Eroe caduto
Quando la neve sparire potrà
(Continues)
(Continues)
Contributed by lory 2007/12/8 - 21:49
Song Itineraries:
Heroes
Comandante generale
Ennio Salomone - MySpace
Comandante generale la scrissi circa 2 anni fa perche anche io (nel mio piccolo) sentivo il dovere di pronunciarmi su un argomento tanto comune quanto attuale come la guerra... è una semplice canzone che narra di un soldato che si rende conto che non vale la pena morire per una patria, la stessa patria che ti manda a lottare, non vale la pena perdere tutto ciò che hai per degli interessi che non t'appartengono per perverse logiche prestabilite di potere e quindi decide di disertare. Volevo essere molto semplice e diretto. [Ennio Salomone]
Comandante generale la scrissi circa 2 anni fa perche anche io (nel mio piccolo) sentivo il dovere di pronunciarmi su un argomento tanto comune quanto attuale come la guerra... è una semplice canzone che narra di un soldato che si rende conto che non vale la pena morire per una patria, la stessa patria che ti manda a lottare, non vale la pena perdere tutto ciò che hai per degli interessi che non t'appartengono per perverse logiche prestabilite di potere e quindi decide di disertare. Volevo essere molto semplice e diretto. [Ennio Salomone]
Comandante generale non ho voglia di morire
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ennio 2007/12/8 - 21:44
Song Itineraries:
Deserters
Tamburino del reggimento
[1953]
Autore: Deani
Gino Latilla - Doppio Quintetto Vocale - Giorgio Consolini
Dal Festival di Sanremo del 1953
Il Festival di Sanremo del 1953 vide una curiosa novità: la "doppia esecuzione" delle canzoni. che furono cantate nelle stessa sera da due interpreti diversi. Le due Orchestre con i relativi cantanti si alternano in un primo momento, nell'esecuzione delle 10 canzoni per poi ripeterle scambiandosi i motivi. La prima orchestra aveva un'impostazione melodica, la seconda più raffinata, meno popolare, evidenziava il genere jazz.
A Gino Latilla, allora all'apice della popolarità, toccò lo scambio con il "Doppio Quintetto Vocale" e con un altro famoso artista di quei tempi, il bolognese Giorgio Consolini; e lo scambio avvenne con due canzoni di ambiente militare, la celeberrima Vecchio Scarpone e questa "Tamburino del reggimento" che stasera ci è stata spedita da un anonimo contributore.... (Continues)
Autore: Deani
Gino Latilla - Doppio Quintetto Vocale - Giorgio Consolini
Dal Festival di Sanremo del 1953
Il Festival di Sanremo del 1953 vide una curiosa novità: la "doppia esecuzione" delle canzoni. che furono cantate nelle stessa sera da due interpreti diversi. Le due Orchestre con i relativi cantanti si alternano in un primo momento, nell'esecuzione delle 10 canzoni per poi ripeterle scambiandosi i motivi. La prima orchestra aveva un'impostazione melodica, la seconda più raffinata, meno popolare, evidenziava il genere jazz.
A Gino Latilla, allora all'apice della popolarità, toccò lo scambio con il "Doppio Quintetto Vocale" e con un altro famoso artista di quei tempi, il bolognese Giorgio Consolini; e lo scambio avvenne con due canzoni di ambiente militare, la celeberrima Vecchio Scarpone e questa "Tamburino del reggimento" che stasera ci è stata spedita da un anonimo contributore.... (Continues)
Tamburino del reggimento,
(Continues)
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2007/12/8 - 19:57
Il lavoro
[1971]
Ciampi-Marchetti
Ciampi-Marchetti
[...]Il durissimo incontro di Ciampi col mondo sociale (vedi la canzone Il lavoro) è all'insegna del silenzio e dell'incomprensibile: non gli hanno dato lavoro, ma soprattutto "non gli hanno detto niente"; non sa, non capisce, fa finta di niente, non è successo niente, facciamo l'amore, andiamo a vedere la schiuma bianca del mare. Quanta precarietà in questa fossa disumana dove la sua ombra deve cercare lavoro. Per un attimo l'abbandono sentimentale lo tira per una manica, ma l'ombra si è ormai installata come un peso.
Enrico De Angelis, Tutta l'opera (di Piero Ciampi), ARCANAEditrice, 1992, p. 15.
Enrico De Angelis, Tutta l'opera (di Piero Ciampi), ARCANAEditrice, 1992, p. 15.
Il lavoro? Ancora non lo so.
(Continues)
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Contributed by Ahmed il lavavetri, da Livorno con furore (boia dé) 2007/12/8 - 18:31
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Autunno caldo
Batteria: Riccardo Bizzarri
Basso: Maurizio Trequattrini
Tastiere: Federico Marini
Chitarre: Giovanni "Joe" Passacantilli
Voce: Luigi Relé/Luigi Romagnoli
Basso: Maurizio Trequattrini
Tastiere: Federico Marini
Chitarre: Giovanni "Joe" Passacantilli
Voce: Luigi Relé/Luigi Romagnoli
Eccoci
(Continues)
(Continues)
Contributed by Aisha, la sorella incredibilmente lenta di Fatma la puliscicruscotti 2007/12/8 - 18:15
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Il fannullone
[1963]
Scritta da Fabrizio De André e Paolo Villaggio
Written by Fabrizio De André and Paolo Villaggio
Singolo Karim KN177
First single issue: Karim KN177
Sia detto da un insonne
di Riccardo Venturi
Questa è una vecchia, finanche vecchissima canzone di De André. Una delle due (assieme a Carlo Martello torna [o: ritorna] dalla battaglia di Poitiers; o Carlo Martello) scritta, nel 1963, assieme al suo amico Paolo Villaggio, presentate assieme sull'unico, storico single Karim KN177. E Paolo Villaggio lo si osserva perfettamente nel testo, ad esempio con l'uso del caratteristico aggettivo tragico, che sarà in seguito talmente popolarizzato con la saga di Fantozzi da fargli assumere una nuova accezione nel vocabolario della lingua italiana. Fantozzi, ovvero –grattate le divertenti (e in certi casi celeberrime) gag- una delle più grandi requisitorie contro il lavoro e contro il padronato... (Continues)
Scritta da Fabrizio De André e Paolo Villaggio
Written by Fabrizio De André and Paolo Villaggio
Singolo Karim KN177
First single issue: Karim KN177
Sia detto da un insonne
di Riccardo Venturi
Questa è una vecchia, finanche vecchissima canzone di De André. Una delle due (assieme a Carlo Martello torna [o: ritorna] dalla battaglia di Poitiers; o Carlo Martello) scritta, nel 1963, assieme al suo amico Paolo Villaggio, presentate assieme sull'unico, storico single Karim KN177. E Paolo Villaggio lo si osserva perfettamente nel testo, ad esempio con l'uso del caratteristico aggettivo tragico, che sarà in seguito talmente popolarizzato con la saga di Fantozzi da fargli assumere una nuova accezione nel vocabolario della lingua italiana. Fantozzi, ovvero –grattate le divertenti (e in certi casi celeberrime) gag- una delle più grandi requisitorie contro il lavoro e contro il padronato... (Continues)
Senza pretesa di volere strafare
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/12/8 - 17:51
Sogni, bisogni, conflitto
Batteria: Riccardo Bizzarri
Basso: Maurizio Trequattrini
Tastiere: Federico Marini
Chitarre: Giovanni "Joe" Passacantilli
Voce: Luigi Romagnoli
Basso: Maurizio Trequattrini
Tastiere: Federico Marini
Chitarre: Giovanni "Joe" Passacantilli
Voce: Luigi Romagnoli
Non rinunciamo ai sogni
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2007/12/8 - 17:33
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Terra e pane
Batteria: Riccardo Bizzarri
Basso: Maurizio Trequattrini
Tastiere: Federico Marini
Chitarre: Giovanni "Joe" Passacantilli
Voce: Luigi Romagnoli
La canzone è tratta dal primo album della RdBand.
Basso: Maurizio Trequattrini
Tastiere: Federico Marini
Chitarre: Giovanni "Joe" Passacantilli
Voce: Luigi Romagnoli
La canzone è tratta dal primo album della RdBand.
Non c’è terra, non c’è pane
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2007/12/8 - 17:30
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Signor caporale
Batteria: Riccardo Bizzarri
Basso: Maurizio Trequattrini
Tastiere: Federico Marini
Chitarre: Giovanni "Joe" Passacantilli
Voce: Luigi Romagnoli
Basso: Maurizio Trequattrini
Tastiere: Federico Marini
Chitarre: Giovanni "Joe" Passacantilli
Voce: Luigi Romagnoli
Caporale, caporale
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2007/12/8 - 17:21
Lavorare con lentezza
[1974]
Testo e musica di Enzo Del Re
Lyrics and Music by Enzo Del Re
Anche: Colonna sonora del film Lavorare con lentezza - Radio Alice 100.6 MHz di Guido Chiesa (2004)
Si veda Le ultime voci di Radio Alice
Questa pagina faceva sinora parte, come commento, di quella sulle Ultime voci di Radio Alice. Nell'ambito del nuovo percorso modificato L'emigrazione e la guerra del lavoro, su suggerimento diretto del webmaster, la reintroduciamo opportunamente come pagina autonoma.[CCG/AWS Staff]. *
Una delle figure più radicali dell’alternativa politico-musicale degli anni Settanta. Utilizzando come strumento una sedia e chiedendo come cachet il minimo sindacale della paga di una giornata di lavoro di un metalmeccanico, Del Re era uso lanciarsi in performance imprevedibili e provocatorie, vere maratone con cui intendeva rappresentare e denunciare l’infinita ripetitività del lavoro in fabbrica.... (Continues)
Testo e musica di Enzo Del Re
Lyrics and Music by Enzo Del Re
Anche: Colonna sonora del film Lavorare con lentezza - Radio Alice 100.6 MHz di Guido Chiesa (2004)
Si veda Le ultime voci di Radio Alice
Questa pagina faceva sinora parte, come commento, di quella sulle Ultime voci di Radio Alice. Nell'ambito del nuovo percorso modificato L'emigrazione e la guerra del lavoro, su suggerimento diretto del webmaster, la reintroduciamo opportunamente come pagina autonoma.[CCG/AWS Staff]. *
Una delle figure più radicali dell’alternativa politico-musicale degli anni Settanta. Utilizzando come strumento una sedia e chiedendo come cachet il minimo sindacale della paga di una giornata di lavoro di un metalmeccanico, Del Re era uso lanciarsi in performance imprevedibili e provocatorie, vere maratone con cui intendeva rappresentare e denunciare l’infinita ripetitività del lavoro in fabbrica.... (Continues)
Lavorare con lentezza
(Continues)
(Continues)
Contributed by Yussuf, il fratello lavavetri di Ahmed ma più lento di lui 2007/12/8 - 17:00
Il cielo di Austerlitz
dall'album "Di rabbia e di stelle" (2007)
“Il cielo di Austerlitz” è un altro lento, ma affidato solo al piano di Patrizio Fariselli e al contrabbasso di Paolino Della Porta è, come dire, nobilitato dal fraseggio. Siamo sul versante tanto amato dal professore delle canzoni con riferimento storico. Qui si parla della battaglia napoleonica del 1805 vista dalla parte russa.
Giorgio Maimone su Bielle
“Il cielo di Austerlitz” è un altro lento, ma affidato solo al piano di Patrizio Fariselli e al contrabbasso di Paolino Della Porta è, come dire, nobilitato dal fraseggio. Siamo sul versante tanto amato dal professore delle canzoni con riferimento storico. Qui si parla della battaglia napoleonica del 1805 vista dalla parte russa.
Giorgio Maimone su Bielle
Sono caduto come un airone
(Continues)
(Continues)
2007/12/8 - 16:02
Song Itineraries:
Napoleon's Wars
La ballata della Fiat
[1970]
Parole e musica di Alfredo Bandelli
Da "Fabbrica Galera Piazza"
L'azienda era in ritardo su una commessa: per non pagare penali ricorreva a maxi straordinari. "Per paura di perdere il lavoro si accetta tutto"
Quei turni infernali di 12 ore
"E chi rifiutava perdeva il posto"
di Paolo Griseri - Repubblica Online, 8/12/2007
TORINO - Davanti al cancello dell'Unione industriale di Torino è l'ora della rabbia. Quella che ti viene dopo una notte e un giorno di paura, quella che prende il posto dello shock perché, in fondo, "là dentro avrei potuto esserci io". Giuseppe, 27 anni, non pensa solo a se stesso. Pensa all'amico "che si è licenziato un mese fa. Uno che non ce la faceva più. Aveva già ricevuto due richiami scritti dalla Thyssen perché si era rifiutato di fare lo straordinario".
Uno che si è salvato, non solo dal licenziamento. Si chiama Ermido, anche lui ha 27 anni: "Mi sono... (Continues)
Parole e musica di Alfredo Bandelli
Da "Fabbrica Galera Piazza"
L'azienda era in ritardo su una commessa: per non pagare penali ricorreva a maxi straordinari. "Per paura di perdere il lavoro si accetta tutto"
Quei turni infernali di 12 ore
"E chi rifiutava perdeva il posto"
di Paolo Griseri - Repubblica Online, 8/12/2007
TORINO - Davanti al cancello dell'Unione industriale di Torino è l'ora della rabbia. Quella che ti viene dopo una notte e un giorno di paura, quella che prende il posto dello shock perché, in fondo, "là dentro avrei potuto esserci io". Giuseppe, 27 anni, non pensa solo a se stesso. Pensa all'amico "che si è licenziato un mese fa. Uno che non ce la faceva più. Aveva già ricevuto due richiami scritti dalla Thyssen perché si era rifiutato di fare lo straordinario".
Uno che si è salvato, non solo dal licenziamento. Si chiama Ermido, anche lui ha 27 anni: "Mi sono... (Continues)
Signor padrone questa volta
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/12/8 - 11:29
Padrone mio
[1954]
Parole e musica di Matteo Salvatore
(Da una canzone popolare siciliana)
Interpretata, tra gli altri, da Auli Kokko in "Senza filtro" di Daniele Sepe
La canzone più famosa e celebrata di Matteo "Zicozico" Salvatore ha delle origini popolari: un canto probabilmente di provenienza siciliana (ma diffuso in tutto il sud). Ciononostante è stato Matteo Salvatore che lo ha reso famoso, e non ci sentiamo certamente di separarlo da lui pur rendendo brevemente conto della sua storia (la quale andrà comunque approfondita).
Fatta questa necessaria premessa, possiamo dire –quale che sia la sua origine- che Padrone mio è la canzone più attuale di questo orripilante "nuovo millennio". Nato in una terribile società contadina, dove un poverissimo bracciante è costretto a dire al padrone che preferisce essere picchiato a morte piuttosto che essere cacciato, dato che ha tre figli che vogliono mangiare... (Continues)
Parole e musica di Matteo Salvatore
(Da una canzone popolare siciliana)
Interpretata, tra gli altri, da Auli Kokko in "Senza filtro" di Daniele Sepe
La canzone più famosa e celebrata di Matteo "Zicozico" Salvatore ha delle origini popolari: un canto probabilmente di provenienza siciliana (ma diffuso in tutto il sud). Ciononostante è stato Matteo Salvatore che lo ha reso famoso, e non ci sentiamo certamente di separarlo da lui pur rendendo brevemente conto della sua storia (la quale andrà comunque approfondita).
Fatta questa necessaria premessa, possiamo dire –quale che sia la sua origine- che Padrone mio è la canzone più attuale di questo orripilante "nuovo millennio". Nato in una terribile società contadina, dove un poverissimo bracciante è costretto a dire al padrone che preferisce essere picchiato a morte piuttosto che essere cacciato, dato che ha tre figli che vogliono mangiare... (Continues)
Padronə miə, ti vogliə arrecchire,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/12/8 - 03:24
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Sesto San Giovanni
[1993]
Parole di Massimo Bubola – Marino Severini
Musica di Massimo Bubola – Sandro Severini
Dall'album Storie d'Italia
Sette dicembre duemilasette. Acciaieria Thyssen Krupp di Torino. Quel nome, "Krupp" evoca di per sé ricordi sinistri. Ricorda un capitalismo che sostenne il nazismo e la guerra. Suona morte. Quella, ad esempio, di sette operai. Morti bruciati a un treno di laminazione. Quattro fra le migliaia di ogni anno. In Italia e in tutti i paesi del mondo. Morire da operai, morire al lavoro, morire da schiavi per pochi soldi al servizio del padrone.
Avevamo un percorso dedicato all'emigrazione. "Emigrazione, guerra del lavoro". Ne abbiamo cambiato, già da tempo, il nome. Adesso si chiama "L'emigrazione e la guerra del lavoro". Il lavoro che fa più morti delle guerre. Lo sfruttamento del profitto. Non ci sentiamo più di limitare l'argomento, di porre dei paletti che non esistono.... (Continues)
Parole di Massimo Bubola – Marino Severini
Musica di Massimo Bubola – Sandro Severini
Dall'album Storie d'Italia
Sette dicembre duemilasette. Acciaieria Thyssen Krupp di Torino. Quel nome, "Krupp" evoca di per sé ricordi sinistri. Ricorda un capitalismo che sostenne il nazismo e la guerra. Suona morte. Quella, ad esempio, di sette operai. Morti bruciati a un treno di laminazione. Quattro fra le migliaia di ogni anno. In Italia e in tutti i paesi del mondo. Morire da operai, morire al lavoro, morire da schiavi per pochi soldi al servizio del padrone.
Avevamo un percorso dedicato all'emigrazione. "Emigrazione, guerra del lavoro". Ne abbiamo cambiato, già da tempo, il nome. Adesso si chiama "L'emigrazione e la guerra del lavoro". Il lavoro che fa più morti delle guerre. Lo sfruttamento del profitto. Non ci sentiamo più di limitare l'argomento, di porre dei paletti che non esistono.... (Continues)
Primo turno lunedì sei di mattina
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/12/8 - 01:19
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
La terra dei diamanti
Dieci anni di violenza dieci anni di massacri
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/12/7 - 14:20
Inumana realtà
Fucile in mano - occhi sbarrati
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/12/7 - 13:40
Destinazione Inferno (La Ballata Dei Deportati)
Il treno stava nella sua stazione
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/12/7 - 13:34
Alle Soldaten wolln nach Haus
[1990]
Worte und Weise: Reinhard Mey
Lyrics and Music: Reinhard Mey
Testo e musica: Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Farben”, con Klaus Hoffman, Heinz Rudolf Kunze ed Hans Scheibner
Tutti i soldati vogliono tornare a casa…
Worte und Weise: Reinhard Mey
Lyrics and Music: Reinhard Mey
Testo e musica: Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Farben”, con Klaus Hoffman, Heinz Rudolf Kunze ed Hans Scheibner
Tutti i soldati vogliono tornare a casa…
In K-Town tief in Western Germany,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/12/7 - 01:47
America First
Da/From: "Chicago Wind"
Why don't we liberate these United States
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/12/6 - 20:27
En Lota la noche es brava
[1965]
Letra y Música de Patricio Manns
Testo e Musica di Patricio Manns
Lyrics and Music by Patricio Manns
Album: "Entre mar y cordillera"
[1966]
In questa canzone Patricio Manns, che da giovane lavorò nelle miniere di Lota, evoca la tragedia del minatore in tutta la sua dimensione.
La dedico ai minatori molisani scomparsi nella sciagura di Monongah.
Letra y Música de Patricio Manns
Testo e Musica di Patricio Manns
Lyrics and Music by Patricio Manns
Album: "Entre mar y cordillera"
[1966]
In questa canzone Patricio Manns, che da giovane lavorò nelle miniere di Lota, evoca la tragedia del minatore in tutta la sua dimensione.
La dedico ai minatori molisani scomparsi nella sciagura di Monongah.
"Monongah cent'anni di oblio" , è un libro curato da Joseph D'Andrea, ex Console Onorario di Pittsburgh, che per anni si è impegnato nella ricerca per dare un nome e un volto alle vittime di quella tragedia cercando di restituire al Molise e ai molisani una parte della propria memoria che rischiava di restare sepolta sotto la polvere di carbone delle miniere della Fairmount Coal Company.
El hombre por quien preguntas
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcia 2007/12/6 - 19:59
El canó de Palamós
[1964]
Lletra i música de Josep Lluís Ortega Monasterio
Testo e musica di Josep Lluís Ortega Monasterio
Josep Lluís Ortega Monasterio, il militare contro la guerra
Nei paesi di lingua catalana, il nome di Josep Lluís Ortega Monasterio (1918-2004) è ricordato soprattutto per essere quello di un grande chitarrista e fisarmonicista, e soprattutto uno dei più grandi compositori di habaneras; la stessa canzone che qui presentiamo ne è una. Meno conosciuta è la sua singolare parabola di vita.
Nato nel 1918, fu del tutto disimpegnato e disinteressato alle vicende della guerra civile. Interprete di commedie musicali (tra le quali la famosa Xao), nel 1942 fondò un gruppo di habaneras chiamato Los Gringos; immediatamente dopo entrò nell'esercito spagnolo.
Fu dapprima destinato in Nordafrica, a Ceuta e a Larache, mentre ancora studiava alle accademie militari di Saragozza, Guadalajara e Toledo.... (Continues)
Lletra i música de Josep Lluís Ortega Monasterio
Testo e musica di Josep Lluís Ortega Monasterio
Josep Lluís Ortega Monasterio, il militare contro la guerra
Nei paesi di lingua catalana, il nome di Josep Lluís Ortega Monasterio (1918-2004) è ricordato soprattutto per essere quello di un grande chitarrista e fisarmonicista, e soprattutto uno dei più grandi compositori di habaneras; la stessa canzone che qui presentiamo ne è una. Meno conosciuta è la sua singolare parabola di vita.
Nato nel 1918, fu del tutto disimpegnato e disinteressato alle vicende della guerra civile. Interprete di commedie musicali (tra le quali la famosa Xao), nel 1942 fondò un gruppo di habaneras chiamato Los Gringos; immediatamente dopo entrò nell'esercito spagnolo.
Fu dapprima destinato in Nordafrica, a Ceuta e a Larache, mentre ancora studiava alle accademie militari di Saragozza, Guadalajara e Toledo.... (Continues)
El canó de Palamós
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/12/6 - 14:50
La mort au choix
Canzone contro la pena di morte. Risale all'esordio dei Bèrurier, nel 1983.
La pendaison
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/12/6 - 13:45
Song Itineraries:
Death penalty: murder by the power
Bûcherons
Dallo split "Nada/Gloco" del 1983 (Bérurier Noir + Guernica), di fatto l'esordio dei Bérurier Noir.
Les bûcherons sont entrés dans la forêt
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/12/6 - 13:39
Una miniera
[1968]
[D'Adamo-De Scalzi-De Palo]
Album: New Trolls
Si compiono oggi, 6 dicembre 2007, cento anni dalla tragedia mineraria di Monongah, nello stato della West Virginia. Secondo le stime ufficiali le vittime furono 425, di cui 171 emigrati italiani. Per lo più abruzzesi e molisani; oggi, secondo quanto raccontatoci dalla nostra amministratrice Marcia, che vive in Molise, in tutta la regione si tengono commemorazioni di quell'immane strage; la quale, secondo stime e indagini meno ufficiali, reclamò un numero ancora più alto di morti.
Abbiamo quindi scelto anche noi, per il nostro percorso sull'emigrazione e sulla guerra del lavoro, di ricordarla con questa famosa canzone dei New Trolls che parla di una miniera, e del dramma di chi vi lavora e vi muore. Una canzone che non vogliamo dedicare solo alle vittime di Monongah, ma anche a quelle di Marcinelle dell'8 agosto 1956. A quelle di Ribolla... (Continues)
[D'Adamo-De Scalzi-De Palo]
Album: New Trolls
Si compiono oggi, 6 dicembre 2007, cento anni dalla tragedia mineraria di Monongah, nello stato della West Virginia. Secondo le stime ufficiali le vittime furono 425, di cui 171 emigrati italiani. Per lo più abruzzesi e molisani; oggi, secondo quanto raccontatoci dalla nostra amministratrice Marcia, che vive in Molise, in tutta la regione si tengono commemorazioni di quell'immane strage; la quale, secondo stime e indagini meno ufficiali, reclamò un numero ancora più alto di morti.
Abbiamo quindi scelto anche noi, per il nostro percorso sull'emigrazione e sulla guerra del lavoro, di ricordarla con questa famosa canzone dei New Trolls che parla di una miniera, e del dramma di chi vi lavora e vi muore. Una canzone che non vogliamo dedicare solo alle vittime di Monongah, ma anche a quelle di Marcinelle dell'8 agosto 1956. A quelle di Ribolla... (Continues)
Le case, le pietre
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2007/12/6 - 11:39
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Road Of Good Intentions
Lyrics and music by John Gorka
Testo e musica di John Gorka
Da/From: "Writing in the Margins"
Testo e musica di John Gorka
Da/From: "Writing in the Margins"
There’s addition and subtraction
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/12/5 - 21:41
La tregua
[1967]
Letra y Música de Patricio Manns
Testo e Musica di Patricio Manns
Lyrics and Music by Patricio Manns
Album: "El folklore no ha muerto, mierda"
Patricio Manns + Silvia Urbina [1968]
Letra y Música de Patricio Manns
Testo e Musica di Patricio Manns
Lyrics and Music by Patricio Manns
Album: "El folklore no ha muerto, mierda"
Patricio Manns + Silvia Urbina [1968]
El fuego de un cigarro brilla allá,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcia 2007/12/5 - 19:20
Middle East
[1989]
Lyrics and Music by Ofra Haza, Bezazel Aloni and Joe Mardin
Testo e musica di Ofra Haza, Bezazel Aloni e Joe Mardin
Album: Desert Wind
Il testo è ripreso dal sito israeliano dedicato a Ofra Haza, ofra.haza.co.il
Lyrics are reproduced from the Israeli website dedicated to Ofra Haza, ofra.haza.co.il
Lyrics and Music by Ofra Haza, Bezazel Aloni and Joe Mardin
Testo e musica di Ofra Haza, Bezazel Aloni e Joe Mardin
Album: Desert Wind
Il testo è ripreso dal sito israeliano dedicato a Ofra Haza, ofra.haza.co.il
Lyrics are reproduced from the Israeli website dedicated to Ofra Haza, ofra.haza.co.il
In my Promised Land
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/12/5 - 14:02
Song Itineraries:
The Palestinian Holocaust
Please, Come Home For Christmas
Beh, non è una canzone contro la guerra ma è sicuramente un auspicio... Tutti a casa!!!
(la versione originale di Charles Brown risale al 1960. La canzone è stata coverizzata da moltissimi artisti, ma la cover più celebre è di sicuro quella degli Eagles, nel 1978)
(la versione originale di Charles Brown risale al 1960. La canzone è stata coverizzata da moltissimi artisti, ma la cover più celebre è di sicuro quella degli Eagles, nel 1978)
Bells will be ringing this sad sad New Years
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/12/5 - 14:01
Apocalypse Please
Dall'album "Absolution" del 2003.
"The song was written before the events on September the 11th 2001, and although the song was not written with those events in mind, it did set off a main theme for the album."
Link Pagina
"The song was written before the events on September the 11th 2001, and although the song was not written with those events in mind, it did set off a main theme for the album."
Link Pagina
Declare this an emergency
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/12/5 - 12:55
Geordie, or My Geordie Will Be Hanged In A Golden Chain
Anonymous
GEORDIE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/12/5 - 03:21
Ophra Haza's wonderful Kaddish. We thereby bid our welcome to Marcia, who...inspired its inclusion, as a new admin of our website. Bienvenida, Marcia.
Riccardo Venturi 2007/12/5 - 02:29
La guerra di Piero
BRETONE / BRETON - Gwénaëlle Rempart
La versione bretone della "Guerra di Piero fattaci pervenire stasera dall'amica e collaboratrice Gwénaëlle. Tiene a precisare che, purtroppo, non è cantabile, ma che è anche la prima traduzione di questa canzone non solo in bretone, ma anche in una lingua celtica in generale. [RV]
BREZEL PER
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2007/12/4 - 22:58
La traición del mar
[1965]
Testo e Musica di Patricio Manns
Lyrics and Music by Patricio Manns
Album: "El sueño americano"
Patricio Manns + Voces Andinas [1967]
Testo e Musica di Patricio Manns
Lyrics and Music by Patricio Manns
Album: "El sueño americano"
Patricio Manns + Voces Andinas [1967]
¡Tierra a la vista!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcia 2007/12/4 - 18:53
Vidalay del montonero
[1965]
Testo e Musica di Patricio Manns
Lyrics and Music by Patricio Manns
Album: "El sueño americano"
Patricio Manns + Voces Andinas [1967]
Testo e Musica di Patricio Manns
Lyrics and Music by Patricio Manns
Album: "El sueño americano"
Patricio Manns + Voces Andinas [1967]
En la luz de la fogata
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcia 2007/12/4 - 18:34
Canto esclavo
[1965]
Testo e Musica di Patricio Manns
Lyrics and Music by Patricio Manns
Album: "El sueño americano"
Patricio Manns + Voces Andinas [1967]
Testo e Musica di Patricio Manns
Lyrics and Music by Patricio Manns
Album: "El sueño americano"
Patricio Manns + Voces Andinas [1967]
Mira mis manos, mi cara
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcia 2007/12/4 - 17:50
Windowsill
Dall'album "Neon Bible" del 2007.
I don't want to hear the noises on TV
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/12/4 - 15:55
Illegal Attacks
Dall'ultimo album del leader dei defunti Stone Roses, intitolato "The World is Yours" (2007). Il brano è cantato insieme a Sinead O'Connor.
So what the fuck is this UK
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/12/4 - 15:50
Gunships
Dall'album "Street Gospels" del 2007.
"Ostensibly about Vietnam, the song weaves that war with the current conflict, and mixes in an analogy to a broken relationship with a torn nation."
http://berkeleyplace.wordpress.com/200...
"Ostensibly about Vietnam, the song weaves that war with the current conflict, and mixes in an analogy to a broken relationship with a torn nation."
http://berkeleyplace.wordpress.com/200...
Gunships in a storm sinking to the ocean floor
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/12/4 - 15:32
Orange Crush
Nel maggio 2006 Repubblica ha pubblicato questa fotogallery.
Io oltre la terza non sono riuscito ad andare.
La prossima volta che qualcuno vi darà del terrorista antioccidentale perché avete osato dire che gli USA non sono meglio di Al Qaeda, inoltrategli questo link.
Io oltre la terza non sono riuscito ad andare.
La prossima volta che qualcuno vi darà del terrorista antioccidentale perché avete osato dire che gli USA non sono meglio di Al Qaeda, inoltrategli questo link.
Alberto 2007/12/4 - 15:03
Let Them In
"Let Them In was made into song by John Gorka from a poem found in a hospital in the Philippines during World War II. The nurse that found the poem kept it all these years until the recent war brought out all the memorabilia. Luckily, her daughter sent a copy to John"
Vedi The Best Anti-War Song ever
Vedi The Best Anti-War Song ever
Let them in, Peter
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/12/4 - 14:20
Supper's Ready
Dopo più di un trentennio (ho 48 anni), i Genesis continuano ancora e sorprendermi, ogni volta che ascolto un loro disco mi sembra di sentirlo per la prima volta, talmente appassionato dei "vecchi" Genesis che non ho esitato a farmi 600 Km per andare a vedere a Roma il 09/11/2007 il concerto dei "The Musical Box" (mooooolto di più di una semplice cover band), il risultato è stato semplicemente Fantastico e ancor di più quando eseguito Supper's ready !!!
Grazie Riccardo per il lavoro immenso che hai fatto, la cercavo da sempre
Un saluto a tutti i fans
Massimo
Grazie Riccardo per il lavoro immenso che hai fatto, la cercavo da sempre
Un saluto a tutti i fans
Massimo
Nel ringraziare anche te, Massimo, ho pensato bene di aggiungere qualcosina alle note per meglio precisare il senso di Willow Farm e del Gabble Ratchet. Spero che la cosa sia gradita :-) [RV]
Massimo 2007/12/4 - 12:03
Canto dei coscritti, o Partirò, partirò
December 4, 2007
I SHALL LEAVE
(Continues)
(Continues)
2007/12/4 - 02:26
Knockin' On Heaven's Door
AANKLOP BIJ DE HEMELPOORT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/12/4 - 00:30
Blowin' in the Wind
NEERLANDESE / DUTCH [1 - Karin Manders]
La versione (letterale) in lingua neerlandese eseguita da Karin Manders (2004) per il sito nedtlyrics.
Word-for-word translation by Karin Manders (2004) for the website nedtlyrics.
Word-for-word translation by Karin Manders (2004) for the website nedtlyrics.
[HER ANTWOORD WAAIT MET DE WIND]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/12/4 - 00:24
Don Juan
La versione italiana scritta e cantata da Pardo Fornaciari. Viene definita "in vernacolo livornese"; ma, in realtà, almeno nella sua forma scritta non ha niente del vernacolo livornese, a parte qualche rara espressione. Ciò non ne sminuisce ovviamente il valore. E' tratta dal Pornografo. [RV]
GLORIA A DON GIOVANNI!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/12/3 - 23:16
A las madres de Mayo
io volevo chiedere una cosa all'amministratore: se per caso si possiede la canzone in questione e si volesse inviarla al sito, la questione dei diritti d'autore come funziona? poichè io ho il brano originale in spagnolo della canzone su citata di Ismael Serrano, non avrei problemi ad inviarlo, ma non sapendo come regolarmi in materia di diritti d'autore vorrei prima informarmi (se è possibile potete rispondermi all'e-mail riportata): inoltre, vorrei segnalare, se è lecito, un'altra bellissima canzone dedicata alle madri di tutto il mondo che hanno figli in guerra: è di Gianfranco Molinaro, si intitola Il martirio delle Rose: è bellissima e potete trovarla su YouTube (io non ce l'ho ancora).
Andrea 2007/12/3 - 20:23
La dignidad se hace costumbre
[1974]
Testo e Musica di Patricio Manns
Lyrics and Music by Patricio Manns
Album: "Chants de la résistance chilienne" (Karaxú) [1974]
Poema-canzone omaggio a Bautista van Schouwen Vassey, medico chirurgo, fondatore e membro del MIR (Movimiento de Izquierda Revolucionaria), assassinato il 14 dicembre 1973 durante la dittatura militare cilena.
Dedicado a Bautista van Schouwen Vasey –el “Bauchi”–, joven médico y miembro del Comité Central del MIR. Fue detenido por los militares en la Parroquia de los Capuchinos, Santiago de Chile, el día 13 de diciembre de 1973. Durante años se le creyó en poder de la DINA, hasta que el padre Enrique White, testigo de la salvaje tortura a la que fue sometido, dió a conocer que el Bauchi, sin haber entregado ninguna información, fue asesinado al día siguiente de su detención.
(Marcia)
I tre ragazzi in questa foto piccola e sfuocata, che li ritrae ai bei... (Continues)
Testo e Musica di Patricio Manns
Lyrics and Music by Patricio Manns
Album: "Chants de la résistance chilienne" (Karaxú) [1974]
Poema-canzone omaggio a Bautista van Schouwen Vassey, medico chirurgo, fondatore e membro del MIR (Movimiento de Izquierda Revolucionaria), assassinato il 14 dicembre 1973 durante la dittatura militare cilena.
Dedicado a Bautista van Schouwen Vasey –el “Bauchi”–, joven médico y miembro del Comité Central del MIR. Fue detenido por los militares en la Parroquia de los Capuchinos, Santiago de Chile, el día 13 de diciembre de 1973. Durante años se le creyó en poder de la DINA, hasta que el padre Enrique White, testigo de la salvaje tortura a la que fue sometido, dió a conocer que el Bauchi, sin haber entregado ninguna información, fue asesinado al día siguiente de su detención.
(Marcia)
I tre ragazzi in questa foto piccola e sfuocata, che li ritrae ai bei... (Continues)
Silencioso,
(Continues)
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Contributed by Marcia 2007/12/3 - 18:21
Knockin' On Heaven's Door
....qusta versione è piu dolce e soft che qulla dei guns
juan 2007/12/3 - 17:10
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Testo e musica di Roberto Vecchioni
Album: Saldi di fine stagione