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Before 2007-4-28

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Cisamaraja

Cisamaraja
Enrico Claudio Avataneo – Polveriera Nobel, 2006

Testo ripreso da “Canta che non passa”(il TAV)
I Fogli Musicali Volanti di:
Soma coj ca j va mai bin niente,
(Continues)
Contributed by adriana 2007/4/28 - 09:39

Quelli della Valsusa

Mariano Goitre
Quelli della Valsusa
Mariano Goitre, 2006, sull’aria di “Siamo quelli di Mompantero”

Testo ripreso da “Canta che non passa”(il TAV)
I Fogli Musicali Volanti di:
Siam la gente di queste contrade
(Continues)
Contributed by adriana 2007/4/28 - 09:30
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Riassunto

Riassunto
da "Bondo Bondo" (2002)

Un disco di qualche tempo fa della banda si apre con questa canzone con la voce di Mick Jagger tratta dal film-documentario "Gimmie shelter" di David ed Albert Maysles, testimonianza filmata del concerto dei Rolling Stones ad Altamont il 16 dicembre 1969, rimasto tristemente famose per l'uccisione di un giovane nero, Meredith Hunter, da parte di un Hell's Angel. Gli Hell's Angel erano responsabili del servizio d'ordine.

Ma la voce di Jagger che cerca di calmare il pubblico si trasforma in un messaggio di pace.
Mick Jagger - "Ah, uh, people...
(Continues)
2007/4/28 - 09:29
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Sarà dura!

Giuseppe Fiale
Sarà dura!
Ballata del popolo NO TAV scritta da Giuseppe Fiale, 2006, sull’aria di “Dai monti di Sarzana"
Testo ripreso da “Canta che non passa”(il TAV)
I Fogli Musicali Volanti di:
Succede un po’ dovunque, qualcuno che decide
(Continues)
Contributed by adriana 2007/4/28 - 09:25

A l’oumbreta d’un tendoun

A l’oumbreta d’un tendoun
Mario Cavargna, 2006, sull’aria di ”La Bërgera”
Testo ripreso da “Canta che non passa”(il TAV)
I Fogli Musicali Volanti di:
A l’oumbretta d’un tendoun la brava gent ‘i era andourmia
(Continues)
Contributed by adriana 2007/4/28 - 09:12

Sangue di Venaus

Sangue di Venaus
Enrico Claudio Avataneo – Polveriera Nobel, 2006
Testo ripreso da “Canta che non passa”(il TAV)
I Fogli Musicali Volanti di:
C’è stato il tempo dei silenzi e dei bugiardi,
(Continues)
Contributed by adriana 2007/4/28 - 09:08
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Rocky, Rambo e Sting

Rocky, Rambo e Sting
Dall'album del 1986 "Venditti e segreti"

Percussioni – Carlo Verdone
Sax – Enzo Avitabile
Rocky, Rambo e Sting,
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2007/4/28 - 07:44
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Izieu

Izieu
Paroles et musique de Claude Hazan
Testo e musica di Claude Hazan

Cette chanson "Izieu" a été écrite pour rendre hommage aux enfants juifs d'Izieu, un petit village près de Lyon qui furent déportés et massacrés par les nazis lors un certain jour de 1944, afin que rien ne tombe dans les oubliettes de l'Histoire. [Jacky Fluttaz]

"Ce CD 2 titres à été enregistré e 2003, suite à la visite de la maison d'Izieu. Certains connaissent l'histoire, d'autres pas, mais il faut la raconter et la raconter encore pour ne l'oublier jamais. Mon fils de 6 ans, jouait sous le soleil, et moi j"étais dans cette maison, seul, ce jour là. Seul avec les lettres d'enfants bien rangés sous vitre sur les tables de classe. J'étais seul et pourtant, il semblait y avoir une multitude invisible, comme un brouhaha que j'imaginais pour ne pas entendre le silence, si pesant. Alors les mots sont venus, l'émotion me les... (Continues)
Une maison simple, aux couleurs claires, sous la pluie du printemps
(Continues)
Contributed by Jacky Fluttaz 2007/4/27 - 23:31
Song Itineraries: Extermination camps
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We'll Meet Again

We'll Meet Again
(1939)

Lyrics by / Testo di Ross Parker
Music by / Musica di Hughie Charles


We'll Meet Again è una delle più famose canzoni degli anni della seconda guerra mondiale, che la cantante inglese Vera Lynn cantò spesso per le truppe alleate. Come Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens], che la stessa Vera Lynn, interpretò in inglese, ebbe un enorme successo tra i soldati grazie ad un testo semplice eppure carico di significato per i soldati mandati al fronte, la speranza di incontrare ancora un giorno i propri cari, le proprie famiglie, la ragazza amata. Un messaggio ottimistico che purtroppo per molti, troppi, non si avverò.
Per chi aveva perso i propri cari, la canzone assunse subito un significato diverso: il luogo imprecisato dove incontrarli ancora, non si sa dove, non si sa quando, venne identificato con il paradiso.

È probabilmente per questo motivo che, più di sessant'anni... (Continues)
We'll meet again, don't know where, don't know when,
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2007/4/27 - 21:55
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Ofiarom Hiroszimy - Tren

Ofiarom Hiroszimy - Tren
[1960]
Opera per archi

"Lasciate che la trenodia esprima la mia ferma convinzione che il sacrificio di Hiroshima non sarà mai dimenticato e perso". - Krzysztof Penderecki, 12 ottobre 1964.

Dedicata alle vittime di Hiroshima (e Nagasaki) e composta nel 1960 con una straordinaria partitura per 52 archi, la Trenodia per le vittime di Hiroshima del compositore polacco Krzystof Penderecki è considerata uno dei capolavori musicali dell'intero XX secolo (e da parecchi il capolavoro assoluto). La sua stessa, particolarissima, partitura accentua il suo carattere drammatico, e non è un caso che brani di essa siano stati spesso utilizzati per colonne sonore di film (lo stesso Penderecki è del resto un autore di musiche filmiche). Da sottolineare anche che un brano della Trenodia è stato utilizzato dai Manic Street Preachers nel singolo You Love Us. [RV]
(strum.)
Contributed by Renato Stecca & CCG Staff 2007/4/27 - 21:43
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Симфония нp. 13 "Бабий Яр" / Symphony no. 13 "Babi Yar" / Sinfonia n° 13 "Babi Yar"

Симфония нp. 13
[1962]
Sinfonia per basso, coro e orchestra in la bemolle maggiore
Coro: "Ciclo delle poesie di Babi Yar" di Evgenij Evtušenko
A symphony for bass, choir and orchestra in Ab+
Choir: "Cycle of Babi Yar Poems" by Yevgeny Evtushenko

"Cari amici, vista la vostra recente passione per Shostakovich, vi segnalo la sua 13a sinfonia, con l'avvertenza però che non sono sicurissimo che il testo che vi mando sia quello della sinfonia piuttosto che quello del poema cui si ispira (non trovo la registrazione che dovrei avere da qualche parte, perciò non posso verificare); così come non sono sicuro che il testo sia "contro la guerra" (ma credo di sì). Lascio a voi il compito di controllare e mi scuso in anticipo se il tutto non c'entra niente." [Renato Stecca]




L'amico Renato Stecca aveva invece visto più che giusto, proponendo la Sinfonia n° 13 di Šostakovič, il cui coro (quindi il testo diretto)... (Continues)
I. Бабий Яр
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2007/4/27 - 20:18
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Tre sigarette

Tre sigarette
[2007]

Da/From: "In territorio nemico"
Ho tre sigarette davanti a me
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2007/4/26 - 21:46
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Vietnam

Vietnam
[1983]
Album: En tyst minut...

Il testo è riprodotto da questa pagina del sito ufficiale
Lyrics are reproduced form this page of Asta Kask's official website
Under ett meningslöst krig
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/4/26 - 13:31
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Salvador Puig Antich

Salvador Puig Antich
Dall'album "Un altre camí" (2005)
Nit llarga i fosca
(Continues)
Contributed by adriana 2007/4/25 - 18:52
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La rosa nera

La rosa nera
(1967)

di Pace-Panzeri-Pilat



Il giallo comincia quando una voce alla radio annuncia La rosa nera durante la "vetrina" del Disco Per L’Estate. La voce di Gigliola Cinquetti elenca una serie di disgrazie tipo: hanno distrutto il nido ad una rondine, hanno gettato un sasso fin lassù, hanno tagliato le ali ad una farfalla, hanno gettato inchiostro in un torrente e catastrofi di questa portata, per concludere rassicurante che una rosa di sera non diventa mai ne-e-ra.

Anche volendo, ma quando mai si è vista una rosa nera? Poi, non contenta visto che forse era stata un po’ troppo rassicurante, conclude con fare in stile Cassandra: "finché la terra non scoppierà".
Come è possibile che una rosa di sera non diventi mai nera? E’ un dubbio che arrovella tutti gli italiani, a partire dai floricoltori. E meno male che il maestro Mario Panzeri, uno degli autori di questo capolavoro, è un notissimo... (Continues)
Una rosa di sera
(Continues)
Contributed by Silva 2007/4/25 - 12:14
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Tetãgua sapukái

Tetãgua sapukái
Letra: Víctor Montórfano
Música: Félix Pérez Cardoso

Testo: Víctor Montórfano
Música: Félix Pérez Cardoso

Nell'intera America del Sud, il Paraguay è forse il paese meno conosciuto, più particolare e per certi versi "misterioso". Da questo paese ci proviene questa canzone, scritta in quella che è la sua vera lingua nazionale: il Guaraní, o Avañe'ẽ ("lingua del popolo"). Perché il Paraguay ha anche questa, di particolarità: è l'unico paese dell'America del Sud in cui un'antica lingua indigena (del ceppo Tupí-Guaraní), una volta scomparso del tutto il popolo che l'aveva come lingua originaria, è stata assimilata dai colonizzatori ed immigrati di ogni provenienza (lo stesso autore di questa canzone ha un cognome chiaramente di origine italiana) che l'hanno preferita al castigliano, rimasta karaiñe'ẽ ("lingua dei dominatori"). E' un caso unico non solo nell'America del Sud, ma forse anche... (Continues)
Pyhare ku ijapyra'ỹva,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/25 - 00:23

Get Out!

Lyrics by John Hamilton
Music by Hanns Eisler

Testo di John Hamilton
Musica di Hanns Eisler
We’re marching and singing for freedom,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/24 - 22:57

Bella Ciao (For Peace And Freedom)

Anonymous
Bella Ciao (For Peace And Freedom)
Le BELLA CIAO delle CCG/AWS:

Bella Ciao - L'originale / The original
Bella Ciao (For Peace And Freedom) - Bella ciao (For peace and freedom)
Bella Ciao- Greenham Common Women's Peace Camp Songbook

Non sappiamo chi esattamente abbia composto questa canzone che dev'essere cantata sull'aria di Bella Ciao. L'abbiamo ripresa dal Repertorio del coro di lotta Strawberry Thieves. Non aveva neanche un titolo (o meglio: aveva il semplice "Bella Ciao"); glielo abbiamo dato noi, in quest'unico caso. Ci sembra il modo migliore per festeggiare, anche da questo sito di frontiera, il 25 aprile. [CCG/AWS Staff]

We don't know exactly who composed this song, to be sung to the tune of Bella Ciao. We reproduce the lyrics from the Repertory of the Strawberry Thieves Choir. No title was provided (or rather, it was a simple "Bella Ciao"); in this unique case, we give it an arbitrary title. It has seemed to us the best way to celebrate, even from this border site, the Italian Liberation Feast of 25th April. [AWS/CCG Staff]
Oh we are singing against war makers,
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2007/4/24 - 22:26
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Watch Out!

Watch Out!
Watch Out! Watch Out! There’s a rumble of war in the air.
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/24 - 22:09

The War Machine Rolls Round

The War Machine Rolls Round
Il testo è riprodotto dal repertorio del coro Strawberry Thieves (file .doc scaricabile)

Lyrics are reproduced from the Repertory of the Strawberry Thieves Choir (downloadable .doc file)

"Sue is a singer-songwriter who has used music both inside and outside Churches to support the peace movement. She has recorded songs for the Anglican Pacifist Fellowship and the Movement for the Abolition of War".
(from this page)
In eastern skies the great hawks fly
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/24 - 22:03
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War Crimes

War Crimes
Il testo è ripreso dal Repertorio del coro Strawberry Thieves (file .doc scaricabile).

Lyrics are reproduced from the Repertory of the Strawberry Thieves Choir (downloadable .doc file)
War Crime! War Crime!
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/24 - 21:44

Siya hamba

Anonymous
Testo ripreso dal repertorio del coro Strawberry Thieves (file .doc scaricabile). Sono indicate le singole lingue del canto. Per alcune lingue viene fatto uso solo di una trascrizione approssimativa.
Xhosa
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/24 - 21:37
Song Itineraries: War against Animals
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Liberty

Liberty
Lyrics by Jennie Sibley
Music: Giuseppe Verdi, Slaves Chorus ("Va pensiero") from Nabucco

Testo di Jennie Sibley
Musica: Giuseppe Verdi, Coro degli schiavi ("Va pensiero") dal Nabucco

Il testo è ripreso dalla pagina del coro Strawberry Thieves
Stand beside me for peace and for liberty
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/24 - 21:10
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8-ий cтрунный квартет [Ottavo quartetto d'archi]

8-ий cтрунный квартет [Ottavo quartetto d'archi]
[1960]

Dmitri Schostakovich (1906-1975), dedicò alle ”vittime del fascismo e della guerra” il suo ottavo quartetto d’archi (1960) nei movimenti: largo, allegro molto, allegretto, largo e, se con il titolo programmatico si espone, criticando ogni forma di totalitarismo sociale, nella musica la critica diviene più sferzante e la si ascolta negli ossessivi ostinati, che rimandano alla stessa angoscia provata dall’artista quando, seduto di fianco alla porta di casa, aspettava inerme, i militari che lo avrebbero prelevato poiché tacciato dal regime di clandestinità artistica. Il suo pensiero puó essere espresso da queste parole:

Ero dovunque uno straniero - mi lanciavano lunghe occhiate.
Senza tregua fuggivo da dov’ero, - ma lá dov’ero fuggito
diventavo nuovamente straniero.
In nessun luogo del mondo - vi era requie per me.
E mi trascinava, dentro, - uno che m’era straniero.
(commento di... (Continues)
Contributed by CCG Staff 2007/4/24 - 18:21
Song Itineraries: Anti-war classical music
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Cимфония Hp. 7

Cимфония Hp. 7
[1942]
Prima esecuzione: Zala Kolonnaja, Dom Sojuzov, Mosca
29 marzo 1942
First Performance: Zala Kolonnaja, Dom Sojuzov, Moscow, March 29, 1942

Dmitrij Shostakovich raggiunse il massimo della notorietà con la Settima Sinfonia, la più famosa partitura della storia “contro la guerra”, dedicata dal compositore alla città di Leningrado. Mentre Leningrado resisteva eroicamente all’assedio, la sinfonia veniva eseguita in Unione Sovietica, a Londra e negli USA e in seguito divenne simbolo della vittoria sul Fascismo. Questa non fu l’unica opera con cui Shostakovich affrontò il tema della guerra, infatti con l’Ottava Sinfonia egli esaltò ancor più l’immane tragedia che essa rappresenta. Nel 1960, subito dopo un viaggio a Dresda, Shostakovich creò il suo ottavo quartetto per archi. L’opera tragica è stata ufficialmente dedicata dall’autore alle “Vittime della Guerra e del Fascismo”; il quartetto... (Continues)
Contributed by CCG Staff 2007/4/24 - 18:04
Song Itineraries: Anti-war classical music
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Djebel

Djebel
Album: Souvent fauché, Toujours marteau - 1989
Ils arrivent, ils arrivent
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/4/24 - 14:42
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Vivre Libre ou Mourir

Vivre Libre ou Mourir
A l'âge de douze ans
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/4/24 - 14:10
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Peacekeeper

Peacekeeper
[2003]

Da/From: Say You Will
We make all of our suns the same
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/4/24 - 11:33
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Peace Treaty

Peace Treaty
[1990]

Da/From: Mama Africa
Do you remember the peace treaty
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/4/24 - 10:55
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Peace Song

Peace Song
[1985]

Da/From: Blue Food
Now everybody's looking for a little peace of mind
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/4/24 - 09:52
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Un capretto [Dona, dona]

Un capretto [Dona, dona]
[1967]
Rielaborazione italiana di Dos kelbl (Dona, dona) di Sholom Secunda [1935]
Rielaborazione in Yiddish di una canzone popolare polacca
Testo inglese di Sheldon Secunda
Testo yiddish di Aaron Zeitlin
Musica di Sholom Secunda

Un grande grazie a Enzo che ci ha fornito questo testo.
Se volete saperne di più su Herbert Pagani, questo geniale artista multimediale troppo presto scomparso, potete visitare il sito a lui dedicato: www.megalopolis.it

Un capretto, l’immagine sacrificale per eccellenza (anche se di solito è l’agnello), che va al macello.
Lo stesso rituale si ripete per un bambino avviato verso uno dei tanti lager ancora oggi tristemente presenti nel mondo, con le stesse, atroci modalità.
Herbert Pagani, in questo testo, traccia un parallelo terribile, ma purtroppo fin troppo reale e sempre attuale, tra il macello di un cucciolo di animale e quello di un cucciolo d’uomo.
Un... (Continues)
Un capretto su un carretto va al macello del giovedì
(Continues)
Contributed by i.fermentivivi 2007/4/24 - 09:13
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Peace Pipe

Peace Pipe
[1993]

Da/From: Brother
In the heat of the morning
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/4/23 - 18:49
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Lamento della sposa padovana

Lamento della sposa padovana
[sec. XII]
Conservato nel "Frammento Papafava"
Musica di Silvio Omizzolo [1941]

Conservato in un manoscritto del XII secolo, il cosiddetto Frammento Papafava, il Lamento della sposa padovana è uno dei più antichi testi giullareschi della letteratura italiana. I documenti più antichi dell'arte dei giullari sono abbastanza rari: il più antico è la cantilena toscana Salv'a lo vescovo senato, che fu composta poco dopo la metà del XII secolo in lasse monorime composte da ottonari in cui un giullare con enfatiche parole esalta Villano, arcivescovo di Pisa, per ottenere in cambio il dono di un cavallo.

Il Lamento della sposa padovana è un frammento del secolo XII proveniente da un poemetto di genere cortigiano, probabilmente imitato dal francese, che canta l'amore di una donna per il marito che combatte lontano, in Terrasanta. Musicato nel 1941 da Silvio Omizzolo, per il particolare anno di composizione e, ovviamente, anche per l'argomento, assunse significato di impegno civile e di opposizione alla guerra.

"Responder voi' a dona Frixa,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/23 - 10:32
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Elegia per gli impiccati di Bassano

Elegia per gli impiccati di Bassano
[1963]
Musica di Silvio Omizzolo
su testo di Neri Pozza
testo proveniente da questa pagina

Silvio Omizzolo (1905-91), nato a Padova ma originario dell'Altopiano di Asiago, pianista e docente di pianoforte, direttore del Conservatorio di Musica C.Pollini di Padova, fu uno dei massimi compositori veneti del secolo. Allievo del compositore vicentino Almerigo Girotto, adotto` un linguaggio costruttivista contrappuntistico affine ad Hindemith e Bartok, sperimento` atonalita` e dodecafonia, ma ritenne anche una ricca espressivita` e raffinata liricita`.

In modi diversi, i compositori di questo festival sono testimoni alti del XX secolo in Europa. La musica di Mahler sembra presentire il disastro incombente sul popolo ebraico e sull'Europa. Dmitri Shostakovich, che visse e compose in Leningrado assediata, dovette anche per lunghi anni resistere allo stalinismo. Negli anni '60 e '70 Luigi Nono... (Continues)
Mare nero intorno al Grappa, mare-fuoco,
(Continues)
Contributed by Adriana e Riccardo 2007/4/23 - 10:12
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Una storia da raccontare

Una storia da raccontare
dall'album "Una storia da raccontare" (1998)

Un'altra canzone per il percorso contro la pena di morte
Il vento passava le sbarre,
(Continues)
2007/4/23 - 09:31
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Ballade des pendus [Épitaphe Villon]

Ballade des pendus [Épitaphe Villon]
[1462/63?]
di François Villon [1431-1463?]
Musica [1961] di Louis Bessières
Interpretazione di Serge Reggiani




La Ballade des pendus è la più celebre poesia di François Villon; specialmente a partire dal Romanticismo, con la sua riscoperta della poesia medievale, la sua influenza sulla letteratura non solo francese è stata enorme. Si afferma generalmente, anche se la circostanza non è mai stata chiarita in modo definitivo, che Villon la compose in carcere, nell'attesa di essere giustiziato per impiccagione in seguito al suo coinvolgimento nel cosiddetto Caso Ferrebouc, nel quale un legato pontificio rimase ferito durante una rissa.

Nel manoscritto Coislin (1464) la ballata è priva di titolo; nell'antologia Le Jardin de Plaisance et Fleur de de rethoricque, stampata da Antoine Verard nel 1501, è intitolata semplicemente Autre ballade. Essa reca invece il titolo di Épitaphe Villon... (Continues)
Frères humains qui après nous vivez,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/23 - 00:27
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When The Lights Go On Again

When The Lights Go On Again
Un'altra canzone della Seconda guerra mondiale, cantata da Vera Lynn ma anche da altri. L'hanno scritta Eddie Seller, Sol Marcus e Bennie Benjamin e credo sia tratta da un musical di Broadway.
When the lights go on again all over the world
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2007/4/22 - 18:24
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The White Cliffs Of Dover

The White Cliffs Of Dover
Su internet il testo di questa canzone è più lungo; la versione di Vera Lynn (forse la prima e la più nota) è così come ve la mando
There'll be bluebirds over
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2007/4/22 - 18:09
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I si canto trist

I si canto trist
1974

Dal sito : Amnistia Internacional Catalunya
Lluís Llach compuso la canción en homenaje a Salvador Puig Antich, un joven anarquista ejecutado en Barcelona en 1974, durante la dictadura fanquista, un año antes de la muerte de Franco. Junto con Heinz Chez, ejecutado el mismo día en Tarragona, fueron las dos últimas personas ejecutadas mediante el garrote vil en España. La película "Salvador" (2006) de Manuel Huerga, sobre la vida de Puig Antich, se cierra con una nueva versión de la canción (Llach es el autor de la música de la película).
Jo no estimo la por, ni la vull per a demà,
(Continues)
Contributed by adriana 2007/4/22 - 12:52
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Le fou du roi

Le fou du roi
[1945]
Paroles et musique de Jacques Brel
Testo e musica di Jacques Brel
Album: Jacques Brel et ses chansons
Il était un fou du roi
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/22 - 11:28
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Le verger du Roi Louis

Le verger du Roi Louis
Poème de Théodore de Banville
Poesia di Théodore de Banville
Musique de Georges Brassens
Musica di Georges Brassens*

*La musica fu utilizzata da Fabrizio de André per la canzone La morte (1967), da "Volume I".

Nella Francia tradizionale medievale e rinascimentale, ma in alcuni luoghi addirittura fino alla Rivoluzione, veniva chiamato Le verger du Roi Louis ("verziere", cioè orto, del re Luigi) qualsiasi terreno riservato all'esecuzione per impiccagione. A tale tradizione si ispirò il grande poeta Théodore de Banville (che Rimbaud riconobbe come suo maestro, tanto da dedicargli diverse poesie) per questo impressionante componimento, che Brassens musicò forse addirittura fin dagli anni '40. [RV]
Sur ses larges bras étendus,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/22 - 11:05
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Dead Man Walkin'

Dead Man Walkin'
[1995]
Lyrics and music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen

From the soundtrack of the motion picture Dead Man Walking by Tim Robbins
Dalla colonna sonora del film Dead Man Walking di Tim Robbins
There's a pale horse comin'
(Continues)
Contributed by adriana 2007/4/22 - 09:41
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A paghjella di l'impiccati

A paghjella di l'impiccati
(Ghjuvan-Teramu Rocchi/Ghjuvan-Claudiu Acquaviva)
Album: Intantu

"U 23 di ghjugnu in cunventu di Calacuccia, l’Associu Niolu Memoria è Ricordu hà urganizatu a cummimurazione di u sacrifiziu di l’impiccati è di i dipurtati di u Niolu u 23 di ghjugnu scorsu. Sta ghjurnata di ricordu ramenta l’annu 1774, "l’annu di a disgrazia" dicenu à spessu i Niulinchi. Dopu à Ponte Novu, a risistenza hà cuntinuatu dinò una bellu pezzu più o menu à palesu. In li principii di u 74 Nicudemu Pasqualini, scalatu da a Tuscana, sbarcò à l’appiattu circhendu di move una rivolta, i Niulinchi eranu parechji cun ellu. Hè tandu chì a ripressione l’ hà minati di dipiù à elli quella annata. L’infamu Sionville è u Culunellu Gaffori ghjunti in Niolu arristonu una mansa di ghjente è i purtonu in cunventu di Calacuccia cambiatu in prighjò. In lu frà tempu e case eranu sacchighjate è po dopu brusgiate, è e ghreghje scannate.... (Continues)
Sè vo ghjunghjite in Niolu
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/22 - 00:05
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La messe au pendu

La messe au pendu
[1972]
Paroles et musique de Georges Brassens
Testo e musica di Georges Brassens
Cette chanson et la traduction sont pour Don Fulvio
Questa canzone e la traduzione sono per Don Fulvio

Era da molto tempo che "covava" un percorso sulla pena di morte, in questo sito; da stasera è stato istituito. Vi sono già alcune canzoni, molte altre ce ne saranno. Iniziamo con questa, sicuramente uno dei capolavori di Georges Brassens. Una canzone dove, ancora una volta, c'è tutto Brassens (che di ogni forma di pena di morte fu strenuo oppositore: ne fa fede il mort à la peine de mort! di questa canzone). Tutto Brassens nei suoi slanci e nelle sue contraddizioni, nel suo "ateismo religioso", nel suo non considerare mai le istituzioni, ma i singoli. E, ancora una volta, un impiccato. E questa figura indimenticabile di prete di campagna, che "parte all'offensiva" mentre i suoi fedeli parrocchiani non hanno... (Continues)
Anticlérical fanatique
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/21 - 23:11
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Соловьи

Соловьи
[1942]
Словa A. И. Фатьянова
Mузика B. Coловьева-Ceдого
Testo di Aleksej I. Fat'janov
Musica di V. Solov'ëv-Sedoj
Lyrics by A. I. Fatyanov
Music by V. Solovyov-Sedoy

Aleksej Ivanovič Fat'janov è stato uno dei più grandi autori russi di canzoni di guerra durante il periodo bellico. Era nato il 5 marzo 1919 nel villaggio di Maloe Petrino, nel distretto di Vladimir.
Oltre che autore di canzoni fu cantante e attore; la sua collaborazione col musicista V. Solov'ëv-Sedoj fu assai fruttuosa (insieme produssero oltre ottanta canzoni). In tutto, Fat'janov scrisse oltre 200 canzoni assieme ai maggiori musicisti sovietici dell'epoca (B. Mokrousov, M. Blanter, N. Bogoslovskij, A. Xolminov, Ju. Miljutin, A. Lepin, Ju. Birjukov ed altri). Subito dopo la guerra, già a partire dal 1946, le canzoni di Fat'janov furono però bollate di "melancolia formalista" e messe al bando. Fat'janov diventò alcolizzato,... (Continues)
Соловьи, соловьи, не тревожьте солдат,
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2007/4/21 - 23:07
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B лесу прифронтовом

B лесу прифронтовом
[1942]
Автор текста: Михаил Исаковский
Автор музыки: Матвей Блантер
Исполняет: Светлов Владимир

Testo: Michajl Isakovskij
Musica: Matvej Blanter
Interprete: Vladimir Svetlov

"Cari amici, vi chiedo un aiuto.
Sto facendo una ricerca sulle canzoni di guerra russe della Seconda guerra mondiale e ne ho trovate alcune di interessanti: ho trovato il testo in russo (trascrizione romanza) e in traduzione in inglese; con la mia scarsa conoscenza dell'inglese provo a tradurle in italiano e mano a mano ve le manderò, ma vi sarei infinitamente grato se poteste correggere la mia traduzione, sicuramente sbagliata e che procede sostanzialmente a "naso". Prima ancora, però, considerate se è il caso di pubblicarle nel sito, perchè non sono canzoni contro la guerra, ma canzoni di guerra; se non ritenete opportuno inserirle o se non potete aiutarmi nella traduzione, fa niente: vi ringrazio ugualmente.... (Continues)
С берёз, неслышен, невесом,
(Continues)
Contributed by Renato Stecca 2007/4/21 - 18:01
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Macondo Express

Macondo Express
Dall'album Terra e libertà (1997)

"fucili muti amigos"

contiene anche alcune battute di "Silver spear", tradizionale irlandese.


Macondo Express - Il ritorno di Paddy Garcia - Il ballo di Aureliano - Remedios la bella - Radio Tindouf - Marcia balcanica - Danza infernale - Qualche splendido giorno - Transamerika - Lettera dal fronte - L'ultima mano - Cuore blindato - Don Chisciotte - Cent'anni di solitudine - L'amore ai tempi del caos
Il treno corre forte si divora la foresta
(Continues)
Contributed by matteo88 2007/4/21 - 14:34
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Omicidio di stato

Omicidio di stato
Si può ascoltare parzialmente da questo sito
La cella si aprì in un giorno di neve
(Continues)
Contributed by adriana 2007/4/21 - 10:08
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Tout ce qu'est dégueulasse porte un joli nom

Tout ce qu'est dégueulasse porte un joli nom
[2002]
Allain Leprest - Romain Didier
Interprètes/Interpreti: Juliette, Jean-Louis Foulquier, Olivia Ruiz
Album: "Je viens vous voir", enregistrement public
Enregistré avec Jean-Louis Beydon au piano
et Philippe Leygnac aux percussions
à Castres (France) les 16 et 17 Octobre 2000
Amoco Cadiz, amanite, Sahel,
(Continues)
Contributed by CCG Staff 2007/4/21 - 01:55
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Peaceful World

Peaceful World
[2001]

Da/From: "Cuttin' Heads"
Come on baby take a ride with me
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/4/20 - 19:08
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Georges Brassens: La princesse et le croque-notes

Georges Brassens: La princesse et le croque-notes
[1973]
Paroles et musique de Georges Brassens
Testo e musica di Georges Brassens
Lyrics and music by Georges Brassens
Album: "Mourir pour des idées"



Un altro mio "demone di canzone", una di quelle che non manca mai dove c'è il sottoscritto. In qualche modo lontanissimo ha comunque a che fare con le CCG. Quando sono nate, a Bruay sur l'Escaut quattro anni, questa canzone, che ascoltavo in automobile su un percorso che facevo tutti i giorni (chiudo gli occhi e me lo rivedo come fosse due secondi fa...), è stata una delle "colonne sonore" di quella primitiva raccolta. Me la canticchiavo persino inserendo Le déserteur...
Quando la avevo inserita, grazie al grande Alessandro, il nostro impareggiabile cazador de emepetrés, avevamo potuto offrirla in ascolto a tutti. Purtroppo la pagina è stata eliminata, così come gli altri links a suo tempo reperiti da Giorgio. Fortunatamente, il 6/1/10 la canzone originale è stata di nuovo reperita su YouTube. [RV]
Jadis, au lieu du jardin que voici,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/20 - 15:09
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Nobody Died

Nobody  Died
[2007]
Testo e musica di The Wilkinsons
Lyrics and Music by The Wilkinsons
Da/From "Home"

From TheStar.com

It is the kind of strange coincidence that sounds like a poor joke, but it isn't at all funny to Steve Wilkinson.

He and two of his children, Amanda and Tyler, make up the country music trio The Wilkinsons and today the group is hard at work at a local school on their latest music video "Nobody Died." Focusing on school bullying and violence, the song was inspired by the 1999 Columbine shootings, but it seems all the more ominous in light of Monday's massacre at Virginia Tech.

"The timing flipped me out and it kind of pulled the rug out from under my feet ... I was in my basement finishing off my rec room when my video director called me. He said, `have you seen the news? You're not going to believe it.'
"It's terrible, and it just made me sick," says Steve Wilkinson from his... (Continues)
Back when I went to school
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/4/20 - 13:44
Song Itineraries: Weapons: our daily home war
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Merde à Vauban

Merde à Vauban
[1961]
Paroles: Pierre Seghers
Testo: Pierre Seghers
Musique: Léo Ferré
Musica: Léo Ferré

L'isola di Ré (anticamente Ret) si trova nell'Oceano Atlantico, subito fuori dallo storico porto de La Rochelle (al quale, dal 1988, è unita da un ponte lungo circa tre chilometri). Fa parte del dipartimento della Charente Maritime (17); totalmente piatta (il suo punto più « alto » è di 20 metri...) e divisa in dieci comuni, ha una superficie di 85 km2. Considerata un paradiso naturalistico, presenta un clima assai mite per la sua latitudine e, per le sue particolari condizioni, è uno dei luoghi più soleggiati di tutta la Francia, che compete addirittura con la Costa Azzurra. Un paradiso? Non per i tanti e tanti bagnards che vi sono stati fatti forzatamente soggiornare prima di essere deportati alla Caienna. Perché il nome dell'isola di Ré, condividendo il triste destino di tante e tante altre isole... (Continues)
Bagnard, au bagne de Vauban
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/4/20 - 13:36
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Ο Ναπολιτάνος

Ο Ναπολιτάνος
O Napolitános
Στίχοι: Πυθαγόρας
Μουσική: Γιώργος Κατσαρός
Πρώτη έκτελεση: Μαρινέλλα
Δίσκος: "Αλβανία", 1973

Testo di Pythagòras
Musica di Yorgos Katsaròs
Prima interpretazione di Marinella
Disco: "Albania", 1973

Siete mai stati in Grecia? Se ci siete stati, probabilmente vi sarà capitato di sentire un qualsiasi greco, una volta saputo che siete italiani, dire la fatidica frase: " 'Ελληνες κι Ιταλοί, μία φάτσα, μία ράτσα" (si pronuncia: "élines ki italì, mìa fàzza, mìa razza"). Vuol dire che siamo tutti su questo lago salato che si chiama Mediterraneo. Abbiamo tutti la stessa faccia e siamo della stessa razza. Italiani, greci, arabi, spagnoli, jugoslavi, turchi…tutti quanti. Per sottolinearlo, i greci hanno usato due delle centinaia di parole di origine italiana (di antico e a volte antichissimo prestito) che esistono nel greco popolare. Tutto questo nonostante gli imbecilli di vari... (Continues)
Μελαχρινέ Ναπολιτάνο
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/20 - 03:30
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Κι εσύ λαέ βασανισμένε (Μη ξεχνάς τον Ωρωπό)

Κι εσύ λαέ βασανισμένε (Μη ξεχνάς τον Ωρωπό)
Ki esý laé vasanisméne (Mi xehnás ton Oropó)

[1970]
Στίχοι: Mίκης Θεοδωράκης
Μουσική: Mίκης Θεοδωράκης
Testo e musica di Mikis Theodorakis

Si veda anche la pagina dedicata a Τα τραγούδια του αγώνα.

Mikis Theodorakis scrisse questa canzone in piena dittatura dei colonnelli, invitando i greci che vivevano sotto la tirannia a "non scordarsi di Oropos". Oropos è un'antica città dell'Attica orientale, di fronte all'isola di Eubea, dove subito dopo il colpo di stato del 21 aprile 1967 la giunta militare aveva impiantato uno dei numerosi lager per rinchiudervi gli oppositori politici. Di sicuro non poteva scordarsene Mikis Theodorakis, perché vi fu rinchiuso lui stesso.

Una volta caduta la dittatura nel luglio del 1974, Mikis Theodorakis fu tra i protagonisti dell'enorme concerto di festeggiamento che si tenne ad Atene. Tutti i più grandi artisti greci che si erano opposti alla dittatura,... (Continues)
Κι εσύ λαέ βασανισμένε, μη ξεχνάς τον Ωρωπό.
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/20 - 02:48
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Klama (Andramu pai)

Klama (Andramu pai)
[1972]
Testo e musica di Franco Corlianò
(Il testo e la traduzione italiana sono ripresi da Grika Milume, il sito della Grecìa Salentina).
Interpretata anche da Maria Farandouri in:
Tραγούδια Διαμαρτυρίας από όλο τον κόσμο
e dai Nidi d'Arac



Klama è stato cantato e inciso anche da Xaris Alexiou [Ξάρης Aλεξίου] e Dimitra Galani (Δημήτρα Γαλάνη), Ghiorgos Katzaròs [Γιώργος Kατζαρός], Aliki Kaghialòglou (Aλίκη Kαγιαλόγλου), Marinella (Mαρινέλλα) e, in versione inglese, da Garry Christian e Eleni Dimou. In Italia viene cantata dai gruppi Aramirè, Canzoniere Grecanico Salentino, Ghetonia, Koràssia, Korèuti, Aràkne Mediterranea e da Ninfa Giannuzzi ed Emanuele Licci. [Si veda il commento spedito da Franco Corlianò ].

Si veda anche Gramma, il "seguito" di Klama


Da qualche parte del Salento si parla ancora il "griko", quello che in Calabria si chiama, o si chiamava, grecanico. Inutile... (Continues)
Telo na mbriakeftò.. na mi' ppensefso,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/19 - 23:29
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Freedom's Road

Freedom's Road
2007
Freedom's Road
Cain told Abel, "Brother, you'd better get busy
(Continues)
2007/4/19 - 22:40
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Fruit Trader

Fruit Trader
From his 1998 album John Mellencamp
Cain told Abel, "Brother, you'd better get busy
(Continues)
2007/4/19 - 22:38
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Down and Out In Paradise

Down and Out In Paradise
From his 1987 album The Lonesome Jubilee
Well, Dear Mr. President
(Continues)
Contributed by adam 2007/4/19 - 22:36
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Rodeo Clown

Rodeo Clown
From his 2007 album Freedom's Road
Well there’s blood on the hands of the rich politicians
(Continues)
Contributed by adam 2007/4/19 - 22:33
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Someday

Someday
From his 2007 album Freedom's Road
Someday
(Continues)
Contributed by adam 2007/4/19 - 22:29
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No More

No More
Written and released in 2006 as a response to the U.S. Invasion Of Iraq. It is thought of among fans as a sequel to his 1968 song 2+2=?

This song is the seventh song off the 2006 record
Are you sorry when the lights begins to fade
(Continues)
2007/4/19 - 22:22
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The Star Spangled Banner

The Star Spangled Banner
Mi sarebbe tanto piaciuto esserci quel giorno per sentire quella meraviglia di Jimi Hendrix dal vivo.. è proprio vero, a volte si può esprimere tutto anche senza parlare e penso che lui sia stato la prova vivente.. questi concerti per la pace bisognerebbe tanto ritrovarli, che non devono essere però solo una cosa commerciale.. il motore devono essere i veri ideali portati da tutti noi..ideali veri di pace perché questo è quello che il mondo ha ora bisogno.. ricordarsi della pace! Valentina "87
valentina 2007/4/19 - 20:19
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Pani e pesci

Pani e pesci
[1976]
Testo e musica di Roberto Vecchioni
dall'album "Elisir"

La inserisco tra le CCG per via del riferimento satirico alla battaglia di Adua del 1/3/1896, una pesante sconfitta, che arrestò per molti anni le ambizioni coloniali italiane sul corno d'Africa.
Naturalmente la "Storia Ufficiale" in Italia ha sempre cercato di sminuire la sconfitta. Smascherare e ridicolizzare questi revisionismi è importante per combattere la retorica nazionalista e militarista.

P.S. La versione di Wikipedia è in netto contrasto con le cifre date da Vecchioni (anche considerando solo il rapporto di forze e non i numeri assoluti), viene infatti detto che il numero degli etiopi era "cinque o sei volte quindi le forze italiane". Non so se anche Wikipedia si sia allineata alla "versione ufficiale" o se Vecchioni abbia volutamente esagerato...
E Cesare tirò
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2007/4/19 - 16:22
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Angelita di Anzio

Angelita di Anzio
..mi chiamo angelita.. il mio nome mi piace più di qualsiasi altra cosa di me.. mia madre mi ha raccontato quando da piccola ascoltava questa canzone, finalmente l'ho trovata.. è meravigliosa
angelita 2007/4/19 - 12:36
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Support The Troops

Support The Troops
SUPPORTA LE TRUPPE
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2007/4/19 - 10:54
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Guns At My School

Guns At My School
Riporto qui un commento di Francesco Senia dal suo blog. [RV]

Il diritto di portare armi è il diritto di essere liberi. Così recita un emendamento alla costituzione americana, quella stessa costituzione che sottolinea, fra le altre cose, il diritto...alla felicità! Ne ha avuto di conseguenze, questo emendamento! E non sto parlando dell'associazione che fino a poco tempo fa era presieduta da Charlton Heston (magari "Ben Hur" sognava un Jesus Christ Superstar, armato di Uzi). Sto parlando, ad esempio, dello splendido ciclo di fantascienza de "I mercanti d'armi di Isher" di Alfred Van Vogt. Sto parlando, ad esempio, dell'utilizzo che, dell'emendamento, ne fece - a suo tempo - il Black Panther Party, facendo girare i propri militanti armati di fucili a pompa. Non so perché (oppure, forse, lo so benissimo, ma non importa) ma sono queste le cose cui penso quando, a fronte di un avvenimento, come... (Continues)
Riccardo Venturi 2007/4/19 - 01:17
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God Bless Your Family

NanaKojo Adu
[April 16, 2007]
Lyrics and Music by NanaKojo Adu

Una "Instant song" comparsa in questi giorni su YouTube dedicata alle 32 vittime del massacro del Virginia Tech Campus di Blacksburg e alle loro famiglie, scritta da un ragazzo americano di chiara origine africana. Il testo è stato trascritto all'ascolto.

A recently YouTubed instant song dedicated to the 32 victims of Virginia Tech Campus massacre and to their families, written by an American boy of African origin. Lyrics have been transcribed by listening.

"I wrote this song today whilst watching coverage of the devastating events that took place on Virginia Tech Campus.

God Bless the families of those lost on April 16th 2007 at Virginia Tech.

Matthew 5:4 Blessed are those who mourn, for they shall be comforted.

(See also Isaiah 61:1 - 4)

A brighter day is coming."
Blessed are those who mourn, for they shall be comforted.
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/19 - 00:54
Song Itineraries: Weapons: our daily home war
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Saturday Night Special

Saturday Night Special
[1974]
Ed King - Ronnie Van Zant
Album: Nuthin' Fancy [1975]


Questa è la 2000a canzone in lingua inglese delle CCG/AWS.

This is the song nr. 2000 in English in our AWS website.


(CCG/AWS Staff)


Che i Lynyrd Skynyrd siano una band fondamentale nella storia del rock, non c'è dubbio. Qualche dubbio, invece, forse potrà a venire a chi conosca la loro storia di band "Southern", tutti bandiera confederata e forse anche un goccino razzisti (ricordiamo poi che nel 2004 alcuni loro superstiti hanno suonato alla convention repubblicana). Tutto giusto; ma questa canzone è assolutamente inequivocabile sulla posizione della band originale a proposito delle armi e della loro "utilità". Ce la mettiamo molto volentieri. In slang, una Saturday Night Special è qualsiasi tipo di pistola da tasca.[RV]
Two feets they come a creepin
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/4/19 - 00:22
Song Itineraries: Weapons: our daily home war
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If It Were Up To Me

If It Were Up To Me
18 aprile 2007
FOSSE PER ME
(Continues)
2007/4/18 - 23:56




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