Zio Tom
[1979]
Album: zio Tom
Album: zio Tom
Io – che sono negro,
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2009/7/21 - 15:29
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Corpo di guerra (1) (Madre Severa)
"Corpo di Guerra 1" (dallo spettacolo "Corpo di Guerra" prodotto da Arte Nomade nel 2002 su testi di Lucilio Santoni) e "Madre severa" mi pare siano lo stesso brano...
Colgo l'occasione per segnalare che "Tribale" dall'album "Disincanto" è una canzone di Ginevra Di Marco e non di Maicol Gecson, ed è una canzone contro la guerra (non come "Beat It", che "ingiustamente" avete kassato, o iniqui), per cui potete tranquillamente pubblicarla (o preferite qualche schizzo di liquido molecolare?)
Colgo l'occasione per segnalare che "Tribale" dall'album "Disincanto" è una canzone di Ginevra Di Marco e non di Maicol Gecson, ed è una canzone contro la guerra (non come "Beat It", che "ingiustamente" avete kassato, o iniqui), per cui potete tranquillamente pubblicarla (o preferite qualche schizzo di liquido molecolare?)
Alienandro (lo xenomorfo incazzuso) 2009/7/21 - 13:47
Il campo
[2009]
Album: libertAria
Dal libretto del cd:
Ho scritto nel 2006, Lager italiani, Storie di migranti reclusi nei centri di espulsione(Cpt,ora Cle)-dove si mette mano spesso e volentieri al bastone per mettere "al loro posto" questi uomini inferiori.Questi “Alì dagli occhi azzurri” le cui traversate erano state profetate poeticamente da Pier Paolo Pasolini molti decenni fa.
Qui canto queste traversate.
Nel 2009 ho chiuso un nuovo libro, Servi, dove racconto il mio viaggio nell’Italia dei clandestini al lavoro. E racconto, appunto, la loro natura servile, necessaria alla nostra economia -una natura che prende forma storia dopo storia. Come quella di Soufiane, che qui canto, che mi ha detto “Ma ti dico cosa? E’ la parabola”. Si, la parabola, che induce desideri, il medium dello Spettacolo. I migranti che rifiutiamo sono l’mmagine rovesciata del desiderio della società occidentale.
Il campo, ovvero il corpo clandestino.
Album: libertAria
Dal libretto del cd:
Ho scritto nel 2006, Lager italiani, Storie di migranti reclusi nei centri di espulsione(Cpt,ora Cle)-dove si mette mano spesso e volentieri al bastone per mettere "al loro posto" questi uomini inferiori.Questi “Alì dagli occhi azzurri” le cui traversate erano state profetate poeticamente da Pier Paolo Pasolini molti decenni fa.
Qui canto queste traversate.
Nel 2009 ho chiuso un nuovo libro, Servi, dove racconto il mio viaggio nell’Italia dei clandestini al lavoro. E racconto, appunto, la loro natura servile, necessaria alla nostra economia -una natura che prende forma storia dopo storia. Come quella di Soufiane, che qui canto, che mi ha detto “Ma ti dico cosa? E’ la parabola”. Si, la parabola, che induce desideri, il medium dello Spettacolo. I migranti che rifiutiamo sono l’mmagine rovesciata del desiderio della società occidentale.
Il campo, ovvero il corpo clandestino.
Sul bordo estremo dei secoli
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2009/7/21 - 12:58
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Uno come noi
i nomadi sono sempre i migliori.
moltissime delle loro canzoni sono contro la guerra. SEMPRE SOLO NOMADI!!!
moltissime delle loro canzoni sono contro la guerra. SEMPRE SOLO NOMADI!!!
nomadicontrola guerra 2009/7/21 - 11:08
Malarazza [Lamento di un servo ad un Santo crocifisso]
Un servu e un Cristu, la versione del gruppo musicale siciliano Mattanza.
Un servu e un Cristu, the version by the Sicilian music band Mattanza.
Un servu e un Cristu, la version du groupe musical sicilien Mattanza.
Un servu e un Cristu, Sisilian musiikkijoukon Mattanzan versio.
La (bella) versione incisa dai Mattanza ha la particolarità di ripercorrere la storia di questo canto, riportandone anche la versione “edulcorata”, vedasi censurata dallo stesso Lionardo Vigo Calanna per non dispiacere a Santa Madre Chiesa, ma ribadendo infine la preferenza per la versione originale. [RV]
Un servu e un Cristu, the version by the Sicilian music band Mattanza.
Un servu e un Cristu, la version du groupe musical sicilien Mattanza.
Un servu e un Cristu, Sisilian musiikkijoukon Mattanzan versio.
La (bella) versione incisa dai Mattanza ha la particolarità di ripercorrere la storia di questo canto, riportandone anche la versione “edulcorata”, vedasi censurata dallo stesso Lionardo Vigo Calanna per non dispiacere a Santa Madre Chiesa, ma ribadendo infine la preferenza per la versione originale. [RV]
UN SERVU E UN CRISTU [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/7/21 - 10:50
Tribale
[2005]
Album "Disincanto"
Album "Disincanto"
Altri nasceranno
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/7/21 - 10:16
Terra in bocca
Volevo segnalare che, a riguardo di "Terra in bocca" dei Giganti è recentemente uscito un libro, scritto da Brunetto Salvarani e Odoardo Semellini, intitolato "Terra in bocca. Quando i Giganti sfidarono la mafia", edito da Il Margine (Trento). All'interno vi è anche il cd con la versione originale dell'opera e una chicca: la primissima registrazione di "Lungo e disteso" cantata ed eseguita alla chitarra dall'autore dei testi Piero De Rossi. Per altre informazioni: www. il-margine.it
Mi premeva segnalare sia il libro - che è molto ben fatto - sia il cd, in modo che chi non l'ha ascoltato possa apprezzarne la bellezza di un'opera purtroppo ingiustamente dimenticata.
Ciao a tutti,
Angela Tusberti
Mi premeva segnalare sia il libro - che è molto ben fatto - sia il cd, in modo che chi non l'ha ascoltato possa apprezzarne la bellezza di un'opera purtroppo ingiustamente dimenticata.
Ciao a tutti,
Angela Tusberti
Angela Tusberti 2009/7/20 - 23:09
Ustica
La strage di Ustica, tutte le bugie successive, i depistaggi e la definitiva assoluzione dei colpevoli costituiscono un disastro collettivo e insanabile che urla vendetta al cospetto di Dio, ma più di ogni altra cosa urla alle nostre orecchie la rabbia per la vergogna di sentirci europei e/o americani.
by HMMurdock
by HMMurdock
Andrea 2009/7/20 - 16:09
Back From Hell
[1983]
La canzone-manifesto dall'album di debutto, "On the right track now"
La canzone-manifesto dall'album di debutto, "On the right track now"
Roamin’ in your town (we’re the veterans)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/7/20 - 11:33
I Heard The Wind Blow
[1984]
Album "Crawfish For The Notary"
Album "Crawfish For The Notary"
I heard the wind blow
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/7/20 - 11:23
Everywhere Is My Nation
[1986]
Album "Ancient Times"
Album "Ancient Times"
I lived in so many towns
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/7/20 - 11:20
Distant Drums
[1987]
Album "Catfish Eyes and Tales"
Album "Catfish Eyes and Tales"
The drums in the night
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/7/20 - 11:15
Children Eyes
[1984]
Album "Crawfish for the notary"
Album "Crawfish for the notary"
It's not a nation
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/7/20 - 11:12
Burning temples
[1984]
Album "Crawfish for the notary"
Album "Crawfish for the notary"
Little girl I wrote this song for the days
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/7/20 - 11:09
War Games
[1983]
Album "Allies"
Words and music by Stephen Stills
Nel 1983, i CSN (senza Y) furono contattati da Hollywood per scrivere una canzone per un film di prossima uscita. La storia era quella di un ragazzino che riusciva ad introdursi in un supercomputer della Difesa statunitense e, giocando, portava il mondo sull'orlo del conflitto termonucleare globale... Il film si sarebbe intitolato WarGames, regia di John Badham, con Matthew Broderick nella parte del cazzutissimo hacker...
Stephen Stills scrisse una canzone di protesta dallo stesso titolo... MTV trasmise spesso una clip con spezzoni del film accompagnati dal brano...Ma quando il film uscì la canzone non c'era. Allora Stills e Nash scrissero un'altra canzone, "Raise A Voice", che ben si accompagna a "War Games", e l'Atlantic mise insieme i due brani ad alcune tracce registrate dal vivo e ne venne fuori quell'album, non certo eccelso, che è "Allies"...
Album "Allies"
Words and music by Stephen Stills
Nel 1983, i CSN (senza Y) furono contattati da Hollywood per scrivere una canzone per un film di prossima uscita. La storia era quella di un ragazzino che riusciva ad introdursi in un supercomputer della Difesa statunitense e, giocando, portava il mondo sull'orlo del conflitto termonucleare globale... Il film si sarebbe intitolato WarGames, regia di John Badham, con Matthew Broderick nella parte del cazzutissimo hacker...
Stephen Stills scrisse una canzone di protesta dallo stesso titolo... MTV trasmise spesso una clip con spezzoni del film accompagnati dal brano...Ma quando il film uscì la canzone non c'era. Allora Stills e Nash scrissero un'altra canzone, "Raise A Voice", che ben si accompagna a "War Games", e l'Atlantic mise insieme i due brani ad alcune tracce registrate dal vivo e ne venne fuori quell'album, non certo eccelso, che è "Allies"...
Can you stop your instincts
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/7/20 - 09:41
Sweet Bird Of Truth
[1986]
Album: Infected
Album: Infected
6 o'clock in the morning… and I'm the last person in this plane still awake
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2009/7/20 - 07:49
Perceval
Perceval
Canzone léviane – Perceval – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 32
Perceval est la trente-deuxième chanson du Cycle du Cahier ligné, entièrement constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
Toujours, le prisonnier, car tel est notre héros, lutte par le rêve, le songe, la divagation et la pensée contre l'ennui infini de l'enfermement, contre cette torture par le vide, contre la mort lente par l'isolement. Il lance les mots à la conquête de l'histoire, il polit ses phrases, il imagine un avenir illuminé par le grand soleil irisé du Gennargentu. Il vit par avance, il phantasme, il crée l'aventure avec un zeste de légende arthurienne et un petit bout de l'écharpe de Fanon. Souviens-toi Lucien mon ami de ce bout de chanson qui te creva le cœur:
« Si je porte à mon cou
En souvenir de toi
Cette écharpe de soie
Que tu portais chez nous
Ce n'est... (Continues)
Canzone léviane – Perceval – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 32
Perceval est la trente-deuxième chanson du Cycle du Cahier ligné, entièrement constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
Toujours, le prisonnier, car tel est notre héros, lutte par le rêve, le songe, la divagation et la pensée contre l'ennui infini de l'enfermement, contre cette torture par le vide, contre la mort lente par l'isolement. Il lance les mots à la conquête de l'histoire, il polit ses phrases, il imagine un avenir illuminé par le grand soleil irisé du Gennargentu. Il vit par avance, il phantasme, il crée l'aventure avec un zeste de légende arthurienne et un petit bout de l'écharpe de Fanon. Souviens-toi Lucien mon ami de ce bout de chanson qui te creva le cœur:
« Si je porte à mon cou
En souvenir de toi
Cette écharpe de soie
Que tu portais chez nous
Ce n'est... (Continues)
Quoi qu'il en soit, on attend.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/7/19 - 20:18
It's Summer And The Bombs Are Fallin'
[2008]
It's summer and the bombs are fallin'
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2009/7/19 - 19:09
Won't Get Fooled Again
è una canzone molto bella e piena di emozioni e ti fa entrare al suo interno.
By B.Francesca
By B.Francesca
Brenci Francesca 2009/7/19 - 16:03
The Hero's Return
Un nota a proposito della parola "Angel": è una misura di quota utilizzata in aeronautica, equivalente a 1.000 piedi cioè 330 metri circa. Angels one-five dovrebbe stare per 15 angels, non per 1,5. Oltretutto, 5000 metri di altezza sono una distanza molto più sicura di 500 per praticare un bombardamento, specie se a tappeto.
IL RITORNO DELL'EROE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Paolo 2009/7/18 - 12:53
Van Loon
Chanson italienne – Van Loon – Francesco Guccini – 1987
« Van Loon est dédié à mon père, qui lisait les œuvres de ce Piero Angela de son temps, c'est-à-dire des années 30. Van Loon était un Hollandais (ou un Flamand, je ne me souviens pas trop), vulgarisateur d' histoire, de géographie et d'humanité, dont les écrits se retrouvaient souvent dans les maison de ceux qui, comme mon père, avaient beaucoup d'intérêts, mais n'avaient pas eu l'occasion ni les moyens pour étudier. Une chanson intense que j'ai essayé plusieurs d'introduire dans le répertoire de mes concerts. Je l'ai essayée puis je fus forcé de la remettre de côté. Je n'arrivais pas à la chanter sans me sentir mal et pleurer, car, entretemps, mon père était mort. Un auteur des années trente, quarante, un écrivain de la génération de nos pères; je l'ai identifié avec cette génération que jeune, je classais dans les perdants. Mais... (Continues)
« Van Loon est dédié à mon père, qui lisait les œuvres de ce Piero Angela de son temps, c'est-à-dire des années 30. Van Loon était un Hollandais (ou un Flamand, je ne me souviens pas trop), vulgarisateur d' histoire, de géographie et d'humanité, dont les écrits se retrouvaient souvent dans les maison de ceux qui, comme mon père, avaient beaucoup d'intérêts, mais n'avaient pas eu l'occasion ni les moyens pour étudier. Une chanson intense que j'ai essayé plusieurs d'introduire dans le répertoire de mes concerts. Je l'ai essayée puis je fus forcé de la remettre de côté. Je n'arrivais pas à la chanter sans me sentir mal et pleurer, car, entretemps, mon père était mort. Un auteur des années trente, quarante, un écrivain de la génération de nos pères; je l'ai identifié avec cette génération que jeune, je classais dans les perdants. Mais... (Continues)
VAN LOON
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/7/17 - 22:37
Pardon, si vous avez mal à l'Espagne [Juillet 36]
Luglio
di Riccardo Venturi.
Mi dispiace, in questi giorni, di non potermi molto occupare del sito. Farei volentieri altro, ma anche per me arrivano dei momenti in cui devo ottemperare a quell'orrenda cosa che va sotto il nome di “lavoro”, perché “lavorare per vivere” è una delle cose che ci vengono imposte. In più, mi tocca farlo in dei giorni climaticamente spaventosi. Oggi, a Firenze, il termometro si è fermato a 39 gradi, e menomale che si è fermato. Sto scrivendo a mezzanotte e mezzo, sono uscito un attimo fuori a fumare una sigaretta e ci saranno ancora 30 gradi. Mi tocca tenere acceso il condizionatore, a porte chiuse. E' una cosa che detesto. A me piace stare, giorno e notte, con le porte aperte, spalancate sul cortile. Così, come l'altra notte, zitto zitto mi entra in casa il gatto della vicina e va a sistemarsi...nel cestello della lavatrice. Si chiama, il gatto, Niccolò Machiavelli.... (Continues)
di Riccardo Venturi.
Mi dispiace, in questi giorni, di non potermi molto occupare del sito. Farei volentieri altro, ma anche per me arrivano dei momenti in cui devo ottemperare a quell'orrenda cosa che va sotto il nome di “lavoro”, perché “lavorare per vivere” è una delle cose che ci vengono imposte. In più, mi tocca farlo in dei giorni climaticamente spaventosi. Oggi, a Firenze, il termometro si è fermato a 39 gradi, e menomale che si è fermato. Sto scrivendo a mezzanotte e mezzo, sono uscito un attimo fuori a fumare una sigaretta e ci saranno ancora 30 gradi. Mi tocca tenere acceso il condizionatore, a porte chiuse. E' una cosa che detesto. A me piace stare, giorno e notte, con le porte aperte, spalancate sul cortile. Così, come l'altra notte, zitto zitto mi entra in casa il gatto della vicina e va a sistemarsi...nel cestello della lavatrice. Si chiama, il gatto, Niccolò Machiavelli.... (Continues)
2009/7/17 - 01:03
Amerigo
Grazie per il link e per aver scelto una mia fotografia; come avrai percepito :) il Guccio è una grande passione...
Alfonso
http://www.alfonso76.com
Alfonso
http://www.alfonso76.com
Alfonso76 2009/7/16 - 23:41
Culloden's Harvest
Molto bella e intensa!
Qui invece un reportage altrettanto vivido sulla piana di Culloden:
Piana di Culloden, l’ultima battaglia per la Scozia
Grazie per tenere viva la memoria di quel giorno
Qui invece un reportage altrettanto vivido sulla piana di Culloden:
Piana di Culloden, l’ultima battaglia per la Scozia
Grazie per tenere viva la memoria di quel giorno
misa 2009/7/16 - 17:35
Tempo della prigione
Version française – TEMPS DE PRISON – Marco Valdo M.I. – 2009
Chanson italienne - Tempo della prigione – Presi per Caso
Pris par hasard est un groupe rock, né il y a environ 8 ans à l'intérieur des murs de la prison de Rebibbia (Rome) grâce à une netnte entre des détenus et un service éducatif. Comme premiers fruits de cet accord, il y eut la création d'une salle de répétition semi-équipée dans le département G8 (sic...) du pénitencier et une série d'autorisations de jouer durant les visites familiales dans l'espace vert.
L'orchestre commença son activité en répétant à l'intérieur de la prison des concerts pour els familles des détenus et en accompagnant tous les artistes qui se trouvaient, par solidarité, à passer par la prison (Claudio Baglioni, 99 Posse, Modena City Ramblers...). Une des caractéristiques principales de l'orchestre est d'être une formation en mutation perpétuelle. Libérations... (Continues)
Chanson italienne - Tempo della prigione – Presi per Caso
Pris par hasard est un groupe rock, né il y a environ 8 ans à l'intérieur des murs de la prison de Rebibbia (Rome) grâce à une netnte entre des détenus et un service éducatif. Comme premiers fruits de cet accord, il y eut la création d'une salle de répétition semi-équipée dans le département G8 (sic...) du pénitencier et une série d'autorisations de jouer durant les visites familiales dans l'espace vert.
L'orchestre commença son activité en répétant à l'intérieur de la prison des concerts pour els familles des détenus et en accompagnant tous les artistes qui se trouvaient, par solidarité, à passer par la prison (Claudio Baglioni, 99 Posse, Modena City Ramblers...). Une des caractéristiques principales de l'orchestre est d'être une formation en mutation perpétuelle. Libérations... (Continues)
TEMPS DE PRISON
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/7/16 - 15:50
Via della Povertà [versioni modificate e versione da album], incl. Desolation Row by Bob Dylan
Il Salone di bellezza in fondo al vicolo
(Continues)
(Continues)
Contributed by mincio attila eugenio 2009/7/16 - 00:03
Os vampiros
d'après la version italienne – I VAMPIRI – Riccardo Venturi – 2008
de la chanson portugaise – Os Vampiros – José « Zeca » Afonso - 1958
« Os Vampiros » est une des chansons les plus fameuses de José « Zeca » Afonso. Il l'a composée en 1958, au temps où le salazarisme, cette variante portugaise du fascisme, était florissant. Car, vois-tu mon ami Lucien, même un âne peut le comprendre, il y a fascisme et fascisme, tout comme il y a libéralisme et libéralisme. Parfois même, ils se confondent. Comme pour les vins, il en est de doux, il en est de demi-secs, il en est de secs et même, il en est de bruts. Comme pour les vins aussi, il en est de diverses provenances, de grands et de petits crus, des fascismes locaux, des nationaux; il en est même qui ont des prétentions internationales; certains vont jusqu'à vouloir régenter le monde. C'est inquiétant ça, dit Lucien l'âne. Cette perspective... (Continues)
de la chanson portugaise – Os Vampiros – José « Zeca » Afonso - 1958
« Os Vampiros » est une des chansons les plus fameuses de José « Zeca » Afonso. Il l'a composée en 1958, au temps où le salazarisme, cette variante portugaise du fascisme, était florissant. Car, vois-tu mon ami Lucien, même un âne peut le comprendre, il y a fascisme et fascisme, tout comme il y a libéralisme et libéralisme. Parfois même, ils se confondent. Comme pour les vins, il en est de doux, il en est de demi-secs, il en est de secs et même, il en est de bruts. Comme pour les vins aussi, il en est de diverses provenances, de grands et de petits crus, des fascismes locaux, des nationaux; il en est même qui ont des prétentions internationales; certains vont jusqu'à vouloir régenter le monde. C'est inquiétant ça, dit Lucien l'âne. Cette perspective... (Continues)
Les vampires
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/7/15 - 23:33
Ντροπή αστυνομία
Greece riots 2008 photo gallery
La prima, terribile foto, mi ha subito ricordato quei giorni d'estate a Genova, ormai 8 anni fa...
La prima, terribile foto, mi ha subito ricordato quei giorni d'estate a Genova, ormai 8 anni fa...
Alessandro 2009/7/15 - 10:45
Στην Ελλάδα σήμερα
Nazi Greek state: Kristallnacht in Patras, bullets in Athens, torture in Simi.
da libcom.org, 13 luglio 2009
The rapid nazification of the Greek state took off last weekend with the violent evacuation and torching of the large Afghan immigrant settlement in Patras, shooting of immigrants in Omoinoia square and institutionalised torture of Pakistanis in the island of Simi.
The Greek state's response to the December Uprising and the politicisation of immigrants across the country has solidified in a programme of nazification that includes open endorsement of neo-nazi vigilante combat groups, a series of the most repressive laws seen since the junta, and open attack against both the social antagonistic movement and immigrants across the country.
On early Saturday 11/7 morning armed nazi scum riding a car drove by the heavily policed Omonoia square in down town Athens and opened fire on... (Continues)
da libcom.org, 13 luglio 2009
The rapid nazification of the Greek state took off last weekend with the violent evacuation and torching of the large Afghan immigrant settlement in Patras, shooting of immigrants in Omoinoia square and institutionalised torture of Pakistanis in the island of Simi.
The Greek state's response to the December Uprising and the politicisation of immigrants across the country has solidified in a programme of nazification that includes open endorsement of neo-nazi vigilante combat groups, a series of the most repressive laws seen since the junta, and open attack against both the social antagonistic movement and immigrants across the country.
On early Saturday 11/7 morning armed nazi scum riding a car drove by the heavily policed Omonoia square in down town Athens and opened fire on... (Continues)
Alessandro 2009/7/15 - 10:04
Soldier Blue
Mr. Fish:
"Versione aggiornata al 21° secolo della regola - Prima le donne e i bambini"
"Versione aggiornata al 21° secolo della regola - Prima le donne e i bambini"
Alessandro 2009/7/15 - 08:38
La merda
Una vignetta di Mr. Fish pubblicata su Harper's e riportata da Internazionale n. 803 del luglio 2009:
"... e in principio Dio creò la merda..."
"... e in principio Dio creò la merda..."
Alessandro 2009/7/15 - 07:50
Le déserteur
Il video della versione in cabilo (berbero) è stata spostato nella relativa sezione assieme al relativo commento.
CCG/AWS Staff 2009/7/14 - 18:37
Romanian Song
Anonymous
"This one started as a Romanian song collected by Bela Bartok
in the early part of this century. A friend of mine, Jane Cassidy from Kilkeel, Co. Down and myself re-wrote it a few times and put it to a Bulgarian dance-song tune (When a dance is danced to singing, the singers themselves also dance). This song is in Paidushka rhythm 5/16." (Nota di Andy Irvine come riportata su Mudcat)
in the early part of this century. A friend of mine, Jane Cassidy from Kilkeel, Co. Down and myself re-wrote it a few times and put it to a Bulgarian dance-song tune (When a dance is danced to singing, the singers themselves also dance). This song is in Paidushka rhythm 5/16." (Nota di Andy Irvine come riportata su Mudcat)
Alessandro 2009/7/14 - 14:39
Facing The Chair
Nella terza strofa si fa riferimento a Celestino Madeiros, un detenuto che nel 1925 - due anni prima dell'esecuzione di Sacco e Vanzetti - disse di essere il responsabile della rapina realizzata nel 1920 e conclusasi con l'omicidio dell'impiegato Frederick Parmenter e della sua scorta, Alessandro Berardelli, delitti di cui erano accusati i due anarchici italiani.
Ma il giudice Webster Thayer negò la riapertura del processo ai due in base alla confessione di Madeiros.
Ma il giudice Webster Thayer negò la riapertura del processo ai due in base alla confessione di Madeiros.
Alessandro 2009/7/14 - 13:42
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Testo e musica di Francesco Guccini
Lyrics and Music by Francesco Guccini
Paroles et musique de Francesco Guccini
Album: Via Paolo Fabbri 43
CANZONE QUASI DI QUALCHE COSA
di Riccardo Venturi, it.fan.guccini, 23 giugno 1998.
Non starò più a pensare parole che non trovo
Per dirti cose vecchie con il vestito nuovo
O raccontarti il vuoto che al solito ho di dentro
E partorire il topo giocando coi ricordi
Giocando coi miei sogni, col tempo
(E come faccio a trovarle le parole per te, che vivi in un'altra città, che oramai vivi un'altra vita, della quale non so e non voglio sapere niente? 5 anni fa esatti, il 24 giugno 1993, ci siamo visti per l'ultima volta. Con la tua Panda verde, per dirmi che te ne andavi. E quali cose vecchie? Forse m'illudevo che fra di noi fossero sempre nuove, chissà. E quale vestito nuovo? Avevo una vecchia sahariana sfoderata che aveva visto tempi... (Continues)