Riccardo Venturi 2007/2/18 - 10:30
Stanotte ho fatto un sogno
Da "Yankees Go Home!" del 1984
Stanotte ho fatto un sogno un po' fuori dal normale
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/2/11 - 00:07
Yankees Go Home!
Dall'album "Yankees Go Home!" del 1984.
Dedicato alle decine di migliaia di persone che saranno a Vicenza il 17 febbraio prossimo per manifestare contro l'ampliamento della base militare statunitense.
Dedicato alle decine di migliaia di persone che saranno a Vicenza il 17 febbraio prossimo per manifestare contro l'ampliamento della base militare statunitense.
Bombe N testate nucleari
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/2/11 - 00:04
General Belgrano
La ARA General Belgrano fu un incrociatore leggero della marina argentina affondato con perdite considerevoli di vite in un controverso episodio della guerra delle Falkland. È la sola nave che sia mai stata affondata da un sommergibile nucleare in tempo di guerra.
L'ordine di attaccare l'unità navale argentina, mentre si trovava fuori della zona d'interdizione britannica, mentre stava allontanandosi dall'isola contesa e a poche ore da un'annunciata proposta di pace del Governo peruviano, fu dato direttamente dall'allora primo ministro inglese, Margaret Thatcher
Nel maggio 1983, Margaret Thatcher durante uno spettacolo televisivo dal vivo su BBC One, venne messa alle strette da uno spettatore che la intervistò riguardo all'affondamento, affermando che la nave era già a occidente delle Falkland e stava dirigendosi verso la terraferma argentina a ovest. Lo spettatore affermò anche che la proposta... (Continues)
L'ordine di attaccare l'unità navale argentina, mentre si trovava fuori della zona d'interdizione britannica, mentre stava allontanandosi dall'isola contesa e a poche ore da un'annunciata proposta di pace del Governo peruviano, fu dato direttamente dall'allora primo ministro inglese, Margaret Thatcher
Nel maggio 1983, Margaret Thatcher durante uno spettacolo televisivo dal vivo su BBC One, venne messa alle strette da uno spettatore che la intervistò riguardo all'affondamento, affermando che la nave era già a occidente delle Falkland e stava dirigendosi verso la terraferma argentina a ovest. Lo spettatore affermò anche che la proposta... (Continues)
Il generale è sdraiato su un fianco
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/2/10 - 23:58
Song Itineraries:
Falklands (Malvinas) War
Gears of war
Music and Lyrics Dave Mustaine
Album: United Abominations - 2007
Album: United Abominations - 2007
Ethnic cleansing with no defending
(Continues)
(Continues)
Contributed by silva 2007/2/10 - 15:18
Soldiers - War - Another War
Da tre poesie di Giuseppe Ungaretti
tradotte in inglese William Fense Weaver
Two poems by Ungaretti (Soldiers - War - Another War and Vanity) were made into song by American composer Harry Partch (Intrusions, 1949-50). The poems were translated into English by William Fense Weaver.
Testo tratto da Database of Recorded American Music
tradotte in inglese William Fense Weaver
Two poems by Ungaretti (Soldiers - War - Another War and Vanity) were made into song by American composer Harry Partch (Intrusions, 1949-50). The poems were translated into English by William Fense Weaver.
Testo tratto da Database of Recorded American Music
Soldiers
(Continues)
(Continues)
2007/2/10 - 10:21
Sussurri e grida
[2004?]
Testo e musica di Andrea Parodi
I versi finali sono tratti da "Soldati" di Ungaretti:
"Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie"
Da "Soldati", il nuovo album di Andrea Parodi del 2007
Il testo ci è stato gentilmente inviato dall'autore
Il sito di Andrea Parodi
Nell'album 'Soldati':
Andrea Parodi: voce
Laura Fedele: voce
Michael Perry: basso
John Shepp: batteria, telecaster
Mary Ancheta: rhodes
Flaviano Braga: fisarmonica
Andrea Parodi, Luciano Ripamonti, Massimiliano Larocca, Freddie: cori soldati
ANNI PARODIANI
di Riccardo Venturi
Non me ne vogliano i Delsangre, i Larocca, i Giromini & Apuamater Indiesfolk e tutti gli altri; ma, per me, questi ultimi sono stati gli anni parodiani. A partire da quell'anno di grazia e disgrazia che è stato il 2002, l'anno degli arrovesciamenti, l'anno del treno nell'alba, l'anno in cui tutto è sembrato esplodere, in me e attorno... (Continues)
Testo e musica di Andrea Parodi
I versi finali sono tratti da "Soldati" di Ungaretti:
"Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie"
Da "Soldati", il nuovo album di Andrea Parodi del 2007
Il testo ci è stato gentilmente inviato dall'autore
Il sito di Andrea Parodi
Nell'album 'Soldati':
Andrea Parodi: voce
Laura Fedele: voce
Michael Perry: basso
John Shepp: batteria, telecaster
Mary Ancheta: rhodes
Flaviano Braga: fisarmonica
Andrea Parodi, Luciano Ripamonti, Massimiliano Larocca, Freddie: cori soldati
ANNI PARODIANI
di Riccardo Venturi
Non me ne vogliano i Delsangre, i Larocca, i Giromini & Apuamater Indiesfolk e tutti gli altri; ma, per me, questi ultimi sono stati gli anni parodiani. A partire da quell'anno di grazia e disgrazia che è stato il 2002, l'anno degli arrovesciamenti, l'anno del treno nell'alba, l'anno in cui tutto è sembrato esplodere, in me e attorno... (Continues)
La luna mi ha voltato le spalle
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/2/10 - 10:08
Notte senza stelle
2005
dall'album Occhi di Ghiaccio
dall'album Occhi di Ghiaccio
Cerco pace ma qui più non c’è
(Continues)
(Continues)
Contributed by silva 2007/2/10 - 09:37
Mucha Policia
Zuviel Polizei in diesem Land
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/2/9 - 23:32
Menschen sterben
Bombenterror - Menschen sterben
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/2/9 - 23:30
Les enfants Soldats
Chant de révolte et d'espoir d'Ariel Boucher
Canto di rivolta e di speranza di Ariel Boucher
8.2.2007
d'après/da [[révoltes.free.fr
Canto di rivolta e di speranza di Ariel Boucher
8.2.2007
d'après/da [[révoltes.free.fr
Chairs. Chairs à mitrailles
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2007/2/9 - 16:04
We Will Become Silhouettes
dall'album "Give Up"
(2003)
(2003)
I've got a cupboard with cans of food,
(Continues)
(Continues)
Contributed by silva 2007/2/9 - 14:25
Pornostar
[2006]
Testo e musica di Massimo Chiacchio
Dall'album "Sasso"
Il Cantautore Càcchio
di Riccardo Venturi
La "mia" storia con Massimo Chiacchio comincia un giorno di tre anni fa, esattamente il 6 dicembre 2003, in un'osteria della banlieue fiorentina (detto così suona più romantico), l' "Osteria delle Riffe". Quel giorno vi si svolge una "Piola", e a questo punto dovrei forse specificare che cosa sia; nel gergo delle mailing list e dei newsgroup fondatori di questo sito, una "piola" è una riunione mangereccio-musicale con schitarrate e musicisti veri e/o improvvisati coadiuvati da non-musicisti e non-cantanti stonati (tra i quali il sottoscritto) che, a volte, si protrae fino a tre giorni riducendo i partecipanti a dei cònci. Fu proprio presso questo locale fiorentino dove si svolgeva quella piola, preceduta il giorno prima dal mitico tuffo accidentale nella fontana di un altro cantautore,... (Continues)
Testo e musica di Massimo Chiacchio
Dall'album "Sasso"
Il Cantautore Càcchio
di Riccardo Venturi
La "mia" storia con Massimo Chiacchio comincia un giorno di tre anni fa, esattamente il 6 dicembre 2003, in un'osteria della banlieue fiorentina (detto così suona più romantico), l' "Osteria delle Riffe". Quel giorno vi si svolge una "Piola", e a questo punto dovrei forse specificare che cosa sia; nel gergo delle mailing list e dei newsgroup fondatori di questo sito, una "piola" è una riunione mangereccio-musicale con schitarrate e musicisti veri e/o improvvisati coadiuvati da non-musicisti e non-cantanti stonati (tra i quali il sottoscritto) che, a volte, si protrae fino a tre giorni riducendo i partecipanti a dei cònci. Fu proprio presso questo locale fiorentino dove si svolgeva quella piola, preceduta il giorno prima dal mitico tuffo accidentale nella fontana di un altro cantautore,... (Continues)
Da questo cielo di ferro il pilota centra l’obiettivo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/2/9 - 11:42
רציתי שתדע
Il testo ebraico nell'alfabeto originale è ripreso da questa pagina.
אלוהים שלי, רציתי שתדע
(Continues)
(Continues)
Contributed by Silva & Riccardo Venturi 2007/2/8 - 15:22
London Calling
Joe Strummer/Mick Jones
Dall'omonimo LP doppio del 1979
Gli esseri umani costantemente soto la minaccia della guerra termonucleare.
Era il 1979 quando è uscita questa canzone.
Oggi, cosa è cambiato?
London Calling: Londra chiama, ma potrebbe essere una qualsiasi altra metropoli quella che sta chiamando, ieri come oggi.
Niente cambia, tranne lo spessore della paura.
(i.fermentivivi)
Un'altra canzone che appartiene al filone delle "famosissime dimenticate". Dimenticata perché la sua interpretazione non è così immediata. Qua si allude ad una catastrofe nucleare, alla repressione (i manganelli, l'unica cosa rimasta a "ruotare" nella "Swingin' London")... più che abbastanza per accogliere il capolavoro dei Clash nelle CCG
(Lorenzo Masetti)
Il titolo allude alla frase che veniva ripetuta alla stazione radio BBC World Service che nella seconda guerra mondiale trasmetteva nei paesi occupati.
Le... (Continues)
Dall'omonimo LP doppio del 1979
Gli esseri umani costantemente soto la minaccia della guerra termonucleare.
Era il 1979 quando è uscita questa canzone.
Oggi, cosa è cambiato?
London Calling: Londra chiama, ma potrebbe essere una qualsiasi altra metropoli quella che sta chiamando, ieri come oggi.
Niente cambia, tranne lo spessore della paura.
(i.fermentivivi)
Un'altra canzone che appartiene al filone delle "famosissime dimenticate". Dimenticata perché la sua interpretazione non è così immediata. Qua si allude ad una catastrofe nucleare, alla repressione (i manganelli, l'unica cosa rimasta a "ruotare" nella "Swingin' London")... più che abbastanza per accogliere il capolavoro dei Clash nelle CCG
(Lorenzo Masetti)
Il titolo allude alla frase che veniva ripetuta alla stazione radio BBC World Service che nella seconda guerra mondiale trasmetteva nei paesi occupati.
Le... (Continues)
London calling to the faraway towns
(Continues)
(Continues)
Contributed by i.fermentivivi 2007/2/8 - 15:09
Study War No More
(1989)
Won't that be one mighty day
(Continues)
(Continues)
Contributed by Silva 2007/2/8 - 12:47
Virtual War
Karen Barry Schwarz ha scritto una recensione intitolata "(A Prairie Wind Blows Through Nashville" sul concerto di Neil Young al Ryman Auditorium di Nashville, nell'agosto del 2005.
Karen è tra i tanti che hanno raccolto l'invito di Young a scrivere canzoni contro la guerra e la guerra in Iraq in particolare.
Tutti i contributi sono raccolti sul sito di Young alla pagina intitolata "Songs of the Times":
"Virtual War" è il contributo della Schwarz.
(Alessandro)
Karen è tra i tanti che hanno raccolto l'invito di Young a scrivere canzoni contro la guerra e la guerra in Iraq in particolare.
Tutti i contributi sono raccolti sul sito di Young alla pagina intitolata "Songs of the Times":
"Virtual War" è il contributo della Schwarz.
(Alessandro)
why can't we have a
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/2/7 - 17:00
La nuova Auschwitz
non c'è storia!
l'unica canzone che ti ricorda come il male sia vicino anche a noi e che si intravede una possibilità di salvezza
grazie claudio
l'unica canzone che ti ricorda come il male sia vicino anche a noi e che si intravede una possibilità di salvezza
grazie claudio
skart ct 2007/2/7 - 10:43
Ils ont peur de la liberté
Album: "Entre ciment et belle étoile" (2006)
Keny Arkana, la cantante franco-argentina delle banlieues di Marsiglia, con la faccia da bambina, con il suo hijab universale, per me è un simbolo dell’eternità.
Prima di tutto, perché non c’è sradicamento, scuola, televisione, architettura tenebrosa e utilitaria, modernizzazione, integrazione, che riesca a spezzare un’anima quando è bella dentro:
“n’oublie pas en ton âme cette flamme allumé, n’oublie pas l’enfant en toi et tous les rêves qui l’animait.“
E poi, le cose eterne che ci sono dentro di noi, rinascono sotto qualunque forma. Non importa che io diffidi dei tempi sincopati della civiltà mediatica con cui nasce il rap, perché le parole di Keny Arkana non sono diverse da quelle di tutti coloro che hanno vissuto l‘amor iliscus:
« Je viens de l’incendie, regarde les brûlures de mon âme ; Marquée au fer rouge, comment faire, ma mémoire... (Continues)
Keny Arkana, la cantante franco-argentina delle banlieues di Marsiglia, con la faccia da bambina, con il suo hijab universale, per me è un simbolo dell’eternità.
Prima di tutto, perché non c’è sradicamento, scuola, televisione, architettura tenebrosa e utilitaria, modernizzazione, integrazione, che riesca a spezzare un’anima quando è bella dentro:
“n’oublie pas en ton âme cette flamme allumé, n’oublie pas l’enfant en toi et tous les rêves qui l’animait.“
E poi, le cose eterne che ci sono dentro di noi, rinascono sotto qualunque forma. Non importa che io diffidi dei tempi sincopati della civiltà mediatica con cui nasce il rap, perché le parole di Keny Arkana non sono diverse da quelle di tutti coloro che hanno vissuto l‘amor iliscus:
« Je viens de l’incendie, regarde les brûlures de mon âme ; Marquée au fer rouge, comment faire, ma mémoire... (Continues)
Le temps c'est pas de l'argent! cette connerie nous affaiblit
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2007/2/6 - 19:04
Song Itineraries:
Fear: mass control weapon
I Was Only Nineteen (A Walk In The Light Green)
VB IS an Australian beer, but it stands for 'Victoria Bitter'
Chris 2007/2/6 - 15:28
Party At Ground Zero
Dal lavoro di esordio della band, l'Ep "Fishbone" del 1985.
Party at ground zero
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/2/6 - 12:13
Il maggio di Belgrado
UNA PACE A DUE FACCE E DUE FACCIATE?
Riportiamo questo post del 15 febbraio 2003 di Babsy Jones. Tra i nomi dei "pochi che c'erano" ci permettiamo di aggiungere Erri De Luca.
15 febbraio 2003: lettera aperta ai 'pacifisti'
dal blog di Babsy Jones
C’è un signore che a voi che oggi siete a Roma vi ha dato dei farabutti. Intendo, l’elefantiaco messere in questione l’ha scritto con più garbo, ma a voi che oggi siete a Roma con le bandiere colorate vi ha detto, modaioli. Vi ha chiamato burattini fra le mani dei movimenti che - come passerelle della moda popolare, come operazioni di travolgente propaganda - obbediscono alle multinazionali della pace col culetto al caldo e la pancia piena: questo, vi ha detto. Quel signore con me non può parlare, perché io oggi a Roma non ci sto, e perché se vuole farsi due chiacchiere sull’etica della guerra lo invito a prendersi una tazza di caffè (turco)... (Continues)
Riportiamo questo post del 15 febbraio 2003 di Babsy Jones. Tra i nomi dei "pochi che c'erano" ci permettiamo di aggiungere Erri De Luca.
15 febbraio 2003: lettera aperta ai 'pacifisti'
dal blog di Babsy Jones
C’è un signore che a voi che oggi siete a Roma vi ha dato dei farabutti. Intendo, l’elefantiaco messere in questione l’ha scritto con più garbo, ma a voi che oggi siete a Roma con le bandiere colorate vi ha detto, modaioli. Vi ha chiamato burattini fra le mani dei movimenti che - come passerelle della moda popolare, come operazioni di travolgente propaganda - obbediscono alle multinazionali della pace col culetto al caldo e la pancia piena: questo, vi ha detto. Quel signore con me non può parlare, perché io oggi a Roma non ci sto, e perché se vuole farsi due chiacchiere sull’etica della guerra lo invito a prendersi una tazza di caffè (turco)... (Continues)
2007/2/6 - 10:57
Tutu
(1986)
Album: Tutu
Music by Marcus Miller
Be', perché non inserire un altro brano (oltre ai pochi già inseriti) solo strumentale del grande Davis? Tutu (del 1986) è dedicata a Desmond Tutu, nobel per la pace nel 1984: io direi che ne vale la pena!
Album: Tutu
Music by Marcus Miller
Be', perché non inserire un altro brano (oltre ai pochi già inseriti) solo strumentale del grande Davis? Tutu (del 1986) è dedicata a Desmond Tutu, nobel per la pace nel 1984: io direi che ne vale la pena!
(instrumental)
Contributed by Renato Stecca 2007/2/6 - 02:00
Song Itineraries:
Anti-War Jazz, Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Pratobello
una canzone che dovrebbe significare molto per i sardi peccato che veramente in pochi la conoscano.Sembra la storia di un film americano ma è molto di più...è il coraggio dei sardi
mirko 2007/2/5 - 19:58
Kriegsmeister
Ich lehre dich zu jeder Zeit
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/2/4 - 23:15
Corpo Estraneo
In una società in cui sono morti ogni valore ed ogni morale, in cui sembra che fare del male agli altri sia una virtù, in cui c’è pigrizia e paura di ragionare, i Nomadi sono gli unici ancora capaci di farci aprire gli occhi alla realtà e di dipingere in maniera veritiera la nostra condizione. E a farci aggrappare ad una solida fune chiamata speranza. Per sempre Nomadi!
leojuve86@yahoo.it
leojuve86@yahoo.it
Giulio 2007/2/4 - 20:34
L'anno che verrà
EL AÑO QUE LLEGARÀ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Maria Gema Ordóñez Rivera García García Romero Jiménez Nieto Otero 2007/2/4 - 20:01
Fuma el camin
Arrivo in ritardo di due anni... ma ci tenevo a dire che invece questo sito è splendido, complimenti per la cura dei dettagli, delle ricerche e delle spiegazioni. Davvero un lavoro bellissimo!
Io ero in cerca di informazioni riguardanti la musica durante il periodo nazista.. sto facendo una tesina per la maturità di quest'anno e questo sito sicuramente mi aiuterà a delineare determinati collegamenti letterari e storici. Grazie per il vostro aiuto :)
(Manuel)
Io ero in cerca di informazioni riguardanti la musica durante il periodo nazista.. sto facendo una tesina per la maturità di quest'anno e questo sito sicuramente mi aiuterà a delineare determinati collegamenti letterari e storici. Grazie per il vostro aiuto :)
(Manuel)
Ecco, le tue parole sono veramente l'essenza di quello che abbiamo inteso fare, Manuel. Grazie a te. E in bocca al lupo per la maturità! [RV]
2007/2/4 - 15:11
Che il Mediterraneo sia
che dire... io non conoscevo questa canzone solo grazie al programa televisivo ho conosciuto un brano che e' davvero capace di emozionarmi...premettendo che io sono di una citta' con grande tradizione marinara. Inutile dire che non mi stanco mai di ascoltarla e semplicemente stupenda!!
vincenzo da Molfetta!! 2007/2/4 - 09:09
Se questo è un uomo
La poesia di Primo Levi è stata tradotta da Luigi Tadolini ed è apparsa nella rivista "L'Esperanto" nel marzo 2005.
Segue la mia traduzione non ritmica. NR
Segue la mia traduzione non ritmica. NR
ĈU ĈI TIU ESTAS VIRO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Nicola Ruggiero 2007/2/3 - 22:02
Drunken Lullabies
[2002]
Album: Drunken Lullabies
Album: Drunken Lullabies
Must it take a life for hatful eyes
(Continues)
(Continues)
Contributed by Eric Anderson 2007/2/3 - 01:39
To Youth (My Sweet Roisin Dubh)
2004
Within a mile of home
Within a mile of home
Tell me why must a man be of service
(Continues)
(Continues)
Contributed by Eric Anderson 2007/2/3 - 01:38
Tobacco Island
2004
Within a mile of home
La canzone fa riferimento alle deportazioni di schiavi Irlandesi alle Barbados: tra il 1652 e il 1659, più di 100,000 irlandesi furoni deportati alle Barbados e in Virginia dalla maggioranza Protestante inglese, comandata allora da Oliver Cromwell. Più di 18.000 morirono.
È discusso il reale ruolo di Cromwell nelle deportazioni, tra l'altro nel 1659, data indicata nella canzone, Cromwell era già morto da un anno.
Within a mile of home
La canzone fa riferimento alle deportazioni di schiavi Irlandesi alle Barbados: tra il 1652 e il 1659, più di 100,000 irlandesi furoni deportati alle Barbados e in Virginia dalla maggioranza Protestante inglese, comandata allora da Oliver Cromwell. Più di 18.000 morirono.
È discusso il reale ruolo di Cromwell nelle deportazioni, tra l'altro nel 1659, data indicata nella canzone, Cromwell era già morto da un anno.
Off to hell we must sail for the shores of sweet Barbados
(Continues)
(Continues)
Contributed by Eric Anderson 2007/2/3 - 01:37
རྒྱལ་གླུ། [༄༄། བོད་རྒྱལ་ཁབ་ཀྱི་རྒྱལ་གླུ།] [Gyallu; Rgyal·glu]
la canzone di Ivana Spagna risale al 1988,a differenza di quanto si possa pensare è molto bella, e contiene tra l altro il sampler di un coro tibetano.
marco 2007/2/3 - 01:18
Το σφαγείο
Greece had two leaders who really took care of the People. Perikles in the ancient Greece and Andreas Papandreou in modern Greece. I have been looking for this song a lot. I am grateful to you to let me download it.
George Maragozis 2007/2/2 - 22:06
Dove andate?
Note a cura di A.V. Savona tratte dall'edizione originale e riportate nel libretto che accompagna il cd “Seguendo Virgilio – Dentro e fuori il Quartetto Cetra”, Ala Bianca Group/I dischi del Club Tenco, 2005:
Orazio scrisse l'Epodo probabilmente nel 41 a.C., quando Ottaviano Augusto assediò e prese Perugia.
(1)“se nel fodero erano già riposte?” - Nell'originale “Nuo, nuo scelesti ruitis aut cur dexteris aptantur euses conditi?”. La versione dell'intero Epodo è riassuntiva e ne esprime i concetti essenziali.
(2)“fin da quando la terra fu macchiata dal sangue di Remo” - Remo, secondo la leggenda, fu ucciso dal fratello Romolo per aver oltrepassato con un salto il solco che egli aveva tracciato e che delimitava la “Roma quadrata” (753 a.C.).
(3)“Voi le avevate soltanto nascoste” - Verso non esistente nell'originale.
Orazio scrisse l'Epodo probabilmente nel 41 a.C., quando Ottaviano Augusto assediò e prese Perugia.
(1)“se nel fodero erano già riposte?” - Nell'originale “Nuo, nuo scelesti ruitis aut cur dexteris aptantur euses conditi?”. La versione dell'intero Epodo è riassuntiva e ne esprime i concetti essenziali.
(2)“fin da quando la terra fu macchiata dal sangue di Remo” - Remo, secondo la leggenda, fu ucciso dal fratello Romolo per aver oltrepassato con un salto il solco che egli aveva tracciato e che delimitava la “Roma quadrata” (753 a.C.).
(3)“Voi le avevate soltanto nascoste” - Verso non esistente nell'originale.
Alessandro 2007/2/2 - 21:51
Il testamento del parroco Meslier
[1972]
Testo e musica di Anton Virgilio Savona
Album: E' lunga la strada
Paroles et musique: Anton Virgilio Savona
Album: E' lunga la strada
Dall'album intitolato “E' lunga la strada” del 1972.
Testo tratto dal libretto che accompagna il cd “Seguendo Virgilio – Dentro e fuori il Quartetto Cetra”, Ala Bianca Group/I dischi del Club Tenco, 2005. Nel disco di tributo ad A.V. Savona il brano è eseguito da Alessio Lega e Mariposa.
La canzone è preceduta da questa breve introduzione:
“Intorno al 1730, Giovanni Meslier*, parroco di un paese di Champagne, si lasciò morire di fame esasperato dal fatto di non essere riuscito ad ottenere giustizia in una lite contro un potente. Lasciò i suoi beni ai parrocchiani e scrisse in tre esemplari un testamento politico e religioso: il testamento del parroco Meslier.”
*Si pronuncia come se fosse scritto "Mélier"
«Je voudrais, et ce sera le dernier... (Continues)
Avete sul collo fardelli pesanti
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/2/2 - 21:49
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical
Resistenza
[1989]
Testo e musica: L'Arcusgi
Lyrics and Music: L'Arcusgi
Paroles et Musique: L'Arcusgi
Album: Resistenza
L'Arcusgi
Jean-Pierre Bonci
Jean-Christophe Bastiani
Louis Franceschi
Pierre Bracci
Anthony Battesti
Nicolas Giustiniani
Guillaume Savelli
Jean-Marc Camurati
Laurent Ducatillon
Mathieu Camurati
Jean-Paul Peretti
"Pilou" Barque
Resistenza, con questo titolo che -ne sono certo- piacerà non poco a Marco Valdo M.I., è il brano centrale del primo album de L'Arcusgi, e quello che gli dà il titolo. Sembra, e senz'altro lo è, una canzone rivolta esclusivamente alla Corsica contro l'oppressione, oramai secolare, da parte della “Francia culuniale”; chi conosce almeno un po' L'Arcusgi, detti anche i “baschi corsi”, sa però che non è e non può essere così. L'Arcusgi sono un gruppo militante internazionalista, non “nazionalista”; con le radici ben piantate in Corsica,... (Continues)
Testo e musica: L'Arcusgi
Lyrics and Music: L'Arcusgi
Paroles et Musique: L'Arcusgi
Album: Resistenza
L'Arcusgi
Jean-Pierre Bonci
Jean-Christophe Bastiani
Louis Franceschi
Pierre Bracci
Anthony Battesti
Nicolas Giustiniani
Guillaume Savelli
Jean-Marc Camurati
Laurent Ducatillon
Mathieu Camurati
Jean-Paul Peretti
"Pilou" Barque
Resistenza, con questo titolo che -ne sono certo- piacerà non poco a Marco Valdo M.I., è il brano centrale del primo album de L'Arcusgi, e quello che gli dà il titolo. Sembra, e senz'altro lo è, una canzone rivolta esclusivamente alla Corsica contro l'oppressione, oramai secolare, da parte della “Francia culuniale”; chi conosce almeno un po' L'Arcusgi, detti anche i “baschi corsi”, sa però che non è e non può essere così. L'Arcusgi sono un gruppo militante internazionalista, non “nazionalista”; con le radici ben piantate in Corsica,... (Continues)
Face più di quarant'anni chè tu porti negri panni
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/2/2 - 21:38
Song Itineraries:
Corsica: Colonialism, Repression and Struggle
ARTE CONTRO LA GUERRA / ANTIWAR ART: With this particular "special page", AWS/CCG reach number 5000. A page establishing a link between music and painting, two art forms witnessing the most radical opposition to war and militarism. - ...and also 5000 translations/commentaries with the Romanian traslations of Chaim's Letter
Riccardo Venturi 2007/2/2 - 20:49
Se il cielo fosse bianco di carta
SCRISOAREA LUI CHAIM - ROMÂNEŞTE
14 ani, fiu de ţăran, născut în Galiţia. În cursul unei razii a fost prins şi, împreună cu mii de alţi tineri evrei, dus în tabăra de la Pustkov şi ucis. Un ţăran a găsit scrisoarea lui aruncată prin sârma ghimpată şi a dat-o părinţilor săi.
Dragii mei părinţi,
Dacă cerul ar fi hârtie şi toate mările ale lumii ar fi cerneală, nici atunci n-aş fi în stare să descriu suferinţele mele şi tot ce văd în jurul meu. Lagărul se află într-un luminiş. Dis de dimineaţa suntem împinşi la muncă în pădure. Îmi sângerează picioarele fiindcă mi s-au luat pantofii. Muncim toată ziua, aproape fără mâncare şi noaptea dormim pe pământ – ni s-au luat şi paltoanele.
În fiecare noapte vin soldaţi beţi şi ne bat cu bâte de lemn, sunt plin de vânătăi, negru peste tot ca o bucată de lemn pârjolit. Din când în când ni se aruncă nişte morcovi cruzi sau sfecle furajere. Este mare... (Continues)
14 ani, fiu de ţăran, născut în Galiţia. În cursul unei razii a fost prins şi, împreună cu mii de alţi tineri evrei, dus în tabăra de la Pustkov şi ucis. Un ţăran a găsit scrisoarea lui aruncată prin sârma ghimpată şi a dat-o părinţilor săi.
Dragii mei părinţi,
Dacă cerul ar fi hârtie şi toate mările ale lumii ar fi cerneală, nici atunci n-aş fi în stare să descriu suferinţele mele şi tot ce văd în jurul meu. Lagărul se află într-un luminiş. Dis de dimineaţa suntem împinşi la muncă în pădure. Îmi sângerează picioarele fiindcă mi s-au luat pantofii. Muncim toată ziua, aproape fără mâncare şi noaptea dormim pe pământ – ni s-au luat şi paltoanele.
În fiecare noapte vin soldaţi beţi şi ne bat cu bâte de lemn, sunt plin de vânătăi, negru peste tot ca o bucată de lemn pârjolit. Din când în când ni se aruncă nişte morcovi cruzi sau sfecle furajere. Este mare... (Continues)
2007/2/2 - 20:44
Il canto sospeso
TRADUCERE ROMÂNEASCĂ a scrisorilor şi biografiilor
TRADUZIONE ROMENA delle lettere scelte da Luigi Nono per il Canto sospeso e delle biografie
TRADUZIONE ROMENA delle lettere scelte da Luigi Nono per il Canto sospeso e delle biografie
Scrisorile sunt preluate din ediţia germană a cărţii ‘Lettere di condannati a morte della Resistenza Europea’ - Letzte Briefe zum Tode Verurteilter aus dem europäischen Widerstand, Editura Steinberg Zürich 1955
Traduzione/Traducere: Elisabeth Ernst, Berlin
Nonoprojekt - IncontriEuropei / www.Nonoprojekt.de
Initiative IncontriEuropei • Pace for Peace ™
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Anton Popov [Антон Попов]
(Continues)
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2007/2/2 - 19:18
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NO DAL MOLIN
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