J'aime tellement cette chanson, que c'est la seule que j'ai essayé de traduire en russe, une langue que je ne connais pas trop bien (et je reste dans l'attente que quelqu'un en fasse une meilleure, parce que cette chanson gogolienne-stalingradienne la mérite). Je me débrouille vachement mieux avec le français, ma langue sœur.
Probabilmente viene vista come l'offesa più "sanguinosa" per il "supermacho" Rambo interpretato da Stallone. In sé anch'io la trovo una cazzata; anche perché, a costo di beccarmi qualche "strale puristico", trovo che il primo film di Rambo, quello diretto nel 1982 da Kotcheff, sia tutt'altro che un film disprezzabile e la cui trama potrebbe rientrare, se fosse una canzone, agevolmente nel percorso sul Vietnam. In questo sito abbiamo molte canzoni che parlano del disagio dei reduci dalla "sporca guerra".
Riccardo Venturi 2009/4/2 - 01:54
Beh, Rambo ("First Blood") è una canzone: "It's A Long Road", di Jerry Goldsmith e Hal Shaper, cantata da Dan Hill... ed è proprio la canzone del reduce, anche se potrebbe trattarsi del reduce da una guerra, come da una galera, come da un manicomio, come da una vita fallita:
"It's a long road
When you're on your own
And it hurts when
They tear your dreams apart
And every new town
Just seems to bring you down
Trying to find peace of mind
Can break your heart
It's a real war [...]"
Anche a me il primo Rambo - che fosse gay o meno - è sempre piaciuto...quanto al fatto che possa trovare spazio nelle CCG/AWS, ci sarebbe da discutere:
" [...] Rambo: Non è finito niente. Niente! Non è un interruttore che si spegne! Non era la mia guerra! Lei me l'ha chiesto, non gliel'ho chiesto io. E ho fatto quel che dovevo fare per vincerla, ma qualcuno ce l'ha impedito. E il giorno che torno a casa... (Continues)
Forse hai anche ragione, anche se...ma lasciamo perdere, va.
Piuttosto, mi va di raccontare un nanetto, una cosa che mi successe molto tempo fa, qui a Firenze.
Ero in un'antica libreria che frequentavo spesso, allora, alla ricerca di libri in lingue strane. Essendo una libreria antiquaria, ne avevano a bizzeffe: acquisivano biblioteche private intere, quando i proprietari (spesso vecchissimi) morivano e le rimettevano in vendita. Ci ho trovato di tutto, persino una grammatica turca scritta ancora coi vecchi caratteri arabi, nonché una grammatica greca di un liceale del 1874.
Avevo fatto amicizia col commesso, un anziano signore di quei fiorentini che oramai non esistono più. Lavorava lì da cinquant'anni o roba del genere; pomeriggi interi a disquisire di libri con un linguaggio elegante.
Un giorno, mentre eravamo lì a discutere, entra un signore, americano, corpulento, e domanda di poter... (Continues)
Chanson italienne - Amleto - Apuamater Indiesfolk / Davide Giromini - 2006
Version française - Hamlet - Riccardo Venturi, 2 avril 2009
Invitation à marcouvaudiser Davide Giromini
par Riccardo Venturi
Davide Giromini, dit Darmo, 34 ans, né à Carrare, anarchiste, l'aspect et les muscles d'un chef des Cherokees ou des Dakotas. Il est trois choses: titulaire d'un baccalauréat en philosophie, un maçon (un vrai maçon, je dis) et un génie de l'accordéon. Quand je l'ai connu pour la première fois, ça fait pas mal d'années maintenant, j'ai eu l'impression qu'il ne jouait pas de son instrument: il volait sur lui, comme sur un avion. Avec son groupe, les Apuamater, il écrit et chante des chansons souvent aux paroles ardues, terribles: en voici un exemple.
Oui, c'est l'histoire d'Hamlet, et l'histoire se déroule, régulièrement, dans le pourri royaume de... (Continues)
Si tratta in realtà di una sorta di "collage" realizzato prendendo dei versi dal testo originale. Incisa dal Canzoniere Internazionale in Questa grande umanità ha detto basta, Dischi dello Zodiaco, VPA 8142 e da Cantovivo su Dischi del Manifesto.
Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 139. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.