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Before 2008-9-1

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Only Eighteen

Only Eighteen
[2003]
Written by Walt Cronin & Zander Schloss / copyright 2003
Scritta da Walt Cronin e Zander Schloss / copyright 2003



Ricevere direttamente dall'autore una canzone scritta da qualcuno che ha veramente combattuto in Vietnam è per il nostro sito un onore ancora maggiore che ospitare anche la più bella canzone sul tema, ma scritta da qualcuno che non si è mai mosso da casa. La storia di un ragazzo di diciott'anni cui viene presentata la guerra come unica alternativa alla galera. E' quindi con estremo piacere che diamo a questa canzone il risalto che merita; perché è una canzone vera.

Getting directly from the author a song that has been written by somebody who has really fought in Vietnam is for our website a honor still greater than hosting even the most beautiful song on such argument, but written by somebody who has neved left home. The story of a 18 yo boy getting going to... (Continues)
We was just kids
(Continues)
Contributed by Walt Cronin 2008/9/1 - 23:27
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Leonardo Pieraccioni: Ahi ahi ahi [I figliol di troia 'e 'un moian mai]

Leonardo Pieraccioni: Ahi ahi ahi [I figliol di troia 'e 'un moian mai]
[1991 circa]
Testo e musica (sic) di Leonardo Pieraccioni

Lo scorso anno, 2007, diciamo che il mese di settembre è stato un po' particolare per chi scrive; ne ha risentito anche questo sito, che è stato letteralmente impestato di Extra che, per dirla con un eufemismo, rispecchiavano un determinato stato d'animo, sicuramente non dei migliori. Poi è venuto maggio, anticipato a gennaio, e quest'anno mi fa voglia di cominciare il mese dove sono nato con una canzoncina leggera come una piuma. Di Leonardo Pieraccioni, proprio lui. Non state sbagliando, quello del Ciclone, il comico fiorentino che per un certo periodo ha sbancato i botteghini. Però il Pieraccioni, ai suoi albori, me lo ricordo con trovate irresistibili (tipo quella di presentarsi, il 18 maggio 1990 davanti alla sede assediata della Fiorentina dei Pontello, che stavano scatenando una rivolta di piazza per la vendita di Baggio alla... (Continues)
'E nascono biondi, i' sorriso stampato
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/9/1 - 19:29

Danine ! Danine !

Danine ! Danine !
Danine ! Danine !
Scènes de guerre en Sicile vers 1950.

Danilo Dolci (que les enfants de Partinico appelaient Danine) était un réformateur social, un militant de la non-violence et de la lutte contre la misère, la maladie, l’analphabétisme et la faim. Né tout au Nord de l’Italie à Sesena dans la région de Trieste en 1924, il s’évadera des mains des nazifascistes, rejoindra une communauté d’accueil pour orphelins, puis s’en ira en Sicile à Partinico où il mènera une action d’intervention sociale, de combat non-violent contre la misère, contre le sous-développement et contre la mafia. Danilo Dolci (Sesana 1924 – Partinico - 1997), cet architecte-sociologue, pacifiste et non-violent, qui mena la guerre à la misère guidé par sa conscience et soutenu par sa confiance en l'homme. Dolci l'homme qui se coucha sur le lit d'une enfant morte de faim pour y mener lui une grève de la faim (sa première... (Continues)
Danine ! Danine !
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/9/1 - 18:01

Fascisme is moord

Anonymous
Fascisme is moord
Dai Paesi Bassi e dal Belgio un canto le cui origini risalgono con tutta probabilità al primissimo dopoguerra, se non addirittura al periodo bellico stesso e all'occupazione nazista. Il titolo è quanto di più inequivocabile: "Il fascismo è assassinio", ma anche per l'assonanza casuale del termine neerlandese "moord" abbiamo preferito tradurre come "Il fascismo è morte". Il testo è ripreso da lirama.net.

A song from the Netherlands and Belgium probably tracing back to the first postwar years, if not to the war period and the Nazi occupation. The title is definitely unequivocal: "Fascism is murder". Lyrics are reproduced from lirama.net. [CCG/AWS Staff]
Schrijft het op de straat, schrijft het op de muur,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/9/1 - 16:34
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I Heard a Rumor

I Heard a Rumor
Album: Iraq: Songs of Life and Death (2003)
I heard a rumor that the forests would be gone
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/9/1 - 08:23
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Apocalyps

Apocalyps
[1965]
Testo e musica di Boudewijn De Groot
Lyrics and Music by Boudewijn De Groot
Tekst en muziek van Boudewijn De Groot
Album: Apocalyps
Wil je dansen Rosalinde wil je dansen heel de nacht
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/9/1 - 03:52
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La staffetta

La staffetta
Dalla montagna scende la luce
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/9/1 - 02:35
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The War

The War
[2006]
First released as a single
Prima uscita come single
Album: We Don't Need To Whisper

"The War" is the fourth single released from the debut album of Angels & Airwaves, We Don't Need to Whisper. It was the third single for both the US and UK, but was the fourth single released, since "Do It for Me Now" was the second single for the US and "It Hurts" was the second single for the UK. Tom DeLonge has described this song as anti-war, with specific references to the Invasion of Normandy in World War II.
Although "The War" never received an official music video, a short film and a live video were released.
"The War" was released as a radio promo single only, but the disk for the single can be bought on various websites.
It is the theme song for the MTV reality football show Two-A-Days.
The song also was a popular theme that appeared throughout the 2006 College World Series. - en.wikipedia

The ocean, is on fire
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/9/1 - 00:36
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The Tides Will Turn

The Tides Will Turn
Album: Self-titled (2003)
I see hatred, violence, fear, and nothing short of war
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/8/31 - 22:59
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La guerra dei vecchietti

La guerra dei vecchietti
recitato
Il secolo che abbiamo alle spalle è il Secolo Ventesimo. Un secolo di sangue, di morte, di sudore, di lacrime. Di dolore.
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2008/8/31 - 22:16
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Democrats Are Guilty Too!

Democrats Are Guilty Too!
Album: Self-titled (2003)
I heard a democrat today on TV
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/8/31 - 21:30
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Iraq

Album Iraq: Songs of Life and Death (2003)
The president is lying
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/8/31 - 21:16
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Great Imperialist State

Great Imperialist State
Album: I Am The Man (2007)
There's a farmer in a distant country working on the land
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/8/30 - 23:08
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Fatigué

Fatigué
Album "Mistral Gagnant" (1985)

Paroles: Renaud Séchan. Musique: Renaud Séchan, Franck Langolff

Nel 1985 Renaud viene invitato dal Partito Comunista Francese ad esibirsi a Mosca in un concerto per il festival della gioventù. Salito sul palco canta Déserteur, la sua reinterpretazione ecologista e ironica del capolavoro di Vian.

Quando comincia a cantare "quando i russi e gli americani faranno saltare in aria il pianeta" vede 3000 persone alzarsi contemporaneamente e lasciare gli spalti. Ovviamente Renaud non crede ai suoi occhi e, finita la canzone, abbandona il palco in preda all'ira. La televisione francese riprende tutto il dietro le quinte, in cui lui si sfoga dicendo di essersi sempre impegnato per la classe operaia francese e di non poter credere ai propri occhi.

Racconta poi di essere stato nei giorni precedenti (già abbondantemente seccato dal trattamento da sorvegliato speciale... (Continues)
Jamais une statue ne sera assez grande
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2008/8/30 - 16:52

Néron, le Sicilien

Néron, le Sicilien
Néron, le Sicilien

Lors d'un voyage en Sicile, en 1951, Carlo Levi s'en va visiter les mines de soufre de Lercara Friddi. Il y arrive pendant une grève, la première de toute éternité. A cette occasion, il est amené à rencontrer le patron de la mine, Monsieur Ferrara, surnommé Néron par les mineurs en raison de sa façon brutale et dictatoriale de mener l'exploitation des mines. C'est un patron de choc, assurément; c'est aussi un éminent représentant de la démocratie Chrétienne. Pour asseoir sa domination, il s'entoure de toute une bande d'hommes « au visage obtus et féroce, avec deux moustaches noires filiformes au-dessus des lèvres, le regard oblique et fuyant, la démarche à la fois insolente et inquiète. Si la mafia (qui n'existe pas) existait, ceux-là seraient, pensais-je, le portrait typique et exemplaire d'un mafieux. »

Les mines de soufre avaient fait un temps – au dix-neuvième siècle,... (Continues)
A l'entrée était assis
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/8/29 - 16:52
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Harris And The Mare

Harris And The Mare
An old pacifist (like thee) loses his way.
A Canadian (CBS) play was written and preformed AFTER the song was sung publicly.

A "conscie" is a "conscientious objector"
Harris, my old friend, good to see your face again
(Continues)
Contributed by doug barnett 2008/8/29 - 13:50
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Le galérien

Le galérien
[1942]
Testo: Maurice Druon.
Musica: tradizionale russa
Arrangiamento: Léo Poll

Altri interpreti: Les Compagnons de la Chanson (1950), Armand Mestral, Mouloudji.

Testo trovato su Paroles.net
Je m'souviens, ma mèr' m'aimait
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/8/29 - 09:58
Song Itineraries: From World Jails
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BBB

BBB
Paroles et musique: Todos Destinos
Testo e musica: Todos Destinos


I Todos Destinos sono una band ska-punk di Romont, nel canton Friburgo in Svizzera. Poiché chi scrive ha abitato quasi quattro anni proprio a Friburgo (Fribourg, Freiburg o "Friborgo") e, inoltre, deve essere stato a Romont qualche decina di volte, la cosa fa particolarmente piacere (anche perché il "grande balzo in avanti" di questo sito è avvenuto proprio da uno sgabuzzino friburghese nella Rue de la Carrière). [RV]

Una canzone che ha bisogno di qualche riga di spiegazione per chi non è troppo addentro alle "cose elvetiche". "BBB" è il signor Christoph Blocher, il "politico rampante" svizzero più in vista di questi ultimi anni. Tra gli uomini più ricchi di Svizzera (è azionista di maggioranza del colosso chimico EMS-Chemie Holding), ha impresso a un partito tradizionalmente conservatore e agrario, l'UDC, una svolta a... (Continues)
Virer les étrangers, c’est un bon programme
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/8/29 - 09:32

Spara!

Spara!
- Spara! Spara! Bisogna uccidere!
(Continues)
Contributed by girolamo 2008/8/28 - 23:25
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Waiting For The Great Leap Forwards

Waiting For The Great Leap Forwards
[1988]
Lyrics and music by Billy Bragg
Testo e musica di Billy Bragg
Album: Workers Playtime

Una canzone, considerata tra le maggiori e più significative di Billy Bragg, che per il suo testo criptico e pieno di riferimenti personali rischia di non essere ben compresa, neanche in traduzione, senza un mezzo quintale di note. Sarebbe stato un peccato, anche se, fin dal momento in cui Giorgio, grande amico e collaboratore di questo sito, ne ha inserito il testo, mi sono accorto che la traduzione sarebbe stata una delle più terrificanti da affrontare. E', in pratica, la “professione di fede” di Billy Bragg, che all'epoca (1987) si trovava impegnato in una serie di iniziative (tra le quali il “Red Wedge Tour”, v. note) che cercava di sensibilizzare i giovani britannici all'impegno politico (per sostenere il partito laburista di Neil Kinnock, non ancora quello di Tony Blair...) contro il governo... (Continues)
It may have been Camelot for Jack and Jacqueline
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/8/28 - 17:52
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Al festival Cyberfolk di Roma 7

Al festival Cyberfolk di Roma 7
[2007/08]
(Giromini)
Album: 2076: Il ritorno di Kristo [Apuamater Cyberfolk] - Brano 9
K. and the New Partizans diventano famosi in tutto
il mondo e si ritrovano per l'ultima data a questo
grande happening dove si incontrano tutti i gruppi
Cyberfolk e i relativi proseliti. Da qui l'annuncio
dell'occupazione della Radio Vaticana.
La canzone è liberamente tratta da "Al festival slow folk di B Milano" di Ivan Graziani.


2076: La "cattiva novella" di Davide Giromini & ko.
di Riccardo Venturi

L'anno è il 2076.

Curiose, le storie ambientate nel futuro; quando, negli anni '70, leggevo magari qualche racconto di fantascienza ambientato nel 2008, o anche ben prima, mi sembrava tanto lontano ma avevo comunque coscienza che ci sarei stato; nel 2076, invece, è assai improbabile che sia ancora vivo. Dovrei avere centotredici anni; certo, tutto è possibile.

Nel 2076 comincia la storia... (Continues)
In una paleoindustria di forchette
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/8/28 - 17:37
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Dědicům Palachovým

Dědicům Palachovým
[1970]
Testo e musica di Karel Kryl
Lyrics and music by Karel Kryl
Album: Maškary



Dall'album "Maškary", stampato in 1000 copie in allora Germania Ovest dall'editore Caston. Le 300 copie sono arrivate in qualche modo in Cecoslovacchia, comunque.

Un'altra canzone dedicata a Jan Palach, stavolta da uno dei maggiori cantautori cechi. Karel Kryl, nato nel 1944 a Kroměříž e morto a soli cinquant'anni nel 1994 a Monaco di Baviera, è giustamente considerato nel suo paese un vero mito, paragonabile a ciò che è in Italia Fabrizio de André. Della canzone verrà fornita una traduzione appena possibile.
Milion slepých očí, na erbu hlava hadí,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/8/28 - 15:32
Song Itineraries: Prague Spring 1968
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Ticho

Ticho
Testo e musica di Bohdan Mikolášek
Lyrics and music by Bohdan Mikolášek
Album: Znovu

Forse la più famosa canzone del pastore evangelico e cantautore ceco Bohdan Mikolášek, nato nel 1948: parla di Jan Palach e del suo estremo atto di protesta. Ne proponiamo il testo originale in attesa di reperirne una traduzione, oppure che uno dei nostri volonterosi collaboratori se ne occupi. Il testo, privo purtroppo dei numerosi segni diacritici della lingua ceca (una pessima abitudine che non ci stancheremo mai di stigmatizzare seppur comprendendone la "comodità"), proviene dal sito ufficiale dell'artista, da dove è possibile anche ascoltare e scaricare la canzone ma in formato .wma. Ci occuperemo anche di ricostruire il testo nell'esatta grafia. [RV]

Ticho a lidé proudí ulicí
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/8/28 - 15:21
Song Itineraries: Prague Spring 1968
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La Vérité

La Vérité
Guy Béart a eu une longue carrière de chanteur en France. Sa chanson La Vérité me semble devoir être présente dans les « chansons contre la guerre ». Pour le reste, elle se commente bien d'elle-même.

La Vérité

Chanson de Guy Béart - 1968
Le premier qui dit se trouve toujours sacrifié
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/8/28 - 09:30
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Christ For President

Christ For President
Words/Parole: Woody Guthrie
Music/Musica: Bragg/Tweedy/Bennett
Album: Billy Bragg & Wilco, Mermaid Avenue [1998]

Tra i principali meriti di Billy Bragg, qui in "combutta" con Wilco, c'è quello di aver reso musica ad alcune canzoni di Woody Guthrie che non avevano fino a quel momento potuto trovarla. Così è stato, ad esempio, (ma non in questo album) per All You Fascists, che però in questo sito è ascritta "motu proprio" a Woody Guthrie, e per tutte le canzoni di questo album del 1998. Un segno del legame indissolubile tra Woody Guthrie e Billy Bragg; quel che Woody aveva lasciato, Billy lo ha continuato. [CCG/AWS Staff]

"Mermaid Avenue is a 1998 album of previously unheard lyrics written by American folk singer Woody Guthrie, put to music written and performed by British singer Billy Bragg and the American band Wilco. The project was organized by Guthrie's daughter, Nora Guthrie.... (Continues)
Let's have christ for president.
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/8/28 - 08:58
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She Came Along To Me

She Came Along To Me
Words/Parole: Woody Guthrie [1942]
Music/Musica: Bragg/Tweedy/Bennett
Album: Billy Bragg & Wilco, Mermaid Avenue [1998]

Tra i principali meriti di Billy Bragg, qui in "combutta" con Wilco, c'è quello di aver reso musica ad alcune canzoni di Woody Guthrie che non avevano fino a quel momento potuto trovarla. Così è stato, ad esempio, (ma non in questo album) per All You Fascists, che però in questo sito è ascritta "motu proprio" a Woody Guthrie, e per tutte le canzoni di questo album del 1998. Un segno del legame indissolubile tra Woody Guthrie e Billy Bragg; quel che Woody aveva lasciato, Billy lo ha continuato. [CCG/AWS Staff]

"Mermaid Avenue is a 1998 album of previously unheard lyrics written by American folk singer Woody Guthrie, put to music written and performed by British singer Billy Bragg and the American band Wilco. The project was organized by Guthrie's daughter, Nora Guthrie.... (Continues)
Ten hundred books could I write you about her
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/8/27 - 18:44
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Hello, USA: We're Screwed

I'll come right out and say it. I don't believe that we're going to have an election this November 2008 in the United States. I have this feeling that the current administration will simply NOT give up power, and that will be that.
(D. Glas)
First it was the mad cow, now it is the bird flu.
(Continues)
Contributed by D. Glas 2008/8/27 - 16:12
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Little Boy

Little Boy
[2008]
Album :Quand la musique se joue des frontières
Todos Destino - MySpace
(da dove la canzone è ascoltabile ma non scaricabile - La chanson peut être écoutée mais pas téléchargée)


I Todos Destinos sono una band ska-punk di Romont, nel canton Friburgo in Svizzera. Poiché chi scrive ha abitato quasi quattro anni proprio a Friburgo (Fribourg, Freiburg o "Friborgo") e, inoltre, deve essere stato a Romont qualche decina di volte, la cosa fa particolarmente piacere (anche perché il "grande balzo in avanti" di questo sito è avvenuto proprio da uno sgabuzzino friburghese nella Rue de la Carrière). [RV]
Little Boy, rentre à la maison
(Continues)
Contributed by adriana 2008/8/27 - 08:20
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Ouvre les yeux

Ouvre les yeux
[2008]
Album :Quand la musique se joue des frontières


I Todos Destinos sono una band ska-punk di Romont, nel canton Friburgo in Svizzera. Poiché chi scrive ha abitato quasi quattro anni proprio a Friburgo (Fribourg, Freiburg o "Friborgo") e, inoltre, deve essere stato a Romont qualche decina di volte, la cosa fa particolarmente piacere (anche perché il "grande balzo in avanti" di questo sito è avvenuto proprio da uno sgabuzzino friburghese nella Rue de la Carrière). [RV]
Au détour d’une rue, je croise un regard
(Continues)
Contributed by adriana 2008/8/27 - 08:10

La Terre inculte

La Terre inculte
Jusqu'au milieu du siècle dernier, l'Italie rurale, celle du Sud, le Mezzogiorno, était toujours maintenue sous le régime des grandes propriétés foncières – les latifundia, héritées des usages féodaux et les paysans, pour la plupart, étaient des sans-terre, des braccianti, des journaliers, des somari, ainsi qu'ils se définissaient eux-mêmes en Lucanie « Noi, non siamo cristiani, siamo somari... », disaient-ils à Carlo Levi qui, avec Cristò si è fermato a Eboli (Le Christ s'est arrêté à Eboli), posa avec force cette question de l'abandon de la paysannerie par l'Italie, comprenez par l'État italien... Par parenthèse, le Sud s'étale encore aujourd'hui sur des continents entiers et les histoires comme celle rapportée par la chanson se retrouvent régulièrement un peu partout. La guerre contre la paysannerie pauvre est toujours en cours.
En 1950, sous la pression des revendications paysannes... (Continues)
La Loi dit : les terres incultes
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/8/26 - 19:16
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Wall

Wall
[1993]
"Stain"
We hate each other 'cause of race and religion
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/8/26 - 11:30

Dopo l'ultima paura

Dopo l'ultima paura
Le canzoni di questo CD sono un urlo di rabbia contro tutte le guerre che insanguinano il mondo.
Vogliono essere una voce di opposizione verso coloro che pensano alla guerra come ad un metodo per risolvere i problemi umani sulla terra.
La guera è il momento più violento di una volontà di potere che vorrebbe assoggettare l'umanità ai propri interessi economici giustificandolacon l'uso dei mass-media come mezzo per uniformare il nostro modo di vivere e pensare.
Ci sono forme subdole di controllo mentale per influenzare e conformare la nostra vita su standard consumistici e qualunquisti nel tentativo di diseducarci ad un'analisi critica della storia passata.
La logica del profitto ad ogni costo soffoca l'altruismo e produce una lotta egoistica sia economica sia sentimentale che ci fa dimenticare e detestare il diverso e chi sta peggio.
Viviamo come se fossimo chiusi nella gabbia dorata... (Continues)
Verrà il tempo che più' nessuno avrà bisogno di avere niente
(Continues)
Contributed by adriana 2008/8/26 - 07:41

La canzone della rivoluzione

La canzone della rivoluzione
Le canzoni di questo CD sono un urlo di rabbia contro tutte le guerre che insanguinano il mondo.
Vogliono essere una voce di opposizione verso coloro che pensano alla guerra come ad un metodo per risolvere i problemi umani sulla terra.
La guera è il momento più violento di una volontà di potere che vorrebbe assoggettare l'umanità ai propri interessi economici giustificandolacon l'uso dei mass-media come mezzo per uniformare il nostro modo di vivere e pensare.
Ci sono forme subdole di controllo mentale per influenzare e conformare la nostra vita su standard consumistici e qualunquisti nel tentativo di diseducarci ad un'analisi critica della storia passata.
La logica del profitto ad ogni costo soffoca l'altruismo e produce una lotta egoistica sia economica sia sentimentale che ci fa dimenticare e detestare il diverso e chi sta peggio.
Viviamo come se fossimo chiusi nella gabbia dorata... (Continues)
Ogni giorno il sole nasce all'orizzonte
(Continues)
Contributed by adriana 2008/8/26 - 07:36

Speculatori della guerra

Speculatori della guerra
[2005]
Album: Canzoni fuori moda

Le canzoni di questo CD sono un urlo di rabbia contro tutte le guerre che insanguinano il mondo.
Vogliono essere una voce di opposizione verso coloro che pensano alla guerra come ad un metodo per risolvere i problemi umani sulla terra.
La guera è il momento più violento di una volontà di potere che vorrebbe assoggettare l'umanità ai propri interessi economici giustificandolacon l'uso dei mass-media come mezzo per uniformare il nostro modo di vivere e pensare.
Ci sono forme subdole di controllo mentale per influenzare e conformare la nostra vita su standard consumistici e qualunquisti nel tentativo di diseducarci ad un'analisi critica della storia passata.
La logica del profitto ad ogni costo soffoca l'altruismo e produce una lotta egoistica sia economica sia sentimentale che ci fa dimenticare e detestare il diverso e chi sta peggio.
Viviamo come se... (Continues)
Voi che avete nelle mani il potere sull'umanita'
(Continues)
Contributed by adriana 2008/8/26 - 07:31
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Una chitarra contro la guerra

Una chitarra contro la guerra
[2005]
Album: Canzoni fuori moda

Le canzoni di questo CD sono un urlo di rabbia contro tutte le guerre che insanguinano il mondo.
Vogliono essere una voce di opposizione verso coloro che pensano alla guerra come ad un metodo per risolvere i problemi umani sulla terra.
La guera è il momento più violento di una volontà di potere che vorrebbe assoggettare l'umanità ai propri interessi economici giustificandolacon l'uso dei mass-media come mezzo per uniformare il nostro modo di vivere e pensare.
Ci sono forme subdole di controllo mentale per influenzare e conformare la nostra vita su standard consumistici e qualunquisti nel tentativo di diseducarci ad un'analisi critica della storia passata.
La logica del profitto ad ogni costo soffoca l'altruismo e produce una lotta egoistica sia economica sia sentimentale che ci fa dimenticare e detestare il diverso e chi sta peggio.
Viviamo come se... (Continues)
Io sono stato giovane non ho visto finora
(Continues)
Contributed by adriana 2008/8/26 - 07:08
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Help Save The Youth of America

Help Save The Youth of America
[1988]
Lyrics and music by Billy Bragg
Testo e musica di Billy Bragg
LP: Live and Dubious (1988)
Help save the youth of America
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/8/25 - 17:45
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George W. Told The Nation...

George W. Told The Nation...
Attualizzazione di Lyndon Johnson Told the Nation, vecchia canzone contro la guerra nel Vietnam.
I got a letter from old George W.,
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/8/23 - 21:36
Song Itineraries: George Walker Bush II

La déclaration de guerre

La déclaration de guerre
Une chanson de Marco Valdo M.I. d'après une nouvelle d'Ugo Dessy
Una canzone di Marco Valdo M.I. da un racconto di Ugo Dessy


Ugo Dessy fut salué par Fabrizio De André comme « son père spirituel », c'est dire que cet écrivain sarde de résidence et anarchiste de conviction ne fut pas un militariste acharné. Il milita dans le mouvement anti-nucléaire et anti-militaire toute sa vie. Comme Fabrizio et bien d 'autres, il fit entendre sa voix contre la présence des militaires – notamment, étasuniens à La Maddalena.
Marco Valdo M.I. qui a traduit une série de ses nouvelles en langue française a fait cette chanson pour saluer lui aussi cet écrivain de haute tenue littéraire et morale.
La chanson que voici, intitulée « La déclaration de guerre » s'inspire directement d'une nouvelle éponyme d'Ugo Dessy. Elle raconte un moment précis de l'histoire de l'Italie : le discours radiodiffusé que « Menton... (Continues)
Les épis étaient mûrs,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/8/23 - 19:24

Les quatre chevaliers noirs de Sardaigne

Les quatre chevaliers noirs de Sardaigne
Une chanson de Marco Valdo M.I.
Una canzone di Marco Valdo M.I.

Les quatre chevaliers noirs de Sardaigne est une chanson écrite par Marco Valdo M.I., qui est parolier, mais pas musicien. Brel avait bien fait une chanson sans paroles, celle-ci est une chanson sans musique, un peu orpheline, en attendant qu'un musicien ne l'adopte et l'habille de notes et d'accords... Qu'un chanteur lui prête voix et vie.
En attendant, la voilà.

« I quattro cavalieri neri di Sardegna » è una canzone scritta da Marco Valdo M.I., che scrive parole ma non musica. Del resto, Brel aveva scritto una canzone senza parole mentre questa è una canzone senza musica, un po' orfana nell'attesa che un musicista la adotti e la rivesta di note e di accordi...e che un cantante le presti voce e vita.
Nell'attesa, eccola qua.



Elle raconte une histoire de guerre et de peste, de victoire et de défaite, de morts, de morts,... (Continues)
Oristano en fête.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/8/23 - 14:21
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America Commits Suicide

America Commits Suicide
(Mike Graham)
albums:
No Wishes, No Prayers, 1982
Pissed Off . . . with Good Reason, 1996
New faces, old news
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/8/23 - 10:35
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Hiroshima

Hiroshima
(Mike Graham)
album: No Wishes, No Prayers, 1982
There’s nothing left to argue
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/8/23 - 09:02
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World At War

(G. Hannah)
album: New Dark Age Parade, 2006
There’s too many on the sidewalk, too many on the street
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/8/22 - 23:51

Editoriale

Editoriale
[2005/forse]
Checchi-Luporini-Palmerini-Vecoli-Agostini
Nell'album "Contadini Marini" [2008]

Les Ondes Martenot, o Le Onde Martenot, sono al loro sito ufficiale con testi, mp3 e video ascoltabili liberamente.



Editoriale è una canzone d'anarchia dedicata a Fabrizio de André.
(Les Ondes Martenot)

Parlando brevemente di questa acuminata “Editoriale” delle Onde(s) Martenot non si può prescindere dal loro intento dichiarato: una “canzone d'anarchia”, dedicata perdipiù a Fabrizio de André. E credo che il genovese avrebbe gradito non poco questa dedica, introdotta da una dichiarazione di Alexander Langer che riproduce pari pari il “potere scagliato dalle mani”.

Perché si tratta di una canzone di sovversione, ma in senso letterale; una canzone dove Caino e Abele, pur “osteggiandosi con gran dignità”, ad un certo punto si alleano per vendere proprio quelle mele che “aveano portato il padre... (Continues)
Vorrei continuare ad apprezzare gli altri ed esserne apprezzato senza secondi fini.
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/8/20 - 11:41

Semmai la patria non avesse ragione

Semmai la patria non avesse ragione
[2008]
Un "extra" dal DVD di "Contadini Marini"
Testo di Luca Checchi e Leonardo Palmerini
An extra from the DVD included in "Contadini Marini"
Lyrics by Luca Checchi and Leonardo Palmerini

Testo originale trascritto all'ascolto dal DVD da Riccardo Venturi.
The original lyrics have been transcribed on direct listening by Riccardo Venturi.

Les Ondes Martenot, o Le Onde Martenot, sono al loro sito ufficiale con testi, mp3 e video scaricabili liberamente.



Eccole, le Onde Martenot. O “Les Ondes Martenot”. Sul loro sito si chiamano in francese; sul loro album, appena uscito, “Contadini Marini”, sono invece in italiano. In francese o in italiano, sono loro. Per me, una specie di spiritelli Ariel che aprono e chiudono cerchi; magari non è neanche che lo abbiano voluto o che lo vogliano, ma è così.

Bisognerà che leggiate quel che c'è scritto sotto, che risale a due o tre anni fa. Proviene... (Continues)
Rimuovere dal tappeto
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/8/19 - 23:31
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Uomini persi

Uomini persi
La genesi del brano "Uomini persi" è illustrata dal suo autore in questo passo della seguente intervista tratta dal libro "Notti di note", di Claudio Baglioni e Guido Harari, Rusconi editore, 1985 (pagine 43-44)

"BAGLIONI: (...) Ho paura che il mondo si fermi, senza più nessuno che sogni dei cambiamenti, senza più nessuno che parta alla ricerca di qualcosa.

HARARI: E' questo uno dei motivi che ti hanno spinto a scrivere "Uomini persi"?

BAGLIONI: Sì, perchè esiste un tipo di disperazione a volte più drammatica e 'totale' di quella, già così evidente, che nasce dai contrasti stridenti della società. Credo che, assieme a questi cosiddetti "uomini persi", in qualche maniera ci siamo persi anche noi, magari guardando dall'altra parte, per disattenzione, per eccesso di fiducia in noi stessi. Dunque esiste a mio avviso un tipo di disperazione molto più 'normale', meno appariscente e violenta,... (Continues)
Alberta Beccaro - Venezia 2008/8/17 - 20:01
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Primo potere

Primo potere
Primo Potere est une très belle expression qu'on peut traduire par Pouvoir d'abord, Le pouvoir avant tout, le pouvoir par dessus tout et de bien d'autres manières... J'ai choisi le plus simple et le plus imposant : Le Pouvoir, mêlant une immanence, une transcendance et une évidence indiscutables. En finale, le résultat est bien celui qu'indiquent les Modena City Ramblers : d'un côté les gens, de l'autre le pouvoir. La question est de savoir qui détient le pouvoir, le pouvoir car du côté du pouvoir, il y a aussi des gens. Évidemment, ce ne sont pas les mêmes gens qui sont écrasés et ceux qui écrasent, encore que...
Je m'explique : il y a d'abord ceux sur ou contre qui le pouvoir s'exerce – qu'on appelle généralement ( et pour simplifier) le peuple et de l'autre côté (celui du manche), il y a les gens qui tiennent effectivement le pouvoir, qui le manipulent ou plus simplement, laissent entendre... (Continues)
LE POUVOIR
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/8/17 - 19:31
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Vitti na crozza

Vitti na crozza
scusatemi ho letto con molto ineresse quanto da voi commentato sul brano di vitti na crozza. oltre che confermare quanto asserito da mio fratello Francesco detto " Bellini ", devo invece ribadire che nonostante tutto il bene che voglio a Bellini, non è l'unico erede del de cuius mio padre Francesco, di fatti oltre a Bellini, Franco Li Causi ha avuto altri due figli dal suo prinmo matrimonio con Ciulla Maria Calogera di Lucca Sicula, Pietro e Giuseppe entrambi nati a Porto Empedocle, il primo nel 1954 e il secondo nel 1955 ed entrambi residenti a Trapani. Difatti Bellini è figlio della seconda moglie.
Questa mia dichiarazione solo per chiarezza ed onor di cronaca.
P.S. anchio mi incazzo quando qualcuno si attribbuisce una paternità che non è sua, riconosco solo che noi figli abbiamo sbagliato a non intraprendere un'azione legale nei confronti di chi allora e ancora a tutt'oggi si aggiudica qualcosa che non e SUO.
Pietro Li Causi
Pietro Li Causi 2008/8/17 - 13:57
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Il vestito del violinista

Il vestito del violinista
Il vestito del violinista
Chanson italienne - Il vestito del violinista – Francesco De Gregori – 2005

Mélodie quasi populaire, arrangement rock acerbe. Le ton avec lequel De Gregori chante – et ses mots semblent venir de très loin – est neutre tout comme la souffrance des victimes de violence. Dans ce récit, il compare toue l'angoisse de l'époque contemporaine; l'image d'une veste qui vole sans son maître me rappelle le manteau rouge de la gamine dans « La Liste de Schindler », d'abord vu sur son dos et ensuite seul ; la seule colorée sur la pellicule en noir et blanc. Revient « la redondance des cloches » comme le son des cloches de la chanson homonyme, vu comme le souvenir des temps meilleurs et attente comme espoir des temps meilleurs ( dans lesquels on verra « des menuisiers et des philosophes fabriquer le futur. »).
Car ces temps sombres devront bien finir.

(Antonio Piccolo)
LA VESTE DU VIOLONISTE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/8/17 - 11:26
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Il vestito di Rossini

Il vestito di Rossini
L'HABIT DE ROSSINI
(Continues)
Contributed by Daniel Bellucci 17.08.2008 Nizza 01.39 2008/8/17 - 01:43
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Who Are They and Why Do They Hate Us

Who Are They and Why Do They Hate Us
I never thought I'd come under attack
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/8/16 - 22:28
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Who Pays For This War?

Who Pays For This War?
Who pays for this war?
(Continues)
Contributed by adriana 2008/8/16 - 16:35
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Petroleum Bonaparte

Petroleum Bonaparte
2006
from Head Full Of Pictures by Jim Page

This song is about George W Bush. The title occurred to me one morning before I'd even had my coffee.
hey George, Im talkin to you
(Continues)
Contributed by adriana 2008/8/16 - 16:30
Song Itineraries: George Walker Bush II
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Macondo Express

Macondo Express
Macondo Express
chanson italienne – Macondo Express – Modena City Ramblers

« Fusils muets amigos »
Dans la version italienne de cette chanson, directement inspirée du roman Cent ans de Solitude de Gabriel Garcia Màrquez, qui comme chacun sait était Colombien, écrivait en espagnol et publia en Argentine, il y a quelques vers en espagnol; le traducteur les a laissés en l'état comme il se devait.

Pour les détails, voir l'excellente traduction en français des époux Durant et pour les hispanisants, le texte original. Il doit bien en traîner un exemplaire à la bibliothèque de ces trente millions d'exemplaires publiés.
MACONDO EXPRESS
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/8/16 - 15:43
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Sewing Up Crap

Sewing Up Crap
2002
Readymades
Chain, chain, chain
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/8/16 - 13:45
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City Of Immigrants

City Of Immigrants
CITTÀ DI IMMIGRATI
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2008/8/16 - 13:13
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Barboni

Barboni
1992
Figli della stessa rabbia

Sicuramente questo e' il disco piu' famoso dell'etichetta Gridalo Forte. Figli della Stessa Rabbia è stato, e continua ad essere un inno. Tutto il disco nei concerti e' stato cantato a squarciagola da migliaia di persone. Brani come "Cararo Sindaco", "Barboni", "Giunti Tubi Palanche Ska", o la versione solo vocale della title track, sono ormai nel DNA di una generazione di giovani in Italia e in tutta Europa. La grafica e' come sempre di Cristiano Rea e rispecchia al meglio la band. Nel retro della copertina il testo di Bella Ciao, che dopo poco verra' incisa nel MLP omonimo.

Vedo gente che
(Continues)
Contributed by DOnquijote 2008/8/15 - 11:56
Song Itineraries: Rom, Racism, Porrajmos
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Buffalo Soldier

Buffalo Soldier
little bob: REVOLUTION : REBEL MUSIC,GET UP, STAND UP,STAND UP, GOR YOU RIGHTS,GET UP,STAND UP,DON'T GIVE THE FIGHT! BOB UNA 6 STATO UNA FIACCOLA ACCESA CHE ILLUMINAVA ANCHE AL BUIO! ORA STARAI ILLUMINANDO IL PARADISO! LA TUA LUCE ANCORA BRILLA SI PUò VEDERE 6 ETERNO,6 IMMENSO! LOVE LOVE LOVE! FREEDOM! FREEDOM!
2008/8/15 - 02:49
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Daniele Silvestri: Cohiba

Daniele Silvestri: Cohiba
bella...semplicemente bella anzi,bellissima!!io penso che questa canzone sia una delle più belle che abbia mai sentito perchè non è come quelle canzoni solite commerciali che vengono fatte solo per far fruttare soldi, questa è sincera,è vera non contiene l'ipocrisia della società...io penso ke ernesto guevara detto il che è l'unico uomo che amo,che abbia mai amato e che amerò x sempre veramente...perchè come gandhi ha dato la sua vita per il prossimo, per salvare delle persone innocenti...grande ernesto...sei il mio mito.

<>
francesca 2008/8/15 - 01:11
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War

War
Ho 16 anni e gia da un anno ke ascolto la favolosa musica del grande e mitico bob marley...ultimamente lessi una frase ke disse e mi è rimasta nel cuore « Io non ho pregiudizi contro me stesso. Mio padre era bianco e mia madre era nera. Mi chiamano mezza-casta, o qualcosa del genere. Ma io non parteggio per nessuno, né per l'uomo bianco né per l'uomo nero. Io sto dalla parte di Dio, colui che mi ha creato e che ha fatto in modo che io venissi generato sia dal nero che dal bianco. »e vi dico una cosa se la sera nn mi addormento sentendo bob nn riesco a prendere sonno...la cosa bella della sua musica ke e tt vero e sincera e REALE...cmq e uno dei piu grandi nella storia della musica.........GRANDE BOB...
bobba 2008/8/14 - 23:34

Farewell, Farewell, Rachel Corrie

Farewell, Farewell, Rachel Corrie
ADDIO, ADDIO, RACHEL CORRIE
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2008/8/14 - 15:41
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The Day They Caught Saddam Hussein

The Day They Caught Saddam Hussein
IL GIORNO IN CUI CATTURARONO SADDAM HUSSEIN
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2008/8/14 - 13:59
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Le condamné à mort

Le condamné à mort
Da una poesia di Jean Genet (1942)
D'après un poème de Jean Genet (1942)
Excerpt from a poem by Jean Genet (1942)
Musica / Musique / Music :
1. André Almuró, 1952
2. Hélène Martin, 1961
3. Christian Olivier, 2013
Interpretazioni / Interprétations / Performances :
1. Marcel Mouloudji, 1954 (1.)
2. Hélène Martin, 1962 (2.)
3. Marc Ogeret, 1970 (2.)
4. Francesca Solleville, 1963 (2.)
5. Têtes Raides, 2013 (album: Corps de mots)

La poesia Le condamné à mort di Jean Genet è, senza ombra di dubbio, tra le più celebri poesie in lingua francese del XX secolo. Fu scritta da Genet nel 1942, all'età di trentadue anni, mentre era detenuto nel carcere di Fresnes per furto; la avrebbe composta, almeno si dice, in reazione a un premio ottenuto da un altro detenuto per una poesia che riteneva facile e convenzionale.

Le condamné à mort fu scritta da Genet ispirandosi a Maurice Pilorge, ghigliottinato... (Continues)
Sur mon cou sans armure et sans haine, mon cou
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/8/13 - 23:18
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Condannato a morte

Condannato a morte
Avant de parler un peu de cette chanson, je veux dire d'où je l'ai reprise. En réalité, c'est une évidence, son texte se trouve sur des dizaines de sites; mais je l'ai reprise d'un seul, du blog « anarcho-camuniste » Minimi Termini de Redshadow; et je voulais dire en premier, en disant aussi d'aller faire un tour sur ce blog. Ainsi, sans rien dire d'autre; Red le sait bien que, parfois, il m'arrive pourtant d'être laconique.
La chanson : elle est de Francesco De Gregori. Comme telle, je ne sais en réalité de quoi elle parle. Et je sais aussi très bien qu'elle parle de tout. De tout ce qui nous entoure et, en même temps, de moi. De toi. De nos peurs de condamnés à vivre. Je 'lai insérée dans deux catégories, celle sur la peine de mort et celle sur les prisons; mais c'est une chose à la De Gregori. Peut-être le brave Antonio Piccolo pensera -t-il à l'expliquer, un jour ou l'autre; pour l'heure, je la mets là, en une nuit de calme agitation, une nuit de novembre de cet automne qui ne ressemble à rien. [R.V.]
Condamné à mort
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/8/13 - 22:37
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Why? (The King of Love Is Dead)

Why? (The King of Love Is Dead)
by Gene Taylor
recorded by Nina Simone, 1968
WHY? (THE KING OF LOVE IS DEAD)
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/8/13 - 21:13
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Yellow Ledbetter

Yellow Ledbetter
Per puro divertimento, ecco il testo, completamente sbagliato, apparso nell'edizione giapponese del singolo "Daughter".

For your enjoyment, please see the extremely erroneous lyrics for "Yellow Ledbetter" below as printed in the Japanese "Daughter" 3" CD Single
(from Two Feet Thick)
YELLOW LEDBETTER
(Continues)
2008/8/13 - 11:49
Yellow Ledbetter by Pearl Jam. Undecipherable lyrics for an anti-patriotic song (as Eddie Vedder stated)
Lorenzo Masetti 2008/8/13 - 01:33




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