Un vivo ringraziamento da parte mia a tutti coloro che hanno collaborato a questa pagina, soprattutto perché questa è la prima pagina di CCG che mi sia capitato di aprire, mentre cercavo a tentoni il testo e qualche informazione sulla mia amata canzone “Waltzing Matilda”.
Forse non spiacerà ai visitatori di CCG sapere qualche cosa di più su come proseguirono le operazioni militari per la conquista della penisola di Gallipoli, con lo sciagurato sbarco dei britannici nella baia di Suvla
Riassumo le notizie che ricavo da un libriccino istruttivo e di agevole lettura, “Il Guiness dei fiaschi militari”, scritto da Geoffrey Regan nel 1991, la cui traduzione, a cura di Simonetta Bertoncini, è stata pubblicata da Mondadori, Oscar nel 1995.
Nell’agosto del 1915 le truppe dell Australian and New Zealand Army Corps (Anzac: le forze australiane e neozelandesi dell’Impero Britannico), sbarcate in... (Continues)
“Δεν υπάρχει μόνο η εξουσία, η πρωτεύουσα τάξη με τη συμπεριφορά της που μπορεί να καθορισθεί ιστορικά. Υπάρχει επίσης η αποδοχή προσώπων που έχουν πνευματικές ή πολιτικές υπευθυνότητες, και που τείνουν στο λεσσέ φερ· κι αυτό το ονομάζω εγώ συνενοχή. Αποπειράθηκα να το εκφράσω μ'ένα τραγούδι με τον τίτλο Οι ευνούχοι. Αυτή είναι μια χώρα ευνούχων (...) Θα καταλήξουν να καταβροχθίσουν ο ένας τον άλλο, όπως λέει ο Μπρεχτ.” - Ο Δζοζέ Αφόνσο, μιλώντας για τη Πορτογαλία, 1970.
31 ottobre 2003 (con alcune correzioni eseguite l'8 luglio 2009) Dedicata a Silvia Torelli "Blue Lady"
Una delle più difficili traduzioni di questo sito per un testo gergale e ostico. Se leggesse ancora José Colaço Barreiros avrei da chiedergli alcune cose...[RV]
TERESA TORGA (Continues)
2009/7/8 - 23:29
QUEM ERA A TERESA TORGA
CHI ERA TERESA TORGA
Dal sito della Associação José Afonso
Com o título "Quem se despiu na via pública, onte, às 4 da tarde?", no Diário de Lisboa (4.5.75), Rogério Rodrigues conta a história de uma mulher "de que não se conhecia o nome", que ontem, às quatro da tarde, fazia strip-tease enquanto dançava, ao centro do cruzamento da Avenida Miguel Bombarda com a Avenida 5 de Outubro."Visivelmente surpreendidos, alguns espectadores da cena, invulgar em ruas de Lisboa, dirigiram-se para a mulher no intento de a proteger das vistas de quem passava e de quem parava, persuadi-la a vestir-se e abandonar o local. No meio da confusão, surge o repórter António Capela, que começa a disparar. Os populares, indignados com o que consideram 'uma baixeza moral', investem sobre ele, insultam-no, empurram-no, agridem-no e só a intervenção do proprietário da drogaria vizinha impede... (Continues)
Grazie per la segnalazione: Così lo Hildebrandslied diviene canzone a pieno titolo in questo sito. Anche una soddisfazione personale per il sottoscritto e per la sua vecchia "intuizione" nell'inserire questo splendido e venerabile carme. Oltretutto la versione musicale dei Menhir è veramente molto bella.
bellissima la canzone xò nella canzone c' erano delle parti in meno rispetto al testo cmq molto bella io sn napoletano e piu o meno le parole sapevo cosa significavano anke se ho avuto qwalke difficolta a pecepire il significato
Sulla copertina dell'album appare Savvopoulos stesso, nel 1972, da solo per una strada di Atene; non c'è nient'altro. Il titolo dell'album, il nome dell'autore e le canzoni si trovano esclusivamente sul retro. Una copertina assolutamente insolita per un album greco; colpisce anche la somiglianza del Savvopoulos di allora con Augusto Daolio dei Nomadi. [RV]
Οι Έλληνες αναγνώστες, και ειδικά αυτοί που δεν έχουν ξεχάσει το “Ελλάς Ελλήνων Χριστιανών”, θα αναγνώρισαν πολλήν Ελλάδα σ'αυτήν την πορτογαλικήν “Αρχιεπισκοπιάδα” όπου θα ήταν αρκετό ν'αλλάξουμε κάποιο όνομα...π.χ., ο Πινοσέτ με τον Παπαδόπουλο (που ήταν φίλος του αρχιεπισκόπου Σηραφείμ), ο Φράγκο με τον Ιωαννίδη ή τον Παττακό...κι όλοι οι αρχιεπισκόποι που αγίασαν τη Χούντα. Κοιτάξτε καλά το βίντεο. [PB]
Secondo me "we ARE the world" è una canzone bellissima, vorrei tanto sapere chi è quello stupido che l'ha ridimensionata in "we FUCK the world" ma quello lì lo sa cosa significa, come dice la canzone, vivere in povertà!? Noi che abbiamo il computer, l'i-pod, cellulari... non possiamo saperlo, ma possiamo immaginarlo, forse solo un pò lontanamente, ma possiamo farlo. Vorrei vederlo quello lì nello stato di un bambino che magari ha 5 anni e deve già lavorare per avere pochissimi soldi, giocare, quel bambino, non sà nemmeno cosa significa!!! Ma ci sono alcuni stupidi che non lo capiscono, perchè, appunto, sono stupidi!!!
Titty 2009/7/7 - 22:20
Certo Titty. Invece Michael Jackson (rest in peace) e Lionel Ritchie lo immaginavano benissimo cosa volesse dire vivere in povertà. Il povero Jackson aveva fra l'altro da poco pubblicato un album di nicchia, intitolato "Thriller", che aveva venduto poche centinaia di copie. Per questo faticava arrivare a fine mese...
Aggiungiamo pure che tutti gli introiti e i patrimoni di coloro che hanno partecipato al coretto "benefico" equivalgono (e forse anche superano) il bilancio dello stato di stati come la Liberia, la Sierra Leone, il Burkina Faso...
Insomma, bisognerebbe consigliare alla cara Titty così tanto indignata di prendere un dizionario e andare a leggersi bene il lemma "ipocrisia". Senza contare certe piccole accuse che sono state rivolte proprio a uno degli autori di questa canzoncina, recentemente scomparso con tanto di funerali in mondovisione; accuse proprio relative ai bambini. Invece di "We fuck the world", direttamente "We fuck the children". Saluti.
Une chanson contre la tentative de déclarer disparus les soldats fusillés sur place et sans procès comme "déserteurs".
Il est évidemment gênant pour une armée – et sa sacro-sainte discipline – que des gens se mettent à penser et à vouloir se comporter en êtres humains civilisés qui se refusent à tuer d'autres êtres humains, à vouloir vivre une vie d'amour : "Moi la nuit, je rêve à Thérèse, je la rêve jeune et sans voile...", à en bonne sagesse paysanne tout simplement : " Ne pas vouloir de la guerre... Celle-là ou n'importe quelle autre... ". Tellement gênant, et d'autant plus gênant que la chose est contagieuse et qu'en bons éradicateurs, il convient d'arrêter le fléau pacifiste avant qu'il n'atteigne des proportions telles qu'il ne reste plus qu'à capituler. Ce qui empêcherait de massacrer les ennemis... Alors, pour pouvoir massacrer les ennemis, commençons par nous massacrer nous-mêmes... (Continues)
Se c'è una lingua, a parte ovviamente il livornese originario, dove questa canzone...è a casa, questa è il greco. Certo, sarebbe ugualmente a casa anche in ebraico, in olandese, in armeno e nelle non so quant'altre lingue si parlavano a Livorno (compreso il giudeo-livornese, il bagitto del popolo di religione israelita). I greci, come tutte le “nazioni”, avevano e hanno tuttora a Livorno il loro cimitero (prima situato di fronte al Cisternone, e ora in via Mastacchi) e le loro chiese: la chiesa greco-ortodossa della Santissima Trinità (demolita) e la Chiesa nazionale dei Greci Uniti, di cui sopravvive la facciata settecentesca. Non solo: in alcune vecchie foto si possono vedere negozi con insegne in greco, come ad esempio una rivendita di cordami che, se ben mi ricordo, doveva trovarsi in piazza Micheli. Il greco era lingua parlata e conosciuta in... (Continues)
ΦΑΣΟΛΙΑ ΜΕ ΠΕΤΣΑ (Continues)
2009/7/7 - 16:01
Se poi putaàso varche livornese volesse 'antalla in greco ma 'un lo sapesse legge, ecco una trascrizzione tarmente facile, 'e ni riuscirebbe a lèggela anco a 'n pisano.
Fassòlia me pezza
madhimèna kotòpula
supa me kieftedhàkia.
Kapnistès rènghies,
kieftèdhes me patàtes.
Arnaki avgholèmono,
tris kàvures ki ena psaraki,
tighanitès patàtes ki aspro krasì,
lahtarò faì...
Pògli mu,
ipirxe mgnà taverna sta proàstia
pu mùfere apò Colline sto Salviano,
zìtissa to menù,
“Sighnòmi kirie”,
mu ipe me sovarì fognì,
“Eho mono fava.”
Èhassa to leoforìo,
mù spassan t'amaxaki,
i ghaidhara mou apovàgli.
Ki eghò horìs elpìdha
piyeno stin Ardenza.
Perno mìan odhò,
ipìrxe mgna taverna,
epèthena ap'tim bina
ki apo asitìa,
lahtarò faì...
Pògli mu,
ti ine varì na kàgnis to dhromo me ta podhia
idhikà am bethègnis apò asitìa
kie pigha ston “Gapro”, ston Torricelli,
pùglisse polenda,... (Continues)
Forse non spiacerà ai visitatori di CCG sapere qualche cosa di più su come proseguirono le operazioni militari per la conquista della penisola di Gallipoli, con lo sciagurato sbarco dei britannici nella baia di Suvla
Riassumo le notizie che ricavo da un libriccino istruttivo e di agevole lettura, “Il Guiness dei fiaschi militari”, scritto da Geoffrey Regan nel 1991, la cui traduzione, a cura di Simonetta Bertoncini, è stata pubblicata da Mondadori, Oscar nel 1995.
Nell’agosto del 1915 le truppe dell Australian and New Zealand Army Corps (Anzac: le forze australiane e neozelandesi dell’Impero Britannico), sbarcate in... (Continues)