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Before 2008-8-1

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Gallo rojo, gallo negro

Gallo rojo, gallo negro
Mi pareva di averla già incontrata da queste parti questa canzone di Ferlosio, ma ho fatto qualche ricerca e non l'ho trovata... Ovviamente è un brano sulla guerra civile spagnola. [A]

[1963]
Canciones de la resistencia española. Año 1963
Il disco fu pubblicato in Svezia, visto che in Spagna c'era la dittatura franchista, con il titolo in svedese "Spanska motståndssånger 1963" sul retro
Disco tra l'altro pubblicato anonimo:
“Namn kan ej anges av säkerhets skäl” (Se silencia el nombre por razones seguridad).




L'ooera di copertina è un dipinto di Josè Ortega, pittore spagnolo, antifranchista in esilo a Parigi ed ispirato a questa canzone di Ferlosio
Cuando canta el gallo negro
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/8/1 - 13:59

Alla fiera del Nordest

Alla fiera del Nordest
Era un po' di tempo che il nostro “amico” (ehm...) Scocciante non si faceva vivo su questo yneffabyle syto, ma sapete bene che il Nostro è un personaggio alquanto viscido e sfuggente; talmente tanto, da ricomparire un torrido primo d'agosto, con una delle sue “rielaborazioni” che oramai abbiamo ben imparato a conoscere. Come sempre, riceviamo e pubblichiamo con l'avvertenza di essere con le mani legate per certi ricattucci che il tizio svolge oramai quotidianamente nei nostri confronti (tipo quello di rivelare al mondo che nella raccolta ospitiamo roba tipo I bambini fanno oh o Nel perdono). Così scrive per introdurre la sua “fatica”:

Avete presente Salvatore, il monaco ex dolciniano poliglotta (o mistiglotta) del film “Il nome della rosa”, infedelmente tratto dal best-seller di Umberto Eco? Quello che dice “Penitenziagite” e finisce, ohimé, sul rogo per mano del bieco inquisitore Bernardo... (Continues)
Alla fiera del Nordest,
(Continues)
2008/8/1 - 13:28
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Guns Before Butter

Guns Before Butter
Da "Entertainment!", album di debutto della band di Leeds (1979)

Il testo si riferisce ai pilastri della "filosofia" nazista, in particolare, e di quella militarista, in generale: il "sangue e acciaio" di Bismarck che divenne più tardi il "sangue e terra" di Hitler. Fu poi il boia Hermann Goering a coniare il celebre motto: "I cannoni ci renderanno potenti; il burro ci farà soltanto diventare grassi."
All this talk of blood and iron
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/8/1 - 09:25
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Armalite Rifle

Armalite Rifle
Brano incluso nel cosiddetto "Yellow EP" del 1980.

Una canzone contro l'uso nel conflitto nord irlandese dei fucili d'assalto prodotti dalla statunitense Armalite (per esempio l'AR-15, meglio conosciuto come M16, o l'AR-18). La "banda dei quattro" di Leeds se la prende con entrambe le parti in conflitto, sia i militanti repubblicani sia la polizia dell'Ulster, e pure con i media inglesi.

Il brano potrebbe essere anche una sorta di risposta ad una delle più popolari canzoni di battaglia repubblicane degli anni '70, "My Little Armalite".
Armalite rifle police and ira
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/8/1 - 09:06
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Stars And Stripes Of Corruption

Stars And Stripes Of Corruption
Il brano che chiude l'album "Frankenchrist" del 1985.
Finally got to Washington in the middle of the night
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/8/1 - 08:34
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Dead Kennedys: Religious Vomit

Dead Kennedys: Religious Vomit
[1981]
Dead Kennedys
Album: In God We Trust, Inc.

Si tratta del brano di apertura.
All religions make me wanna throw up
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/8/1 - 08:28
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical
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Nazi Punks Fuck Off

Nazi Punks Fuck Off
Singolo tratto dall'EP "In God We Trust" (1981).

"In the late 1970s, some members of the punk subculture on the West Coast of the United States began to use Nazi symbolism to shock outsiders, and others even adopted neo-Nazism in earnest. Some such listeners of the Dead Kennedys' earlier songs "Kill the Poor" and "California Über Alles" missed the satirical intent behind those pieces and took Biafra's lyrics at face value.

Despite their dim view of fascism, the Dead Kennedys had found favor among the nascent Nazi punk movement as radical right wing polemicists. As a result, their shows began to attract an unwanted audience of neo-Nazis.[1] The Dead Kennedys addressed this segment of their audience with "Nazi Punks Fuck Off!"

(en.wikipedia)
Punk ain't no religious cult
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/8/1 - 08:09

Passive Resistance

Passive Resistance
(Words and music by Richard Dyer-Bennet c. 1942)

I heard this song from a girlfriend 45 years ago; and just found it posted on the Internet by Charley Noble.
(Gene Keyes)
This is a story of passive resistance,
(Continues)
Contributed by Gene Keyes 2008/8/1 - 06:41
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In All Rwanda's Glory

In All Rwanda's Glory
[2001]
"Progress"
What do you wanna be?
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/7/31 - 15:44
Song Itineraries: 1994: The Rwanda Genocide
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Anne Braden

Anne Braden
Anne Braden (1924-2006) è stata una giornalista e attivista antisegregazionista e antirazzista. Bianca, proveniente da una famiglia della classe media di Louisville, Kentucky, fu fortemente impegnata nel movimento per i diritti civili fin dai primi anni '50.

Testo preso da Lyricwiki, privo degli inserti in cui è la stessa Anne Braden a raccontare la sua vita.

Da Wikipedia:

Anne McCarty Braden (July 28, 1924-March 6, 2006) was an American advocate of racial equality. Born in Louisville, Kentucky, and raised in rigidly-segregated Anniston, Alabama, Braden grew up in a middle class family that accepted southern racial mores whole-heartedly. A devout Episcopalian, Braden was bothered by racial segregation, but never questioned it until her college years at Randolph-Macon Woman’s College in Virginia. After working on newspapers in Anniston and Birmingham, she returned to Kentucky as a young... (Continues)
From the color of the faces in sunday's songs
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/7/31 - 11:07
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Stand Up

Stand Up
Dall'album "Fight With Tools"(2007)
Stand up
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/7/31 - 10:43
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L'Homme de Cro-Magnon

L'Homme de Cro-Magnon
(dessin Maurice Felbacq)

La chanson de l'Homme de Cro-Magnon a fait les beaux jours des mouvements de jeunesse et peut-être le fait-elle encore... Allez savoir. C'est là que je l'ai rencontrée pour le première fois.... D'aucuns croient que c'est une chanson populaire, venue d'on ne sait où.
Mais non, elle a un auteur et il raconte lui-même la genèse de L'homme de Cro-Magnon, ci-après.
Cela dit, c'est une chanson liée aux mouvements de jeunesse issus de la Résistance et de l'éducation populaire, mise au point dans les maquis de France et spécialement du mouvement des Auberges de Jeunesse, héritier du Front Populaire de 1936 et des premières vacances ouvrières.
Quant au contenu, plein d'humour et de raison, il flingue à qui mieux mieux l'actuelle civilisation toute empreinte de sa fatuité, de son importance, de son goût pour le progrès et de l'idéologie du travail.

Une chanson hilarante... (Continues)
C'était au temps de la préhistoire
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/7/30 - 14:30
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Les J.O. du péquin

Les J.O. du péquin
Les duettistes de La Chanson du dimanche sont toujours très en pointe sur l'actualité. C'est évidemment à double tranchant... L'actualité par nature est volatile. Mais les pensées sous-jacentes, les idées, les conceptions, les volontés, les prises de position, la vision morale... elles sont plus durables. Elles restent et s'accrochent dans le temps et dans la tête des gens. C'est là aussi un des secrets de la chanson...
Dès lors, il est temps de diffuser largement hors de France en vue des cérémonials rituels fascistoïdes des Olympiades cette superbe chanson « Les J.O. du péquin. » Le péquin n'est une lointaine ville chinoise, ce péquin-ci, c'est vous, c'est moi, c'est l'homme de la rue, c'est la ménagère, c'est l'homme au foyer, c'est le citoyen lambda, c'est un personnage si insignifiant, c'est l'homme. En tous cas, l'homme pauvre, celui qui doit faire son intendance lui-même, celui qui... (Continues)
Les JO du péquin
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/7/30 - 12:23
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Whitey On The Moon

Whitey On The Moon
Uno dei brani più celebri dei Last Poets, risalente al 1969 e poi riproposto da Gil Scott-Heron l'anno successivo.

Un sacco di soldi al sistema industrial-militare per andare sulla Luna (nei '60) e per costruire gli scudi spaziali (oggi) e intanto la gente crepa...
A rat done bit my sister Nell.
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/7/30 - 11:37
Song Itineraries: Stories from Deep Space
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Carrero voló

Carrero voló
[1990]
Testo e musica: SOAK
Letra y música: SOAK

Ho come il vago sospetto che l'inserimento in una raccolta di “canzoni contro la guerra” di una canzoncina, poi divenuta quasi popolare, che si rallegra, e non poco, di un attentato dinamitardo costato la vita sì alla vittima designata -la quale era un grandissimo pezzo di merda- ma anche ad un povero autista che aveva come unica colpa quella di guidare la macchina del pezzo di merda in questione, possa provocare qualche discreto “sturbo” in molte anime non-violente, pacifiste a oltranza eccetera. Beh, lo capisco. Come capisco che l'attentato fu organizzato e portato a termine dall'ETA, il che potrà provocare anche maggiori sturbi. Chi ha ancora un barlume di memoria avrà già capito che il pezzo di merda in questione si chiamava Luis Carrero Blanco; era il successore designato di Francisco Franco, suo strettissimo collaboratore fin dal “pronunciamiento”... (Continues)
Ante, ante ¿Quien hizo volar al almirante??
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/7/30 - 09:59
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Super Pouvoir d'achat

Super Pouvoir d'achat
Super pouvoir d'achat
2 Décembre 2007
Chanson du Dimanche

En effet, si j'avais le pouvoir d'achat... Le rêve qu'on instille aux pauvres, le message de la télévision, des journaux, des magazines... Et les pauvres rêvent. Et dans le rêve s'entremêlent les objets de rêve précisément, ceux que véhicule la publicité...les écrans plats, les objets sans fil... Bref, les derniers gadgets, d'une part et de l'autre, les objets réels, ceux qu'on peut réellement acheter quand on est pauvre : un crayon, un stylo, un cahier et puis, ceux qu'il faudrait vraiment aussi pouvoir assumer : peut-être, l'université, peut-être, l'hospice de la grand-mère...

A nul n'échappera cet usage léger de la dérision...
Bref, une chanson sur la pauvreté quotidienne en France en 2008.
La guerre sociale continue.
Si j’avais le pouvoir d’achat
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/7/29 - 21:42
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Horoscope

Horoscope
Petit tour dans la chanson française de trottoir... La Chanson qui s'assied sur le trottoir, la chanson de rues, la chanson venue d'en bas... Pas celle des studios, des radios, des maisons de disques... mais une chanson qui a beaucoup de succès, qui est très suivie... Oh, elle n'est pas prétentieuse, elle veut juste divertir et en même temps, elle dit ce qu'elle pense. Car curieusement, elle pense et elle a des choses à dire. Elle est passée de bouche à oreille... Va voir la Chanson du Dimanche sur ton ordi... et les jeunes filles et les jeunes gens, les jeunes quoi sont allés voir et ils ont aimé.
D'accord, souvent, elle est très locale, très franco-française, ses références sont internes à l'hexagone, c'est la chanson du peuple d'ici et maintenant... Mais parfois, elle prend une ampleur qui sort de son quartier et elle dit des choses (joliment) qui sonnent clair ailleurs.
Celle-ci par... (Continues)
Horoscope
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/7/29 - 21:06
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Nestor Makhno

[2007]
Scritta da Davide Giromini
Written by Davide Giromini
(ancora inedita in album)
(still unreleased)

Nestor Makhno, 1917.

Davide Giromini e i suoi Apuamater hanno dedicato questa canzone, durante il concerto del 7 dicembre 2007 al Teatro degli Animosi, agli Anarchici di Carrara. Su Nestor Makhno rimandiamo, ovviamente, alla Makhnovscina; ora qualche parola su questa breve canzone (forse l'abbozzo di una canzone più lunga che Davide starà preparando? Chi lo sa!)

Certo, anche così com'è, una tipica "canzone a flash" girominiana. La prima strofa la lotta di Makhno, la guerra contro le armate "bianche" di Denikin e contro quelle bolsceviche ("...qui voulaient chasser d'Ukraine à jamais tous les tyrans"), le condizioni terribili. Nella seconda l'esilio del generale bianco Denikin, a Parigi, solo, dissoluto. Davide ha abituato a questo tipo di composizione, che può sconcertare solo chi non lo conosce. Noi, per fortuna, lo conosciamo bene. [RV]
Nella steppa sconfinata,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/7/29 - 19:55
Song Itineraries: Wars in Ukraine
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L'uomo solo

L'uomo solo
Poesia di Cesare Pavese
Poème de Cesare Pavese
Musica di Léo Ferré
Musique de Léo Ferré

Non è possibile sapere se Léo Ferré e Cesare Pavese si siano mai effettivamente incontrati; ma un « incontro » è qualcosa che va ben al di là della semplice conoscenza personale. In questo senso, il fatto che Léo Ferré abbia deciso di mettere in musica e di cantare, nella lingua originale italiana, questa impressionante poesia di Cesare Pavese è un autentico incontro, e dei più fecondi.

La poesia dell'uomo solo, uscito dal carcere, e che nel carcere aveva lungamente sognato sensazioni, sapori (il pezzo di pane che sa di lepre, l'odore del vino nell'osteria)...in una parola, la vita perduta, quella che gli era stata preclusa dal potere che lo aveva rinchiuso in una cella. Una volta uscito, il recupero di queste sensazioni si rivela semplicemente impossibile: tutte le sensazioni di una volta se le sono... (Continues)
L'uomo solo - che è stato in prigione - ritorna in prigione
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/7/29 - 18:15
Song Itineraries: From World Jails

À celui de 14, à celui de 39

À  celui de 14, à celui de 39
[1973]
Paroles et Musique: Léo Ferré
Testo e musica: Léo Ferré

Quello del '14, quello del '39 e del '40, quello dell'Algeria, del Cile e di tutte le guerre giuste ordinate da quella cosa che si chiama Stato quando ti fa pagare le tasse, e Patria quando ti manda a morire, è lo stesso ragazzo. Lo stesso diciotto o ventenne salutato dalla madre, e strappato alla sua vita (gli amici, il cinema, le ragazze) e alle lotte sociali (gli scioperi sindacali). Generazioni intere mandate a morire anche per impedire ogni sorta di ribellione; e, in questo, questa canzone del '73 assume un valore che va anche oltre le semplici guerre. È la canzone scritta da una persona che si era accorta della fine, ancor più subdola, che sarebbe stata riservata alla generazione di giovani del '68 e dintorni, che ribellati si erano. Schiacciata in alcune parti del mondo con le consuete guerre e con la repressione, ed in altre con la galera e con l'eroina. Stesso risultato. [RV]
À celui de 14 à celui de 39
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/7/29 - 15:09
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Le bateau espagnol

Le bateau espagnol
J'étais un grand bateau descendant la Garonne
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/7/29 - 15:05
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Tri Yann: De Nivôse en Frimaire

Tri Yann: De Nivôse en Frimaire
[1990]
Paroles de Jean-Louis Jossic
Musique de Jean Chocun
Teso di Jean-Louis Jossic
Musica di Jean Chocun
Album: Le Pélégrin (Tri Yann)


Se questa deliziosa canzone dei « Tre Giovanni » ancora non era stata inserita negli « Extra », era soltanto perché non ero mai riuscito a trovarne il testo in rete; ora che ci sono riuscito, ve la presento in tutto il suo splendore. Proviene da un album strano, « Le Pélégrin », un concept che racconta lo squinternato viaggio di Ian, un pellegrino irlandese a Santiago de Compostela. In che epoca siamo? Non si sa. Antico e moderno si mescolano in un pot-pourri che ricorda decisamente da vicino tutta la produzione artistica del gruppo di Nantes, ed anche il loro modo di andare in scena -decisamente pittoresco. Un pellegrinaggio a uno dei luoghi più santi della cristianità, anzi il pellegrinaggio per eccellenza con tutto il suo corollario di vie francìgene,... (Continues)
Où Ian traverse les saisons où lui sont contés les heurs et malheurs des
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/7/28 - 23:56
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Oh Carmela!

Oh Carmela!
[1977]
Testo e musica di Donatella Rettore e Claudio Rego
Presentata a Sanremo
Carmela regalava caramelle colorate
(Continues)
Contributed by Botta27_rabbia_HxC 2008/7/28 - 23:00
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Here It Comes Slowly

Here It Comes Slowly
[1992]
Paroles et Musique: Bertrand Cantat et Noir Désir
Testo e musica: Bertrand Cantat e Noir Désir
Album: Tostaky

Una delle non moltissime canzoni che i Noir Désir hanno scritto e cantato in inglese. Una canzone antifascista: non è possibile definirla in altro modo. Una canzone del 1992, anno in cui la "marea nera" (e questa volta non si parla di disastri petroliferi) già si faceva vedere in Francia e in tutta Europa: forse proprio per questo i Noir Dés' decisero di scriverla in una lingua (più o meno) comprensibile a tutti. Questo nel 1992; che cosa sia avvenuto in questi sedici anni, è sotto gli occhi di tutti. [CCG/AWS Staff]
Crawling like a thunder slug
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/7/28 - 12:35
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L'homme pressé

L'homme pressé
[1996 single]
[1997 album]
Paroles/Testo: Bertrand Cantat
Musica/Musique: Noir Désir/Bertrand Cantat
Album: 666.667 Club

Non direttamente una canzone contro la guerra, ma piuttosto contro la mondializzazione e contro il cinismo dei capitalisti. Uscita come single nel 1996 e in album nel 1997, L'homme pressé fu eletta "Canzone dell'anno" in Francia nel 1998 ai "Victoires de la musique". La linea chitarristica è ripresa dal brano di Oliver Cheatham, Get Down Saturday Night, mentre il ritornello finale proviene da Love, Lioubov, Amour dei Poppys. Nel 2006 è stata ripresa da Doc Gynéco e dai Métal Urbain.

L'Homme pressé est un titre de Noir Désir paru sur l'album 666.667 Club, primé « Chanson de l'année » en 1998 aux victoires de la musique. La ligne de guitare est reprise du morceau d'Oliver Cheatham "Get Down Saturday Night" et le refrain de "Love, Lioubov, Amour" des Poppys à la fin... (Continues)
J'suis un mannequin glacé
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/7/28 - 11:39
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Canto allo scugnizzo

Canto allo scugnizzo
[1978]
Testo e musica di Eugenio Bennato
Lyrics and music by Eugenio Bennato
Da/from: Eugenio Bennato - Carlo d'Angiò, "Musicanova"

Voce femminile: Teresa De Sio
Voce maschile: Carlo d'Angiò


Una canzone che ci riporta direttamente alle Giornate di Napoli della fine di settembre del 1943 quando la città di Napoli, prima in Italia, insorse per liberarsi dai nazifascisti. Tempi terribili di fame e guerra, per Napoli e per l'Italia intera; tempi in cui gli scugnizzi napoletani, come tanti altri giovanissimi e ragazzini di altre città, combattevano e morivano. Il paragone finale con Masaniello è semplicemente doveroso. [CCG/AWS Staff]
Frunnelle ‘e noce
(Continues)
Contributed by roberto 2008/7/28 - 00:17
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Un jour en France

Un jour en France
[1996]
Paroles: Bertrand Cantat
Testo: Bertrand Cantat
Album: "666.667 Club"

Con questa canzone, anche se con notevole ritardo, le CCG/AWS danno il bentornato ai grandi Noir Dés' e a Bertrand Cantat, uscito di galera. Non certamente per giustificare quel che ha fatto, ma perché quando qualcuno esce da una galera non c'è mai da dolersene. E così, il bentornato è con una vecchia canzone attualissima, scritta proprio da Cantat. Una canzone antifascista, una canzone che fu cantata dai Noir Désir proprio al raduno che precedette il famoso 2° turno delle elezioni presidenziali del 2002 (quello cui partecipava il nazista Le Pen). "Un giorno in Francia", certo; ma ci è venuto a mente che, attualmente, in questo paese fior di fascisti e nazisti sono al governo. Allora ci siamo volentieri lasciati vincere dalla tentazione di adattare la traduzione. [AWS/CCG Staff]
Au bistrot comme toujours
(Continues)
Contributed by Riccardo e Daniela -k.d.- 2008/7/27 - 22:49
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Franco la Muerte

Franco la Muerte
[1964]
Paroles et musique: Léo Ferré
Testo e musica: Léo Ferré

Una canzone che Léo Ferré scrisse nel 1964 all'epoca della condanna a morte del militante antifranchista spagnolo Julián Grimau.
Une chanson que Léo Ferré a écrit en 1964 à l'époque de l'exécution du militant antifranquiste espagnol Julián Grimau.

Après Flamenco de Paris avec lequel Léo Ferré rencontre l'exil des Espagnols...
Quand en 1964, Léo Ferré écrit cette chanson, Franco est toujours en vie et pour longtemps... Il mourra un milieu des années septante. Souvenir personnel et agréable : un soir, avec un ami et compagnon espagnol (catalan), nous présentions Mourir à Madrid aux élèves d'un établissement d'enseignement secondaire... quand au moment du débat, on nous annonça la mort de Franco. La salle croula sous les applaudissements et les Vivas !
Franco, la Muerte t'avait rattrapé. On fit la fête !

Au fait, si tu... (Continues)
L'heure n'est plus au flamenco
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/7/27 - 17:54
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Flamenco de Paris

Flamenco de Paris
[1946]
Paroles et musique: Léo Ferré
Testo e musica: Léo Ferré

Léo Ferré a toujours, comme tous les anarchistes du monde d'après 1936, eu un sentiment d'une virulence extrême pour l'Espagne et plus spécialement, pour cette Espagne de Buonaventura Durruti, d'Ascaso et de centaines de milliers de paysans et d'ouvriers anarchistes. Cette Espagne où on fut si proche d'une société débarrassée des gens de pouvoir – que ce soit celui de l'argent ou celui de la force, militaire, économique, politique ou étatiste. L'Espagne fut et reste – à cause cela – accrochée au cœur de l'Europe et en ayant sauvé notre honneur et notre espérance, même si après Tolède, Valence, Madrid, Barcelone, Bilbao, les loups sont entrés dans Paris.

Dès le début, quand il commença sur scène (bien petite encore cette scène au bords de Seine), Léo Ferré crevait le cœur des gens avec ce Flamenco de Paris sorti tout droit... (Continues)
Tu ne m'as pas dit
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/7/27 - 17:28
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Y en a marre !

Y en a marre !
[1967]
Paroles et musique: Léo Ferré
Testo e musica: Léo Ferré



Français
Italiano



"Y en a marre" est une des chansons qu'on ne peut séparer de Thank You Satan, de l'âge d'Or, des Anarchistes... et de quelques autres où Léo Ferré criait sa colère, sa volonté de changer les choses et le monde; où transparaissait son sens de la révolte nécessaire; résumons-nous : son humanité.
Léo Ferré est porteur d'avenir. Y en a marre, on l'entend tous les jours chez les jeunes – c'est d'évidence; chez les chômeurs, chez les précaires, chez les expatriés, les exilés – avec ou sans papiers, les réfugiés de tous genres politiques, économiques, sociaux... dans les prisons, dans les usines, dans les entreprises, dans les commerces... en fait, partout.
Léo Ferré le disait avec quelques décennies d'avance, mais il disait vrai.
Y en a marre est la constatation que le feu couve sous la cendre, que l'empire... (Continues)
En même temps que nos impôts
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/7/26 - 22:51
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Faith And Hope

Faith And Hope
album reason to believe
Faith and hope
(Continues)
Contributed by jessica 2008/7/26 - 10:34
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One Reason

One Reason
Traccia 2; album: Reason to believe
You take the best away
(Continues)
Contributed by Jessica 2008/7/26 - 10:31
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As Long As We Can

As Long As We Can
Album: Reason to believe
Here we go again
(Continues)
Contributed by Jessica 2008/7/26 - 10:28
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Preguntitas sobre Dios

Preguntitas sobre Dios
[1947]
Palabras y música: Atahualpa Yupanqui
Parole e musica: Atahualpa Yupanqui

Queste vecchie "domandine" di don Ata le avevo, qualche tempo fa, messe e tradotte sul mio vecchio blog "Da Galenzana". Allora, nelle CCG, non c'erano ancora né il percorso sulla guerra del lavoro, né le "Antiwar Anticlericali"; per questo non avevo voluto mettere questa canzone, assolutamente terrificante. Una canzone per la quale, oltre a vedersela letteralmente cancellare dalla faccia della terra, in Argentina e negli altri paesi latinoamericani, Atahualpa Yupanqui venne, nel 1948, arrestato e gettato in carcere. Come dire: Sì, d'accordo, saranno tutti pieni di amore per il prossimo e di carità, ma quando qualcuno mette seriamente in discussione l'esistenza del loro Dio, si incazzano sodo. Che sia la soluzione che, in fondo, preferiscono per il loro famoso "relativismo"? Tante belle galere...beh, ora è il momento di metterla. Anche perché, e dico poco, è stata intepretata anche da Víctor Jara e da Violeta Parra. E dico poco! [RV]

Un día yo pregunté:
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/7/25 - 19:38
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¡Basta ya!

¡Basta ya!
[1975]
Palabras y música: Atahualpa Yupanqui
Parole e musica: Atahualpa Yupanqui

Scritta nel 1975, questa canzone è del tutto particolare nella produzione del grande “don Ata”. Prima di tutto perché una canzone di lotta diretta, cosa non usuale per Yupanqui; poi perché ha un ritmo allegro e indiavolato, altra cosa del tutto inusuale; e infine perché è riuscita a creare uno slogan, semplicissimo e conosciutissimo in tutto il mondo. Fu scritta in un momento particolare per tutto il mondo, all’indomani della vittoria totale dei Vietcông e della fuga ignominiosa dell’invasore americano (30 aprile 1975), fatto che sicuramente avrà contribuito a far sì che il lento e grave Atahualpa Yupanqui si desse a un momento di autentica gioia e incazzatura, confrontando le condizion di povertà dell’America Latina con quelle dei “signori di sopra”. Una canzone divenuta ovviamente famosissima, e con l’irresistibile... (Continues)
¡Ay! Ya viene la madrugada,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/7/25 - 18:45
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Coplas del payador perseguido

Coplas del payador perseguido
[1972]
Palabras y música: Atahualpa Yupanqui
Testo e musica: Atahualpa Yupanqui

Nel 1971 Atahualpa Yupanqui fu aggredito da alcuni militari di estrema destra che, col calcio dei fucili, gli ferirono gravemente le mani. Le mani con cui suonava la sua chitarra, con un gesto che sarà ripetuto dai militari golpisti cileni, due anni dopo, nei confronti di Víctor Jara poco prima che fosse ucciso. In risposta a questo episodio, Atahualpa Yupanqui scrisse le sue famosissime, e lunghissime, Coplas del payador perseguido, alternando la recitazione al canto e accompagnandosi con la chitarra. Non molto dopo partì per il suo esilio parigino (e a Parigi morrà il 23 maggio 1992).

Le Coplas raccontano tutta la vita di Atahualpa Yupanqui, uno che “era venuto da lontano per raccontare qualcosa” (questo significa il suo pseudonimo in lingua quechua, atawallpa yupanki; in realtà si chiamava Héctor Roberto... (Continues)
I.
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/7/25 - 18:07
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Thank you, Satan!

Thank you, Satan!
[1961]
Paroles et musique: Léo Ferré
Testo e musica: Léo Ferré



Français
Italiano

Tant qu'à être excommunié, autant l'être avec Ferré...

Et l'être avec sa meilleure chanson ou pour dire la chose différemment, celle qui le représente le mieux, celle où il met son cœur à nu, où l'on trouve les ressorts cachés de la poésie.
Sa meilleure chanson, sans doute, celle qui porte en elle toutes les autres et qui est une chanson de révolte pure après deux mille ans de dictature apostolique et romaine : Thank you, Satan !

Tout y passe, si l'on veut bien prendre le temps de suivre Léo Ferré dans ce parcours complexe des replis de la conscience résolument athée, laïque, libertaire, hautement littéraire – on dirait un personnage faustien, qui rencontre le diable, celui de Marguerite que Boulgakov créa sous la moustache du petit père Joseph. Un personnage Léo Ferré libertin, libre de ses gestes... (Continues)
Pour la flamme que tu allumes
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/7/25 - 10:38
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical, The Devil
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Monsieur Tout-Blanc

Monsieur Tout-Blanc
[1950]
Paroles et musique: Léo Ferré
Testo e musica: Léo Ferré


Monsieur Tout-Blanc, c'est le pape, l'homme dans la papamobile, l'homme au balcon de la place Saint Pierre. C'est lui que Léo Ferré interpelle dans cette chanson écrite au temps de Pie XII. Son successeur actuel est Joseph Ratzinger, qui jouait aux échecs dans un camp en 1945. Comme les choses de la vie s'entrechoquent. Les temps changent chantait Bob Dylan, les temps ont changé, les temps n'ont pas changé...

Les grands ors de l'église ont toujours illuminé la civilisation chrétienne. Pendant ce temps-là, comme disaient les paysans (i braccianti) de Lucanie : Noi non siamo cristiani, siamo somari – nous nous ne sommes pas des chrétiens, nous sommes des bêtes de somme. La civilisation (la chrétienne, celle qu'on nous impose – faut-il souligner que c'est de toute la force des armes, des polices, du capital, de l'église ...... (Continues)
Monsieur Tout-Blanc
(Continues)
Contributed by Marco valdo M.I. 2008/7/24 - 13:53
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical

La beauté de l'art

L’art sera toujours un hymne dédié à l’Homme
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2008/7/22 - 16:54

Ode To Respect

Respect, what is the true respect?
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2008/7/22 - 16:47
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Los que mueren por la vida

Los que mueren por la vida
Los que mueren por la vida
(Continues)
Contributed by adriana 2008/7/22 - 16:13
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Los pobres no tienen patria

Los pobres no tienen patria
DalL'omonimo album del 1999.
Siglo tras siglo, de odio y persecución
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/7/22 - 09:11
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99 Luftballons

99 Luftballons
Ciao,
scrivo per dirvi che nella traduzione di 99 Luftballons che avete pubblicato ci sono degli errori. Io ve li ho corretti, non tanto per avere il mio nome sulla pagina, ma solo perché è una canzone davvero significativa e mi dispiaceva vederla "manomessa" qua e là. se mie correzioni, da notare, non sono stilistiche, ma concettuali, ovvero colui che l'ha tradotta (molto bravo) ha proprio capito male dei pezzettini.
Se chi l'ha tradotta lavora per voi, sarò ben lieta di spiegarli gli errori, ma per ora, pensando che in pochi capiscono il tedesco, vi mando solo le correzioni. Sono scritte IN MAIUSCOLO.

Contattatemi per qualsiasi chiarimento

PS Sono un'insegnante di tedesco.
II STROFA
(Continues)
Contributed by Diana 2008/7/21 - 23:23
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Tredici

Tredici
Da WikiPedia:

Agli ordini di Antonio Olearo detto Tom (Medaglia d'oro al Valor Militare alla memoria), la Banda Tom costituì a lungo una spina nel fianco di nazisti e fascisti durante la Guerra di Liberazione, le cui azioni furono condotte tra il Monferrato Casalese e l'Astigiano. Antonio Olearo all'inizio della Seconda Guerra Mondiale si arruolò nella Guardia di Frontiera e dopo l'8 settembre si unì ai partigiani in Val di Susa. Nell'inverno del 1943 tornò nel Monferrato, raccolse un gruppo di giovani e fondò una banda da lui stesso capeggiata che si integrò nella Divisione Matteotti e diventò la Settima Brigata, tra le più temute della zona.

Il 14 gennaio 1945, durante un rastrellamento, la banda ed il suo comandante si rifugiarono in una cascina di Casorzo (in provincia di Asti), dove avvenne la cattura. Incatenati l'un con l'altro, seminudi e scalzi, i prigionieri vennero obbligati... (Continues)
Uno gridava viva la libertà
(Continues)
Contributed by adriana e daniela -k.d.- 2008/7/21 - 18:08
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The End

The End
non solo è da lasciare negli extra ma andrebbe capita non solo per le parole di testo ma per come emozionalmente viene cantata (fatela cantare a chiunque sarebbe una canzone normalissima) scusandomi per eventuali errori fatti ringrazio D.P.
paolo 2008/7/21 - 13:07
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Madame la Misère

Madame la Misère
Paroles et musique: Léo Ferré
Testo e musica: Léo Ferré
Album: L'Été 68 (1969)

Léo Ferré s'est perdu là-bas loin dans le temps avec dans son sac plein de chansons qui gueulaient si fort... qu'elles peuvent gueuler encore. Si, comme beaucoup de chanteurs, je prends au hasard Testa, il a fait bon nombre de chansons d'amour (et encore, dans son cas, de très belles...), Léo Ferré a écrit et composé, composé, chanté, gueulé des chansons qui disent la condition humaine et qui pour la plupart sont des chansons qui hurlent ou murmurent de ce côté-ci de la barricade... Comme il y a peu de chansons de Ferré reprises dans ce site, on va - dit Marco Valdo M.I., s'atteler (comme un âne) à en apporter quelques ballots.

Léo Ferré si è perso laggiù, lontano nel tempo, con una borsa piena di canzoni che urlavano così forte...e che possono urlare ancora. Se come molti cantanti -ad esempio Gianmaria Testa-... (Continues)
Madame la misère écoutez le vacarme
(Continues)
Contributed by Marco valdo M.I. 2008/7/21 - 12:10
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La historia esta

La historia esta
Purtroppo all'indirizzo fornito su filesend è scaricabile un archivio corrotto... alcuni mp3 non si sentono affatto, altri sono incompleti... per il momento l'alternativa è solo rapidshare che però è free solo per modo di dire...
Alessandro 2008/7/21 - 08:08
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10. Amazing Grace

10. Amazing Grace
Questa è la versione in Gaelico Scozzese (Gàidhlig) di ''Amazing Grace''. Il Gaelico Scozzese è una lingua celtica che ha molto in comune con il Gaelico Irandese (Gaeilge) e il Manx dell'Isola di Man (Gaelg).
O MIORBHAIL GRÀIS
(Continues)
Contributed by Jvan 2008/7/20 - 20:03
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C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones

C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones
Da un'intervista a Franco Migliacci, autore del testo:

http://tivulandia.sigletv.net/intervis...

"Le idee spesso vengono spontaneamente. Puoi avere la testa per aria ma le antenne sempre dritte. Mi basta un ricordo improvviso, un oggetto, un'immagine, un colore, una notizia, una atmosfera musicale e devo trovare subito carta e penna altrimenti le idee se ne tornano via offese perché poi me le dimentico. Per esempio quando nel 1967 lessi che i ragazzi americani strappavano le cartoline precetto rifiutandosi di partire per il Viet Nam scrissi di getto, sulla musica di Mauro Lusini, C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones. Non volevo e non potevo ragionarci sopra per il semplice fatto che in una guerra la ragione non esiste. Ho scritto spietatamente una realtà illogica, che non ha senso, raccontando il susseguirsi drammatico di fatti assurdi che tolgono il respiro,... (Continues)
Alberta Beccaro - Venezia 2008/7/20 - 16:41
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American Idiot

American Idiot
American Idiot mi piace un kasino!!!trp bella!!Io amo trp i green day!!sn fantastici, mitici, unici..ci sn migliaia di altri termini x descrivere un gruppo cm loro!!cmq ci sn anke altre canzoni dei green molto belle!!!GREEN DAY I LOVE YOU 4EVER!!!!!
SoFuck 2008/7/20 - 16:27
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Sensa de ti

Sensa de ti
Una precisazione doverosa riguarda la grafia del titolo che appare qui in CCG, ossia "Sensa de ti".

Questo è il titolo utilizzato da Jannacci nella retrocopertina e nel booklet del "filologico" album di recenti riedizioni dei suoi classici milanesi intitolato "Milano 3.6.2005", ed in effetti corrisponde foneticamente all'autentica pronuncia del dialetto milanese.

Va però detto che, nell'album originale del 1964 intitolato "La Milano di Enzo Jannacci", il titolo utilizzato per il brano è "Senza de ti" ... benchè anche in quell'incisione originale il cantautore meneghino canti - ovviamente - le parole "sensa de ti" pronunciandole con la "s" (e non con la "z").
Alberta Beccaro - Venezia 2008/7/20 - 14:05
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Foglie di Beslan

Foglie di Beslan
Dall'album "Evolution" (2008).
Strumentale.
(Continues)
Contributed by Antonio Piccolo 2008/7/20 - 11:32
Song Itineraries: Chechenian Wars
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Biko

Biko
"Non è una traduzione alla lettera ma ho cercato di portare in italiano anche le sensazioni che il testo mi dava."
BIKO
(Continues)
Contributed by Irene 2008/7/20 - 08:51
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Enola Gay

Enola Gay
Ho paura.
No, non per me: sono grande e grosso.
Ho due bambini, 7 e 5 anni.
Ho paura per loro; ma in che mondo viviamo?
Dicono che la musica raggiunga più persone di qualsiasi altra cosa.
E allora largo alla musica, e a canzoni come questa, con la speranza che qualcosa cambi.
E, nel frattempo, incrociamo le dita...
Domenico 2008/7/19 - 18:32
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Il mistico

Il mistico
Tre passi avanti (2004)
Che sorriso un po’ bevuto e stralunato mi doveva capitare
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2008/7/19 - 17:54
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Peace Sells

Peace Sells
Assolutamente fantastica, quasto a dispetto di tutti quelli che dicono che il metal e solo morte, distruzione e satanismo. Grandi MEGADETH
Roberto 2008/7/19 - 13:36
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Bogside Volunteers

Owen McDonagh
Bogside Volunteers
Beh, non hai tutti i torti. Anche se forse la cosa dovrebbe essere esplicitata meglio anche nel vostro manifesto: tante volte (e lo dico perchè è stato anche un mio errore) invece di sostenere la pace in Irlanda del Nord si finisce per fare del settarismo repubblicano, addirittura arrivando agli estremi di glorificazione dei terroristi dell'IRA, e quello è un rischio, da un certo punto di vista.

Buon lavoro!
Billie MacGowan 2008/7/19 - 12:29
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Weapons Of Mass Deception

Weapons Of Mass Deception
ARMI DI DELUSIONE DI MASSA
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/7/18 - 22:24
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United Police States of America

STATI DI POLIZIA UNITI D'AMERICA
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/7/18 - 22:21
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Construção

Construção
Chico, è tra i poeti più illuminati e illuminanti dell'ultimo secolo.
Dan 2008/7/18 - 18:19
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This Machine Kills Fascists

This Machine Kills Fascists
QUESTA MACCHINA UCCIDE I FASCISTI
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2008/7/18 - 13:52
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No Borders, No Nations

No Borders, No Nations
NESSUN CONFINE, NESSUNA NAZIONE
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2008/7/18 - 13:46
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La prière [including Il n'y a pas d'amour heureux and Preghiera in gennaio]

La prière [<i>including</i> Il n'y a pas d'amour heureux</i> and <i>Preghiera in gennaio</i>]
Trovato qui
Per el fiolin ch’el moeur visin a la soa mamma
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/7/18 - 13:38
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How Many Tears

How Many Tears
QUANTE LACRIME
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2008/7/18 - 13:27




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