Lorenzo Masetti 2006/9/15 - 15:12
Rifacciamo il muro di Berlino
Testo e musica di Francesco Baccini
Album: "Nudo" [1993]
Francesco Baccini è un personaggio decisamente anomalo nel “panorama cantautorale” italiano; anomalo, e certamente disuguale. È il cantautore della leggerezza, ma ha scritto una canzone su Renato Curcio che il diretto interessato, quand’era ancora in galera, non mancò di apprezzare. È il cantautore di Ho voglia di innamorarmi (e chi non si ricorda il ritornello, "Ho voglia di innamorarmi, ho voglia di stare male…”) tratto da un album “intimista” poi da Baccini stesso rinnegato (Nudo, del 1993); ma dallo stesso album proviene anche questa Rifacciamo il muro di Berlino. È autore di canzonette leggerissime, a volte talmente eteree da non lasciar traccia, e di un album come Nomi e cognomi (1992) dove al suddetto Renato Curcio, a Giulio Andreotti e a Radio Maria si affiancano i veleni su Antonello Venditti (che non buttò giù bene la cosa)... (Continues)
Album: "Nudo" [1993]
Francesco Baccini è un personaggio decisamente anomalo nel “panorama cantautorale” italiano; anomalo, e certamente disuguale. È il cantautore della leggerezza, ma ha scritto una canzone su Renato Curcio che il diretto interessato, quand’era ancora in galera, non mancò di apprezzare. È il cantautore di Ho voglia di innamorarmi (e chi non si ricorda il ritornello, "Ho voglia di innamorarmi, ho voglia di stare male…”) tratto da un album “intimista” poi da Baccini stesso rinnegato (Nudo, del 1993); ma dallo stesso album proviene anche questa Rifacciamo il muro di Berlino. È autore di canzonette leggerissime, a volte talmente eteree da non lasciar traccia, e di un album come Nomi e cognomi (1992) dove al suddetto Renato Curcio, a Giulio Andreotti e a Radio Maria si affiancano i veleni su Antonello Venditti (che non buttò giù bene la cosa)... (Continues)
Cade il Muro di Berlino
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/15 - 04:09
Song Itineraries:
The Berlin Wall, 1961-1989
Hello Bonjour
da "Yell Fire!" (2006)
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
Una canzone di fratellanza universale.
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
Una canzone di fratellanza universale.
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
I don’t need a passport to walk on this earth
(Continues)
(Continues)
2006/9/14 - 08:35
Sweet Little Lies
da "Yell Fire!" (2006)
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
Una canzone dolce e melodica. attenzione alle piccole e dolci bugie elencate: qualcuno ha fermato la guerra. Rimane purtroppo una dolce bugia.
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
Una canzone dolce e melodica. attenzione alle piccole e dolci bugie elencate: qualcuno ha fermato la guerra. Rimane purtroppo una dolce bugia.
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
You tell me lies, lies, lies
(Continues)
(Continues)
2006/9/14 - 08:32
Os Senhores da Guerra
Dall'album "O Espírito da Paz" (1994)
Música: Francisco Ribeiro
Letra: Pedro Ayres Magalhães, Francisco Ribeiro
Il testo e la sua traduzione in inglese li ho trovati su questo sito italiano
Música: Francisco Ribeiro
Letra: Pedro Ayres Magalhães, Francisco Ribeiro
Il testo e la sua traduzione in inglese li ho trovati su questo sito italiano
La fora estão os senhores da guerra
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/9/14 - 00:11
Soldier's Joy, 1864
Album: "The Dark" (2002)
Come dall'incipit del sito dedicato "Soldier's Joy" è uno dei più antichi e conosciuti motivi musicali nel mondo anglofono. Su quell'aria, risalente al 1700 e diffusasi soprattutto durante la Guerra Civile, il primo a scrivere un testo pare fu tale JImmy Driftwood nel 1957... Ma Guy Clark, a dispetto del fatto che il motivo fosse utilizzato per spronare i soldati in battaglia e sia ancora oggi uno standard country di area conservatrice, ne dà una versione ben poco militarista e anche ben poco "joyful", considerato che parla di un soldato che muore dopo essere stato ferito e aver assistito all'amputazione della propria gamba incancrenita...
“La gioia del soldato” infatti altro non è che la morfina che, evidentemente fin dal ‘700. veniva generosamente profusa ai maciullati che sui campi di battaglia non avevano la fortuna di morire sul colpo…
Come dall'incipit del sito dedicato "Soldier's Joy" è uno dei più antichi e conosciuti motivi musicali nel mondo anglofono. Su quell'aria, risalente al 1700 e diffusasi soprattutto durante la Guerra Civile, il primo a scrivere un testo pare fu tale JImmy Driftwood nel 1957... Ma Guy Clark, a dispetto del fatto che il motivo fosse utilizzato per spronare i soldati in battaglia e sia ancora oggi uno standard country di area conservatrice, ne dà una versione ben poco militarista e anche ben poco "joyful", considerato che parla di un soldato che muore dopo essere stato ferito e aver assistito all'amputazione della propria gamba incancrenita...
“La gioia del soldato” infatti altro non è che la morfina che, evidentemente fin dal ‘700. veniva generosamente profusa ai maciullati che sui campi di battaglia non avevano la fortuna di morire sul colpo…
First I thought a snake had got me it happened dreadful quick
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/9/13 - 17:21
Ben McCulloch
Benjamin McCulloch fu generale dell'esercito confederato durante la Guerra Civile (1861-1865).
A lui vanno, nel brano che è incluso nell'album del 1997 "Train a Comin'" le maledizioni dei soldati che sono andati a combattere nella fanteria texana, ingannati dalle false promesse lette sui manifesti per l'arruolamento.
A lui vanno, nel brano che è incluso nell'album del 1997 "Train a Comin'" le maledizioni dei soldati che sono andati a combattere nella fanteria texana, ingannati dalle false promesse lette sui manifesti per l'arruolamento.
We signed up in San Antone my brother Paul and me
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/9/13 - 16:44
Born Dead
Come "Alabama Blues", una canzone dedicata alla non-vita quotidiana degli afroamericani negli Stati razzisti del sud, tra gli anni '50 e '60.
Il brano è incluso negli album "Crusade" della Polydor e "Down in Mississipi" della L&R, entrambi datati 1970.
Il brano è incluso negli album "Crusade" della Polydor e "Down in Mississipi" della L&R, entrambi datati 1970.
Lord why was I born in Mississippi,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/9/13 - 12:16
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Vietnam Blues
Lord I got my questionnaire
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/9/13 - 12:12
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from the U.S.
Korea Blues
Scritta da Lenoir nel 1951 e inclusa nell'album "Natural Man", Chess, 1970.
Sulla guerra in Corea (1950-1953).
Sulla guerra in Corea (1950-1953).
Lord I got my questionnaire, Uncle Sam's gonna send me away from here
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/9/13 - 12:10
Alabama Blues
Title track dell'album del 1965, con Willie Dixon.
Un potente brano blues che fa eco ad "Alabama" di John Coltrane.
Un potente brano blues che fa eco ad "Alabama" di John Coltrane.
I never will go back to Alabama, that is not the place for me
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2006/9/13 - 11:39
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Non, non, rien n'a changé
[1971]
Parole e musica di Gilles Péram e Jacqueline Néro
45 giri, lato A. Sul lato B, Love, Lioubov, Amour
Informazioni da Encyclopédisque
Parole e musica di Gilles Péram e Jacqueline Néro
45 giri, lato A. Sul lato B, Love, Lioubov, Amour
Informazioni da Encyclopédisque
C'est l'histoire d'une trêve
(Continues)
(Continues)
Contributed by Colas Géranton 2006/9/12 - 21:29
I Know I'm not Alone
da "Yell Fire!" (2006)
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
Lyrics taken from Jim's Notes
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
Lyrics taken from Jim's Notes
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
What ever happened to the sun?
(Continues)
(Continues)
2006/9/12 - 18:36
Alabama
[1963]
Music by John Coltrane
Musica di John Coltrane
Birmingham, Alabama, September 15, 1963/15 settembre 1963
Mississippi Goddam
Alabama
Birmingham Sunday
Talking Birmingham Jam
The Ballad of Birmingham
Ballad of Birmingham
We Are Alive
Si tratta di un brano - ovviamente strumentale, perché credo che, a parte il mantra di "A Love Supreme" (che forse andrebbe anch'esso postato qui) non ci siano altre parole nella sterminata produzione del grande Trane - che Coltrane scrisse subito dopo la strage realizzata da membri del KKK nella chiesa Battista di Birmingham, Alabama, il 15 settembre 1963, nella quale morirono 4 ragazzine afroamericane. I responsabili furono condannati all'ergastolo soltanto nel 2000!
In questo blog maggiori info sul brano
Music by John Coltrane
Musica di John Coltrane
Birmingham, Alabama, September 15, 1963/15 settembre 1963
Mississippi Goddam
Alabama
Birmingham Sunday
Talking Birmingham Jam
The Ballad of Birmingham
Ballad of Birmingham
We Are Alive
Si tratta di un brano - ovviamente strumentale, perché credo che, a parte il mantra di "A Love Supreme" (che forse andrebbe anch'esso postato qui) non ci siano altre parole nella sterminata produzione del grande Trane - che Coltrane scrisse subito dopo la strage realizzata da membri del KKK nella chiesa Battista di Birmingham, Alabama, il 15 settembre 1963, nella quale morirono 4 ragazzine afroamericane. I responsabili furono condannati all'ergastolo soltanto nel 2000!
In questo blog maggiori info sul brano
Contributed by Alessandro 2006/9/12 - 17:59
Song Itineraries:
Anti-War Jazz, Racism and Slavery in the USA
Renato Carosone: Caravan petrol
(1958)
Testo di Nisa (Nicola Salerno)
Musica di Renato Carosone
Esiste anche un film con lo stesso titolo nel quale appare anche lo stesso Carosone.
Vorrei proporre questa canzone in ricordo di Renato Carosone morto recentemente (e io ho avuto la fortuna di sentire il suo ultimo concerto a Napoli nei festeggiamenti del capodanno '98 in prima persona).
Ritengo questa canzone, risalente agli anni '50, sia ancora attuale in quanto come tutti sanno le guerre si fanno per il petrolio.E poi col prezzo del greggio....
E poi il verso "Allah!Allah!Allah! ma chi t'ha fatto fa'?" è quello che si dovrebbe dire ai fondamentalisti religiosi che buttano via la propria vita.
(Willy)
Questa canzone è stata segnata recentemente da assurde polemiche:
A scatenarla è la sigla del reality La Fattoria che, prendendo spunto da Caravan Petrol di Renato Carosone, ne ha modificato un passaggio cruciale... (Continues)
Testo di Nisa (Nicola Salerno)
Musica di Renato Carosone
Esiste anche un film con lo stesso titolo nel quale appare anche lo stesso Carosone.
Vorrei proporre questa canzone in ricordo di Renato Carosone morto recentemente (e io ho avuto la fortuna di sentire il suo ultimo concerto a Napoli nei festeggiamenti del capodanno '98 in prima persona).
Ritengo questa canzone, risalente agli anni '50, sia ancora attuale in quanto come tutti sanno le guerre si fanno per il petrolio.E poi col prezzo del greggio....
E poi il verso "Allah!Allah!Allah! ma chi t'ha fatto fa'?" è quello che si dovrebbe dire ai fondamentalisti religiosi che buttano via la propria vita.
(Willy)
Questa canzone è stata segnata recentemente da assurde polemiche:
A scatenarla è la sigla del reality La Fattoria che, prendendo spunto da Caravan Petrol di Renato Carosone, ne ha modificato un passaggio cruciale... (Continues)
Canta Napoli,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Willy 2006/9/12 - 14:50
Yell Fire!
da "Yell Fire!" (2006)
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.
YELL FIRE! (2006)
Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?
A revolution never come with a warning
(Continues)
(Continues)
2006/9/12 - 09:33
Time To Go Home
da "Yell Fire" (2006)
"Time to go home" è la canzone d'apertura del nuovo disco di Michael Franti & Spearhead, 14 nuove canzoni
quasi tutte contro la guerra.
I SOLDATI HANNO PENSATO: QUESTO TIPO HA LE PALLE
Va benissimo cantare canzoni contro la guerra in California, ma a Baghdad? Ai soldati americani? Michael Franti racconta a Dorian Lynskey perché ha voluto correre il rischio.
di Dorian Lynskey
da The Guardian (read the original article in english here)
traduzione di Lorenzo Masetti
Quando Michael Franti ha detto alla sua famiglia che voleva visitare l'Iraq, loro non sono stati esattamente entusiasti. Quando ha chiesto agli altri membri della sua band, gli Spearhead, se volevano unirsi a lui, gli hanno risposto grazie, no. Quando ha chiamato una dozzina di diversi musicisti. questi non solo hanno declinato l'invito, ma hanno cercato in ogni modo di dissuaderlo. Infine, nel... (Continues)
"Time to go home" è la canzone d'apertura del nuovo disco di Michael Franti & Spearhead, 14 nuove canzoni
quasi tutte contro la guerra.
I SOLDATI HANNO PENSATO: QUESTO TIPO HA LE PALLE
Va benissimo cantare canzoni contro la guerra in California, ma a Baghdad? Ai soldati americani? Michael Franti racconta a Dorian Lynskey perché ha voluto correre il rischio.
di Dorian Lynskey
da The Guardian (read the original article in english here)
traduzione di Lorenzo Masetti
Quando Michael Franti ha detto alla sua famiglia che voleva visitare l'Iraq, loro non sono stati esattamente entusiasti. Quando ha chiesto agli altri membri della sua band, gli Spearhead, se volevano unirsi a lui, gli hanno risposto grazie, no. Quando ha chiamato una dozzina di diversi musicisti. questi non solo hanno declinato l'invito, ma hanno cercato in ogni modo di dissuaderlo. Infine, nel... (Continues)
Those who start wars never fight them
(Continues)
(Continues)
2006/9/11 - 18:36
Inno dell'Internazionale, o Inno della pace [Internazionale del lavoro; La Marsigliese dei lavoratori]
[1874/75]
Testo di Stanislao Alberici Giannini
Sull'aria della "Marsigliese".
Il canto interpretato da Michele Luciano Straniero.
" È uno fra i più famosi canti del primo anarchismo organizzato come movimento e risale al 1874. [1] L'autore, il dottor S[tanislao] Alberici Giannini, è fra i fondatori della Sezione Internazionalista di Massignano (Federazione Marchigiana) che si lega nel 1872 ai principi proclamati dal Fascio Operaio di Bologna in forte polemica con i mazziniani. L'Inno dell'Internazionale è pubblicato per la prima volta sul giornale 'L'Anarchia' di Firenze, n. 10 del 18 novembre 1877 [2] che fornisce alcune notizie di un certo interesse: 'Certi di fare un regalo gradito ai nostri lettori, e come memoria dell'indefesso propagatore dei principi Anarchici-Rivoluzionari, pubblichiamo oggi un Inno dell'Internazionale, che il non mai abbastanza compianto compagno nostro,... (Continues)
Testo di Stanislao Alberici Giannini
Sull'aria della "Marsigliese".
Il canto interpretato da Michele Luciano Straniero.
" È uno fra i più famosi canti del primo anarchismo organizzato come movimento e risale al 1874. [1] L'autore, il dottor S[tanislao] Alberici Giannini, è fra i fondatori della Sezione Internazionalista di Massignano (Federazione Marchigiana) che si lega nel 1872 ai principi proclamati dal Fascio Operaio di Bologna in forte polemica con i mazziniani. L'Inno dell'Internazionale è pubblicato per la prima volta sul giornale 'L'Anarchia' di Firenze, n. 10 del 18 novembre 1877 [2] che fornisce alcune notizie di un certo interesse: 'Certi di fare un regalo gradito ai nostri lettori, e come memoria dell'indefesso propagatore dei principi Anarchici-Rivoluzionari, pubblichiamo oggi un Inno dell'Internazionale, che il non mai abbastanza compianto compagno nostro,... (Continues)
Su leviamo alta la fronte
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/11 - 14:15
Fratello nero
Fratello nero che cammini sulla spiaggia
(Continues)
(Continues)
Contributed by marco chiavistrelli 2006/9/11 - 10:25
Last act from Fribourg: the complete reshaping of the Pescatore page. Tomorrow is another story, hopefully beautiful as before. See you soon. [RV]
Riccardo Venturi 2006/9/8 - 22:11
Giustizia per Genova
Io sono il ragazzo picchiato oltraggiato deluso tradito
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Chiavistrelli 2006/9/8 - 18:16
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
Wounded Knee 1890
Massacro di Wounded Knee è il nome con cui è passato alla storia un eccidio di Sioux da parte dell'esercito degli Stati Uniti d'America commesso il 29 dicembre 1890.
Il 29 dicembre 1890 alcune centinaia di Sioux Teton, seguaci del predicatore Wovoca e praticanti la danza degli spiriti (Ghost Dance) fuggirono dalla riserva di Pine Ridge (South Dakota) per raccogliersi intorno al moribondo capo Big Foot.
Essi credevano che ballando la Ghost Dance fossero stati immuni dai proiettili dei bianchi e che, presto sarebbero tornati i tempi del bisonte.
Circondati dalle truppe del settimo reggimento cavalleggeri armato con le mitragliatrici Hotchkiss, che intendeva riportarli indietro, si arresero, ma, a causa di uno sparo, l'esercito aprì il fuoco sull'accampamento. Durante la primavera successiva, quando le condizioni climatiche permisero all'esercito di tornare sul luogo a seppellire i morti,... (Continues)
Acqua dolce come eri bella quella mattina ricordi ?
(Continues)
(Continues)
Contributed by G/B 2006/9/8 - 14:21
Song Itineraries:
Native American Genocide, Right-wing Reactionarism against and inside war
Venite a vedere
da "La lunga notte" (2006)
All'indomani degli attentati di Madrid dell'undici marzo 2004, Luis Sepulveda scrisse un articolo di grande dolore e impegno civile, su tutto quello che stava accadendo nel mondo.
Quello sfogo ora è una canzone.
(Cisco)
L'articolo di Sepulveda, e di conseguenza la canzone di Cisco, cita nelle prime parole la celebre poesia di Pablo Neruda Explico algunas cosas.
All'indomani degli attentati di Madrid dell'undici marzo 2004, Luis Sepulveda scrisse un articolo di grande dolore e impegno civile, su tutto quello che stava accadendo nel mondo.
Quello sfogo ora è una canzone.
(Cisco)
L'articolo di Sepulveda, e di conseguenza la canzone di Cisco, cita nelle prime parole la celebre poesia di Pablo Neruda Explico algunas cosas.
Venite a vedere il sangue in strada a Madrid
(Continues)
(Continues)
2006/9/8 - 13:29
La médaille
La versione italiana di Alessio Lega fatta pervenire da Paolo Talanca, valente studioso della teoria cantautorale italiana nonché amico a prova...di bomba [la qual cosa è alquanto in tema con questo sito]. La canzone è presente sul nuovo disco di Alessio dedicato alle traduzioni da chansons à texte francesi, intitolato Sotto il pavé la spiaggia
LA MEDAGLIA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/8 - 12:08
Evviva Garibaldi!
La presente canzone è ricavata da una poesia di G. Liuccio, poeta dialettale Cilentano (zona che comprende la parte più meridionale della provincia di Salerno), pubblicata nella raccolta "Chesta è la terra mia!" del 1981 (Galzerano editore) dalla quale copio pedissequamente il testo mantenendo invariata la grafia usata dell'autore.
Musicata da Franco Nico, è cantata da Pina Cipriani e presente nel cd "Chesta è la terra mia!", Compagnia del Sancarluccio, Napoli.
Musicata da Franco Nico, è cantata da Pina Cipriani e presente nel cd "Chesta è la terra mia!", Compagnia del Sancarluccio, Napoli.
Stammattina all'intrasatta
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/8 - 11:47
Zi' prevete nnucente e sfortunato
La presente canzone è ricavata da una poesia di G. Liuccio, poeta dialettale Cilentano (zona che comprende la parte più meridionale della provincia di Salerno), pubblicata nella raccolta "Chesta è la terra mia!" del 1981 (Galzerano editore) dalla quale copio peddisequamente il testo mantenendo inveriata la grafia usata dell'autore.
Musicata da Franco Nico, è cantata da Pina Cipriani e presente nel cd "Chesta è la terra mia!", Compagnia del Sancarluccio, Napoli.
Musicata da Franco Nico, è cantata da Pina Cipriani e presente nel cd "Chesta è la terra mia!", Compagnia del Sancarluccio, Napoli.
A la chiazza re Salierno
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/8 - 11:34
Quanno turnammo a nascere
QUANDO NASCEREMO DI NUOVO
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/7 - 21:56
Quanno sona la campana
..."che" traduce dal napoletano?!?!...
QUANDO SUONA LA CAMPANA
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/7 - 21:50
Che belo el mondo che'l sarìa
..."che" bello sarebbe il mondo!
CHE BELLO SAREBBE IL MONDO
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/7 - 20:53
Addio Venezia addio [El diciaòto novembre]
ADDIO VENEZIA
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/7 - 19:21
Me pare
Marco "di cui" aspettiamo altre traduzioni! [RV]
MIO PADRE
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/7 - 19:05
Le sorti de un pianeta
Marco "che" saluto e abbraccio forte[RV]
LE SORTI DI UN PIANETA
(Continues)
(Continues)
Contributed by MarcoChe 2006/9/7 - 18:58
Il potere dei più buoni
Io consiglio di ascoltare il monologo "L'azalea" che precede - e introduce - questa canzone nel disco "Un'idiozia conquistata a fatica". Gaber se la prende esplicitamente con Telethon, 30 ore per la vita, "We are the world" e altre analoghe iniziative del più becero e ipocrita pietismo. Ossia, la "beneficienza" per darsi una lucidatina alla coscienza e mantenere lo status quo, con tutte le porcherie annesse e connesse; la "solidarietà" di stampo clerical/borghese, insomma (anche se talvolta esercitata da organismi non clericali né - apparentemente - borghesi). In questo senso, la penso esattamente come lui.
Ecco il testo del monologo (da giorgiogaber.org):
Ecco il testo del monologo (da giorgiogaber.org):
L'AZALEA
(Continues)
(Continues)
Contributed by MB 2006/9/7 - 15:07
C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones
TINHA UM GAROTO QUE COMO EU AMAVA OS BEATLES E OS ROLLING STONES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/7 - 13:21
4 marzo 1943 [Gesù bambino]
4 MARÇO DE 1943
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/7 - 13:16
La guerra di Piero
PORTOGHESE / PORTUGUESE [2] - Pino Ulivi
Versione portoghese (brasiliana) di Pino Ulivi dalla pagina di scaricamento mp3
Portuguese (Brazilian) version by Pino Ulivi, from the download page
Version portugaise (brésilienne) de Pino Ulivi d'après la page de téléchargement de la chanson.
Portuguese (Brazilian) version by Pino Ulivi, from the download page
Version portugaise (brésilienne) de Pino Ulivi d'après la page de téléchargement de la chanson.
A GUERRA DE PIERO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/7 - 12:43
L'anno che verrà
Ore 4.42 del mattino del 7 settembre 2006
THE YEAR TO COME
(Continues)
(Continues)
2006/9/7 - 04:42
Brigante se more
Antonio Gramsci: Lo stato italiano postunitario
"Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti" (Antonio Gramsci in Ordine Nuovo, 1920).
"Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti" (Antonio Gramsci in Ordine Nuovo, 1920).
2006/9/6 - 20:49
Ballade vom Edelweiß-Piraten Nevada-Kid
6 settembre 2006
BALLATA DI NEVADA KID, PIRATA DELLA STELLA ALPINA
(Continues)
(Continues)
2006/9/6 - 16:03
Number One In America
I PRIMI IN AMERICA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/6 - 11:43
Parlando del naufragio della London Valour
Am 9 April 1970 zerschellte während eines Unwetters am Hafendamm von Genua das Britische Frachtschiff London Valour. Hunderte neugierige und entsetzte Menschen verfolgten die Geschehnisse vom Hafen aus: den verzweifelten Versuch der Schlepper das Schiff noch von den tödlichen Felsen wegzuziehen, sowie, mittels einer improvisierter Seilbahn, die Menschen von Bord zu retten. Doch das Stahlseil brach und riss die Frau des Kapitän in
den Tod. Der Kapitän der London Valour, der an dem Unglück nicht unschuldig war, hatte er doch die Warnungen des Wetterdienstes missachtet, erschoss sich an Bord seines Schiffes. Insgesamt starben bei dem Unglück 20 Menschen.
den Tod. Der Kapitän der London Valour, der an dem Unglück nicht unschuldig war, hatte er doch die Warnungen des Wetterdienstes missachtet, erschoss sich an Bord seines Schiffes. Insgesamt starben bei dem Unglück 20 Menschen.
ÜBER DEN UNTERGANG DER LONDON VALOUR
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/6 - 02:57
Coda di Lupo
Versione tedesca da questo sito (con qualche lieve adattamento e correzione)
WOLFSSCHWANZ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/6 - 02:51
La guerra di Piero
FRANCESE / FRENCH [2] - Jacky Fluttaz
Versione francese di Jacky Fluttaz
French version by Jacky Fluttaz
Version française de Jacky Fluttaz
Versione francese di Jacky Fluttaz
French version by Jacky Fluttaz
Version française de Jacky Fluttaz
Traduzione che si prende qualche libertà con il testo di De André ma che, credo, ne conserva tutta la potenza originale
Une traduction qui prend quelques libertés avec le texte de De Andre mais qui je crois en garde toute la force originale
Une traduction qui prend quelques libertés avec le texte de De Andre mais qui je crois en garde toute la force originale
LA GUERRE DE PIERRE
(Continues)
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Contributed by Jacky Fluttaz 2006/9/6 - 01:18
Parlando del naufragio della London Valour
LA SCIAGURA DELLA LONDON VALOUR
di Augusto Meriggioli
Un articolo del comandante Augusto Meriggioli sulla Rivista Marittima del luglio 2005 ne dà un resoconto dettagliato.
Era il 9 aprile 1970. Sul porto di Genova si era abbattuto un fortunale, con libeccio forza 7-8 e mare grossissimo. Il mercantile britannico London Valour, ancorato da un paio di giorni a circa 1300 metri a sud della diga foranea Duca di Galliera, verso le 14.30 cominciò a scarrocciare verso la scogliera che protegge la diga. Evidentemente l'ancora non aveva più presa.
Mentre sul posto convergevano rimorchiatori, ormeggiatori, pilotine, barcaioli e motovedette della Capitaneria, dei Carabinieri, della Finanza e della Polizia, la poppa della nave si schiantò contro le rocce. Alle 14.45 due soccorritori riuscirono a creare un "va e vieni", cioè un doppio filo di nylon teso tra la diga e il ponte di comando, sul quale... (Continues)
di Augusto Meriggioli
Un articolo del comandante Augusto Meriggioli sulla Rivista Marittima del luglio 2005 ne dà un resoconto dettagliato.
Era il 9 aprile 1970. Sul porto di Genova si era abbattuto un fortunale, con libeccio forza 7-8 e mare grossissimo. Il mercantile britannico London Valour, ancorato da un paio di giorni a circa 1300 metri a sud della diga foranea Duca di Galliera, verso le 14.30 cominciò a scarrocciare verso la scogliera che protegge la diga. Evidentemente l'ancora non aveva più presa.
Mentre sul posto convergevano rimorchiatori, ormeggiatori, pilotine, barcaioli e motovedette della Capitaneria, dei Carabinieri, della Finanza e della Polizia, la poppa della nave si schiantò contro le rocce. Alle 14.45 due soccorritori riuscirono a creare un "va e vieni", cioè un doppio filo di nylon teso tra la diga e il ponte di comando, sul quale... (Continues)
Riccardo Venturi 2006/9/5 - 19:59
George Jackson
4 settembre 2004
GEORGE JACKSON
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Contributed by Riccardo Venturi 2006/9/5 - 18:19
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La domenica delle salme (the only videoclip starring Fabrizio De André directed by Gabriele Salvatores)
The Star Spangled Banner (Jimi Hendrix at Woodstock)
Masters of War performed by Ed Vedder in 1993 at Dylan's 30th anniversary concert