Scusatemi, sono Peppy Maniglia di Palma di Montechiaro (AG).. Come precedentemente vi ho scritto, sono un chitarrista classico latin-jazz.. Desideravo comunicarvi che sono molto amico di CICCIO LI CAUSI, figlio di FRANCO LI CASUSI.. Desideravo mettervi al corrente che Franco Li Causi non dormiva neanche una notte per scrivere i testi di VITTI NA CROZZA e quando lui riusciva a mettere giù qualche frase della canzone, registrava il tutto su "bobina L-R"..Con Ciccio siamo molto amici e abbiamo eseguti numeosissimi concerti.. Egli è un ottimo mudicista.. Pensate che ho tanta confidenza con lui che lo chiamo "BELLINI", poichè il padre sosteneva scherzosamente che Ciccio è stato concepito a Catania dopo uno spettacolo in onore di Vincenzo Bellini.. Attualmente sono in tour a Tenerife, ma appena rientrerò ad Agrigento vi metterò immediatamente in contatto con Ciccio Li Causi, così potrete avere delle iformazioni importanti.. Grazie, cordiali saluti, Peppy Maniglia.
La poesia che il grande poeta palestinese Mahmud Darwish / محمود درويش, scomparso il 9 agosto scorso all'età di 67 anni, dedicò alla propria compagna israeliana. Una poesia d'amore e di pace che il virtuoso musicista libanese Marcel Khalife ha messo in musica ed eseguito.
Le poème que le grand poète palestinien Mahmoud Darwich, qui a disparu le 9 août 2008 âgé de 67 ans, a dédié a Rita, sa compagne israélienne. Un poème d'amour et de paix que le musicien et virtuose libanais Marcel Khalife a mis en musique et chanté.
The poem that the great Palestinian poet Mahmoud Darwish, who passed away on August 9, 2008 at the age of 67, dedicated to his Israeli-born sweetheart, and that the Lebanese musician and virtuoso Marcel Khalife has set to music and performed. [AWS/CCG Staff]
Marcel Khalife è uno dei più inventivi suonatori del 'ud, il liuto arabo. Nato in un villaggio cristiano del Libano, è autore o cantante di alcune straordinarie canzoni:[1] ricordo per tutti la poesia che il palestinese Mahmud Darwish dedicò alla propria compagna israeliana, Rita.
[...]
Girando in rete, ho trovato buone traduzioni in inglese di alcuni testi di Marcel Khalife; e mi permetto di plagiare qui una di queste traduzioni, dando appena un'occhiata al testo in dialetto libanese.
La canzone al-tifl wa al-tayyâra, che potete ascoltare qui, si basa sull'ambiguità della parola araba tayyâra, che indica semplicemente qualcosa che vola, dal verbo târa: in questo caso significa sia aquilone che aereo. Il traduttore è costretto a scegliere a volte un termine, a volte l'altro, ma ricordatevi che nella canzone, la parola è una sola.
Per capire la canzone, siamo quindi costretti a fare uno... (Continues)
To explain the imagery here, in Arabic a kite and plane are the same thing, Tayaara, which means a thing that flies. So when the title says "The Child and the Kite" it could be also "The Child and the Plane" and both would be appropriate for this poem. In other words, there is an ambiguitiy in Arabic that is lost in translation.
Dall'ultimo album della band di Athens, "Brighter Than Creation's Dark" (2008).
Se That Man I Shot parla della "guerra portata a casa", questa The Home Front parla della "casa portata in guerra"...
"[...] Lei non ha più potuto dormire da quando Tony è andato in guerra [...] Non bastano il 9/11 o l'Uranio per fermare la menzogna. Lei è stata lasciata a casa, in prima linea. Tutti e due da soli."
Dall'ultimo album dei DBT, "Brighter Than Creation's Dark".
"[...] And "That Man I Shot" is a blazing, troubling masterpiece in which a soldier home from Iraq can't tear away the memory of a man he killed in combat ("That man I shot, I didn't know him/I was just doing my job, maybe so was he"). It's a tale of the most human consequences of war that's built from equal portions of anger, confusion, and compassion, and it's hard to imagine any other band pulling off its fusion of Southern-fried street smarts and guitar-fueled thunder. It's one of several brilliant moments on Brighter Than Creation's Dark, and less than three weeks into 2008 it's hard not to escape the feeling that with this disc we may already have the best album of the year."
Dalla recensione di Mark Deming su Allmusic.com
That man I shot, He was trying to kill me (Continues)