Pas maintenant
Quelque chose sous mon pied
(Continues)
(Continues)
Contributed by Jacky Fluttaz 2007/8/19 - 23:07
Waayaha Cusub
Somali exiles use music to slam war
NAIROBI: Upon entering a tiny recording studio in a grimy Nairobi building, Felis removes her face veil, slides headphones onto her ears and starts singing in a high voice: “Girls are raped. Warlords are to blame”.
Over a soundtrack of world music and rap, Felis Abdi and the group Waayaha Cusub, made up of some 20 young Somali refugees, crudely slam the war that has torn up their country for 16 years, almost all their lives.
“All the people have been killed. Let us repair the country. There is no school, there is no peace,” sings Waayaha Cusub, which means “New Era” in Somali.
“People listen to you more when you sing than when you speak,” says Abdiwali Ibrahim Garyare, one of the group’s singers, who has lived in Kenya for 17 years.
“We can make a difference because the young generation listens to us,” adds 17-year-old Felis, who has a gap between... (Continues)
Anoo baahidaaydiyo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/19 - 21:26
Piccola storia ignobile
[1976]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Francesco Guccini
Album / Albumi: Via Paolo Fabbri 43
QUANTE PICCOLE STORIE IGNOBILI
Introduzione di Riccardo Venturi
L'ultimo percorso istituito dalle CCG, quello sulla violenza sulle donne, non sarà mai semplice da gestire, e non soltanto per l'argomento trattato, per le sue problematiche e per la sua stessa consistenza. Ogni canzone che vi figura o vi figurerà deve essere ben situata, analizzata e introdotta. Così, stasera, con questa canzone vogliamo parlare di due o tre cose a proposito dell'aborto, o interruzione volontaria della gravidanza, e dei suoi "oppositori". Ne vogliamo parlare in quanto riteniamo che ogni tentativo, legislativo e "morale", di opporsi alla libera procreazione e alla maternità responsabile sia una vera e propria violenza compiuta sulle donne, e tra le più gravi.
Non a caso... (Continues)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Francesco Guccini
Album / Albumi: Via Paolo Fabbri 43
QUANTE PICCOLE STORIE IGNOBILI
Introduzione di Riccardo Venturi
L'ultimo percorso istituito dalle CCG, quello sulla violenza sulle donne, non sarà mai semplice da gestire, e non soltanto per l'argomento trattato, per le sue problematiche e per la sua stessa consistenza. Ogni canzone che vi figura o vi figurerà deve essere ben situata, analizzata e introdotta. Così, stasera, con questa canzone vogliamo parlare di due o tre cose a proposito dell'aborto, o interruzione volontaria della gravidanza, e dei suoi "oppositori". Ne vogliamo parlare in quanto riteniamo che ogni tentativo, legislativo e "morale", di opporsi alla libera procreazione e alla maternità responsabile sia una vera e propria violenza compiuta sulle donne, e tra le più gravi.
Non a caso... (Continues)
Ma che piccola storia ignobile
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/19 - 20:24
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Mała armia
[2001]
Album: Akt I
Słowa: D. Barnaś, muzyka: Zabili Mi Żółwia
Lyrics: D. Barnaś, Music: Zabili Mi Żółwia
Testo: D. Barnaś, musica: Zabili Mi Żółwia
Album: Akt I
Słowa: D. Barnaś, muzyka: Zabili Mi Żółwia
Lyrics: D. Barnaś, Music: Zabili Mi Żółwia
Testo: D. Barnaś, musica: Zabili Mi Żółwia
Małe żołnierzyki piją krew
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/19 - 19:28
Dezerter
[2001]
Album: Akt I
Słowa: D. Barnaś, muzyka: Zabili Mi Żółwia
Lyrics: D. Barnaś, Music: Zabili Mi Żółwia
Testo: D. Barnaś, musica: Zabili Mi Żółwia
Album: Akt I
Słowa: D. Barnaś, muzyka: Zabili Mi Żółwia
Lyrics: D. Barnaś, Music: Zabili Mi Żółwia
Testo: D. Barnaś, musica: Zabili Mi Żółwia
Żyjesz wolny i beztroski
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/19 - 19:21
Song Itineraries:
Deserters
Souvenirs de Calédonie [Le chant des captifs]
[1887]
Paroles de Louise Michel
Testo di Louise Michel
Ripreso da La Toupie. "Le chant des captifs", ricordo della deportazione dell'autrice in Nuova Caledonia, dopo la Comune di Parigi, è un canto visionario dove la "Vergine Rossa" fa intravedere un "mondo nuovo" dove "plana la libertà".
Paroles de Louise Michel
Testo di Louise Michel
Ripreso da La Toupie. "Le chant des captifs", ricordo della deportazione dell'autrice in Nuova Caledonia, dopo la Comune di Parigi, è un canto visionario dove la "Vergine Rossa" fa intravedere un "mondo nuovo" dove "plana la libertà".
Ici l'hiver n'a pas de prise,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/19 - 18:57
Io vorrei essere là
Nissa, 19 agosto 2007
JE VOUDRAIS ÊTRE LÀ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Daniel Bellucci (Nissa) 19 agosto 2007 2007/8/19 - 16:17
Longo è lo cammino
Age-Scarpelli-Monicelli-Rustichelli
Colonna sonora del film "Brancaleone alle Crociate" (1970) di Mario Monicelli
Abbiamo spesso detto in questo sito che la comicità e la satira sono un mezzo irrinunciabile per sbeffeggiare i cardini del militarismo. E come dimenticare due capolavori di Monicelli, "L'armata Brancaleone" ed il sequel "Brancaleone alle Crociate" che raccontano un medioevo lontano dalle rappresentazioni cavalleresche e mitologiche tipiche di tanta letteratura romantica, con un'operazione simile a quella di Paolo Villaggio e De André con Carlo Martello torna [o: ritorna] dalla battaglia di Poitiers; o Carlo Martello.
Inconfondibile anche la colonna sonora di Carlo Rustichelli: («Branca, Branca, Branca, Leon, Leon, Leon, Fiii... Bum!») che vinse per il primo episodio il Nastro d'Argento 1967.
Quest'inno cantato dall'armata Brancaleone diretta alle Crociate è probabilmente più verosimile di qualunque poema cavalleresco.
Colonna sonora del film "Brancaleone alle Crociate" (1970) di Mario Monicelli
Abbiamo spesso detto in questo sito che la comicità e la satira sono un mezzo irrinunciabile per sbeffeggiare i cardini del militarismo. E come dimenticare due capolavori di Monicelli, "L'armata Brancaleone" ed il sequel "Brancaleone alle Crociate" che raccontano un medioevo lontano dalle rappresentazioni cavalleresche e mitologiche tipiche di tanta letteratura romantica, con un'operazione simile a quella di Paolo Villaggio e De André con Carlo Martello torna [o: ritorna] dalla battaglia di Poitiers; o Carlo Martello.
Inconfondibile anche la colonna sonora di Carlo Rustichelli: («Branca, Branca, Branca, Leon, Leon, Leon, Fiii... Bum!») che vinse per il primo episodio il Nastro d'Argento 1967.
Quest'inno cantato dall'armata Brancaleone diretta alle Crociate è probabilmente più verosimile di qualunque poema cavalleresco.
Longo è lo cammino,
(Continues)
(Continues)
2007/8/19 - 13:16
Le Grand Coureur
E si, la questione della pronuncia del Grand Coureur mi riporta alle questioni di pronuncia riguardanti Vite Perdite e guarda caso anche li la questione è G dura o G molle. Io sono abituato a dare per buono quello che sento anche se va contro la logica, e a Nantes, dove ho sentito per la prima volta questa bella canzone in una cantina abitata da simpatici vecchietti pescatori, pronunciavano inequivocabilmente jaiment, e allora secondo me le successive registrazioni del brano risentono di una correzione "unificante" al francese moderno. Così è la storiella...
(Daniele Sepe)
Oh, allora può benissimo darsi che a Nantes/Naoned (stupenda città, tra le altre cose) una pronuncia locale voglia che si dica "jaiment" (ma escludo qui un'influenza bretone: nel bretone il suono "j" alla francese è presente...solo in parole prese di peso dal francese, e non è autoctono). Ad ogni modo, quel che conta... (Continues)
(Daniele Sepe)
Oh, allora può benissimo darsi che a Nantes/Naoned (stupenda città, tra le altre cose) una pronuncia locale voglia che si dica "jaiment" (ma escludo qui un'influenza bretone: nel bretone il suono "j" alla francese è presente...solo in parole prese di peso dal francese, e non è autoctono). Ad ogni modo, quel che conta... (Continues)
2007/8/19 - 12:20
L'Internationale
BENGALESE / BENGALI 2
Versione in lingua bengalese
Bengali version
Translated by Mohit Bandopadhay (or Hemanga Biswas?)
Transferred onto Wikipedia - courtesy Souparno Adhikary
Mohit Bandhopadhay translated 'The Internationale' and 'Soviet Land' into Bengali with original score (Pradhan, S. (1985) Marxist Cultural Movement in India, Mrs. Santi Pradhan, Kolkata)
English literal translation
Arise, arise, arise proletarians,
And prisoners of starvation,
The workers have responded today,
Our liberation has been confirmed.
All ancient worn out superstitions;
Break those and arise, masses,
Get rid of your poverty and sorrows,
By fighting till death.
The final war begins comrade,
Let us unite,
The Internationale shall unite the human race.
The final war begins comrade,
Let us unite,
The Internationale shall unite the human race.
English literal translation by Wikipedian Srijon
L'Internazionale... (Continues)
Versione in lingua bengalese
Bengali version
Translated by Mohit Bandopadhay (or Hemanga Biswas?)
Transferred onto Wikipedia - courtesy Souparno Adhikary
Mohit Bandhopadhay translated 'The Internationale' and 'Soviet Land' into Bengali with original score (Pradhan, S. (1985) Marxist Cultural Movement in India, Mrs. Santi Pradhan, Kolkata)
English literal translation
Arise, arise, arise proletarians,
And prisoners of starvation,
The workers have responded today,
Our liberation has been confirmed.
All ancient worn out superstitions;
Break those and arise, masses,
Get rid of your poverty and sorrows,
By fighting till death.
The final war begins comrade,
Let us unite,
The Internationale shall unite the human race.
The final war begins comrade,
Let us unite,
The Internationale shall unite the human race.
English literal translation by Wikipedian Srijon
L'Internazionale... (Continues)
ইন্টারন্যাশনাল
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ashim 2007/8/19 - 08:13
Ballad Of A Crystal Man
[1965]
Lyrics and Music by Donovan Leitch
Testo e musica di Donovan Leitch
Album: Fairytale
Lyrics and Music by Donovan Leitch
Testo e musica di Donovan Leitch
Album: Fairytale
Ancora dallo stesso "EP Track" del 1965 contenente Universal Soldier, e ancora una delle primissime canzoni mai scritte sulla guerra nel Vietnam. Che rimane probabilmente una delle più belle e impressionanti.
Walk along and talk along and live your lives quite freely
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/19 - 01:48
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from the U.S.
We Were All Wounded At Wounded Knee
1972
We were all wounded at Wounded Knee, you and me!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/19 - 00:55
Song Itineraries:
Native American Genocide
Children Of Abraham
Dell'album eponimo del 1974
Children of Abraham, what's your story?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2007/8/19 - 00:43
Wounded Knee
Lyrics and Music by Johnny Cash
Testo e musica di Johnny Cash
Wounded Knee
di Daniele Barbieri e Milena Patuelli
Con il massacro di Wounded Knee, il 29 dicembre 1890 contro i lakota minneconjou, l'esercito degli Usa fa il suo ingresso nel moderno sistema di guerra, impiegando un'arma automatica (la Gatlin) contro un gruppo di persone considerate ostili, ribelli secondo l'odierna terminologia di George Bush. Oggi l'omologo di quell'arma è montata sugli elicotteri Usa, al confine con il Messico o in Iraq». Lance Henson, poeta cheyenne, chiarisce: «Per me, per noi nativi questo non il è passato. È una visione occidentale pensare che il tempo funzioni così». «I fatti storici rimossi all'origine del massacro sono un chiaro esempio di operazione occulta. Il governo degli Stati uniti aveva bisogno di insegnare ai nativi resistenti il loro destino manifesto: è l'espressione usata, allora come... (Continues)
Testo e musica di Johnny Cash
Wounded Knee
di Daniele Barbieri e Milena Patuelli
Con il massacro di Wounded Knee, il 29 dicembre 1890 contro i lakota minneconjou, l'esercito degli Usa fa il suo ingresso nel moderno sistema di guerra, impiegando un'arma automatica (la Gatlin) contro un gruppo di persone considerate ostili, ribelli secondo l'odierna terminologia di George Bush. Oggi l'omologo di quell'arma è montata sugli elicotteri Usa, al confine con il Messico o in Iraq». Lance Henson, poeta cheyenne, chiarisce: «Per me, per noi nativi questo non il è passato. È una visione occidentale pensare che il tempo funzioni così». «I fatti storici rimossi all'origine del massacro sono un chiaro esempio di operazione occulta. Il governo degli Stati uniti aveva bisogno di insegnare ai nativi resistenti il loro destino manifesto: è l'espressione usata, allora come... (Continues)
Spoken : But the land was already claimed by a people when the cowboy came and when the soldiers came.The story of the American Indian is in a lot of ways a story of tragedy like that day at Wounded Knee, South Dakota.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/19 - 00:41
Song Itineraries:
Native American Genocide
All Over The World
I was watching the news tonight
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2007/8/19 - 00:40
Carta de un león a otro
18 Agosto 2007
Dedicata a mia sorella, la mia leonessa d'oltreoceano...che con forza e coraggio ha sempre saputo affrontare ogni avversità.
Dedicata a mia sorella, la mia leonessa d'oltreoceano...che con forza e coraggio ha sempre saputo affrontare ogni avversità.
LETTERA DI UN LEONE ALL'ALTRO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcia Rosati 2007/8/18 - 13:04
Patriot's Dream
1976
Amigo
Amigo
Living now here but for fortune
(Continues)
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2007/8/17 - 22:50
Prete, croce, sedia e morte
[1983]
Da "Franti / Contrazione"
"Franti e Contrazione: qualcuno si chiederà come mai due gruppi che fanno musica così diversa si sono messi a fare un disco assieme. Per una volta tanto il denominatore comune non è il tipo di musica ma quello che si vuole esprimere e comunicare con essa, rompendo quella logica quasi standardizzata che vuole i gruppi prendere iniziative insieme a partire dalla loro similitudine musicale. Come se la musica fosse una vernice che prescinde da chi la usa e da come la usa. per noi invece questa collaborazione è stata essenziale, perché così facendo speriamo di arrivare a canali ai quali probabilmente non saremmo mai arrivati.
questo non vuole essere un discorso commerciale, ma un discorso di livelli di comunicazione, ovvero un passo in avanti perché non ci si fermi alle etichette, ai simboli, e arrivare finalmente ai contenuti e confrontarsi su di essi.
questo... (Continues)
Da "Franti / Contrazione"
"Franti e Contrazione: qualcuno si chiederà come mai due gruppi che fanno musica così diversa si sono messi a fare un disco assieme. Per una volta tanto il denominatore comune non è il tipo di musica ma quello che si vuole esprimere e comunicare con essa, rompendo quella logica quasi standardizzata che vuole i gruppi prendere iniziative insieme a partire dalla loro similitudine musicale. Come se la musica fosse una vernice che prescinde da chi la usa e da come la usa. per noi invece questa collaborazione è stata essenziale, perché così facendo speriamo di arrivare a canali ai quali probabilmente non saremmo mai arrivati.
questo non vuole essere un discorso commerciale, ma un discorso di livelli di comunicazione, ovvero un passo in avanti perché non ci si fermi alle etichette, ai simboli, e arrivare finalmente ai contenuti e confrontarsi su di essi.
questo... (Continues)
danza il tempo nelle gabbie
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/8/17 - 00:14
Song Itineraries:
Death penalty: murder by the power, From World Jails
Life During Wartime
16 agosto 2007
Si vedano anche le Note alla traduzione
Si vedano anche le Note alla traduzione
VIVERE IN TEMPO DI GUERRA
(Continues)
(Continues)
2007/8/16 - 22:47
El niño soldado
complimenti per le traduzioni ma per piacere mi date il testo normale in spagnolo?????????????????????non riesco a trovarlo grazie STELLA
(STELLA)
(STELLA)
Stella, il testo spagnolo si trova sulla medesima pagina, basta che tu la scorra verso l'alto...[RV]
2007/8/16 - 12:43
Georges Bush voudrait une guerre
GEORGES BUSH VORREBBE UNA GUERRA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Daniel (e) Bellucci 16 agosto 2007 Tornato a Nizza da qualche di' 2007/8/16 - 09:57
The Things That I Have Seen
LE COSE CHE HO VISTO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2007/8/15 - 15:30
Kenze neke
La Banda Bassotti, in onore della forte amicizia con i Kenze Neke, ha eseguito una versione in italiano di questa bellissima canzone
SENZA COLPA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Matteo 2007/8/14 - 18:48
Redemption Song
Sublime...
Preferisco su tutte la versione degli Arrested Development.
Preferisco su tutte la versione degli Arrested Development.
mauro 2007/8/14 - 13:56
Ungheria martire
Egregio sig. Scocco, nel ringraziarla per il Suo gentile intervento vorrei anch'io ricordarLe, altrettanto gentilmente, che la persona che poco fa ha tacciato di "non riuscire a liberarsi di retaggi superati" è la stessa (vale a dire il sottoscritto) che non più di un'ora fa ha approvato il Suo intervento. Per il resto non c'è molto da dire, a parte il fatto che mi stupisco assai poco che Giampaolo Pansa abbia copiosamente attinto dal Suo archivio. Davvero nulla di nuovo sotto il sole per una persona come Pansa, oramai da anni impegnato in un'opera capillare di revisionismo. Retaggi superati? Semplicemente difformità radicale di visioni e di idee. I nostri retaggi sono semplicemente agli antipodi, e di questo Le chiedo semplicemente di prendere atto senza ulteriori polemiche, visto che Lei è pur sempre un autore ospitato da questo sito che, come forse avrà intuito, non è un sito neutrale.... (Continues)
Riccardo Venturi 2007/8/13 - 21:03
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music : D.Seff