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E per la strada (Poveri miei figli abbandonati)
![E per la strada (Poveri miei figli abbandonati)](img/upl/R-2241375-1486146843-9757.jpeg.jpg)
Poveri figli miei abbandonati,
(Continues)
(Continues)
2008/3/9 - 00:52
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Il cavaliere senza morte
![Il cavaliere senza morte](img/upl/PICA.jpg)
[2008]
Album:Pica
Album:Pica
Stralcio dell'intervista a Davide Van De Sfroos
reperita su musicalnews
Ambrosia J.S. Imbornone: Ne “Il Cavaliere senza Morte” si elencano le mitologie belliche, dalla violenza che connota l’eroe all’ideologia della Guerra Santa: quanti Cavalieri senza Morte esistono ancora?
Davide Van De Sfroos : Ognuno di noi quando è vittima o carnefice o spettatore della continuità della guerra è come il cavaliere della canzone che passa attraverso le epoche ed è costretto a vedere mutare i tempi ma mai l'idea di guerra stessa. Sembra chiederci " quanto vogliamo che continui ancora?
reperita su musicalnews
Ambrosia J.S. Imbornone: Ne “Il Cavaliere senza Morte” si elencano le mitologie belliche, dalla violenza che connota l’eroe all’ideologia della Guerra Santa: quanti Cavalieri senza Morte esistono ancora?
Davide Van De Sfroos : Ognuno di noi quando è vittima o carnefice o spettatore della continuità della guerra è come il cavaliere della canzone che passa attraverso le epoche ed è costretto a vedere mutare i tempi ma mai l'idea di guerra stessa. Sembra chiederci " quanto vogliamo che continui ancora?
De tera n'ho traversàda, de acqua n'ho cognussüda,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/3/8 - 11:56
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Drive On
![Drive On](img/upl/Johnny_Cash_-_Drive_On_-_522_CD_SINGLE-311572.jpg)
Album: "American Recordings" (1994)
This song is from Cash’s 1994 comeback album, American Recordings. It is written from the perspective of a Vietnam veteran who decades later still has to deal with the aftermath of the experience. The song resonates in light of the increased reports of veterans suffering from PTSD.
10 Protest Songs of Johnny Cash
This song is from Cash’s 1994 comeback album, American Recordings. It is written from the perspective of a Vietnam veteran who decades later still has to deal with the aftermath of the experience. The song resonates in light of the increased reports of veterans suffering from PTSD.
10 Protest Songs of Johnny Cash
I got a friend named Whiskey Sam
(Continues)
(Continues)
2008/3/7 - 18:19
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from the U.S.
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Branded Man
![Branded Man](img/upl/MI0000338169.jpg)
La title track di un album del 1967.
Una canzone poi riproposta da Bob Dylan 20 anni dopo.
Per il percorso "Dalle galere del mondo".
Una canzone poi riproposta da Bob Dylan 20 anni dopo.
Per il percorso "Dalle galere del mondo".
I'd like to hold my head up and be proud of who I am
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/3/7 - 18:06
Song Itineraries:
From World Jails
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Iraq
![Iraq](img/upl/VicChesnutt.jpg)
Quando si esibisce con i colleghi cantautori Mark Eitzel (American Music Club) e Will Johnson (Centro-matic, South San Gabriel), tra il 2005 e il 2006 si chiamavano Undertow Orchestra, il prolifico cantautore Vic Chesnutt, canta spesso una canzone scritta in maniera intelligente sulla "guerra" in Iraq. Chesnutt preferisce usare la parola invasione per descrivere quello che sta succedendo tuttora in Iraq e lo puntualizza anche in questa canzone, scritta dalla prospettiva dello Zio Sam. Utilizza una metafora in cui gli USA sono visti come uno stupratore che si illude di salvare la sua vittima da un marito che la maltratta.
Le parole sembrano tristemente realistiche nonostante questa metafora assurda. Vic Chesnutt è sempre stato apprezzato per le parole ingegnose e a volte ciniche ma in questa canzone - quando il motivo per scriverla è così importante - sembra superare se stesso. Mi è capitato... (Continues)
Le parole sembrano tristemente realistiche nonostante questa metafora assurda. Vic Chesnutt è sempre stato apprezzato per le parole ingegnose e a volte ciniche ma in questa canzone - quando il motivo per scriverla è così importante - sembra superare se stesso. Mi è capitato... (Continues)
She is beautiful and rich
(Continues)
(Continues)
2008/3/7 - 10:01
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John Doe
![John Doe](img/upl/code2.jpg)
There was this wise man I once knew
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2008/3/6 - 21:48
Song Itineraries:
War in Vietnam: Veterans and consequences
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What's It Gonna Take?
![What's It Gonna Take?](img/upl/code.jpg)
As the modern world divides to war
(Continues)
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Contributed by daniela -k.d.- 2008/3/6 - 21:24
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Compagni a venire
![Compagni a venire](img/upl/rabbia.jpg)
[1975]
Album: "Canzoni di rabbia"
Album: "Canzoni di rabbia"
Potrò mai perdonare
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2008/3/6 - 21:08
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Equal Rights
[1977]
Album: "Equal Rights"
Title track dell'album del 1977
Album: "Equal Rights"
Title track dell'album del 1977
Everyone is crying out for peace yes
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/3/6 - 08:43
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Apartheid
Dall'album "Equal Rights" del 1977.
You in a me land
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/3/6 - 08:25
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
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The Klan
![The Klan](img/upl/Gil-Scott-Heron-Real-Eyes-1980.jpg)
Da "Real Eyes" (1980)
Countryside was cold and still
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/3/5 - 09:54
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A Prayer For Everybody (To Be Free)
![A Prayer For Everybody (To Be Free)](img/upl/secrets.jpg)
Da "Secrets" (1978).
This is a prayer for everybody
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/3/5 - 09:50
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Daniele Silvestri: Cohiba
![Daniele Silvestri: Cohiba](img/upl/che_burri.jpg)
Testo e musica di Daniele Silvestri
suonata con la Bandabardò
da "Il dado" del 1996
dedicata al Che e alla lotta del popolo cubano che continua
suonata con la Bandabardò
da "Il dado" del 1996
dedicata al Che e alla lotta del popolo cubano che continua
C'è, in un'isola lontana, una favola cubana
(Continues)
(Continues)
Contributed by i.fermentivivi 2008/3/5 - 09:49
Song Itineraries:
Che Guevara
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Winter In America
![Winter In America](img/upl/R-638101-1585265602-7966.jpeg.jpg)
(1974)
Gil Scott-Heron & Brian Jackson
Gil Scott-Heron & Brian Jackson
From the Indians who welcomed the pilgrims
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/3/5 - 09:46
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Save The Children
![Save The Children](img/upl/R-2230730-1279888143.jpeg.jpg)
Da "Pieces of a Man" (1971)
If you're driving through the country on a lazy afternoon
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/3/5 - 09:32
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Seeds Of Brotherhood
![Seeds Of Brotherhood](img/upl/bufffir4.jpg)
Dall'album "Fire & Fleet & Candlelight" (1967)
It's time to open your eyes
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/3/4 - 22:06
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One World
![One World](img/upl/R-1094304-1428914102-4651.jpeg.jpg)
Una bellissima title track risalente al 1977.
Some of us live like princes, some of us live like queens
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/3/4 - 21:46
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Primo Maggio di festa
![Primo Maggio di festa](img/upl/13062153_858836760929412_6669727260273826280_n.jpg)
[1976]
Album: "Ho visto anche degli zingari felici"
Testo di Claudio Lolli
Musica di Tomasetta, Soldati, Costa, Lolli
Lyrics by Claudio Lolli
Music by Tomasetta, Soldati, Costa, Lolli
Quando apparve nei negozi “Ho visto anche degli zingari felici” (EMI, 1976), quarto album di Claudio Lolli, le piazze d’Italia fremevano di stragi e sogni. Era il momento in cui si celebrava l’unione – o la sovrapposizione - del pubblico con il privato. Album-concept (non frequente, nel nostro panorama), lunga suite di 45 minuti divisa in otto parti, con riprese e temi ricorrenti, “Ho visto anche degli zingari felici” fotografa la sua epoca come pochi altri lavori. Senza per questo risultare datata: due anni fa la suite è stata infatti riadattata con nuovi arrangiamenti da Lolli insieme al Parto delle nuvole pesanti.
Primo maggio di festa, odore di polvere e calore.
Nella cameretta entrava un pulviscolo... (Continues)
Album: "Ho visto anche degli zingari felici"
Testo di Claudio Lolli
Musica di Tomasetta, Soldati, Costa, Lolli
Lyrics by Claudio Lolli
Music by Tomasetta, Soldati, Costa, Lolli
Quando apparve nei negozi “Ho visto anche degli zingari felici” (EMI, 1976), quarto album di Claudio Lolli, le piazze d’Italia fremevano di stragi e sogni. Era il momento in cui si celebrava l’unione – o la sovrapposizione - del pubblico con il privato. Album-concept (non frequente, nel nostro panorama), lunga suite di 45 minuti divisa in otto parti, con riprese e temi ricorrenti, “Ho visto anche degli zingari felici” fotografa la sua epoca come pochi altri lavori. Senza per questo risultare datata: due anni fa la suite è stata infatti riadattata con nuovi arrangiamenti da Lolli insieme al Parto delle nuvole pesanti.
Primo maggio di festa, odore di polvere e calore.
Nella cameretta entrava un pulviscolo... (Continues)
Primo maggio di festa oggi nel Viet-Nam
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2008/3/3 - 12:09
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from Italy and from the rest of the world
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In giorni simili
![In giorni simili](img/upl/gridacopertina.jpg)
[2007]
Album: Grida
Album: Grida
Sorridevi raccontandoti
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/3/2 - 17:34
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Lettre à Kissinger
![Lettre à Kissinger](img/upl/julbeauc.jpg)
[1975]
Paroles et musique: Julos Beaucarne
Testo e musica: Julos Beaucarne
Album: Chandeleur 75
"La notte tra il 2 e il 3 febbraio 1975 la compagna di Julos Beaucarne, madre dei suoi figli, viene assassinata da un folle. Julos scrive allora uno dei capolavori della canzone, un disco straziante e d'incontenibile bellezza: Chandeleur 75 ("Candelora 75") [...] Fino a cantare la sua Lettera a Kissinger, canzone di denuncia dedicata a Víctor Jara, cantautore cileno torturato e ucciso nello stadio di Santiago nei giorni immediatamente successivi al golpe di Pinochet. Julos non stigmatizza tanto gli sgherri, i gorilla o gli esecutori materiali, ma indirizza il suo sdegno soprattutto verso i mandanti del governo statunitense, direttamente coinvolto nell'elaborazione e nel finanziamento del golpe. La sua canzone, priva di retorica, apparentemente impoetica, è un'asciutta cronaca dell'inferno."
Alessio... (Continues)
Paroles et musique: Julos Beaucarne
Testo e musica: Julos Beaucarne
Album: Chandeleur 75
"La notte tra il 2 e il 3 febbraio 1975 la compagna di Julos Beaucarne, madre dei suoi figli, viene assassinata da un folle. Julos scrive allora uno dei capolavori della canzone, un disco straziante e d'incontenibile bellezza: Chandeleur 75 ("Candelora 75") [...] Fino a cantare la sua Lettera a Kissinger, canzone di denuncia dedicata a Víctor Jara, cantautore cileno torturato e ucciso nello stadio di Santiago nei giorni immediatamente successivi al golpe di Pinochet. Julos non stigmatizza tanto gli sgherri, i gorilla o gli esecutori materiali, ma indirizza il suo sdegno soprattutto verso i mandanti del governo statunitense, direttamente coinvolto nell'elaborazione e nel finanziamento del golpe. La sua canzone, priva di retorica, apparentemente impoetica, è un'asciutta cronaca dell'inferno."
Alessio... (Continues)
J'veux te raconter Kissinger
(Continues)
(Continues)
2008/3/1 - 12:00
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Fiori
![Fiori](img/upl/endrigo3.jpg)
[1988]
Testo di Sergio Endrigo
Musica di Sergio Endrigo e Rocco De Rosa
Lyrics by Sergio Endrigo
Music by Sergio Endrigo and Rocco De Rosa
Album: Il Giardino di Giovanni
Uno straordinario uso della metafora connota questo brano, a mio avviso particolarmente emozionante.
L'ho potuto ascoltare per la prima volta solo in epoca molto recente, senza conoscerne in anticipo il testo (irreperibile - che io sappia - persino nel pur ricco e molto ben curato sito ufficiale dell'artista) ... e di certo non mi aspettavo, dato l'incipit squisitamente "floreale" in tono con il titolo, questo suo progressivo "sbocciare" (è il caso di dirlo!), a sorpresa, in una denuncia antibellica tanto dura, potente, icastica ma capace, ad un tempo, di mantenersi sempre profondamente poetica.
Al pari di "Stazioni", altra CCG matura di grande impatto offertaci da Endrigo, questa "Fiori" ha la sfortuna di far parte... (Continues)
Testo di Sergio Endrigo
Musica di Sergio Endrigo e Rocco De Rosa
Lyrics by Sergio Endrigo
Music by Sergio Endrigo and Rocco De Rosa
Album: Il Giardino di Giovanni
Uno straordinario uso della metafora connota questo brano, a mio avviso particolarmente emozionante.
L'ho potuto ascoltare per la prima volta solo in epoca molto recente, senza conoscerne in anticipo il testo (irreperibile - che io sappia - persino nel pur ricco e molto ben curato sito ufficiale dell'artista) ... e di certo non mi aspettavo, dato l'incipit squisitamente "floreale" in tono con il titolo, questo suo progressivo "sbocciare" (è il caso di dirlo!), a sorpresa, in una denuncia antibellica tanto dura, potente, icastica ma capace, ad un tempo, di mantenersi sempre profondamente poetica.
Al pari di "Stazioni", altra CCG matura di grande impatto offertaci da Endrigo, questa "Fiori" ha la sfortuna di far parte... (Continues)
Fiori
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/3/1 - 00:31
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Lettera (di Nicola Sacco)
![Lettera (di Nicola Sacco)](img/upl/letormenta.jpg)
[2004]
Album :L'Unico Elemento
Siamo sempre più legati al materialismo e più consumiamo, più concetti come lotta, ideali, etica, morale, giustizia, uguaglianza vanno svanendo inghiottiti dal mercato globale e così rimaniamo impassibili alle continue violenze che ogni giorno ci circondano, nella nostra realtà quotidiana, nazionale, europea, mondiale e che non cessano mai.
Considero la lettera di Nicola Sacco una sorta di passaggio di consegna alle generazioni future (nella figura di suo figlio), nel continuare ciò che stavano portando avanti i compagni di quel tempo che avevano a loro volta ereditato e raccolto da quelli passati…se noi rappresentiamo il futuro…credo che abbiamo altamente deluso le aspettative dei nostri “padri”; siamo per lo più generazioni senza radici, persi nel caos del consumo, dei media, in sogni di arrivismo nella società del lavoro non più divisa in classi, ma più... (Continues)
Album :L'Unico Elemento
Siamo sempre più legati al materialismo e più consumiamo, più concetti come lotta, ideali, etica, morale, giustizia, uguaglianza vanno svanendo inghiottiti dal mercato globale e così rimaniamo impassibili alle continue violenze che ogni giorno ci circondano, nella nostra realtà quotidiana, nazionale, europea, mondiale e che non cessano mai.
Considero la lettera di Nicola Sacco una sorta di passaggio di consegna alle generazioni future (nella figura di suo figlio), nel continuare ciò che stavano portando avanti i compagni di quel tempo che avevano a loro volta ereditato e raccolto da quelli passati…se noi rappresentiamo il futuro…credo che abbiamo altamente deluso le aspettative dei nostri “padri”; siamo per lo più generazioni senza radici, persi nel caos del consumo, dei media, in sogni di arrivismo nella società del lavoro non più divisa in classi, ma più... (Continues)
Possono bruciare i nostri corpi,
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(Continues)
Contributed by adriana 2008/2/29 - 18:43
Song Itineraries:
Sacco and Vanzetti
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Interpretazione di Sandra Mantovani
Performed by Sandra Mantovani
Il Parmense fu protagonista di grandi scioperi contadini e bracciantili nel maggio-giugno 1908; il disagio delle famiglie degli scioperanti fu grande e alla metà del mese di maggio fu presa una decisione per molti aspetti eroica: i bambini degli scioperanti furono inviati presso altre città, ospiti di compagni socialisti.
La canzone parte proprio da questo episodio, giungendo poi ad enunciare con notevole chiarezza i sentimenti che animavano le masse in lotta, disposte ad affrontare l'apparato repressivo dello Stato borghese tutto schierato a difesa dei padroni. Il testo è ricavato da un foglio volante stampato appunto nel 1908; la musica da una registrazione originale di Gianni Bosio e Roberto Leydi a s. Benedetto Po (Mantova) nel 1962 (informatrice: l'ex mondina Teodolinda Rabuzzi).
Note tratte da Canzoni Italiane... (Continues)