La ballata ti lu clandestinu
[2006]
Album :La ballata ti lu clandestinu
Album :La ballata ti lu clandestinu
Questa è la ballata ti lu clandestinu
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/11/13 - 19:21
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
La storia del perdente
Oscurarono anzitempo la terra e il cielo
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2008/11/13 - 18:56
Teresa stanca di guerra
Registrata all'insaputa di Teresa in una pausa del lavoro nel pomeriggio del 25 giugno 1993
(nota al testo trovato sul sito della De Sio)
Un testo troppo breve per dire che la canzone sia stata ispirata dal romanzo di Jorge Amado "Teresa Batista, stanca di guerra" (1972)...
(nota al testo trovato sul sito della De Sio)
Un testo troppo breve per dire che la canzone sia stata ispirata dal romanzo di Jorge Amado "Teresa Batista, stanca di guerra" (1972)...
Teresa stanca di guerra
(Continues)
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Contributed by Alessandro 2008/11/13 - 18:44
Sacco e fuoco
"TERESA RINGRAZIA
chi non tiene paura, i briganti e le brigantesse di tutte le epoche, le figlie di re che hanno perso la corona, la disobbedienza che è un metro per misurare il mondo, l’intelligenza perché salverà la terra dai cretini, mai caricati a salve, chi festeggia la morte dei tiranni, le femmine che vogliono vivere e amare libere come pesci nel mare e poi finiscono fritte nella “tielluzza”, chi resta e resiste nella splendida e miserabile città di Napoli, gli stati di grazia difficili da mantenere, la poesia e la scienza che nulla sanno l’una dell’altra ma entrambe possono dirci cose sul cielo stellato, chi ancora ha una bussola, un vento e una bandiera, chi non vuole tenere padroni, i piccoli musicisti senza lavoro e il lavoro dei grandi da cui si può imparare, la musica popolare quando ci insegna la danza interiore e, infine, il potere della passione, la sola battaglia che non... (Continues)
chi non tiene paura, i briganti e le brigantesse di tutte le epoche, le figlie di re che hanno perso la corona, la disobbedienza che è un metro per misurare il mondo, l’intelligenza perché salverà la terra dai cretini, mai caricati a salve, chi festeggia la morte dei tiranni, le femmine che vogliono vivere e amare libere come pesci nel mare e poi finiscono fritte nella “tielluzza”, chi resta e resiste nella splendida e miserabile città di Napoli, gli stati di grazia difficili da mantenere, la poesia e la scienza che nulla sanno l’una dell’altra ma entrambe possono dirci cose sul cielo stellato, chi ancora ha una bussola, un vento e una bandiera, chi non vuole tenere padroni, i piccoli musicisti senza lavoro e il lavoro dei grandi da cui si può imparare, la musica popolare quando ci insegna la danza interiore e, infine, il potere della passione, la sola battaglia che non... (Continues)
Alessandro 2008/11/13 - 18:28
Bella Ciao
Anonymous
1h. "E picchia picchia alla porticella" - Alle radici di "Bella ciao"
1h. "E picchia picchia alla porticella" - Back to the roots of "Bella ciao"
Interpretata da Orietta Berti.
1h. "E picchia picchia alla porticella" - Back to the roots of "Bella ciao"
Interpretata da Orietta Berti.
E picchia picchia la porticella
(Continues)
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Contributed by CCG/AWS Staff 2008/11/13 - 18:13
Le Président et l'éléphant
13 novembre 2008
IL PRESIDENTE E L'ELEFANTE
(Continues)
(Continues)
2008/11/13 - 17:59
La tradotta che parte da Novara
Anonymous
La tradotta da Novara andava al Montesanto, un'altura nei pressi di Gorizia conquistata solo con l'XI Battaglia dell'Isonzo nell'estate del 1917 (altura sulla quale si erano infranti vari assalti a cavallo e dopo la conquista di Gorizia con la VI battaglia carsica dal 4 al 17 agosto 1916). Questa semplice constatazione pone il canto in posizione temporale antecedente la ben più famosa "Tradotta da Torino", legata al disperato afflusso di nuove truppe, tra cui la classe 1899, che tamponarono il primo assalto sul Piave tra il novembre e il dicembre del 1917, per poi impedire il dilagamento verso i ponti della Priula con continui contrattacchi in quella che è diventata la battaglia di Nervesa.
Leggendo il testo proposto e la musica della versione "Novara", oltre ai brividi (studio storia militare, ma ODIO la guerra), sono rimasto molto perplesso: considerato che possa essere stata composta... (Continues)
Leggendo il testo proposto e la musica della versione "Novara", oltre ai brividi (studio storia militare, ma ODIO la guerra), sono rimasto molto perplesso: considerato che possa essere stata composta... (Continues)
Massimo Giacomazzo 2008/11/13 - 16:07
Stung Right
[1913]
Lyrics by Joe Hill
Tune: "Sunlight, Sunlight" (W. S. Weeden)
"Well war certainly shows up the capitalist system in the right light. Millions of men are employed at making ships and others are hired to sink them. Scientific management, eh, wot?"
from a Joe Hill's letter to Sam Murray, 9 September 1915, in "The Last Letters of Joe Hill," p. 54; also in Foner, Letters of Joe Hill, p. 56.
"Stung Right" chronicles the lament of a worker enticed into joining "uncle Sammy's fleet" by promises of a trip around the world. According to Hill, the Navy, rather than improving his situation, worsens it by offering only hard work and bad food.
Trovata su Songs of Joe Hill
Lyrics by Joe Hill
Tune: "Sunlight, Sunlight" (W. S. Weeden)
"Well war certainly shows up the capitalist system in the right light. Millions of men are employed at making ships and others are hired to sink them. Scientific management, eh, wot?"
from a Joe Hill's letter to Sam Murray, 9 September 1915, in "The Last Letters of Joe Hill," p. 54; also in Foner, Letters of Joe Hill, p. 56.
"Stung Right" chronicles the lament of a worker enticed into joining "uncle Sammy's fleet" by promises of a trip around the world. According to Hill, the Navy, rather than improving his situation, worsens it by offering only hard work and bad food.
Trovata su Songs of Joe Hill
When I was hiking 'round the town to find a job one day,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/11/13 - 15:23
Business Goes On As Usual
Lyrics by Fred Hellerman
Music by Fran Minkoff
Interpretata anche dalla grande soul singer Roberta Flack in "Chapter Two" (1970) e, mi pare, pure da John Denver...
Trovata su Mudcat
Music by Fran Minkoff
Interpretata anche dalla grande soul singer Roberta Flack in "Chapter Two" (1970) e, mi pare, pure da John Denver...
Trovata su Mudcat
Business goes on
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/11/13 - 12:55
P.T. aus Arizona
La storia di una diserzione dalla U.S. Army da parte di un soldato di stanza in Germania (K-Town = Kaiserslautern).
Trovata sul sito dell'autore e tradotta in inglese, ma solo parzialmente, su Mudcat.
Trovata sul sito dell'autore e tradotta in inglese, ma solo parzialmente, su Mudcat.
P.T. aus Arizona
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/11/13 - 12:04
Song Itineraries:
Deserters
You Ain't Talkin' to Me
(1985)
Album: Friends For Lunch
Testo di Charlie Poole (1927) strofe 1-3; Jim Krause (1985) strofe 4-6
Words by Charlie Poole (1927) verses 1-3; Jim Krause (1985) verses 4-6
Musica di (o ripresa da) Charlie Poole (1927)
Tune of (or reused) by Charlie Poole (1927)
Una parodia di una canzone di Charlie Poole risalente agli anni '20.
A parody of a song from the '20s by Charlie Poole
English
Italiano
Livornese
"The Alferd Packer Memorial String Band is five multi-instrumentalists, dressed in old time costumes, singing and playing fiddles, banjo, guitars, mandolin, hammered dulcimer, accordion, bass, and creative percussion. The band has been featured on CBS Sunday Morning with Bill Geist, and in a documentary called “Overlooked” which aired on KTKA-TV. They were the focus of articles in the Wall Street Journal, New York Times and Readers’ Digest. Their music has been used... (Continues)
Album: Friends For Lunch
Testo di Charlie Poole (1927) strofe 1-3; Jim Krause (1985) strofe 4-6
Words by Charlie Poole (1927) verses 1-3; Jim Krause (1985) verses 4-6
Musica di (o ripresa da) Charlie Poole (1927)
Tune of (or reused) by Charlie Poole (1927)
Una parodia di una canzone di Charlie Poole risalente agli anni '20.
A parody of a song from the '20s by Charlie Poole
English
Italiano
Livornese
"The Alferd Packer Memorial String Band is five multi-instrumentalists, dressed in old time costumes, singing and playing fiddles, banjo, guitars, mandolin, hammered dulcimer, accordion, bass, and creative percussion. The band has been featured on CBS Sunday Morning with Bill Geist, and in a documentary called “Overlooked” which aired on KTKA-TV. They were the focus of articles in the Wall Street Journal, New York Times and Readers’ Digest. Their music has been used... (Continues)
I went up to a lady's house
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro + CCG/AWS Staff 2008/11/13 - 11:49
The Valley Of The Shadow
Our great attack had failed
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/11/13 - 09:16
All the Fine Young Men
Lyrics by Eric Bogle
Melody by John Munro
Melody by John Munro
They told all the fine young men
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/11/13 - 08:57
Shoes
Una canzone dedicata alla strage di Morecombe Bay, North West England, Regno Unito, 5 febbraio 2004.
Un gruppo di lavoratori cinesi addetti alla raccolta delle vongole, immigrati irregolari schiavizzati dai mercanti di braccia, inesperti, non addestrati, furono sorpresi dalla rimonta della marea: 23 di loro, uomini e donne tra i 18 e 45 anni, persero la vita.
2 corpi non furono mai ritrovati, e nemmeno si sa chi fossero.
Nel 2006, il regista Nick Broomfield ha diretto un film dedicato a questo episodio: si intitola sigificativamente "Ghosts".
Un gruppo di lavoratori cinesi addetti alla raccolta delle vongole, immigrati irregolari schiavizzati dai mercanti di braccia, inesperti, non addestrati, furono sorpresi dalla rimonta della marea: 23 di loro, uomini e donne tra i 18 e 45 anni, persero la vita.
2 corpi non furono mai ritrovati, e nemmeno si sa chi fossero.
Nel 2006, il regista Nick Broomfield ha diretto un film dedicato a questo episodio: si intitola sigificativamente "Ghosts".
Seaside town winters day English skies are always grey
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/11/13 - 08:39
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Morphine
[2000]
Album "American Ghosts"
Album "American Ghosts"
I was a boy in that man’s world, sent to fight on foreign shores
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/11/13 - 08:15
Death Of A Soldier
He was court-martialled one morning in May
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/11/13 - 08:01
Morituri te salutant
MORITURI TE SALUTANT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/11/13 - 02:21
Братские могилы
Da "Compagnia cantante", CD allegato al volume "Canta che non ti passa - Storie e canzoni di autori in rivolta francesi, ispanici e slavi", Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri, 2008
LE FOSSE COMUNI
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/11/13 - 01:25
Le déserteur
Una notizia nè buona nè cattiva, visto che ammazzare li hanno ammazzati, come dei cani...
Da La Repubblica del 12 novembre 2008
Grande guerra, strappo di Sarkozy "Onore ai fucilati per diserzione"
di Giampiero Martinotti
PARIGI - Gli ammutinati, i disertori, i disobbedienti, tutti i soldati che durante la Grande Guerra furono fucilati «per l´esempio» non si erano disonorati e oggi dobbiamo ricordare la loro memoria come quella di tutti i caduti: per la prima volta, un presidente francese ha politicamente riabilitato i 675 militari giustiziati tra il 1914 e il 1918.
Commemorando l´armistizio firmato novant´anni fa, vicino a Verdun, Nicolas Sarkozy ha trovato il tono e le parole giuste per rendere omaggio a quei soldati coperti dall´ignominia ufficiale e di cui da tempo molte associazioni chiedevano la riabilitazione.
Accanto a Sarkozy c´erano Carlo d´Inghilterra e molti leader europei.... (Continues)
Da La Repubblica del 12 novembre 2008
Grande guerra, strappo di Sarkozy "Onore ai fucilati per diserzione"
di Giampiero Martinotti
PARIGI - Gli ammutinati, i disertori, i disobbedienti, tutti i soldati che durante la Grande Guerra furono fucilati «per l´esempio» non si erano disonorati e oggi dobbiamo ricordare la loro memoria come quella di tutti i caduti: per la prima volta, un presidente francese ha politicamente riabilitato i 675 militari giustiziati tra il 1914 e il 1918.
Commemorando l´armistizio firmato novant´anni fa, vicino a Verdun, Nicolas Sarkozy ha trovato il tono e le parole giuste per rendere omaggio a quei soldati coperti dall´ignominia ufficiale e di cui da tempo molte associazioni chiedevano la riabilitazione.
Accanto a Sarkozy c´erano Carlo d´Inghilterra e molti leader europei.... (Continues)
Alessandro 2008/11/12 - 21:16
Братские могилы
Versione inglese di Kulichiki da russmus.net
BROTHERLY GRAVES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/11/12 - 18:45
La domenica delle salme
QUELL'ODIO VERSO GLI ULTIMI
di Michele Serra
Repubblica Online, 12 novembre 2008
"GLI incendiarono il letto sulla strada di Trento", cantava Fabrizio De André nella splendida e spaventosa Domenica delle salme, rassegna degli orrori sociali in atto e in preparazione nei ruggenti Ottanta. Raccontava di un clochard bruciato vivo dai giovanotti di Ludwig, usciti dall'inferno e dunque innamorati delle fiamme. Da ieri anche una panchina di Rimini, dimora abituale di un senzatetto italiano che si chiama Andrea, è annerita dal fuoco. Anche a lui "incendiarono il letto". Ora è in ospedale a Padova, con il quaranta per cento del corpo coperto di ustioni, di piaghe e dolore.
La panchina, vuota, campeggia in ogni pagina di carta o di pixel, e dopo il rogo ha lo stesso colore indefinito e scuro dei rifiuti. Accanto c'è una bottiglia vuota: conteneva la benzina che ha bruciato Andrea, all'una di notte,... (Continues)
di Michele Serra
Repubblica Online, 12 novembre 2008
"GLI incendiarono il letto sulla strada di Trento", cantava Fabrizio De André nella splendida e spaventosa Domenica delle salme, rassegna degli orrori sociali in atto e in preparazione nei ruggenti Ottanta. Raccontava di un clochard bruciato vivo dai giovanotti di Ludwig, usciti dall'inferno e dunque innamorati delle fiamme. Da ieri anche una panchina di Rimini, dimora abituale di un senzatetto italiano che si chiama Andrea, è annerita dal fuoco. Anche a lui "incendiarono il letto". Ora è in ospedale a Padova, con il quaranta per cento del corpo coperto di ustioni, di piaghe e dolore.
La panchina, vuota, campeggia in ogni pagina di carta o di pixel, e dopo il rogo ha lo stesso colore indefinito e scuro dei rifiuti. Accanto c'è una bottiglia vuota: conteneva la benzina che ha bruciato Andrea, all'una di notte,... (Continues)
CCG/AWS Staff 2008/11/12 - 18:25
The Man I Killed
[2002]
Dall'album "The Widow's Promise", con Pete Harris
Terra Nova/WildGoose Prod.
Dall'album "The Widow's Promise", con Pete Harris
Terra Nova/WildGoose Prod.
My enemy I first did see with the dawn all in his eye
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/11/12 - 15:45
La ballata della Fiat
Chanson italienne – La ballata della Fiat – Alfredo Bandelli – 1970
Cette traduction est dédiée tout particulièrement à mon camarade et ami Vincent De Raeve, qui a publié un livre dont le titre est tout simplement « L'Usine ».
Lorsque Alfredo Bandelli écrit cette chanson, on est en 1970. En un temps où la classe ouvrière italienne est en pleine phase offensive; elle a repris courage, elle se réorganise; elle refuse le « compromis historique » que les partis, y compris de gauche, tentent d'installer. On a vu – avec le recul, près de quarante ans plus tard – que le peuple des usines n'avait pas tort de se méfier et où cette « sainte alliance » a mené, et pas seulement en Italie. Je pense à un de mes vieux professeurs de philosophie qui enseignait : « Quand on joue aux cons, on finit toujours par gagner... » La gauche a joué la carte de la collaboration avec le régime; le libéralisme est... (Continues)
Cette traduction est dédiée tout particulièrement à mon camarade et ami Vincent De Raeve, qui a publié un livre dont le titre est tout simplement « L'Usine ».
Lorsque Alfredo Bandelli écrit cette chanson, on est en 1970. En un temps où la classe ouvrière italienne est en pleine phase offensive; elle a repris courage, elle se réorganise; elle refuse le « compromis historique » que les partis, y compris de gauche, tentent d'installer. On a vu – avec le recul, près de quarante ans plus tard – que le peuple des usines n'avait pas tort de se méfier et où cette « sainte alliance » a mené, et pas seulement en Italie. Je pense à un de mes vieux professeurs de philosophie qui enseignait : « Quand on joue aux cons, on finit toujours par gagner... » La gauche a joué la carte de la collaboration avec le régime; le libéralisme est... (Continues)
LA BALLADE DE LA FIAT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/11/12 - 15:16
Our Bright Future
[2008]
Album: "Our Bright Future"
Da La Stampa
Vent'anni fa di questi tempi, fra il luccichio e il tum-tum delle discoteche si faceva largo una voce spoglia e un po' cavernosa: si accompagnava solo con la chitarra, e a sentire «Talkin' About A Revolution» quelli con ancora le spalline larghe sotto la giacca pensarono a una povera pazza, così dimessa e un po' mascolina, con la pelle nera coperta di tanti riccioli. Gli altri la ascoltarono al concerto per i 70 anni di Mandela a Londra o all'Amnesty International Tour che passò nell'88 da Torino con Bruce Springsteen, Peter Gabriel, Sting (più il povero Baglioni preso a pomodorate), e andarono a comprare il suo disco, chiamato solo «Tracy Chapman». Furono 18 milioni di copie nel mondo, record per un'opera prima poi superato solo da Alanis Morissette. Da allora la chanteuse e autrice di Boston si è trasferita a San Francisco, in una casa con... (Continues)
Album: "Our Bright Future"
Da La Stampa
Vent'anni fa di questi tempi, fra il luccichio e il tum-tum delle discoteche si faceva largo una voce spoglia e un po' cavernosa: si accompagnava solo con la chitarra, e a sentire «Talkin' About A Revolution» quelli con ancora le spalline larghe sotto la giacca pensarono a una povera pazza, così dimessa e un po' mascolina, con la pelle nera coperta di tanti riccioli. Gli altri la ascoltarono al concerto per i 70 anni di Mandela a Londra o all'Amnesty International Tour che passò nell'88 da Torino con Bruce Springsteen, Peter Gabriel, Sting (più il povero Baglioni preso a pomodorate), e andarono a comprare il suo disco, chiamato solo «Tracy Chapman». Furono 18 milioni di copie nel mondo, record per un'opera prima poi superato solo da Alanis Morissette. Da allora la chanteuse e autrice di Boston si è trasferita a San Francisco, in una casa con... (Continues)
To my father what of your sons?
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- e adriana 2008/11/12 - 15:13
Brothers In Arms
questo canzone carina ma che sia giusta perchè secondo me la guerra deve finire in tutti paesi e ora giusto che c'è obama speriamo che cambi qualcosa..............caio a tutti!!!!
giorgia 2008/11/12 - 14:49
Just a Dream
[2007]
Testo e musica di Gordie Sampson, Steven McEwan, H. Lindsey
Lyrics and music by Gordie Sampson, Steven McEwan, H. Lindsey
Album: "Carnival Ride"
Testo e musica di Gordie Sampson, Steven McEwan, H. Lindsey
Lyrics and music by Gordie Sampson, Steven McEwan, H. Lindsey
Album: "Carnival Ride"
It was two weeks after the day she turned eighteen
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2008/11/12 - 14:08
Odio por amor
[2008]
Trabajamos como dos locomotoras a todo vapor
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2008/11/12 - 13:20
The Willing Conscript
Words and Music by Tom Paxton.
Broadside #28, Late Jun. 1963
Non so in quale lavoro della sterminata produzione di Paxton sia compresa questa canzone...
Broadside #28, Late Jun. 1963
Non so in quale lavoro della sterminata produzione di Paxton sia compresa questa canzone...
Oh Sergeant I'm a draftee and I've just arrived in camp.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/11/12 - 13:17
Il ponte
Chanson italienne – Il Ponte – Davide Buzzi
Elle paraît en 2006 dans l'album “Perdo i Pezzi” de Davide Buzzi
En 2005, elle a été traduite en anglais et en espagnol et jouée régulièrement en concert (aux États-Unis) par la chanteuse américaine Yolanda Martinez.
En 2007, elle a été traduite en anglais (australien) et régulièrement exécutée en concert (en Australie) par le chantauteur australien Jason Kemp
Elle paraît en 2006 dans l'album “Perdo i Pezzi” de Davide Buzzi
En 2005, elle a été traduite en anglais et en espagnol et jouée régulièrement en concert (aux États-Unis) par la chanteuse américaine Yolanda Martinez.
En 2007, elle a été traduite en anglais (australien) et régulièrement exécutée en concert (en Australie) par le chantauteur australien Jason Kemp
LE PONT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/11/12 - 09:50
Старинная солдатская песня
Versione inglese di Evgenij Bonver
THE OLD SOLDIERS' SONG
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/11/12 - 01:22
Песенка веселого солдата
Versione inglese di Alec Vagapov
THE SONG OF A HAPPY SOLDIER
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/11/12 - 01:18
Песенка о бумажном солдатике
Versione inglese di Alec Vagapov
THE PAPER SOLDIER
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/11/12 - 01:13
Shine
Album: Shine (2007)
Acoustic Guitar: James Taylor
Acoustic Guitar: James Taylor
Oh let your little light shine
(Continues)
(Continues)
Contributed by carles viadel 2008/11/11 - 19:09
Adèle
ADÈLE
La guerre et ses conséquences sont souvent traitées sur le mode tragique et on le comprend aisément. Cependant, il est d'autres façons d'aborder la question de la guerre en chansons. Une de ces façons peut être dite « tragicomique », autrement dit, on traite la guerre si ce n'est par le mépris, au moins par l'humour et par le rire. On connaissait ici – je veux dire dans la chanson de langue française – la chanson de Francis Blanche sur « Le Général à vendre », qui fit grand bruit et soulève encore le rire des auditeurs.
Il en est une autre qui fut chantée par les Quatre Barbus (sans qu'on ne sache trop qui en était l'auteur...) et qui reste gravée dans la mémoire populaire et un demi-siècle plus tard, déchaîne elle aussi et encore des torrents de rire. C'est la chanson épouvantablement triste du jeune soldat – un marin, un cuirassier selon les versions – qui s'en revient de guerre... (Continues)
La guerre et ses conséquences sont souvent traitées sur le mode tragique et on le comprend aisément. Cependant, il est d'autres façons d'aborder la question de la guerre en chansons. Une de ces façons peut être dite « tragicomique », autrement dit, on traite la guerre si ce n'est par le mépris, au moins par l'humour et par le rire. On connaissait ici – je veux dire dans la chanson de langue française – la chanson de Francis Blanche sur « Le Général à vendre », qui fit grand bruit et soulève encore le rire des auditeurs.
Il en est une autre qui fut chantée par les Quatre Barbus (sans qu'on ne sache trop qui en était l'auteur...) et qui reste gravée dans la mémoire populaire et un demi-siècle plus tard, déchaîne elle aussi et encore des torrents de rire. C'est la chanson épouvantablement triste du jeune soldat – un marin, un cuirassier selon les versions – qui s'en revient de guerre... (Continues)
C'était un cuirassier
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/11/11 - 17:02
Berezina 1812
Chanson italienne - BEREZINA 1812 - Davide Buzzi – 1996
Alors que sur le plan militaire, la bataille de la Bérézina des 26 -29 novembre 1812 fut une réelle victoire de l'armée napoléonienne contre des forces de très loin supérieurs en nombre et en armement, la Bérézina est restée dans la mémoire collective de la culture française comme la déroute des déroutes, comme la fin d'un rêve trop grand, comme la fin d'un épisode de délire collectif, comme la fin de la Grande Armée. Le passage de la Bérézina, fleuve russe, a constitué pour l'orgueilleuse Armée napoléonienne la marque d'infamie suprême. Une immense douleur et le sentiment d'une perte irréparable. Ce fut aussi pour ceux qui s'y trouvèrent engagés – des rescapés de l'hiver russe – une épreuve terrifiante, un passage en enfer... Bien sûr, d'autres armées, d'autres temps, d'autres lieux ont connu pareille mésaventure. On songe aux forces... (Continues)
Alors que sur le plan militaire, la bataille de la Bérézina des 26 -29 novembre 1812 fut une réelle victoire de l'armée napoléonienne contre des forces de très loin supérieurs en nombre et en armement, la Bérézina est restée dans la mémoire collective de la culture française comme la déroute des déroutes, comme la fin d'un rêve trop grand, comme la fin d'un épisode de délire collectif, comme la fin de la Grande Armée. Le passage de la Bérézina, fleuve russe, a constitué pour l'orgueilleuse Armée napoléonienne la marque d'infamie suprême. Une immense douleur et le sentiment d'une perte irréparable. Ce fut aussi pour ceux qui s'y trouvèrent engagés – des rescapés de l'hiver russe – une épreuve terrifiante, un passage en enfer... Bien sûr, d'autres armées, d'autres temps, d'autres lieux ont connu pareille mésaventure. On songe aux forces... (Continues)
BEREZINA 1812
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco valdo M.I. 2008/11/11 - 16:19
È sera...
Chanson italienne – È sera ... – Davide Buzzi – 2006
La Chanson « C'est le soir... » de Davide Buzzi est inspirée et dédiée à la figure du grand poète espagnol Federico Garcia Lorca, mort le 19 août 1936 à Viznar, fusillé par les franquistes à quelques pas d'une fontaine connue comme la Fontaine des Larmes.
Federico Garcia Lorca, inspirateur d'idéaux de paix et de liberté ( mais non combattant) fut brutalement assassiné sans aucun procès.
(Vittorio B. Grandi)
La Chanson « C'est le soir... » de Davide Buzzi est inspirée et dédiée à la figure du grand poète espagnol Federico Garcia Lorca, mort le 19 août 1936 à Viznar, fusillé par les franquistes à quelques pas d'une fontaine connue comme la Fontaine des Larmes.
Federico Garcia Lorca, inspirateur d'idéaux de paix et de liberté ( mais non combattant) fut brutalement assassiné sans aucun procès.
(Vittorio B. Grandi)
C'EST LE SOIR....
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/11/11 - 16:18
Chiamala per nome
Chanson italienne – Chiamala per nome – Fabio Bello
APPELLE-LA PAR SON NOM.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/11/11 - 16:15
Perlimpinpin
[1972]
Parole e musica di Barbara
Arrangiamento musicale e direzione d’orchestra di Jean Musy
Nel disco intitolato “Amours incestueuses”
Una canzone contro ogni guerra e violenza, specie quella contro i più deboli che sono i bambini. “Perlimpinpin” è infatti il nome dello zucchero filato, detto anche in francese "barbapapa".
Parole e musica di Barbara
Arrangiamento musicale e direzione d’orchestra di Jean Musy
Nel disco intitolato “Amours incestueuses”
Una canzone contro ogni guerra e violenza, specie quella contro i più deboli che sono i bambini. “Perlimpinpin” è infatti il nome dello zucchero filato, detto anche in francese "barbapapa".
Pour qui, comment quand et pourquoi ?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/11/11 - 03:51
Pas la guerre
[2008]
Paroles et musique: Cali
Testo e musica: Cali
Album: L'espoir
feat. Mike Scott (The Waterboys)
Un "tipetto" tutto da scoprire, Cali. All'anagrafe Bruno Caliciuri, nipote di un anarchico calabrese che era andato a combattere nella guerra di Spagna, nelle Brigate Internazionali, e che in Spagna aveva conosciuto sposato la nonna, Pilar. Nato nel Rossiglione, nel sudest della Francia al confine con la Spagna (una regione storicamente di lingua e cultura catalana), Cali è stato a lungo un buon giocatore di rugby prima di impegnarsi nella canzone: e sono canzoni non di poco conto, canzoni che parlano di diritti fondamentali, canzoni che difendono gli stranieri in Francia. Il 4 febbraio 2008 è uscito il suo più recente album, L'espoir (La speranza), dal quale è tratta questa canzone contro la guerra inviataci dal nostro impareggiabile Jacky Fluttaz: la storia di un ragazzo di diciassette... (Continues)
Paroles et musique: Cali
Testo e musica: Cali
Album: L'espoir
feat. Mike Scott (The Waterboys)
Un "tipetto" tutto da scoprire, Cali. All'anagrafe Bruno Caliciuri, nipote di un anarchico calabrese che era andato a combattere nella guerra di Spagna, nelle Brigate Internazionali, e che in Spagna aveva conosciuto sposato la nonna, Pilar. Nato nel Rossiglione, nel sudest della Francia al confine con la Spagna (una regione storicamente di lingua e cultura catalana), Cali è stato a lungo un buon giocatore di rugby prima di impegnarsi nella canzone: e sono canzoni non di poco conto, canzoni che parlano di diritti fondamentali, canzoni che difendono gli stranieri in Francia. Il 4 febbraio 2008 è uscito il suo più recente album, L'espoir (La speranza), dal quale è tratta questa canzone contro la guerra inviataci dal nostro impareggiabile Jacky Fluttaz: la storia di un ragazzo di diciassette... (Continues)
Ils ont donné une médaille à ta mère, un uniforme lui a dit
(Continues)
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2008/11/10 - 23:54
A Torino, piazza San Carlo
Anonymous
Anonimo risalente alle coscrizioni per la "grande guerra". Il testo è ripreso dal Deposito.
A Torino, piazza San Carlo
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Contributed by Riccardo Venturi 2008/11/10 - 23:00
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Complicated Situation
[2005]
Lyrics and music by Black Rebel Motorcycle Club
Testo e musica di Black Rebel Motorcycle Club
Album: "Howl"
Lyrics and music by Black Rebel Motorcycle Club
Testo e musica di Black Rebel Motorcycle Club
Album: "Howl"
Well everything's so different now, this scream which fills the air,
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2008/11/10 - 21:01
Hammerhead
[2008]
Lyrics and music by Offspring
Testo e musica di Offspring
Album: "Rise and Fall, Rage and Grace"
The Offspring - primarily Dexter Holland and Noodles Wasserman is a west coast punk band that has achieved mainstream success consistently since the mid 1980s. The band's latest outing, Rise and Fall, Rage and Grace, is in my opinion, one of their strongest records. This is the Offspring in full force, harking back to the a lot of the earlier work. There is no goofy stuff here. The songs are urgent, well thought out and frankly, good.
Frantic guitar playing, staccato drumming, catchy hooks, a driving riffs basically fill the record. These are not simplistic 3 chord punk songs, but really much better arrangements. There is variety of urgency, mood and tone.
The highlight of the album is Hammerhead - an anti war song sung from the point of view of a soldier. The Offspring avoid cliches... (Continues)
Lyrics and music by Offspring
Testo e musica di Offspring
Album: "Rise and Fall, Rage and Grace"
The Offspring - primarily Dexter Holland and Noodles Wasserman is a west coast punk band that has achieved mainstream success consistently since the mid 1980s. The band's latest outing, Rise and Fall, Rage and Grace, is in my opinion, one of their strongest records. This is the Offspring in full force, harking back to the a lot of the earlier work. There is no goofy stuff here. The songs are urgent, well thought out and frankly, good.
Frantic guitar playing, staccato drumming, catchy hooks, a driving riffs basically fill the record. These are not simplistic 3 chord punk songs, but really much better arrangements. There is variety of urgency, mood and tone.
The highlight of the album is Hammerhead - an anti war song sung from the point of view of a soldier. The Offspring avoid cliches... (Continues)
I am the one,
(Continues)
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Contributed by daniela -k.d.- 2008/11/10 - 20:44
Song Itineraries:
Weapons: our daily home war
Bulletproof
[1989]
Brano scritto nel 1985 da George Clinton insieme a David Lee Spradley (o St. Song) e pubblicato sia come singolo sia all'interno dell'album "Some Of My Best Jokes Are Friends
Interpretata anche dai Red Hot Chili Peppers
Brano scritto nel 1985 da George Clinton insieme a David Lee Spradley (o St. Song) e pubblicato sia come singolo sia all'interno dell'album "Some Of My Best Jokes Are Friends
Interpretata anche dai Red Hot Chili Peppers
All around the world
(Continues)
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Contributed by daniela -k.d.- 2008/11/10 - 20:31
Morituri te salutant
Sono profondamente d'accordo con questa canzone di Karel Kryl: W LE BRACCIA DI DANIELA! :-PP
Riccardo Venturi 2008/11/10 - 19:10
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