Language   
Simple list
Show Filters
Language
Song Itinerary
Date

Before 2009-8-24

Remove all filters
Downloadable! Video!

Winds Of Change

Winds Of Change
Da "Once" del 1990.

“Winds of Change” is a short little funky tune, sounding like Pink Floyd circa “The Final Cut” in which Harper calls out Gorbachev, Xiaoping, Thatcher, and all humans asking if the actions you have taken these past few years are really how you would like to be forever remembered.

(Tratto da una recensione su Almost Credible Reviews)

(Bernart Bartleby)
dung xiaoping
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2009/8/24 - 23:31
Downloadable! Video!

The Fourth World

The Fourth World
Da "Death or glory" del 1992.

Il titolo dell’album da cui la canzone è tratta riprende il motto di un reggimento dell’esercito britannico, i Queen's Royal Lancers, ma Roy Harper vi aggiunge un bel punto interrogativo, sicchè “Death or Glory?” assume tutto un altro significato.

La prima copertina dell’album, che mostra Roy Harper e la sua compagna Jacqueline Turner nudi in atteggiamento amoroso, fu poi sostituita visto che la bella se n’era nel frattempo andata con un violinista, gettando il povero Roy in uno sconforto profondo. Le copertine successive raffigurano un teschio a tibie incrociate, tipo Jolly Roger, e poi un bocciolo di rosa percorso dagli afidi.

La canzone “The Fourth World” parrebbe essere dedicata allo sterminio dei popoli nativi praticato dalle nazioni europee a caccia di nuovi spazi e risorse:

“The Fourth World” follows, and is just as long, but much more rocking, and... (Continues)
It's high time to fly
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2009/8/24 - 23:25
Downloadable! Video!

Nowhere To Run To

Nowhere To Run To
Da "Once" del 1990.

La canzone parla delle torture e della morte che l’uomo infligge agli animali, che sia la vivisezione, la sperimentazione su cavie, gatti, cani, scimmie di cosmetici, farmaci, tecniche chirurgiche e quant’altro serva al “progresso” dell’umanità, cioè al Mercato (penso alla vicenda dei beagles del laboratorio Green Hill, a giudizio in appello in questi giorni…), o che sia un canile illegale, di quelli che sempre più frequentemente vengono scoperti, anche qui da noi, veri e propri campi di sterminio o di addestramento di cani destinati ai combattimenti illegali…

Qualcosa sull’album da cui il brano è tratto, “Once” del 1990, che include anche la controversa e profetica The Black Cloud Of Islam, canzone “abbandonata” anch’essa e su cui meriterà senz’altro ritornare.

“Once” è un album importante per diversi motivi. Intanto perché Roy Harper ci lavorò insieme ad alcuni altri... (Continues)
I'm a rabbit on fire
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2009/8/24 - 23:17
Song Itineraries: War against Animals
Video!

The Black Cloud Of Islam

The Black Cloud Of Islam
Da "Once" del 1990.

C'è il rischio che piaccia a qualche borghezio di merda!
I'm sick to the teeth of the news on the screen
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2009/8/24 - 23:08
Downloadable! Video!

Government Surplus

Government Surplus
Da "Descendants of Smith" del 1988.

Faccio presente che le informazioni più accurate sull’opera di Roy Harper, e le trascrizioni migliori dei testi dialcuni suoi brani, si trovano sul sito Roy Harper H.Q. gestito da Aaro Koskinen fin dal 1994.

"Government Surplus is obvious. Throughout the chugging and churning labour intensive later 18th and 19th century industrial revolution, people were needed in drove to power the satanic mills etc etc....blah blah blah. In the post industrial self-satisfied-I'm alright Jack half-baked pussy-footing, don't step out of line just sweep it under the carper-later twentieth century, employment figures can be 'cooked' by putting young men and women on surrogate dole employment schemes and similary cyphoning-off young women with babies whilst feeding everyone on historic panic stricken tabloids whose content is senselessnationalistic paranoia. The vast majority... (Continues)
The young men in my country
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2009/8/24 - 23:02
Downloadable! Video!

Berliners

Berliners
Da "Once" del 1990.
Parole e musica di Roy Harper, con l’amico fraterno David Gilmour

"I was always moved by the thought of people who had given their lives that others might benefit, and particularly the poor soldier. Self-sacrifice is altruistic and an admirable human quality which truly deserves remembrance. I used Laurence Binyon's now famous poem as my inspiration for this one. When the Berlin Wall came down it was such a good moment for the world. One of the best moments of my life. Seeing a lot of people doing something very right, and overdue, and together. A hugely inspirational feeling."
(Roy Harper, tratto da “The Passions of Great Fortune”, volume edito nel 2003 e contenente I testi commentati delle sue canzoni)

La prima strofa della canzone – tratta dalla poesia “For the Fallen” composta nel 1914 da Robert Laurence Binyon per celebrare i primi soldati inglesi caduti nella... (Continues)
And in the morning
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2009/8/24 - 22:59
Song Itineraries: The Berlin Wall, 1961-1989
Downloadable! Video!

All Ireland

All Ireland
Da "Lifemask" del 1973.
Parole e musica di Roy Harper, classe 1941, folksinger e songwriter inglese, di Manchester, con 50 anni di carriera alle spalle e non meno di 23 album in studio realizzati dal 1964 ad oggi.

In copertina il calco del viso dell’autore, la sua “death mask”, immagine significativa perché in quel periodo Roy Harper rischiò la pelle per via di una brutta sindrome che l’aveva colpito. Non a caso il secondo lato dell’LP è interamente occupato da un brano in cinque movimenti che s’intitola “The Lord's Prayer”

Una canzone dedicata al conflitto nord-irlandese, che nel 1972 e 1973 raggiunse l’apice della violenza, soprattutto in conseguenza del Bloody Sunday (30 gennaio 1972), la strage voluta dagli inglesi che chiuse di fatto ogni spazio residuo alla lotta non violenta nell’Ulster.

Ce n’è per tutti in questi pochi e densi versi: per l’illegittimità e la violenza dell’occupante... (Continues)
Goodbye free Ireland
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2009/8/24 - 22:56
Song Itineraries: Conflicts in Ireland
Downloadable! Video!

The Lord's Prayer

The Lord's Prayer
Da "Lifemask" del 1973. Dura 22:54 minuti ed è composta da 5 parti:
a) Poem
b) Modal song parts I to IV
c) Front song
d) Middle song
e) End song (Front song reprise)

In copertina il calco del viso dell’autore, la sua “death mask”, immagine significativa perché in quel periodo Roy Harper rischiò la pelle per via di una brutta sindrome che l’aveva colpito.
Anche per questa spoken-song – dal testo assai lungo e complesso come solo Roy Harper riesce ad essere – bisognerebbe chiedere a Renato Stecca il motivo dell’inserimento… Probabilmente c’entra ancora una volta il genocidio dei popoli nativi e la guerra alla Terra…

"There's a lot of people who'll call it pretentious. The line, one that really appeals to me is 'Whose artists are helpless spherical mirrors spinning on the horns of a tidal wave.' That actually involves me. Each line takes you on to the next. 'Whose age is unknown, who... (Continues)
There once was a man from the old stone age
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2009/8/24 - 22:53
Downloadable! Video!

Burn The World

Burn The World
da Burn The World (1990)

Canzone (!? - è lunga quasi 20 minuti!) del 1990
(Renato Stecca)

*

Si tratta di una lunga canzone-riflessione, strutturata in sette movimenti, che occupa l’intero album del 1990 (in due versioni, una in studio e l’altra dal vivo).
Il testo è molto complesso e bisognerebbe chiedere a Renato Stecca perché lo propose nel 2009….
A me pare che possa iscriversi nel percorso sulla Guerra alla Terra.
La formattazione più corretta del testo reperibile in Rete credo possa essere la seguente, tratta da Flashlyrics dove fu contribuita da qualcuno che ebbe la pazienza anche di fornire gli accordi e – immagino quindi – ebbe più attenzione alla formattazione di versi e strofe…

(Bernart Bartleby)
Billy's on the street grabbing easy meat
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2009/8/24 - 22:35
Downloadable! Video!

The War Came Home Tonight

The War Came Home Tonight
(1992)
Album: "Death or Glory?"

Cari amici,
a cominciare da questa, vi invio alcune canzoni di un grande assente dal sito: ROY HARPER!
Come mai non c’è neanche una sua canzone qui dentro?
Non vi piace? L’avete dimenticato? Non lo conoscete? Io l’ho scoperto solo quest’estate, sebbene siano quasi 40 anni che ascolto il 3° dei Led Zeppelin, dove c’è “Hats off to (Roy) Harper” dedicata a lui e più di 30 che lo sento cantare “Have a cigar” in Wish you were here dei Pink Floyd. Insomma, una mia enorme lacuna, perché è sicuramente un grandissimo, anche se mi piacciono di più i suoi primi dischi e un po’ meno quegli degli anni ’80.

Ma per farmelo piacere, basta leggere quello che dice di lui la mia Enciclopedia del Rock:
«Una delle figure più originali del folk rock inglese, Roy Harper (1941), originario di Manchester, rimane orfano di madre in giovane età e vive con la matrigna, convinta... (Continues)
Left right left right
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2009/8/24 - 22:22
Downloadable! Video!

Protocol

Protocol
[1976]
Lyrics and Music by Gordon Lightfoot
Testo e musica di Gordon Lightfoot
Album: Summertime Dream



Di canzoni contro la futilità della guerra, questo sito, per definizione, ne contiene a centinaia. Difficile, però, ascoltare una canzone di una simile forza e, diremmo anche, quieta solennità -sottolineata dal linguaggio assai ricercato del testo basato sull'antichissimo artificio dell'ubi sunt che la rende, autenticamente, una canzone senza tempo. [CCG/AWS Staff]
Who are these ones who would lead us now
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2009/8/24 - 18:17
Downloadable! Video!

Black Day In July

Black Day In July
[1968]
Lyrics and music by Gordon Lightfoot
Testo e musica di Gordon Lightfoot
Album: Did She Mention My Name


Dal 3° album di questo cantautore (Did She Mention My Name), pubblicato nel 1968. La canzone fa riferimento alla rivolta razziale del 1967 a Detroit. Penso che ci possa stare nel percorso sul "Razzismo negli Stati Uniti". [Renato Stecca]

Ci sta eccome, anche per dare il "benvenuto" in questo sito al grande Gordon Lightfoot... e per rendersi conto di che cosa furono i riots razziali di Detroit del luglio 1967 basta guardare il video della canzone. La quale, oltretutto, è bellissima. [CCG/AWS Staff]
Black day in July
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2009/8/24 - 17:53
Downloadable! Video!

Eroi

Eroi
[1984]
Album "Solo odio"
Loro sono gli eroi di una realtà distorta
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/8/24 - 13:41
Song Itineraries: Heroes




hosted by inventati.org