mera promesa de los militares y de la policía de no volver a cometer estos actos nunca más.” (Quilapayún)
cover
Scritta da Leo Maslíah, musicista e scrittore di Montevideo.
“Canción del gran compositor y autor uruguayo Leo Maslíah. Lo conocimos en un concierto en un Pub de Santiago. Nos envió por Email su canción e inmediatamente la montamos. Con su ironía característica muestra el terrible problema de la impunidad frente a las atrocidades de la guerra sucia en los países del cono sur, en la que todo se ha dado por resuelto con una mera promesa de los militares y de la policía de no volver a cometer estos actos nunca más.” (Quilapayún)
Esta es una historia que tiene un final feliz
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/18 - 15:49
Dónde está la que quiero
[2007]
Album “Siempre”
Scritta da Luis Advis.
“Canción que pertenece a la obra de Luis Advis ‘Sinfonía de los tres tiempos de América’ escrita en homenaje a los desaparecidos y que nosotros mismos grabamos en España junto a la cantante Paloma San Basilio en un disco editado en 1986. En la obra, las partes solistas las cantaba ella, en esta nueva versión, nosotros hacemos todo.” (Quilapayún)
Album “Siempre”
Scritta da Luis Advis.
“Canción que pertenece a la obra de Luis Advis ‘Sinfonía de los tres tiempos de América’ escrita en homenaje a los desaparecidos y que nosotros mismos grabamos en España junto a la cantante Paloma San Basilio en un disco editado en 1986. En la obra, las partes solistas las cantaba ella, en esta nueva versión, nosotros hacemos todo.” (Quilapayún)
¿Donde está la que quiero, donde está?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/18 - 15:42
Rumba por la paz
[2007]
Album “Siempre”
Scritta da Sebastián Quezada, percussionista formatosi a Cuba. Si è unito ai Quilapayún nel 2005.
"Omo Añá" en yoruba quiere decir “hijo de Añá”. “Añá” es la entidad que vive dentro del tambor consagrado "batá", con el cual se celebran las fiestas de santo en la santeria. Regino, mi maestro, era un Omo Añá de los mas respetados de Cuba, y luego, del mundo. Los batás se han repartido mucho por el Caribe, México, Estados Unidos, Venezuela... Por razones musicales me hicieron una ceremonia de lavarme las manos para que tenga la posibilidad de tocar esos tambores consagrados. Se trata de una ceremonia Africana dura, con muchos cantos y ojos vendados y penitencias, etc. No soy Omo Añá, pero tengo las manos lavadas. Yo hice eso por tocar y cantar esa música y no por razones religiosas. Los grandes músicos tamboreros lo entendieron bien y me han apoyado. Así es el cuento africano de mi vida.” (Sebastián Quezada)
Album “Siempre”
Scritta da Sebastián Quezada, percussionista formatosi a Cuba. Si è unito ai Quilapayún nel 2005.
"Omo Añá" en yoruba quiere decir “hijo de Añá”. “Añá” es la entidad que vive dentro del tambor consagrado "batá", con el cual se celebran las fiestas de santo en la santeria. Regino, mi maestro, era un Omo Añá de los mas respetados de Cuba, y luego, del mundo. Los batás se han repartido mucho por el Caribe, México, Estados Unidos, Venezuela... Por razones musicales me hicieron una ceremonia de lavarme las manos para que tenga la posibilidad de tocar esos tambores consagrados. Se trata de una ceremonia Africana dura, con muchos cantos y ojos vendados y penitencias, etc. No soy Omo Añá, pero tengo las manos lavadas. Yo hice eso por tocar y cantar esa música y no por razones religiosas. Los grandes músicos tamboreros lo entendieron bien y me han apoyado. Así es el cuento africano de mi vida.” (Sebastián Quezada)
Andando por todo el mundo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/18 - 15:36
Sacco y Vanzetti
[1928]
Album:.Los Anarquistas ~ 1904-1936
Marchas y canciones de lucha de los obreros anarquistas argentinos
Testo reperito in questa pagina
Album:.Los Anarquistas ~ 1904-1936
Marchas y canciones de lucha de los obreros anarquistas argentinos
Testo reperito in questa pagina
Recitado:
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2010/8/18 - 13:54
Song Itineraries:
Sacco and Vanzetti
Canción para Víctor Jara
[1979]
Album “Umbral”
Scritta da Eduardo Carrasco
Album “Umbral”
Scritta da Eduardo Carrasco
Yo no tenía voz
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/18 - 13:27
Song Itineraries:
Víctor Jara
Arriba en la cordillera
[1965]
Parole e musica di Patricio Manns.
Forse la canzone più famosa di Patricio Manns…
Parole e musica di Patricio Manns.
Forse la canzone più famosa di Patricio Manns…
Qué sabes de cordillera
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/18 - 13:16
A la mina no voy
Dal 5 agosto scorso 33 minatori sono bloccati ad oltre 300 metri di profondità in una miniera di rame e oro a San José, nella regione di Atacama a nord del Cile. Ieri le sonde dei soccorritori si sono dovute fermare a 350 metri per l’improvviso distacco di un “frammento” di roccia, un monolito di 700 tonnellate costituito da materiale impenetrabile per durezza.
Si dispera ormai di trovare qualcuno ancora in vita.
I gruppi musicali cileni Quilapayún, Inti Illimani e Los Tres hanno deciso di riproporre “A la mina no voy” in solidarietà ai lavoratori intrappolati nelle viscere della terra.
(fonte: Cancioneros.com)
Questa nuova versione della canzone è scaricabile sulla pagina creata apposta dal “conjunto”.
Si dispera ormai di trovare qualcuno ancora in vita.
I gruppi musicali cileni Quilapayún, Inti Illimani e Los Tres hanno deciso di riproporre “A la mina no voy” in solidarietà ai lavoratori intrappolati nelle viscere della terra.
(fonte: Cancioneros.com)
Questa nuova versione della canzone è scaricabile sulla pagina creata apposta dal “conjunto”.
Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/18 - 12:52
Las ollitas
[1977]
Album “La marche et le drapeau - Anthologie de chansons inédites”
Scritta da Sergio Ortega
Questa canzone, scritta dal compositore e pianista cileno Sergio Ortega, ironizza sui “cacerolazos” (protesta di piazza fatta percuotendo pentole e tegami) che la destra cilena (Democrazia Cristiana e i fascisti del Partito Nazionale e di Patria e Libertà) organizzavano ad ogni piè sospinto contro il governo di Allende.
Quella che in tempi più recenti, in America Latina ma anche in Islanda, per esempio, è diventata una forma consueta di espressione del dissenso popolare per la politica economica di questo o quel governo, fu inaugurata in Cile nel 1971 proprio dalla destra che – come dice la canzone – se in piazza batteva sulle pentole vuote, a casa le pentole più grosse le aveva ben piene di ogni bendiddio, con riferimento al boicottaggio contro Allende attuato dalla borghesia e dagli oligarchi... (Continues)
Album “La marche et le drapeau - Anthologie de chansons inédites”
Scritta da Sergio Ortega
Questa canzone, scritta dal compositore e pianista cileno Sergio Ortega, ironizza sui “cacerolazos” (protesta di piazza fatta percuotendo pentole e tegami) che la destra cilena (Democrazia Cristiana e i fascisti del Partito Nazionale e di Patria e Libertà) organizzavano ad ogni piè sospinto contro il governo di Allende.
Quella che in tempi più recenti, in America Latina ma anche in Islanda, per esempio, è diventata una forma consueta di espressione del dissenso popolare per la politica economica di questo o quel governo, fu inaugurata in Cile nel 1971 proprio dalla destra che – come dice la canzone – se in piazza batteva sulle pentole vuote, a casa le pentole più grosse le aveva ben piene di ogni bendiddio, con riferimento al boicottaggio contro Allende attuato dalla borghesia e dagli oligarchi... (Continues)
La derecha tiene dos ollitas
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/18 - 11:26
General Prats, usted tenía razón
[1977]
Album “La marche et le drapeau - Anthologie de chansons inédites”
Scritta da Eduardo Carrasco e Guillermo Oddó
Carlos Prats fu nominato comandante in capo dell’esercito cileno nel 1969 dal presidente Frei in sostituzione di René Schneider Chereau, assassinato da un gruppo di militari golpisti, con il supporto della CIA, per essere un soldato fedele alle istituzioni.
Nel 1974 Carlos Prats fece la stessa fine del suo amico Shneider, e per lo stesso motivo: la lealtà verso le istituzioni democratiche. Allende aveva voluto Prats non solo come capo dell’esercito ma anche come ministro della difesa e vice-presidente e Prats gli fu leale fino alla fine ma, travolto dai continui attacchi, anche fisici, che gli venivano dagli ambienti militari più reazionari, fu costretto a dimettersi da ogni incarico nell’agosto del 1973, raccomandando ad Allende il suo “fidato” vice, tal Augusto Pinochet... (Continues)
Album “La marche et le drapeau - Anthologie de chansons inédites”
Scritta da Eduardo Carrasco e Guillermo Oddó
Carlos Prats fu nominato comandante in capo dell’esercito cileno nel 1969 dal presidente Frei in sostituzione di René Schneider Chereau, assassinato da un gruppo di militari golpisti, con il supporto della CIA, per essere un soldato fedele alle istituzioni.
Nel 1974 Carlos Prats fece la stessa fine del suo amico Shneider, e per lo stesso motivo: la lealtà verso le istituzioni democratiche. Allende aveva voluto Prats non solo come capo dell’esercito ma anche come ministro della difesa e vice-presidente e Prats gli fu leale fino alla fine ma, travolto dai continui attacchi, anche fisici, che gli venivano dagli ambienti militari più reazionari, fu costretto a dimettersi da ogni incarico nell’agosto del 1973, raccomandando ad Allende il suo “fidato” vice, tal Augusto Pinochet... (Continues)
A la rosa de la aurora
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/18 - 10:40
Dónde están
[1977]
Album “La marche et le drapeau - Anthologie de chansons inédites”
Scritta da Eduardo Carrasco
Album “La marche et le drapeau - Anthologie de chansons inédites”
Scritta da Eduardo Carrasco
No serán lágrimas por Víctor Díaz (1)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/18 - 09:25
Tío Caimán
A quanto mi risulta, i primi a registrare questa canzone scritta da Carlos Francisco Chang Marín non furono gli Inti-Illimani ma i Quilapayún nel loro album "Quilapayún Cuatro" del 1970.
Quindi è forse a loro che il brano dovrebbe essere attribuito...
Quindi è forse a loro che il brano dovrebbe essere attribuito...
Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/18 - 08:47
Guanajuato
[2009]
Lyrics and Music by David Rovics
Album: Ten Thousand Miles Away
A song for one of the hundreds of would-be Mexican immigrants who die of thirst on the US-Mexico border every year..
Lyrics and Music by David Rovics
Album: Ten Thousand Miles Away
A song for one of the hundreds of would-be Mexican immigrants who die of thirst on the US-Mexico border every year..
I was raised in Guanajuato
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/8/18 - 08:44
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Between the Walls
[1997]
Lyrics by Klak Guguilje
Music by S-cuk Gogs
Album: Demo [2007]
The song is main about the border issues through not only "Natives' view", but also a Latin... Since after all Latins, Hispanics, etc. are natives too, if you know what has happen to the Aztec, Mixtec, Zapotec, Mayan, Incas, Tainos, etc. history..
Lyrics by Klak Guguilje
Music by S-cuk Gogs
Album: Demo [2007]
The song is main about the border issues through not only "Natives' view", but also a Latin... Since after all Latins, Hispanics, etc. are natives too, if you know what has happen to the Aztec, Mixtec, Zapotec, Mayan, Incas, Tainos, etc. history..
They marked a line right through our land,
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/8/18 - 08:27
Hello Mama
[Mama]
(Continues)
(Continues)
Contributed by The Great Cornholio 2010/8/18 - 04:45
Song Itineraries:
Guantanamo Bay detention camp
El Plan Leopardo
[1975]
Album “Adelante!”
Scritta da Willy Oddó, membro dei Quilapayún, sulla base del racconto di un anonimo testimone su quello che la DINA, la polizia politica di Pinochet, battezzò “Plan Leopardo”, una trappola tesa all’indomani dell’11 settembre ai militanti di sinistra che, soprattutto nel sobborgo di Santiago denominato La Legua, si erano opposti armi in pugno al golpe fascista.
In un primo momento i servizi segreti rilasciarono gli attivisti arrestati, ma poi infiltrarono a La Legua alcuni agenti che si finsero reclutatori di una qualche organizzazione armata di sinistra e riuscirono così a mettere le mani sui capi della resistenza. Pedro Rojas, Luis Orellana Pérez, Alejandro Gómez Vega, Carlos Cuevas e Luis Canales, tutti militanti comunisti del comitato locale “Galo González” di La Legua, furono arrestati dalla DINA tra il 18 e il 20 di dicembre del 1973 e condotti in uno dei... (Continues)
Album “Adelante!”
Scritta da Willy Oddó, membro dei Quilapayún, sulla base del racconto di un anonimo testimone su quello che la DINA, la polizia politica di Pinochet, battezzò “Plan Leopardo”, una trappola tesa all’indomani dell’11 settembre ai militanti di sinistra che, soprattutto nel sobborgo di Santiago denominato La Legua, si erano opposti armi in pugno al golpe fascista.
In un primo momento i servizi segreti rilasciarono gli attivisti arrestati, ma poi infiltrarono a La Legua alcuni agenti che si finsero reclutatori di una qualche organizzazione armata di sinistra e riuscirono così a mettere le mani sui capi della resistenza. Pedro Rojas, Luis Orellana Pérez, Alejandro Gómez Vega, Carlos Cuevas e Luis Canales, tutti militanti comunisti del comitato locale “Galo González” di La Legua, furono arrestati dalla DINA tra il 18 e il 20 di dicembre del 1973 e condotti in uno dei... (Continues)
Un día triste y oscuro
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartolomeo Pestalozzi 2010/8/17 - 14:36
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