Search and Destroy
I'm a street walking cheetah with a heart full of napalm
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/2/13 - 14:00
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from the U.S.
Arms race
(1983)
Nowhere to go don't even know my name
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/2/13 - 13:22
Power & Greed
(1983)
I am so tired of living in this place
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/2/13 - 13:20
Killing Machine
Police Story / Killing Machine 7" - 1981
I signed on the line and threw away my life
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/2/13 - 13:19
There Is A Devil In This World
This is the monologue which opened the GYBE! live show at the Royal Festival Hall, London, on april 3rd 2000.
http://www.brainwashed.com
http://www.brainwashed.com
there is a devil in this world
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/2/13 - 11:32
Song Itineraries:
The Devil
The Dead Flag Blues
Il monologo introduttivo di "F♯A♯∞" (1997), criptico titolo per il debut album del gruppo.
Il sito ufficiale della band: http://www.brainwashed.com/godspeed/ma...
Il sito ufficiale della band: http://www.brainwashed.com/godspeed/ma...
the car's on fire and there's no driver at the wheel
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/2/13 - 11:20
Mira niño
[2004]
Album: "Viva la Vida, Muera la Muerte!"
La parte spagnola del testo è liberamente ispirata ad una poesia del poeta saharawi Dahan Abdelfatah (da anni i nostri vagabondi sostengono la lotta del popolo saharawi) che contribuisce inoltre con la sua voce. (da www.lagrandefamiglia.it)
!Viva la Vida, Muera la Muerte! - El Presidente - Ramblers Blues – I cento passi - Mira niño - Ebano - Stelle sul mare - Lontano – Al fiòmm - Il testamento di Tito - Altri mondi – La fòla ed la sira
Album: "Viva la Vida, Muera la Muerte!"
La parte spagnola del testo è liberamente ispirata ad una poesia del poeta saharawi Dahan Abdelfatah (da anni i nostri vagabondi sostengono la lotta del popolo saharawi) che contribuisce inoltre con la sua voce. (da www.lagrandefamiglia.it)
!Viva la Vida, Muera la Muerte! - El Presidente - Ramblers Blues – I cento passi - Mira niño - Ebano - Stelle sul mare - Lontano – Al fiòmm - Il testamento di Tito - Altri mondi – La fòla ed la sira
Mi pueblo humillado no deja de levantar
(Continues)
(Continues)
Contributed by matteo88 2008/2/12 - 23:44
Union Sundown
Dall'album "Infidels" del 1983.
Bob Dylan – chitarra, armonica, tastiere, voce
Sly Dunbar – batteria, percussioni
Robbie Shakespeare – basso
Mick Taylor – chitarra
Mark Knopfler – chitarra
Alan Clark – tastiere
Clydie King – voce
Union Sundown è un'altra canzone politica di protesta contro il consumismo e i beni effimeri. Nella canzone, Dylan prende in esame il soggetto da diversi punti di vista, denunciando l'avidità e il potere delle corporazioni e dei sindacati corrotti, l'ipocrisia degli americani che si lamentano della mancanza di lavoro ma poi acquistano prodotti fabbricati all'estero e le condizioni disumane della manodopera straniera.
Infidels - Wikipedia
In "Union Sundown," the Chevrolet you drive is "put together down in Argentina by a guy makin' thirty cents a day." Are you saying he'd be better off without that thirty cents a day?
What's... (Continues)
Bob Dylan – chitarra, armonica, tastiere, voce
Sly Dunbar – batteria, percussioni
Robbie Shakespeare – basso
Mick Taylor – chitarra
Mark Knopfler – chitarra
Alan Clark – tastiere
Clydie King – voce
Union Sundown è un'altra canzone politica di protesta contro il consumismo e i beni effimeri. Nella canzone, Dylan prende in esame il soggetto da diversi punti di vista, denunciando l'avidità e il potere delle corporazioni e dei sindacati corrotti, l'ipocrisia degli americani che si lamentano della mancanza di lavoro ma poi acquistano prodotti fabbricati all'estero e le condizioni disumane della manodopera straniera.
Infidels - Wikipedia
In "Union Sundown," the Chevrolet you drive is "put together down in Argentina by a guy makin' thirty cents a day." Are you saying he'd be better off without that thirty cents a day?
What's... (Continues)
Well, my shoes, they come from Singapore,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2008/2/10 - 19:47
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Neighborhood Bully
Leggo nella mia "Enciclopedia del rock" che i più vogliono questa canzone dedicata alla questione israeliana. Dall'album "Infidels" del 1983.
(Renato Stecca)
In realtà la canzone è un'appassionata difesa di Israele ed è considerata un inno sionista.
(Renato Stecca)
In realtà la canzone è un'appassionata difesa di Israele ed è considerata un inno sionista.
Well, the neighborhood bully, he's just one man,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2008/2/10 - 19:45
Man Of Peace
Dall'album "Infidels" del 1983.
Bob Dylan – chitarra, armonica, tastiere, voce
Sly Dunbar – batteria, percussioni
Robbie Shakespeare – basso
Mick Taylor – chitarra
Mark Knopfler – chitarra
Alan Clark – tastiere
Sly Dunbar – batteria, percussioni
Robbie Shakespeare – basso
Mick Taylor – chitarra
Mark Knopfler – chitarra
Alan Clark – tastiere
Look out your window, baby, there's a scene you'd like to catch,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2008/2/10 - 19:42
Pour une femme de mon nom
Cari amici, ritorno su “La figlia del reggimento”, un’opera che sto scoprendo in questi giorni. Leggendone il libretto, noto alcune interessanti differenze tra la versione francese e quella italiana; ebbene, nella versione francese c’è questo couplet della Marchesa, che non mi risulta esserci nella versione italiana. Siamo all’inizio dell’opera, ambientata in un villaggio del Tirolo nella versione francese; la Marchesa di Berckenfield vi arriva mentre si trova in viaggio, nel momento in cui si avvicinano i nemici francesi. Dopo qualche momento di sgomento, un contadino annuncia che i Francesi se ne stanno andando e tutti sono contenti, a cominciare dalla Marchesa che canta quanto segue:
LA MARCHESA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2008/2/10 - 16:05
Song Itineraries:
Anti-war classical music
Bugie programmabili
Frab
Il testo è ripreso da questo sito
oltre il confine dove nasce il sole cadono inutili le nostre parole lungo le strade spezzate dalle cannonate mentre madri e figlie stanno morendo abbracciate tra la fede e la luce ma senza le carezze di un uomo tra la notte e le stelle tra i giochi delle guerre oltre il silenzio del resto del mondo ci sono potere e denaro ma sono nulla in confronto alle lacrime cadute in un giorno ai cuori innocenti che non faranno mai ritorno alle fede alla luce alle carezze di un'uomo alla notte alle stelle e ai giochi delle guerre sono bugie prevedibili per noi che restiamo di qua ci dicono cose improbabili spegni il tuo video e muoviti sono bugie programmabili per noi che restiamo di qua ci dicono cose improbabili spegni il tuo video e vai vai...vai...
Contributed by silva 2008/2/10 - 12:31
Dollar A Day
[2007]
Album: Mescalito
La guerra in Iraq vista da chi resta a casa, a rompersi la schiena per un dollaro al giorno... nessuna profonda analisi politica, soltanto i "fratelli che vanno a combattere per la libertà e per un poco di petrolio" perchè "costa un sacco di soldi vivere nella terra della libertà"...
"Mescalito" (2007) è un disco molto bello, se vi piace l'alternative country...
Qui un paio di recensioni: http://www.rootshighway.it
http://www.debaser.it
Sul sito di Bingham si posso ascoltare alcuni pezzi dell'album: http://www.binghammusic.com/
Album: Mescalito
La guerra in Iraq vista da chi resta a casa, a rompersi la schiena per un dollaro al giorno... nessuna profonda analisi politica, soltanto i "fratelli che vanno a combattere per la libertà e per un poco di petrolio" perchè "costa un sacco di soldi vivere nella terra della libertà"...
"Mescalito" (2007) è un disco molto bello, se vi piace l'alternative country...
Qui un paio di recensioni: http://www.rootshighway.it
http://www.debaser.it
Sul sito di Bingham si posso ascoltare alcuni pezzi dell'album: http://www.binghammusic.com/
Well I’ve been workin in the god damn sun
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/2/7 - 15:36
Love Theme From Spartacus
[1997]
Parole di Terry Callier.
Musica originariamente composta da Alex North (1910-1991, autore di tantissime famose colonne sonore) per il film “Spartacus” diretto nel 1960 da Stanley Kubrick e interpretato da Kirk Douglas.
Gli arrangiamenti della versione di Callier sono diversi, tutti remix di vari artisti, tra cui Zero 7.
Poi inserito in "Timepeace" del 1998, l'album che ha visto il ritorno alla musica di Terry Callier, dopo il ritiro dalle scene nel 1983.
Parole di Terry Callier.
Musica originariamente composta da Alex North (1910-1991, autore di tantissime famose colonne sonore) per il film “Spartacus” diretto nel 1960 da Stanley Kubrick e interpretato da Kirk Douglas.
Gli arrangiamenti della versione di Callier sono diversi, tutti remix di vari artisti, tra cui Zero 7.
Poi inserito in "Timepeace" del 1998, l'album che ha visto il ritorno alla musica di Terry Callier, dopo il ritiro dalle scene nel 1983.
Can it be, do you hear
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/2/7 - 08:26
Ho Tsing Mee (A Song of the Sun)
[1973]
Album: What Color Is Love
Una bellissima preghiera dall'album "What Color Is Love"(1973).
Album: What Color Is Love
Una bellissima preghiera dall'album "What Color Is Love"(1973).
In the beginning
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/2/7 - 08:02
A milioni di passi
Testo: Erri De Luca
(da “solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo”, Milano 2005, Feltrinelli)
Musica: Andrea Fantasia
(da “solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo”, Milano 2005, Feltrinelli)
Musica: Andrea Fantasia
Da qualunque distanza arriveremo, a milioni di passi
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/2/6 - 18:44
Inno alla pace
Cari amici, è da prima di Natale che cerco di mandarvi integro questo inno (per baritono, coro maschile e pianoforte) scritto nel 1850 da Rossini su testo di Giuseppe Arcangeli; in internet non c'è il testo, ho chiesto a destra e manca ad amici musicisti se ce l'avevano, ma il risultato è stato zero. Così ora rinuncio ad ulteriori ricerche e ve lo mando monco di una parola che proprio non riesco a capire; il resto del testo l'ho trascritto a orecchio e credo di averlo capito correttamente. E' una specie di "fate l'amore e non la guerra" del XIX secolo e mi sembra molto interessante.
È foriera la pace ai mortali
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2008/2/6 - 09:53
Song Itineraries:
Anti-war classical music
We Work The Black Seam
da The Dream of the Blue Turtles (1985)
Una canzone dedicata ai minatori in sciopero contro il governo di Margaret Thatcher
Una canzone dedicata ai minatori in sciopero contro il governo di Margaret Thatcher
The melody for BLACK SEAM has lain among my mental notes for perhaps ten years, could never finish it, or find a suitable lyric until the minters' strike, and a long talk with a friend who has a job trying to mend nuclear power stations with gaffer tape.
(Liner notes of Bring on the night, by Sting)
(Liner notes of Bring on the night, by Sting)
This place has changed for good
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2008/2/5 - 21:41
Love is the Seventh Wave
da The Dream of the Blue Turtles (1985)
"Love Is the Seventh Wave" was the second single and second track from Sting's 1985 solo debut album The Dream of the Blue Turtles. The song is supposedly about love being the seventh wave, or the strongest wave in a series of waves, thus wiping out any sort of problems. It concludes with a brief, self-mocking reference to Sting's biggest hit song with The Police, "Every Breath You Take", which had been about the dark side of love that leads to sexual jealousy and obsession.
Wikipedia
"Love Is the Seventh Wave" was the second single and second track from Sting's 1985 solo debut album The Dream of the Blue Turtles. The song is supposedly about love being the seventh wave, or the strongest wave in a series of waves, thus wiping out any sort of problems. It concludes with a brief, self-mocking reference to Sting's biggest hit song with The Police, "Every Breath You Take", which had been about the dark side of love that leads to sexual jealousy and obsession.
Wikipedia
In the empire of the senses
(Continues)
(Continues)
2008/2/5 - 13:29
The disintegration loops
"Texano, con alle spalle vent'anni di sperimentazione colta in ambito para-jazzistico, William Basinski è l'uomo che ha elevato il loop ad arte al passaggio tra due secoli, diventando un punto di riferimento nell’immenso panorama della musica ambient più sperimentale. Con i suoi 'Disintegration Loops', meglio di tutti ha saputo rappresentare il disfacimento della New York dell'11 settembre, in una sequenza di nastri che si accartocciano, maestosi flussi dronici e ripetizioni incessanti [...]"
"The Disintegration Loops I è una lunga litania in memoria della tragedia dell’11 settembre del 2001. In quei giorni Basinski stava riversando da vecchi nastri i suoni che sarebbero andati a finire in questo lavoro, e ha assistito da spettatore attonito al tragico evento. Non si tratta di un manifesto politico ma di un quadro impressionistico sul dolore, sull’angoscia della sparizione e del mancamento.... (Continues)
"The Disintegration Loops I è una lunga litania in memoria della tragedia dell’11 settembre del 2001. In quei giorni Basinski stava riversando da vecchi nastri i suoni che sarebbero andati a finire in questo lavoro, e ha assistito da spettatore attonito al tragico evento. Non si tratta di un manifesto politico ma di un quadro impressionistico sul dolore, sull’angoscia della sparizione e del mancamento.... (Continues)
[strumentale]
Contributed by Alessandro 2008/2/4 - 08:23
Song Itineraries:
September, 11: Attack on New York
The Most Powerful Empire
Although it’s a wide empire
(Continues)
(Continues)
Contributed by C. Viadel 2008/2/3 - 20:33
Quelques choses sur les fascistes
Quelques choses sur les fascistes
(Continues)
(Continues)
Contributed by C. viadel 2008/2/2 - 21:07
Song Itineraries:
Antifa AWS: Militant antifascism
Gi-Sette: Zimbre e capretti
[1996]
Album :Zezi Vivi
Album :Zezi Vivi
Canzone del 1996, pubblicata dal Gruppo Operaio E Zézi nell'album Zezi Vivi, nei Dischi del Manifesto. Nel 1996 c'era il G7. Nel 2001 c'era il G8 con l'aggiunta della Russia di Putin; e fu Genova. Oggi è di nuovo G7 perché Putin è il kattivo di turno (mentre allora era buono). Fra un po' tornerà G8 perché i kattivi durano poco a esser kattivi quando ci sono di mezzo le economie e c'è una G davanti a un numero variabile. Ma quello che cantavano E Zézi diciott'anni fa non è cambiato di una virgola; anzi. Tutto qui. [RV]
Vonno purtà p'o munno
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/2/2 - 12:29
FMI
Lavori in corso! Works!
PAGINA IN CORSO DI RISTRUTTURAZIONE
PAGE UNDER REBUILDING
PAGE EN RESTRUCTURATION
[1979]
Letra, texto e música de José Mário Branco
Parole, testo e musica di José Mário Branco
Nota: FMI foi editado originalmente em 1982 no maxi Som 5051106, e reeditado em 1996 em 'Ser Solidário' (EMI-Valentim de Carvalho). Aconselha-se vivamente a sua audição. Webmaster: franciscojmleitao@hotmail.com (08/2002)
Nota: FMI è stato pubblicato originariamente nel 1982 nello LP Som 5051106, e ripubblicato nel 1996 in 'Ser Solidário' (EMI-Valentim del Carvalho). Si raccomanda vivamente di ascoltarlo. Webmaster: franciscojmleitao@hotmail.com (08/2002)
Il testo è riprodotto da questa pagina, contenente anche un link di ascolto completo (ma non di scaricamento).
"Vou, vou-vos mostrar mais um pedaço da minha vida, um pedaço um pouco especial, trata-se de um texto que foi escrito,... (Continues)
Cachucho não é coisa que me traga a mim
(Continues)
(Continues)
Contributed by Adriana + Riccardo 2008/2/1 - 23:03
El coraje de los indeseables
Esta canción con un aire poético se inspira en la historia ficticia del personaje protagonista de la novela de Dickens "Historia de dos ciudades", que se desarolla en un contexto duro y tan real como fue la Revolución Francesa. La novela relata el periodo anterior a dicha revolución para que se pueda llegar a comprender mejor las causas que llevaron a la gente más humilde a emprender esa dura misión por la libertad. Y también narra obviamente el estallido de dicha revolución que saqueó todo el país y termina en pleno estallido de la misma con la muerte valerosa del protagonista de la novela.
Para Sydney Carton.
(Continues)
(Continues)
Contributed by C. Viadel 2008/2/1 - 16:10
Winds Of The Old Days
[1975]
Lyrics and Music by Joan Baez
Testo e musica di Joan Beaz
Album: Diamonds and Rust
Più che una "canzone contro la guerra", questa amara ed in molti punti sarcastica Winds of the Old Days sembra essere l'epitaffio per la protest song americana degli anni '60 (e dei primi anni '70), quando le canzoni "facevano sventolare bandiere splendenti". Ed è anche una sorta di epitaffio per il personaggio cui la canzone pare essere rivolta, che non è difficile (ovviamente) individuare in Bob Dylan, che con la stessa Baez della protest song fu il personaggio più rappresentativo. Allora impegnato in qualcuna delle sue "conversioni", salvatore o salvato (anzi, saved). Ma la Baez gli riserva, oltre all'epitaffio, anche un commosso ringraziamento che pervade tutto il testo; ringraziamento che non le impedisce, nell'ultima strofa, di rivolgergli una sorta di "ok, ora però togliti di mezzo". Bob Dylan... (Continues)
Lyrics and Music by Joan Baez
Testo e musica di Joan Beaz
Album: Diamonds and Rust
Più che una "canzone contro la guerra", questa amara ed in molti punti sarcastica Winds of the Old Days sembra essere l'epitaffio per la protest song americana degli anni '60 (e dei primi anni '70), quando le canzoni "facevano sventolare bandiere splendenti". Ed è anche una sorta di epitaffio per il personaggio cui la canzone pare essere rivolta, che non è difficile (ovviamente) individuare in Bob Dylan, che con la stessa Baez della protest song fu il personaggio più rappresentativo. Allora impegnato in qualcuna delle sue "conversioni", salvatore o salvato (anzi, saved). Ma la Baez gli riserva, oltre all'epitaffio, anche un commosso ringraziamento che pervade tutto il testo; ringraziamento che non le impedisce, nell'ultima strofa, di rivolgergli una sorta di "ok, ora però togliti di mezzo". Bob Dylan... (Continues)
The lady's adrift in a foreign land
(Continues)
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2008/2/1 - 15:02
L’Humanité chaussait le vaste enfant progrès
(Continuation du poème d’un seul vers d’Arthur Rimbaud)
L’humanité chaussait le vaste enfant progrès
(Continues)
(Continues)
Contributed by C. Viadel 2008/2/1 - 14:38
Trains Of No Return
[1992]
Lyrics and Music by Ofra Haza
Testo e Musica di Ofra Haza
Album: "Kirya"
Preghiera introdotta dall'evocativo violino di Harry Hyman Vento perché la cultura del conflitto e della distruzione non prenda il sopravvento. Nel brano, Ofra Haza rivive il dramma degli israeliani diventati bersagli degli Scud iracheni durante la Guerra del Golfo.
I "treni del non ritorno" sono i vagoni di morte dove i nazisti stipavano gli ebrei ai tempi dell’Olocausto per portarli nei campi di concentramento.
Claudio Todesco
Lyrics and Music by Ofra Haza
Testo e Musica di Ofra Haza
Album: "Kirya"
Preghiera introdotta dall'evocativo violino di Harry Hyman Vento perché la cultura del conflitto e della distruzione non prenda il sopravvento. Nel brano, Ofra Haza rivive il dramma degli israeliani diventati bersagli degli Scud iracheni durante la Guerra del Golfo.
I "treni del non ritorno" sono i vagoni di morte dove i nazisti stipavano gli ebrei ai tempi dell’Olocausto per portarli nei campi di concentramento.
Claudio Todesco
YEH, YEH, we need the rain,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcia 2008/2/1 - 11:43
Song Itineraries:
Trains
Lu trenu di lu suli
Emigrazione e morti bianche.
Una poesia di Ignazio Buttitta risalente al 1963 e interpretata da Otello Profazio per la prima volta ne "Il treno del sole - Profazio canta Buttitta" (LP - Cetra Folk LPP 29), il suo primo disco, anch'esso risalente agli anni '60.
Testo trovato qui: http://www.girodivite.it/Lu-Trenu-di-l...
Canzoni correlate:
8 Agosto '56 - Marcinelle dei Kalàscima
Marcinelle
Marcinelle dei Terra e anima
Marcinelle dei Servi disobbedienti
La ragazza e la miniera di Francesco De Gregori
Mangia el carbon e tira l'ultim fiaa di Ivan Della Mea
Lu trenu di lu suli di Otello Profazio
Una poesia di Ignazio Buttitta risalente al 1963 e interpretata da Otello Profazio per la prima volta ne "Il treno del sole - Profazio canta Buttitta" (LP - Cetra Folk LPP 29), il suo primo disco, anch'esso risalente agli anni '60.
Testo trovato qui: http://www.girodivite.it/Lu-Trenu-di-l...
Canzoni correlate:
8 Agosto '56 - Marcinelle dei Kalàscima
Marcinelle
Marcinelle dei Terra e anima
Marcinelle dei Servi disobbedienti
La ragazza e la miniera di Francesco De Gregori
Mangia el carbon e tira l'ultim fiaa di Ivan Della Mea
Lu trenu di lu suli di Otello Profazio
1.Turi Scordu, surfararu,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/2/1 - 11:06
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery, Trains
Mon enfance
[1968]
Paroles et musique: Barbara
Testo e musica: Barbara
Album: Soleil Noir
"La canzone è del 1968. Il testo trovato in internet non ha tutti gli accenti giusti (ma chi se ne frega degli accenti francesi?). La guerra è solo un accenno, ma vi mando lo stesso questa canzone. Salut." [Renato Stecca]
Carissimo Renato, la canzone la prendiamo volentieri (e come non prendere volentieri una canzone di Barbara?), ma gli accenti francesi ce li ho rimessi tutti quanti, uno dopo l'altro. O meglio, su Internet si trova, cercando cercando, anche la pagina con il testo corretto, che meglio risponde ai criteri di assoluta esattezza testuale di questo sito. Come dirti: i siti con i testi raffazzonati e ortografie da far accapponare la pelle li lasciamo oltremodo volentieri ad altri, qui si fa in modo radicalmente diverso. Non è ovviamente un appunto che ti rivolgo, e ci mancherebbe altro visto quel... (Continues)
Paroles et musique: Barbara
Testo e musica: Barbara
Album: Soleil Noir
"La canzone è del 1968. Il testo trovato in internet non ha tutti gli accenti giusti (ma chi se ne frega degli accenti francesi?). La guerra è solo un accenno, ma vi mando lo stesso questa canzone. Salut." [Renato Stecca]
Carissimo Renato, la canzone la prendiamo volentieri (e come non prendere volentieri una canzone di Barbara?), ma gli accenti francesi ce li ho rimessi tutti quanti, uno dopo l'altro. O meglio, su Internet si trova, cercando cercando, anche la pagina con il testo corretto, che meglio risponde ai criteri di assoluta esattezza testuale di questo sito. Come dirti: i siti con i testi raffazzonati e ortografie da far accapponare la pelle li lasciamo oltremodo volentieri ad altri, qui si fa in modo radicalmente diverso. Non è ovviamente un appunto che ti rivolgo, e ci mancherebbe altro visto quel... (Continues)
J'ai eu tort, je suis revenue,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2008/1/31 - 18:42
Portella della Ginestra
Portella della Ginestra, 1 maggio 1947: la madre delle stragi di Stato.
Le parole sono del poeta Ignazio Buttitta e la musica originale di Otello Profazio.
I Taberna Mylaensis l'hanno registrata nel 1981 per l'album da titolo "Gricalata" e poi riproposta sia in "Allah Muntagna" (1997) sia nel disco collettivo realizzato dal Teatro del Sole per i 50 anni dalla strage.
Altri interpreti: Ciccio Busacca, Nonò Salamone, Tano Avanzato.
Le parole sono del poeta Ignazio Buttitta e la musica originale di Otello Profazio.
I Taberna Mylaensis l'hanno registrata nel 1981 per l'album da titolo "Gricalata" e poi riproposta sia in "Allah Muntagna" (1997) sia nel disco collettivo realizzato dal Teatro del Sole per i 50 anni dalla strage.
Altri interpreti: Ciccio Busacca, Nonò Salamone, Tano Avanzato.
Nta lu chianu dâ Purtedda chiusa a 'n menzu a ddu' muntagni
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/1/31 - 09:33
Prayin' In The Palace Of Sin
Prayin' in the palace of sin
(Continues)
(Continues)
Contributed by C.Viadel 2008/1/30 - 18:34
Quand est-ce que l’esclavage arrivera à la fin ?
On n’a pas vu déjà trop ?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2008/1/30 - 18:25
Holland, 1945
Il brano è tratto dal secondo e ultimo lavoro del gruppo prima del suo scioglimento o, meglio, congelamento.
"In the Aeroplane Over the Sea", uscito nel 1998, è un lavoro interamente ispirato dalla lettura de "Il diario di Anna Frank".
Una recensione da questo blog:
"Nel 1998 esce per la prima volta questo disco dalla copertina bizzarra: un ritratto di un’estate lontana, negli anni ’30 o ’40, dove spicca una donna, in abito stellato, il cui volto è indecifrabile, sostituito da un cerchio chiaro, sfumato di giallo. Una pergamena. La pelle opacizzata di una vecchia percussione. La sagoma della luna, dove vanno a finire tutti i sogni. Dietro il nome di Neutral Milk Hotel si nasconde il cantautore Jeff Mangum dallo stato della Louisiana nel profondo sud americano. Dietro la luna di pergamena c’è probabilmente il volto infantile di Anna Frank, consegnato alla storia e all’immaginario collettivo... (Continues)
"In the Aeroplane Over the Sea", uscito nel 1998, è un lavoro interamente ispirato dalla lettura de "Il diario di Anna Frank".
Una recensione da questo blog:
"Nel 1998 esce per la prima volta questo disco dalla copertina bizzarra: un ritratto di un’estate lontana, negli anni ’30 o ’40, dove spicca una donna, in abito stellato, il cui volto è indecifrabile, sostituito da un cerchio chiaro, sfumato di giallo. Una pergamena. La pelle opacizzata di una vecchia percussione. La sagoma della luna, dove vanno a finire tutti i sogni. Dietro il nome di Neutral Milk Hotel si nasconde il cantautore Jeff Mangum dallo stato della Louisiana nel profondo sud americano. Dietro la luna di pergamena c’è probabilmente il volto infantile di Anna Frank, consegnato alla storia e all’immaginario collettivo... (Continues)
The only girl I've ever loved
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/1/30 - 17:08
Song Itineraries:
Extermination camps
La survivante
Elle était au coin de la maison
(Continues)
(Continues)
Contributed by C. Viadel 2008/1/30 - 14:49
How Life Is A Blaze ( First Speech)
How life is a blaze
(Continues)
(Continues)
Contributed by Carles Viadel Mestre 2008/1/30 - 14:37
Un home del seu país
PS com ell mateix digué.
(A Lluís Companys, mort per allò que estimava,
en una negra nit d’octubre de 1940;
i jutjat per un feixisme vencedor i omnipotent)
Lluís Companys fou un dels pocs presidents democràtics europeus de l'època en ésser assassinat per l'exèrcit del seu propi estat, clar que aquest exèrcit més que un sistema de defensa de l'estat espanyol es va convertir en una màquina de matar que només coneixia i respectaba el credo deshumanitzador del més cruel feixisme. Es per aquest motiu, que trobo aquest fet com una de les més cruels injusticies de tot aquest segle passat. I per això també he fet aquesta cançó-sonet en memòria d'un president, que tot i que no sempre, va lluitar moltes vegades per la consolidació de la pau.
(A Lluís Companys, mort per allò que estimava,
en una negra nit d’octubre de 1940;
i jutjat per un feixisme vencedor i omnipotent)
Lluís Companys fou un dels pocs presidents democràtics europeus de l'època en ésser assassinat per l'exèrcit del seu propi estat, clar que aquest exèrcit més que un sistema de defensa de l'estat espanyol es va convertir en una màquina de matar que només coneixia i respectaba el credo deshumanitzador del més cruel feixisme. Es per aquest motiu, que trobo aquest fet com una de les més cruels injusticies de tot aquest segle passat. I per això també he fet aquesta cançó-sonet en memòria d'un president, que tot i que no sempre, va lluitar moltes vegades per la consolidació de la pau.
Va morir en mig d’una nit amagada
(Continues)
(Continues)
Contributed by C. Viadel 2008/1/30 - 14:33
Djami
Une chanson qui parle sur une époque très lointaine qui était au milieu de la folie exagérée du colonialisme avec la France, L'Angleterre et la Belgique comme les grands protagonistes de la conquête de L'Afrique au dix-neuvième siècle. Je parle exactement sur le poète français Rimbaud qui était devenu un esclavagiste et un criminel dans la colonisation française de l'Abyssinie (Éthiopie maintenant).
Et je parle de cette époque pour critiquer une des grandes racines de notre esclavage hérité et aussi pour critiquer le changement d'avis d'une personne qui était un artiste avant de devenir un criminel à faveur de la colonisation et son évidente guerre antérieure et aussi des cruautés comme le contrebande d'armes. Tout cela a fait beaucoup de mal à L'Afrique encore aujourd'hui et c'est pour ça que c'est une chose que je critique avec décision.
Et je parle de cette époque pour critiquer une des grandes racines de notre esclavage hérité et aussi pour critiquer le changement d'avis d'une personne qui était un artiste avant de devenir un criminel à faveur de la colonisation et son évidente guerre antérieure et aussi des cruautés comme le contrebande d'armes. Tout cela a fait beaucoup de mal à L'Afrique encore aujourd'hui et c'est pour ça que c'est une chose que je critique avec décision.
Je veux vous raconter une chronique
(Continues)
(Continues)
Contributed by C. Viadel 2008/1/30 - 14:15
Inno dei partigiani casentinesi
[luglio 1944]
testo di William Pallanti
testo di William Pallanti
Il testo è ripreso dal Deposito - Canti di Lotta. Fu scritto da William Pallanti, partigiano casentinese, pochi giorni prima di essere fucilato dai tedeschi a Pievequinta, per rappresaglia, il 26 luglio 1944. Ancora una volta una "canzone nella guerra", una canzone di memoria bagnata autenticamente col sangue di chi la scrisse, ed al quale non può cessare di andare la nostra memoria. [CCG/AWS Staff]
Dalle valli e dai monti lontani
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/1/30 - 11:43
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Talking Birmingham Jam
[1964]
Lyrics and Music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album: "I Ain't Marching Anymore" [1965]
Birmingham, Alabama, September 15, 1963/15 settembre 1963
Mississippi Goddam
Alabama
Birmingham Sunday
Talking Birmingham Jam
The Ballad of Birmingham
Ballad of Birmingham
We Are Alive
"Whites Only" signs were as plentiful in Birmingham, Ala., in early spring of 1963 as blossoms on a row of magnolia trees. The city was a perfect target for Negro demonstrations for integration, for equal treatment, for freedom.
Birmingham refused to allow Negro children to attend white schools. Negroes could not worship in white churches, drink at white water fountains, or eat at white restaurants. Negroes were born and died in colored hospitals....
But any progress was blocked by Eugene "Bull" Connor, the city's Commissioner of Public Safety. Connor was a firm segregationist, and some... (Continues)
Lyrics and Music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album: "I Ain't Marching Anymore" [1965]
Birmingham, Alabama, September 15, 1963/15 settembre 1963
Mississippi Goddam
Alabama
Birmingham Sunday
Talking Birmingham Jam
The Ballad of Birmingham
Ballad of Birmingham
We Are Alive
"Whites Only" signs were as plentiful in Birmingham, Ala., in early spring of 1963 as blossoms on a row of magnolia trees. The city was a perfect target for Negro demonstrations for integration, for equal treatment, for freedom.
Birmingham refused to allow Negro children to attend white schools. Negroes could not worship in white churches, drink at white water fountains, or eat at white restaurants. Negroes were born and died in colored hospitals....
But any progress was blocked by Eugene "Bull" Connor, the city's Commissioner of Public Safety. Connor was a firm segregationist, and some... (Continues)
SPOKEN: Well, I think, whenever there's a deep tragedy,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/1/30 - 00:05
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Au Caveau de la Huchette
Pour nos temps passés.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Carles Viadel 2008/1/29 - 19:22
Addio mia bella addio
Ulteriore variante
Addio mia bella addio
(Continues)
(Continues)
Contributed by xo 2008/1/29 - 15:35
Hiroshima
C'est vrai que beaucoup de fois,
(Continues)
(Continues)
Contributed by C. Viadel 2008/1/29 - 12:38
Song Itineraries:
Hiroshima and Nagasaki 広島市 - 長崎市
Les Goliaths des nouveaux temps
Quand on tourne la tête,
(Continues)
(Continues)
Contributed by C. Viadel 2008/1/29 - 12:21
Beautiful That Way
quanto e' grande l'amore di un padre per il proprio figlio...puoi capirlo grazie a questo film...hermano980
2008/1/29 - 00:13
C'è un re
Grande canzone..un vero inno contro tutte le guerre, le ingiustizie che prevalgono nel mondo e contro tutte le dittature. Speriamo che questo mondi cambi!!! Pace
Andrea 2008/1/28 - 21:45
De Combien de vies on a besoin pour les tuer?
J'ai vu les grandes atrocités
(Continues)
(Continues)
Contributed by C. Viadel 2008/1/28 - 20:36
Honest Lullaby
title track dell'album del 1979
Testo e musica di Joan Baez, ninna nanna dedicata al figlio Gabriel Harris
Testo e musica di Joan Baez, ninna nanna dedicata al figlio Gabriel Harris
Early early in the game
(Continues)
(Continues)
Contributed by carles viadel 2008/1/28 - 19:14
Gaza's Protest Song
Testo e musica di Richard Marot (Carles Viadel Mestre)
Lyrics and music by Richard Marot (Carles Viadel Mestre)
Lyrics and music by Richard Marot (Carles Viadel Mestre)
What right do you have for forbidding people
(Continues)
(Continues)
Contributed by C. Viadel 2008/1/28 - 17:59
Song Itineraries:
The Palestinian Holocaust
East Timor
Vi invio (come commento a questa canzone, dato che non mi viene in mente se ce ne sono altre collegate all'Indonesia) l'articolo di Federico Rampini pubblicato su la Repubblica oggi (28 gennaio 2008) sulla morte del dittatore Suharto; mi sembra interessante per il sito. Ciao.
Morte di un dittatore sangue e corruzione in 30 anni di potere
A Giacarta, aveva 86 anni. Fu alleato degli Stati Uniti contro il “pericolo rosso”
La Banca Mondiale lo ha accusato di aver sottratto 35 miliardi di dollari all’Indonesia
FEDERICO RAMPINI
Lo definirono “il più grande cleptocrate della storia”, una classifica della Banca Mondiale gli attribuisce il record della corruzione personale fra tutti i leader del XX secolo: dai 15 ai 35 miliardi di dollari sottratti alle casse dello Stato. Ebbe sulla coscienza almeno mezzo milione di morti nei pogrom anticomunisti del 1965, altre 200mila vittime per l’annessione... (Continues)
Morte di un dittatore sangue e corruzione in 30 anni di potere
A Giacarta, aveva 86 anni. Fu alleato degli Stati Uniti contro il “pericolo rosso”
La Banca Mondiale lo ha accusato di aver sottratto 35 miliardi di dollari all’Indonesia
FEDERICO RAMPINI
Lo definirono “il più grande cleptocrate della storia”, una classifica della Banca Mondiale gli attribuisce il record della corruzione personale fra tutti i leader del XX secolo: dai 15 ai 35 miliardi di dollari sottratti alle casse dello Stato. Ebbe sulla coscienza almeno mezzo milione di morti nei pogrom anticomunisti del 1965, altre 200mila vittime per l’annessione... (Continues)
Renato Stecca 2008/1/28 - 15:54
Andalusien 1938
Versión castellana de Marcia Rosati [2008]
Spansk översättning av Marcia Rosati [2008]
Spansk översättning av Marcia Rosati [2008]
ANDALUCÍA 1938
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/1/28 - 14:02
Liberté
Yo te nombro - La versione spagnola dei Sanampay.
Creado en 1977 por artistas mexicanos y argentinos, Sanampay realiza un trabajo sobre las melodías y la poesía del canto popular latinoamericano, rescatando y revalorizando a los grandes poetas de nuestro continente y buscando nuevos tesoros dentro de la rica expresividad que tenemos.
En la historia del grupo han estado presentes voces como las de Laura Lapresa, Ariel Altieri, José Luis Bollea, Carlos Muñoz, Guadalupe Pineda, Eugenia León, Carlos Díaz "Caito", Délfo Sombra e instrumentistas como Gabriel y Fabián Enríquez, Hebe Rosell.
La nueva formación de Sanampay está integrada por Naldo Labrín, su fundador (guitarra, dirección y arreglos), Ricardo La Sala (voz, guitarra y charango), Mariana Jolivet (voz soprano), Miguel Angel Michelena (voz), Jorge Palacios (guitarra y coros), Ariel Oyola (guitarra y coros), y Gustavo Quaglia (percusionista Invitado).
En la historia del grupo han estado presentes voces como las de Laura Lapresa, Ariel Altieri, José Luis Bollea, Carlos Muñoz, Guadalupe Pineda, Eugenia León, Carlos Díaz "Caito", Délfo Sombra e instrumentistas como Gabriel y Fabián Enríquez, Hebe Rosell.
La nueva formación de Sanampay está integrada por Naldo Labrín, su fundador (guitarra, dirección y arreglos), Ricardo La Sala (voz, guitarra y charango), Mariana Jolivet (voz soprano), Miguel Angel Michelena (voz), Jorge Palacios (guitarra y coros), Ariel Oyola (guitarra y coros), y Gustavo Quaglia (percusionista Invitado).
YO TE NOMBRO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Susana + CCG/AWS Staff 2008/1/28 - 11:58
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"Search and Destroy" is a song originally recorded by The Stooges in 1973 and re-recorded in 2005. The song appears on the band's third studio album, Raw Power.
Wikipedia
"This is indeed a great song. As one who was born in 1955, we saw the Viet Nam war constantly on TV in the late 60s and early 70s. The phrase “search and destroy” describes a routine type of Viet Nam mission for US troops, which we heard about over and over again. The phrase “fire fight” was also used extensively in media coverage of the war. The lyric “love in the middle of a fire fight” is probably my favorite of any song, ever. It says “fuck you” to misguided authority in a very positive way."
Commento di axfordra su Songmeanings.