(versione riveduta e corretta ricevuta il 16 ottobre 2008)
VITTIMA CIVILE (Continues)
Contributed by Giuseppina Dilillo / CCG-AWS Staff 2008/10/16 - 15:48
A questa canzone è stato ispirato il seguente fumetto (anch'esso fattoci pervenire da Giuseppina Dilillo), opera di Katerina Chadouloú. E' stato reperito sullo spazio MySpace degli Stihima.
Ho sentito alcune frasi da una persona, Se fosse possibile vorrei poter avere la versione in musica per poterla suonare. Dove la posso trovare? Grazie.
Mi scuso fin d'ora per prolungare ulteriormente l'OT su questo sotto-uomo e sui suoi sostenitori, che forse non meriterebbero tale profusione di kilobytes a loro dedicati, ma a commento del post precedente mi pare il caso di riportare questa notiziuola che dovrebbe (e dico dovrebbe) mettere la parola fine alla questione.
Ohibò, ma ora chi glielo dice al Blondet? Quel Blondet che, neanche 48 ore dopo la dipartita del suo idolo, già sentenziava ostentando sicumera: "***Siamo sicuri*** che Haider sia stato eliminato da un kidon, nel modo più classico, simulando un incidente d’auto".
Forse che le forze occulte dell'ebraismo internazionale hanno inventato nuovi sofisticatissimi marchingegni che riescono ad alterare il livello alcolico nel sangue delle loro vittime per depistare le immagini? E magari riescono anche a plagiare con qualche diavoleria la mente del delfino di Haider per fargli ammettere... (Continues)
Alberto 2008/10/16 - 12:00
O Alberto, mi sembra inutile ricordarti chi sia il nazista antisemita Blondet, che vedrebbe complotti giudeo-plutocratici anche se, una mattina, lo multassero perché ha fatto cacare il cane su un marciapiede. Direi, anzi, che sarebbe stato ben strano se quel povero mentecatto non avesse colto l'occasione per tirare su il suo bel complottino... (Saluti, RV)
POLACCO [Agnieszka Rurarz / Zespół Reprezentacyjny, 1985]
POLISH [Agnieszka Rurarz / Zespół Reprezentacyjny, 1985] -
Come si sa, fin dal 1978, L'estaca è una canzone che fa parte della storia della Polonia, grazie alla riscrittura di Jacek Kaczmarski, Mury, divenuta simbolo e inno del libero sindacato Solidarność e, in generale, del movimento di opposizione al regime comunista polacco. Da più parti è stato fatto notare come, in Polonia, si tenda a considerare Mury come una canzone polacca, in alcuni casi senza neanche sapere o immaginare che Kaczmarski aveva preso l'ispirazione (e la musica) dalla canzone catalana di Lluís Llach scritta dieci anni prima; destino delle canzoni universali. A Mury è dedicata una pagina autonoma; qui, invece, ci occupiamo di una vera e propria versione polacca de L'estaca, con tanto di vecchio Siset. Risale al 1985, quando il gruppo musicale studentesco Zespół... (Continues)
Versione corsa interpretata dal gruppo Chjami Aghjalesi. Dall'album Cuntrasti e ricuccate del 1990. È stata interpretata anche dagli Arcusgi e da altri artisti corsi. A version in the Corsican language by the band Chjami Aghjalesi, from the album "Cuntrasti e ricuccate" (1990). It has been performed also by Arcusgi and other Corsican artists.
Jenifer Bartoli e i Chjami Aghjalesi
La popolarità del canto in Corsica può essere misurata da un fatto riportato da Frank Sala, del gruppo catalano Llamp Te Frigui, in una conversazione col giornalista Joaquim Vilarnau. “Consideriamo questa canzone”, ha affermato Frank Sala, “come l'inno non ufficiale della Catalogna, poiché simboleggia la lotta per la libertà del nostro paese. Ricorderò sempre quando alcuni spettatori provenienti dalla Corsica, un giorno durante un concerto,... (Continues)
La versione in occitano (dialetto guàscone) di Gilabert Narioo è stata interpretata dal gruppo Los Pagalhós nel 1983 nell'album Los Pagalhós cantan lo Biarn (“L.P. cantano il Béarn”, Per Ventadorn LP). Interpretata in seguito anche dai Parpalhon. Hanno raccontato Los Pagalhós: “Scoprimmo Lluís Llach nel 1975 grazie a un disco in possesso dei Los de Nadau, Un amico, Gilabèrt Narioo, ne adattò il testo in guàscone, e da allora la cantiamo nei concerti. Ci siamo anche incontrati con l'autore a Sant Joan Lohitzune, e ha applaudito la nostra versione.” [RV]
Un poing levé pour saluer la parodie d'Heidi-Haider de Riccardo.
Le joyeux départ de cette vallée de larmes du merdique leader nazifasciste démocràààtique Jörg Haider, chef de la BZÖ autrichienne et autrement nommé « L'infime de Carinthie » a inspiré à Riccardo Scocciante cette parodie d'une chanson pour enfants en son temps indicatif de ce dessin animé « Heidi »... (HEIDI, HEIDO, HEIDA... HEIDI, HEIDO, HEIDA... AH, AH, AH ...)
L'auteur, en écrivant, a tenu à préciser que c'est pour lui un motif de perfide satisfaction le fait que le susdit a manqué de la dignité élémentaire du gars bourré qui sort d'une discothèque de Riccione, allant soûl comme une tuile à 142 km/h où la limite était 70 km/h; on en vient à se demander la chose suivante. Si, par hasard, dans sa carambole mortelle, le fascistissime raciste autrichien avait... (Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/10/16 - 09:28
Un très grand merci à Marco Valdo M.I. pour le poing levé qu'il m'a offert avec sa traduction, qui représente aussi un beau poing serré dans le trouduc' des fachos européens, qui considéraient ce salaud comme un "exemple à suivre". J'en profite pour signaler que "Haider, Haider" a été reprise aussi par le site du Centre Populaire Autogéré CPA Firenze Sud de Florence.
1) Il Gr. Farab. Lup. Mann. Maf. & Fasc. d'Merd. Sen. Marcello Dell'Utri, nei giorni scorsi ha presentato a Napoli i "Diari del duce", che dice di aver ritrovato lui stesso. Il mafioso e revisionista Dell'Utri sostiene che da questi presunti diari (alla fine saranno come i famosi diari di Hitler o come i protocolli dei savi di Sion, cioè una baggianata che si aggira per l'Europa dal dopoguerra...) emerge la "profonda umanità del duce"... Dice Dell'Utri: "Il duce era un uomo che aveva molte qualità e dai diari emerge l’aspetto umano, la sua cultura, la sua capacità politica e di statista in maniera prepotente. [...] A parte i suoi errori, Mussolini non era quel greve individuo che hanno cercato di lasciarci come immagine dopo la guerra”.
Ricordo di aver letto qualche tempo fa ampi stralci di un bel libro scritto da Ruggero Zangrandi, "Il lungo viaggio attraverso il fascismo:... (Continues)
Alessandro 2008/10/16 - 10:18
Per chi volesse leggersi "Il lungo viaggio attraverso il fascismo" di Ruggero Zangrandi, il volume non è stato più rieditato da Feltrinelli. Lo si trova invece nell'edizione Mursia (1998).
Ogni guerra crea eroi e vinti, non sono per le bandiere della pace sia chiaro perche la maggior parte della persone che le sfoggia lo fà piu per politica che per ideale; hiroshima e nagasaki bombe atomiche si ma parliamo degli anni 40 dove chi inventava qualcosa di veramente potente avrebbe avuto il sopravvento sul nemico e di fatto il predominio, ovviamente invenzioni, ribadisco, in quegli anni non molto sperimentate in quanto a potenza ma soprattutto a effetti secondari, molto probabilmente un pò di pentimeno da quelle parti ci sarà stato anche se nessuno lo ammetterà mai, anche perchè mezzi ormai o quasi tutti sono andati al creatore, la vera paura è oggi che bisogna averla dove tutti, persino i piu ignoranti della terra pure il terzo mondo hanno studiato il nucleare e sanno come funziona e come in caso di bisogno usarlo!!!
il nucleare la migliore invenzione dell'umanità ma solo se usata a fin di bene.