Good Christian Soldier
[1971]
Lyrics and music by Bobby Bare and Billy Joe Shaver
Album: The Silver Tongued Devil and I
Lyrics and music by Bobby Bare and Billy Joe Shaver
Album: The Silver Tongued Devil and I
This song explores religion and war, and how a man of faith can become very conflicted when sent to war. Remember, this was the Vietnam era, and many young men were questioning what they were fighting for. Kristofferson was a Captain in the United States Army before heading to Nashville to pursue songwriting, so he was quite familiar with this subject.
Not so long ago in Oklahoma
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2008/5/17 - 18:45
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from the U.S.
Borghesia
Per parafrasare: Ti ricordi monsieur Lolli?
Ti ricordi "Bologna che caldo che fumo,odore di braci"
Io ero alle medie e qui c'è odore di strage da 34 anni ma non importa a nessuno, adesso abbiamo pure la destra al comune e questo mi fa più male che averla al governo,xchè dopo le loro stragi hanno vinto per gli imbecilli che da poveri lottano tra loro.
Ti ricordi "Bologna che caldo che fumo,odore di braci"
Io ero alle medie e qui c'è odore di strage da 34 anni ma non importa a nessuno, adesso abbiamo pure la destra al comune e questo mi fa più male che averla al governo,xchè dopo le loro stragi hanno vinto per gli imbecilli che da poveri lottano tra loro.
Cinziada Brescia ( NON SIAMO PADANIA) è pazzia 2008/5/17 - 04:31
L'antisociale
Quello che mi da veramente fastidio sono le stars ed affini che si riempiono la bocca di giustizia sociale ad uso degli imbecilli senza cervello con il distinguo alla loro persona, ovvero ricchezza per me perche' sono marxista.
Banda di ipocriti ed arricchiti.
Volete fare veramente i marxisti? non arrichitevi alle spalle della massa.
Banda di ipocriti ed arricchiti.
Volete fare veramente i marxisti? non arrichitevi alle spalle della massa.
Robert 2008/5/16 - 20:14
Dolce Signora
[2007]
Album :Senza meta
Album :Senza meta
Addormentato tra i gerani e tra i cipressi
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/5/16 - 17:48
Grazie (al cazzo!)
Dal disco "MalaGang" (2007)
in collaborazione con i Gang
in collaborazione con i Gang
Grazie, per l'aria che respiro
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/5/15 - 09:13
Socialdemocrazia
[1991]
Album: Le radici e le ali
Beh, mi è venuto in mente di postare questa canzone assistendo in questi giorni all'inciucio che si va velocemente delineando tra "governo nero" e "governo ombra"... la Socialdemocrazia avanza! Che tenebre!!!
Album: Le radici e le ali
Beh, mi è venuto in mente di postare questa canzone assistendo in questi giorni all'inciucio che si va velocemente delineando tra "governo nero" e "governo ombra"... la Socialdemocrazia avanza! Che tenebre!!!
Benvenuti a terra
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/5/15 - 08:50
We Shall Not Be Moved
Anonymous
WE SHALL NOT BE MOVED
(Continues)
(Continues)
Contributed by Giorgio 2008/5/14 - 22:07
I cento passi
Guarda che il testo della canzone è sbagliato. Nella parte parlata.
(enrico)
(enrico)
E' il testo che abbiamo reperito. Le sarebbe possibile fornire quello esatto, per favore, se ne è a conoscenza? Grazie di cuore! [CCG/AWS Staff]
2008/5/14 - 11:50
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
2o. La versione greca*
2o. Greek version*
Στα οδοφράγματα (A Las Barricadas) ήταν ένα από τα πιο δημοφιλή τραγούδια των αναρχικών της Ισπανίας κατά την διάρκεια του Ισπανικού εμφυλίου πολέμου. To "A Las Barricadas" είναι βασισμένο στη μελωδία του Warszawianka 1831 roku. Οι στοίχοι γράφτηκαν το 1936 απο τον Valeriano Orobón Fernández.
«Η συνομοσπονδία» που αναφέρετε στο τέλος του τραγουδιού αυτού, ήταν η CNT (Confederación Nacional del Trabajo - «εθνική συνομοσπονδία της εργασίας»), που ήταν τότε το μεγαλύτερο εργατικό συνδικάτο και η κύρια οργάνωση των αναρχικών στην Ισπανία και μια σημαντική δύναμη που αντιτάχθηκε στο στρατιωτικό χτύπημα του Φρανθίσκο Φράνκο ενάντια στην ισπανική Δημοκρατία από το 1936-1939.
2o. Greek version*
Στα οδοφράγματα (A Las Barricadas) ήταν ένα από τα πιο δημοφιλή τραγούδια των αναρχικών της Ισπανίας κατά την διάρκεια του Ισπανικού εμφυλίου πολέμου. To "A Las Barricadas" είναι βασισμένο στη μελωδία του Warszawianka 1831 roku. Οι στοίχοι γράφτηκαν το 1936 απο τον Valeriano Orobón Fernández.
«Η συνομοσπονδία» που αναφέρετε στο τέλος του τραγουδιού αυτού, ήταν η CNT (Confederación Nacional del Trabajo - «εθνική συνομοσπονδία της εργασίας»), που ήταν τότε το μεγαλύτερο εργατικό συνδικάτο και η κύρια οργάνωση των αναρχικών στην Ισπανία και μια σημαντική δύναμη που αντιτάχθηκε στο στρατιωτικό χτύπημα του Φρανθίσκο Φράνκο ενάντια στην ισπανική Δημοκρατία από το 1936-1939.
ΣΤΑ ΟΔΟΦΡΆΓΜΑΤΑ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/5/13 - 22:19
Pablo
Versione inglese di Riccardo Venturi, 13 maggio 2008
Live 1980, Banana Republic Tour, Francesco De Gregori and Lucio Dalla
Live 1980, Banana Republic Tour, Francesco De Gregori and Lucio Dalla
PABLO
(Continues)
(Continues)
2008/5/13 - 19:59
Heroes
Io, io posso ricordare (mi ricordo)
In piedi accanto al Muro (accanto al Muro)
E i fucili spararono sopra le nostre teste
(sopra le nostre teste)
E ci baciammo,
come se niente potesse accadere
(niente potesse accadere)
E la vergogna era dall'altra parte
Oh possiamo batterli, ancora e per sempre
Allora potremmo essere Eroi,
anche solo per un giorno
Non si può dire che siano versi filo-comunisti. Allora, sebbene in declino ma largamente estesi, gli ideali sociali-politici avevano o dovevano avere ancora valore (anche con l'imposizione giusta o sbagliata) ed il confronto, alla lunga, era inevitabile.
Nota personale: Forse per chi ha vissuto la propria adolescenza dagli anni '90 può essere difficile comprendere nella sua completezza il significato dell'opera attraverso la critica mossa dall'autore che oggi si potrebbe ben trasporre nei confronti della società consumistica. Qui il medesimo confronto esisterebbe, tra chi può apparire e chi no, dai chi può consumare e chi no.
il L'Ale
In piedi accanto al Muro (accanto al Muro)
E i fucili spararono sopra le nostre teste
(sopra le nostre teste)
E ci baciammo,
come se niente potesse accadere
(niente potesse accadere)
E la vergogna era dall'altra parte
Oh possiamo batterli, ancora e per sempre
Allora potremmo essere Eroi,
anche solo per un giorno
Non si può dire che siano versi filo-comunisti. Allora, sebbene in declino ma largamente estesi, gli ideali sociali-politici avevano o dovevano avere ancora valore (anche con l'imposizione giusta o sbagliata) ed il confronto, alla lunga, era inevitabile.
Nota personale: Forse per chi ha vissuto la propria adolescenza dagli anni '90 può essere difficile comprendere nella sua completezza il significato dell'opera attraverso la critica mossa dall'autore che oggi si potrebbe ben trasporre nei confronti della società consumistica. Qui il medesimo confronto esisterebbe, tra chi può apparire e chi no, dai chi può consumare e chi no.
il L'Ale
2008/5/12 - 17:38
Done With Bonaparte
Non ho capito perché nessuno ha notato che il "little corporal" della canzone è una chiara allusione a Hitler... Non va dimenticato che il padre di Mark Knopfler fu costretto a lasciare l'Ungheria poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale perché era ebreo e comunista...
Matteo 2008/5/12 - 12:45
Il diario di Anna Frank
Da Repubblica.it del 12 maggo 2008.
Dagli archivi nazisti emerge il testo che racconta la detenzione dell'autrice del Diario. A cui le SS scrissero la parola fine
"L'ultima pagina di Anna Frank. Ecco il documento sulla prigionia"
dal nostro inviato Marco Ansaldo
BAD AROLSEN - "Frank, Annelies Marie Sara. Nata il 12 giugno 1929 a Francoforte. Residente ad Amsterdam, in Piazza Mervede 37, II piano. Nubile. Genitori: Frank, Otto Heinrich Isra, 12.5.1889. Hollaender, Edith Sara, 16.1.1900. Sorella: Frank, Margot Betti Sara, 16.2.1926". Due segni di morte, incisi a penna in cima e in fondo al foglio, stilizzati come croci uncinate, bollano in maniera inequivocabile la provenienza del documento. Così, infatti, le SS erano solite marcare le schede dei prigionieri defunti.
Precisione ad efficienza. È grazie alla disciplina inflessibile di tanti scrivani del Terzo Reich che i frammenti che continuano... (Continues)
Dagli archivi nazisti emerge il testo che racconta la detenzione dell'autrice del Diario. A cui le SS scrissero la parola fine
"L'ultima pagina di Anna Frank. Ecco il documento sulla prigionia"
dal nostro inviato Marco Ansaldo
BAD AROLSEN - "Frank, Annelies Marie Sara. Nata il 12 giugno 1929 a Francoforte. Residente ad Amsterdam, in Piazza Mervede 37, II piano. Nubile. Genitori: Frank, Otto Heinrich Isra, 12.5.1889. Hollaender, Edith Sara, 16.1.1900. Sorella: Frank, Margot Betti Sara, 16.2.1926". Due segni di morte, incisi a penna in cima e in fondo al foglio, stilizzati come croci uncinate, bollano in maniera inequivocabile la provenienza del documento. Così, infatti, le SS erano solite marcare le schede dei prigionieri defunti.
Precisione ad efficienza. È grazie alla disciplina inflessibile di tanti scrivani del Terzo Reich che i frammenti che continuano... (Continues)
Alessandro 2008/5/12 - 10:06
La cantata rossa
Dal ForumPalestina, una poesia di Giulio Stocchi dedicata alle esternazioni del neo(fascista) Presidente della Camera Gianfranco Fini a proposito di bandiere bruciate e vite spezzate...
"Le bandiere di Fini"
una poesia di Giulio Stocchi
La testa sfondata
dai calci
del ragazzo
sull´asfalto
vale dunque
meno
di una bandiera
bruciata
Ciò è giusto
è ragionevole
Nell´alto
dei cieli l´aereo
con la stella di davide
infatti
vale di più
della casa
che tra poco
esploderà
"Le bandiere di Fini"
una poesia di Giulio Stocchi
La testa sfondata
dai calci
del ragazzo
sull´asfalto
vale dunque
meno
di una bandiera
bruciata
Ciò è giusto
è ragionevole
Nell´alto
dei cieli l´aereo
con la stella di davide
infatti
vale di più
della casa
che tra poco
esploderà
Alessandro 2008/5/12 - 09:36
Condannato a morte
«La presa di posizione contro la pena di morte è chiara, ma qui si tratta anche di altro. “È una canzone sull’intolleranza, sull’intolleranza religiosa, ma anche sulla paura di morire e queste due cose si mischiano insieme”, dice De Gregori in concerto. Come sempre si è giocato a dare un nome al protagonista, da Cristo a Salman Rushdie, l’autore dei “Versetti satanici” condannato a morte dal regime iraniano».
(da "Francesco De Gregori. Quello che non so, lo so cantare" di Enrico Deregibus, Giunti, 2003)
(da "Francesco De Gregori. Quello che non so, lo so cantare" di Enrico Deregibus, Giunti, 2003)
Antonio Piccolo 2008/5/11 - 12:02
Liberiamo Marini
[1974]
Scritta da Antonio Giordano
Il testo e il commento sono ripresi da "Voci fuori dal coro" di Pollice Verde, da Voce Libertaria, periodico degli anarchici del Canton Ticino, n. 5 del maggio 2008. L'articolo contiene alcuni errori ed imprecisioni storiche che sono state corrette da Francesco Senia. [CCG/AWS Staff]
Per questo numero di "Voci fuori dal coro", proponiamo la canzone "Liberiamo Marini" scritta da Antonio Giordano nel 1974.
La canzone nasce nell'ambito della mobilitazione di solidarietà per il caso Marini.
Vediamo dapprima di ricordare brevemente la storia di questo compagno per permettere di meglio comprendere la canzone.
Giovanni Marini era un anarchico salentino il cui caso fece scalpore a partire dal 1972 e durante tutti gli anni settanta. Tutto ha inizio nel '69 con i fatti di Piazza Fontana e la morte di cinque giovani anarchici di Reggio Calabria coinvolti in un... (Continues)
Scritta da Antonio Giordano
Il testo e il commento sono ripresi da "Voci fuori dal coro" di Pollice Verde, da Voce Libertaria, periodico degli anarchici del Canton Ticino, n. 5 del maggio 2008. L'articolo contiene alcuni errori ed imprecisioni storiche che sono state corrette da Francesco Senia. [CCG/AWS Staff]
Per questo numero di "Voci fuori dal coro", proponiamo la canzone "Liberiamo Marini" scritta da Antonio Giordano nel 1974.
La canzone nasce nell'ambito della mobilitazione di solidarietà per il caso Marini.
Vediamo dapprima di ricordare brevemente la storia di questo compagno per permettere di meglio comprendere la canzone.
Giovanni Marini era un anarchico salentino il cui caso fece scalpore a partire dal 1972 e durante tutti gli anni settanta. Tutto ha inizio nel '69 con i fatti di Piazza Fontana e la morte di cinque giovani anarchici di Reggio Calabria coinvolti in un... (Continues)
Te ne andavi coi tuoi compagni
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/5/11 - 11:06
Cranes over Hiroshima
questa canzone si ispira al bellissimo romanzo di Karl Brukner intitolato "Il gran sole di Hiroshima", o mi sbaglio?
Andrea 2008/5/10 - 13:10
We Shall Not Be Moved
Anonymous
Piacenza, 9 maggio 2008
NON CI SMUOVERANNO
(Continues)
(Continues)
2008/5/9 - 20:57
Supper's Ready
Avevo circa quindici anni (1974) e un amico coetaneo che aveva fratelli più grandi mi consigliò l'acquisto del disco, insieme a Nursery Crime. L'ho ascoltato per tanti anni e per motivi vari negli ultimi dieci quindici anni l'avevo abbandonato. Mi è capitato di riascoltare Supper's Ready recentemente e non riesco ad ascoltare altro. Ho comprato abbastanza musica nella mia vita ma l'acquisto fatto a quindici anni forse è stato il migliore.
Poli 2008/5/9 - 16:57
We Shall Not Be Moved
Anonymous
The version of the hymn as performed by the Wildwood Boys at the Tangen, Palo Alto, February 23rd 1963. It still keeps the appearance of a religious hymn, though in the context of the Civil Rights Movement. Lyrics are reproduced from this page
WE SHALL NOT BE MOVED
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/5/9 - 11:59
We Are The World
questa canzone è bellissima
Appena l'ho sentita mi è venuto da piangere!!!!
Appena l'ho sentita mi è venuto da piangere!!!!
alessandra 2008/5/7 - 21:56
Il minatore di Frontale
DAVIDE NON SI E' MAI SCHIERATO E MAI SI SCHIERERA'...
NON SO CHI TI HA DATO IL PERMESSO DI PENSARE CHE QUESTA E' UNA CANZONE CONTRO LA GUERRA...SE ASCOLTI BENE FORSE CAPIRESTI LA VERA NATURA DELLA CANZONE...
PERCHE' METTETE DELLA CAVOLATE SUL WEB...DOPO LA GENTE CI CREDE....!!!
TI PREGO PENSACI BENE PRIMA DI FARE UN'ALTRA CAZZATA...
DESFROSS...FOR EVER
(PINCO PAZZO)
Vedi, caro "Pinco Pazzo" (che fa un'ovvia rima con testa di cazzo, cioè quello che sei), se tu ti fossi premurato, prima di pigliare la tastiera e scrivere idiozie in tutte maiuscole da buon analfabeta che non sa manco scrivere correttamente il nome del suo "beniamino", di guardare in quale "percorso" o categoria è inserita in questa canzone, ti saresti accorto che tale percorso si chiama "L'emigrazione e la guerra del lavoro". Perché è una canzone che parla, toh, di lavoro e di un lavoratore. Perché in questo sito abbiamo... (Continues)
NON SO CHI TI HA DATO IL PERMESSO DI PENSARE CHE QUESTA E' UNA CANZONE CONTRO LA GUERRA...SE ASCOLTI BENE FORSE CAPIRESTI LA VERA NATURA DELLA CANZONE...
PERCHE' METTETE DELLA CAVOLATE SUL WEB...DOPO LA GENTE CI CREDE....!!!
TI PREGO PENSACI BENE PRIMA DI FARE UN'ALTRA CAZZATA...
DESFROSS...FOR EVER
(PINCO PAZZO)
Vedi, caro "Pinco Pazzo" (che fa un'ovvia rima con testa di cazzo, cioè quello che sei), se tu ti fossi premurato, prima di pigliare la tastiera e scrivere idiozie in tutte maiuscole da buon analfabeta che non sa manco scrivere correttamente il nome del suo "beniamino", di guardare in quale "percorso" o categoria è inserita in questa canzone, ti saresti accorto che tale percorso si chiama "L'emigrazione e la guerra del lavoro". Perché è una canzone che parla, toh, di lavoro e di un lavoratore. Perché in questo sito abbiamo... (Continues)
2008/5/7 - 18:23
I Come and Stand at Every Door
Ecco le foto segrete di Hiroshima
Chi le scattò resta senza nome
di VITTORIO ZUCCONI
da Repubblica on line
In quel film dell'orrore senza fine che porta il nome di Hiroshima, altri spettri escono dalla grotta dove furono rinchiusi 63 anni or sono, e vengono a chiederci di essere ricordati. Non i corpi, caduti nell'istante del sole artificiale, ma le loro immagini, dieci scatti inediti impressi su un rullino fotografico, probabilmente da qualcuno di loro, prima di raggiungerli nel mucchio di cadaveri.
Sono dieci immagini mai viste finora eppure viste 250 mila volte, quanti furono, migliaio più migliaio meno perché nessuno conoscerà mai il totale, le vittime di "Little Boy", della prima bomba a fissione nucleare esplosa alle 8 e 15 del mattino del 6 agosto 1945. Fotografie che un soldato americano, Samuel Capp, trovò per caso frugando tra i morti e ispezionando una caverna dopo l'occupazione,... (Continues)
2008/5/7 - 09:04
Sottosopra [Inno darmico del cavatore]
[2005]
Testo e musica di Davide Giromini
Voce e Fisarmonica: Davide Giromini
Voce maschile: Massimiliano Larocca
Voci Femminili: Tania Sabinos, Sabine Bordigoni
Violino: Michele Menconi
Chitarra: Luca Rapisarda
Chitarra in parte finale: Fabio Ghelli
Un disco che non c'era. E che mancava.
di Francesco Senia
La prima volta che ho sentito una canzone scritta e cantata da Davide Giromini ero ad uno spettacolo teatrale, in un parco a Scandicci. "Sottosopra". Uno spettacolo creato da Virginia Martini a partire da "Il figlio di Bakunin" di Sergio Atzeni. E proprio "Sottosopra" si chiamava la canzone che faceva da tema e filo conduttore per tutto lo spettacolo. L'avevo già visto all'opera, Davide, più volte, con la sua fisarmonica, e la sua grinta a fare da contrappunto alle sue sembianze; ma era la prima volta, dopo molto anni, che sentivo una canzone "nuova" vibrare di sapore antico... (Continues)
Testo e musica di Davide Giromini
Voce e Fisarmonica: Davide Giromini
Voce maschile: Massimiliano Larocca
Voci Femminili: Tania Sabinos, Sabine Bordigoni
Violino: Michele Menconi
Chitarra: Luca Rapisarda
Chitarra in parte finale: Fabio Ghelli
Un disco che non c'era. E che mancava.
di Francesco Senia
La prima volta che ho sentito una canzone scritta e cantata da Davide Giromini ero ad uno spettacolo teatrale, in un parco a Scandicci. "Sottosopra". Uno spettacolo creato da Virginia Martini a partire da "Il figlio di Bakunin" di Sergio Atzeni. E proprio "Sottosopra" si chiamava la canzone che faceva da tema e filo conduttore per tutto lo spettacolo. L'avevo già visto all'opera, Davide, più volte, con la sua fisarmonica, e la sua grinta a fare da contrappunto alle sue sembianze; ma era la prima volta, dopo molto anni, che sentivo una canzone "nuova" vibrare di sapore antico... (Continues)
Ora che danno fervidi l’anima ai malfattori
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2008/5/7 - 00:33
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Solstizio di Nassirya
il testo, la musica, l'espressione, la poesia. Un musicista,un cantautore, un cantastorie, un poeta. W Salvatore Azzaro.
Francesco 2008/5/7 - 00:27
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