O Gian Piero, non è che ti eri dimenticato qualcosa, tipo -che so io- il testo greco...? :-)
Però va anche detto che la pagina stixoi relativa alla canzone dà attualmente un bel 404 Not Found: caso che, ohimé, accade spesso su quel galattico sito. Le pagine di kithara.vu invece, semplicemente, non si aprono di default da Google: un autentico mistero eleusino! Comunque il testo l'ho trovato su Song of the Day, che poi sarebbe Τραγούδι της ημέρας. Certo che i greci son proprio fissati con l'inglese; e visto il trattamentino loro riservato dalla Gran Bretagna, che prima li spoglia di non so quanti tesori artistici per portarli al British Museum e poi organizza loro un bel supportino alle forze della reazione durante la guerra civile...
Un paio di parole, forse, andrebbero spese anche su Elia Kazan (o meglio, Ηλίας Καζαντζόγλου, nato a Cesarea di Cappadocia in una famiglia greca ma portatore... (Continues)
Lo sai, Riccardo, che è un bel mistero? Dico dei meandri del sito. Andavo un po' di fretta, ma volevo mandare comunque il mio piccolo contributo: ho fatto e spedito. All'apparire della pagina in attesa di approvazione, mi sono accorto che dal testo di commento era sparito il mio rinvio generico agli spezzoni del film, che avevo trovato in you tube. Siccome avevo usato, per inquadrarlo, le virgolette basse semplici, mi è venuto in mente che fossero loro la causa, perché me le facevi usare tu per predisporre i miei invii via email già adattati alla pagina web. Praticamente non sono segni grafici, ma comandi. Ho provveduto a correggere e subito spedito: ma, veloce come un lampo, la canzone era già stata inserita. Solo a quel punto mi sono accorto che ne avevo combinata una ancora più grossa: avevo copiato e incollato la traduzione al posto del testo... Allora ho ricominciato da capo. Giunto... (Continues)
Dal webmaster... un impegno preciso a rifare la pagina per aggiornare le biografie ;)
Mi scuso anche per tutti gli altri problemi ma per una serie di motivi gestire i caratteri in greco (ma anche in cirillico e in arabo) è sempre un gran casino. E tutto perché i computer li hanno inventati negli Stati Uniti dove hanno un alfabeto senza neanche gli accenti!
In linea di massima non amo nemmeno io le "damnationes memoriae", però ci sono delle eccezioni. Prendere e consegnare alla morte civile (e alla galera) delle persone che ti consideravano un compagno, è un atto schifoso che non può essere dimenticato. Anche perché di uno come Kazan si ha più "indulgenza" perché ha fatto dei bei film; fosse stato un muratore o un impiegato non si avrebbero avuti poi tanti scrupoli. Credo che nemmeno io mi sarei alzato ad applaudirlo per l'Oscar alla carriera; lui la sua carriera l'ha potuta avere, a differenza di coloro cui l'ha troncata. E vorrei vedere se qualcuno, Gian Piero, l'avesse fatto a te. La memoria non va "damnata" a priori, ma analizzata. Ed avere un giudizio su chi è morto vuole semplicemente dire che da vivo ha agito in un certo modo. Saluti!
Scusami se ti leggo solo adesso. Quello che scrivi mi trova perfettamente d'accordo. Quello che a me non va (e lo dico in primo luogo a me stesso) è che si finga che qualcuno, o un fatto, non sia esistito. Il mio errore è stato non di avere riproposto un'opera di uno che poi si fece bastardo, ma di non avere fatto cenno, contemporaneamente, che Kazan è la stessa persona che si rese di lì a poco responsabile di quelle infamie. Omissione del tutto involontaria, imputabile a una mia ignoranza, ma non per questo meno grave. E ti ringrazio di quello che hai aggiunto tu, che rimette le cose a posto, e che mi dà sollievo, perché non mi sarebbe piaciuto accorgermi,chissà quando, di avere combinato, insieme con gli altri due, anche questo "arrosto", che è un bel po' più indigesto degli altri...
No, mi sta girando un tarlo per la testa e mi rendo conto di avere scritto presupponendo una cronologia fasulla. Infatti ho dato per scontato che Kazan ha fatto la carogna dopo il film America America. Ma non può essere: quando ha fatto il film (1963), le sue infamie le aveva già abbondantissimamente commesse, visto che risalgono al maccartismo e quindi all'inizio degli anni Cinquanta. C'è da rimanerci male: ma se le cose sono queste, sono queste. No, no: nemmeno io mi sarei alzato in piedi, al conferimento dell'Oscar alla carriera.
Nella pagina per inviare le biografie si può ora cercare facilmente l'artista con l'autocompletamento, come al momento dell'inserimento. Spero che questo semplifichi le cose!
C'è anche da dire che questa canzone non è di Elia Kazan, ma di Nikos Gatsos e di Manos Hatzidakis, sui quali certamente non si può dire alcunché. Ed è, e rimane, una bella canzone.
Chanson italienne – Tra lupi – Piero Ciampi – 1976 (Piero Ciampi et Gianni Marchetti)
« Un Marocain condamné à un an. Il avait dérobé quelques fruits.»
Condamnation à un an. C'est la peine que le Tribunal de Bergame a infligé aujourd'hui 24 septembre (2010, pas du temps de Victor Hugo et des Misérables, rappelle Lucien l'âne) à un Marcocain de 52 ans pour avoir dérobé quelques fruits et légumes à la Pam de la via Camozzi. Le fait s'était déroulé le mercredi 28 août vers 20 heures. (Remarque, dit Lucien l'âne, qu'il n'y a même pas un mois entre le « délit » et la condamnation. Pas question d'invoquer le « légitime empêchement », pas question de renvoyer à plus tard et à encore plus tard... Pas question d'une loi « ad personam », pas question... Tout le monde n'a pas droit aux mêmes égards que ce multidéliquant – Silvio la Magouille, dit « il Nano Malefico », dit « Silvio la Menace », dit... (Continues)
PARMI LES LOUPS (Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2010/12/8 - 16:45
Ciao Marco Valdo M.I. (e una grattatina sul muso anche a Lucien l'âne),
volevo solo manifestarti una mia perplessità sulla tua traduzione di un passaggio di questa canzone...
"Egli volse la testa e li mise a tacere" l'hai tradotto "Il tourna la tête et se tut"... Ma così non finisce col significare "Egli volse la testa e tacque"?
Io invece avevo in mente la potentissima immagine di un uomo che, sorpreso a rubare per fame, mette a tacere chi strilla "al ladro!" solo con la furia del suo sguardo fiammeggiante, come una belva affamata, che ha solo bisogno di saziarsi, e come un uomo disperato, costretto ad "inseguire la dignità esaperata"...
Allora tradurrei piuttosto: "Il tourna la tête et les réduisit au silence", o qualcosa del genere (il francese non lo so mica tanto bene...)
Che dici?
Chanson italienne – Tatranky – Offlaga Disco Pax – 2005
Malgré tout, Lucien l'âne mon ami, malgré tout, Prague, Prague, la ville de Mozart et de Kafka, de Jaroslav Hasek et donc de Chveik le soldat et de Milan Kundera exerce une certaine fascination. On a dans la tête, quand on entend ce nom, une idée de printemps, une idée de jeunesse avide de liberté et d'un monde nouveau et intelligent, d'un monde qui fleure bon la culture, d'un monde peu ou pas du tout intéressé par l'argent et tout ce qui s'ensuit,indifférent aux jeux de l'apparence et du mercantilisme. Prague, une ville qui portait l'espérance d'un monde meilleur, d'un autre monde possible, d'un monde qui aurait tenté le pari du socialisme et de la liberté.
Mais, Marco Valdo M.I. mon ami, souviens-toi aussi que Prague est la ville de Pavel Kohout et de « L'Homme qui marchait au plafond » et je crois bien, d'après ce que j'en sais,... (Continues)
MÊME TATRANKY (Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2010/12/7 - 22:01
Confronto tra i Tatranky e i Loacker, con relativa confutazione
On peut imaginer que le Turc en question serait un émule et un successeur d'Ali Agça qui le 13 mai 1981 tira trois balles Place Saint Pierre sur le pape de l'époque, Jean-Paul II. Comme il apparut par la suite, Ali Agça manqua son coup. Il est sorti de prison en 2010.
À propos de Turc, mon ami Marco Valdo M.I., je suggère également d'aller voir ta chanson «La Croisade de Pierre », dont l'antienne est assez proche de celle de cette chanson du Dieu blindé. Rappelle-toi, elle disait parlant du déferlement des chrétiens au travers de l'Europe, aller-retour Jérusalem et la soi-disant Terre Sainte :
« À la fin, savez-vous ce qui arriva
Ce fut le Turc qui nous en délivra. »
et
la chanson du Dieu blindé dit très exactement :
« Il est temps d'en finir et les gens le répètent
Il faudrait un Turc, un Turc pour chaque... (Continues)
Piccola avvertenza. Probabilmente per motivi metrici, due parole non scritte nel testo stampato di Gatsos si sentono aggiunte nella canzone cantata. Sono: il "mille" aggiunto ai "baci" della seconda strofa, e l' "amara" aggiunto a "terraferma". Il testo e la traduzione rispecchiano il canto.