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Requiem

Requiem
Requiem è la canzone che chiude l'album del 1988 "Panta rei", e come sempre Balašević dimostra la sua eccezionale bravura nel cogliere i mutamenti (appunto, "tutto scorre") della Jugoslavia di fine anni '80, della fine di un'era (quella di Tito), e di tempi bui alle porte.
La canzone è dedicata a Josip Broz Tito, a cui il cantante si rivolge direttamente, come si capisce già dal primo verso ("la via con il tuo nome" è la Titova). C'è inoltre un'autocitazione subito a seguire: la "canzone che non canta da anni" è infatti "Računajte na nas° (Contate su di noi), scritta nel 1978 e che divenne un vero inno dei giovani comunisti, oltre che tributo al partito.
Più avanti, quando cita "O Slavi" (che nella traduzione ho lasciato in originale, "Hej Sloveni"), si riferisce all'inno nazionale jugoslavo, rimasto tale fino al 2006 e alla definitiva separazione di Serbia e Montenegro.
Kad god prođem ulicom sa tvojim imenom
(Continues)
Contributed by Filip Stefanović 2009/6/11 - 17:45
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Tanti auguri

Tanti auguri
[1978]
Album: "Raffaella"
scritta da Daniele Pace, Gianni Boncompagni e Paolo Ormi

Nel vedere inserita questa canzone, è possibile che molti abbiano sgranato gli occhi. Io per primo, a dire il vero. Mi trovavo bel bello su una spiaggia elbana, a crogiolarmi tra sole, mare e ricordi, quando mi giunge telefonicamente notizia che le CCG si sono date all'improvviso all'amore da Trieste in giù. Passato il primo momento di sgomento, ho però fatto un ragionamento oltremodo profondo, che vado ad esternare.

È un ragionamento basato sulla cosa più semplice, dichiarata apertis verbis nel verso più celebre di questo capolavoro: Com'è bello far l'amore da Trieste in giù. Ebbene, mi sono detto: ciò viene preso usualmente, con stolido e inopportuno nazionalismo, come una sorta di "inno" alle capacità amatorie dell'italica stirpe. Ma, perdio, da Trieste in giù non c'è mica l'Italia! C'è, casomai, l'Istria.... (Continues)
Se per caso cadesse il mondo io mi sposto un po' più in là
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2009/6/11 - 14:51

The Tour of the Irish Fusiliers

The Tour of the Irish Fusiliers
[1964]
Testo trovato su Broadside Magazine n.52 del novembre 1964.


Finalmente, proprio qui sulle CCG/AWS, ecco una canzone che spezza una lancia (o un fucile) in favore dei militari, sempre maledetti e bistratti su queste pagine! Era ora! Viva gli eroici Irish Fusiliers!!!

Quell'anno c'era un tour della banda de "The Royal Innskilling Fusiliers, the Royal Ulster Rifles and the Royal Irish Fusiliers". Dopo un concerto in Oklahoma, i baldi ragazzoni non ci vedevano dalla fame e si fecero accompagnare dall'autista del loro pullman - un afroamericano - a mangiare in un buon locale. Un centinaio di soldati irlandesi affamati avrebbero dovuto fruttare un bel gruzzolo al fortunato gestore del ristorante... Ma il tizio era un razzista e si rifiutò di servire l'autista di colore... Così gli eroici fucilieri irlandesi lasciarono tutti i loro piatti fumanti sul tavolo e, ordinatamente e militarmente, uscirono tutti e 100 dal locale...
Ta-rum, ta-rum, the Irish Fusiliers,
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/6/11 - 14:45




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