Nidal Malik Hassan, maggiore medico psichiatra dell'esercito USA, non voleva andare in Iraq. Era terrorizzato dai racconti dei reduci affidati alle sue cure. E poi lui, musulmano osservante di origine palestinese, come avrebbe potuto sopportare di contribuire all'occupazione di un paese islamico?
Le sue paure, i suoi dubbi, le sue contraddizioni sono esplose tutte insieme e ieri il maggiore Nidal Malik Hassan dell'esercito USA ha fatto fuoco sui suoi commilitoni a Fort Hood in Texas, una delle più grandi basi militari sul territorio americano. Prima di essere ferito e neutralizzato, ha ucciso 12 soldati e ne ha feriti alcune decine.
di Stefano Rizzo per Aprileonline.info del 6 novembre 2009.
Tredici morti (dodici soldati e un civile) e 31 feriti: e l'America rimpiomba nella paura. Uno psichiatra 39enne, il maggiore dell'esercito Nidal Malik Hasan, specialista in stress post-traumatici e di origine giordana, ha aperto il fuoco contro i suoi compagni della base militare di Fort Hood, in Texas, e ha fatto una strage. E questa non è una strage come le altre
Questa non è una strage come le altre. E' diversa dalle molte che si ripetono con frequenza quasi annuale negli Stati Uniti e che sono il risultato della miscela esplosiva costituita dall'incontro tra uno psicopatico e un'arma letale, entrambi abbondanti in quel paese. Questa volta l'autore della strage, il maggiore dell'esercito Nidal Malik Hasan, che ieri nella base di Fort Hood in Texas ha ucciso 13 persone e ferito un'altra trentina sparando... (Continues)
Un attualizzazione al 1992, anno dei Los Angeles Riot.
Rodney King è l'afroamericano il cui brutale pestaggio da parte di poliziotti, poi assolti, scatenò l'inferno a Los Angeles...
Questa versione è attribuita su Mudcat a tali Kim & Reggie Harris.
Cette façon de voir les poètes et le poète ressemble fort à un règlement de comptes. Il est en effet de ces poètes de kermesse ou des gens aux prétentions poétiques qui le méritent...
Il en est d'autres cependant qui de la poésie sont de vrais amants et qui s'en vont de par le monde lançant leurs paroles aux vents les plus divers et ne participent jamais aux concours, ni ne se laissent aller aux discours culturels.... Léo Ferré les a chantés sous le même titre : Les Poètes – allez-y voir, c'est une tout autre façon d'envisager les poètes....
Il mio nome è Giovanni Bellomo. Sono pugliese e sono un estimatore di Salvatore Adamo, che seguo da alcuni anni. Salvatore è nato a Comiso (RG) il 1/11/1943. All'età di 4 anni il padre Antonino trasferì la sua famiglia in Belgio, per lavorare in miniera, abitando in comunità, in barracche lasciate dai russi. Vita piena di privazioni, di paure e di dolori. Nemmeno ventenne, accompagnato dal padre, vincitore di concorsi canori, esplose con la canzone "Sans toi mamie". Salì sulla ribalda internazionale e non è più sceso sino ad oggi. E' compositore di musica e parole, diverse cantate in più di 10 lingue, di circa 600 canzoni (oltre 100 in italiano). Ad ottobre e novembre 2009 tiene diversi concerti in Canada. I concerti all'Olympia di Parigi del 5/6 febbraio 2010 sono esauriti. Arriva gente anche dal Cile ad ascoltarlo. Dopo la morte del padre nel 1967 per annegamento alla marina di Ragusa per... (Continues)
Grazie anche a voi, Marco Valdo M.I. e Lucien l'âne...
Mi sono simpatici gli asini.
Quando ero piccolo, nella piccola borgata montana dove la mia famiglia ha le radici, c'era una vecchia signora, la Seraphine, che aveva un asino tutto bianco... era un vero anarchico, e un gaudente. Non faceva nulla, si rifiutava di fare qualsiasi cosa, se ne stava a zonzo tutto il giorno salvo tornare a casa per mangiarsi qualche ghiottoneria ed andare a dormire... La Seraphine si arrabbiava molto con il suo asino anarchico e perdigiorno, ma poi era lei stessa che gli dava la polenta e il pane secco.
Poi l'asino è morto di vecchiaia, serenamente. E' sepolto da qualche parte intorno alle case...
Anche la Seraphine è morta di vecchiaia, un po' meno serenamente, come capita agli uomini...
Per molti anni non ho più visto un asino dalle mie parti.
Ma da qualche anno sono tornati, e in forze.
Da maggio... (Continues)
Alessandro 2009/11/5 - 08:49
E a proposito di pena di morte, di carere e di ribellione, voglio riportare qui una notiziola che farà piacere soprattutto a Lucien l'âne, perchè il protagonista dell'episodio glorioso, seppur tristissimo, che vi voglio raccontare è un animale con cui agli asini può capitare di avere a che fare, per questioni di lavoro o per amicizia: un toro, e questo, in particolare, è un grosso toro di Torino.
I bovini, si sa, non sono intelligenti e liberi come gli asini.
Eppure ieri a Torino un grosso toro ha detto "No! Non voglio morire!", ed è scappato superando tutte le recinzioni del mattatoio di via Traves. Alle 11 del mattino è iniziata la sua fuga e nessuno pareva in grado di fermarlo, tanto che lui ha preso la tangenziale. Mica scemo... avrà pensato "di qui faccio prima, per la libertà". Due ore più tardi era ancora per strada, trotterellando, sbuffando e sbaragliando i suoi inseguitori...
I... (Continues)
Nidal Malik Hassan, maggiore medico psichiatra dell'esercito USA, non voleva andare in Iraq. Era terrorizzato dai racconti dei reduci affidati alle sue cure. E poi lui, musulmano osservante di origine palestinese, come avrebbe potuto sopportare di contribuire all'occupazione di un paese islamico?
Le sue paure, i suoi dubbi, le sue contraddizioni sono esplose tutte insieme e ieri il maggiore Nidal Malik Hassan dell'esercito USA ha fatto fuoco sui suoi commilitoni a Fort Hood in Texas, una delle più grandi basi militari sul territorio americano. Prima di essere ferito e neutralizzato, ha ucciso 12 soldati e ne ha feriti alcune decine.
(it.euronews.net; Corriere della Sera)