Versione italiana della poesia di Pietro Tamburello – dedicata a Epifania Barbato –
PORTELLA DELLE GINESTRE
O madre antica, c'era tanto sole
quella mattina di maggio alla Portella!
Ma tu non c'eri andata. Dentro casa tua
conversavi con l'altro tuo figlio
che, andato in guerra, non era più tornato
Ti chiedevi perché era morto e ti scendeva
dentro il petto solo il silenzio
dei campi deserti dove la guerra
la fanno ancora solo le falci e gli zapponi.
...Tanti altri agnelli innocenti invece quel giorno
- ci pensi?- se ne sono andati più vicino
al sole, alle nuvole, al cielo
ed erano contenti che il vento
l'inseguisse a festa e si godesse
assieme a loro l'odore forte
che fa la terra e l'erba primizia,
dopo che gli sparvieri avevano offuscato l'aria
dispiegando le ali nere della morte…
C'è una voce di mamma, la tua voce,
che ora è sempre lì su quelle tempie
rosse di sangue,... (Continues)
giorgio 2010/5/7 - 18:31
Version française – UN SIÈCLE D'HISTOIRE – Marco Valdo M.I. – 2010
à partir de la traduction italienne d'un poème : Un seculu di storia (1970) d'Ignazio Butttita (auteur de la chanson PORTELLA DELLE GINESTRE)
Ce poème raconte un siècle de massacres et d'assassinats en Sicile. Toujours les riches contre les pauvres, toujours cette foutue guerre de Cent Mille Ans.
UN SIÈCLE D'HISTOIRE
J'accuse les politiques
D'aujourd'hui et d'hier :
Crispi et compagnie,
Prédicateurs de la monarchie,
Croque-morts et menuisiers
Qui clouèrent vie la Sicile à la croix.
J'accuse les Savoies,
Les premiers et le dernier,
Roi et empereur,
Fasciste et Italien,
Couronné de médailles,
Arrachées avec le sang
Au cœur de nos mères.
Un siècle de guerres,
Un siècle de massacres :
Les os des Siciliens
Enterrés dans les déserts,
Dans la neige,
Dans la boue des fleuves;
Le sang des mineurs de soufre,
Des... (Continues)
d'après la version italienne d'une chanson sicilienne « Purtedda dâ Ginestra » – Taberna Mylaensis – 1981 (paroles d'Ignazio Buttitta et la musique originale de Otello Profazio.)
Une remarque à propos de ce massacre (1947) et de l'accusation lancée contre Giuliano et sa bande, accusés d'être les massacreurs de ce Premier Mai pacifique. Si de fait, Giuliano et sa bande furent présents sur la colline voisine et tirèrent sur la foule en fête... C'étaient avec leurs escopettes et ils tiraient en l'air pour mettre la pagaille... Pour intimider. Une enquête plus approfondie (sur base des autopsies, mais aussi de documents « déclassifiés » des services US...) démontra que ce ne sont pas les armes de la bande à Giuliano qui ont blessé et tué, mais bien des armes de guerre provenant directement de l'armée étazunienne, lesquelles étaient aux mains d'authentiques tueurs de la mafia sicilienne et... (Continues)
"Scuna" è la trasposizione sia greca, sia italiana dell'inglese "schooner", mal inteso di solito come "goletta", alla quale però non è identico. Che abbia vele una scuna è ovvio, e si tratta qui di un pleonasmo. L'oscillazione della grafia di Polis/polis (città), una volta con l' iniziale maiuscola e due con la minuscola, e il fatto che nell'Arcipelago il capoluogo di ogni isola non mai è detto "polis" ma "hora", mi fanno pensare - così a naso - che l' area di origine della canzone sia davvero allargabile almeno fino al Bosforo, la cui città principale, Costantinopoli, è sempre stata chiamata la "Polis" per antonomasia. E' però difficile immaginare che i pescatori di spugne si tramandassero i loro canti per iscritto...Più semplice pensare che il testo in cui mi sono imbattuto non sia dei più accurati. Con molti dubbi ho tradotto κοπάλι (parola... (Continues)
PORTELLA DELLE GINESTRE
O madre antica, c'era tanto sole
quella mattina di maggio alla Portella!
Ma tu non c'eri andata. Dentro casa tua
conversavi con l'altro tuo figlio
che, andato in guerra, non era più tornato
Ti chiedevi perché era morto e ti scendeva
dentro il petto solo il silenzio
dei campi deserti dove la guerra
la fanno ancora solo le falci e gli zapponi.
...Tanti altri agnelli innocenti invece quel giorno
- ci pensi?- se ne sono andati più vicino
al sole, alle nuvole, al cielo
ed erano contenti che il vento
l'inseguisse a festa e si godesse
assieme a loro l'odore forte
che fa la terra e l'erba primizia,
dopo che gli sparvieri avevano offuscato l'aria
dispiegando le ali nere della morte…
C'è una voce di mamma, la tua voce,
che ora è sempre lì su quelle tempie
rosse di sangue,... (Continues)