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Before 2008-3-22

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Today is the fifth anniversary of the Iraqi war, but we should not forget that since First Gulf War the slaughter has never stopped for people in Iraq.

According to the estimate by Iraq Body Count the number of civilian deaths in this war is around 88.000, but taking into account other factors justforeignpolicy.org
estimates in 1.190.000 the number of Iraqi deaths due to US invasion.
The deaths among the occupation troops are 3992 and 21.000 injured.

March 20, 2003 - March 20, 2008... and war goes on. For these five long years, this website has always witnessed its opposition to this war, and to any war
Lorenzo Masetti 2008/3/20 - 14:18
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Il Bambino di gesso

Il Bambino di gesso
"Il bambino di gesso" è contenuta nell'album "Ci vuole un fiore" (Ricordi, 1974), ristampato su CD nel 2000 da BMG Ricordi.

Copertina disco

http://www.sergioendrigo.it/Discografi...

Ed ecco le note di copertina, tratte dal sito ufficiale dell'artista http://www.sergioendrigo.it :

"Un giorno qualcuno ha avuto l’idea di fare questo disco, ma nessuno si ricorda più chi è stato. Comunque adesso il disco c’è e le parole sono state scritte da Gianni Rodari, le musiche da Luis Bacalov e da Endrigo.
I bambini che hanno cantato sono Annapaola e Giovanni Bacalov, Cristiana (figlia di Nora Orlandi), Claudia Endrigo, Giorgia Lepore, Manuela e Maura (le gemelline di Cianciarelli), Silvia Somigli e Laura Pierazzuoli che purtroppo non ha potuto finire il disco perché sul più bello si è presa il morbillo. Tutti sono stati istruiti e diretti da Nora Orlandi.
Le voci che non cantano ma parlano sono... (Continues)
Alberta Beccaro - Venezia 2008/3/15 - 13:44
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Una casa al sole

Una casa al sole
Questa è invece la copertina del relativo 45 giri, pubblicato - da Ricordi - sempre nel 1974

http://www.sergioendrigo.it/Discografi...
Alberta Beccaro - Venezia 2008/3/15 - 13:37
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Mio fratello è figlio unico

Mio fratello è figlio unico
La canzone "Mio fratello è figlio unico" ha avuto un effetto sconvolgente sulla mia vita. Può sembrare esagerato ma è così.Ha un'incredibile forza d'urto,scuote certezze, fa vacillare fortezze, rende partecipi di sofferenze che ci sfiorano,rende consapevoli della propria sofferenza. "Mario" o "Mariù"? E' la stessa cosa ma, in qualche misura, il senso cambia: Mario è "mio fratello"(disgregato, deriso, calpestato. Sono dalla sua parte), Mariù è l'amore che consola, che comunque c'è.
Dora 2008/3/14 - 13:46
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L'Orlando

L'Orlando
Risulta disponibile su CD l'originale ed interessante versione live di questo brano - risalente all'ottobre 2001 - cantata dal gruppo Il Parto delle Nuvole Pesanti al Premio Tenco di quell'anno, ove l'annuale Rassegna della Canzone d'Autore fu proprio dedicata ad Endrigo.
Questo imponente album-tributo ad Endrigo, che poi è uno dei cosiddetti e benemeriti "dischi del Tenco", si chiama Canzoni per Te (Alabianca, 2002).

Copertina:http://www.sergioendrigo.it/Discografi...
Alberta Beccaro - Venezia 2008/3/14 - 01:47
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Supper's Ready

Supper's Ready
sono cresciuta con questa canzone :( ...con la voce di peter che mi parlava d'innamorati, di narciso, di Winston Churchill vestito da donna... XD la adoro!
purtroppo non ho mai incontrato ragazzi o ragazze della mia età appassionati dei genesis in tutta la mia vita...ed è un peccato perchè trasmettono tanto. penso che nessun altro gruppo prog sia stato tanto poetico e romantico quanto loro...soprattutto peter grazie alla sua vena artistica ha dato tanto, troppo! e senza di lui i genesis non sono stati più quelli che erano... un gran peccato!!!
ciaociao a tutti :)
p.s: rivoglio il rock progressiveeeeeeeeeeeeeeeee :'(
Julia90 2008/3/13 - 23:07
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Stranizza d'amuri

Stranizza d'amuri
E' proprio bella...dà un senso di calore e semplicità...la versione della consoli poi è insuperabile secondo me(per chi non lo sapesse, la cover di carmen consoli è inclusa in un album intitolato"voli imprevedibili" che raccoglie i vari tributi fatti al cantautore dai migliori interpreti italiani)
Giuliano (Da Napoli) 2008/3/11 - 22:16
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Sul ponte di Perati bandiera nera

Anonymous
Sul ponte di Perati bandiera nera
Indistintamente che siano fascisti o no, i soldati della repubblica sociale erano comunque soldati che morivano per una causa che secondo loro era "giusta".
E questa è comunque una canzone di guerra che canta le difficili situazioni che vive in qualsiasi schieramento un fante sia rosso che nero, quindi avevano tutti i diritti di cantarla.

(lorenzo)

Vedi, penso che ciascuno abbia il diritto di cantare quello che vuole. Mi sembra però che queste parole così dolenti sulla propria sorte siano contraddittorie in bocca a chi stava difendendo quello stesso regime che aveva spedito gli alpini a morire in Albania. Probabilmente i repubblichini avevano adottato il canto per via della "bandiera nera", non capendo o non volendo capire che si trattava di una bandiera di lutto, e non certo di una bandiera fascista!
(Lorenzo)
2008/3/11 - 19:03
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Frères humains

Frères humains
[1979]
Disque : Passions
Catherine Ribeiro + Alpes
Parole di Catherine Ribeiro
Musica di Patrice Moullet
Frères humains
(Continues)
Contributed by adriana 2008/3/11 - 07:28
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Francesco Baracca

Francesco Baracca
[1982]

Testo di Maria Giulia Bartolocci/Sergio Bardotti
Lyrics by Maria Giulia Bartolocci/Sergio Bardotti
Musica di Sergio Endrigo
Music by Sergio Endrigo
Album: Mari del Sud (Fonit Cetra, 1982)

La straordinaria copertina è firmata da Hugo Pratt ... e si vede!

"Francesco Baracca" è una fra le molte gemme di questo album di Sergio Endrigo mai ristampato su CD, che è anche uno dei più ricercati in assoluto, fra i suoi dischi, dai collezionisti di rarità in vinile.

Una musica dolce e quasi ipnotica, composta da Endrigo, veste il bel testo scritto a quattro mani da sua moglie Maria Giulia Bartolocci e dal fido amico di sempre, Sergio Bardotti.
Un poetico affresco dedicato agli ultimi istanti dell'esistenza terrena del celebre aviatore Francesco Baracca, consumatasi in quel fatidico 1918. Onusto di gloria, aveva solo trent'anni.

Per ricordare a tutti noi - ancora una volta - come la... (Continues)
Era un antico mattino italiano
(Continues)
Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/3/11 - 01:50
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Working Class Hero

Working Class Hero
cazzo unisce piu lo sputo che la religione....ma che religione hai visto? quella dei teletubbies? e le crociate le hai studiate? e le streghe arse vive? e non dirmi che sono cose del medioevo perche sei un pirla....e il preservativonochevaiallinferno? e l'abortonocheseiunassasino? e lo sfarzo in cui è avvolto il vaticano? il cappello a punta che vale piu della città un cui risiedo? il fatto che mi dicano di fare la carità quando sono piu ricchi di uno stato? tutta roba che unisce questa si...io alla fiabe non credo piu da quando ho 6 anni.

e per piacere... "w i greenday" cosa??? come si può paragonare lennon a simili...vabbe

scusate lo sfogo ma oggi è una giornata del cazzo.
Stefano 2008/3/11 - 00:25
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Aida

Aida
GRAZIE RINO ALMENO ADESSO MI SENTO REALIZZATO A SENTIRE LE TUE CANZONI
ANGELO E CARLETTO
ANGELO 2008/3/10 - 19:30
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The War Correspondent

The War Correspondent
yeah this song is pretty good
julien 2008/3/10 - 03:41
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Il soldato di Napoleone

Il soldato di Napoleone
Tutti gli adattamenti dall’italiano al friulano, nell'album "Cjantant Endrigo", sono di Alberto Zeppieri; a questo specifico adattamento, riguardante “Il soldato di Napoleone”, ha collaborato anche Adrian Cescje.

Commento di Sergio Endrigo al brano, del pari tratto dal booklet di questo disco:
“Fu un’idea di Ennio Melis, il direttore artistico della RCA, farmi collaborare con Pier Paolo Pasolini, scrivere e musicare ballate che parlassero del mondo che aveva descritto nei suoi romanzi, i ragazzi di vita, la Roma delle periferie. Così ci incontrammo, lui mi disse di cercare tra le sue poesie friulane della raccolta “La Meglio Gioventù”, la storia della famiglia Colussi (sua madre), dall’età di Napoleone alla Resistenza. Io presi la prima parte, c’era già la traduzione, mi limitai a togliere qualche sillaba e ad adattarla alla metrica della musica che avevo scritto”.

IL SOLDÂT DI NAPOLEON
(Continues)
Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/3/9 - 23:37
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Su in collina

Su in collina
Francesco ci regala con questa canzone l'ennesima emozione.. che altro dirgli, se non GRAZIE..
chiara 2008/3/9 - 20:39
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Girotondo intorno al mondo

Girotondo intorno al mondo
Tutti gli adattamenti dall’italiano al friulano, nell'album "Cjantant Endrigo", sono di Alberto Zeppieri.

Commento di Sergio Endrigo al brano, del pari tratto dal booklet di questo disco:
“Sotto le armi studiavo tattica e strategia, ma anche il francese. Mi capitò di leggere un romanzo di Argon, “Les cloches de Bâle” (“Le campane di Basilea”), che raccontava di una grande festa con cortei di ragazzini e ragazzine vestiti da angioletti che, per scongiurare la guerra, cantavano una poesia di Paul Fort: “Se tutte le ragazze e i ragazzi del mondo si dessero la mano”. A me piacque così la tradussi e la musicai”.

CORI-CORI-INTOR INTOR DAL MONT
(Continues)
Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2008/3/9 - 03:39
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E per la strada (Poveri miei figli abbandonati)

E per la strada (Poveri miei figli abbandonati)
[1908]
Interpretazione di Sandra Mantovani
Performed by Sandra Mantovani

Il Parmense fu protagonista di grandi scioperi contadini e bracciantili nel maggio-giugno 1908; il disagio delle famiglie degli scioperanti fu grande e alla metà del mese di maggio fu presa una decisione per molti aspetti eroica: i bambini degli scioperanti furono inviati presso altre città, ospiti di compagni socialisti.

La canzone parte proprio da questo episodio, giungendo poi ad enunciare con notevole chiarezza i sentimenti che animavano le masse in lotta, disposte ad affrontare l'apparato repressivo dello Stato borghese tutto schierato a difesa dei padroni. Il testo è ricavato da un foglio volante stampato appunto nel 1908; la musica da una registrazione originale di Gianni Bosio e Roberto Leydi a s. Benedetto Po (Mantova) nel 1962 (informatrice: l'ex mondina Teodolinda Rabuzzi).

Note tratte da Canzoni Italiane... (Continues)
Poveri figli miei abbandonati,
(Continues)
2008/3/9 - 00:52
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Il cavaliere senza morte

Il cavaliere senza morte
[2008]
Album:Pica

Stralcio dell'intervista a Davide Van De Sfroos
reperita su musicalnews
Ambrosia J.S. Imbornone: Ne “Il Cavaliere senza Morte” si elencano le mitologie belliche, dalla violenza che connota l’eroe all’ideologia della Guerra Santa: quanti Cavalieri senza Morte esistono ancora?

Davide Van De Sfroos : Ognuno di noi quando è vittima o carnefice o spettatore della continuità della guerra è come il cavaliere della canzone che passa attraverso le epoche ed è costretto a vedere mutare i tempi ma mai l'idea di guerra stessa. Sembra chiederci " quanto vogliamo che continui ancora?
De tera n'ho traversàda, de acqua n'ho cognussüda,
(Continues)
Contributed by adriana 2008/3/8 - 11:56
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Drive On

Drive On
Album: "American Recordings" (1994)

This song is from Cash’s 1994 comeback album, American Recordings. It is written from the perspective of a Vietnam veteran who decades later still has to deal with the aftermath of the experience. The song resonates in light of the increased reports of veterans suffering from PTSD.

10 Protest Songs of Johnny Cash
I got a friend named Whiskey Sam
(Continues)
2008/3/7 - 18:19
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Iraq

Iraq
Quando si esibisce con i colleghi cantautori Mark Eitzel (American Music Club) e Will Johnson (Centro-matic, South San Gabriel), tra il 2005 e il 2006 si chiamavano Undertow Orchestra, il prolifico cantautore Vic Chesnutt, canta spesso una canzone scritta in maniera intelligente sulla "guerra" in Iraq. Chesnutt preferisce usare la parola invasione per descrivere quello che sta succedendo tuttora in Iraq e lo puntualizza anche in questa canzone, scritta dalla prospettiva dello Zio Sam. Utilizza una metafora in cui gli USA sono visti come uno stupratore che si illude di salvare la sua vittima da un marito che la maltratta.

Le parole sembrano tristemente realistiche nonostante questa metafora assurda. Vic Chesnutt è sempre stato apprezzato per le parole ingegnose e a volte ciniche ma in questa canzone - quando il motivo per scriverla è così importante - sembra superare se stesso. Mi è capitato... (Continues)
She is beautiful and rich
(Continues)
2008/3/7 - 10:01
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John Doe

John Doe
[2001]
Album: "Alert Aware Involved"

Listen to the song at myspace.com
There was this wise man I once knew
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2008/3/6 - 21:48
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What's It Gonna Take?

What's It Gonna Take?
[2003]
Album: "The Code/Whatever It Takes Split Ep."

Listen to the song at myspace.com
As the modern world divides to war
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2008/3/6 - 21:24
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Compagni a venire

Compagni a venire
[1975]
Album: "Canzoni di rabbia"
Potrò mai perdonare
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2008/3/6 - 21:08
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Inka Lied [El Condor pasa]

Inka Lied [El Condor pasa]
Canzonetta dal cavolo?
ma cosa caxxo capite di musica,ascoltatevi quelle caxxo di musiche Techno,oppure una canzone qualsiasi di questo tempo,canzoni fatte con i piedi dove ci sono solo rumori e testi senza senso
W Simon&Garfunkel 2008/3/6 - 18:12
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Equal Rights

Equal Rights
[1977]
Album: "Equal Rights"

Title track dell'album del 1977
Everyone is crying out for peace yes
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/3/6 - 08:43
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Apartheid

Apartheid
Dall'album "Equal Rights" del 1977.
You in a me land
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/3/6 - 08:25
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Fagioli 'olle 'otenne

Fagioli 'olle 'otenne
Salve a tutti, in particolar modo a Daniele, in quanto nipote dell'amico del mio babbo anch'egli facente parte della compagnia che portò la commedia in teatro la prima volta.Era Mauro Puccinelli, amico e collega di tante serate passate con la chitarra in mano tra barzellette e stornelli talvolta interpretati anche da noi bimbi (all'epoca).Non ho il CD ma il vecchio 33 giri che ascolto in particolar modo quando sento troppo il vuoto lasciato da babbo anche se al momento dell'incisione non c'era più, in quanto morto nel 1981. Però non posso fare a meno di ricordare anche gli altri due :oltre ad Attilio e Mauro c'erano Mario Casini e Elbano Scotto e guardando bene è con profondo rammarico che noto che di questi 4 non c'è più nessuno......PECCATO!!!!
Antonella Puccinelli 2008/3/6 - 00:34
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Uno come noi

Uno come noi
STUPENDA! Sono un fan dei Nomadi ma ascolto in genere tutta la musica "impegnata". Complimenti per il sito, fatto bene e ricco di informazioni esatte! Continuate così. Buon lavoro, Erminio.
erminio 2008/3/5 - 19:55
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Aidid

Aidid
i punkreas dei tempi d'oro,semplici,diretti e incazzati
proctor 2008/3/5 - 18:58
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Gli operai

Gli operai
COMPLIMENTI PER IL BLOOG
******* 2008/3/5 - 14:36
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Sequences

Sequences
stupenda
2008/3/5 - 12:15
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The Klan

The Klan
Da "Real Eyes" (1980)
Countryside was cold and still
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/3/5 - 09:54
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A Prayer For Everybody (To Be Free)

A Prayer For Everybody (To Be Free)
Da "Secrets" (1978).
This is a prayer for everybody
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/3/5 - 09:50
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Daniele Silvestri: Cohiba

Daniele Silvestri: Cohiba
Testo e musica di Daniele Silvestri
suonata con la Bandabardò

da "Il dado" del 1996
dedicata al Che e alla lotta del popolo cubano che continua
C'è, in un'isola lontana, una favola cubana
(Continues)
Contributed by i.fermentivivi 2008/3/5 - 09:49
Song Itineraries: Che Guevara
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Winter In America

Winter In America
(1974)
Gil Scott-Heron & Brian Jackson
From the Indians who welcomed the pilgrims
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/3/5 - 09:46
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Save The Children

Save The Children
Da "Pieces of a Man" (1971)
If you're driving through the country on a lazy afternoon
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/3/5 - 09:32
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Seeds Of Brotherhood

Seeds Of Brotherhood
Dall'album "Fire & Fleet & Candlelight" (1967)
It's time to open your eyes
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/3/4 - 22:06
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One World

One World
Una bellissima title track risalente al 1977.
Some of us live like princes, some of us live like queens
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/3/4 - 21:46
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99 Luftballons

99 Luftballons
ke ritmo potente

ps:un bacio...la canzone e' bella!!!!
miki 2008/3/4 - 13:12
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Il mercenario di Lucera

Il mercenario di Lucera
Allora ... con ritardo, ma puntualmente torno ad intervenire per far conoscere come stanno le cose riguardo al Mercenario di Lucera. E non offendetevi se parlo di ignoranza. Ignoranza nel senso di ignorare le cose, non come offesa. Dunque, un giorno il Barone De Boccard, uno dei fondatori del Bagaglino, portò un curioso personaggio nel nostro cabaret. Era, appunto, un mercenario. Fu una lunga nottata, durante la quale ci raccontò molte cose. Da quei racconti, Pierfrancesco Pingitore trasse la ormai famosa ballata che fu musicata da Dimitri Gribanowski. La canzone fu affidata a Pino Caruso che la incise anche su un 45 giri con sul retro "La ballata del Che" cantata da Gabriella Ferri. (di questa ultima canzone non sono certo del titolo). Indubbiamente, nel testo, c'è un certo modo di affrontare la vita in modo anarco menefreghista. Ma vrei voluto farvi ascoltare quello che disse, in quella... (Continues)
2008/3/4 - 09:54
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In The Ghetto

In The Ghetto
davvero un bel pezzo. Devo preparare una relazione sul ghetto/ ghettizzazione: perfetto!
Angela 2008/3/4 - 08:37
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Primo Maggio di festa

Primo Maggio di festa
[1976]
Album: "Ho visto anche degli zingari felici"
Testo di Claudio Lolli
Musica di Tomasetta, Soldati, Costa, Lolli
Lyrics by Claudio Lolli
Music by Tomasetta, Soldati, Costa, Lolli



Quando apparve nei negozi “Ho visto anche degli zingari felici” (EMI, 1976), quarto album di Claudio Lolli, le piazze d’Italia fremevano di stragi e sogni. Era il momento in cui si celebrava l’unione – o la sovrapposizione - del pubblico con il privato. Album-concept (non frequente, nel nostro panorama), lunga suite di 45 minuti divisa in otto parti, con riprese e temi ricorrenti, “Ho visto anche degli zingari felici” fotografa la sua epoca come pochi altri lavori. Senza per questo risultare datata: due anni fa la suite è stata infatti riadattata con nuovi arrangiamenti da Lolli insieme al Parto delle nuvole pesanti.

Primo maggio di festa, odore di polvere e calore.

Nella cameretta entrava un pulviscolo... (Continues)
Primo maggio di festa oggi nel Viet-Nam
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2008/3/3 - 12:09
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The Here And The Now: Out Of The Blue

The Here And The Now: Out Of The Blue
INASPETTATAMENTE
(Continues)
Contributed by Marco Bazzoli 2008/3/3 - 11:36

Gavte la nata, Gioan

Gavte la nata, Gioan
A proposito dell'espressione torinese "Gavte la nata" non possiamo esimerci dal riportare l'esilarante parafrasi data da Umberto Eco ne "Il pendolo di Foucalt":

Quella volta Belbo aveva perso il controllo. Almeno, come poteva perdere il controllo lui. Aveva atteso che Agliè fosse uscito e aveva detto tra i denti: «Ma gavte la nata.»
Lorenza, che stava ancora facendo gesti complici di allegrezza, gli aveva chiesto che cosa volesse dire.
«È torinese. Significa levati il tappo, ovvero, se preferisci, voglia ella levarsi il tappo. In presenza di persona altezzosa e impettita, la si suppone enfiata dalla propria immodestia, e parimenti si suppone che tale smodata autoconsiderazione tenga in vita il corpo dilatato solo in virtù di un tappo che, infilato nello sfintere, impedisca che tutta quella aerostatica dignità si dissolva, talché, invitando il soggetto a togliersi esso turacciolo, lo si... (Continues)
Lorenzo Masetti 2008/3/2 - 21:22
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In giorni simili

In giorni simili
[2007]
Album: Grida
Sorridevi raccontandoti
(Continues)
Contributed by adriana 2008/3/2 - 17:34
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Dio è morto

Dio è morto
Non è molto corretto parlare di Nietzsche come filosofo di destra o di sinistra. La sua filosofia è apolitica. I messaggi che vuole portare a tutta l'umanità vanno al di la' dei semplici schieramenti politici.
In ogni caso, questa canzone è davvero profonda e bellissima, Guccini è stato molto in gamba.
Giuseppe 2008/3/2 - 16:09
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Contessa

Contessa
Leggo che nella ricorrenza della Battaglia di Valle Giulia,celebrata alla facoltà di Architettura Paolo Pietrangeli non se l'è sentita di cantare Contessa: incredibile,ma allora la parodia di Corrado Guzzanti esiste veramente!

Coppini di Romanina Blues
Paolo Coppini 2008/3/1 - 19:47




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