Domani è il 30 giugno, 50° anniversario della rivolta di Genova contro i fascisti del "gerarchetto" Arturo Michelini, fondatore dell'MSI, e contro la celere mandata dal presidente del Consiglio Fernando Tambroni a proteggere i missini.
I poliziotti furono malmenati, i fascisti non fecero il loro congresso e Tambroni dovette dimettersi...
Purtroppo non ci riuscì di fare altrettanto nel 2001: i poliziotti ci massacrarono, uccisero Carlo Giuliani, i potenti dela terra tennero regolarmente il loro congresso e il gerarca Berlusconi è ancora lì a fare danni.
Vorrei dedicare alla giornata di domani una versione più estesa di "E poi poi poi ci chiamavano teddy boy" dall'EP "Canti della Resistenza italiana vol.10", a cura di Cesare Bermani, edizioni I dischi del sole, 1965.
E POI POI POI CI CHIAMAVANO TEDDY BOYS (Continues)
hahahaha ma ce la fate??
mica hanno "fascistizzato" Bresci dai
è solamente ammirazione per un gesto anti-liberale contro un re che non doveva esserci, si può essere fascisti e condividere anche altri opinioni eh
purtroppo avete inchiodata nella mente l'idea di fascismo=botte per strada
siete dei failure
Antichristian_Resistence 2010/6/28 - 22:08
Che ci vuoi fare, Antichristian Resistance; noi almeno siamo qualcosa; tu non sei mai stato, non sei e non sarai mai assolutamente niente.
Riporto integralmente il commento – con tanto di tono “ardito” - presente sulla pagina di YouTube dove ho reperito il canto accompagnato dalle scene de “Il partigiano Johnny” di Guido Chiesa:
“I Figli di Nessuno erano i ribelli delle formazioni genovesi che nel tumultuoso periodo seguente la I° Guerra Mondiale si aggregarono spontaneamente in gruppi di combattimento per contrapporre alla violenza fascista la giustizia proletaria con azioni di lotta e legittima autodifesa.
In seguito, nel Luglio 1921, i suoi aderenti confluirono negli Arditi del Popolo, l'unica organizzazione strutturalmente in grado di opporsi sul territorio al dilagante terrorismo squadrista, ma l'ottusità e il settarismo ideologico dei partiti che allora costituivano il variegato fronte dell'opposizione democratica ne vanificò purtroppo l'operato condannando così il popolo italiano al tragico ventennio in camicia nera.
Appoggiati... (Continues)
Ho un buon ricordo delle serate al Cencio's e dei concerti dei Trimad; in una di esse serate ebbi anche la conferma del fatto che la propaganda è una cosa, la realtà un'altra, spesso opposta.
Come molti ricorderanno, nel settembre 2001 il territorio statunitense fu oggetto di alcuni radicali interventi urbanistici sulla scia dei quali l'amministrazione in carica tentò una "politica muscolare" demenziale ed assassina, assecondata in questo da tutta la feccia redazionale a libro paga. L'idea era quella di utilizzare gli eventi per spazzare sotto il tappeto un'incompetenza ed una pochezza infarcite di lobbysmo e di veri e propri intenti tra l'incosciente e il criminale che erano -e sono- perfetta espressione di un elettorato di cui si è giustamente sostenuto che è connotato dall'autoconsapevolezza di uno scarafaggio.
Una sera d'autunno del 2001 i Trimad eseguirono Amerigano al Cencio's, tentando... (Continues)
la canzone Stelutis Alpinis e' l'inno assoluto all'amore, alla vita,alla vita perduta in questo caso, il rimpianto per la dipartita ma la certezza che dopo la morte rimane questa corrispondenza di amorosi sensi come cita il poeta che "ci sofferma sul limitar di dite" questo spirito buono e ancora innamorato che protegge la sua amata circondandola di amore seppur spirituale e si identifica nella stella alpina, il sangue come nutrimento di questo splendido fiore, versato come estremo atto d'amore, inoltre e' una bellisima e commovente preghiera a suffragio per tanti giovani caduti nel fiore della vita per ideali non sempre condividibili o almeno non dal popolo che la guerra doveva farla, fra le righe leggo un invito a non sacrificare tanta gioventu' all'altare del barbaro dio della guerra, quelli che gia' abbiamo bastano ed avanzano e ci indicano la via, la pace e non la guerra l'amore e non l'odio, creare non distruggere, insegnare alle nuove generazioni il bene, la giustizia e sopra di tutto l'amore.
I poliziotti furono malmenati, i fascisti non fecero il loro congresso e Tambroni dovette dimettersi...
Purtroppo non ci riuscì di fare altrettanto nel 2001: i poliziotti ci massacrarono, uccisero Carlo Giuliani, i potenti dela terra tennero regolarmente il loro congresso e il gerarca Berlusconi è ancora lì a fare danni.
Vorrei dedicare alla giornata di domani una versione più estesa di "E poi poi poi ci chiamavano teddy boy" dall'EP "Canti della Resistenza italiana vol.10", a cura di Cesare Bermani, edizioni I dischi del sole, 1965.