Vitti na crozza
Scusate se sono sempre io, Peppy Maniglia che m'intrometto, in riguardo al commento di Antonio del 04/02/2007, scritto sulle righe sovrastanti, mi lascia un pò perplesso.. COME FA A BASARSI SU "RICORDI" della bisnonna senza avere del materiale in visione? Su di lui avete scritto che la discussione assume i contorni di un giallo, di un mistero.. mistero? è tutto moooooooooolto chiaro, gli antichi minatori favaresi (Favara-AG), hanno elaborato le parole, il maestro Li Causi le ha modulate e composto una musica suggestiva.. Ma perchè non fate un salto alla SIAE e controllate il fascicolo di Franco Li Causi del 1950 per chiarirvi le idee? certo, troverete notevoli differenze, niente ritmica allegra, tratti in minore, ma la melodia è sempre la stessa anche se l'armonia si è modificata nel tempo.. E NIENTE TRALLALLERU!!! Scusate lo sfogo, ma dopo che vi ho messo in contatto diretto con il figlio... (Continues)
Giuseppe Maniglia 2008/4/23 - 20:17
Il giorno delle foglie rosse
Nel febbraio del 2007 l'unico responsabile della strage rimasto ancora in vita, è stato assolto da un tribunale. Il tenente Herbert Hantschy, di anni 87, tenente della Wehrmacht al tempo dei fatti, è stato assolto perché la corte giudicante ha ritenuto che l'imputato non abbia commesso il fatto.
Alessandro 2008/4/23 - 15:28
La ballata dell'uomo in più
Di Amendola-Gagliardi
1971
1971
Era l’ultimo della classe
(Continues)
(Continues)
Contributed by Daniela 2008/4/23 - 15:19
Boves (Non ti ricordi il trentuno dicembre)
E. Macario / G. Maccario
Il boia di Boves si chiamava Wilhelm Mohnke, un ufficiale delle SS talmente invasato che da Hitler fu incaricato della difesa del Reichstag durante le fasi finali della battaglia di Berlino.
Durante la controffensiva tedesca delle Ardenne e durante lo sbarco alleato in Normandia, l'ordine di Mohnke fu di non fare prigionieri fra i soldati nemici catturati, che a centinaia vennero assassinati sul posto.
Catturato dai sovietici, fu poi liberato nel 1955 senza essere mai processato e, come molti altri criminali di guerra, morì nel suo letto nel 2001, alla veneranda età di 90 anni, salutato in patria come un eroe di guerra.
Durante la controffensiva tedesca delle Ardenne e durante lo sbarco alleato in Normandia, l'ordine di Mohnke fu di non fare prigionieri fra i soldati nemici catturati, che a centinaia vennero assassinati sul posto.
Catturato dai sovietici, fu poi liberato nel 1955 senza essere mai processato e, come molti altri criminali di guerra, morì nel suo letto nel 2001, alla veneranda età di 90 anni, salutato in patria come un eroe di guerra.
Alessandro 2008/4/23 - 15:17
O Superman
La traduzione perde, era del resto impossibile da rendere in italiano, il gioco di parole negli ultimi versi, dove arms compare nel doppio ruolo di braccia ma anche di armi: long arms è lunghe braccia, electronic arms, automatic arms sono le armi automatiche ed elettroniche...
Skarn 2008/4/23 - 01:56
E subito ci hanno detto
[1968]
Scritta da Leoncarlo Settimelli
Dal disco "Ogni giorno in piazza"
(con la collaborazione di Francesco De Gregori e Antonello Venditti)
"Nel disco c'era anche una dolente riflessione sulla violenza che in quegli anni continuava a fare vittime tra gli operai. Ero stato ad Avola, in Sicilia, dove la polizia aveva ancora una volta sparato, uccidendo."
Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 40. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.
Scritta da Leoncarlo Settimelli
Dal disco "Ogni giorno in piazza"
(con la collaborazione di Francesco De Gregori e Antonello Venditti)
"Nel disco c'era anche una dolente riflessione sulla violenza che in quegli anni continuava a fare vittime tra gli operai. Ero stato ad Avola, in Sicilia, dove la polizia aveva ancora una volta sparato, uccidendo."
Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 40. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.
Ne hanno ammazzati due
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/4/22 - 18:32
Consigli per una buona condotta
[1968]
Scritta da Leoncarlo Settimelli e Marco Ligini
Dal disco "Ogni giorno in piazza"
(con la collaborazione di Francesco De Gregori e Antonello Venditti
"La canzone più dura era forse quella scritta con Marco Ligini, un architetto prestato al cabaret (quello messo in scena all'Armadio) che aveva un linguaggio pungente e iconoclasta (una volta mi definì "l'Orietta Berti della Rivoluzione"). "
Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 38. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.
Scritta da Leoncarlo Settimelli e Marco Ligini
Dal disco "Ogni giorno in piazza"
(con la collaborazione di Francesco De Gregori e Antonello Venditti
"La canzone più dura era forse quella scritta con Marco Ligini, un architetto prestato al cabaret (quello messo in scena all'Armadio) che aveva un linguaggio pungente e iconoclasta (una volta mi definì "l'Orietta Berti della Rivoluzione"). "
Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 38. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.
Per ogni cento Vietcong massacrati
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/4/22 - 18:25
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from Italy and from the rest of the world
I carbonari
Poteva a questo punto mancare il kelartico?....
TO KARBONĀRĀI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/4/22 - 17:28
I carbonari
(per la kaunotar di Nicola Ruggiero esperantista)
KARBONARIT
(Continues)
(Continues)
2008/4/22 - 16:37
Bella Ciao
Anonymous
Mentre si ritrovano presunte antenate yiddish di "Bella Ciao", in questi modernissimi tempi dell'anno I E.B. (Era Berlusconi) giungono notizie inquietanti in vista del 25 aprile. Inizia Gianfranco Fini, e non ce ne dobbiamo stupire dato che è un fascista (a noi piace chiamarlo ancora così, sapete): dice che "la vera liberazione dell'Italia è stata il 14 aprile". La sindachessa milanese Letizia Moratti, che pure ci dovrebbe avere il "padre partigiano" in carrozzella (da lei spinta personalmente lo scorso anno) non andrà invece alla manifestazione cittadina, e in fondo nessuno se ne rammaricherà più di tanto. La notizia più incredibile, e che riguarda direttamente questa pagina, proviene però da Alghero, dove il sindaco forzaitaliota (pardon: popololibertino), tale Marco Tedde, ha vietato di cantare "Bella Ciao". Intrecciando tutto questo con le dichiarazioni pre-elettorali di Dell'Utri, c'è... (Continues)
Riccardo Venturi 2008/4/22 - 16:04
Giuriam giuriam
Anonymous
Il testo è ripreso da Il deposito - Canti di lotta, sito gemello.
Giuriam giuriam
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/4/22 - 15:32
Sette fratelli
Sono d'accordo! Il buonismo porta sempre a perdonare i delinquenti e a mortificare i giusti!
Flo'
Flo'
Flo' 2008/4/22 - 14:15
I carbonari
Esperantigis Nicola Ruggiero
LA KARBONAROJ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Nicola Ruggiero 2008/4/22 - 13:14
Il cavaliere senza morte
IL CAVALIERE SENZA MORTE
(Continues)
(Continues)
Contributed by matteo88 2008/4/22 - 10:57
The new song itinerary on Nazist mass slaughters in Italy and Europe.
Riccardo Venturi 2008/4/22 - 10:46
La fiaba di Nushe
Per il percorso "Violenza sulle donne: come e peggio della guerra", una bellissima canzone da "All'improvviso nella mia stanza" (2002)
Dal foulard le spuntava
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/4/22 - 08:56
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Per lasciare un segno
Carlo lotta insieme a noi
Non c'è modo migliore per lasciare un segno
(Continues)
(Continues)
Contributed by luca 2008/4/20 - 22:53
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
Johnny Get Your Gun
(Curtiss-Pollock)
1970
Album: Life
1970
Album: Life
One day you find in the mail
(Continues)
(Continues)
Contributed by Sun PK 2008/4/20 - 21:34
Sfulà
Stazione resistenza
Toast records 2005
(R.Cremonesi)
Toast records 2005
(R.Cremonesi)
Quand l’ultima guera l’ha quatà tuta Milan
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 18:31
Revolucion
LA DANZA DEI SOGNI
Toast records 2007
Toast records 2007
Hai il sapore di terre lontane, di liberi sogni per la mia gente,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 18:11
Comandante Remo
Stazione resistenza
Toast records 2005
(M.Carassini&Trenincorsa)
Toast records 2005
(M.Carassini&Trenincorsa)
Le madri nelle notti, sconfitte nelle fredde coperte,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 18:03
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Cammina nel fango
Stazione resistenza
Toast records 2005
(M.Carassini&Trenincorsa)
Toast records 2005
(M.Carassini&Trenincorsa)
Fu in un giorno strano, di sporchi presagi,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 17:58
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Fino a che non cambierà
Fino a che non cambierà
Toast records 2004 (mini cd)
(M.Carassini&Trenincorsa)
Toast records 2004 (mini cd)
(M.Carassini&Trenincorsa)
Prima di partire da qui
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 17:49
La ruota girerà
Fino a che non cambierà
Toast records 2004 (mini cd)
(M.Carassini&Trenincorsa)
Toast records 2004 (mini cd)
(M.Carassini&Trenincorsa)
Bruciano memorie, si spostano le idee
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 17:44
Fiesta siempre
Fino a che non cambierà
Toast records 2004 (mini cd)
(M.Carassini&Trenincorsa)
Toast records 2004 (mini cd)
(M.Carassini&Trenincorsa)
La storica isola al centro del mondo,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/20 - 17:36
Aux armes etc.
tratta da Wikipedia dove si trova il testo completo e la traduzione della Marsigliese
ALL'ARMI ECC.
(Continues)
(Continues)
2008/4/20 - 16:49
L'unica superstite
Parlo da parte del gruppo FIGLI DELLA RESISTENZA. Siamo un trio acustico -voce,chitarra e fisarmonica- abbiamo cominciato un paio d'anni fa su richiesta del ns sindaco a suonare insieme in occasione del 61° anniversario della liberazione, e da lì abbiamo cominciato a far crescere un progetto importante. Nel 2007 abbiamo registrato un cd e uno dei pezzi inclusi è L'UNICA SUPERSTITE....
qs anno siamo stati chiamati dal comune vicino Correggio per ricordare e non dimenticare MAI i ns martiri....lo faremo per noi, per voi ma soprattutto per loro, che ci hanno dato modo di poterci essere oggi....
qs anno siamo stati chiamati dal comune vicino Correggio per ricordare e non dimenticare MAI i ns martiri....lo faremo per noi, per voi ma soprattutto per loro, che ci hanno dato modo di poterci essere oggi....
Eli 2008/4/20 - 13:55
Penelope e Ulisse
Pubblicata nel 1982.
Penelope facev’a tela
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2008/4/19 - 17:00
Canzone di Maddalena
Un anno sull'altipiano 2006
Opera da due soldi
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.
Testo e musica: Carlo Doneddu
Opera da due soldi
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.
Testo e musica: Carlo Doneddu
Maddalena ha gli occhi puri
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/19 - 13:58
Inno della brigada
Un anno sull'altipiano 2006
Opera da due soldi
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.
Testo e musica: Carlo Doneddu
Opera da due soldi
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.
Testo e musica: Carlo Doneddu
Siam la porta blindata della Nazione
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/19 - 13:47
Canzone del generale Leone
Un anno sull'altipiano 2006
Opera da due soldi
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.
Opera da due soldi
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.
Sono il generale Leone
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/19 - 12:41
Partenza al fronte
Un anno sull'altipiano 2006
Opera da due soldi
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.
Testo e musica: Carlo Doneddu
Opera da due soldi
I Figli di Iubal si confrontano questa volta con il pilastro della letteratura sarda “Un anno sull’ altipiano”, dello scrittore, politico e intellettuale Emilio Lussu. Si affidano invece all’“Opera da tre soldi” di Weill e Brecht per trarre ispirazione nella struttura teatrale della loro, questa volta, “Opera da due soldi” . Un confronto che è in realtà un pretesto per parlare del presente, con una critica neanche tanto velata alle guerre contemporanee, attraverso la storia di un ragazzo sardo che, come tanti, per fuggire alla disoccupazione si arruola nell’Esercito e parte a fare una guerra che non gli appartiene. Il giovane, addormentandosi col testo di Lussu tra le mani, scoprirà, in sogno, che quel passato narrato e criticato sotto le righe dallo scrittore Armungiano non differisce poi tanto dal suo presente.
Testo e musica: Carlo Doneddu
Ora che son diventato tuo amante
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/19 - 12:14
Il dio dei denari
[2009]
Album: libertAria
Album: libertAria
E' in libreria Lavorare uccide, il libro che racconta il mio viaggio in Italia attraverso le morti sul lavoro. Come exergo del libro, e in coda, una canzone che ho scritto sulle donne che perdono il loro uomo sul lavoro. Si intitola Il dio dei denari, e farà parte del repertorio del mio nuovo progetto musicale Marco Rovelli LibertAria (al quale adesso, dopo l'immersione in questo libro, torno a lavorare con costanza).
Da:SBANDATIil blog musicale di Marco Rovelli
Da:SBANDATIil blog musicale di Marco Rovelli
L'angelo schiavo, accecato, impotente
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/4/19 - 09:56
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Il grido forte di una canzone
Il grido forte di una canzone
(testi e musica dei VIADIMEZZO - D. Nastasi )
Brano dedicato a tutti i bambini vittime delle guerre, privati della loro vita, dei loro sogni, dei loro giochi...se bastasse un grido fortissimo a porre fine all'orrore...
(testi e musica dei VIADIMEZZO - D. Nastasi )
Brano dedicato a tutti i bambini vittime delle guerre, privati della loro vita, dei loro sogni, dei loro giochi...se bastasse un grido fortissimo a porre fine all'orrore...
Prigioniero
(Continues)
(Continues)
Contributed by Daniele Nastasi 2008/4/18 - 22:51
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