Contessa
Non riesco a capire perchè la scelta dei Modena debba far sorgere un "caso".
Perchè non si fa lo stesso discorso con chi ha trasformato un canto di mondine in un canto partigiano? Perchè non avrebbe senso, come non ne ha fare il processo ai Modena per Contessa.
La musica popolare è così, non è statica, è dinamica, cambia nel tempo e nello spazio. La musica popolare è di chi la canta, la suona e la balla, non di chi la scrive, e questo Pietrangeli l'ha capito da subito, come egli stesso testimonia.
I Modena sono espressione di questa realtà, di questo dinamismo, di queste continue contaminazioni.
E non vedo perchè avrebbero dovuto scrivere una canzone *diversa* (eppure ne hanno scritte tante): Contessa è nella storia della lotta comunista, tentare di abbandonarla sarebbe come disconoscere le proprie radici... ma i tempi cambiano, cambiano i contesti, le necessità personali e sociali...... (Continues)
Perchè non si fa lo stesso discorso con chi ha trasformato un canto di mondine in un canto partigiano? Perchè non avrebbe senso, come non ne ha fare il processo ai Modena per Contessa.
La musica popolare è così, non è statica, è dinamica, cambia nel tempo e nello spazio. La musica popolare è di chi la canta, la suona e la balla, non di chi la scrive, e questo Pietrangeli l'ha capito da subito, come egli stesso testimonia.
I Modena sono espressione di questa realtà, di questo dinamismo, di queste continue contaminazioni.
E non vedo perchè avrebbero dovuto scrivere una canzone *diversa* (eppure ne hanno scritte tante): Contessa è nella storia della lotta comunista, tentare di abbandonarla sarebbe come disconoscere le proprie radici... ma i tempi cambiano, cambiano i contesti, le necessità personali e sociali...... (Continues)
Omar 2008/7/24 - 18:46
Elegia per gli impiccati di Bassano
Ecco il boia di Bassano
da L'Espresso Online, 24 luglio 2008
Articolo di Paolo Tessadri
Si chiama Karl Franz Tausch, ha 85 anni, vive in una villetta a Langen, in Assia. È autore di una delle più orribili stragi naziste: 31 giovani impiccati agli alberi del corso centrale di Bassano del Grappa il 26 settembre 1944. Lui e gli altri responsabili, tedeschi e italiani, non sono mai stati processati.
L'immagine rimarrà indelebile nella storia degli eccidi nazisti in Italia. La foto ritrae trentuno corpi di giovani senza vita che penzolano dagli alberi del lungo viale di Bassano del Grappa. Un impiccato per ogni albero, con i piedi, per alcuni, a pochi centimetri dal suolo. Appesi a piante che appaiono dei grandi funghi. Le mani legate dietro, davanti, sul petto, un cartello con la scritta "bandito". Lasciati lì, appesi per venti lunghe ore in segno di spregio e per terrorizzare la popolazione.... (Continues)
da L'Espresso Online, 24 luglio 2008
Articolo di Paolo Tessadri
Si chiama Karl Franz Tausch, ha 85 anni, vive in una villetta a Langen, in Assia. È autore di una delle più orribili stragi naziste: 31 giovani impiccati agli alberi del corso centrale di Bassano del Grappa il 26 settembre 1944. Lui e gli altri responsabili, tedeschi e italiani, non sono mai stati processati.
L'immagine rimarrà indelebile nella storia degli eccidi nazisti in Italia. La foto ritrae trentuno corpi di giovani senza vita che penzolano dagli alberi del lungo viale di Bassano del Grappa. Un impiccato per ogni albero, con i piedi, per alcuni, a pochi centimetri dal suolo. Appesi a piante che appaiono dei grandi funghi. Le mani legate dietro, davanti, sul petto, un cartello con la scritta "bandito". Lasciati lì, appesi per venti lunghe ore in segno di spregio e per terrorizzare la popolazione.... (Continues)
Riccardo Venturi 2008/7/24 - 18:28
Aida
Grande Rino, cantore della patria balorda, ma grazie anche a voi per questa SPLENDIDA recensione di Aida! Non avrei potuto desiderare di aver spiegata meglio questa poesia...
Lia 2008/7/24 - 14:58
Il fannullone
Chanson italienne – Il Fannullone – Fabrizio De André et Paolo Villaggio – 1963
C'est une ancienne, même très ancienne chanson de De Andrè écrite, en 1963, avec son ami Paolo Villaggio, auteur de Fantozzi, personnage comique, qui est un des plus grands réquisitoires contre le travail et contre le patronat qui ait jamais été écrit dans ce pays (L'Italie). Le monde de la grande entreprise déshumanisante, le patron sanctifié avec ses fauteuils en peau humaine, le pauvre employé avec ses qualités et ses défauts, son humanité et ses saloperies, qui d'une certaine manière cherche à survivre. Fantozzi, lui aussi, est désormais entré dans l'usage comme nom commun : un fantozzi, dit-on depuis des années.
(À cet égard, note Marco Valdo M.I., le Zingarelli 2000 propose également l'adjectif fantozziano [ dal n. del ragioniere Ugo Fantozzi, personagggio creato del comico P. Villaggio – 1977], agg... (Continues)
C'est une ancienne, même très ancienne chanson de De Andrè écrite, en 1963, avec son ami Paolo Villaggio, auteur de Fantozzi, personnage comique, qui est un des plus grands réquisitoires contre le travail et contre le patronat qui ait jamais été écrit dans ce pays (L'Italie). Le monde de la grande entreprise déshumanisante, le patron sanctifié avec ses fauteuils en peau humaine, le pauvre employé avec ses qualités et ses défauts, son humanité et ses saloperies, qui d'une certaine manière cherche à survivre. Fantozzi, lui aussi, est désormais entré dans l'usage comme nom commun : un fantozzi, dit-on depuis des années.
(À cet égard, note Marco Valdo M.I., le Zingarelli 2000 propose également l'adjectif fantozziano [ dal n. del ragioniere Ugo Fantozzi, personagggio creato del comico P. Villaggio – 1977], agg... (Continues)
LE FAINÉANT
(Continues)
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Contributed by Marco valdo M.I. 2008/7/23 - 21:58
Dall'ultima galleria
Piacenza, July 23, 2008.
“This song is a hymn to life and a cry against those who do not want us to live. This song is on myself, on my love for Genoa, on the cup of coffee I drink anytime I come to the kiosk just outside Piazza Principe station, on the neverending tunnel the train passes through before arriving. This is my song, and on July 20, 2001, at 5:30 pm, I was distant but 300 m from Alimonda square, as I got to know a few months later when I was back there. ‘All this is alive, neither distance nor coward soldiers could kill it.’ “ (Alessio Lega)
FROM THE LAST TUNNEL
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2008/7/23 - 18:51
Dead Man Walkin'
Morte al luna park
Ne ho letti tanti, di racconti horror.
Il luna-park è un ambiente che ben si presta a certi argomenti, e di solito la sensazione che se ne ottiene spazia facilmente dall'inquietudine al disgusto.
E questo colpo di genio venuto ad un giostraio del luna park dell'Idroscalo di Milano si adatta veramente bene ad un racconto horror, di quelli senza mostri e senza alieni, di quelli che hanno come protagonisti solo gli esseri umani e la loro mente distorta.
Come si combatte la pena di morte, quando le famigliole si divertono davanti ad una sedia elettrica in funzione, con tanto di manichino sopra?
k.d.
La notizia su Repubblica on line
Ne ho letti tanti, di racconti horror.
Il luna-park è un ambiente che ben si presta a certi argomenti, e di solito la sensazione che se ne ottiene spazia facilmente dall'inquietudine al disgusto.
E questo colpo di genio venuto ad un giostraio del luna park dell'Idroscalo di Milano si adatta veramente bene ad un racconto horror, di quelli senza mostri e senza alieni, di quelli che hanno come protagonisti solo gli esseri umani e la loro mente distorta.
Come si combatte la pena di morte, quando le famigliole si divertono davanti ad una sedia elettrica in funzione, con tanto di manichino sopra?
k.d.
La notizia su Repubblica on line
daniela -k.d.- 2008/7/23 - 11:56
Via della Povertà [versioni modificate e versione da album], incl. Desolation Row by Bob Dylan
Chanson italienne – Via della Povertà (Prima versione modificata "Anni '70") – Fabrizio De André – 1974
À la fin de 1974, en préparation de sa toute première tournée de concerts, Fabrizio De Andrè se divertit, à Asti, à chanter cette version de “Via della Povertà” en substituant aux personnages de la chanson les noms de politiciens italiens et d'autres personnages de cette époque, en les insérant dans les situations de ce moment. Au-delà, il y a aussi des variations textuelles importantes et même “dures”...
RUE DE LA PAUVRETÉ (PREMIÈRE VERSION MODIFIÉE)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/7/23 - 00:06
Carlo Giuliani
Carlo Giuliani legge nel 1995 le lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana. Genova, Piazza Alimonda, 20 luglio 2008.
CCG/AWS Staff 2008/7/22 - 19:45
La beauté de l'art
L’art sera toujours un hymne dédié à l’Homme
(Continues)
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2008/7/22 - 16:54
Ode To Respect
Respect, what is the true respect?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2008/7/22 - 16:47
Lied der Seeräuber-Jenny
La traduzione di seguito proposta fu curata da Giorgio Strehler per L'Opera Da Tre Soldi che venne rappresentata (sotto la sua regia) al Teatro Piccolo di Milano nelle stagioni del 1958-59 e del 1972-73.
JENNY DEI PIRATI
(Continues)
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Contributed by Greta Giavedoni 2008/7/22 - 16:19
Los que mueren por la vida
Los que mueren por la vida
(Continues)
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Contributed by adriana 2008/7/22 - 16:13
Trentaduesimo parallelo
nomadi vi stimo troppo!!!! grazie a voi e a tutto il popolo nomade ho ancora la sperenza di poter migliorare questo mondo col suono della vostra musica e con la vostra "voce che canta i miei pensieri".....
giulia 93 2008/7/22 - 12:07
Dall'ultima galleria
Le bugie dell' "Orinale" -pardon, del "Giornale"- non hanno limite
Partiamo con una premessa: ieri, domenica 20 luglio, mezze CCG erano in piazza Alimonda; e per "mezze" non intendiamo soltanto tre amministratori di questo sito -il sottoscritto, Daniela "k.d." e Adriana- ma anche, ad esempio, lo stesso Alessio Lega, l'autore della canzone di questa pagina, Marco Rovelli, autore di Carlo Giuliani ed altri che in un modo o nell'altro hanno a che fare con questo sito.
Essendoci, là, in quella maledetta piazza che neppure la voce di Carlo che leggeva le lettere dei condannati a morte della Resistenza può farmi smettere di considerare maledetta, ho potuto vedere chi c'era, e quanti c'erano. Che cosa dicevano, che cosa avevano scritto, che cosa cantavano, che cosa ridevano e che cosa piangevano. Ad esempio, riprendendole da Il Russo, ecco alcune foto:
Viste le foto? Avete visto chi c'era in... (Continues)
Partiamo con una premessa: ieri, domenica 20 luglio, mezze CCG erano in piazza Alimonda; e per "mezze" non intendiamo soltanto tre amministratori di questo sito -il sottoscritto, Daniela "k.d." e Adriana- ma anche, ad esempio, lo stesso Alessio Lega, l'autore della canzone di questa pagina, Marco Rovelli, autore di Carlo Giuliani ed altri che in un modo o nell'altro hanno a che fare con questo sito.
Essendoci, là, in quella maledetta piazza che neppure la voce di Carlo che leggeva le lettere dei condannati a morte della Resistenza può farmi smettere di considerare maledetta, ho potuto vedere chi c'era, e quanti c'erano. Che cosa dicevano, che cosa avevano scritto, che cosa cantavano, che cosa ridevano e che cosa piangevano. Ad esempio, riprendendole da Il Russo, ecco alcune foto:
Viste le foto? Avete visto chi c'era in... (Continues)
Riccardo Venturi 2008/7/21 - 23:49
99 Luftballons
Ciao,
scrivo per dirvi che nella traduzione di 99 Luftballons che avete pubblicato ci sono degli errori. Io ve li ho corretti, non tanto per avere il mio nome sulla pagina, ma solo perché è una canzone davvero significativa e mi dispiaceva vederla "manomessa" qua e là. se mie correzioni, da notare, non sono stilistiche, ma concettuali, ovvero colui che l'ha tradotta (molto bravo) ha proprio capito male dei pezzettini.
Se chi l'ha tradotta lavora per voi, sarò ben lieta di spiegarli gli errori, ma per ora, pensando che in pochi capiscono il tedesco, vi mando solo le correzioni. Sono scritte IN MAIUSCOLO.
Contattatemi per qualsiasi chiarimento
PS Sono un'insegnante di tedesco.
scrivo per dirvi che nella traduzione di 99 Luftballons che avete pubblicato ci sono degli errori. Io ve li ho corretti, non tanto per avere il mio nome sulla pagina, ma solo perché è una canzone davvero significativa e mi dispiaceva vederla "manomessa" qua e là. se mie correzioni, da notare, non sono stilistiche, ma concettuali, ovvero colui che l'ha tradotta (molto bravo) ha proprio capito male dei pezzettini.
Se chi l'ha tradotta lavora per voi, sarò ben lieta di spiegarli gli errori, ma per ora, pensando che in pochi capiscono il tedesco, vi mando solo le correzioni. Sono scritte IN MAIUSCOLO.
Contattatemi per qualsiasi chiarimento
PS Sono un'insegnante di tedesco.
II STROFA
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Contributed by Diana 2008/7/21 - 23:23
Tredici
Da WikiPedia:
Agli ordini di Antonio Olearo detto Tom (Medaglia d'oro al Valor Militare alla memoria), la Banda Tom costituì a lungo una spina nel fianco di nazisti e fascisti durante la Guerra di Liberazione, le cui azioni furono condotte tra il Monferrato Casalese e l'Astigiano. Antonio Olearo all'inizio della Seconda Guerra Mondiale si arruolò nella Guardia di Frontiera e dopo l'8 settembre si unì ai partigiani in Val di Susa. Nell'inverno del 1943 tornò nel Monferrato, raccolse un gruppo di giovani e fondò una banda da lui stesso capeggiata che si integrò nella Divisione Matteotti e diventò la Settima Brigata, tra le più temute della zona.
Il 14 gennaio 1945, durante un rastrellamento, la banda ed il suo comandante si rifugiarono in una cascina di Casorzo (in provincia di Asti), dove avvenne la cattura. Incatenati l'un con l'altro, seminudi e scalzi, i prigionieri vennero obbligati... (Continues)
Agli ordini di Antonio Olearo detto Tom (Medaglia d'oro al Valor Militare alla memoria), la Banda Tom costituì a lungo una spina nel fianco di nazisti e fascisti durante la Guerra di Liberazione, le cui azioni furono condotte tra il Monferrato Casalese e l'Astigiano. Antonio Olearo all'inizio della Seconda Guerra Mondiale si arruolò nella Guardia di Frontiera e dopo l'8 settembre si unì ai partigiani in Val di Susa. Nell'inverno del 1943 tornò nel Monferrato, raccolse un gruppo di giovani e fondò una banda da lui stesso capeggiata che si integrò nella Divisione Matteotti e diventò la Settima Brigata, tra le più temute della zona.
Il 14 gennaio 1945, durante un rastrellamento, la banda ed il suo comandante si rifugiarono in una cascina di Casorzo (in provincia di Asti), dove avvenne la cattura. Incatenati l'un con l'altro, seminudi e scalzi, i prigionieri vennero obbligati... (Continues)
Uno gridava viva la libertà
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana e daniela -k.d.- 2008/7/21 - 18:08
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
The End
non solo è da lasciare negli extra ma andrebbe capita non solo per le parole di testo ma per come emozionalmente viene cantata (fatela cantare a chiunque sarebbe una canzone normalissima) scusandomi per eventuali errori fatti ringrazio D.P.
paolo 2008/7/21 - 13:07
Madame la Misère
Paroles et musique: Léo Ferré
Testo e musica: Léo Ferré
Album: L'Été 68 (1969)
Léo Ferré s'est perdu là-bas loin dans le temps avec dans son sac plein de chansons qui gueulaient si fort... qu'elles peuvent gueuler encore. Si, comme beaucoup de chanteurs, je prends au hasard Testa, il a fait bon nombre de chansons d'amour (et encore, dans son cas, de très belles...), Léo Ferré a écrit et composé, composé, chanté, gueulé des chansons qui disent la condition humaine et qui pour la plupart sont des chansons qui hurlent ou murmurent de ce côté-ci de la barricade... Comme il y a peu de chansons de Ferré reprises dans ce site, on va - dit Marco Valdo M.I., s'atteler (comme un âne) à en apporter quelques ballots.
Léo Ferré si è perso laggiù, lontano nel tempo, con una borsa piena di canzoni che urlavano così forte...e che possono urlare ancora. Se come molti cantanti -ad esempio Gianmaria Testa-... (Continues)
Testo e musica: Léo Ferré
Album: L'Été 68 (1969)
Léo Ferré s'est perdu là-bas loin dans le temps avec dans son sac plein de chansons qui gueulaient si fort... qu'elles peuvent gueuler encore. Si, comme beaucoup de chanteurs, je prends au hasard Testa, il a fait bon nombre de chansons d'amour (et encore, dans son cas, de très belles...), Léo Ferré a écrit et composé, composé, chanté, gueulé des chansons qui disent la condition humaine et qui pour la plupart sont des chansons qui hurlent ou murmurent de ce côté-ci de la barricade... Comme il y a peu de chansons de Ferré reprises dans ce site, on va - dit Marco Valdo M.I., s'atteler (comme un âne) à en apporter quelques ballots.
Léo Ferré si è perso laggiù, lontano nel tempo, con una borsa piena di canzoni che urlavano così forte...e che possono urlare ancora. Se come molti cantanti -ad esempio Gianmaria Testa-... (Continues)
Madame la misère écoutez le vacarme
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco valdo M.I. 2008/7/21 - 12:10
10. Amazing Grace
Questa è la versione in Gaelico Scozzese (Gàidhlig) di ''Amazing Grace''. Il Gaelico Scozzese è una lingua celtica che ha molto in comune con il Gaelico Irandese (Gaeilge) e il Manx dell'Isola di Man (Gaelg).
O MIORBHAIL GRÀIS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Jvan 2008/7/20 - 20:03
C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones
Da un'intervista a Franco Migliacci, autore del testo:
http://tivulandia.sigletv.net/intervis...
"Le idee spesso vengono spontaneamente. Puoi avere la testa per aria ma le antenne sempre dritte. Mi basta un ricordo improvviso, un oggetto, un'immagine, un colore, una notizia, una atmosfera musicale e devo trovare subito carta e penna altrimenti le idee se ne tornano via offese perché poi me le dimentico. Per esempio quando nel 1967 lessi che i ragazzi americani strappavano le cartoline precetto rifiutandosi di partire per il Viet Nam scrissi di getto, sulla musica di Mauro Lusini, C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones. Non volevo e non potevo ragionarci sopra per il semplice fatto che in una guerra la ragione non esiste. Ho scritto spietatamente una realtà illogica, che non ha senso, raccontando il susseguirsi drammatico di fatti assurdi che tolgono il respiro,... (Continues)
http://tivulandia.sigletv.net/intervis...
"Le idee spesso vengono spontaneamente. Puoi avere la testa per aria ma le antenne sempre dritte. Mi basta un ricordo improvviso, un oggetto, un'immagine, un colore, una notizia, una atmosfera musicale e devo trovare subito carta e penna altrimenti le idee se ne tornano via offese perché poi me le dimentico. Per esempio quando nel 1967 lessi che i ragazzi americani strappavano le cartoline precetto rifiutandosi di partire per il Viet Nam scrissi di getto, sulla musica di Mauro Lusini, C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones. Non volevo e non potevo ragionarci sopra per il semplice fatto che in una guerra la ragione non esiste. Ho scritto spietatamente una realtà illogica, che non ha senso, raccontando il susseguirsi drammatico di fatti assurdi che tolgono il respiro,... (Continues)
Alberta Beccaro - Venezia 2008/7/20 - 16:41
American Idiot
American Idiot mi piace un kasino!!!trp bella!!Io amo trp i green day!!sn fantastici, mitici, unici..ci sn migliaia di altri termini x descrivere un gruppo cm loro!!cmq ci sn anke altre canzoni dei green molto belle!!!GREEN DAY I LOVE YOU 4EVER!!!!!
SoFuck 2008/7/20 - 16:27
Sensa de ti
Una precisazione doverosa riguarda la grafia del titolo che appare qui in CCG, ossia "Sensa de ti".
Questo è il titolo utilizzato da Jannacci nella retrocopertina e nel booklet del "filologico" album di recenti riedizioni dei suoi classici milanesi intitolato "Milano 3.6.2005", ed in effetti corrisponde foneticamente all'autentica pronuncia del dialetto milanese.
Va però detto che, nell'album originale del 1964 intitolato "La Milano di Enzo Jannacci", il titolo utilizzato per il brano è "Senza de ti" ... benchè anche in quell'incisione originale il cantautore meneghino canti - ovviamente - le parole "sensa de ti" pronunciandole con la "s" (e non con la "z").
Questo è il titolo utilizzato da Jannacci nella retrocopertina e nel booklet del "filologico" album di recenti riedizioni dei suoi classici milanesi intitolato "Milano 3.6.2005", ed in effetti corrisponde foneticamente all'autentica pronuncia del dialetto milanese.
Va però detto che, nell'album originale del 1964 intitolato "La Milano di Enzo Jannacci", il titolo utilizzato per il brano è "Senza de ti" ... benchè anche in quell'incisione originale il cantautore meneghino canti - ovviamente - le parole "sensa de ti" pronunciandole con la "s" (e non con la "z").
Alberta Beccaro - Venezia 2008/7/20 - 14:05
Foglie di Beslan
Dall'album "Evolution" (2008).
Strumentale.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Antonio Piccolo 2008/7/20 - 11:32
Song Itineraries:
Chechenian Wars
Biko
"Non è una traduzione alla lettera ma ho cercato di portare in italiano anche le sensazioni che il testo mi dava."
BIKO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Irene 2008/7/20 - 08:51
Enola Gay
Ho paura.
No, non per me: sono grande e grosso.
Ho due bambini, 7 e 5 anni.
Ho paura per loro; ma in che mondo viviamo?
Dicono che la musica raggiunga più persone di qualsiasi altra cosa.
E allora largo alla musica, e a canzoni come questa, con la speranza che qualcosa cambi.
E, nel frattempo, incrociamo le dita...
No, non per me: sono grande e grosso.
Ho due bambini, 7 e 5 anni.
Ho paura per loro; ma in che mondo viviamo?
Dicono che la musica raggiunga più persone di qualsiasi altra cosa.
E allora largo alla musica, e a canzoni come questa, con la speranza che qualcosa cambi.
E, nel frattempo, incrociamo le dita...
Domenico 2008/7/19 - 18:32
Il mistico
Tre passi avanti (2004)
Che sorriso un po’ bevuto e stralunato mi doveva capitare
(Continues)
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2008/7/19 - 17:54
Peace Sells
Assolutamente fantastica, quasto a dispetto di tutti quelli che dicono che il metal e solo morte, distruzione e satanismo. Grandi MEGADETH
Roberto 2008/7/19 - 13:36
Bogside Volunteers
Owen McDonagh
Beh, non hai tutti i torti. Anche se forse la cosa dovrebbe essere esplicitata meglio anche nel vostro manifesto: tante volte (e lo dico perchè è stato anche un mio errore) invece di sostenere la pace in Irlanda del Nord si finisce per fare del settarismo repubblicano, addirittura arrivando agli estremi di glorificazione dei terroristi dell'IRA, e quello è un rischio, da un certo punto di vista.
Buon lavoro!
Buon lavoro!
Billie MacGowan 2008/7/19 - 12:29
Weapons Of Mass Deception
ARMI DI DELUSIONE DI MASSA
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/7/18 - 22:24
United Police States of America
STATI DI POLIZIA UNITI D'AMERICA
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/7/18 - 22:21
Construção
Chico, è tra i poeti più illuminati e illuminanti dell'ultimo secolo.
Dan 2008/7/18 - 18:19
This Machine Kills Fascists
QUESTA MACCHINA UCCIDE I FASCISTI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2008/7/18 - 13:52
No Borders, No Nations
NESSUN CONFINE, NESSUNA NAZIONE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2008/7/18 - 13:46
La prière [including Il n'y a pas d'amour heureux and Preghiera in gennaio]
Trovato qui
Per el fiolin ch’el moeur visin a la soa mamma
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/7/18 - 13:38
A House Is Not A Motel
Da "Forever Changes" (1967), uno dei più begli album rock di tutti i tempi, una canzone che, specialmente nell'ultimo verso, fa certamente riferimento alla guerra del VietNam.
At my house I've got no shackles
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/7/18 - 12:16
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from the U.S.
Song for Sudan
Anonymous
CANZONE PER IL SUDAN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2008/7/18 - 11:01
Fragole e sangue
Genova è sola
di Marco Rovelli
dal suo blog
Torno da Genova, dove ho presentato il libro, e fatto qualche canzone con Alessio Lega. Le giornate organizzate da Haidi e il Comitato Piazza Carlo Giuliani. La mostra sulle morti sul lavoro. Bella, davvero. Eppure, così poca gente. Ormai Genova è sola. E saranno le solite coincidenze non casuali, ma in questi stessi giorni la solitudine di Genova si mostra - in tutta la nostra impotenza - nelle aule dei tribunali. Nelle assoluzioni per quel massacro che fu Bolzaneto. Per la gioia di quell'uomo dallo sguardo così nazionalsocialista che è Castelli. L'aveva detto lui. Bisogna vedere cosa, e a chi. E poi, vedremo il processo per la Diaz. Ma ormai sembra appartenere tutto a un passato così remoto. In sempre di meno ci si accorge che questo è invece il nostro presente - perché l'esito di questo processo dice che siamo tutti, oggi, torturabili. Che... (Continues)
di Marco Rovelli
dal suo blog
Torno da Genova, dove ho presentato il libro, e fatto qualche canzone con Alessio Lega. Le giornate organizzate da Haidi e il Comitato Piazza Carlo Giuliani. La mostra sulle morti sul lavoro. Bella, davvero. Eppure, così poca gente. Ormai Genova è sola. E saranno le solite coincidenze non casuali, ma in questi stessi giorni la solitudine di Genova si mostra - in tutta la nostra impotenza - nelle aule dei tribunali. Nelle assoluzioni per quel massacro che fu Bolzaneto. Per la gioia di quell'uomo dallo sguardo così nazionalsocialista che è Castelli. L'aveva detto lui. Bisogna vedere cosa, e a chi. E poi, vedremo il processo per la Diaz. Ma ormai sembra appartenere tutto a un passato così remoto. In sempre di meno ci si accorge che questo è invece il nostro presente - perché l'esito di questo processo dice che siamo tutti, oggi, torturabili. Che... (Continues)
adriana 2008/7/18 - 06:53
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