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Before 2007-5-1

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Vietnam

Vietnam
[1983]
Album: En tyst minut...

Il testo è riprodotto da questa pagina del sito ufficiale
Lyrics are reproduced form this page of Asta Kask's official website
Under ett meningslöst krig
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/4/26 - 13:31
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Salvador Puig Antich

Salvador Puig Antich
Dall'album "Un altre camí" (2005)
Nit llarga i fosca
(Continues)
Contributed by adriana 2007/4/25 - 18:52
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La rosa nera

La rosa nera
(1967)

di Pace-Panzeri-Pilat



Il giallo comincia quando una voce alla radio annuncia La rosa nera durante la "vetrina" del Disco Per L’Estate. La voce di Gigliola Cinquetti elenca una serie di disgrazie tipo: hanno distrutto il nido ad una rondine, hanno gettato un sasso fin lassù, hanno tagliato le ali ad una farfalla, hanno gettato inchiostro in un torrente e catastrofi di questa portata, per concludere rassicurante che una rosa di sera non diventa mai ne-e-ra.

Anche volendo, ma quando mai si è vista una rosa nera? Poi, non contenta visto che forse era stata un po’ troppo rassicurante, conclude con fare in stile Cassandra: "finché la terra non scoppierà".
Come è possibile che una rosa di sera non diventi mai nera? E’ un dubbio che arrovella tutti gli italiani, a partire dai floricoltori. E meno male che il maestro Mario Panzeri, uno degli autori di questo capolavoro, è un notissimo... (Continues)
Una rosa di sera
(Continues)
Contributed by Silva 2007/4/25 - 12:14
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Tetãgua sapukái

Tetãgua sapukái
Letra: Víctor Montórfano
Música: Félix Pérez Cardoso

Testo: Víctor Montórfano
Música: Félix Pérez Cardoso

Nell'intera America del Sud, il Paraguay è forse il paese meno conosciuto, più particolare e per certi versi "misterioso". Da questo paese ci proviene questa canzone, scritta in quella che è la sua vera lingua nazionale: il Guaraní, o Avañe'ẽ ("lingua del popolo"). Perché il Paraguay ha anche questa, di particolarità: è l'unico paese dell'America del Sud in cui un'antica lingua indigena (del ceppo Tupí-Guaraní), una volta scomparso del tutto il popolo che l'aveva come lingua originaria, è stata assimilata dai colonizzatori ed immigrati di ogni provenienza (lo stesso autore di questa canzone ha un cognome chiaramente di origine italiana) che l'hanno preferita al castigliano, rimasta karaiñe'ẽ ("lingua dei dominatori"). E' un caso unico non solo nell'America del Sud, ma forse anche... (Continues)
Pyhare ku ijapyra'ỹva,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/25 - 00:23

Get Out!

Lyrics by John Hamilton
Music by Hanns Eisler

Testo di John Hamilton
Musica di Hanns Eisler
We’re marching and singing for freedom,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/24 - 22:57
A particular English version, a Bella Ciao that's the way the AWS/CCG website has chosen to celebrate April 25, both in Italy and in Portugal. The song hadn't even a name, and we called it Bella Ciao (For Peace And Freedom).
Riccardo Venturi 2007/4/24 - 22:32

Bella Ciao (For Peace And Freedom)

Anonymous
Bella Ciao (For Peace And Freedom)
Le BELLA CIAO delle CCG/AWS:

Bella Ciao - L'originale / The original
Bella Ciao (For Peace And Freedom) - Bella ciao (For peace and freedom)
Bella Ciao- Greenham Common Women's Peace Camp Songbook

Non sappiamo chi esattamente abbia composto questa canzone che dev'essere cantata sull'aria di Bella Ciao. L'abbiamo ripresa dal Repertorio del coro di lotta Strawberry Thieves. Non aveva neanche un titolo (o meglio: aveva il semplice "Bella Ciao"); glielo abbiamo dato noi, in quest'unico caso. Ci sembra il modo migliore per festeggiare, anche da questo sito di frontiera, il 25 aprile. [CCG/AWS Staff]

We don't know exactly who composed this song, to be sung to the tune of Bella Ciao. We reproduce the lyrics from the Repertory of the Strawberry Thieves Choir. No title was provided (or rather, it was a simple "Bella Ciao"); in this unique case, we give it an arbitrary title. It has seemed to us the best way to celebrate, even from this border site, the Italian Liberation Feast of 25th April. [AWS/CCG Staff]
Oh we are singing against war makers,
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2007/4/24 - 22:26
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Watch Out!

Watch Out!
Watch Out! Watch Out! There’s a rumble of war in the air.
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/24 - 22:09

The War Machine Rolls Round

The War Machine Rolls Round
Il testo è riprodotto dal repertorio del coro Strawberry Thieves (file .doc scaricabile)

Lyrics are reproduced from the Repertory of the Strawberry Thieves Choir (downloadable .doc file)

"Sue is a singer-songwriter who has used music both inside and outside Churches to support the peace movement. She has recorded songs for the Anglican Pacifist Fellowship and the Movement for the Abolition of War".
(from this page)
In eastern skies the great hawks fly
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/24 - 22:03
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War Crimes

War Crimes
Il testo è ripreso dal Repertorio del coro Strawberry Thieves (file .doc scaricabile).

Lyrics are reproduced from the Repertory of the Strawberry Thieves Choir (downloadable .doc file)
War Crime! War Crime!
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/24 - 21:44

Siya hamba

Anonymous
Testo ripreso dal repertorio del coro Strawberry Thieves (file .doc scaricabile). Sono indicate le singole lingue del canto. Per alcune lingue viene fatto uso solo di una trascrizione approssimativa.
Xhosa
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/24 - 21:37
Song Itineraries: War against Animals
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Liberty

Liberty
Lyrics by Jennie Sibley
Music: Giuseppe Verdi, Slaves Chorus ("Va pensiero") from Nabucco

Testo di Jennie Sibley
Musica: Giuseppe Verdi, Coro degli schiavi ("Va pensiero") dal Nabucco

Il testo è ripreso dalla pagina del coro Strawberry Thieves
Stand beside me for peace and for liberty
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/24 - 21:10
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8-ий cтрунный квартет [Ottavo quartetto d'archi]

8-ий cтрунный квартет [Ottavo quartetto d'archi]
[1960]

Dmitri Schostakovich (1906-1975), dedicò alle ”vittime del fascismo e della guerra” il suo ottavo quartetto d’archi (1960) nei movimenti: largo, allegro molto, allegretto, largo e, se con il titolo programmatico si espone, criticando ogni forma di totalitarismo sociale, nella musica la critica diviene più sferzante e la si ascolta negli ossessivi ostinati, che rimandano alla stessa angoscia provata dall’artista quando, seduto di fianco alla porta di casa, aspettava inerme, i militari che lo avrebbero prelevato poiché tacciato dal regime di clandestinità artistica. Il suo pensiero puó essere espresso da queste parole:

Ero dovunque uno straniero - mi lanciavano lunghe occhiate.
Senza tregua fuggivo da dov’ero, - ma lá dov’ero fuggito
diventavo nuovamente straniero.
In nessun luogo del mondo - vi era requie per me.
E mi trascinava, dentro, - uno che m’era straniero.
(commento di... (Continues)
Contributed by CCG Staff 2007/4/24 - 18:21
Song Itineraries: Anti-war classical music
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Cимфония Hp. 7

Cимфония Hp. 7
[1942]
Prima esecuzione: Zala Kolonnaja, Dom Sojuzov, Mosca
29 marzo 1942
First Performance: Zala Kolonnaja, Dom Sojuzov, Moscow, March 29, 1942

Dmitrij Shostakovich raggiunse il massimo della notorietà con la Settima Sinfonia, la più famosa partitura della storia “contro la guerra”, dedicata dal compositore alla città di Leningrado. Mentre Leningrado resisteva eroicamente all’assedio, la sinfonia veniva eseguita in Unione Sovietica, a Londra e negli USA e in seguito divenne simbolo della vittoria sul Fascismo. Questa non fu l’unica opera con cui Shostakovich affrontò il tema della guerra, infatti con l’Ottava Sinfonia egli esaltò ancor più l’immane tragedia che essa rappresenta. Nel 1960, subito dopo un viaggio a Dresda, Shostakovich creò il suo ottavo quartetto per archi. L’opera tragica è stata ufficialmente dedicata dall’autore alle “Vittime della Guerra e del Fascismo”; il quartetto... (Continues)
Contributed by CCG Staff 2007/4/24 - 18:04
Song Itineraries: Anti-war classical music
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Djebel

Djebel
Album: Souvent fauché, Toujours marteau - 1989
Ils arrivent, ils arrivent
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/4/24 - 14:42
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Vivre Libre ou Mourir

Vivre Libre ou Mourir
A l'âge de douze ans
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/4/24 - 14:10
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Peacekeeper

Peacekeeper
[2003]

Da/From: Say You Will
We make all of our suns the same
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/4/24 - 11:33
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Peace Treaty

Peace Treaty
[1990]

Da/From: Mama Africa
Do you remember the peace treaty
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/4/24 - 10:55
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Peace Song

Peace Song
[1985]

Da/From: Blue Food
Now everybody's looking for a little peace of mind
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/4/24 - 09:52
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Un capretto [Dona, dona]

Un capretto [Dona, dona]
[1967]
Rielaborazione italiana di Dos kelbl (Dona, dona) di Sholom Secunda [1935]
Rielaborazione in Yiddish di una canzone popolare polacca
Testo inglese di Sheldon Secunda
Testo yiddish di Aaron Zeitlin
Musica di Sholom Secunda

Un grande grazie a Enzo che ci ha fornito questo testo.
Se volete saperne di più su Herbert Pagani, questo geniale artista multimediale troppo presto scomparso, potete visitare il sito a lui dedicato: www.megalopolis.it

Un capretto, l’immagine sacrificale per eccellenza (anche se di solito è l’agnello), che va al macello.
Lo stesso rituale si ripete per un bambino avviato verso uno dei tanti lager ancora oggi tristemente presenti nel mondo, con le stesse, atroci modalità.
Herbert Pagani, in questo testo, traccia un parallelo terribile, ma purtroppo fin troppo reale e sempre attuale, tra il macello di un cucciolo di animale e quello di un cucciolo d’uomo.
Un... (Continues)
Un capretto su un carretto va al macello del giovedì
(Continues)
Contributed by i.fermentivivi 2007/4/24 - 09:13
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Peace Pipe

Peace Pipe
[1993]

Da/From: Brother
In the heat of the morning
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/4/23 - 18:49
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Lamento della sposa padovana

Lamento della sposa padovana
[sec. XII]
Conservato nel "Frammento Papafava"
Musica di Silvio Omizzolo [1941]

Conservato in un manoscritto del XII secolo, il cosiddetto Frammento Papafava, il Lamento della sposa padovana è uno dei più antichi testi giullareschi della letteratura italiana. I documenti più antichi dell'arte dei giullari sono abbastanza rari: il più antico è la cantilena toscana Salv'a lo vescovo senato, che fu composta poco dopo la metà del XII secolo in lasse monorime composte da ottonari in cui un giullare con enfatiche parole esalta Villano, arcivescovo di Pisa, per ottenere in cambio il dono di un cavallo.

Il Lamento della sposa padovana è un frammento del secolo XII proveniente da un poemetto di genere cortigiano, probabilmente imitato dal francese, che canta l'amore di una donna per il marito che combatte lontano, in Terrasanta. Musicato nel 1941 da Silvio Omizzolo, per il particolare anno di composizione e, ovviamente, anche per l'argomento, assunse significato di impegno civile e di opposizione alla guerra.

"Responder voi' a dona Frixa,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/23 - 10:32
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Elegia per gli impiccati di Bassano

Elegia per gli impiccati di Bassano
[1963]
Musica di Silvio Omizzolo
su testo di Neri Pozza
testo proveniente da questa pagina

Silvio Omizzolo (1905-91), nato a Padova ma originario dell'Altopiano di Asiago, pianista e docente di pianoforte, direttore del Conservatorio di Musica C.Pollini di Padova, fu uno dei massimi compositori veneti del secolo. Allievo del compositore vicentino Almerigo Girotto, adotto` un linguaggio costruttivista contrappuntistico affine ad Hindemith e Bartok, sperimento` atonalita` e dodecafonia, ma ritenne anche una ricca espressivita` e raffinata liricita`.

In modi diversi, i compositori di questo festival sono testimoni alti del XX secolo in Europa. La musica di Mahler sembra presentire il disastro incombente sul popolo ebraico e sull'Europa. Dmitri Shostakovich, che visse e compose in Leningrado assediata, dovette anche per lunghi anni resistere allo stalinismo. Negli anni '60 e '70 Luigi Nono... (Continues)
Mare nero intorno al Grappa, mare-fuoco,
(Continues)
Contributed by Adriana e Riccardo 2007/4/23 - 10:12
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Una storia da raccontare

Una storia da raccontare
dall'album "Una storia da raccontare" (1998)

Un'altra canzone per il percorso contro la pena di morte
Il vento passava le sbarre,
(Continues)
2007/4/23 - 09:31
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Ballade des pendus [Épitaphe Villon]

Ballade des pendus [Épitaphe Villon]
[1462/63?]
di François Villon [1431-1463?]
Musica [1961] di Louis Bessières
Interpretazione di Serge Reggiani




La Ballade des pendus è la più celebre poesia di François Villon; specialmente a partire dal Romanticismo, con la sua riscoperta della poesia medievale, la sua influenza sulla letteratura non solo francese è stata enorme. Si afferma generalmente, anche se la circostanza non è mai stata chiarita in modo definitivo, che Villon la compose in carcere, nell'attesa di essere giustiziato per impiccagione in seguito al suo coinvolgimento nel cosiddetto Caso Ferrebouc, nel quale un legato pontificio rimase ferito durante una rissa.

Nel manoscritto Coislin (1464) la ballata è priva di titolo; nell'antologia Le Jardin de Plaisance et Fleur de de rethoricque, stampata da Antoine Verard nel 1501, è intitolata semplicemente Autre ballade. Essa reca invece il titolo di Épitaphe Villon... (Continues)
Frères humains qui après nous vivez,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/23 - 00:27
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Les singes

Les singes
LA SCIMMIA
(Continues)
Contributed by adriana 2007/4/22 - 17:04
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I si canto trist

I si canto trist
1974

Dal sito : Amnistia Internacional Catalunya
Lluís Llach compuso la canción en homenaje a Salvador Puig Antich, un joven anarquista ejecutado en Barcelona en 1974, durante la dictadura fanquista, un año antes de la muerte de Franco. Junto con Heinz Chez, ejecutado el mismo día en Tarragona, fueron las dos últimas personas ejecutadas mediante el garrote vil en España. La película "Salvador" (2006) de Manuel Huerga, sobre la vida de Puig Antich, se cierra con una nueva versión de la canción (Llach es el autor de la música de la película).
Jo no estimo la por, ni la vull per a demà,
(Continues)
Contributed by adriana 2007/4/22 - 12:52
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Macondo Express

Macondo Express
Dall'album Terra e libertà (1997)

"fucili muti amigos"

contiene anche alcune battute di "Silver spear", tradizionale irlandese.


Macondo Express - Il ritorno di Paddy Garcia - Il ballo di Aureliano - Remedios la bella - Radio Tindouf - Marcia balcanica - Danza infernale - Qualche splendido giorno - Transamerika - Lettera dal fronte - L'ultima mano - Cuore blindato - Don Chisciotte - Cent'anni di solitudine - L'amore ai tempi del caos
Il treno corre forte si divora la foresta
(Continues)
Contributed by matteo88 2007/4/21 - 14:34
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4 marzo 1943 [Gesù bambino]

4 marzo 1943 [Gesù bambino]
Version française de Daniel Bellucci
4 MARS 1943
(Continues)
Contributed by Daniel Bellucci 21.04.2007 Nizza 2007/4/21 - 11:55
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Omicidio di stato

Omicidio di stato
Si può ascoltare parzialmente da questo sito
La cella si aprì in un giorno di neve
(Continues)
Contributed by adriana 2007/4/21 - 10:08
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La mauvaise herbe

La mauvaise herbe
Purtroppo pare che questo sia l'unico mp3 non scaricabile all'indirizzo http://laurentducos.free.fr/Chanson_Fr...
Proverò a cercarlo da qualche altra parte...
(Alessandro)

La pagina è purtroppo stata rimossa (probabilmente "segata" per questioni di copyright. Sono costretto a rimuovere tutti i link relativi. [RV]
2007/4/20 - 21:02
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Peaceful World

Peaceful World
[2001]

Da/From: "Cuttin' Heads"
Come on baby take a ride with me
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/4/20 - 19:08
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Ni Dieu ni Maître

Ni Dieu ni Maître
da "Sotto il pavé la spiaggia" (2006)

NÉ DIO NÉ STATO
(Continues)
Contributed by adriana 2007/4/20 - 15:44
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Nobody Died

Nobody  Died
[2007]
Testo e musica di The Wilkinsons
Lyrics and Music by The Wilkinsons
Da/From "Home"

From TheStar.com

It is the kind of strange coincidence that sounds like a poor joke, but it isn't at all funny to Steve Wilkinson.

He and two of his children, Amanda and Tyler, make up the country music trio The Wilkinsons and today the group is hard at work at a local school on their latest music video "Nobody Died." Focusing on school bullying and violence, the song was inspired by the 1999 Columbine shootings, but it seems all the more ominous in light of Monday's massacre at Virginia Tech.

"The timing flipped me out and it kind of pulled the rug out from under my feet ... I was in my basement finishing off my rec room when my video director called me. He said, `have you seen the news? You're not going to believe it.'
"It's terrible, and it just made me sick," says Steve Wilkinson from his... (Continues)
Back when I went to school
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/4/20 - 13:44
Song Itineraries: Weapons: our daily home war
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Merde à Vauban

Merde à Vauban
[1961]
Paroles: Pierre Seghers
Testo: Pierre Seghers
Musique: Léo Ferré
Musica: Léo Ferré

L'isola di Ré (anticamente Ret) si trova nell'Oceano Atlantico, subito fuori dallo storico porto de La Rochelle (al quale, dal 1988, è unita da un ponte lungo circa tre chilometri). Fa parte del dipartimento della Charente Maritime (17); totalmente piatta (il suo punto più « alto » è di 20 metri...) e divisa in dieci comuni, ha una superficie di 85 km2. Considerata un paradiso naturalistico, presenta un clima assai mite per la sua latitudine e, per le sue particolari condizioni, è uno dei luoghi più soleggiati di tutta la Francia, che compete addirittura con la Costa Azzurra. Un paradiso? Non per i tanti e tanti bagnards che vi sono stati fatti forzatamente soggiornare prima di essere deportati alla Caienna. Perché il nome dell'isola di Ré, condividendo il triste destino di tante e tante altre isole... (Continues)
Bagnard, au bagne de Vauban
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/4/20 - 13:36
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Τ’όνειρο καπνός

Τ’όνειρο καπνός
(Accoglie alcune correzioni e la correzione testuale segnalata da Gian Piero Testa)
20 aprile 2007 - 4 gennaio 2009


Una canzone con una storia assai accidentata all'interno di questo sito, in cui è presente da molti anni. È, con molti dubbi per la mancanza originaria di informazioni precise, “rimbalzata” tra l'attribuzione a Maria Farandouri e gli “Extra”, tra i quali si trovava dal 4.1.2009 dopo una precisazione di Gian Piero Testa e la sua corretta attribuzione (nonché con una necessaria correzione testuale che ne muta radicalmente il senso). Con oggi 19.7.2014 la canzone viene invece tolta dagli “Extra” e attribuita a Mikis Theodorakis all'interno dell'album “La ballata di Mauthausen – Ciclo Farandouri”, come sistemazione definitiva. [RV]
IL SOGNO È ANDATO IN FUMO
(Continues)
2007/4/20 - 11:43
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Το εκκρεμές

Το εκκρεμές
20 aprile 2007



Una canzone con una storia assai accidentata all'interno di questo sito, in cui è presente da molti anni. È, con molti dubbi per la mancanza originaria di informazioni precise, “rimbalzata” tra l'attribuzione a Maria Farandouri e gli “Extra”, tra i quali si trovava dal 4.1.2009 dopo una precisazione di Gian Piero Testa e la sua corretta attribuzione . Con oggi 19.7.2014 la canzone viene invece tolta dagli “Extra” e attribuita a Mikis Theodorakis all'interno dell'album “La ballata di Mauthausen – Ciclo Farandouri”, come sistemazione definitiva. [RV]
IL PENDOLO
(Continues)
2007/4/20 - 11:31
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Sul ponte di Perati bandiera nera

Anonymous
Sul ponte di Perati bandiera nera
Buon giorno, volevo sappere se questa canzone, sul monte di perati, bandiera nera, è una canzone fascista o no.
Perché nello film di pasolini, Saló, i fascisti che hanno i giuvanni in quel castello, nella tavola inizioano a cantare questa canzone.
Grazie
il mio indirizio di e-mail: widerstandsgeister@web.de
elisa

(elisa , widerstandsgeister@web.de)

Carissima Elisa, "Sul ponte di Perati bandiera nera" non è in sé una "canzone fascista". E' una canzone di guerra, o meglio: di soldati in guerra. Oltre al fatto che fu proibita dal regime fascista come "disfattista", c'è anche da dire che fu praticamente ripresa in blocco per uno dei più famosi canti partigiani, Pietà l'è morta. Che poi sia stata cantata dei repubblichini di Salò (probabilmente per la "bandiera nera") e che sia stata inserita nel film di Pasolini, ha secondo me scarsa importanza. Da sempre i fascisti sono noti per cercare... (Continues)
2007/4/20 - 09:15




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