Sbaglio o il testo è diverso dalla canzone nel video?! 3 versioni di cui due inedite? Si divertiva assai, Fabrizio. :-P (ΔΙΩRAMA Poco Ligio All'Ufficialità!)
Si divertiva assai e avesse messo nel disco questa "versione modificata", o anche quella nel video, sarebbe stato anche meglio! [RV]
Saluta, socu l'autori di u scrittu. Ci vurria à fà una currizzioni, par piaceri : mi chjamu Francescu-Maria LANFRANCHI, è micca Jean-François. Vi ringraziu
Ceccè Lanfranchi 2009/1/20 - 10:01
Ciao Francescu-Maria e perdonami per scriverti in italiano; mi piacerebbe sapere scrivere in corso, magari dovrei usare il mio dialetto dell'isola d'Elba occidentale che sta giusto in faccia alla Corsica...a volte ci si vede tanto bene da farci quasi "ciao" con la mano :-)
Siamo noi che ringraziamo te e scusa per l'imprecisione; gli è che riprendendo i testi, quasi sempre, da altri siti, riproduciamo quel che c'è scritto senza starci a pensare. Probabilmente, visto che Canta U Populu Corsu ha molte altre canzoni in questo sito, dovremo correggere tutto quanto.
La trascrizione è stata direttamente effettuata dal canto di Nikos Xylouris e può in alcuni punti differire dalla pronuncia standard della lingua greca.
Version italienne – Dieci Millioni – Riccardo Venturi
d'une chanson en polonais d'Alex Kulisiewicz, elle-même traduite en anglais.
Aleksander Kulisiewicz (1918-1982) (dit Alex) était étudiant en droit dans la partie de la Pologne occupée par les Allemands quand, en octobre 1939, il fut dénoncé pour des écrits anti-fascistes, arrêté par la Gestapo et envoyé au camp de concentration de Sachsenhausen, près de Berlin. Chanteur amateur et chantauteur, Aleksander Kulisiewicz composa 54 chansons durant les près de six ans de son emprisonnement à Sachsenhausen. Après la libération, il se remémora ces chansons ainsi que celles apprises de camarades prisonniers, dictant des centaines de pages de textes à son infirmière polonaise.
Cette chanson fut écrite comme un hymne clandestin des camps de concentration vers la fin de 1944. Ni le camp où il fut écrit, ni l'auteur ne sont connus. À ce moment, il y avait bien plus de dix millions de personnes : hommes, femmes et enfants dans les camps en Europe.
La versione ci è stata inviata direttamente da Gian Piero Testa, che ovviamente ringraziamo di cuore per essersi voluto "sobbarcare" anch'egli la sezione greca di questo sito, una delle più importanti. [CCG/AWS Staff]
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Contributed by Gian Piero Testa e CCG/AWS Staff 2009/1/20 - 17:06
Ocio, Alex: il testo dei Klezmatics non è in ebraico, ma in yiddish (che si scrive con l'alfabeto ebraico, questo è pur vero, ma è una lingua del tutto differente).
Questo mi dà occasione per un piccolo aneddoto che ci riporta ai ghetti ebraici dell'Europa orientale. Quivi l'alfabeto ebraico era chiamato spesso "Weibendeutsch", ovvero il "tedesco delle donne".
Questo perché lo yiddish è in ultima analisi un antico dialetto tedesco usato dagli ebrei, e scritto appunto con l'alfabeto ebraico (al pari di tutti gli idiomi israeliti europei, compreso il "bagitto" livornese, l'antico "italkiano" dell'Elegia Giudeo-Italiana del XII secolo e il "Ladino" giudeo-spagnolo, ancora esistente con tanto di edizione di Wikipedia, e che era la lingua materna di Elias Canetti).
Nei ghetti, alle donne veniva impedito di imparare il tedesco standard, che doveva servire esclusivamente agli uomini per le necessarie... (Continues)
dalle translitterazioni avevo capito che quell'"ebraico" era un po' troppo tedesco, ma ignoravo qel che hai giustamente precisato riguardo all'yiddish... cercherò di fare più attenzione in futuro...
A gezunt ahf dein kop!
Anastasia come Anna, chi parla di Cecenia muore
di Marja Magarik
da Articolo21
Anastasia Baburova aveva 25 anni. Era una giornalista- praticante e lavorava con entusiasmo per la Novaja gazeta, il giornale di Anna Politkovskaja. E' stata uccisa in un agguato assieme all' avvocato Stanislav Markelov impegnato nella difesa dei diritti umani in Cecenia. Sceglieva i temi scomodi Anastasia, raccontava il neonazismo crescente delle sconsolate periferie del paese.
L'ultima inchiesta doveva essere dedicata alla vicenda- simbolo delle atrocità commesse dai russi contro la popolazione civile cecena. Quella del colonnello dell'esercito di Mosca Budanov che aveva rapito assieme ad un gruppo di soldati, violenatato e ucciso una ragazza cecena di 17 anni - Elza Kulganova. L'ufficiale era stato arrestato e condannato a 10 anni di carcere nel 2000 per crimini di guerra. Ma giovedì scorso è stato liberato... (Continues)