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Consigli per una buona condotta

Consigli per una buona condotta
[1968]
Scritta da Leoncarlo Settimelli e Marco Ligini
Dal disco "Ogni giorno in piazza"
(con la collaborazione di Francesco De Gregori e Antonello Venditti

"La canzone più dura era forse quella scritta con Marco Ligini, un architetto prestato al cabaret (quello messo in scena all'Armadio) che aveva un linguaggio pungente e iconoclasta (una volta mi definì "l'Orietta Berti della Rivoluzione"). "

Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 38. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.
Per ogni cento Vietcong massacrati
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/4/22 - 18:25
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Bidasoa fundamentalista

Bidasoa fundamentalista
Si tratta una canzone sulla discriminazione contro le donne durante una manifestazione nella quale si festeggiava la fine dell'assedio francese nei primi anni del XIX secolo. In particolare, la commemorazione si svolgeva per ricordare la riconquista di un villaggio nella regione basca dell'Alarde. [CCG/AWS Staff]
Inoiz ez!
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/4/22 - 16:50

Giuriam giuriam

Anonymous
Il testo è ripreso da Il deposito - Canti di lotta, sito gemello.
Giuriam giuriam
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/4/22 - 15:32
Riccardo Venturi 2008/4/22 - 10:46
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La fiaba di Nushe

La fiaba di Nushe
Per il percorso "Violenza sulle donne: come e peggio della guerra", una bellissima canzone da "All'improvviso nella mia stanza" (2002)
Dal foulard le spuntava
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/4/22 - 08:56

Giugno'44

Giugno'44

Niccioleta: la strage dei minatori
di Nedo Barzanti
dal Sito del Partito dei Comunisti Italiani di Grosseto

I primi di giugno del 1944, la ritirata tedesca era in pieno corso sulle strade della Maremma; il fascismo-repubblichino era in sfacelo. Il presidio fascista di Massa Marittima tagliò la corda la notte del 9. Quello stesso giorno una squadra di partigiani era entrata a Niccioleta, ma si limitò a disarmare i carabinieri e al sequestro delle armi reperite nelle case dei fascisti.

Nella massa degli operai i fascisti costituivano a Niccioleta una esigua minoranza. I repubblichini erano in tutto sedici; con loro e con le loro famiglie la popolazione evitava di avere rapporti di sorta. Consapevoli del loro isolamento i fascisti si riunivano tra loro quasi ogni sera in casa del siciliano Pasquale Calabrò, o di suo cognato Aurelio Nucciotti, o della guardia giurata Luigi Torrini. Calabrò,... (Continues)
Ero con gli amici, eravamo bambini
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/21 - 19:12

Peace Blues

E allora!
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/21 - 18:57
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After The Ceasefire

After The Ceasefire
[1998]
(Daniel Lanois/Frank McGuinness)
Album: "Vagabond Ways"


Vagabond Ways

da Rockol

«Oh, dottore, per favore/ bevo mi drogo/ amo il sesso e ho viaggiato molto/ ho avuto il mio primo figlio a 14 anni e credo sì credo di essere una vagabonda/…per favore non mi rinchiuda/ mi lasci andare/ se mi lascia uscire le prometto che non tornerò più/ prenderò una nave e attraverserò il mare/sono giovane, povera e ho anche paura/ ma rimarrò come sono e manterrò i miei modi da vagabonda…». Marianne Faithfull, chi altri? Chi può includere nei ringraziamenti dell’album Charles Baudelaire e Anita Pallenberg (la ex-signora Richards dei bei tempi andati), Oscar Wilde e il produttore Daniel Lanois, Arthur Rimbaud e Marcus Garvey, Herman Melville e Kate Moss? Il Rock torna maiuscolo in un album di ballad confessionali, di drinking songs autobiografiche, popolate di desiderio, nostalgia e rimpianti.... (Continues)
After the ceasefire that they swore would last
(Continues)
2008/4/21 - 15:58
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La nostalgie camarade

La nostalgie camarade
[1981]
Paroles et musique: Serge Gainsbourg
Testo e musica: Serge Gainsbourg

Una canzone del 1981, seguito di "Aux armes et caetera" che nel 1978 tanto fece incazzare i parà e i fascisti di Francia.
Qui Gainsbourg non risparmia il suo feroce sarcasmo per i torturatori delle guerre coloniali francesi: "Ne passano di cose nel tuo cranio rasato, pieno di tristezza e di haschisch. Ti vedi ancora nella tua mimetica, farcita di bombe, mentre salti dal tuo aeroplano"...

da A - rivista anarchica
Qu'est-ce qui t'as pris bordel de casser la cabane
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/4/21 - 15:26

Per lasciare un segno

Per lasciare un segno
Carlo lotta insieme a noi
Non c'è modo migliore per lasciare un segno
(Continues)
Contributed by luca 2008/4/20 - 22:53
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Broken English

Broken English
[1979]
Dall'omonimo album
From the title-bearing album

Sembra che la canzone sia dedicata a Ulrike Meinhof. Niente di meno. Ma se uno non lo sapesse potrebbe sembrare una canzone contro la guerra fredda. [LM]

A parte il fatto che la dedica a Ulrike Meinhof ci riporta al "suicidio" di Stammheim, "suicidio" perpetrato da uno "stato democratico occidentale" ai danni di "terroristi" che - tra le altre cose- si erano occupati di rapire e spedire all'inferno Hanns-Martin Schleyer, nazista riciclato come presidente della confidustria tedesca, credo che la canzone vada comunque interpretata come riferita alla guerra fredda, senza alcun dubbio. Credo che la dedica alla Meinhof debba essere letta proprio in questo senso. Ad ogni modo, e anche a costo di attirarmi qualche "strale" legalitar-giustizialista (proveniente magari da "sinistra", why not!), una dedica alla memoria di Ulrike la voglio fare... (Continues)
Could have come through anytime,
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2008/4/20 - 22:08
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Johnny Get Your Gun

Johnny Get Your Gun
(Curtiss-Pollock)
1970
Album: Life
One day you find in the mail
(Continues)
Contributed by Sun PK 2008/4/20 - 21:34
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Sfulà

Sfulà
Stazione resistenza
Toast records 2005

(R.Cremonesi)
Quand l’ultima guera l’ha quatà tuta Milan
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 18:31
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Revolucion

Revolucion
LA DANZA DEI SOGNI
Toast records 2007
Hai il sapore di terre lontane, di liberi sogni per la mia gente,
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 18:11
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Comandante Remo

Comandante Remo
Stazione resistenza
Toast records 2005

(M.Carassini&Trenincorsa)
Le madri nelle notti, sconfitte nelle fredde coperte,
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 18:03
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Cammina nel fango

Cammina nel fango
Stazione resistenza
Toast records 2005

(M.Carassini&Trenincorsa)
Fu in un giorno strano, di sporchi presagi,
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 17:58
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Fino a che non cambierà

Fino a che non cambierà
Fino a che non cambierà
Toast records 2004 (mini cd)

(M.Carassini&Trenincorsa)
Prima di partire da qui
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 17:49
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La ruota girerà

La ruota girerà
Fino a che non cambierà
Toast records 2004 (mini cd)

(M.Carassini&Trenincorsa)
Bruciano memorie, si spostano le idee
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 17:44
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Fiesta siempre

Fiesta siempre
Fino a che non cambierà
Toast records 2004 (mini cd)

(M.Carassini&Trenincorsa)
La storica isola al centro del mondo,
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 17:36
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Penelope e Ulisse

Penelope e Ulisse
Pubblicata nel 1982.
Penelope facev’a tela
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2008/4/19 - 17:00
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Canzone di Maddalena

Canzone di  Maddalena
Un anno sull'altipiano 2006
Opera da due soldi


iubal
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.



Testo e musica: Carlo Doneddu
Maddalena ha gli occhi puri
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/19 - 13:58
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Inno della brigada

Inno della brigada
Un anno sull'altipiano 2006
Opera da due soldi


iubal
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.



Testo e musica: Carlo Doneddu
Siam la porta blindata della Nazione
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/19 - 13:47
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Canzone del generale Leone

Canzone del generale  Leone
Un anno sull'altipiano 2006
Opera da due soldi


iubal
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.

Sono il generale Leone
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/19 - 12:41
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Partenza al fronte

Partenza al fronte
Un anno sull'altipiano 2006
Opera da due soldi


iubal
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.



Testo e musica: Carlo Doneddu
Ora che son diventato tuo amante
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/19 - 12:14
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Il dio dei denari

Il dio dei denari
[2009]
Album: libertAria

E' in libreria Lavorare uccide, il libro che racconta il mio viaggio in Italia attraverso le morti sul lavoro. Come exergo del libro, e in coda, una canzone che ho scritto sulle donne che perdono il loro uomo sul lavoro. Si intitola Il dio dei denari, e farà parte del repertorio del mio nuovo progetto musicale Marco Rovelli LibertAria (al quale adesso, dopo l'immersione in questo libro, torno a lavorare con costanza).
Da:SBANDATIil blog musicale di Marco Rovelli
L'angelo schiavo, accecato, impotente
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/19 - 09:56
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Il grido forte di una canzone

Il grido forte di una canzone
(testi e musica dei VIADIMEZZO - D. Nastasi )

Brano dedicato a tutti i bambini vittime delle guerre, privati della loro vita, dei loro sogni, dei loro giochi...se bastasse un grido fortissimo a porre fine all'orrore...
Prigioniero
(Continues)
Contributed by Daniele Nastasi 2008/4/18 - 22:51

[Dei fatti ch'io vi narro ricordate]

[Dei fatti ch'io vi narro ricordate]
[1921]
Testo di Donato Settimelli
su un motivo popolare

"Mio padre aveva studiato un po' da tenore con un maestro locale ed amava moltissimo le canzoni napoletane. Ma conosceva anche i modi popolari del paese e ricordo che sugli scontri coi fascisti e il suo arresto a Nizza (dove era fuggito) aveva anche scritto due canzoni che egli stesso cantava. La prima, eseguita su un modulo popolare molto diffuso dalle mie parti, rievocava l'arrivo al paese della squadraccia 'La disperata' comandata dal famigerato Amerigo Dumini (che nel 1924 assassinerà Matteotti) che aveva in precedenza saccheggiato la cooperativa di consumo ed era stata poi fronteggiata e respinta dagli Arditi del Popolo, del quale mio padre faceva parte."

Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 14. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.

Il paese del Porto di Mezzo si trova nel comune di Lastra a Signa, presso Firenze, al confine col comune di Scandicci.
Dei fatti ch'io vi narro ricordate
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/4/18 - 13:11
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La Coca Cola

La Coca Cola
[1968]
Testo e musica di Leoncarlo Settimelli

"Nel 1968 ero chiaramente -agli occhi dei più- un "fuoricorso" della contestazione. Avevo 31 anni ma l'ampia calvizie, che compensavo con una barba rossiccia che mi ero fatta crescere da poco, mi faceva sembrare più vecchio. Quando per esempio bussavo al portone di una facoltà occupata, come quella di Magistero, in piazza della Repubblica a Roma, dove pure ero stato invitato, gli studenti addetti alla sorveglianza mi guardavano dallo spioncino sospettosi, osservavano l'eskimo verde e poi dicevano schifati: 'Ma tu sei un professore!'. Solo quando abbassavano gli occhi e vedevano la chitarra si decidevano ad aprire.
Quando si parla di quel fatidico anno, riesco con difficoltà ad inquadrare molti degli eventi che lo caratterizzarono, poiché essi furono tumultuosi e si sovrappongono nella mia memoria, inserendosi all'interno di un ampio percorso... (Continues)
Ho visto al cine una reclame
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/4/18 - 12:51

Tutti parlano di Michele

Tutti parlano di Michele
Testo e musica di Leoncarlo Settimelli
(ca. 1971)

"L'emigrazione era sotto i nostri occhi, naturalmente, e a me fu la tragedia delle cosiddette 'vedove bianche' che finì per ispirarmi, e cioè la storia di quelle donne che non sapevano più niente del marito emigrato. In molti casi, ci dicevano, l'uomo aveva conosciuto una donna, magari una svizzera, o una tedesca, per di più benestante, ed aveva finito per restare a convivere con lei, non tornando più in Sicilia. La canzone che ne venne fuori era marcata da un ritmo di treno scandito su una tammorra tenuta sulle ginocchia."

Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 56. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.
Tutti parlano di Michele
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/4/18 - 12:34

The Union Song

This song highlights several themes and characteristics of the European Union, notably the lack of war between member countries since its creation.
The European Union’s got
(Continues)
Contributed by Charles Goodger 2008/4/18 - 10:14
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No me gusta la guerra

No me gusta la guerra
Un'assoluta chiccazza latinoamericana, una cumbia dove Rambo (interpretato da Diego Alione, il suo migliore imitatore nel mondo) depone schifato le armi e si mette a ballare con due signorine ignude porqué "A Rambo no le gusta la guerra!". Geniale!
A Rambo no le gusta la guerra
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/4/18 - 08:17
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Massimiliano Larocca: La petite promenade du poète

Massimiliano Larocca: La petite promenade du poète
Poesia di Dino Campana (dai "Canti Orfici", 1914)
Musica di Massimiliano Larocca
In "La breve estate", 2008
Riarrangiata da Riccardo Tesi in "Un mistero di sogni avverati - Massimiliano Larocca canta Dino Campana" (2015)


La très longue promenade des poètes
di Riccardo Venturi

Il 15 aprile Massimiliano Larocca ha presentato al centro culturale "Paolo Paoli" di Firenze, nell'area del vecchio manicomio di San Salvi, il suo album "La breve estate". Ci sono canzoni nuove, e ce n'è qualcuna vecchia. Come "La petite promenade du poète", che faceva parte del primo e introvabile suo album interamente tratto dalle poesie dei "Canti Orfici" di Dino Campana. Il fatto che la abbia riproposta in questo suo nuovissimo album mi riempie troppo di felicità perché possa fare a meno di manifestarla, in qualche modo, ricorrendo all'eterna arma degli "Extra". Ho sia per Dino Campana che per questa canzone,... (Continues)
Me ne vado per le strade
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/4/17 - 21:42
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Timur Tengah I

Timur Tengah I
In album "Aku Sayang Kamu",
released 1986.
Page Link / Link Pagina

An English/Italian translation of the song will be provided as soon as possible. La traduzione in italiano e inglese della canzone sarà fornita quanto prima [AWS/CCG Staff]
Ada tanya dalam kepala
(Continues)
Contributed by widi 2008/4/17 - 09:48
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Breva e Taiwan

Breva e Taiwan
2005
Dall'album "Bala e fa balà "

Una canzone dei Luf che, nel titolo, fa chiaramente il verso a Breva e tivàn di Davide Van De Sfroos.
Si parte coi container si vola coi comballi
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2008/4/16 - 18:48
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Un Cavaliere

Un Cavaliere
Testo e musica di Salvatore Azzaro

Una vita di battaglie, di lotte; sangue che scorre al suo passaggio e che gli lascia alle spalle il silenzio del buio e della morte. Una fuga verso la luce una vita mai vissuta, lasciandosi andare nei ricordi, vagando con i pensieri, succedersi visioni di buio e di luce, che proclamerà la sua vittoria nell’alba della nuova vita”.
Un Cavaliere nella notte è aggrappato alla sua spada
(Continues)
Contributed by Giuseppe 2008/4/16 - 18:24
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Death & Destruction

Death & Destruction
Album: "The Last Sucker" (2007)
You go to war without a care in the world
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/4/16 - 09:53
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No Glory

No Glory
Album: "The Last Sucker" (2007)

Un brano che non ha bisogno di molti commenti.
Greed
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/4/16 - 09:51
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The Last Sucker

The Last Sucker
Sempre da "The Last Sucker" (2007), la canzone che dà il tiolo all'album... dedicata, com'è ovvio, al Re dei Suckers: George W. Bush.
Born and raised in the USA
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/4/16 - 09:48
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The Dick Song

The Dick Song
Sempre da "The Last Sucker" (2007), una canzone che non è dedicata al cazzo, ma a quel cazzaro guerrafondaio di Dick Cheney.
I've got something to get off my chest
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/4/16 - 09:44
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Life Is Good

Life Is Good
Dall'album "The Last Sucker" (2007)
What do you say to the ones you love
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/4/16 - 09:41
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Let's Go

Let's Go
Dall'album "The Last Sucker" (2007)
Let’s go to the edge of disaster
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/4/16 - 09:37
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I carbonari

I carbonari

[1969]
Musica di Armando Trovajoli
Testo di Giorgio Calabrese
Dalla colonna sonora del film Nell'anno del Signore (1969) di Luigi Magni
Interpretazione dal vivo di Fabrizio De André (1997), poi inserita nell'album Ed avevamo gli occhi troppo belli (2001), edito da A-Rivista Anarchica.

Come un semplice sbaglio di lettera può ingenerare equivoci che poi, spesso con l'ausilio della Rete, si tramandano fino a fuorviare tutti quanti. Nel libretto dell'album "Ed avevamo gli occhi troppo belli", la canzone "I carbonari", che Fabrizio de André aveva improvvisato dal vivo durante la tournée del 1997 pescandola probilmente dai propri ricordi cinematografici (non rammentando peraltro bene il testo), era stata attribuita a tali "Travajoli e Calabrese", di cui sarebbe stato impossibile cercare notizie. La canzone, invece, faceva parte della colonna sonora del bel film di Luigi Magni "Nell'anno... (Continues)
a. Il testo originale dal film
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/15 - 16:06
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Cimitero di guerra

Cimitero di guerra
[1972]
Parole di Vito Paradiso
Musica di Gilberto Trama e Matteo Vitolli
Nell'LP intitolato “Io non so da dove vengo e non so dove mai andrò, uomo è il nome che mi han dato”
Cimitero di guerra nel sole,
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/4/15 - 15:22
They've voted. And then, what?
Riccardo Venturi 2008/4/14 - 22:21
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Ils ont voté

Ils ont voté
[1969]
Paroles et musique de Léo Ferré
Parole e musica di Léo Ferré
Première exécution: 1969, Théâtre Bobino
au piano: Paul Castanier
Album: La mémoire et la mer

Trovate l'immagine che illustra questa pagina extra delle CCG/AWS un po' forte per un sito come questo? Lo capiamo. Ma oggi 14 aprile 2008 è il giorno in cui gli italiani hanno "votato", in cui esimi e competenti giornalisti/politologi/commentatori stanno dedicandosi ai soliti conteggi e ai soliti giochetti coi numerini, in cui la politica di palazzo travestita da "democrazia" si autocelebra. Già, hanno votato! E che votino, che mandino al "potere" i loro tragici fantocci, che esultino o si sconfortino, che continuino allegramente e tristemente a farsi prendere per il culo. E allora dedichiamo loro questa famosa canzonetta di Léo Ferré, con sempre maggiore convinzione, e con un pensiero a quel 20% di persone che, sia pure per... (Continues)
À porter ma vie sur mon dos
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/4/14 - 17:02

Demain sera un autre jour

Demain sera un autre jour,
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2008/4/14 - 11:40

Politiques

La politique, La politique…
(Continues)
Contributed by CarlesViadel 2008/4/14 - 11:26

Mon général

À Charles De Gaulle
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2008/4/14 - 11:18

Everybody Dreams On...

Everybody dreams on something,
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2008/4/14 - 11:16

In The Middle Of A Volcano's Eye

I’m in the middle
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2008/4/14 - 11:11
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Cruel War

Cruel War
[Testo di Peter, Paul and Mary]
GUERRA CRUDELE
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2008/4/12 - 07:12
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Buffalo Soldier

Buffalo Soldier
BOB MARLEY è LA LEGGENDA DI TUTTI I TEMPI
W BOB 2008/4/11 - 22:28
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Mediterráneo

Mediterráneo
Questa la bella traduzione di Gino Paoli, di certo non letterale ma molto suggestiva come la sua interpretazione...
Da: Gino Paoli canta Serrat (1974)




Mediterraneo
(Continues)
Contributed by ninosk 2008/4/11 - 19:38
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Freedom Day

Freedom Day
In Memory of Max Roach who died in the last year.
Whisper, listen, whisper, listen,
(Continues)
Contributed by Richard Marot 2008/4/11 - 12:30
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Non maledire questo nostro tempo (25 Aprile 1945)

Non maledire questo nostro tempo (25 Aprile 1945)
G. Negri è sicuramente Gino Negri, anche per lo stile musicale. Suppongo una canzone quindi tra fine anni 50 e i primi 60.
Letizia liqui
letizialiqui 2008/4/11 - 10:40
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La vera storia di Jan di Leida

La vera storia di Jan di Leida
A me sembra ispirata piuttosto al romanzo "L'Opera al Nero" di Marguerite Yourcenar. In particolare al capitolo dove si narra dell'assedio di Munster.
Febbio 2008/4/10 - 20:10
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Vitti na crozza

Vitti na crozza
salve a tutti io sono Franco Li Causi Figlio ed erede del COMPOSITORE unico e assoluto di Vitti na crozza.
Che nessuno si azzardi più a dire che vitti na crozza non è
di Franco Li Causi perche io ho un modulo originale del deposito del 1950
quindi per ora vi chiedo molto gentilmente di non insinuare il falso
non vorei incaz...... e fare scattare delle denunce a tutti quelli che sostengono il contrario senza essere per niente documentati.
grazie a priore .
Franco Li causi detto Bellini . Da Agrigento
(Franco Li Causi)

Caro Franco, non mi sembra il caso di scaldarsi così tanto né di denunciare nessuno. Stiamo solo cercando di delineare l'origine della canzone e mi pare nessuno abbia messo in dubbio che sia stata depositata alla SIAE da Franco Li Causi. La questione è capire se e in quale misura Li Causi ha attinto da una tradizione orale precedente, cosa che se anche fosse vera non trovo affatto scandalosa.
(Lorenzo)
2008/4/10 - 11:05
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La nuova Auschwitz

La nuova Auschwitz
la vera pace inizia con il superamento dei pregiudizi...saluti
dli 2008/4/10 - 10:07
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Ballata per un eroe

Ballata per un eroe
l'anno di "non devi piangere Maria" è il '71,
non il '76

"ballata per un eroe fa parte di "2 soldi di coraggio" - 1969 - il disco - capolavoro di Gipo Farassino
e, secondo me, a tutt'oggi 1 dei più bei dischi
della canzone d'autore italiana,
disco contenente anche bellissime versioni in italino di
"Fanette" di Jacques Brel
e "le scarpe nuove" di Serge Lama ("les ballons rouges")

Gipo Farassino ha compiuto 70 anni l'11 Marzo 2004:
in Francia chissà come e quanto lo avrebbero celebrato...
qui, non si trovano neanche tanti suoi dischi in versione cd...

"2 soldi di coraggio", il brano che dà il titolo all'album citato sopra, ha anche un testo 'sociale' notevolissimo

("bisognerebbe avere la forza di partire,
2 soldi di coraggio
e incominciare il viaggio...
non più sentir la pena dei canti di sirena
né il misero lamento del mutuo incensamento...
e correre, correre, correre,
senza... (Continues)
giovanni 2008/4/10 - 08:18
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I-Feel-Like-I'm-Fixin'-To-Die Rag

I-Feel-Like-I'm-Fixin'-To-Die Rag
Sul sito di Country Joe c'è un'intera pagina intitolata "Fixin' to Die in Iraq" zeppa di versioni di "I-Feel-Like-I'm-Fixin'-To-Die Rag" scritte dai suoi fans e dedicate alla guerra in Iraq.
Alessandro 2008/4/9 - 10:59
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Memorial Day

Memorial Day
Dal debut album "Black Dialogue" (2005)
I've got a question..
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/4/9 - 10:33
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Tammurriata nera

Tammurriata nera
"'E marucchine se vottano 'e lanzo" vuol dire "I marocchini si gettano con grande foga" (lett. 'di slancio').

levate 'a pissittoe' è una fonetizzazione napoletana di "levate 'a pettitoes" , cioè+ "togliti dai piedi", espressione che le prostitute nel loro americano maccheronico pronunciavano per 'mandar via' il cliente a cose fatte.
Saluti a tutti
Enzo
enzo 2008/4/8 - 22:54
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Var'ka

Var'ka
Con questa versione torno ad occuparmi attivamente del sito dopo oltre due mesi di stop dovuto a varie vicissitudini che non sto a spiegare, anche di natura tecnica. E torno con una versione in una lingua che, certamente, non è tra quelle che posso dire di conoscere, sebbene sia in grado di leggere il russo abbastanza speditamente. Ma, a volte, esistono dei veri e propri misteri. Per questa canzone degli Apuamater Indiesfolk e dell'amico Davide Giromini, ad esempio; proprio nel periodo di stop che termina oggi mi è capitato, specialmente in macchina, di provare a cantarmela non so quante volte in una specie di "pseudo-russo" che poi non ha retto all'effettivo tentativo di traduzione che qui propongo; ma russo, e non altro che russo, doveva essere. Va da sé che la correttezza formale di quanto segue non è garantita, e per mettere le mani avanti dico subito che ogni correzione da parte di chi il russo lo conosce davvero sarà sempre ben accetta e immediatamente accolta. Segue una trascrizione in caratteri latini. [RV, 8-4-2008]
ВАРЬКА [1]
(Continues)
2008/4/8 - 19:16

Il nipote del sessantotto

Dai figli del maggio
(Continues)
Contributed by nat 2008/4/8 - 15:15
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American Land

American Land
Splendida canzone, dal testo significativo e dal ritmo trascinante, un degno ricordo del bellissimo concerto a cui ho assistito nel dicembre scorso. Un'atmosfera indescrivibile, un'esperienza che non si può paragonare a nessun'altra...

Thanks, Boss!
Alberto 2008/4/8 - 13:00
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Heatseeker

Heatseeker
Dall'album "Blow up your video" (1988)

La band dei fratelli Young lancia con questa canzone il messaggio "fate l'amore, non fate la guerra" nello stile ironico e goliardico che li contraddistingue. L'ambiguità fra tematiche sessuali e militari ("heatseeker" è un sistema di guida dei missili che si basa sul rilevamento di fonti di calore), che permea l'intero testo della canzone, viene ampliata nel videoclip, girato da David Mallet ed evidentemente ispirato al film "Il dottor Stranamore" di Stanley Kubrick.
In esso vediamo Angus Young che, durante una performance all'Opera House di Sydney, scatena inavvertitamente il lancio di missili intercontinentali. Verso la fine del video, uno di essi penetra proprio nella sala del concerto. Dall'ogiva rossa della testata (nel caso le metafore sessuali non fossero abbastanza esplicite...) esce lo stesso Angus Young che conclude la sua esibizione raccogliendo il consueto bagno di folla.
(Oooh, we're gettin' ready
(Continues)
Contributed by Alberto 2008/4/8 - 11:35




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